22 November, 2024
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In occasione del 79° compleanno della città di Carbonia, lunedì 18 dicembre 2017, alle 21.00, presso il Teatro Centrale di Carbonia è in programma la prima assoluta del film documentario “Le spose del Grand Hornu” di Carmina Conte e Paolo Carboni.

“Le spose del Grand Hornu” è ambientato tra il bacino carbonifero del Sulcis Iglesiente e quello del Borinage e della Vallonia in Belgio, nell’area del Grand-Hornu. 

Menzione Speciale al Concorso Nazionale “Storie di emigrati sardi”, indetto dalla FASI, in collaborazione con la Regione Sarda e la Società Umanitaria-Cineteca Sarda, il film è stato realizzato grazie al contributo del Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, con la consulenza della prof.ssa Giovanna Corda (vicesindaco di Boussu-Hornu, originaria di Carbonia e già europarlamentare), dello studioso Luciano Ottelli.

Saranno presenti gli autori: la giornalista Carmìna Conte e il regista Paolo Carboni.

Interverranno: la Prof.ssa Giovanna Corda, la presidente nazionale FASI Serafina Mascia, il Commissario del Parco Geominerario Tarcisio Agus, il sindaco di Carbonia Paola Massidda, l’assessore della Cultura del comune di Carbonia Sabrina Sabiu, Gianluigi Pillola già commissario del Parco Geominerario, l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura, lo studioso Luciano Ottelli, il direttore del C.S.C di Cagliari della Società Umanitaria Antonello Zanda, il Ppresidente dell’Associazione Culturale Bacu Abis e Sulcis Iglesiente Gianfranco Fantinel.

La serata è organizzata da Parco Geominerario, Comune di Carbonia e Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema.

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Da venerdì 15 a venerdì 22 dicembre, nei locali della Torre Civica, verrà allestita la mostra intitolata “Satira sotterranea”, organizzata dall’associazione “Amici della Miniera”, con il patrocinio del comune di Carbonia. Si tratta di una raccolta di vignette satiriche e umoristiche che raffigurano le situazioni lavorative dei minatori della Carbosulcis dai primi anni Ottanta fino all’inizio del terzo millennio.

Un’iniziativa incoraggiata dall’Amministrazione comunale di Carbonia, che «intende proseguire nella sua azione di promozione della vita culturale della città, rafforzando il rapporto di collaborazione con le realtà associative locali – ha affermato l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu -. Siamo soddisfatti della ricca programmazione di eventi natalizi che abbiamo predisposto per il Natale e siamo sicuri che anche i cittadini apprezzeranno la qualità dell’offerta. Nel cartellone sono presenti iniziative in grado di spaziare dalla musica al teatro, dalla cultura alla storia, dalla letteratura all’arte. Iniziative calibrate in base a tutti i gusti dei nostri concittadini».

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Sabato 16 dicembre, alle ore 21.00, il cantautore Piero Marras terrà un concerto – con ingresso gratuito – al Teatro Centrale di Carbonia. L’evento è stato organizzato dall’azienda E.ja Energia SpA con il patrocinio del comune di Carbonia. Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Paola Massidda per «un concerto che sarà il fiore all’occhiello dell’ampia e ben strutturata programmazione natalizia messa a punto dalla nostra Giunta, in collaborazione con gli uffici comunali. La presenza di Piero Marras a Carbonia ci riempie di orgoglio, poiché si tratta di una vera e propria icona della musica e della cultura sarda».

Il cantautore, nel corso della serata, ripercorrerà le tappe più significative della sua carriera artistica, tra cui si segnala, nel 2000, la partecipazione al Concerto di Natale in Vaticano davanti a Giovanni Paolo II. Gli album di Piero Marras si caratterizzano, da sempre, per l’alto valore culturale e per la capacità di divulgare, a livello nazionale, la lingua e la cultura della Sardegna.
L’inizio del concerto è previsto per le ore 21.00. L’ingresso è libero (fino ad esaurimento posti).
Sarà una lunga ed intensa giornata per Piero Marras, che sarà a Carbonia fin dalla mattinata di sabato 16 dicembre per incontrare gli studenti del Liceo Gramsci-Amaldi e presentare il libro “Le carte liberate”. La visita agli studenti, come ha affermato l’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu, «conferma la sensibilità del cantautore sardo verso le giovani generazioni e il suo straordinario impegno nella diffusione della cultura a favore degli studenti, nei confronti dei quali egli sa sempre essere prodigo dispensatore di consigli e di suggerimenti per affrontare il difficile cammino della vita».

