21 November, 2024
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Si terrà lunedì 3 aprile a partire dalle 9.30 nell’Aula magna dell’Università di Cagliari (via Università 40) la Giornata di studi sardo-corsi, “Corsica e Sardegna: le potenzialità di un progetto comune” organizzata dalle Università di Cagliari e di Sassari, insieme all’Università “Pasquale Paoli” della Corsica. Durante la giornata sarà dato spazio alle ricerche comuni portate avanti dai tre atenei: dal legame tra archeologia e arte  all’etnomusicologia, alla cooperazione transfrontaliera fino ad altri temi. Ai lavori parteciperà anche il Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, a riprova dell’interesse della massima istituzione regionale sarda per il dialogo tra le due isole.

L’iniziativa darà conto del comune progetto, nato dal Consiglio regionale della Sardegna e da quello della Corsica, che valorizza il ruolo delle due Isole rispetto ai rispettivi Stati e nel rapporto con l’Europa. La convinzione che lega le massime istituzioni rappresentative delle due regioni del Mediterraneo è che la convergenza di interessi politici ed economici si basi sulla più ampia conoscenza dei tratti culturali che caratterizzano le identità della Sardegna e della Corsica. Presupposti che saranno illustrati negli interventi di apertura del Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, e dei prorettori dei tre Atenei.

Gli Atenei di Cagliari e di Sassari e quello della Corsica hanno una tradizione di comuni ricerche che anche nella circostanza della Giornata di studi saranno richiamati negli interventi dei professori Rossana Martorelli, Ignazio Macchiarella e Giancarlo Nonnoi (alle 10.00) che illustreranno le ricerche compiute, congiuntamente, nel campo degli studi archeologici, artistici, etnomusicologici, filosofici e scientifici.

Dominique Verdoni, Jean-Marie Comiti, Eugène Gherardi e Denis Jouffroy faranno il punto sugli studi sulla lingua e sulla letteratura corsa, sui rapporti tra l’Università “Pasquale Paoli” e il territorio della Corsica, sulla storia di quell’Isola nel rapporto col “Continente”.

Seguiranno tre interventi di giovani ricercatori (Dino Manca, Carlo Mulas e Marco Deplano) che si soffermeranno sugli aspetti storici e su quelli giuridici del  rapporto tra le due Isole, viste nel più ampio contesto del Mediterraneo. Sarà questo il modo per giungere alla tavola rotonda conclusiva (alle 15.45), coordinata da Duilio Caocci e alla quale parteciperanno Gianmario Demuro, Carola Farci, Paolo Maninchedda, Franco Mannoni, Giuseppe Marci e Franciscu Sedda.

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L’ospedale San Giovanni di Dio riapre le sue porte il 14 e il 15 maggio per Monumenti aperti. Un’edizione speciale, questa, dopo lo strepitoso successo dell’anno scorso con le oltre 15mila persone che hanno visitato i sotterranei, dove i cagliaritani trovarono rifugio e salvezza quando i bombardamenti del 1943 devastarono Cagliari. Ed è in quei sotterranei  che è stato girato il documentario Quello che c’era, una delle novità più importanti di questa edizione ricchissima di storia, cultura, spettacolo e di novità: per la prima volta il San Giovanni di Dio viene “adottato” dagli studenti che diventano per due giorni i veri protagonisti del monumento e l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari fa il suo ingresso nel Comitato scientifico di Monumenti aperti.

Il programma della manifestazione è stato presentata questa mattina nell’Aula Motzo della Facoltà di Studi Umanistici dell’Università dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, dal Rettore dell’Ateneo cagliaritano, Maria Del Zompo e dal presidente di Imago Mundi, Fabrizio Frongia.

Il documentario è frutto di un grande lavoro di Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Cagliari e degli studenti del Gruppo C-nema del laboratorio audiovisivo (coordinato dal regista Marco Antonio Pani) all’interno dell’insegnamento dei linguaggi del Cinema, della Televisione e dei New Media, del prof. Antioco Floris. Protagonisti assoluti i due testimoni, Mario Seguro (88 anni) e Mariano Frongia (78), che si sono salvati proprio grazie al San Giovanni e ai suoi sotterranei. Un racconto emozionante quello di Seguro e Frongia, che fanno rivivere le terribili giornate del 1943, quando Cagliari fu completamente rasa al suolo dagli aerei alleati. Un cortometraggio che parla di un pezzo di storia della città ma che è anche memoria per le future generazioni.

Un progetto che si è realizzato grazie alla partnership con il corso di laurea in Scienze della Comunicazione, come è stato sottolineato dal presidente della Facoltà di Studi Umanistici Rossana Martorelli, dalla coordinatrice del corso di laurea, Elisabetta Gola, e dal manager didattico, Valentina Favrin.

Il Gruppo C-nema è formato dagli studenti Francesco Campus, Jaime Cocco Ciboddo, Giuseppe Lai, Cristina Marci, Silvia Marci, Francesca Murgia, Luca Palmieri, Francesca Pili, Francesca Salis, Dafne Satta, Alessio Simbula, Bruna Francesca Sini.

