17 August, 2024
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Bilancio positivo per la stagione di prosa e danza curata dal Cedac e dal Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo Sardegna, con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia, conclusasi sabato 13 aprile.

«Siamo soddisfatti per l’ottima riuscita dell’intera rassegna, che si è rivelata un successo sotto il duplice profilo della qualità degli spettacoli proposti e dell’ottima risposta del pubblico», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Una vasta gamma di scelta per i nostri concittadini che, in quattro mesi, da gennaio ad aprile, hanno potuto apprezzare al Teatro Centrale performances di elevata cifra stilistica e di vari generi, dalle divertenti commedie ai drammi moderni come le ingiustizie sociali e le storie degli “invisibili” che vivono nelle nostre città.

«Il bilancio della stagione di prosa e danza 2019 risulta migliore anche rispetto alle due precedenti edizioni (2018 e 2017) per l’incremento – a parità di spesa – dell’offerta messa a disposizione dei nostri concittadini, che hanno potuto assistere a ben 10 spettacoli, un numero superiore al 2018 (8 spettacoli) e al 2017 (7 spettacoli)», ha sottolineato l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu,

In totale sono stati 2.961 gli spettatori che hanno assistito alla stagione di prosa e danza 2019. Numeri superiori rispetto al 2018 (2.399 spettatori) e al 2017 (2.213 spettatori).

La serata che ha fatto registrare il maggior numero di presenze è stata quella del 21 febbraio, con lo spettacolo “Comix: la Fantasia al potere”, che ha visto la partecipazione di 349 persone.

 

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Si è svolta stamane, a Carbonia, la giornata conclusiva del concorso “Più sicuri in strada”, organizzato dall’Associazione di volontariato Auser ULA Carbonia, con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia.

A breve si terrà la cerimonia di premiazione in cui alla classe vincitrice del concorso verrà donato un assegno del valore economico di 1.200 euro.

«L’iniziativa Più sicuri in strada conferma ancora una volta come il Comune di Carbonia e l’AUSER siano in prima linea nella diffusione dell’educazione stradale tra i più giovani», ha detto Paola Massidda, sindaco di Carbonia, intervenuta al convegno insieme all’assessore della Cultura Sabrina Sabiu e al Comandante della Polizia locale, il maggiore Andrea Usai.

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Nell’ambito della rassegna Carbonia scrive, venerdì 5 aprile, presso il Salone della Società Umanitaria, Ex Dì Fabbrica del Cinema, nell’area della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, è stato presentato il libro di Carlo Panio “Dall’Enel alla Carbosulcis”.

L’appuntamento culturale è stato patrocinato dal comune di Carbonia, dall’associazione Amici della Miniera, dall’associazione Storia e Radici della città di Carbonia, dalla Società Umanitaria e dello S.B.I.S..

I lavori sono stati coordinati dal giornalista di Videolina e La 7 Luca Gentile che ha aperto la serata anticipando il tema e gli interventi della serata, a cura di un vasto partner di relatori. Subito dopo, i saluti da parte della sindaca Paola Massidda che ha parlato dell’importanza di valorizzare il territorio puntando ad una diversificazione del lavoro ma ricordando anche quanto comunque la storia sia maestra di vita.

Alle spalle dei relatori, particolarmente suggestiva la carrellata delle immagini legate alla Grande miniera e alla Carbosulcis, cinquant’anni di lotte operaie, sindacali e politiche, per un progetto minerario su cui si è puntato tanto, tralasciando forse l’eventualità che il panorama potesse cambiare e che la risposta potesse non essere più adeguata alla richiesta di mercato.

Anche l’intervento dell’editore Carlo Delfino ha avvalorato la tesi, ormai più volte presentata, sul fatto che la riconversione dovesse essere fatta anni fa, piuttosto che continuare ad impegnare risorse economiche dettate da scelte politiche che nel tempo si sono poi rivelate non idonee. Basti pensare a quanto la nostra isola potrebbe vivere “alla grande” di bellezza del territorio, di cultura archeologica, di artigianato, di silenzi in luoghi immersi nella natura e di storia fatta di eventi molto lontani nel tempo.

Un libro, quello di Carlo Panio, che denuncia, che racconta, attraverso tanti articoli di giornale, la nascita delle attività estrattive ad opera di minatori che giungevano nel Sulcis da varie parti d’Italia, con la speranza di un lavoro e di una vita migliore per le loro famiglie.

La nascita della città di Carbonia ad opera di Benito Mussoliniche ha dato una casa proprio ai lavoratori impegnati nell’estrazione del carbone che poi si sarebbe rivelato di limitato potere calorifico e qualitativamente inferiore, perché ricco di impurità altamente inquinanti, uscito perdente dalla concorrenza con altri combustibili fossili europei.