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Si alza il sipario sulla Stagione di Prosa e Danza 2017-18 organizzata dal CeDAC al Teatro Centrale di Carbonia, incastonata nel ricco programma delle manifestazioni in occasione degli 80 anni della fondazione della città – 1938-2018 – e realizzata con il patrocinio e il sostegno del comune di Carbonia – nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna. Otto spettacoli in cartellone da gennaio ad aprile – con suggestivi intrecci fra letteratura e teatro, danza e poesia: focus sulla drammaturgia contemporanea con autori come il britannico Anders Lustgarten e lo statunitense John Patrick, il cantautore Gianmaria Testa e gli scrittori Sergio Atzeni e Marcello Fois accanto all’attore e regista Andrea Tedde, oltre ad affascinanti racconti a passo di danza, tra classici balletti e inedite coreografie.
Soddisfazione è stata espressa stamane, nel corso della conferenza stampa di presentazione, dall’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu “per una nuova stagione teatrale che si annuncia di altissimo livello, con il massimo coinvolgimento delle compagnie locali e la presenza di attori di fama nazionale. Abbiamo organizzato la rassegna nei minimi dettagli, con l’obiettivo di festeggiare nel migliore dei modi la nostra città che, nel 2018, taglierà un traguardo importante: il compimento dei suoi primi 80 anni. E proprio l’ottantesimo compleanno di Carbonia ha ispirato il nome che abbiamo dato alla nuova stagione di prosa, Carbonia 80 (1938-2018), la quale ripercorre tutti i cambiamenti sociali che hanno caratterizzato la nostra città in questi decenni”.
Sotto i riflettori nomi di punta della scena nazionale e non solo, da attori del calibro di Giuseppe Cederna, Donatella Finocchiaro e Fabio Troiano alla scrittrice Michela Murgia – che interpreta Grazia Deledda nella pièce di Marcello Fois, accanto ad un’intensa Lia Careddu e a Valentino Mannias, Marco Brinzi e Giaime Mannias, all’étoile Emanuela Bianchini con la Mvula Sungani Physical Dance Company e ai danzatori del Balletto di Roma. Tra i protagonisti anche Marta Proietti Orzella e Andrea Tedde di Batanea Teatro, Andrea Rosas de La Cernita Teatro e la compagnia de La Clessidra Teatro per una stagione che affronta temi cruciali del presente – dalle migrazioni alle inquietudini esistenziali, agli equilibri della vita di coppia, dall’eterno conflitto tra il bene e il male al sottile confine tra ragione e follia.

L’inaugurazione sarà nel segno di Grazia Deledda – domenica 7 gennaio alle 20.45 – con “Quasi Grazia” – la pièce firmata da Marcello Fois, nella mise en scène di Sardegna Teatro con la regia di Veronica Cruciani: sul palco nel ruolo della scrittrice nuorese una convincente Michela Murgia, in un raffinato gioco di specchi tra due donne e artiste, autrici di successo note e apprezzate anche all’estero, e il loro legame con l’Isola e le proprie radici. Una straordinaria Lia Careddu interpreta la madre della futura vincitrice del Premio Nobel, accanto a Valentino Mannias, Marco Brinzi e Giaime Mannias in uno spettacolo dalla cifra contemporanea e immaginifica da cui emerge, tra segni e simboli di una cultura ancestrale, il ritratto di una figura di grande modernità.

La magia di una fiaba sulle punte – sabato 13 gennaio alle 20.45 – con “Lo Schiaccianoci” nell’originale rilettura del coreografo Massimiliano Volpini per il Balletto di Roma, che trasporta la vicenda nelle periferie metropolitane, dove il sogno di Clara e dei suoi amici riflette il desiderio di sfuggire a un destino già scritto, per trasferirsi al di là del muro che separa ricchezza e povertà. Sulle note evocative di Pëtr Il’ič Čajkovskij, l’atmosfera delle feste natalizie si diffonde anche nei quartieri più degradati, tra i senzatetto e gli “invisibili”, dove il dono di un misterioso benefattore, uno strano pupazzo, si trasforma nel simbolo del riscatto. Il finale ripropone un viaggio tra le danze del mondo, quasi una visione onirica e poetica che riaccende la speranza di un futuro migliore.

