22 December, 2024
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Francesca Barracciu ha fatto il passo indietro che le veniva chiesto da settimane da alcuni partiti della coalizione di centrosinistra (Centro Democratico, Rossomori e Sinistra Ecologia Libertà) e da diverse anime del suo stesso partito (PD), al termine di una tormentata riunione della direzione del Partito Democratico svoltasi ad Oristano. Alle 23.30 il segretario regionale Silvio Lai, lo stesso che aveva rivolto l’invito ufficiale a fare un passo indietro all’europarlamentare di Sorgono, ha fatto l’annuncio che riapre i giochi per la scelta del candidato. Francesca Barracciu era stata investita della candidatura dalle elezioni primarie del PD, vinte al primo turno. Successivamente è rimasta coinvolta dall’apertura di un secondo filone di indagine sulla gestione dei fondi dei gruppi consiliari regionali e sono iniziate le contestazioni interne ed esterne al PD, culminate con il ritiro della tarda serata di ieri.
Dopo l’annuncio, Francesca Barracciu ha espresso parole pesantissime sulla parte del Partito Democratico che – a suo dire – rappresenta un gruppo di potere che si è ricompattato intorno a Renato Soru, Antonello Cabras e Paolo Fadda ed ha spaccato il partito. Allo stesso tempo ha chiesto alla segreteria nazionale, rappresentata da un inviato di Matteo Renzi, di avere voce in capitolo nella scelta del candidati e, eventualmente, di poter avere il diritto di veto.
La Direzione regionale tornerà a riunirsi il 4 gennaio ma non è certo che a quella data il PD avrà sciolto le riserve sul candidato che il 16 febbraio sfiderà il centrodestra e gli altri candidati alla presidenza della Regione. Da ieri sera e’ scattato il toto-candidato. La lista dei papabili e’ lunga ma già nelle prossime ore potrebbe iniziare a sfoltirsi. Tra i nomi più’ gettonati ci sono quelli degli ex assessori regionali Francesco Pigliaru e Franco Mannoni, il presidente della federazione nazionale della stampa Franco Siddi, il presidente della provincia di Sassari Alessandra Giudici e, infine, l’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias Salvatore Cherchi.

Sono state due ore di confronto su tutte le problematiche legate al Bando sulle “Zone Franche Urbane” per la concessione di agevolazioni in favore di micro e piccole imprese localizzate nel territorio dei 23 Comuni della Provincia di Carbonia Iglesias (decreto interministeriale del 2 settembre 2013), quella di questo pomeriggio alla Grande Miniera di Serbariu, con i tecnici del ministero dello Sviluppo economico. L’incontro-seminario, organizzato dal MISE – Direzione generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriali, in collaborazione con ANCI nazionale – Area mezzogiorno e relazioni internazionali, per illustrare i contenuti tecnico – normativi dei decreti ministeriali e del bando, ha visto la partecipazione di una foltissima platea fatta di piccoli imprenditori, artigiani, commercianti, commercialisti, consulenti del lavoro, amministratori locali.

All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, il Direttore generale del ministero dello Sviluppo economico, Carlo Sappino; l’ex presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Salvatore Cherchi, rappresentante del Governo nel Comitato interistituzionale per il Piano Sulcis; il dottor Nicola Buonfiglio, tecnico del ministero dello Sviluppo economico; e, infine ,il dott. Francesco Monaco, responsabile dell’Area Mezzogiorno e cooperazione internazionale dell’ANCI nazionale.

Il Direttore generale del ministero dello Sviluppo economico ha chiarito subito spirito e finalità del provvedimento, finanziato con le risorse recuperate dalle multe inflitte alle industrie di Portovesme per l’infrazione alle leggi comunitarie sulla libera concorrenza. 124 milioni di euro complessivi, oltre 100 dei quali già introitati all’Agenzia delle Entrate, che non potranno risolvere tutte le sofferenze delle imprese del territorio ma rappresentano, comunque, un primo significativo intervento con il quale dare risposte alle micro e piccole imprese in difficoltà. Considerato che le imprese potenzialmente interessate al bando sono circa 7.500 e che i 124 milioni andranno distribuiti in un triennio, è stato quantificato che ciascuna impresa che farà richiesta e rientrerà nell’elenco dei beneficiari, potrà ricevere circa 20.000 euro di compensazioni fiscali nel triennio. Qualora il numero delle imprese richiedenti dovesse risultare inferiore, aumenterebbe la quota destinata a ciascuna impresa, ma quasi certamente nessuna potrà raggiungere il tetto massimo imposto dal legislatore di 200.000 euro nel triennio. Una parte dell’ammontare complessivo, pari al 20%, è stata riservata alle nuove imprese, anche quelle in corso di registrazione nel tempo che intercorrerà tra l’apertura e la chiusura del bando.

