22 December, 2024
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Questa mattina la presidente della Regione, Alessandra Todde, insieme all’assessore dell’Industria Emanuele Cani e all’assessora dell’Ambiente Rosanna Laconi, ha incontrato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Durante il confronto si è discusso dei vari temi che riguardano la Sardegna e che coinvolgono il Ministero: dalla mappa delle aree idonee al rapporto tra Governo e Regione, dal superamento delle centrali a carbone fino al tema della metanizzazione della Sardegna, ripartendo proprio dalla discussione sul decreto interministeriale che deve essere firmato. Un incontro necessario in cui il confronto sul decreto aree idonee ha evidenziato la posizione della Regione Sardegna rispetto a quello del Ministero avvicinando le due parti.

«Abbiamo discusso i principi alla base della realizzazione del disegno di legge concernente “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio, dei beni paesaggistici e ambientali” per gestire correttamente questo passaggio normativo. Abbiamo la necessità di convergere velocemente verso una soluzione condivisa non solo perché ci sono le scadenze del Pnrr, ma soprattutto perché questo processo dura da due anni e mezzo. Domani le Regioni si incontreranno per discutere una bozza che dovrebbe fare sintesi tra le posizioni provenienti dai territori. Per noi è essenziale che le Regioni siano coinvolte soprattutto quando si discute di temi relativi all’urbanistica, al paesaggio e ad un corretto sviluppo energetico», ha detto la presidente della Regione, Alessandra Todde, commentando l’incontro.

Nessuna revisione del burden sharing tra le Regioni. «Il burden sharing dovrebbe rimanere lo stesso però la proposta che faremo sarà quella di cambiare le modalità in cui verranno rilasciate le autorizzazioni: si utilizzeranno le linee guida del Ministero lasciando alle Regioni la possibilità di disporre del loro territorio. Ci auguriamo che il decreto venga chiuso in tempi brevi», ha aggiunto la presidente della Regione.

Per quanto riguarda le questioni legate al phase out dal carbone e alla metanizzazione della Sardegna, “il Ministero si è impegnato a convocare quanto prima un tavolo con tutti gli attori coinvolti per discutere delle priorità per la Sardegna e riprendere in mano i termini del progetto. Consideriamo l’incontro di oggi – ha concluso Alessandra Todde – un primo grande passo in avanti nella difesa e tutela del nostro territorio”.

Ha preso il via oggi la XVII legislatura del Consiglio regionale della Sardegna. La seduta è stata presieduta dal consigliere anziano Lorenzo Cozzolino che ha chiamato i consiglieri Alessandro Solinas, Umberto Ticca, Michele Ciusa e Alessandro Pilurzu, quali consiglieri più giovani, ad esercitare le funzioni di segretari provvisori. Dopo il giuramento dei 60 consiglieri regionali eletti, la presidente Alessandra Todde ha comunicato i 12 componenti della Giunta che risulta così composta:

Maria Elena Motzo (Affari generali, Personale e Riforma della Regione)
Giuseppe Meloni (Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del territorio) e vice presidente
Francesco Spanedda (Enti locali, Finanze e Urbanistica)
Rosanna Laconi (Difesa dell’ambiente)
Gianfranco Satta (Agricoltura e Riforma agropastorale)
Franco Cuccureddu (Turismo, Artigianato e Commercio)
Antonio Piu (Lavori pubblici)
Emanuele Cani (Industria)
Desirè Alma Manca (Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale)
Ilaria Portas (Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport)
Armando Bartolazzi (Igiene, Sanità e Assistenza sociale)
Barbara Manca (Trasporti).