La tragedia dei migranti rivive sulla scena – martedì 23 gennaio alle 20.45 – in “Lampedusa” di Anders Lustgarten con Donatella Finocchiaro e Fabio Troiano, protagonisti sotto le insegne di BAM Teatro per la regia di Gian Piero Borgia. La pièce affronta un tema drammatico e attuale attraverso il duplice sguardo di un pescatore che si guardagna il pane recuperando i corpi dei profughi annegati in mare e di una studentessa di origine marocchina, immigrata di seconda generazione, esattrice per una società di prestiti. Visioni contrastanti, per «un racconto sulla sopravvivenza della speranza. Dietro il disastro sistematico della politica e delle nazioni, ci sono ancora e fortunatamente le persone, la gentilezza individuale, la sorpresa dei singoli».

S’intitola “Quotidianamente insieme” la commedia scritta, diretta e interpretata da Andrea Tedde, in scena con Marta Proietti Orzella (produzione Batanea Teatro) – sabato 3 febbraio alle 20.45 – per un’indagine tra i fragili equilibri della vita di coppia. Dopo cinque anni di matrimonio, Massimo e Claudia (lui fa l’avvocato, lei è un’insegnante d’aerobica) cercano di risolvere i problemi che minano il loro rapporto rivolgendosi ad un analista, che suggerisce loro di sperimentare il cosiddetto “metodo del terzo”. I due si ritrovano così a discutere parlando di sé in terza persona, con effetti grotteschi e surreali, in un confronto nel quale mettono a nudo tutti gli aspetti critici della loro relazione, «giocandosi tutto come in una partita a tennis, a suon di battute e di risposte».

Una “storia d’amore mediterranea” – martedì 27 febbraio alle 20.45 – con “Odyssey Ballet” del coreografo italo-africano Mvula Sungani, che rilegge il poema omerico in chiave femminile, come il diario di una donna in attesa del ritorno dello sposo, quindi intenta a fantasticare su strani incontri e innumerevoli peripezie di quel lungo viaggio. Sotto i riflettori l’étoile Emanuela Bianchini e i danzatori della Mvula Sungani Physical Dance danno vita ad un intrigante e coinvolgente racconto per quadri sulla suggestiva colonna sonora ispirata alle culture e ai popoli che si affacciano sulle sponde del “mare nostrum”. Tra musiche tradizionali ed elettronica, una performance avvincente in cui si fondono danza classica e contemporanea, acrobazie circensi e arti marziali.

Viaggio tra storie e canzoni con “Da questa parte del mare” giovedì 8 marzo alle 20.45: Giuseppe Cederna (volto noto del grande e del piccolo schermo, da “Marrakech Express” a “1993”) dà voce alle parole di Gianmaria Testa, per una riflessione sulle migrazioni, ma anche sulle radici e sul senso dell’“umano” sulla falsariga del libro del cantautore piemontese e delle sue poesie in musica. Una performance emozionante, impreziosita dai testi di Marco Revelli e di Alessandra Ballerini, per la regia di Giorgio Gallione, una narrazione incentrata sulle questioni cruciali del presente, attraverso lo sguardo ironico e disincantato ma soprattutto l’estrema sensibilità e la generosità di un’artista che ha saputo interpretare le piccole e grandi tragedie dell’esistenza.

Nulla succede per caso”, ovvero “Una storia cagliaritana sul bene e sul male” nel segno di Sergio Atzeni – venerdì 23 marzo alle 20.45: La Cernita Teatro porta in scena un racconto dello scrittore cagliaritano, “Il vento soffia, dai bastioni”, con Andrea Rosas nel ruolo del protagonista, per la regia di Monica Porcedda. Una vicenda dal sapore vagamente noir, in cui la scomparsa del capopesca Antonio Melis, uomo stimato e apprezzato da tutti, e in primis dai suoi dipendenti, che lo considerano un padre più che un padrone, costringe il figlio, ancora ragazzo, a fare i conti con la realtà. Egli vede cose che altri non vedono (o non vogliono vedere), finché dopo vent’anni di assordante silenzio troverà il coraggio di “urlare” che «su questa terra… nulla succede per caso».

