15 January, 2025
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La coalizione di centrodestra a trazione Fratelli d’Italia s’è imposta nettamente anche in Sardegna, dove è maturato, inoltre, un risultato del Movimento 5 Stelle superiore ad ogni previsione e/o sondaggio della vigilia, intorno al 22% sia alla Camera del deputati sia al Senato. E’ crollata in misura assai marcata l’affluenza, scesa al 53,1% (-12%): in pratica un sardo su due non è andato a votare. 

La coalizione di centrodestra ha ottenuto il 40,52% alla Camera ed il 40,44% al Senato; la coalizione di centrosinistra il 26,96% alla Camera ed il 27,13% al Senato.

Il Movimento 5 Stelle, senza alleati, ha raggiunto ben il 21,80% alla Camera ed il 21,94% al Senato.

Sotto il 5% sia alla Camera, 4,61%, sia al Senato, 4,43%, la lista formata da Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi.

Fratelli d’Italia è il primo partito con circa il 22,58 al Senato, 23,59% alla Camera; precede il M5s (21,94% al Senato e 21,80% alla Camera) ed il il Pd (19,77% al Senato e 18,60% alla Camera). Forza Italia raggiunge il 9,35% al Senato e l’8,54% alla Camera, in netto calo la Lega, 6,95% al Senato e 6,28% alla Camera.

La Sardegna sarà rappresentata a Roma da 16 parlamentari, 9 in meno rispetto ai 25 dell’ultima legislatura.

Gli eletti sicuri sono già 13 su 16. I senatori Marcello Pera (FdI), Antonella Zedda (FdI), Giovannino Satta (FdI), Marco Meloni (Pd) e Sabrina Licheri (M5S). Alla Camera i quattro vincitori dei quattro collegi, e cioè Dario Giagoni (Lega), Barbara Polo (FdI), Gianni Lampis (FdI), Ugo Cappellacci (Forza Italia). Dei 7 candidati nel proporzionale alla Camera, sono certi dell’elezione Salvatore Deidda (FdI), Francesco Mura (FdI), Silvio Lai (Pd) ed Emiliano Fenu (M5s).

Sono ancora in corsa per gli ultimi tre posti, Lina Lunesu della Lega, Pietro Pittalis capolista di Forza Italia, Romina Mura, seconda nella lista del Pd, Francesca Ghirra capolista dell’Alleanza Sinistra-Verdi. Sperano anche la quarta nella lista FdI Manuela Lai e la terza della lista del M5S Susanna Cherchi.

I sindaci delle città della Sardegna e l’Anci Sardegna in rappresentanza di tutti i Comuni dell’isola, hanno inviato una lettera al Presidente della Giunta regionale della Sardegna, Christian Solinas, «nella quale esprimono forte preoccupazione circa l’attuazione del PNRR nel nostro territorio».

Di seguito, il testo integrale.

«Come è noto, la Sardegna registra una condizione di rilevante arretramento e sottosviluppo su tutte le 6 Missioni del Piano che si evince dai dati drammatici sullo spopolamento, sulla disoccupazione, sulla dispersione e l’abbandono scolastico; condizione che potrebbe seriamente aggravarsi, pregiudicando ogni possibilità di Sviluppo Sostenibile e di ripartenza dell’isola se non si dovesse realizzare un’ adeguata e consistente crescita delle Fonti rinnovabili, incrementando anche la diffusione dell’Idrogeno Green, così come previsto dal PNRR nella Missione 2 “Rivoluzione verde e Transizione ecologica”. Per questo motivo, già qualche tempo fa, segnalavamo l’esigenza di puntare su un grande progetto di sviluppo della Rete Ferroviaria Sarda, a tutt’oggi non previsto all’interno del Piano di Rinascita e Resilienza.