E’ seguito il giuramento degli assessori non consiglieri regionali.
Il presidente provvisorio, Lorenzo Cozzolino, ha svolto il suo intervento di apertura della legislatura, al termine del quale sono iniziate le votazioni per l’elezione del nuovo presidente dell’Assemblea.
Il primo scrutinio ha registrato il seguente risultato: presenti, 60, astenuti 33, votanti 27, schede bianche 21, nulle 1, Comandini, 3 e Peru, 2.
Non essendo stato raggiunto il quorum (40 voti validi) si è proceduto con la seconda votazione che ha registrato il seguente risultato: presenti 53, astenuti 32, votanti 21, bianche 14, Peru, 6, Cozzolino, 1.
Si è quindi proceduto con la terza votazione (quorum: maggioranza assoluta).
Risultato: presenti 60, votanti 60, schede bianche 16, nulle 1, Comandini 42, Peru 1; e ha dunque proclamato eletto presidente del Consiglio regionale della Sardegna, l’onorevole Piero Comandini (Pd).
L’on. Piero Comandini ha preso posto alla presidenza e ha esordito così:
«E’ difficile iniziare questo ruolo dopo aver la prova di questo affetto da colleghi di maggioranza e anche dell’opposizione.
Noi oggi qua siamo dei privilegiati e abbiamo la grande responsabilità di scrivere pagine belle per i sardi, se saremo uniti e se avremo gli stessi obiettivi.
Grazie a chi mi ha dato questa responsabilità di svolgere un ruolo istituzionale in quest’aula e fuori da qui. Vi ringrazio tutti nello stesso modo, per quello che insieme faremo in quest’aula portando avanti leggi importanti: è questo l’obiettivo che ci ha animati quando abbiamo deciso di candidarci. Dobbiamo voltare alto e spogliarci anche delle nostre appartenenze politiche senza rinnegare la propria cultura politica e la propria storia.
Dobbiamo avere davanti soltanto i problemi dei sardi, aiutare le donne sarde che sono in condizione di estrema difficoltà soprattutto quando lavorano. Dobbiamo trovare in questa istituzione le soluzioni ai problemi, soluzioni che i sardi attendono. E cominciamo oggi questo cammino con una donna presidente della Regione, una grande novità. Ma ringrazio anche Paolo Truzzu per come ha condotto la campagna elettorale e per le parole di apprezzamento che ha avuto il giorno dopo. Paolo Truzzu ha confermato di essere un vero uomo delle istituzioni. Sono sicuro che la minoranza lavorerà insieme con noi in questa che ritengo essere una fase costituente per la Sardegna. Voliamo alto, ci sarà un tempo per i confronti fuori da quest’aula ma qui mettiamoci la maglietta dei sardi e dimostriamo di avere un cuore che batte per i sardi.
Non possiamo non guardare fuori dalla Sardegna, alla guerra e al Mediterraneo, ai tanti che cercano miglior fortuna varcando. Sarò il presidente di tutti e cercherò di essere il presidente del sardi. Grazie».
Il presidente ha dichiarato conclusi i lavori e preannunciato i nuovi impegni dell’assemblea, ad incominciare dalla formazione dell’ufficio di presidenza e la costituzione dei gruppi e delle commissioni consiliari.

Allegate le interviste ai due neo assessori Ilaria Portas ed Emanuele Cani e i consiglieri regionali Alessandro Pilurzu (Pd), Luca Pizzuto (Sinistra Futura) e Gianluigi Rubiu (Fratelli d’Italia).

 

Domani, martedì 9 aprile, alle 10.30, si insedia il Consiglio regionale della Sardegna eletto il 25 febbraio scorso per la XVII legislatura, con il seguente ordine del giorno:

  1. costituzione dell’Ufficio di Presidenza provvisorio;
  2. comunicazioni del Presidente provvisorio del Consiglio regionale;
  3. giuramento dei Consiglieri regionali, ai sensi dell’art. 23 dello Statuto Speciale per la Sardegna e dell’art. 3 del D.P.R. 19 maggio 1949, n. 250;
  4. comunicazioni del Presidente della Regione e giuramento degli Assessori regionali;
  5. elezione del Presidente del Consiglio regionale.

In serata verranno sciolti gli ultimi dubbi sulla composizione della nuova Giunta, che riguardano l’assegnazione della delega degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione.

Le altre undici deleghe dovrebbero essere le seguenti:

  • Programmazione, Bilancio, Credito e assetto del territorio e vicepresidenza della Regione: Giuseppe Meloni (PD);
  • Enti locali, Finanze e Urbanistica: Francesco Spanedda (indicato dalla presidente Todde);
  • Difesa dell’ambiente: Rosanna Laconi (PD);
  • Agricoltura e Riforma agro-pastorale: Gianfranco Satta (Progressisti);
  • Turismo, Artigianato e Commercio: Franco Cuccureddu (Orizzonte Comune);
  • Lavori pubblici: Antonio Piu (Alleanza Verdi Sinistra);
  • Industria: Emanuele Cani (PD);
  • Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale: Desirè Manca (M5S);
  • Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport: Ilaria Portas (Sinistra Futura);
  • Igiene e Sanità e dell’assistenza sociale: Armando Bartolazzi (M5S);
  • Trasporti: Barbara Manca (indicata dalla presidente Todde).