Suggellerà la Stagione di Prosa e Danza a Carbonia – sabato 7 aprile alle 20.45 – “La signora Savage” di John Patrick nella versione de La Clessidra Teatro, con la regia di Anna Pina Buttiglieri e un numeroso cast, formato da Valentina Aru, Omar Soddu, Davide Maringiò, Francesca Puddu, Giusy Tartaglione, Rita Garau, Simona Lisci, Stefania Altea, Marco Marras e Eleonora Aru. La divertente commedia affronta il tema delicato della follia attraverso la vicenda paradossale della protagonista, che i figliastri hanno fatto rinchiudere in una casa di cura per malati di mente per impedirle di “sperperare” il patrimonio paterno in beneficenza. La donna un po’ stravagante, ma generosa e ben decisa a farsi valere, scoprirà inaspettatamente dentro quelle mura – tra episodi esilaranti e involontarie gags – il vero senso della vita. 

La Stagione di Prosa e Danza 2017-18 a Carbonia è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBACT/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Sardegna e del comune di Carbonia, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio da e per l’Isola.

Quasi Grazia – ©alecani 2017 – all rights reserved – info at alecani@gmail.com

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Accordo raggiunto tra il comune di Carbonia e il CeDAC per la nuova stagione teatrale 2017/2018. Domani, martedì 12 dicembre, alle ore 11.00, nella sala riunioni della Torre Civica, nel corso di una conferenza stampa organizzata dal comune di Carbonia e dal CeDAC, verrà presentato il cartellone degli appuntamenti. All’incontro con i giornalisti, sarà presente l’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Sabrina Sabiu. Il CeDAC sarà rappresentato da Valeria Ciabattoni, direttore del Circuito Teatrale Regionale sardo.

L’accordo pone fine definitivamente alle polemiche sviluppatesi in città qualche settimana, a seguito del mancato accordo tra le due parti. Le polemiche sono state al centro anche di un aspro confronto in Consiglio comunale, tra maggioranza e minoranza.

 

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E’ stata inaugurata sabato sera, nella nuova sala espositiva dello Show Room Ellegi Crea, in via Roma, a Carbonia, la mostra del pittore autodidatta carboniense Gianni Lardieri. A tagliare il nastro inaugurale, dopo la breve presentazione della serata fatta da Ilenia Lampis, titolare dello Show Room Ellegi Crea, è stata Paola Massidda, sindaco di Carbonia, presenti anche alcuni assessori, tra i quali la titolare della Cultura Sabrina Sabiu. La serata artistica è stata arricchita da una degustazione dei vini pregiati della Cantina Santadi e dalla voce della cantante Raffaella Bandiera, accompagnata dal gruppo corale Silver Voice.

Dal catalogo di Gianni Lardieri.

Gianni Lardieri, 68 anni, autodidatta, per tanto tempo ha tenuto riservata la sua ispirazione artistica. L’attrazione per l’arte creativa non si manifesta però nell’età matura. Già nell’adolescenza è vissuta come fase di naturale tendenza verso un processo evolutivo che passa dalle piccole costruzioni create con materiali informali, ai temi che nella forma pittorica definiscono un senso compiuto all’innata aspirazione di andare incontro ai mille significati della materia plasmata. Le opere di Gianni Lardieri sono così create col lievito del proprio desiderio, sino a dare forma, la propria forma, all’oggetto creato che diviene sintesi della fantasia infantile sino a giungere alla maturazione del-l’opera compiuta. Dall’esperienza professionale nel campo delle costruzioni, deriva poi una profonda conoscenza dei materiali per le sue opere su tela: dall’acrilico al catrame, smalti, olii, ossidi di ferro, polveri di marmo, varie terre, tessuti e materiali poliuretanici, sfruttando le loro intrinseche possibilità di trasformazione eseguita con particolari impasti e accostamenti. Siamo nell’informale materico, una corrente artistico-pittorica del primo dopoguerra, quando innovatori come Pollok, Franz Kline, Nicola De Stael, Alberto Burri, inaugurano una linea a suo modo rivoluzionaria, dove la pittura si sottrae al figurativo, alla geometria e al rigore matematico che caratterizzano l’astrattismo classico. Nasce allora questo moderno impulso di liberazione estetica, che conduce ad un’idea di arti senza legami col passato, traducendo una visione del futuro attraverso nuovi linguaggi espressivi, dove è evidente l’impegno dell’artista nel cercare il punto di contatto fra la materia e l’oggetto. Di più! Di approdare in un oltre, dove l’oggetto diventa altro corpo, in un immaginario cosmico, un cammino attraverso le sue onde e gli spazi, fra ombre e luci, dove il movimento plasma la materia in un corpo nuovo, lontano dalle contaminazioni del tempo e dalla corrosione del pensiero. La materia si erge quindi in primo piano, elevando ciascun materiale utilizzato ad atto artistico, dove il pittore si appropria della problematica del contrasto e della prevalenza della materia sulla forma. Si attua così l’assoluta identità fra la soggettività dell’artista e l’emblematicità che assume l’opera d’arte, dove i valori estetici ed espressivi sono definiti o conclusi nei materiali utilizzati.