I nostri primi timori, emersi al varo del Piano nazionale, hanno trovato purtroppo conferma una volta preso atto della situazione progettuale complessiva che, rimanendo sui temi della transizione ecologica e della mobilità sostenibile, prevedono uno sviluppo delle FER residuale e lontano dai bisogni energetici immediati e futuri e nessun progetto di sviluppo della Rete ferroviaria, in particolare per quelle zone dell’Isola prive di collegamenti o sottosviluppate sul piano strutturale.

Ulteriore motivo di preoccupazione e allarme è stato apprendere, dagli organi di stampa locale, della possibilità di un conflitto tra Regione e Stato, motivato da un possibile vulnus dell’Autonomia della Sardegna, qualora dovesse essere attivato l’art. 12 (Poteri sostitutivi) del D.L. 31 maggio 2021, n. 77 in caso di ritardi o impedimenti alla realizzazione del suddetto PNRR, segnatamente alla installazione di nuova potenza eolica o fotovoltaica nell’Isola.

In merito alla condizione di arretratezza citata in premessa riteniamo utile ricordare che la Sardegna sulle due Missioni citate sconta quanto segue:

Energia e Fonti rinnovabili

– Eolico e fotovoltaico sono sviluppati in misura inferiore a tutte le altre regioni meridionali e insulari;

– La produzione di energia elettrica è per il 76% da impianti termoelettrici tradizionali e la produzione da carbone si attesta sul 36%, la più alta d’Italia;

– Il phase out al 2025 sul carbone appare irrealizzabile non essendo previsti progetti per impianti di generazione di EE sostitutivi dei quasi 600 MW di produzione oggi a carbone o combustibile solido.

Infrastrutture ferroviarie

– L’isola non dispone di una rete ferroviaria elettrificata e a doppio binario (se non in una minima parte) e la trazione, conseguentemente, è prevalentemente a gasolio;

– I tempi di percorrenza sull’asse nord – sud si attestano sul ben oltre le tre ore e mezza;

– Il centro Sardegna e il suo capoluogo, scollegati dalla rete ferroviaria nella direttrice nord, verso il porto e l’aeroporto di Olbia ed è collegata all’asse ferroviario nord – sud con una vetusta linea a scartamento ridotto.

Quanto sopra dimostra la solidità delle nostre preoccupazioni e quanto l’Autonomia Sarda rischi di ritorcersi contro gli interessi dell’Isola se utilizzata, da una parte, per impedire la realizzazione di impianti FER indispensabili per sostituire la potenza termoelettrica e per la riconversione a idrogeno della trazione ferroviaria e locale e, dall’altra, per non rivendicare progetti di sviluppo del trasporto ferroviario.

Da convinti autonomisti, riteniamo che, al contrario, l’Autonomia della Sardegna, frutto di lotte e di sacrifici del Popolo sardo, sia stata concepita e sia ancora attuale solo se funzionale allo sviluppo e non, come invece appare, al ripiegamento di fronte alle sfide dei tempi e della modernità, all’incapacità di decidere oltre l’orizzonte dell’immediato consenso.

Da Amministratori locali, sui quali gravano pesanti oneri con scarsi mezzi e il rapporto diretto con i cittadini, riteniamo che l’Autonomia possa dirsi pienamente realizzata solo coinvolgendo le istanze locali, le comunità, nella programmazione e nella progettazione del futuro.

Siamo altresì convinti che tanti altri Sindaci e Amministratori locali della Sardegna condividano ed andranno a sottoscrivere questa lettera “appello” per recuperare al PNRR progetti concreti, utili e realizzabili per la nostra Isola, a partire da quelli già citati sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, dell’idrogeno e dei trasporti ferroviari ma anche per le altre Missioni sulle quali si registrano forti carenze propositive sia di livello regionale che nazionale, imputabili al mancato coinvolgimento del territorio e al riconoscimento delle legittime istanze locali.»

