17 July, 2024
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Trittico di grandi spettacoli per la nuova, attesa edizione dell’Arena Fenicia Festival, manifestazione musicale che questa estate torna a Sant’Antioco con tre straordinarie notti di musica dal vivo organizzate da Sardegna Concerti. A calcare il palcoscenico agostano della favolosa isola sulcitana saranno Andrea Casta, il violinista elettrico crossover italiano più celebre al mondo, in scena per la prima volta in Sardegna con “The Space Violin – Dance Experience” (giovedì 1 agosto); Roy Paci, straordinario trombettista, cantante, compositore col suo esplosivo “Rumba Tour” (sabato 3 agosto) e la cantantessa siciliana Carmen Consoli, che proprio a Sant’Antioco si esibirà in occasione di una delle tappe del suo tour mondiale partito lo scorso maggio da New York e dal titolo “Terra ca nun senti” (mercoledì 21 agosto). Forte delle ultime trascorse edizioni che hanno portato sull’isola di Sant’Antioco alcuni dei più grandi nomi della musica italiana – da Francesco De Gregori a Max Gazzè, da Alex Britti a Vinicio Capossela -, l’Arena Fenicia Festival questa estate firma, ancora una volta, un cartellone musicale stellare che promette di fare il tutto esaurito.

Il primo musicista ad infiammare il pubblico nella scenografica piazza Umberto, in occasione della 665ª edizione della festa padronale di Sant’Antioco Martire, giovedì 1 agosto (ore 21.00, entrata gratuita), sarà il violinista Andrea Casta, artista da 200 concerti all’anno e 30 milioni di views sui social network. Violinista e producer richiesto sia in Italia che all’estero, Andrea Casta ha un’anima da globe trotter che lo ha portato ad esibirsi anche in mondovisione alla cerimonia di apertura dei Mondiali di Sci di Cortina 2021. Il suo show dal titolo “The Space Violin – Dance Experience” è un rito collettivo pieno di energia sullo stile dei grandi festival elettronici internazionali, in cui si balla e si canta immersi nei suoni dance, in un racconto visivo arricchito da effetti speciali. Casta, con il suo inconfondibile archetto luminoso, si conferma uno degli artisti creativi più innovativi della scena pop-dance e porta sul palco la visione multimediale del violino elettrico come narratore del suo tempo. La sua è una comunicazione sintetica e veloce ma non priva di profondità, in cui si balla e canta insieme al pubblico mentre su giganteschi ledwall illuminati scorrono i temi dell’amore per la Natura e la salvaguardia del Pianeta. Ad accompagnarlo in consolle Andrea Laddo, deejay sardo noto nella scena dei club.

Sabato 3 agosto, spazio ai ritmi ska-jazz di Roy Paci e il suo nuovissimo “Rumba Tour”. Assieme a lui una rinnovata formazione di musicisti scelta appositamente per celebrare i venticinque anni di carriera artistica proposta in una versione aggiornata e totalmente rinnovata, più elettronica e dal gusto internazionale. Con il nuovo singolo dal titolo “Rumba D’estate” uscito a fine giugno 2024, Roy Paci & Aretuska infiammeranno il palcoscenico con uno spettacolo musicale carico di prorompente energia. Si spazia dalle sonorità e dai ritmi di radice latina contaminati con il resto del mondo, intercettando le musicalità delle tribù africane, fino alle fanfare delle bande musicali di paese. Con lui sul palcoscenico, Massimo Marcer alla tromba; Francesco Cangi al trombone; Raphael Nkereuwem, mc; Marco Di Martino alla chitarra; Antonio Amabile alle tastiere; Emanuele Cutrona al basso; Nico Roccamo alla batteria.

Mercoledì 21 agosto, grande attesa per il concerto-evento dal titolo “Terra ca nun senti”, prodotto da OTRlive e con cui Carmen Consoli, lo scorso anno, ha omaggiato la tradizione musicale siciliana al Teatro Greco di Siracusa. Oggi, quello spettacolo è diventato un tour mondiale e si appresta a sbarcare all’Arena Fenicia dopo le tappa iniziale andata in scena a New York il 22 maggio scorso. Una scaletta composta da brani tradizionali siciliani firmati dalla Consoli ma anche da canzoni di artisti meravigliosi nati in Sicilia come Franco Battiato e Rosa Balistreri e la stessa Carmen Consoli. L’insieme compone una grande narrazione in note della Sicilia con i suoi paesaggi, storie e personaggi, filtrata dallo sguardo e dalla sensibilità di Carmen Consoli. Con lei sul palco ci saranno Gemino Calà ai flauti etnici, Valentina Ferraiuolo al tamburo a cornice e percussioni, Marco Siniscalco al basso e contrabbasso, Puccio Panettieri alla batteria, Adriano Murania al violino e chitarra acustica e l’inseparabile Massimo Roccaforte alle chitarre e mandolino.