Sono stati inaugurati questa mattina al Policlinico Duilio Casula la nuova strada di accesso diretto all’ospedale (intitolata all’ex direttore sanitario, Roberto Sequi) e il modernissimo Centro di isolamento a pressione negativa del Pronto Soccorso, fondamentale per le prime cure ai pazienti con rischio infettivo.

Centro di isolamento è dotato di sei posti letto, piccole camere di isolamento, provviste di bagno e tutte le migliori tecnologie del momento. Ciascun paziente è monitorato costantemente da un centro di controllo. I percorsi sono ben definiti (sporco/pulito) in modo tale da garantire il massimo della sicurezza per i pazienti e gli stessi operatori. Si trova accanto alla camera calda del Pronto Soccorso e sarà importantissimo, non solo durante l’emergenza Coronavirus.

«Il Policlinico Duilio Casula – spiega Agnese Foddis, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliariè coinvolto sin dall’inizio dell’epidemia nella gestione dei pazienti sospetti SARS-CoV-2, sino alla conferma o esclusione del contagio. A partire da ottobre 2020, a causa del sovraffollamento del Santissima Trinità, è stata manifestata la necessità di avere un’area ben distinta del Pronto Soccorso dove gestire i pazienti sospetti o confermati SARS-CoV2, in attesa di trasferimento. È stato realizzato a questo fine un’area annessa alla camera calda del Pronto soccorso, in grado di ospitare 6 pazienti contemporaneamente. Si tratta di un centro finalizzato alla separazione dei percorsi con l’individuazione di aree distinte di permanenza per i pazienti sospetti COVID-19 o potenzialmente contagiosi in attesa di diagnosi.»

Il Centro di Isolamento, dunque, nasce nell’ambito dell’attuale emergenza epidemiologica ma in realtà è una struttura che servirà anche quando l’emergenza sarà finita.

«Purtroppo le patologie ad alto contagio ci sono e continueranno ad esserci: è quindi importante avere un Centro ad altissimo livello capace di accogliere e curare i pazienti in totale sicurezza», ribadisce Rosanna Laconi, direttrice del Pronto Soccorso del Policlinico.

Ma da oggi al Policlinico si potrà accedere attraverso una nuova via d’accesso che dal ponte (sulla SS 554) consentirà di arrivare direttamente all’ospedale senza dover passare attraverso la Cittadella universitaria. Cambia nome, dunque, la strada della struttura ospedaliera che da oggi sarà via Roberto Sequi, in onore dell’ex direttore sanitario Roberto Sequi, prematuramente scomparso nel 2015.

«Roberto Sequiricorda il commissario dell’Aou – ha visto nascere il Policlinico agli inizi del 2000 e lo ha reso un ospedale importante e centrale nel panorama della sanità in Sardegna.»

Alla cerimonia hanno preso parte anche i familiari di Roberto Sequi.

All’inaugurazione hanno preso parte il direttore generale dell’assessorato della Sanità Marcello Tidore, il vice sindaco di Cagliari Giorgio Angius, il sindaco di Monserrato Tomaso Locci con la vice sindaca Maristella Lecca.

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Il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, ha nominato i cinque nuovi capi dipartimento sanitari dell’Aou di Cagliari. I responsabili dei Dipartimenti ad attività integrata (Dai) sono: la professoressa Anna Maria Paoletti (Materno-Infantile), la dottoressa Rosanna Laconi (Emergenze), il professor Roberto Puxeddu (Chirurgia), il professor Francesco Marongiu (Medicina), il dottor Ferdinando Coghe (Servizi). Dei cinque dipartimenti, tre sono a direzione universitaria (Chirurgia, Medicina e Materno-Infantile) e due a direzione ospedaliera (Emergenze e Servizi). Come prevede la legge, le nomine dei capi dipartimento a direzione universitaria sono state fatte di concerto con la Rettrice dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo.

