25 April, 2025
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Prenderà il via giovedì 13 febbraio, alle ore 18.00, con la proiezione del film SEUINNOI di Andrea Deidda, alla presenza del regista, c/o la Sala Fabio Masala della Fabbrica del Cinema, la rassegna di cinema “Battiti su microforato” promossa dal CSC Carbonia della Società Umanitaria in collaborazione con il circolo Arci La Gabbianella Fortunata di Carbonia, Ucca – Unione Circoli Cinematogafici Arci e Videoclip Italia Awards, con il patrocinio del comune di Carbonia. La rassegna intende aprire un focus su ciò che è accaduto in Sardegna e intorno alla Sardegna analizzando la società e il contesto dal punto di vista di chi ha prodotto, composto e suonato la musica, di chi l’ha fruita, di chi l’ha raccontata attraverso le immagini in movimento. Musica come elemento di espressione e aggregazione. Musica come elemento sociale e ancora musica come linguaggio artistico capace di aggregarne altri.

La rassegna andrà avanti per altri quattro appuntamenti, tutti a ingresso libero e gratuito, presso i locali della Fabbrica del Cinema di Carbonia, nella Grande Miniera di Serbariu.
La rassegna proseguirà martedì 18 febbraio, alle ore 18.00, con la proiezione di BERCHIDDA LIVE – UN VIAGGIO NELL’ARCHIVIO DI TIME IN JAZZ di Gianfranco Cabiddu, Michele Mellara, Alessandro Rossi, alla presenza del regista Gianfranco Cabiddu, un viaggio nell’archivio Time in Jazz raccoglie ed elabora più di 1.500 ore di materiali d’archivio girati in 25 anni da Gianfranco Cabiddu e la sua troupe nelle varie edizioni di Time in Jazz, festival musicale creato e diretto da Paolo Fresu nel suo paese natale, Berchidda.
Appuntamento speciale giovedì 20 febbraio, sempre alle ore 18.00, per un incontro, promosso e organizzato in collaborazione con il premio Videoclip Italia Awards, con il videomaker Andrea Folino, sardo olbiese, che, partendo dalla Machete Crew, ha girato videoclip dei brani di alcuni degli artisti più celebri della scena italiana: oltre a Salmo, Sfera Ebbasta, Lazza, Blanco e molti altri ancora.

Quarto appuntamento giovedì 27 febbraio, questa volta alle ore 21.00, con HARDER TIMES. STORIA DI UN MITO, elaborato video presentato come tesi di laurea dalla regista Irene Atzeni, la testimonianza di un’epoca nella quale lo sviluppo locale di una realtà culturale e musicale al passo coi tempi , quella legata alla musica dance e techno e a locali come il K2 o il Kilton di Assemini, ha permesso a una generazione di giovani di sentirsi uniti al di là delle differenze in un contesto rappresentato e percepito spesso come isolato e anacronistico.
Ultima proiezione in cartellone quella prevista per giovedì 06 marzo alle ore 21.00 quando il regista e promoter musicale Davide Catinari (Vox Day) presenterà al pubblico il suo THE MISSING BOYS, spunto di riflessione generazionale sullo stato dell’immaginario che ha caratterizzato il passaggio tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta, sino al tramonto di quell’onda musicale e culturale che ha generato una rivoluzione planetaria capace di trasformare estetica e sociale.

 

Il 10 agosto è stato un sabato memorabile per la città di Carbonia che ha accolto in Piazza Roma il concerto di Mr. Rain, unica tappa in Sardegna, promossa da Vadilonga Andrea Produzioni Artistiche, con il patrocinio del comune di Carbonia, la collaborazione della Pro Loco e il contributo della Regione Sardegna.

Una giornata caldissima che non ha spaventato le prime fan, le giovanissime Ilaria da Carbonia, Giada di Brescia, Miriam in vacanza a Carbonia da una settimana insieme ai genitori e Aurora, arrivata da Bergamo, perché invitata dall’amica Miriam per vedere l’attesissimo concerto di Mr Rain, sin dalle 10.00 del mattino hanno atteso che il loro idolo uscisse nella speranza che, tra una prova e l’altra, potesse “scapparci” un selfie o un autografo.

In serata sono arrivate, in una piazza messa in sicurezza, tutelata dalle forze dell’ordine, dalle associazioni per la tutela della salute e dai tanti volontari, migliaia di persone che hanno colorato e animato ogni spazio antistante e laterale al grandissimo palco di forte impatto scenico.