È partita la prevendita dei biglietti per i concerti dell’Arena Fenicia Festival, manifestazione musicale che torna a Sant’Antioco con due date in compagnia di altrettanti nomi del panorama musicale italiano: il trombettista, cantante, compositore e produttore discografico Roy Paci, in programma il 3 agosto; e la “cantantessa” Carmen Consoli, che si esibirà nel fazzoletto verde dell’Arena Fenicia, cuore del Parco Archeologico di Sant’Antioco, il 21 agosto.

L’Arena Fenicia Festival ha già portato grandi nomi della musica italiana, da Francesco De Gregori a Max Gazzè, da Alex Britti a Vinicio Capossela, dai Negrita ad Antonella Ruggiero (che peraltro ritorna quest’anno a Sant’Antioco il 31 agosto, in piazza Aldo Moro, per uno spettacolo gratuito nell’ambito della Festa di Bonaria), da Carl Brave a Ermal Meta e Gemitaiz. E adesso è il turno di due grandi big: Carmen Consoli e Roy Paci, pronti ad infiammare il pubblico di Sant’Antioco.

Roy Paci & Aretuska sbarcano nell’isola con il loro “Rumba Tour 2024”.

Carmen Consoli fa tappa a Sant’Antioco nell’ambito del tour mondiale “Terra ca nun senti” con il quale omaggia la musica siciliana.

E’ stato presentato stamane il programma degli eventi dell’estate 2024 del comune di Sant’Antioco. Torna l’Arena Fenicia Festival, i grandi concerti nel fazzoletto verde al centro del Parco archeologico con due date per altrettanti nomi del panorama italiano ma di fama internazionale (Roy Paci e Carmen Consoli). E dopo il successo del 2023, ritorna anche la formula di FestArtes (10 appuntamenti tra Cala Sapone, Piazza Umberto, Piazza De Gasperi e Arena fenicia): musica di alta qualità con artisti nazionali e internazionali, giornalisti, performer (Goran Bregovic, Federico Buffa, Serena Brancale, per citarne alcuni). A questi grandi eventi si aggiungono una rassegna di concerti di musica da camera e masterclass con il coinvolgimento di artisti e direttori d’orchestra noti al grande pubblico, in collaborazione con la Scuola Civica di Musica don Tore Armeni; “Suoni Urbani”, una rassegna di band locali che si svolgerà nelle piazze cittadine e, infine, sempre nell’ambito degli spazi musicali, un importantissimo concerto rock di una celebre band internazionale per la prima edizione del “Sulky Rock”: i Wolfmother, gli australiani vincitori di un Grammy Awards e capaci di fare sold out a ogni tour mondiale. Ma se FestArtes è di per sé un ampio contenitore culturale in questa estate 2024 ci sarà tanto spazio anche per altre forme culturali: gli aperitivi con l’autore che porteranno a Sant’Antioco importanti nomi della letteratura (Gabriella Greyson, Massimo Carlotto, Simone Tempia – l’autore di Vita da Loyd – e Flavio Soriga, sempre per citarne alcuni); oppure gli appuntamenti letterari al Museo Ferruccio Barreca, che tra gli ospiti annovera Beniamino Zuncheddu; l’attività di promozione della cultura cinematografica, di approfondimento sulla storia della cinematografia e proiezione di cortometraggi; nonché, naturalmente, il classico CineSulky – cinema sotto le stelle (8 proiezioni).

A fare da cornice, la realizzazione di un mercato artigianale ed enogastronomico con eventi e spettacoli itineranti nell’ambito delle attività di animazione e intrattenimento turistico e di crescita delle attività produttive territoriali: un contenitore di eventi vastissimo che pone al centro la valorizzazione delle tipicità antiochensi e sostiene l’imprenditoria locale, con una forte attenzione per il centro cittadino, nell’asse via Roma, Piazza Italia, Corso Vittorio Emanuele e Piazza Umberto. Naturalmente non possono non essere citate la Festa di San Pietro del 29 e 30 giugno, con i dj di Radio 105 e tanto street food; la Festa di Sant’Antioco Martire del primo agosto, con la processione, l’evento di spettacolo in piazza Umberto in compagnia del violinista “immersivo” Andrea Casta, “Jedi”, e i fuochi d’artificio; il Ferragosto in Laguna, la Festa di Bonaria di fine agosto, Gruttas Obertas.

