22 December, 2024
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Un evento unico, con i più grandi artisti sardi e le associazioni e i comitati civici impegnati nella tutela dell’ambiente, del paesaggio e della salute, per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle maggiori emergenze in corso, partendo da un assunto incontestabile: viviamo in una terra baciata dalla fortuna e dalla bellezza, troppo spesso maltrattata e mal governata, con l’ecosistema minacciato da incuria e scelte socioeconomiche sbagliate.

L’appuntamento è per venerdì 15 settembre all’Arena Grandi Eventi Sant’Elia di Cagliari, dalle 18.00 alle 24.00, per il concerto “Mama Sardigna – Artistas pro sa terra”.

L’idea dell’associazione SARDOS, che coordina l’organizzazione, è stata accolta e fatta propria da ISDE – Medici per l’Ambiente Sardegna, WWF, Italia Nostra, Gruppo d’Intervento Giuridico, Consulta Ambiente e  Territorio della Sardegna, Consulta ATE (Ambiente, Territorio, Energia), Associazione “Aria noa”, Comitato per la Riconversione della RWM di Domusnovas, Non Solo Ippocrate, FederParchi, MedSea, Sardarch. 

L’evento ha il patrocinio del comune di Cagliari e dell’Agenzia Forestas, ed il sostegno di Ucnet, Birdi, E.ja energia, Abclex, Primavera Sulcitana, Sardinia is my life, Sardex, 

Protagonisti della serata, oltre alle associazioni, che interverranno sul palco, sono gli artisti sardi che con  grande generosità hanno accettato di partecipare all’evento: Scuole in coro-Studium Canticum, Paolo Carrus ensemble, Arrogalla e Giacomo Casti, Non solo Ippocrate, Andrea Andrillo, Elio Arthemalle e Mohamed Kambaliba, Claudia Crabuzza, Tenores di Neoneli, Armeria dei Briganti, Cinquetto, Maria Giovanna Cherchi, Piero Marras, Rossella Faa, Nicola di Banari, Chiara Effe, Joe Perrino and the miss, Andrea Congia e Faulas, Dr. Drer & CRC Posse, Bujumannu, Sista Namely, Brinca, Tazenda.

Condurranno la serata Matteo Bruni e le Lucido Sottile.

Scopo del concerto, oltre alla attività di comunicazione e sensibilizzazione, sarà una raccolta fondi finalizzata al rimboschimento di alcune aree simboliche della Sardegna, uno nella periferia urbana di Cagliari, dove sarà realizzato un vero e proprio intervento di recupero di un’area degradata e altri nei paesi in via di  spopolamento, dove saranno ripiantati degli alberi in zone abbandonate o distrutte dagli incendi. 

Nell’arena saranno allestiti punti informativi delle Associazioni, un centro di educazione ambientale a cura dell’Agenzia Forestas, e un’area espositiva – grazie al supporto di E.ja Spa, Ucnet e Birdi – con la Tesla model X, la macchina elettrica che sarà protagonista del tour Eneroad.

Grazie all’Associazione Primavera Sulcitana saranno allestiti anche dei punti ristoro dove si potranno gustare i prodotti sardi a chilometro zero. 

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Proseguono gli appuntamenti con “C.Arte d’imbarco”, il progetto ideato da Carovana SMI con Sardegna Teatro e numerosi partner per  promuovere l’integrazione degli emigrati in Sardegna e i processi creativi a 360 gradi.

Domenica 23 luglio, giornata della Festa di Sant’Elia, alle 20.00, durante la processione religiosa si svolgerà un concerto in cui i canti delle culture di appartenenza dei diversi partecipanti a “C.Arte d’imbarco” si intrecceranno tra loro: dal coro guidato dall’attrice e cantante Rossella Faa, che intonerà un “Padre nostro” senegalese, a “Cantigos”, il coro vocale capitanato da Barbara Mostallino. Ci sarà anche la comunità filippina con la sua processione “Flores de Mayo”, canti religiosi e profani e danze tradizionali e contemporanee.

Barriere culturali e religiose e distanze fisiche si annulleranno per riportare tutti a un’unica grande dimensione di uguaglianza.