Mattia Balardi, questo il nome all’anagrafe dell’artista cantautore, rapper e produttore discografico italiano, con al suo attivo 5 album ha calamitato da subito il pubblico che ha duettato con lui, applaudendo e gridando il suo nome dopo ogni canzone.

Le ragazze hanno anche intonato “sei bellissimo”, a cui Mattia ha risposto con un timido grazie.

Mattia inizia a cantare nel 2008, quando il suo idolo musicale è Eminem, nel 2013 partecipa a X Factor, viene prima scartato, poi ripescato, ma abbandona la gara. Negli anni, collaborazione con artisti affermati come J-Ax, Fedez, Emis Killa, Annalisa, Fabri Fibra e Salmo. Nel 2015 esce il suo primo disco “Memores” di cui fa parte il suo fortunato successo “Carillon”. Successivamente arrivano anche “I grandi non piangono mai “e “Ipernova”, nel 2020 il singolo “Fiori di Chernobyl” nel 2023 si classifica terzo a Sanremo con “Supereroi”.

Tra una canzone e l’altra, racconta i suoi percorsi, la sua vita, due anni in particolare quando faticava a scrivere, non parlava con nessuno, era chiuso in sé stesso, era come chiuso in una “bolla”. Inizia poi un percorso di terapia con il supporto della famiglia e della sua amata ragazza con cui convive da alcuni anni, definendola il suo supereroe. Un consiglio a chi si sente solo, in una piazza che l’ascolta silenziosamente «non vergognatevi di chiedere aiuto, parlate con chi avete vicino, fidatevi non restate da soli, condividete le vostre ansie perché poi spesso ci si rende conto che sono le stesse paure per tanti se non per tutti».

Una sofferenza che Mattia ha vissuto in prima persona, col suo racconto è arrivata dritta ad ogni singolo fan, emozionandolo sino in fondo.

Una bellissima serata dove la musica ha unito tutti dai più piccoli ai più grandi, in un’unica folla magica che, cullata da melodia o scatenata da ritmi incalzanti, ha creato con l’artista una sinergia palpabile per l’intero concerto.

L’evento si è concluso con grande soddisfazione degli organizzatori, degli addetti alla sicurezza e alle vie di esodo, dei sanitari, del sindaco e dell’assessora dello Spettacolo, un grande lavoro di collaborazione che ha portato ad una serata ricca di spensieratezza e leggerezza, necessaria a rompere una quotidianità ricca di problemi e soluzioni da trovare. Concludo con le parole espresse dal primo cittadino Pietro Morittu, nei confronti della sua città: «Grazie Carbonia!»

Nadia Pische

   

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Sono Cosmo con “Cosmotronic”, Motta con “Vivere o morire”, Salmo con “Playlist”, Riccardo Sinigallia con “Ciao cuore”, Zen Circus con “Il fuoco in una stanza” i finalisti (in ordine alfabetico) del “Top 2018”, il referendum sui migliori album italiani del 2018 promosso dal “Forum del giornalismo musicale” (che si svolge da tre anni al Mei di Faenza) e dall’Agimp (la neonata Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari) con il coordinamento di Enrico Deregibus.

Lo scorso anno a prevalere erano stati, a pari merito, Brunori Sas con “A casa tutto bene” e Caparezza con “Prisoner 709”.

Quest’anno è stata anche introdotta anche la categoria delle opere prime, che vede in finale (in ordine alfabetico) Giuseppe Anastasi con “Canzoni ravvicinate del vecchio tipo”, i Dunk con l’album omonimo, Generic Animal con l’album omonimo, i Maneskin con “Il ballo della vita”, Paola Rossato con “Facile”.

Sono stati quasi 100 i giornalisti e critici musicali coinvolti nel voto (rappresentanti di testate di vario tipo, dai quotidiani alle webzine, sino alle radio). Con altri che si aggiungeranno, sceglieranno ora nelle rose dei finalisti i vincitori nelle due categorie.

Fra gli album più votati ci sono stati anche, nelle posizioni immediatamente successive ai primi cinque: i Baustelle con “L’amore e la violenza – Vol. 2”, Calcutta con “Evergreen”, i Calibro 35 con “Decade”, Carlotta con “Murmure”, i Nu Guinea con “Nuova Napoli”, i Subsonica con “8”.

Nei dischi d’esordio dopo i finalisti si sono classificati Francesco Anselmo con “Il gioco della sorte”, Gigante con “Himalaya”, Mèsa con l’album omonimo, Viito con “Troppoforte”, Wrongonyou con “Rebirth”.