«Le tradizioni sarde, la musica dal vivo, il nostro buon vino, l’atmosfera accogliente e le specialità gastronomiche sono gli ingredienti degli appuntamenti estivi in programmazione, pensati per animare il centro cittadino, intrattenere piacevolmente i turisti e i localicommenta l’assessora del Turismo e delle Attività produttive Roberta Serrenti -. Immancabili ancora gli appuntamenti di Calici di stelle e Carignano Festival dove i nostri produttori cittadini proporranno indimenticabili serate, dal sapore esclusivamente antiochense. Un’attenzione particolare, con un investimento economico importante, l’abbiamo riservata al centro cittadino, con l’intento di rilanciare le attività dell’asse commerciale che da via Roma arriva fino a piazza Umberto.»

«Anche quest’estate non mancheremo di offrire una significativa programmazione culturale all’insegna della musica, delle performance artistiche, della promozione alla lettura, del cinemaspiega l’assessore della Cultura Luca MereuFestArtes, Sulky Rock, CineSulky, LUDiCA, l’evento di ricerca storica partecipata sulle nostre radici identitarie. E ancora tanti momenti di promozione alla lettura grazie al progetto Bibliotecadiffusa rivolto alle giovani generazioni. E, infine, diversi eventi musicali pop e rock, che animeranno le piazze cittadine per  promuovere i giovani talenti di casa e del territorio.»

Il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci non nasconde la soddisfazione per il grande lavoro svolto fin qui: «Amministrazione e Uffici comunali sono impegnati da mesi per dare alla città e ai turisti una serie di manifestazioni di intrattenimento, tra cultura, musica, spettacolo, tradizione, degna della destinazione turistica Sant’Antioco. Negli anni abbiamo lavorato per collocarci tra le mete più ambite e offrire una stagione di eventi di alto profilo è sempre stato uno dei nostri principali obiettivi. Oggi presentiamo nel dettaglio un carnet di appuntamenti di livello e per tutti i gusti».

Programma FestArtes Sant’Antioco

Programma generale estate 2024 a Sant’Antioco

La grande musica animerà l’estate di Sant’Antioco tra rock, jazz, sonorità etniche, pop e cantautorato italiano. Ai grandi nomi già in programma per questa “rovente” stagione di eventi in salsa antiochense (Carmen Consoli, Goran Bregovich e Roy Paci, per citarne alcuni) si aggiunge la band australiana “Wolfmother”, considerata una delle più grandi rock band del mondo con 6 album all’attivo, un prestigioso Grammy Awards, e capace di fare sold out nei suoi molteplici tour mondiali. In Italia le tappe dei rocker australiani saranno due, una delle quali nel prato verde dell’Arena Fenicia di Sant’Antioco, il 17 agosto, per un concerto attesissimo.

«Il rock, in tutte le sue accezioni e declinazioni, è storicamente un’occasione di comunità e socialità davvero preziosa per i territori che ospitano eventi musicali di livello – commenta l’assessore della Cultura Luca Mereuè una musica in grado di offrire svago, incontro sociale e divertimento ai tantissimi estimatori del genere. Per questo, come Amministrazione comunale, siamo lieti di presentare la prima edizione del Sulky Rock, un festival musicale che ha davvero l’ambizione di essere un punto di riferimento nazionale importante perché capace di attrarre i nomi più blasonati del panorama rock internazionale. E, infatti, si parte davvero col botto, con la band australiana dei Wolfmother, una band che non ha certo bisogno di presentazioni: vincitrice di un Grammy e capace di riempire le arene nei suoi infiniti tour mondiali. L’appuntamento è, quindi, per il 17 agosto presso l’Arena Fenicia di Sant’Antioco: sarà il primo appuntamento di una lunga serie di edizioni del Sulky Rock che permetteranno sia di veicolare il nome della nostra isola anche presso la nutritissima comunità rock internazionale, sia di mettere un altro importante tassello alla programmazione culturale antiochense.»

«Siamo lieti di essere riusciti a portare anche quest’anno la musica blasonata e di qualità a Sant’Antioco – commenta il primo cittadino Ignazio Locci -. I grandi nomi nazionali e internazionali presenti nel folto cartellone di eventi affiancheranno una programmazione ricchissima, non da meno, che conta una serie di azioni che ambiscono a soddisfare le esigenze di tutti, senza eccezione alcuna. Quindi “FestArtes”, “Arena Fenicia Festival” e “Sulky Rock”, contenitori musicali e artistici di alto livello, si sommano a grandi e piccoli eventi che allieteranno le serate di antiochensi e ospiti lungo tutta la stagione estiva.»