La performance sarà seguita, intorno alle 21.00, da alcuni estratti di “C.Arte di imbarco”, la performance multidisciplinare che sintetizza l’intero progetto la cui messa in scena è in programma martedì 25 luglio, alle 21.00, nel Teatro Massimo di Cagliari. Parteciperanno gli artisti: Ornella D’Agostino, Roselle Pineda, Romeo Scaccia, Matteo Fadda, Fatima Dakik, Teresa Noronha Feio,  Mattia Campagnola, Ettore Bonafè, Emanuele Alessandro Perra, Francesca Mereu, Serge Salis, Michela Cinus.

Selezionato tra i primi cinque in Italia nel bando del Mibact “MigrArti spettacolo/ seconda edizione”, “C.Arte d’imbarco” punta a coltivare i diversi processi creativi e a favorire la mobilità degli artisti, valorizzando soprattutto il rapporto tra questi ultimi e le loro comunità di origine. E’ per questo che il progetto annovera tra i suoi partner diverse associazioni di emigrati in Sardegna ed organismi per l’accoglienza dei richiedenti asilo.  

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Il gruppo locale di Iglesias di Umanità Nuova, espressione sociale del Movimento dei Focolari, insieme al Movimento Ragazzi per l’Unità, in collaborazione con la rete di associazioni “I giardini della biodiversità”, ha indetto, per domenica 7 maggio 2017, una giornata di sensibilizzazione sul disarmo, intitolata “Run for Unity – Pace … parliamone”.

L’iniziativa è collegata alla campagna contro la vendita di armi a paesi in guerra della quale il movimento è promotore a livello nazionale, insieme a Amnesty International, Oxfam, Fondazione Banca Etica, Opal Brescia, Rete Italiana per il Disarmo, con il sostegno del missionario comboniano Alex Zanotelli. 

Il programma inizierà alle ore 15.00 presso la Chiesa altomedievale del Salvatore, ad Iglesias in via Leonardo da Vinci 2, inserita nel progetto “I giardini della biodiversità”, dalla quale partirà la tappa sarda della “Run for Unity” (Corri per l’Unità), una staffetta internazionale organizzata dai Ragazzi per l’unità del Movimento dei Focolari che attraverserà idealmente i cinque continenti per testimoniare che l’unità del mondo è possibile, con il contributo di tutti. 

Nello stesso giorno, oltre 70 città in tutto il mondo effettueranno una manifestazione analoga. 

Il percorso iglesiente si snoderà per le vie cittadine, lungo le quali i ragazzi svolgeranno alcune azioni di pace, come ringraziare con un applauso alcuni Bar e Gelaterie che hanno scelto di non avere Slot Machine, né altri prodotti legati all’azzardo, contribuendo così al benessere sociale ed economico della città,  e arriverà in Piazza Sella intorno alle ore 17.00, dove proseguirà il programma della manifestazione.

«E’ evidente che la questione dell’industria bellica ci riguarda molto da vicino, dato che è dalla fabbrica RWM, situata nei territori di Domusnovas e Iglesias, che partono i carichi della morte destinati ad alimentare i bombardamenti dello Yemen ad opera dell’Arabia Saudita – sostengono Cinzia Guaita e Arnaldo Scarpa, portavoce dell’iniziativa -. Sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto alla necessità di fermare la vendita all’Arabia Saudita e ad altri paesi in guerra delle bombe prodotte nell’iglesiente è il principale obiettivo della campagna nazionale.»

Oltre agli organizzatori locali, interverranno dal palco: Carlo Cefaloni, giornalista del mensile Città Nuova, impegnato nella “Rete italiana per il disarmo”, Alberto Velleriani della “Rete di tutela Valle del Sacco”, in prima fila per ottenere la riconversione civile della fabbrica di Colleferro (Roma), Franco Uda responsabile nazionale dell’ARCI per i temi Pace, Diritti umani, Solidarietà internazionale e portavoce della Rete della Pace Italia, Roberto Sedda, di Banca etica. Inoltre verrà letto il testo completo  del messaggio di Padre Alex Zanotelli e si prevedono altre importanti presenze. E’ stato invitato il dott. Gino Strada.

Una folta rappresentanza dei 56 giovani sardi presenti al Meeting Internazionale di Loppiano del 1°maggio, dal titolo “Change your heart. Change the world”, porterà un comunicato di solidarietà firmato dai partecipanti al congresso, provenienti da oltre 40 paesi di tutto il mondo.