Antonello Dessì

 

                                

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Domenica 9 dicembre, alle ore 16.00, presso Il Circolo di Bacu Abis sarà presentata al pubblico la seconda edizione di Bacu Abis Teatro, la rassegna di Teatro Ragazzi dedicata a grandi e piccini. Saranno presenti l’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Sabrina Sabiu, Valeria Poggi, responsabile di Carbonia Futura e l’artista Daniela Pettinau. Introdurrà Monica Porcedda, della Compagnia Teatrale La Cernita.

A partire dal 13 gennaio fino al 24 febbraio, il Cineteatro di Bacu Abis ospiterà spettacoli, incontri, laboratori e workshop aperti a tutti i ragazzi delle scuole primarie e secondarie del Sulcis e alle loro famiglie: guidati di volta in volta da artisti e compagnie da sempre impegnate nel Teatro Sociale, per circa due mesi, la cittadina sulcitana si animerà all’insegna del teatro sperimentale.

Organizzata dalla Compagnia Teatrale La Cernita con il sostegno dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo, del comune di Carbonia e con il supporto di Conad, dell’associazione culturale Bacu Abis e Sulcis Iglesiente e il Circolo, la seconda edizione di Bacu Abis Teatro vede la partecipazione delle migliori compagnie regionali e nazionali da sempre impegnate nella didattica teatrale. Si riconferma la presenza di Marco Nateri con il laboratorio “Il Circo Picasso, arte e movimento scoprendo il cubismo” e di Daniele Pettinau con il workshop Storie di Faber dedicato ai ragazzi della scuola secondaria di Bacu Abis e agli ospiti della comunità alloggio “Carbonia Futura”. Non mancheranno gli spettacoli e i momenti conviviali per tutti i partecipanti.

 

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Trascorrere la serata dell’Immacolata in compagnia di uno spettacolo di beneficenza destinato a tutte le persone che amano la commedia dialettale sarda. È questo il messaggio lanciato dal Lions Club di Carbonia, che ha organizzato, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, “Is pastas de lati”, una performance dialettale scritta e diretta da Gian Paolo Vaccargiu. Sul palco del Teatro Centrale di Carbonia, venerdì 8 dicembre, alle ore 18.00, si esibirà la Compagnia Teatrale Cortoghiana con una commedia in lingua sarda impersonata dagli attori Mario Pintus, Marinella Piras, Mariolina Sciola, Gianni Pisano e Alessandro Frau. Il service audio/luci sarà curato da Mauro Concu della Music Factory di Carbonia.

Il costo del biglietto di ingresso è di 10 euro. Si tratta di uno spettacolo per fini nobili: l’intero incasso della serata sarà devoluto alla Casa di accoglienza per malati oncologici di Cagliari.

L’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu ha espresso soddisfazione per l’organizzazione di questo evento, che «si inserisce nell’ambito dell’articolata programmazione artistico-culturale studiata dall’Amministrazione Comunale per i mesi di novembre e dicembre. Un ricco cartellone di iniziative, tra cui si segnala il Villaggio di Babbo Natale nel parco archeologico di Cannas di Sotto, il concerto di Piero Marras, l’Hd Day for Christmas 2017, la mostra artistica di Rosalba Cadoni e quella fotografica su “Il calcio di Carbonia”, le celebrazioni per festeggiare il settantanovesimo compleanno della città, per finire con il concerto gospel in programma il giorno di Natale».