 

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Zen Circus

Ci saranno Roy Paci, Zen Circus, Marina Rei, Ensi, Giuseppe Cederna e molti altri nella 14a edizione di “PeM! Parole e Musica in Monferrato”, la rassegna piemontese di incontri e musica tra San Salvatore Monferrato, Valenza e Lu Cuccaro Monferrato, in programma dal 25 agosto (con gli Zen Circus) al 3 ottobre. Una calendario di appuntamenti di qualità, a ingresso gratuito, in luoghi di grande fascino tra le colline del Monferrato, sito Unesco, in provincia di Alessandria, a un’ora da Torino, Milano e Genova.

Cuore della rassegna saranno una serie di incontri con artisti di primo piano della musica italiana, che si racconteranno accompagnati da una manciata di canzoni al Parco della Torre di San Salvatore Monferrato.

Si tratta di The Zen Circus, portabandiera del miglior rock italiano e reduci quest’anno dal successo a Sanremo (in programma in apertura, il 25 agosto); Giovanni Truppi, personaggio geniale e unico della nuova scena cantautorale e indie (il 3 settembre); Marina Rei, una vera musicista oltre che un punto fermo della canzone del nostro Paese (il 10 settembre); Roy Paci, trombettista e musicista di levatura internazionale, artefice di vari brani di successo (il 17 settembre); Ensi, rapper di grande notorietà, considerato il più grande freestyler italiano (il 20 settembre). Gli artisti saranno intervistati dal direttore artistico di PeM, Enrico Deregibus.

Ma quest’anno sarà fitto anche il calendario degli appuntamenti che mescolano la musica con altro. Il 26 agosto a Villa Genova a San Salvatore ci sarà una serata dedicata a Fausto Coppi con il giornalista di Repubblica Maurizio Crosetti, il critico letterario Giovanni Tesio e le canzoni degli anni Cinquanta e sul ciclismo, mentre il 30 agosto toccherà a una camminata letteraria (con partenza alle 19.30 da Salcido di San Salvatore e un percorso che si snoderà fra San Salvatore e Lu Cuccaro) con l’attore Giuseppe Cederna intitolata “Di passi e di respiri”. Valenza ospiterà invece due momenti della rassegna il 22 settembre e il 3 ottobre. Il primo (alle 18.30 all’Agriturismo Cascina Nuova, Strada per Pavia), intitolato “Outside to inside”, sarà una conversazione sull’arte con Maria Luisa Caffarelli ed Antonio De Luca e con gli interventi musicali di Carlot-ta, pianista e cantautrice di forte personalità e talento. Il secondo, “La Sicilia di Camilleri”, vedrà protagonista la musica della cantautrice Francesca Incudine (vincitrice della Targa Tenco 2018 nella sezione dialetto) e il ricordo e le letture dello scrittore recentemente scomparso. La serata sarà al Centro comunale di Cultura.

In un ulteriore appuntamento, il 27 settembre, la Fondazione Capellino, che presto inizierà a San Salvatore i lavori di recupero urbanistico e agricolo-paesaggistico della sua futura sede a Villa Fortuna, inviterà il pubblico in questo meraviglioso scenario presentando in un open day dalle 11 alle 21 progetti di agricoltura sostenibile, con le musiche e i racconti di ospiti che il fondatore, Pier Giovanni Capellino, accoglierà sotto gli alberi secolari della villa.

PeM !” è diventata ormai un punto di riferimento a livello nazionale, come dimostrano i tanti artisti che vi hanno partecipato, nomi come Nada, Luca Barbarossa, Ghemon, Ex-Otago, Frankie Hi Nrg Mc, Irene Grandi, Diodato, Giorgio Conte, Vittorio De Scalzi, Massimo Bubola, Francesco Baccini, Pino Marino, Zibba e, in ambiti non musicali, Guido Catalano, Ernesto Ferrero, Rosetta Loy, Gianluigi Beccaria, Natalino Balasso, Guido Davico Bonino, Anita Caprioli.

A coadiuvare nella direzione artistica Enrico Deregibus è Riccardo Massola, ideatore della manifestazione nel 2007.

 

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Per questioni tecniche e tempistiche, il gruppo The Zen Circus non sarà tra i protagonisti della grande festa di fine estate organizzata da Sardegna Concerti in collaborazione con Stay Up. Rimane invece confermata la line up della serata, che vede il gruppo internazionale degli Ska-P fare finalmente ritorno in Sardegna dopo ben cinque anni dal loro ultimo live. Autrice di veri e propri tormentoni, la band spagnola porta in dote l’aria di festa dello ska, l’adrenalina del punk rock e la vincente commistione fra musica e impegno sociale.