Alcuni artisti, tra i quali: Rossella Faa e Rita Sannia, una band intergenerazionale ed un coro di bambini della scuola primaria daranno il loro contributo attraverso la musica, il canto e la recitazione.

Inoltre  continuiamo a raccogliere adesioni da parte di gruppi e persone singole con una grande varietà di orientamenti ideologici, politici e religiosi.

Parteciperanno in piazza, con stands, comunicati e proposte i gruppi e le istituzioni che condividono contenuti e modalità operative della citata lettera al ministro Alfano.

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Venerdì 21 aprile 2017, alle ore 18,30, presso il Teatro Electra di Iglesias, verrà presentato, grazie all’iniziativa della locale sezione della FIDAPA, il libro di Peo Alfonsi “33 bonsai”, editrice Taphros.

In questa raccolta, l’autore si racconta, attraverso episodi della sua vita che rappresentano momenti intensi e cruciali che hanno scandito il suo percorso artistico. Egli vuole condividerli con il pubblico, ma non certo per autocelebrazione, come ben spiega in queste parole tratte dalla sua introduzione:

«Questi bonsai hanno già assolto il loro compito. Quando ho cominciato a scriverli non avevo la minima intenzione di renderli pubblici, e così è stato fin quasi verso la fine, quando lentamente si è affacciata l’idea che forse avrebbero potuto significare qualcosa anche per chi non mi conosce né conosce le persone di cui parlo. Ho ritrovato, in questi due anni di quasi compulsiva dedizione alla scrittura, lo stesso intimo piacere che fino a ieri mi accompagnava nello scrivere musica.»

La serata sarà introdotta da Rosanna Desogus, presidente FIDAPA Iglesias e presentata da Cinzia Guaita.

A seguire, una serie di letture di Rossella Faa intercalate da interventi musicali di Peo Alfonsi.

Peo Alfonsi è nato a Iglesias nel 1967. Vive a Verona, dove lavora come musicista e insegnante di chitarra. Come concertista ha viaggiato in più di quaranta nazioni. “33 bonsai” è la sua opera prima.

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Venerdì 6 gennaio, alle ore 18.00, al Teatro Centrale Actores Alidos di Quartu Sant’Elena, verrò messo in scena “NATA DALLA LUNA” di e con Virginia Viviano, musical di Teatro Circo tratto da“Le cosmicomiche” di Italo Calvino. Musiche di Rossella Faa, coreografie di Enrica Spada.

Ricominciare a volare dopo e oltre le fiamme… è un’esperienza unica che riesce a darmi il senso magico del mio lavoro in grado di andare oltre le contingenze. L’incendio del mio Camper e del materiale di 16 anni di lavoro è stato un sacrificio necessario. “Sacrificare” ovvero rendere sacro con la consapevolezza che oltre la materia esiste qualcosa che mai potrà essere perduto. La solidarietà della gente, l’abbraccio del pubblico che mi segue con amore per l’arte di cui mi faccio mezzo, il sostegno dei miei cari hanno fatto si che tutto il fuoco scaturito dall’incendio venisse incanalato nella mia anima portandomi a vedere tutta la bellezza del mondo con le sue contraddizioni. Sono pronta a tornare in scena per tutti coloro che vorranno continuare a farsi trasportare con piccole barchette di legno proprio sotto la Luna e a provare a salirci sopra per guardare il mondo a testa in giù.

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Doppio appuntamento a Cagliari per Nues. Giovedì e venerdì (24 e 25 novembre) alla MeM (in via Mameli 164), la settima edizione del festival internazionale dei Fumetti e dei Cartoni nel Mediterraneo si concentra di nuovo sui comics italiani e dedica uno spazio all’immaginario femminile, dopo aver archiviato, sabato scorso, la sezione intitolata “Mediterraneo_Immaginario” con la sigla di un accordo di collaborazione tra il Cntro Internazionale del Fumetto, padrone di casa della manifestazione, e l’Institut Nationall des Beaux-Arts de Tétouan, per promuovere nei rispettivi territori la produzione marocchina e sarda di fumetti e film d’animazione.