Il dottor Sappino ed il dottor Buonfiglio hanno risposto con puntualità e precisione alle numerose domande poste dai presenti, dalle quali è emerso, tra l’altro, che potranno partecipare al bando anche le ditte individuali senza dipendenti e che la procedura sarà molto semplice: sarà sufficiente registrarsi nel sito del Mise con il proprio numero di codice fiscale per ricevere le credenziali per accedere poi alla procedura per la presentazione della domanda che andrà inoltrata esclusivamente tramite posta certificata e firma digitale.

Anche Tore Cherchi si è soffermato sul valore dell’intervento che rappresenta oltre il 20% dell’intero importo di investimenti del Piano Sulcis. E’ una risposta al grido di dolore della micro e piccola impresa del territorio – ha aggiunto Tore Cherchi – e compito della politica sarà ora quello di individuare le risorse per fare di questo strumento realmente un sostegno per il rilancio del settore nell’intero arco dei 14 anni previsti dalla Zona Franca Urbana, con una percentuale di sostegno pari al 100% nei primi cinque anni e poi via via degradante nel corso degli anni. Sarà necessario che ogni volta che verranno stanziate risorse per il territorio, soprattutto di provenienza comunitaria, una percentuale, come è stato fatto con il Piano Sulcis, venga riservata alla fiscalità per la micro e piccola impresa.

Le domande potranno essere presentate dal 7 gennaio al 7 aprile 2014, non sarà necessario fare una corsa per arrivare per primi, ma il tempo a disposizione dovrà essere sfruttato al meglio, soprattutto da quelle imprese che hanno ancora da risolvere qualche problema, vedi la registrazione di un indirizzo di posta certificata (PEC) e della firma digitale, senza le quali le domande non potranno essere accettate dal ministero che non prevede più l’inoltro della documentazione cartacea.

I tempi di esame delle domande, grazie al sistema digitale, saranno brevissimi, entro il 30 aprile si conoscerà l’elenco delle imprese ammesse ai benefici e gli importi che le stesse potranno compensare fin dalla prossima dichiarazione dei redditi, in materia di irpef, irap, imu e contributi vari, iva esclusa.

 

Carlo Sappino.

Carlo Sappino, Direttore generale del Mise.

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In vista della pubblicazione del Bando sulle “Zone Franche Urbane” per la concessione di agevolazioni in favore di micro e piccole imprese localizzate nel territorio dei 23 Comuni della Provincia di Carbonia Iglesias (decreto interministeriale del 2 settembre 2013), il MISE – Direzione generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriali, in collaborazione con ANCI nazionale – Area mezzogiorno e relazioni internazionali,  ha organizzato un seminario per illustrare i contenuti tecnico – normativi dei decreti ministeriali e del bando.

All’incontro che si terrà a Carbonia, mercoledì 18 dicembre 2013, alle ore 14,00 (presso la Sala Convegni Grande Miniera di Serbariu) interverrà il Direttore generale Carlo Sappino, con il dott. Salvatore Cherchi, Rappresentante del Governo nel Comitato interistituzionale per il Piano Sulcis e il dott. Francesco Monaco, responsabile dell’Area Mezzogiorno e cooperazione internazionale dell’ANCI nazionale.

Firma del Piano Sulcis 2 copia

 

Roberto Neroni Campo Ceramica

Il Commissario straordinario dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, Roberto Neroni, questo pomeriggio ha diffuso una nota per chiarire che, in merito all’affidamento, in concessione, della gestione del campo polifunzionale di Ceramica, ad Iglesias, sin dall’atto dell’assunzione delle sue funzioni, ha avviato interlocuzioni con l’Amministrazione comunale, proprio finalizzate ad affidare, all’Ente locale, la gestione del complesso sportivo, oggetto di recenti e consistenti interventi di ristrutturazione da parte della Provincia.