Nella serata di venerdì 23 agosto, a partire dalle 21.00, il pubblico avrà l’occasione di ballare e cantare i vecchi successi ma anche di ascoltare alcuni dei pezzi di “Game Over“, l’ultimo disco accolto da recensioni e commenti positivi dalla stampa e dai fan di tutto il mondo. Ad animare la scatenata notte di festa, nella suggestiva location del Parco dei Suoni di Riola Sardo, anche la tromba di Roy Paci e il dj set firmato da Davide Merlini. Per il pubblico che animerà la lunga notte del Parco dei Suoni, non solo musica ma anche tanti piatti con le prelibatezze gastronomiche dell’Isola. Cinque le aree dedicate alla gastronomia d’eccellenza con spettacolari track-food posizionati nel Villaggio del Gusto, mentre nell’adiacente Galleria del Territorio sono dodici gli spazi espositivi dedicati con percorsi d’arte moderna, mostre permanenti e originali installazioni che raccontano la storia del Parco dei Suoni e degli scavi di Mont’e Prama.

 

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I Grace N Kaos, con la canzone “Nero” (sul tema dello sfruttamento del lavoro agricolo e del caporalato), hanno vinto il Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti domenica sera a Rosolina Mare (Rovigo). Il contest si è svolto nell’ambito del festival “Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty”, evento in collaborazione con Amnesty International Italia che ospita ogni anno vari artisti, tra emergenti e affermati, che si sono contraddistinti per la loro sensibilità verso i diritti umani. L’edizione di quest’anno, la 22a, si è svolta fra il 18 ed il 21 luglio. Significativa la campagna supportata quest’anno: “Sui diritti umani non si torna indietro”.

I Grace N Kaos, primi rodigini ad aggiudicarsi il premio assoluto dopo 22 anni, hanno anche vinto il premio del pubblico ed avranno inoltre la possibilità di effettuare un tour di otto concerti promosso dal NuovoImaie.

Il Premio della critica è andato invece al fiorentino Giulio Wilson, mentre la targa “Il migliore per noi” di Viva la radio! Network se lo sono accaparrati i cagliaritani The Roomors. Molti sono stati, comunque, i consensi anche per gli altri due finalisti, Chiara Patronella e Chiara Effe.

Domenica c’era grande attesa anche per l’ospite d’onore Roy Paci, vincitore del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big per la canzone “Salvagente” (realizzata con Willie Peyote). L’artista siciliano si è esibito in serata con il rapper Picciotto; i due, che erano accompagnati dal producer Gheesa, hanno portato in scena un mash up di sonorità che ha attraversato i rispettivi stili musicali e contenuti, così come avevano nel mese di maggio a Palermo nella manifestazione-concerto May-Day, organizzata per finanziare le missioni della ong Mediterranea Saving Humas.

Con Roy Paci c’è stato anche un incontro pomeridiano alle 18.30 al Centro congressi, nel quale ha fra l’altro dichiarato: «Non penso di essere io il protagonista di questo premio, vorrei che il protagonista fosse l’umanità delle persone. Questo premio è come la pacca di una amica, Amnesty, che ti dice ‘continua cosi, ci sono io a fianco a te’ per quello che ho fatto schierandomi in prima persona. Sono emozionatissimo, mi viene da piangere, come un bambino. Senza vergognarmene».

Quattro giorni di musica, arte, impegno civile, emozioni e divertimento: è questo il consolidato format del festival che ha visto sul palco grandi ritorni, come i Pupi di Surfaro (vincitori della scorsa edizione), le Mujeres Creando, Kumi Watanabe, Michele Mud, Bo.Ro.Fra e altri ospiti importanti come Gio Evan, La Municipàl e Valerio Piccolo, alla loro prima esperienza a “Voci”. Senza dimenticare gli altri semifinalisti, Giovi & Massimo Francescon Band, Enzo Beccia e Bif, e i presentatori delle serate, Savino Zaba (Radio1 Rai) e Carmen Formenton (Voci per la Libertà).

A decidere prima i finalisti e poi il vincitore è stata una giuria di grande prestigio composta da giornalisti, addetti ai lavori e esponenti di Voci per la libertà e Amnesty International. Tra semifinali e finale è stata formata da: Claudio Agostoni (Radio popolare), Giò Alajmo, Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Francesca Cesarotti (Amnesty International Italia), Nicola Dalla Pasqua (Amnesty International Veneto), Enrico de Angelis (storico della canzone), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (giornalista e operatore), Aldo Foschini (Musica nelle Aie), Michele Lionello (direttore artistico Voci per la Libertà), Ivan Malfatto (Gazzettino), Gianluca Mura (Radio41), Elisa Orlandotti (Funny Vegan), Angelo Pangrazio (Tgr Veneto), Valerio Piccolo (musicista), Riccardo Pozzato (musicista), Silva Rotelli (ideatrice di Inalienabile), Emanuele Scatarzi (Viva la Radio! Network).