Per la prima volta quest’anno, come ha spiegato il commissario straordinario dell’Aou, Giorgio Sorrentino, sono gli studenti che diventano “padroni” dell’ospedale. I ragazzi di due scuole medie (via Piceno-istituto comprensivo Santa Caterina di Cagliari e Rosas-Istituto comprensivo n. 2 di Quartu) faranno da “ciceroni” e illustreranno ai visitatori le bellezze del San Giovanni e dei suoi sotterranei. Una grande novità che assieme al progetto di alternanza scuola-lavoro elaborato con Imago Mundi, ha proprio l’obiettivo di valorizzare il Civile. «Non è un caso – spiega Sorrentino – che il nostro slogan di quest’anno sia: “San Giovanni di Dio, il Monumento della Salute”. Perché è qui, nell’ospedale più antico della città, che i cagliaritani hanno trovato e continuano a trovare un punto di riferimento». Ovviamente i ragazzi cureranno le visite guidate sotto la supervisione dell’Associazione dei dipendenti dell’Aou, Mariposa, vero motore delle iniziative culturali al San Giovanni.

Nella due giorni di Monumenti aperti sono tre gli appuntamenti musicali. Sabato14, alle 17.00, si esibirà nella hall del San Giovanni di Dio, il coro polifonico di Sinnai S’Addura. Domenica 15 due appuntamenti: alle 10.00 esibizione del gruppo Cuncordia a Launeddas; alle 11.30 nella Cappella del San Giovanni di Dio l’orchestra della scuola media a indirizzo musicale Rosas di Quartu, pluripremiata a livello nazionale. Infine, la mostra di piante officinali disegnate ad acquarello dell’artista sarda di fama internazionale Elisabetta Mura.

 

 

Convegno archeologia cristiana aCagliari 2 Convegno archeologia cristiana Cagliari

Rossana Martorelli.

Rossana Martorelli.

Sono iniziati ieri, martedì 23 settembre alle ore 15.00, i lavori dell’ XI #Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana dal tema “Isole e terraferma nel primo Cristianesimo. Identità locale ed interscambi culturali, religiosi e produttivi”. Il Congresso, che si svolgerà tutti i giorni fino a sabato 27 settembre tra le cittadine di Cagliari e Sant’Antioco, ha riunito studiosi e cultori della materia da tutta Italia, e non solo, che si succederanno con diverse relazioni.

Ieri è stato il turno di Philippe Pergola, Donatella Nuzzo e Antonio Piras. Ha presieduto i lavori Rossana Martorelli, docente di Archeologia Cristiana e Presidente della Scuola di Specializzazione in Beni Culturali di Cagliari.

Ester Lai

Studentessa in Archeologia e Storia dell’Arte di Cagliari

Sant'Efisio 1Sant'Efisio 2Sant'Efisio 3 

Gabriele Milia, Alessandro Coa, Andrea Dessì, Elisabetta Salis e Michele Salis: sono loro gli ideatori della mappa interattiva con 103 schede su soste, fermate, punti d’interesse, storia, curiosità e info turistiche della festa di Sant’Efisio. Innovativi e vincenti. Un quintetto che ha in comune la laurea all’Università di Cagliari. Un filo che mette assieme afferenze tecnologiche e accademia, format digitali, territorio e visibilità mediatica senza confini geografici.

Andrea Dessì (28 anni) e Gabriele Milia (28, coordinatore del team) sono dottorandi di Informatica alla facoltà di Scienze. Alessandro Coa (28) fa parte del gruppo di lavoro Denis. Il supervisore è la professoressa Nicoletta Dessì. Il trio si occupa anche di bioinformatica ed è coinvolto in vari progetti ad alto valore aggiunto. Tra questi, il “Biocloud search engene”, web app che permette di cercare e integrare informazioni sui geni Andrea Dessì si occupa di semantic web sotto la guida del professor Maurizio Atzori. Elisabetta Salis (26), laureata in Storia dell’arte, è al secondo anno del dottorato in Fonti scritte della civiltà mediterranea, facoltà di Studi umanistici. La tutor è la professoressa Rossana Martorelli. Michele Salis (29), laurea in Scienze politiche, tesi discussa con il professor Giacomo Biagioni, è giornalista professionista.

“Il cammino di Sant’Efisio”  è un’applicazione gratuita per dispositivi Android multilingua (italiano, inglese e francese). Non ospita pubblicità ma contenuti utili ai visitatori. Un progetto che ha coniugato differenti professionalità. Le competenze tecnologiche degli informatici di 4th Guardian, Gabriele Milia, Alessandro Coa e Andrea Dessì, hanno dato risalto alla ricerca e alle schede elaborate da Elisabetta Salis e Michele Salis. Nel lavoro sono coinvolti anche Antonio Salis, confratello onorario dell’Arciconfratenita di Sant’Efisio, Glisbò Immagine e Comunicazione e Luigi Corda. Dall’1 al 4 maggio l’evento viene seguito da Area Sesta Comunicazione, gruppo di comunicatori composto da Alice Strano, Piera Fadda, Cristiana Melis, Cristian Carboni, Michela Meloni, Maria Francesca Todde, Marta Fais, Elisabetta Bolasco, Giuseppe Novella, Katia Vacca e Michele Salis. Il tema segua la festa e ne riporta gli aspetti più significativi sui social (pagine Facebook, Instagram e Twitter “Area Sesta Comunicazione” e “Il Cammino di Sant’Efisio”).