19 November, 2024
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Teatro Lirico di Cagliari 20

Non si placano le polemiche intorno al Teatro lirico di Cagliari. Oggi le segreterie sindacali SLC CGIL UILCOM UIL FIALS CISAL LIBERSIND CONFSAL SNATER CSS hanno inviato una nota al presidente e ai consiglieri del Consiglio di indirizzo, nonché ai revisori della Fondazione Teatro lirico di Cagliari, nella quale denunciano che, ancora una volta i lavoratori della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari sono costretti ad apprendere dalla stampa che gli stipendi del mese di gennaio non sono in pagamento. Ciò, per la delicatezza del momento e dell’argomento, andrebbe comunicato con altri mezzi e con differente sensibilità.

«Leggiamo sulla stampa – scrive Rossella Diana in rappresentanza delle segreterie sindacali – “Non sarà possibile pagare gli stipendi di questo mese perché non ci sono abbastanza soldi”; tale dichiarazione del presidente Massimo Zedda ci sembra alquanto strana perché a oggi i contributi 2015 di Stato, Regione e Comune sono in essere. Se il Comune avesse liquidato il contributo di oltre € 2.000.000 del 2014 non ci sarebbero stati problemi, parimenti il medesimo effetto si sarebbe avuto qualora avesse corrisposto al Teatro il contributo regionale per il progetto Shardana liquidato dalla RAS già dal novembre scorso.

Leggiamo ancora “Così come avevamo segnalato da tempo, nel 2014 si è speso troppo e adesso sono i lavoratori a pagarne le conseguenze” e anche tale dichiarazione ci sembra incomprensibile perché il consuntivo 2014 si chiude a giugno 2015 e se il Presidente ha elementi che a noi non è dato sapere deve responsabilmente renderli ufficiali oppure deve tacere. Percepire lo stipendio è un diritto del lavoratore e ci aspettiamo che il presidente spieghi quali siano i problemi che hanno determinato la mancanza di liquidità nelle casse della Fondazione e quali determinazioni voglia assumere per porvi rimedio: non vorremmo che questo venisse scientemente utilizzato per oscurare la non meno preoccupante situazione di stallo e mancanza di programmazione.»

«Compito di un presidente, nonché rappresentante legale – aggiunge Rossella Diana -, non è solo quello di segnalare un qualunque problema, specialmente di natura economica, che si presenti, ma ha il dovere di intervenire ed impedire che questo possa arrecare danni alla Fondazione, e ai lavoratori. Compito di un presidente è vigilare e intervenire, chiedendo – se necessario – l’ausilio ed il giudizio degli organi preposti, affinché i conti siano sempre sotto controllo, non solo nei debiti e nelle spese ma soprattutto nei crediti. Troppo spesso soci finanziatori versano le somme dovute con grandi ritardi, causando problemi di liquidità. Inconcepibile che si debba aspettare oltre un anno per ricevere somme ascritte a progetti già realizzati.»

«Sarebbe davvero disdicevole – conclude Rossella Diana – scoprire che tali ritardi siano da imputare non tanto a semplice e pura negligenza impiegatizia quanto a puro dolo.»