Voci per la libertà non è solo musica: durante le giornate del festival è stato possibile visitare due mostre, una era “In arte Dudu” (la Dichiarazione universale dei diritti umani illustrata da giovani artisti) e l’altra quella di Andrea Artosi (Artax) “Parliamone in piazza”, su numeri e persone di origine straniera abitanti a Rovigo. E due installazioni: “Love difference”, l’arte urbana per la socializzazione, ed “Inalienabile”, opera immersiva di Silvia Rotelli su musica e diritti umani.

Partner della manifestazione quest’anno è stato il progetto Hatemeter, che ha lo scopo di accrescere le conoscenze sull’hate speech (ovvero l’incitamento all’odio e alla discriminazione) anti-islamico online e di sostenere le ONG nella lotta all’islamofobia a livello europeo. La piattaforma Hatemeter è sperimentata e validata in Italia da Amnesty.

Il festival avrà una coda con due eventi sotto il nome di “Voci per la Libertà in tour”. Sabato 27 luglio alle 19 a Porto Tolle (RO), sulla spiaggia di Barricata Bagno Olimpo, un concerto dei Marmaja, sabato 3 agosto sempre alle 19.00 a Porto Tolle ma sulla spiaggia di Boccasette Bagno Scano Palo, concerto dei Do’storieski.

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È “Salvagente”, il brano di Roy Paci & Aretuska con il rapper Willie Peyote, ad aggiudicarsi il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, come miglior brano sui diritti umani del 2018. In questo caso un brano sull’integrazione.

Il Premio è stato istituito nel 2003 da Amnesty International Italia e dal festival Voci per la Libertà, che ospiterà i vincitori domenica 21 luglio a Rosolina Mare (Rovigo), nella serata finale della 22a edizione del festival.

‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ si terrà dal 18 al 21 luglio e darà spazio anche alle finali della sezione emergenti del Premio Amnesty, il cui bando rimane aperto fino al 6 maggio. Sul sito www.vociperlaliberta.it è, intanto, in corso il voto del pubblico per il Premio Web Social, che permetterà al vincitore di partecipare alle finali di luglio. In lizza i primi 60 iscritti al concorso, che potranno essere votati fino al 10 aprile.

Sulla vittoria del Premio ai Big Roy Paci ha dichiarato: «Sono molto emozionato di ricevere questo premio, come fosse il coronamento di una missione che ho condotto negli ultimi 20 anni, a fianco ad Amnesty International. Non potrei mai immaginare una separazione tra la mia vita di musicista e ciò che accade intorno a noi, le due cose sono inscindibili».

Grande soddisfazione anche per Willie Peyote, che ha detto: «Per me è un grande traguardo e un grande onore ricevere questo riconoscimento. Da sempre tento di fare musica che possa smuovere anche di pochi millimetri le coscienze e spingere le persone a farsi una domanda in più, questo premio mi da la forza di continuare su questa strada più determinato di prima. Ringrazio in particolare il maestro Roy Paci che ha reso possibile tutto questo».

Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, ha ricordato che “l’impegno di Roy Paci in favore dei diritti umani ha accompagnato, addirittura preceduto, il nostro festival. Questo impegno è stato ed è costante, coerente e generoso. Il riconoscimento di quest’anno è dunque una sorta di ‘premio alla carriera’, ma non di quelli che si danno alla fine di un percorso artistico, giacché questo è in pieno, fulgido svolgimento. Prova ne è ‘Salvagente’, con la preziosa collaborazione di Willie Peyote, che restituisce al mondo in cui deve stare la parola ‘differenza’, oggi – come molte altre – appropriata indebitamente dal vocabolario della divisione, della discriminazione e dell’odio”.

Erano in lizza per il Premio anche Carmen Consoli con “Uomini topo”, Ghali con “Cara Italia”, Patrizia Laquidara con “Il cigno (the great Woman)”, Ermal Meta e Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”, Francesca Michielin con Bolivia”, i Punkreas con “U-soli”, i Radiodervish con “Nuovi schiavi”, Salmo con “90 min”, i Subsonica con “Punto critico”.

