21 November, 2024
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Questa mattina la Seconda commissione, presieduta dall’on. Gavino Manca, ha espresso all’unanimità il parere favorevole alla delibera della giunta regionale n. 12/5 del 04.04.2014 “Istituzione della giornata del popolo sardo. Programmazione attività Sa Die de sa Sardinia 2014” con la modifica del punto b) del dispositivo che è stato interamente sostituito dalla seguente dicitura: “28 aprile – Cerimonia celebrativa in Consiglio regionale”.

La decisione della commissione è stata preceduta dall’audizione dell’assessore regionale alla Cultura, dottoressa Claudia Firino, che nel suo intervento ha ribadito massimo rispetto per le prerogative del Consiglio regionale e definito un “errore non voluto” quella parte della delibera che riguardava il programma di massima della seduta celebrativa in Consiglio.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente della commissione Cultura, Gavino Manca, che ha dichiarato il “caso” chiuso con l’approvazione del parere unanime della commissione e con le scuse formulate in Aula dall’assessore alla Programmazione e dal presidente della Giunta, Francesco Pigliaru.

«Ringrazio l’assessore Firino e la Giunta – ha dichiarato Gavino Manca – per la disponibilità mostrata e ringrazio l’intero Consiglio e in particolare i gruppi della minoranza, per aver consentito la convocazione straordinaria della commissione».

 

Sono intervenuti nella discussione in commissione i consiglieri, Stefano Tunis (Fi), Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia), Piero Comandini (Pd), Lorenzo Cozzolino, Efisio Arbau (Sardegna Vera), Rossella Pinna (Pd) e Paolo Truzzu (Sardegna).

Minatori Igea

«Non sono qui  semplicemente per esprimere la solidarietà a tutti voi, ma piuttosto per assicurare il mio impegno ad affrontare con determinazione le problematiche che da anni affliggono la società Igea e i siti ex minerari inquinati.»

Con queste parole Rossella Pinna, neo consigliere regionale del Medio Campidano, ha aperto stamattina l’incontro con i lavoratori dell’Igea che occupano la miniera di Campo Pisano ad Iglesias e che da dicembre non percepiscono gli stipendi.

«Spetta ora alla nuova compagine politica regionale – ha aggiunto Rossella Pinna – affrontare una delle tante questioni trascurate negli ultimi 5 anni. Non possiamo permetterci che esploda un’altra bomba sociale nei nostri territori che sono già fin troppo martoriati dalla disoccupazione. Il nostro impegno è totale per garantire i posti di lavoro ai 270 dipendenti e per recuperare il ritardo storico sull’organizzazione dell’azienda. Il Medio Campidano ed il Sulcis Iglesiente, territori in cui sono presenti le più grandi aree minerarie, da oltre vent’anni, attendono di essere bonificate e risanate. La legge regionale che trasforma la società IGEA S.p.a. in Agenzia Regionale è stata parzialmente bocciata dal Governo centrale per alcuni profili di incostituzionalità. Ora necessita di essere rivista con l’obbiettivo di garantire  i posti di lavoro e assicurare gli interventi di bonifica e di risanamento ambientale che sono indispensabili per un pieno recupero delle aree anche a fini turistici e produttivi. Accanto ad una nuova organizzazione di Igea, allo scopo di rendere più efficace ogni azione di rilancio ed evitare inutili sovrapposizioni e sprechi – ha concluso il consigliere regionale – vanno stabiliti con chiarezza ruoli ed interrelazioni con i differenti soggetti che hanno competenza sui siti minerari dismessi,quali il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.»

EPSON DSC picture Silvano Farris. Ferdinando Pellegrini.
Il Piano Strategico Sovracomunale di Arbus, Buggerru, Fluminimaggiore e Guspini, amministrazioni coinvolte nel protocollo d’intesa cha sarà firmato con il ministero dell’Ambiente per destinare al risanamento dei siti minerari oltre 95 milioni di euro, potrebbe partire nella prossima primavera. Gli interventi saranno realizzati dalla società in house IGEA S.p.a. proprietaria e/o concessionaria delle aree interessate, mentre al Parco Geominerario è stata assegnata la governance di una commissione di verifica dei lavori, oltre ad un ruolo programmatorio per gli interventi nel Piano Sulcis e per il Piano di sviluppo dell’area Arburense-Guspinese. 
«Le bonifiche – ha detto il presidente della Regione Ugo Cappellacci incontrando a Fluminimaggiore il sindaco Ferdinando Pellegrini, assieme ai primi cittadini di Guspini Rossella Pinna, di Arbus Francesco Atzori e di Buggerru Silvano Farris – rappresentano la svolta per lo sviluppo del territorio e, pertanto, sono una condizione necessaria e indispensabile per il rilancio del territorio. Vogliamo superare il modello esistente e lo stiamo facendo con una programmazione serrata, e con tempi strettissimi, per non perdere ulteriore tempo utile e dare avvio velocemente al Piano per attrarre investimenti privati e per assicurare nuove opportunità economiche ed occupazionali. Anche in quest’occasione la Regione – ha sottolineato Cappellacci – ha scommesso sulla collaudata metodologia dell’ascolto del territorio, della sinergia tra le istituzioni ed enti locali, sul coinvolgimento dei privati, sull’unità d’intenti, elementi indispensabili per costruire lo sviluppo sostenibile delle comunità, fattori strategici per un futuro economico e di crescita.» Lo scorso 23 ottobre era stato sottoscritto l’accordo preliminare tra la Regione, il Consorzio del Parco Geominerario e la società Ati-Ifras Spa, per la realizzazione cosi come previsto da specifica deliberazione della Giunta regionale del giugno scorso. Con la sottoscrizione di questo atto si da avvio alle azioni di coordinamento fra i vari soggetti (Regione, Consorzio e Ati) volti a rendere più efficaci gli interventi affidati ad Ati-Ifras, per i quali lo sforzo è stato di grande rilievo dato che si tratta di 100 milioni di euro in quattro anni, in gran parte destinati al Sulcis e al Guspinese.