Tarcisio Anedda (Sinnai), Gian Vittorio Campus (Sassari), Pier Luigi Concu (Selargius), Mario Conoci (Alghero), Emiliano Deiana (ANCI Sardegna), Francesco Dessì (Capoterra), Sabrina Licheri (Assemini), Tomaso Antonio Locci (Monserrato), Andrea Lutzu (Oristano), Paola Massidda (Carbonia), Graziano Ernesto Milia (Quartu Sant’Elena), Massimo Mulas (Porto Torres), Settimo Nizzi (Olbia), Paola Secci (Sestu), Andrea Soddu (Nuoro), Paolo Truzzu (Cagliari), Mauro Usai (Iglesias).

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«Ieri sera la notizia di un nuovo contagio in Città Metropolitana…questa mattina la comunicazione che la persona positiva al Covid 19 risiede ad Assemini. Niente panico: questa persona negli ultimi giorni è stata fuori, quindi non ha contratto in virus in Sardegna. Spero davvero sia un falso positivo anche perché non ha la febbre e non ha ancora fatto il secondo tampone. Esigenze lavorative hanno fatto si che facesse i controlli che hanno dato questo esito.»
Inizia così un post pubblicato questa mattina su Facebook, dalla sindaca di Assemini, Sabrina Licheri, dopo che ieri era registrato un nuovo caso di Coronavirus all’interno della Città Metropolitana di Cagliari.
Un argomento sul quale la stessa prima cittadina è voluta tornare questo pomeriggio. «La notizia di un nuovo positivo ad Assemini deve essere per tutti motivo di riflessione – ha aggiunto Sabrina Licheri -. Per me lo è. È giusto riappropriaci delle nostre vite “normali”. La nostra normalità̀ però non può̀ coincidere con quella pre Covid: deve necessariamente essere una nuova normalità̀. L’abitudine di indossare la mascherina in determinati luoghi, il distanziamento sociale, lavarci le mani frequentemente non devono più condizionare le nostre abitudini, devono diventare le nostre abitudini che esprimono la pratica del rispetto e dell’attenzione per la propria salute e quella degli altri. Io ne faccio proprio una questione di rispetto personaleha concluso Sabrina Licheri -. Possiamo goderci l’estate, stare in compagnia, partecipare agli spettacoli con quella che è la nuova normalità̀: possiamo farcela e ce la faremo.»
Antonio Caria

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«Sono inaccettabili le esternazioni del sindaco di Assemini Sabrina Licheri che, in una nota pubblicata a mezzo Facebook dichiara che, i Sindaci dell’Area metropolitana di Cagliari non riapriranno le attivitàlo scrive, in una nota, Sara Canu, consigliere regionale della Lega -. Nel frattempo, il sindaco di Villaspeciosa, emana l’ordinanza di riapertura, delle attività consentite, dimostrando grande senso di responsabilità e vicinanza alle attività produttive del proprio territorio. Ho ricevuto il grido d’allarme, da parte di estetisti e parrucchieri, chiedo unitamente a loro, alla sindaca Licheri, la riapertura delle attività consentite, in modo da riportare la cittadina ad una graduale normalità.»
«Siamo tutti pronti a fare la nostra parte, vogliamo solamente lavorare, questo il grido di estetisti e parrucchieri di Assemini e dell’intera Area metropolitana di Cagliariaggiunge Sara Canu -. Ricordiamo inoltre che, la Regione Sardegna ha emanato le tabelle relative ai dati RT, dalle quali si evince per l’intera area metropolitana di Cagliari un 0,45 (Rt max consentito 0,50)
Le attività produttive non possono aspettare, è ora che si dia fiducia ai professionisti perché possano ripartire con tutte le dovute precauzioni per prestare le proprie professionalità nel rispetto di tutte le misure di sicurezza.»
«Non emanare le ordinanze di riapertura e vietare il lavoro, è anch’essa una presa di posizione ed un’assunzione di grande responsabilità conclude Sara Canu – che avrà ripercussioni sul tutto il tessuto economico comunale.»