Protagonista dell’incontro in programma giovedì alle 18.00 è Luca Enoch, un “autore unico” che scrive, sceneggia e disegna le sue storie a fumetti. Creatore delle celebri serie “Gea”, “Sprayliz”, “Lilith” e “Dragonero”, la prestigiosa firma milanese, classe 1962, ripercorre la sua carriera insieme a Bepi Vigna, con un approfondimento anche sul suo romanzo “Dragonero – Il risveglio del Potente” (Mondadori, 2015) e sull’evoluzione dell’immaginario fantasy tra fumetto e letteratura. 

Venerdì (25 novembre), nella ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il festival Nues propone la sua sezione intitolata “Donna, Immagina!, con una serie di interventi e contributi in programma dalle 10.00 alle 13.00 e la sera dalle 18.00 alle 20.00.  

La mattinata prevede una tavola rotonda sull’immaginario femminile moderata dalla giornalista Ornella Demuru: vi partecipano Assia Petricell e Sergio Riccardi, rispettivamente sceneggiatrice e disegnatore della graphic novel“Cattive ragazze. 15 storie di donne audaci e dreative, Luca Enoch con un contributo sulle sue eroine a fumetti protagoniste delle serie “Gea”, “Sprayliz” e “Lilith”, la giornalista Federica Ginesu, co-autrice del volume “Sardegna al femminile. Storie di donne speciali”, e Elena Calorio, psicologa del Centro antiviolenza Donna Ceteris. Prevista anche la proiezione di contributi video sull’immaginario femminile nel cinema, nel fumetto e nella fotografia, con particolare riferimento alla street photography dell’americano Garry Winogrand (1928-1984) e al suo lavoro “Women are beautiful”, accompagnato da brani tratti dai racconti della scrittrice canadese Alice Munro (premio Nobel per la letteratura nel 2013). 

In serata, Assia Petricell e Sergio Riccardi presentano la loro graphic novel “Cattive ragazze. 15 storie di donne audaci e dreative” (Sinnos – 2015); Premio Andersen 2014 come Miglior libro per ragazzi a fumetti, è dedicata a quindici biografie eccellenti: scrittrici, condottiere, scienziate, attiviste, filosofe, cantanti, pittrici più o meno note, donne coraggiose e anticonformiste che, in periodi e luoghi diversi, hanno segnato la storia, come Olympe De Gouges, Marie Curie, Angela Davis e Miriam Makeba, tra le altre.

Il compito di chiudere la giornata è affidato alla cantante e attrice Rossella Faa con “Riflessioni sfuse”, una performance musicale dedicata all’immaginario femminile in Sardegna.

Momenti e protagonisti di Donna, Immagina! verranno immortalati su carta da un gruppo di ragazzi del Liceo Artistico “Foiso Fois” di Cagliari e dalle disegnatrici Giovannella Monaco, Stefania Costa e Laura Congiu, che coglieranno le suggestioni della giornata dal vivo.

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Elena Ledda 5IMG_6379Il frutto della disubbidienza (2m) Monica Demuru (m) Rossella Faa Valentina Casula (m)_MG_6341

Dopo le prime due serate a Cabras e a Bauladu, torna nella sua “casa base” a Oristano il Festival Dromos. Tre gli eventi nel programma della giornata di domani (mercoledì 3 agosto), che culmina in musica alle 21.30 in piazza Cattedrale, in compagnia di cinque cantanti sarde ­ – Elena Ledda, Simonetta Soro, Valentina Casula, Monica Demuru e Rossella Faa – protagoniste di “Lux Feminae”, una produzione originale del festival. Il concerto è preceduto da due diversi appuntamenti nel tardo pomeriggio: alle 18.30 al Centro di salute mentale (presso l’Ospedale Vecchio nel piazzale San Martino) l’inaugurazione della mostra “Il frutto della disubbidienza”; alle 19.30, alla Libreria Librid (in piazza Eleonora d’Arborea), “Racconti di viaggi responsabilmente dissubbidienti”, un incontro con la Cooperativa ViaggieMiraggi Onlus .