«Con la nomina dei capi dipartimento – dice il direttore generale dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino – si porta a compimento un pezzo importante dell’organizzazione interna della nostra azienda. I Dipartimenti sono delle strutture fondamentali nel governo clinico e hanno il fine di assicurare l’esercizio integrato delle attività di assistenza, di formazione e di ricerca. Aggregano una pluralità di strutture e di funzioni omogenee e complementari, con lo scopo di garantire una gestione unitaria delle risorse, nel rispetto dei principi di efficienza, di efficacia, nonché l’ottimale coordinamento delle attività di assistenza, di formazione e di ricerca.»

Chi sono i capi dipartimento. 

Anna Maria Paoletti. È professore ordinario dell’Università di Cagliari. Medico e studiosa molto nota, da pochi mesi ha assunto la direzione della Struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico Duilio Casula.

Rosanna Laconi. Direttrice del Pronto Soccorso del Policlinico, è stata consulente dell’assessorato della Sanità dal 1996 al 2000, responsabile delle attività formative del 118 di Cagliari e della fase sperimentale dell’elisoccorso. 

Roberto Puxeddu. Professore ordinario dell’Università di Cagliari, chirurgo di fama internazionale, è primario del reparto di Otorino del Policlinico Duilio Casula. Di recente è stato nominato consigliere dell’Associazione italiana di Oncologia testa e collo.

Francesco Marongiu. Prorettore e professore ordinario dell’Università di Cagliari, dirige la struttura complessa di Medicina Interna del Policlinico Duilio Casula. Insegna Medicina Interna in diversi Corsi di laurea della Facoltà di Medicina.

Ferdinando Coghe. Direttore del Laboratorio centrale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, dirige il laboratorio di riferimento regionale per la diagnostica del West Nile Virus. Ha diretto il dipartimento di Patologia clinica della Asl di Carbonia. 

Giorgio Sorrentino.

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I parenti dei pazienti del Pronto Soccorso del Policlinico Duilio Casula di Monserrato, da oggi potranno usufruire di un nuovo servizio, “Pronto Soccorso Comunica”, un punto di accoglienza dedicato. Si tratta di un progetto sperimentale, il primo del genere in Italia e viene fatto in collaborazione con il corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Cagliari.

«Il pool di comunicatori – spiega il direttore generale dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino -, sarà una sorta di ponte tra la sala d’attesa e gli ambulatori e le sale di emergenze del Pronto Soccorso. Mentre i nostri operatori sanitari, medici e infermieri, si dedicheranno ai pazienti, nella sala d’attesa un team si occuperà dei parenti e degli accompagnatori, informandoli passo passo sul percorso che stanno seguendo. Per chi è nella sala d’attesa e aspetta di sapere cosa succede al proprio caro  è importantissimo avere un punto di accoglienza che fa questo servizio.  Ovviamente le notizie strettamente sanitarie saranno date solo dal personale autorizzato a fare questo.»

Secondo la dottoressa Rosanna Laconi, direttore del Pronto Soccorso del Policlinico, si tratta di un «servizio molto importante. Comunicare è fondamentale e bisogna sempre farlo nei dovuti modi: avere un punto di accoglienza di questo tipo di certo  migliorerà il rapporto con i pazienti e i parenti dei pazienti». Per Elisabetta Gola, docente del corso di laurea in Scienze della Comunicazione, sarà un progetto importante anche per gli studenti: «Si tratta – spiega – di un servizio che farà crescere i nostri ragazzi nel rapporto con i pazienti e gli utenti. Per chi si occupa di comunicazione e la studia, questi progetti sono sempre importanti». In via sperimentale il servizio sarà garantito nelle ore centrali della giornata, quando è maggiore il flusso di pazienti e quindi di parenti in attesa.

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Al nuovo Pronto Soccorso del Policlinico Duilio Casula, attivo da questa mattina, alle 9.00 è arrivata la prima paziente in codice verde, una cagliaritana di trent’anni in codice verde.