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Seconda giornata densa di musica negli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari per la dodicesima edizione del Karel Music Expo, il “festival delle culture resistenti” ideato e organizzato dalla cooperativa Vox Day, che quest’anno si sviluppa sotto il titolo “In nome del figlio”, declinato attraverso una proposta che spazia dal cantautorato moderno all’indie-rock, dal pop all’elettronica, ma anche tramite altre forme espressive, come il cinema d’autore, le arti visive e iniziative all’insegna dell’ecosostenibilità e dell’enogastronomia: un ricco e variegato cartellone in programma fino a sabato 6 con un prolungamento domenica 14 ottobre con un’intera giornata dedicata alle tematiche genitoriali.

Apre la serata, alle 19.30 alla sala delle Officine, il secondo appuntamento con il KME Movie, la sezione di cinema d’autore realizzata in collaborazione con lo Skepto International Film Festival e la fondazione Sardegna Film Commission; protagonisti, in questa occasione i film-maker Corrado Perria e Joe Bastardi; quest’ultimo firma due dei cortometraggi in visione: “Un atto di dolore”, che affronta il tema degli abusi sui minori in ambito ecclesiastico, e “My splatter green life” che racconta le tragicomiche vicende del suo giovane protagonista alle prese con le sue scelte di sostenibilità ambientale; sono invece del cagliaritano Corrado Perria due corti legati al rapper Salmo: il trailer di “S.A.L.M.O – Documentary” (2014) e “Io Sono qui”, l’inquietante videoclip dell’omonimo brano inserito nell’album “Hellvisback” (2016). Incubi e visioni dello spettro di un ragazzino, in atmosfere dalle tinte cupe e decadenti, sono invece la materia del corto “Redneck Kid”.

Spetta a un talento della canzone d’autore italiana al femminile, Mimosa (al secolo Mimosa Campironi), il compito di aprire la serata musicale, alle 21.00 sul Main Stage: artista eclettica, attiva anche nel cinema e teatro, con il suo disco d’esordio, “Terza Guerra“, del 2015, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, classificandosi Artista del Mese di MtvNewGeneration, e vincendo i premi della critica a Musicultura 2016 e SIAE Miglior Musica. Preceduto dai singoli “Evoluzione”, dello scorso marzo, e dal più recente “Attentato al cuore“, si intitola “Hurrah!” il nuovo album in uscita il mese prossimo (per La Tempesta Dischi).

Alle 21.30, il palco delle Officine Stage accoglie il cantautore greco (ma di base a Londra) Leon of Athens (con Aleks Kelvin alla chitarra e Kaja Magsam alla batteria), talento emergente dell’indie-pop. Il suo nuovo disco, “Xenos”, lascia intuire il motivo per cui nel suo paese raccoglie migliaia di spettatori e un numero crescente di fan in tutta Europa, dando seguito a quanto di buono aveva messo in mostra quattro anni prima con il suo debut album, “Global”.

Alle 22.00 plana sul Main Stage una formazione di primo piano della scena indie-pop nostrana: …A Toys Orchestra. Attiva dal 1998, la band campana ha rilasciato lo scorso aprile il suo ottavo album, “Lub Dub”, a quattro anni dal precedente “Butterfly Effect“. Cinque musicisti sul palco del KME: Enzo Moretto (voce, chitarre, piano, synth), Ilaria D’Angelis (voce, synth, piano, chitarra, basso), Raffaele Benevento (basso, chitarre), Julian Barrett (piano, synth, chitarre, basso) e Luca Rizzo (batteria).

Mowman è invece il duo elettroacustico sardo sul palco delle Officine alle 22.50: in bilico tra rock ed elettronica, il sodalizio artistico di Manuel Attanasio (voce ed elettronica) e Roberto “Mow” Schirru (batteria ed elettronica) è nato a metà del 2013 dopo che i due hanno deciso di proseguire la collaborazione che li univa già in un altro progetto.

Chiude la serata – sul palco principale del festival a partire dalle 23.20 – uno dei più interessanti artisti della nuova scena cantautorale italiana, Diodato, apprezzato dalla critica per la qualità dei suoi testi e dal pubblico per la profondità delle sue interpretazioni. Lo scorso febbraio, con il brano “Adesso”, interpretato insieme all’amico e collega Roy Paci, ha partecipato all’ultimo festival di Sanremo nella categoria campioni, tornando così sul palco della kermesse canora ligure dove quattro anni prima si era classificato al secondo posto tra le “Nuove proposte”. Accompagnano Diodato (voce e chitarra classica), sul Main Stage del KME, Lorenzo Di Blasi alle tastiere, Andrea Bianchi alla chitarra, Orazio Nicoletti al basso e Alessandro Commisso alla batteria.

 

 

 

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Quarta e ultima giornata, oggi a Cagliari, per Forma e Poesia nel Jazz: ed è un’altra giornata fitta di appuntamenti quella che accompagna al suo epilogo la ventunesima edizione del festival.

