Il tribunale ha respinto l’opposizione di un condominio di Iglesias, giudicando legittimo il pignoramento disposto da Abbanoa.
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Abbanoa può pignorare il conto corrente del condominio. Dall’Ufficio delle Esecuzioni mobiliari del Tribunale di Cagliari arriva un’ulteriore conferma sulla legittimità delle ingiunzioni fiscali effettuate dal Gestore nei casi estremi di clienti plurimorosi da anni. Nel caso specifico si trattava di un condominio di Iglesias con un debito di circa 8mila euro che contestava la pignorabilità del proprio conto corrente comune.
Ne dà comunicazione, con una nota, il gestore unico del Servizio Idrico Integrato della Sardegna.
«Con un’ordinanza depositata in questi giorni – si legge in una nota -, il Giudice ha confermato la legittimità dell’azione di recupero crediti portata avanti da Abbanoa. “Osservato che, nella fattispecie, l’utenza è intestata al condominio”, si viene spiegato nel provvedimento del Tribunale, “e che il conto corrente pignorato è intestato allo stesso Condominio, nessuno dei condomini virtuosi vede aggredito il proprio patrimonio”. Eventualità che sarebbe potuta verificarsi se le ingiunzioni fiscali avessero riguardato i conti correnti personali dei singoli abitanti del condominio”. Il giudice ha quindi rigettato l’istanza di sospensione dell’ingiunzione e ha condannato il condominio a pagare anche 800 euro di spese legali. Nel caso citato, il condominio è composto da 11 famiglie: per due anni ha ricevuto i servizi erogati da Abbanoa, regolarmente fatturati a saldo e con consumi assolutamente nella media e ordinari, ma nonostante ciò non ha pagato neanche un euro. Il singolo condomino avrebbe dovuto pagare poco più di un euro al giorno, ma non ha pagato alcunché.»
«La vicenda è da spunto per ricordare che la morosità ha un costo sociale – spiega la responsabile del settore Gestione e Recupero del credito, Rossella Loi -. I Clienti che non pagano pretestuosamente e strumentalmente i servizi erogati spostano sui Clienti che invece pagano il costo del servizio. E’ stato stimato (da indagini dell’Autority nazionale del 2014) che se Abbanoa non procedesse al recupero, ciascun sardo dovrebbe pagare in più circa 31 euro. E’ quindi di tutta evidenza come sia interesse di tutti che Abbanoa adotti procedure di recupero del credito che disincentivino comportamenti opportunistici, purtroppo abbastanza radicati, per tutelare i sardi buoni pagatori». L’ingiunzione fiscale è una di queste procedure. «I soldi sul conto condominiale c’erano – conclude – ma non venivano utilizzati purtroppo per pagare il servizio idrico integrato. E’ stato ritenuto legittimo che Abbanoa li recuperasse anche con questa modalità.»
Abbanoa ricorda che prima di arrivare all’ingiunzione fiscale sono tanti gli strumenti utili per regolarizzarsi. Piani di rientro con dilazioni fino a 60 rate con possibilità di sottoscrizione direttamente allo sportello, possibilità di regolarizzarsi anche via web, servizio di soluzione negoziata, un contact center a disposizione di chi voglia consultare il proprio estratto conto ed avviare l’iter di regolarizzazione (servizio telefonico con numero verde 800 062 692; servizio mail con mail dedicata info@abbanoa.it ). Proprio per non arrivare al recupero coattivo del credito, Abbanoa ha deciso di mettere a disposizione anche lo strumento della chiamata diretta (e/o visita a domicilio). Attraverso una gara pubblica sono state così individuate le società incaricate di contattare la clientela morosa.