Inizia una nuova era per il Duilio Casula e per l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. Oggi è stata anche l’ultima giornata del Pronto Soccorso al San Giovanni. Alle 8.59, è stato visitato l’ultimo paziente: d’ora in poi il Civile sarà un Ospedale di Giorno.

«Per l’Azienda è un momento davvero importante e di cambiamento – dice il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino – accogliamo i pazienti in una bellissima struttura, con le tecnologie mediche più avanzate e una radiologia dedicata. Tante nuove sfide ci attendono e noi siamo pronti assieme a tutta l’azienda.»

«Per me – dice Rosanna Laconi, direttore del Pronto Soccorso dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari – è stata un’emozione grande fare le ultime visite al San Giovanni e poi aprire qui al Policlinico. Per noi questa è una nuova e accogliente casa.»

Da domani, giovedì 13, sono previsti i trasferimenti delle Medicine d’Urgenza e della Rianimazione. Subito dopo Cardiologia, Unità coronarica ed Emodinamica.

Il San Giovanni di Dio, invece, si trasforma in ospedale di giorno con l’Oculistica ed il suo Pronto Soccorso, aperto 24 ore su 24, la Dermatologia, la Clinica Odontoiatrica, l’Anatomia Patologica, Farmacologia clinica, la Medicina Legale, il Day Hospital, il Day Surgery, i servizi ambulatoriali specialistici, il Centro Prelievi (che viene rafforzato), il Centro diabetologico e il centro per le Cure Palliative.

Concerto

Dopo le visite ai sotterranei e all’ospedale che hanno registrato un’affluenza record, superiore ad ogni aspettativa, parte domani un altro grande weekend di cultura e approfondimento all’Ospedale Civile di Cagliari per la rassegna “San Giovanni di Dio – Non solo un monumento”. Il primo appuntamento sarà domani, venerdì 8 maggio, alle 17.00 (San Giovanni di Dio, Aula Dermos), con la tavola rotonda moderata dal giornalista dell’Unione Sarda Marco Noce: si parlerà della sanità a Cagliari, ma anche delle questioni legate ai ricoveri, al Pronto soccorso e ai servizi che il territorio può offrire. Ne parleranno l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Cagliari, Luigi Minerba, il direttore del Pronto Soccorso del San Giovanni di Dio, Rosanna Laconi, e il medico di Medicina generale Emilio Montaldo.

Sabato riaprono le visite a ospedale e sotterranei: questa volta l’orario sarà continuato (dalle 10.00 alle 20.00) in coincidenza anche con Monumenti aperti. L’accoglienza sarà fatta – come lo scorso weekend – all’ingresso del San Giovanni di Dio in via ospedale: nelle grotte le guide saranno i componenti del gruppo speleo-archeologico “Giovanni Spano”, mentre il tour tra i tesori dell’ospedale sarà a cura dell’Associazione dei dipendenti dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Mariposa.

Domenica si prosegue con le visite guidate (sempre orario continuato dalle 10.00 alle 20.00), ma la mattina alle 10,30 (Aula Dermos, San Giovanni di Dio) ci sarà un’interessante chiacchierata con Geppe, alias Nino Garau, comandante partigiano cagliaritano noto in tutta Italia. Sia sabato sia domenica i bambini saranno intrattenuti dalle 16 alle 19  dai volontari della clinica pediatrica e da Ludohospital “Il Sole”.

Ieri, infine, grande successo del concerto dei Giovani talenti della scuola media Rosas a indirizzo musicale di Quartu che ieri hanno riempito l’Aula Costa: due ore di grande musica.

E’ stato un vero e proprio boom di visitatori per “San Giovanni-Non solo un monumento”. Quasi 10mila (9.362, per la precisione) sono le persone che hanno potuto ammirare i tesori del San Giovanni di Dio, opere d’arte e i sotterranei nei primi due giorni e mezzo di apertura al pubblico (dal pomeriggio del 1 maggio alle 20 di ieri).