Alcune delle più importanti voci femminili del panorama isolano sono riunite nel progetto “Lux Feminae”, per un concerto sotto “Il segno di Eva” (tema portante di questa diciottesima edizione di Dromos) ambientato in uno degli spazi più prestigiosi di Oristano come piazza Cattedrale, di fronte alla chiesa dedicata alla Vergine Maria: una serata celebrativa della luce mistica della Donna, madre del Dio cristiano ma, al contempo, della luce delle donne, di tutte le donne. Ogni cantante sarà affiancata da uno o più musicisti di riferimento: Elena Ledda e Simonetta Soro dal quartetto di Mauro Palmas alla mandola con Marcello Peghin alla chitarra, Silvano Lobina al basso e Andrea Ruggeri alla batteria; Monica Demuru con il pianista Natalio Mangalavite; Rossella Faa con Giacomo Deiana alla chitarra e Nicola Cossu al contrabbasso, quest’ultimo presente anche al fianco di Valentina Casula e del suo chitarrista Jean-Luc Roumier. Il biglietto costa dieci euro, e il ricavato sarà devoluto alla Caritas.

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Sarah Jane Morris (mic) (m)Rossella Faa - foto Alberto Ledda -Elena Ledda 5

Conto alla rovescia per la diciottesima edizione del Festival Dromos, in programma dal primo al 15 agosto in dodici centri dell’Oristanese: Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Mogoro, Morgongiori, Neoneli, Riola Sardo, San Vero Milis, Villa Verde, oltre al capoluogo, Oristano, e a Nureci, sede delle tre giornate di Mamma Blues (quasi un “festival nel festival”, dal 13 al 15 agosto). Un’edizione che, sotto il titolo “Il segno di Eva”, getterà uno sguardo sull’universo femminile e il suo contributo al mondo dell’arte e della creatività, in particolare a quello musicale, ma anche, com’è tradizione di Dromos, alle arti visive e ad altri linguaggi.

Radicato nel suo territorio ma aperto al mondo, il festival andrà in scena, come di consueto, in suggestivi spazi urbani o naturali. Al di là della sua impronta internazionale, Dromos è infatti riuscito a mantenere sempre un forte legame con i centri che fanno parte del suo “circuito” e le rispettive comunità: decentrando le sue diverse iniziative nei piccoli e medi paesi dell’interno, con l’obiettivo di arricchirne l’offerta culturale nei mesi estivi e di invertire il consueto flusso turistico, la manifestazione contribuisce a rivitalizzarli e a farne riscoprire la realtà più autentica e meno cartolinesca.  

Il cartellone propone, anche in questa edizione, un variegato e qualificato cast di artisti internazionali, nazionali e regionali, per una pluralità di generi musicali e una calibrata sintesi tra dimensione globale e locale. Come già annunciato, sono tante le presenze femminili: le cantanti inglesi Sarah Jane Morris e Ala-Nì, la statunitense Lisa Simone, la giamaicana Jab9, la francese Audrey Gbaguidi, la norvegese Kristin Asbiornsen, l’aquilana (di origine napoletana) Simona Molinari, l’australiana Sarah McKenzie, Yilian Canizares, cubana trapiantata in Svizzera, terra d’adozione anche per l’albanese Elina Duni, e poi le sarde Elena Ledda, Simonetta Soro, Monica Demuru, Valentina Casula, Marta Loddo, Rossella Faa, Irene Loche. Accanto alle protagoniste in rosa, altri ospiti, come il gruppo maliano Songhoy Blues, gli ottoni della formazione americana No BS! Brass Band, il cantante ghanese Pat Thomas, il batterista nigeriano Tony Allen. E poi altri artisti e gruppi isolani, come Moses Concas, The Wheelers Trio, il Bad Blues Quartet, Sista Namely & The Islanders Band, il Rubens Power Trio.

Tanta musica, dunque, ma anche mostre, incontri e vari appuntamenti e iniziative collaterali, a comporre un programma ricco di proposte e spunti di interesse, allestito dall’associazione culturale Dromos di Oristano con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Assessorato del Turismo), della Fondazione di Sardegna, Comuni di Oristano, Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Mogoro, Morgongiori, Neoneli, Nureci, Riola Sardo, San Vero Milis, Villa Verde, e con la collaborazione dell’associazione BES – Best Events Sardinia, della Rete dei Festival, della Pinacoteca comunale Carlo Contini di Oristano, della Cantina Contini di Cabras, dell’Hotel Mistral 2 di Oristano, del Centro per l’Autonomia PLUS Oristano – Asl 5, dell’associazione La Volantina, dell’O.S.V.I.C., dell’associazione di promozione sociale Mariposas de Sardinia, di ViaggieMiraggi ONLUS, dell’Associazione Lost in Translation, della Consulta Giovani di Bauladu, dell’Associazione Music Academy di Isili, dell’Agenzia di sviluppo locale Due Giare, di Myland cicloturismo in Marmilla, dell’associazione Genadas e dell’associazione Andalas e Breccas. 