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La saletta del Portico, adiacente al Teatro Centrale, a Carbonia, ospiterà dal 7 al 17 dicembre la mostra di pittura intitolata “L’arte in maschera” di Rosalba Cadoni, organizzata con il patrocinio del comune di Carbonia che, come ha affermato il sindaco Paola Massidda, «sta proseguendo nella sua azione di promozione della vita culturale della città, favorendo, in collaborazione con gli artisti locali, iniziative che contribuiscono a valorizzare il tessuto cittadino»
“L’obiettivo è promuovere la conoscenza delle forme espressive presenti e la circolazione delle esperienze, incentivando lo scambio e il confronto quali manifestazioni di crescita dell’intero territorio», ha spiegato l’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu.
La mostra “L’arte in maschera” di Rosalba Cadoni riproduce le tappe più recenti della carriera lavorativa dell’artista, la cui passione per la pittura è nata all’età di 14 anni e ha trovato espressione attraverso la partecipazione ad alcune mostre degne di rilievo, tra le quali si segnalano la Collettiva svoltasi nel 2006 presso il Chiostro di San Francesco a Iglesias, la Collettiva tenutasi nella Galleria d’arte “Il Colore” di Cagliari nel 2013 e quella presentata, sempre nel capoluogo sardo, nella Cittadella dei Musei nel 2012.
Nel corso del suo itinerario artistico, Rosalba Cadoni si è avvicinata al misterioso mondo delle maschere, cimentandosi nella creazione di affascinanti manufatti, simboli arcaici legati al mondo rituale e mistico.
I risultati di anni di pregevole lavoro potranno essere ammirati dal 7 al 17 dicembre nella saletta del Portico, adiacente al Teatro Centrale di piazza Roma, a Carbonia. La mostra sarà inaugurata giovedì alle ore 18.00 ed osserverà i seguenti orari di apertura: la mattina dalle 10.00 alle 12.00, la sera dalle 18.00 alle 20.00.

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Radici minerarie, storia, cultura, amicizia, collaborazione e fratellanza. Sono soltanto alcuni degli elementi che uniscono la città di Carbonia ed il comune tedesco di Oberhausen. Due centri gemellati da circa 15 anni, che mantengono, tuttora, un fitto rapporto di reciproca collaborazione, testimoniato anche dalla gradita visita compiuta stamattina nel Municipio di Carbonia da Desbina Kallinikidou e Marc Grunenberg, rappresentanti dell’ufficio Intercultura di Oberhausen.
I due delegati della città tedesca sono stati ricevuti in Comune dal sindaco Paola Massidda e dall’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu. L’incontro è stato particolarmente proficuo per studiare e mettere a punto le dovute migliorie organizzative connesse allo scambio culturale che da diversi anni fa incontrare decine di ragazzi di Carbonia con i loro coetanei tedeschi. Un progetto che contribuisce alla crescita culturale dei giovani studenti, favorendo lo scambio di idee tra i ragazzi del territorio e quelli di un altro Paese europeo. Nello scorso mese di luglio, infatti, 15 ragazzi tedeschi dai 14 ai 17 anni hanno potuto visitare, per due settimane, la città di Carbonia e il territorio del Sulcis Iglesiente. L’ospitalità prestata dalle famiglie di Carbonia ai ragazzi tedeschi darà ai nostri ragazzi la possibilità di partecipare allo scambio culturale previsto in Germania nel 2018.
Nel tavolo tecnico odierno, gli amministratori tedeschi hanno dialogato con il Sindaco e l’assessore della Cultura del comune do Carbonia, al fine di individuare, oltre alle comuni radici minerarie, possibili elementi di convergenza tra Carbonia e Oberhausen in tema di sviluppo economico, ambiente e turismo.
Uno scambio di vedute costruttivo, nella piena consapevolezza, espressa dal sindaco Paola Massidda, che «la contaminazione di saperi, valori ed esperienze diverse possa rappresentare un valore positivo, in grado di contribuire notevolmente al nostro arricchimento culturale. Il confronto, la condivisione e la capacità di aprirsi a culture differenti dalla nostra consolidano il bagaglio esperienziale e formativo di tutta la cittadinanza di Carbonia».