La lignite però, di lì a poco, sarebbe stata destinata a diventare il combustibile che avrebbe alimentato il mega impianto da costruire a Porto Vesme. Fame e miseria sembravano arginate da questo grande progetto ed arrivarono gli anni del boom economico, sino al momento in cui scelte politiche intervennero ad interrompere lo sfruttamento delle ultime miniere ancora in attività.

Uno scenario che la cronaca ha raccontato per tutta la sua durata, cinquant’anni di vita di un territorio teatro di speranze puntualmente deluse, di alti e bassi economici che si sono ripercossi nelle vite di tante famiglie.

Ora la necessità di cambiar pelle, di puntare a progetti legati all’innovazione tecnologica ed alla ricerca, nonché al turismo.

Su questo tema hanno puntato il dito i relatori che si sono susseguiti durante la serata: Mario Zara, presidente dell’associazione “Amici della Miniera”; Enea Casti, presidente dell’associazione “Storia e Radici della città di Carbonia”; Paolo Serra, direttore della Società Umanitaria; Alberto Scanu, presidente della Confindustria Sardegna; Antonio Martini, amministratore unico della Carbosulcis; Raffaele Cotza, professore di arte mineraria presso l’università di Cagliari; Salvatore Cherchi, coordinatore regionale del Piano Sulcis; Salvatore Benizzi, vicario episcopale per la pastorale del lavoro della diocesi di Iglesias; Enrico Manca, ex presidente ed amministratore delegato della Carbosulcis; Sabrina Sabiu, assessore della Cultura del comune di Carbonia e, infine, Roberto Puddu, ex segretario della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente.

Una serata storico-culturale che ha visto una buona partecipazione di pubblico che ha seguito i vari interventi, tutti interessanti e meritevoli di attenzione, che hanno ancora una volta delineato l’importanza di rilanciare quanto prima il territorio, ormai da anni sofferente per una crisi economica grave, dai toni sempre più preoccupanti, che necessita quanto prima di una risoluzione che possa risollevare le sorti di un territorio martoriato per la mancanza di lavoro, a cui si aggiunge un calo demografico non indifferente che va a complicare il quadro generale.

La speranza è che finalmente la situazione migliori e che le nuove generazioni possano continuare a vivere nel luogo dove sono nati e dove le loro famiglie hanno posto le radici, in quel lontano dicembre 1938.

Nadia Pische

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Tutte le domeniche del mese di aprile (7-14-21-28), nei giorni di Pasquetta (22 aprile) e dell’anniversario della Liberazione d’Italia (25 aprile), il Nuraghe Sirai di Carbonia sarà aperto al pubblico. Sei appuntamenti imperdibili per gli amanti dell’archeologia, della storia e della cultura.
L’iniziativa è stata organizzata dal comune di Carbonia, dal ministero dei Beni culturali, dalla Cooperativa Sistema Museo, dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna.

«Assisteremo a un bellissimo evento che mira a replicare il successo delle domeniche del mese di ottobre del 2018, quando oltre 1.200 tra residenti e turisti poterono ammirare la fortezza sardo fenicia, visitandone le fortificazioni, la porta pedonale, l’area sacra e la più antica officina del vetro. Il modo migliore per promuovere e valorizzare la conoscenza e la fruizione di un sito archeologico che, insieme all’intero patrimonio museale cittadino, può rappresentare un volano per lo sviluppo turistico-culturale del nostro territorio», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«L’iniziativa delle “Domeniche al Nuraghe“ offrirà ai turisti e ai nostri concittadini la possibilità di accedere agli scavi finora condotti e anche a quelli in corso d’opera, grazie alla presenza di una squadra di lavoratori assunti per un anno dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e grazie alle visite guidate a cura della Cooperativa Sistema Museo», ha detto l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu.

Le visite guidate si svolgeranno a cadenza oraria, con quattro appuntamenti nell’arco delle sei giornate in calendario: ore 9.30; ore 11.30; ore 15.30; ore 17.30.

Il biglietto ha un costo di 5 euro.
Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero 0781 1867304 oppure scrivere un’email all’indirizzo carbonia@sistemamuseo.it .

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“Dall’ENEL alla CARBOSULCIS”, cinquant’anni di lotte operaie sindacali e politiche per un progetto minerario tradito o inattuabile. E’ il nuovo libro di Carlo Panio, 40 anni, laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Sassari, passionato di storia mineraria della Sardegna.  Carlo Delfino Editore.

Il libro verrà presentato venerdì 5 aprile, alle 17.00, presso il salone della Società Umanitaria Ex-Dì Fabbrica del Cinema, nell’area della Grande Miniera di Serbariu, nell’ambito della rassegna “Carbonia Scrive“.