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Foto Antonello Salis

E’ in programma a fine agosto, a Siddi, l’11ª edizione di “Appetitosamente, festival regionale del buon cibo”.Un evento curato dal comune di Siddi e dalla cooperativa Villa Silli, con la collaborazione della Compagnia barracellare e dei cittadini di Siddi, e patrocinato dalla Regione Sardegna. L’organizzazione generale e la direzione artistica è affidata al comune di Siddi e alla Cooperativa Villa Silli.

Tre giorni dedicati alle produzioni di qualità con gli incontri, le proiezioni, le mostre d’arte, i concerti, i laboratori, la mostra mercato, le degustazioni, i percorsi e i convivi.

Cibo e viaggio è il tema scelto per l’edizione 2016, occasione per ragionare del viaggio come scoperta. Di persone, territori, culture, modi di vivere, suoni, profumi, identità, gusti, abitudini alimentari, cibi. Viaggio come esperienza di vita. Opportunità che possa aiutarci ad osservare le persone e le situazioni da nuovi punti di vista, permettendo di aprirci al confronto, alla condivisione, al dialogo, all’assaggio. Alla riscoperta del piacere di stare a tavola assieme. Viaggio come movimento, anche del cibo. Attraverso lo spazio, le epoche, i secoli, i luoghi, le persone, le tradizioni, la parola.

Poche cose parlano della cultura di un popolo, della sua essenza più autentica, quanto il cibo. E il viaggio aiuta a scoprirlo.

Il cibo parla le lingue dei popoli, ne esprime l’essenza più autentica.

Il viaggio traccia le strade che li avvicina.

Come ogni anno, spazio a concerti imperdibili e a tanti altri incontri culturali in una dimensione raccolta e contemplativa.

A breve saranno resi noti tutti i dettagli del programma della manifestazione e l’ospite d’onore che si esibirà nel suggestivo scenario della Tomba dei Giganti Sa Domu de s’Orcu nella serata di Sabato 27 agosto, alle 19.00, per Speciale Appetitosamente, Cibo per lo Spirito.

E ancora, domenica 28 agosto lo stesso contesto della Tomba dei Giganti Sa Domu de s’Orcu accoglierà alle 6.30 della mattina un altro appuntamento ormai di rito per gli appassionati del Festival di Siddi: Colazione da… l’Orco. Al primo sorgere del sole sarà quest’anno Antonello Salis, con la sua fisarmonica, a reinterpretare in musica i silenzi della giara, delle grandi pietre e delle antiche divinità.

Al termine, come di consueto, gli ospiti saranno confortati da una ricca e arcaica colazione.

Siddi è un borgo rurale che sorge nel cuore della Marmilla, terra di morbide colline, di altipiani basaltici, di grandi lecci, di ulivi secolari, di mandorli, di vigneti, di campi coltivati, di monumenti.

Il Festival siddese, ogni anno con il filo conduttore di un tema diverso, racconta, produce e offre le sue produzioni enogastronomiche, le sue risorse culturali e ambientali, le sue attività artigianali, le persone, i luoghi, l’identità della Marmilla.