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Proseguono i sopralluoghi nei territori maggiormente colpiti dall’emergenza maltempo dei giorni scorsi. Questa mattina il presidente Francesco Pigliaru e gli assessori dell’ambiente Donatella Spano e dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini hanno cominciato il giro da Assemini, per poi fermarsi a Decimomannu ed Uta. Con i sindaci dei tre Comuni, Sabrina Licheri, Annapaola Marongiu e Giacomo Porcu, è stato fatto il punto sulla situazione, soffermandosi sullo stato dei canali, sulla viabilità urbana e rurale, sui danni a privati, alle attività produttive ed agricole e sul funzionamento del Piano di Protezione civile. Ad alcune delle riunioni, insieme ai tecnici, ha partecipato la responsabile della Protezione civile regionale Sandra Tobia. Ad Assemini il presidente Francesco Pigliaru, con gli assessori e la direttrice Sandra Tobia, ha espresso vicinanza e cordoglio alla famiglia di Tamara Maccario.

A seguire, il presidente della Regione verificherà di persona l’andamento del lavori portati avanti dall’Anas sulla statale 195.

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Sabrina Licheri, 47 anni, candidata del Movimento 5 Stelle, è il nuovo sindaco di Assemini. Al termine dello scrutinio ha ottenuto 5.482 voti, il 59,19% dei voti, contro i 3.780 voti, il 40,81% di Antonio Scano, 48 anni, candidato della coalizione di centrodestra. Sabrina Licheri succede a Mario Puddu, il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle, che ha deciso di non ricandidarsi e pare intenzionato a tentare la scalata alla Regione (è accreditato come probabile candidato alla presidenza per il movimento pentastellato).

Al primo turno, il 10 giugno, Sabrina Licheri aveva ottenuto 4.983 voti, il 44,75%, contro i 3.962, il 35,58% di Antonio Scano.

Sabrina Licheri sarà sostenuta da una maggioranza monocolore Movimento 5 Stelle di 15 consiglieri.

La minoranza conterà su 9 consiglieri, così distribuiti.

Candidati a sindaco eletti consiglieri:

Antonio Scano

Francesco Lecis

Francesco Consalvo.

“Lista civica Proposta civica” 2 consiglieri

Lega – PSd’Az 2 consiglieri

Forza Italia 1 consigliere

Fratelli d’Italia 1 consigliere.

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Anche ad Assemini, come a Iglesias, il nuovo sindaco scaturirà dal ballottaggio che si terrà domenica 24 giugno tra Sabrina Licheri, candidata del Movimento 5 Stelle (che, ricordiamo, ha guidato il comune negli ultimi cinque anni con il sindaco Mario Puddu, coordinatore regionale del Movimento), ed Antonio Scano, candidato della coalizione di centrodestra. Sabrina Licheri ha ottenuto 4.983 voti, il 44,75%, contro i 3.962 voti, il 35,58% di Antonio Scano.

Molto negativo il risultato del Partito democratico che con Francesco Lecis s’è fermato a 945 voti, l’8,48%; al quarto posto Francesco Consalvo dei Democratici Progressisti con 716 voti, il 6,43%; al quinto posto Irene Piras, della lista Liberi e Uguali – Alternativa libera, con 528 voti, il 4,77%.

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Ad Assemini, quando hanno concluso lo scrutinio 11 delle 22 sezioni complessive, cresce il vantaggio della candidata del Movimento 5 Stelle Sabrina Licheri, che ha ottenuto 2.540 voti, il 45,02%%, sul candidato della coalizione di centrodestra, Antonio Scano, che ha ottenuto 1.891 voti voti, il 34,74%. Molto distanti Francesco Lecis, candidato del Partito democratico, con 481 voti, l’8,83%; Francesco Consalvo, candidato della lista Democratici Progressisti, 366 voti, il 6,72%; e, infine, Irene Piras, candidata della lista Liberi e Uguali – Alternativa Libera, con 254 voti, il 4,66%.