Dopo il saluto del sindaco di Carbonia, Paola Massidda, sono previsti gli interventi di Mario Zara, presidente dell’associazione “Amici della Miniera” di Carbonia; Enea Casti, presidente dell’associazione “Storia e Radici della Città di Carbonia“; Paolo Serra, direttore del Centro Servizi Culturali della società Umanitaria di Carbionia; Alberto Scanu, presidente della Confindustria Sardegna; Antonio Martini, amministratore unico della Carbosulcis; Raffaele Cotza, già professore di Arte Mineraria presso l’Università di Cagliari; Salvatore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis; Salvatore Benizzi, vicario episcopale per la Pastorale del Lavoro della Diocesi di Iglesias; Enrico Manca, già presidente ed amministratore delegato della Carvosulcis; Sabriba Sabiu, assessore della Cultura del comune di Carbonia; Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna.

Coordinerà i lavori Luca Gentile, giornalista di Videolina e La7 che curerà anche le conclusioni, con l’autore Carlo Panio.

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Tutte le domeniche del mese di aprile (7-14-21-28), nei giorni di Pasquetta (22 aprile) e dell’anniversario della Liberazione d’Italia (25 aprile) il Nuraghe Sirai di Carbonia sarà aperto al pubblico. L’evento mira a replicare il successo delle domeniche del mese di ottobre del 2018, quando oltre mille tra residenti e turisti poterono ammirare la fortezza sardo fenicia, visitando le fortificazioni, la porta pedonale, l’area sacra e la più antica officina del vetro.

L’iniziativa è stata organizzata dal comune di Carbonia, dal ministero dei Beni culturali, dalla Cooperativa Sistema Museo, dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e dalla soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna.

L’iniziativa delle “Domeniche al Nuraghe“ offrirà ai turisti e ai nostri concittadini la possibilità di accedere agli scavi finora condotti e anche a quelli in corso d’opera, grazie alla presenza di una squadra di lavoratori assunti per un anno dalla Fondazione Cammino minerario di Santa Barbara e grazie alle visite guidate a cura della Cooperativa Sistema Museo.

Giovedì 4 aprile, alle ore 10.30, nella sala riunioni della Torre Civica, si svolgerà una conferenza stampa di presentazione delle “Domeniche al Nuraghe”, in cui verranno svelati tutti i dettagli dell’evento.

Saranno presenti il sindaco Paola Massidda, l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu, il soprintendente dell’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna Maura Picciau, il funzionario della soprintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna Sabrina Cisci, la direttrice scientifica del settore archeologico del SiMuC Carla Perra ed il presidente della società Cooperativa Sistema Museo Gianluca Bellucci.

 

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Tutte le domeniche del mese di aprile (7-14-21-28), nei giorni di Pasquetta (22 aprile) e dell’anniversario della Liberazione d’Italia (25 aprile) il Nuraghe Sirai di Carbonia sarà aperto al pubblico. L’evento mira a replicare il successo delle domeniche del mese di ottobre del 2018, quando oltre mille tra residenti e turisti poterono ammirare la fortezza sardo fenicia, visitando le fortificazioni, la porta pedonale, l’area sacra e la più antica officina del vetro.

L’iniziativa è stata organizzata dal comune di Carbonia, dal ministero dei Beni culturali, dalla Cooperativa Sistema Museo, dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna.

L’iniziativa delle “Domeniche al Nuraghe” offrirà ai turisti e ai nostri concittadini la possibilità di accedere agli scavi finora condotti e anche a quelli in corso d’opera, grazie alla presenza di una squadra di lavoratori assunti per un anno dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e grazie alle visite guidate a cura della Cooperativa Sistema Museo.

Giovedì 4 aprile, alle ore 10.30, nella sala riunioni della Torre Civica, si svolgerà una conferenza stampa di presentazione delle “Domeniche al Nuraghe”, in cui verranno svelati tutti i dettagli dell’evento.

Saranno presenti il sindaco Paola Massidda, l’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu, il soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna Maura Picciau, il funzionario della soprintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna Sabrina Cisci, la direttrice scientifica del settore archeologico del SiMuC Carla Perra ed il presidente della società Cooperativa Sistema Museo Gianluca Bellucci.

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Sabato 16 marzo, alle ore 10.00, prenderà il via un nuovo ciclo di seminari denominato “Carbonia Incontra”.

“L’Amministrazione comunale si farà promotrice di diversi appuntamenti che rappresenteranno un’occasione di conoscenza e confronto tra studenti, docenti, dirigenti scolastici, associazioni, cittadini e figure distintesi in ambito culturale e scientifico”, ha detto il sindaco Paola Massidda.

Il primo ospite di “Carbonia Incontra” è Alessandro Biggio, artista tra i più interessanti e prolifici della sua generazione. Nato a Cagliari nel 1974, Alessandro Biggio vive e lavora a Cagliari e Calasetta. I suoi lavori si distinguono per la sperimentazione di un materiale molto particolare, la cenere. Nel percorso professionale dell’artista è ricorrente poi il tentativo di interpretare l’insularità non quale sinonimo di isolamento, bensì come opportunità.