Il primo impegno in agenda è alle 10.00 del mattino con la guida escursionistica Stefania Contini per una nuova passeggiata “extra moenia”: la meta, in questa ultima occasione, sono le Tombe dei Giganti di Is Concas e Murta Sterria, siti di particolare interesse archeologico e naturalistico a una trentina di chilometri da Cagliari. Per prenotarsi occorre chiamare il numero 348 9305607. E per i partecipanti è previsto uno sconto del 20 per cento sull’ingresso ai concerti.

All’ex Manifattura Tabacchi, “campo base” del festival, le attività prendono invece il via alle 10.30 con il secondo dei due laboratori creativi-musicali per bambini “Un mondo di suoni”, curato dall’associazione culturale Spazio per Tempo.

Origini, sviluppo e metamorfosi del sassofono, nato come parente lontano del clarinetto e divenuto uno degli strumenti simbolo del jazz: questi i temi della masterclass in programma alle 11.00 di Attilio Berni, musicista e collezionista presente al festival con una preziosa esposizione di sassofoni: ben 65 esemplari in mostra, compresi diversi pezzi rari, come il gigantesco sax subcontrabbasso e un clarinetto appartenuto al grande Benny Goodman.

Con l’ultima giornata si completa anche la serie di “Narrazioni in jazz” condotte dal musicista e musicologo Enrico Merlin: tema dell’incontro nella Sala delle Officine, con inizio alle 18.00, il rapporto reciproco tra jazz e cinema.

Alle 19.00 microfoni e amplificatori accesi per il primo dei tre set della serata: apre il trittico Musica Ex Machina, quartetto sardo attivo dal 2006 e formato da musicisti che hanno saputo fondere le proprie differenti estrazioni musicali, sublimandole in un progetto nel quale coesistono sapientemente stili e approcci eterogenei alla musica. Sul palco il pianista Guido Coraddu (proveniente dal conservatorio e dalla ricerca di avanguardia), il trombettista Francesco Bachis (cresciuto nel mondo bandistico e storico membro dei Ratapignata, altra band molto nota in terra di Sardegna), il bassista elettrico Mauro Sanna (attivo nel mondo della musica pop-rock della Sardegna isolana), e il batterista Simone Sedda (musicista eclettico con interessi che spaziano fino all’avanguardia elettroacustica). La formazione, che ha pubblicato di recente l’album “BURP” (Hopetones Records, 2018), negli anni ha collaborato e suonato con musicisti come Louis Sclavis, Roy Paci, Daniele Sepe, Marco Rovelli, Victor See Yuen, Cecilia Smith, Kenny Brawner, Fred Johnson, Hasan Bakr, esibendosi in numerosi contesti musicali, teatrali, letterari e cinematografici.

Al centro dei riflettori, alle 20.00, uno dei nomi di punta di questa edizione del festival, Remo Anzovino. Considerato da critica e pubblico tra i più originali e innovativi compositori in circolazione, il pianista friulano (che affianca all’attività di musicista anche quella di avvocato penalista) è uno dei massimi esponenti della musica strumentale italiana. Al suo attivo cinque album registrati in studio e uno dal vivo, un progetto speciale dedicato a Pier Paolo Pasolini e uno dedicato a Muhammad Ali, scritto a quattro mani con Roy Paci. Numerose le collaborazioni di grande prestigio e trasversalità: da Lino Capolicchio a Simone Cristicchi, da Danilo Rossi all’Orchestra d’Archi Italiana, dallo stesso Roy Paci a Franz Di Cioccio, passando per Gino Paoli, Enzo Gragnaniello, Mauro Ermanno Giovanardi, Giuliano Sangiorgi, da Tony Esposito a Luisa Prandina, fino al jazz con Gabriele Mirabassi, Enzo Pietropaoli, Bebo Ferra e Luca Aquino, ma anche il rock di Tre Allegri Ragazzi Morti e Roberto Dellera, il rap d’autore di Dargen D’Amico e l’arte fotografica e figurativa di Oliviero Toscani e Davide Toffolo.

Il compito di chiudere in grande stile la ventunesima edizione di Forma e Poesia nel Jazz, alle 22.00, spetta a The Quintet, progetto originale che annovera solidi e affidabili jazzisti di caratura internazionale come il trombettista Flavio Boltro, il sassofonista Emanuele Cisi, il pianista belga Eric Legnini, il contrabbassista Massimiliano Rolff ed il batterista australiano (ma di casa a Roma) Adam Pache. Cinque top player, dunque, per una produzione in cui brani originali e standard si intrecciano sapientemente fra tradizione e modernità.