«Non è da trascurare, infatti, che la necessità di affidare, prioritariamente, in gestione a privati il complesso sportivo di ceramica – si legge nella nota – nasce da una precisa volontà espressa attraverso un regolamento, approvato dall’Amministrazione provinciale guidata dall’allora Presidente Salvatore Cherchi ed ancora vigente; il tutto, al fine di garantire l’utilizzo di una struttura che, per la sua natura e il suo potenziale, non può e non deve stare inutilizzata, essendo realizzata con l’impiego di fondi pubblici ed in grado di offrire ampi servizi di cui la stessa città di Iglesias può beneficiare. E’ ovvio, quindi, che qualunque atto commissariale, volto nella fattispecie alla revoca di tale regolamento, dovesse essere necessariamente supportato da una precisa richiesta da parte del Comune di Iglesias, risultata invece inesistente.»

«L’affidamento sarebbe stato naturalmente condizionato all’assunzione, da parte del Comune, degli oneri di gestione e della garanzia che l’impianto stesso sarebbe stato messo a disposizione dell’intera comunità sportiva del Sulcis Iglesiente – si legge ancora nella nota -. Tale impegno richiedeva, però, da parte dell’Amministrazione comunale di Iglesias, l’adozione di una delibera che andasse ben oltre le parole e le frasi informali. Poiché sono quindi decorsi mesi, durante i quali il Comune, al di là di intenti manifestati in forma atipica, non ha prodotto alcunché, e non sono stati onorati i tentativi di incontro proposti, nelle scorse settimane, dal Commissario al Sindaco, la Gestione commissariale ha dovuto ripubblicare l’invito, ai soggetti già ritenuti idonei, alla presentazione delle relative offerte per il servizio di gestione del campo polifunzionale.»

Sono stati aperti questa mattina, al Teatro Centrale di Carbonia, i lavori dell’VIII Congresso Internazionale di studi fenici e punici, organizzato dall’Università degli Studi di Sassari, in collaborazione con il Comune di Carbonia, il Comune di Sant’Antioco e la Provincia di Carbonia Iglesias. Il Congresso, in programma a Carbonia e Sant’Antioco fino a sabato 26 ottobre, ospita oltre duecento studiosi provenienti da 24 diverse nazioni.

I lavori sono stati aperti con gli interventi di Attilio Mastino, Magnifico Rettore dell’Università di Sassari; Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia; Mario Corongiu, sindaco di Sant’Antioco; Salvatore Cherchi, ex presidente della Provincia di Carbonia Iglesias e presidente dell’Isprom (Istituto di Studi e Programmi per il Mediterraneo); Piero Bartoloni, presidente ed organizzatore del Congresso, insieme al suo staff e agli uffici dei due Comuni e della Provincia; Margherita Satta, Direttore del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari, Paola Santoro, Direttore dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico (ISMA) del C.N.R. e Franco Campus, presidente dell’ANA (Associazione Nazionale Archeologi), mentre sono stati letti i saluti di Marco Edoardo Minoja, Soprintendente Archeologo per le Province di Cagliari e Oristano, e Roberto Neroni, Commissario della Provincia di Carbonia Iglesias.

Dopo i primi due interventi degli ospiti, sono stati interrotti per il pranzo e proseguiranno nella Grande Miniera di Serbariu (Carbonia), da questo pomeriggio sino al 23 ottobre. Da giovedì 24 ottobre, gli ospiti del Congresso internazionale si sposteranno nell’Aula consiliare di Sant’Antioco.

La prima organizzazione del Congresso Internazionale si tenne a Roma nel 1979; numerose altre edizioni si sono svolte ancora a Roma (1987), a Tunisi (1991), a Cadice (1995), a Marsala e Palermo (2000), a Lisbona (2004) e ad Hammamet (2009).

La Sardegna ospita per la prima volta il Congresso Internazionale. Al professor Piero Bartoloni va riconosciuto il merito di aver convinto la comunità scientifica internazionale ad organizzare l’importante evento nel nostro territorio, luogo prediletto dai Fenici.

Veduta aerea del Nuraghe Sirai di Carbonia

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