Fra i numerosi ospiti del Festival negli anni precedenti, si menzionano: gli artisti Vinicio Capossela, Noa, Nicola Piovani, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Gavino Murgia, Gene Gnocchi, Rossella Faa, Piero Marras, Elena Ledda, i tenores di Neoneli, Simone Pittau e l’orchestra da Camera della Sardegna, Pinuccio Sciola, gli scrittori e i giornalisti Serge Latouche, Alfredo Antonaros, Filippo Solibello, Nello Rubattu, Michela Murgia, Paolo Maccioni, Paolo Fadda, Marcello Fois, Vito Biolchini, Giacomo Serreli; gli antropologi Alessandra Guigoni, Giulio Angioni; gli esperti di cibo Piero Sardo, Giovanni Assante, Francesca Argiolas, Enzo Biondo, Corrado Casula, Francesca Baldereschi, Raffaella Ponzio, Gerardo Piras, Giuseppe Izza, Gianmario Mallica, Francesca Argiolas; gli chef internazionali Roberto Petza-Italia, Tomaz Kavcic–Slovenia, Noda Kotaro–Giappone, Jose Carlos Garcia-Spagna, Jane Narak-Thailandia, Angelina Anyango Opondo-Kenia; gruppi etnici provenienti da India, Argentina, Messico, America, Ucraina, Lettonia, Armenia, Serbia, Slovacchia, Grecia, Portogallo, Sicilia, Sardegna… e tanti altri.

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Sarah Jane Morris (mic) (m)Tony Allen (m) Simona Molinari (2m) LISA_SIMONE_myworld1©AlexLacombe_-1 Jah9

Dal 1° al 15 agosto ritorna il festival Dromos, organizzato dall’omonima associazione culturale nell’Oristanese, uno degli appuntamenti di primo piano dell’estate musicale in Sardegna. Il titolo “Il segno di Eva” suggerisce che questa edizione 2016, la 18ª, getterà uno sguardo sull’universo femminile e il suo contributo al mondo dell’arte e della creatività, in particolare a quello musicale, ma anche, com’è tradizione del festival, alle arti visive e ad altri linguaggi. Sarà dunque «un festival contrappuntato da quel ‘segno disubbidiente’ che anche nell’arte ha saputo imporsi e distinguersi nonostante un generale ostracismo che nei secoli, e talvolta ancor oggi, hanno subito le donne/artiste, oggettivamente meno presenti sul mercato, nei musei, nelle collezioni, nelle biennali d’arte e nei festival musicali», come sottolinea nelle sue note di presentazione Ivo Serafino Fenu, curatore della sezione di Dromos dedicata alle arti visive, citando un aforisma di Oriana Fallaci: «Il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse una mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza».

Radicato nel suo territorio ma aperto al mondo, Dromos andrà in scena, come di consueto, in suggestivi spazi urbani o naturali di vari centri dell’Oristanese: Cabras, Mogoro, Villa Verde, San Vero Milis, Baratili San Pietro, Riola Sardo, Morgongiori, Neoneli, Bauladu, oltre al capoluogo, Oristano, e a Nureci, sede delle tre giornate di Mamma Blues, quasi un “festival nel festival” (dal 13 al 15 agosto). Al di là della sua impronta internazionale, Dromos è infatti riuscito a mantenere sempre un forte legame con i centri che fanno parte del suo “circuito” e le rispettive comunità: decentrando le sue diverse iniziative nei piccoli e medi paesi dell’interno, con l’obiettivo di arricchirne l’offerta culturale nei mesi estivi e di invertire il consueto flusso turistico, il festival contribuisce a rivitalizzarli e a farne riscoprire la realtà più autentica e meno cartolinesca.

In cartellone, anche quest’anno, un variegato e qualificato cast di artisti internazionali, nazionali e regionali, per una pluralità di generi musicali e una calibrata sintesi tra dimensione globale e locale. In un’edizione nel “segno di Eva”, tante le presenze femminili: le cantanti inglesi Sarah Jane Morris e Ala.Ni., la statunitense Lisa Simone, la giamaicana Jah9, la francese Audrey Gbaguidi, la norvegese  l’aquilana (di origine napoletana) Simona Molinari, l’australiana Sarah McKenzie, voce e pianoforte, la violinista e cantante Yilian Canizares, cubana trapiantata in Svizzera, terra d’adozione anche per l’albanese Elina Duni, e poi le sarde Elena Ledda, Simonetta Soro, Monica Demuru, Valentina Casula, Marta Loddo, Rossella Faa, la scrittrice Michela Murgia.

Accanto alle protagoniste in rosa, altri ospiti, come il gruppo maliano Songhoy Blues, gli ottoni dell’americana No BS! Brass Band, il cantante ghanese Pat Thomas e il batterista nigeriano Tony Allen.