Il programma dell’evento “Carbonia Incontra” prevede la seguente scaletta di interventi:

Ore 10. 00: saluti istituzionali del sindaco Paola Massidda e presentazione dell’artista da parte dell’assessore della Cultura Sabrina Sabiu;

Ore 10.15-12.00, relazione dell’artista Alessandro Biggio articolata nei seguenti punti:

• Il percorso artistico attraverso il racconto delle opere più significative;

• Focus sui progetti “pubblici” legati al territorio e alla socialità;

• Dialogo aperto con i partecipanti all’incontro.

Ore 12.00: conclusione dei lavori a cura dell’assessore alla pubblica Istruzione Valerio Piria.

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Il carro “Harry Potter” dell’associazione Carrasecare 1983 di Carbonia, con ben 180 figuranti, ha vinto l’edizione 2019 del Carnevale di Carbonia, organizzato dal comune di Carbonia, in collaborazione con la Pro Loco ed il Centro Italiano del Cultura del Carbone (CICC). Al secondo posto si è classificato il gruppo “Una città con torta – I Pasticcioni” dell’associazione Sturmtruppen di Carbonia, con 120 figuranti; al terzo posto il gruppo a piedi “In fuga dal Museo” dell’associazione Giambellò di Calesetta, con 22 figuranti. Ai primi tre classificati andranno rispettivamente 1.000, 700 e 500 euro. Un premio di 300 euro è andato al gruppo a piedi “Quartu Carnival”, con 60 figuranti.

Prima dell’inizio della sfilata, nella piazza Roma, si è svolto il suggestivo rito della vestizione del gruppo di maschere della tradizione sarda “S’Ainu Orriadore” di Scano Montiferro, presente anche il gruppo di maschere tradizionali di Teulada “Su Boinarxiu e su Pastori”. La festa è stata allietata anche dalla presenza delle majorettes di Samassi.

E’ stata una bella festa, accompagnata da una splendida giornata di sole, con un numero contenuto di carri e gruppi a piedi ma di buon qualità, salutati con entusiasmo dal numerosissimo pubblico che ha affollato le strade del percorso (via Marche, via Cagliari, via Umbria, via Gramsci, via Fosse Ardeatine, via Manno, per arrivare in piazza Roma, dove la festa proseguirà all’insegna dei balli, dell’intrattenimento e dell’animazione a cura di Angel Eventi e della diretta dell’emittente Radio Carbonia), e la piazza Roma, dove si è svolta la premiazione dei gruppi, con il primo classificato che si è aggiudicato anche il trofeo Crabò, la mascotte del Centro Italiano della Cultura del Carbone.

Per l’organizzazione del Carnevale, l’Amministrazione comunale ha stanziato un contributo di 10mila euro. I gruppi risultati non vincitori, riceveranno comunque dei contributi.

Allegata l’intervista realizzata al termine della sfilata, con Sabrina Sabiu, assessore della Cultura del comune di Carbonia.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/pcb.10218815061795544/10218815030074751/?type=3&theater

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/pcb.10218815061795544/10218815042915072/?type=3&theater

     

 

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La Sezione di Storia Locale del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis (SBIS), di cui il comune di Carbonia è ente capofila, compie 30 anni. Domani, venerdì 1° marzo, alle ore 17.30, nella sede dell’ex Officina Meccanica, sita presso la Grande Miniera di Serbariu, verrà celebrata questa importante ricorrenza nel corso di un convegno intitolato “La Sezione di Storia Locale si racconta…”.

«Si tratta di una struttura che dal 1989 rappresenta un punto di riferimento per ricercatori e studiosi nell’ambito della raccolta, schedatura, catalogazione e gestione di materiale documentario locale di notevole interesse storico», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Come ha precisato l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu, «la funzione svolta da questa struttura è fondamentale, così come quella assolta da storici locali lungimiranti, senza il cui contributo sarebbero andate perdute testimonianze importanti che ci consentono di comprendere meglio il nostro passato recente».

I fondi documentari e fotografici, le tesi di laurea e tutti gli altri documenti conservati nella Sezione di Storia Locale riguardano aspetti importanti della vita sociale, economica e politica dei Comuni che fanno parte dello SBIS.
La documentazione conservata risale al 1695 ed arriva fino ai giorni nostri.

Al convegno di domani, “La Sezione di storia locale si racconta…”, parteciperanno il sindaco Paola Massidda e l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu. Sono previsti anche gli interventi di Maria Giovanna Musa, archivista della Sezione di storia locale, di Luisa Anna Marras, già dirigente regionale, di Antonangelo Casula, già Sindaco di Carbonia, e di Paolo Costa, già assessore della Cultura del comune di Carbonia.