«Decisamente un successo – dice il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino – che ha dimostrato l’attenzione e l’amore dei cagliaritani e non solo per il San Giovanni di Dio. Un successo merito dei dipendenti dell’Azienda dell’Associazione Mariposa e dei volontari che si sono messi a disposizione gratuitamente per accogliere le migliaia di visitatori, ma anche dello sforzo di tutto il personale che ha fatto veramente sforzi incredibili per permettere quest’apertura al pubblico.»
Le visite guidate riprenderanno sabato 9 e domenica 10, orario continuato dalle 10 alle 20, in collaborazione anche col  Gruppo speleo-archeologico “Giovanni Spano” di Cagliari in occasione di Monumenti aperti.
«Il San Giovanni di Dio – dice ancora Sorrentino – è un patrimonio storico e culturale di Cagliari e di tutta la Sardegna. Una grande opera d’arte, la storia della città, dei suoi abitanti che all’interno delle sue mura hanno cercato salute ma anche salvezza. Salvezza anche dalle bombe del 1943 che devastarono il capoluogo.» 
Ieri sera grande successo di pubblico per il concerto di musica gospel dei Black Soul Choir. Un altro concerto si terrà dopodomani, mercoledì 6 maggio, alle 17.00 in Aula Costa: sul palco i giovani talenti della Sezione musicale scuola Media Rosas di Quartu Sant’Elena.
Questo pomeriggio è previsto anche un appuntamento (alle 16.00, hall San Giovanni di Dio) con i bambini e i ragazzi a cura della Clinica Pediatrica e Ludohospital “Il Sole”. Spazio riservato ai bimbi e ai ragazzi anche sabato 9 e domenica 10, sempre dalle 16.00 alle 20.00.
Infine questa settimana sono previsti due convegni: il primo, venerdì 8 maggio alle 17.00 (Aula Costa) sulla Sanità e Cagliari, con Luigi Minerba (assessore Servizi Sociali Comune di Cagliari), Rosanna Laconi (direttore Pronto Soccorso San Giovanni), Emilio Montaldo (Medicina Generale), che verrà moderato da Marco Noce (giornalista dell’Unione Sarda); il secondo domenica 10 maggio su “Cagliari e la guerra” con il partigiano Geppe, Nino Garau, alle 10.30 Aula Dermos.

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Ogni giorno un nuovo record di  pubblico per “San Giovanni-Non solo un monumento”. Alle 16.30 di ieri erano già oltre 7mila (per la precisione 7.235) le persone che hanno potuto ammirare i tesori del San Giovanni di Dio, opere d’arte e i sotterranei.

I sotterranei e le altre opere d’arte sono visitabili grazie allo sforzo dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e dell’associazione dei dipendenti, Mariposa. Le visite guidate proseguiranno sino alle 20 di questa sera. Per riprendere, poi, sabato 9 e domenica 10 questa volta in collaborazione anche col Gruppo speleo-archeologico “Giovanni Spano” di Cagliari. Il San Giovanni di Dio è un patrimonio storico e culturale di Cagliari e di tutta la Sardegna. Una grande opera d’arte, la storia della città, dei suoi abitanti che all’interno delle sue mura hanno cercato salute ma anche salvezza. Salvezza anche dalle bombe del 1943 che devastarono il capoluogo.
Ieri sera grande successo di pubblico anche per il concerto di musica gospel dei Black Soul Choir.
Le visite all’ospedale e ai sotterranei sono solo una parte del ricco programma culturale messo a punto dall’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. Sono previsti appuntamenti con i bambini e i ragazzi oggi lunedì 4, sabato 9 e domenica 10 maggio (dalle 16.00 alle 19.00, hall San Giovanni di Dio, a cura della Clinica Pediatrica e Ludohospital “Il Sole”), mostre di pittura e fotografiche (sino al 10 maggio, corridoi San Giovanni), concerti (6 maggio Giovani talenti in concerto – Sezione musicale scuola Media Rosas di Quartu Sant’Elena alle 17.00, Aula Costa, sempre San Giovanni). Infine due convegni: il primo, l’8 maggio alle 17.00 (Aula Costa) sulla Sanità e Cagliari, con Luigi Minerba (assessore Servizi Sociali Comune di Cagliari), Rosanna Laconi (direttore Pronto Soccorso San Giovanni), Emilio Montaldo (Medicina Generale), che verrà moderato da  Marco Noce (giornalista dell’Unione Sarda); il secondo il 10 maggio su.00 con il partigiano Geppe, Nino Garau, alle 10.30 Aula Dermos.