23 December, 2024
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Venerdì 7 aprile, a partire dalle 15.30, la sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu ospiterà il convegno “Industria – Paesaggio – Ambiente PAESAGGI INDUSTRIALI VISSUTI!”, organizzato dalla RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) dell’Eurallumina.

E’ prevista la partecipazione di numerosi relatori.

• Prof. Pasquale Mistretta, già magnifico rettore dell’Università di Cagliari. Argomento: contraddizioni di paesaggi.

• Prof. Paolo Amat, docente di chimica industriale. Argomento: il processo Bayer per l’estrazione dell’allumina dalla bauxite.

Dott. Franco Meloni, medico, già direttore dell’Az. Osp. G. Brotzu. Argomento: la salute ed il lavoro.

Ing. Enrico Manca, dirigente industriale di importanti aziende nazionali, direttore di società di ingegneria e progettazione. Argomento: l’industria non va demonizzata, va fatta bene.

Prof. Battista Grosso, docente universitario di progettazione e gestione degli interventi di ingegneria ambientale. Argomento: la sostenibilità ambientale del settore allumina nell’Europa Occidentale.

Prof. Antonio Viola, docente universitario di principi di ingegneria chimica e industriale. Argomento: la trasformazione del fango rosso, da rifiuto industriale a risorsa. Un esempio di economia circolare.

Ing. Salvatore Cherchi, già sindaco di Carbonia, città insignita nel 2011 del premio del Consiglio Europeo per il paesaggio. Argomento: paesaggi industriali – paesaggi post industriali.

Dott. Cristiano Erriu, assessore Enti locali e Urbanistica della Regione Autonoma della Sardegna. Argomento: linee guida per i paesaggi industriali.

«Sono invitati – si legge nella nota di presentazione della RSU Eurallumina – tutti coloro che hanno l’interesse di approfondire e conoscere da qualificati ed autorevoli relatori, senza barriere ideologiche e strumentali, temi di grande rilevanza sociale, economica e produttiva; sono invitati tutti coloro che non hanno dichiaratamente espresso, con le proprie azioni, contrarietà al progetto di ripresa produttiva di Eurallumina. La convenzione Europea del paesaggio assume un ruolo chiave nella pianificazione e nelle politiche territoriali.»

«Le popolazioni sono riconosciute come elemento di reale determinazione del paesaggio attraverso le percezioni che di esso hanno. Un paesaggio non più inteso come insieme di bellezze naturali, ma come territorio determinato dalla combinazione di fattori naturali antropici, da gestire e tutelare, riqualificare e valorizzare, promuovere e mettere a sistema in un rapporto equilibrato tra necessità di tutela e sviluppo economico.»

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Cent’anni fa, esattamente il 26 marzo 1917, nasceva a Iglesias Pietro Cocco, sindaco di Carbonia, dirigente politico e sindacale. Si sono ritrovati in tanti, questo pomeriggio, nella sala Astarte della Grande miniera di Serbariu, per ricordare la straordinaria figura di quello che viene ancora oggi considerato da tutti “IL SINDACO DI CARBONIA”, città che ha guidato da primo cittadino per oltre vent’anni in due fasi diverse, e alla quale ha dedicato gran parte della sua vita, caratterizzata dal duro lavoro in miniera fin da giovanissimo, ancora minorenne, dalle durissime lotte per la difesa dei diritti dei lavoratori negli anni del fascismo e dal confino. Città per la quale ha rinunciato al Consiglio regionale, nel quale era stato eletto. C’erano parlamentari, consiglieri regionali, sindaci, amministratori, sindacalisti e tanti amici che lo hanno conosciuto e in molti casi ne hanno condiviso per periodi più o meno lunghi le esperienze.

E’ stato Salvatore Figus, oggi operatore culturale ma negli anni giovanili impegnato in politica e poi anche amministratore comunale, dopo il breve saluto del sindaco di Carbonia, Paola Massidda, a presentare il primo ricordo della figura di Pietro Cocco. Salvatore Figus ha posto in evidenza anche il grande lavoro organizzativo svolto da Mario Zara, presidente dell’associazione “Amici della miniera”, che per problemi personali non ha potuto partecipare all’incontro. E’ toccato poi a Paola Atzeni, antropologa, docente universitaria ed assessore per diversi anni al fianco di Pietro Cocco; Enrico Pasqui, ex dirigente sanitario dell’ospedale Sirai di Carbonia, guidato per diversi anni da Pietro Cocco; tre ex sindaci: Antonio Saba, Giuseppe Casti e Antonangelo Casula.

In sala è stata proiettata una delle ultime interviste, realizzata nel 2007 da Paola Atzeni, dalla quale è emersa la grande visione politica di Pietro Cocco, allora 90enne, che ha tracciato un quadro della situazione politica nazionale di quegli anni, rimarcando la grande delusione per l’esperienza di governo del Centrosinistra, dalla quale si aspettava un’impronta diversa sia in politica interna sia in politica estera.

Sono intervenuti inoltre l’on. Antonello Mereu, consigliere comunale di opposizione nelle consiliature guidate da Pietro Cocco, che ha sottolineato la sua grande abilità nel tenere unito l’intero Consiglio comunale, con grande rispetto e considerazione del ruolo dei consiglieri di opposizione, sulle grandi scelte ritenute utili all’interesse della città e del territorio ed il rammarico per l’amara conclusione della sua esperienza amministrativa; il figlio Sergio, che ha ringraziato tutti i presenti per aver voluto rendere omaggio alla memoria del padre Pietro, oltre trent’anni dopo la conclusione della sua esperienza politica e amministrativa; il giornalista Sandro Mantega che ha ricordato alcuni passaggi di una sua intervista pubblicata nel 2007 su L’Unione Sarda; e, infine, Salvatore Cherchi, ex parlamentare, sindaco di Carbonia e presidente della provincia di Carbonia Iglesias, che ha concluso l’incontro.

La seconda giornata dedicata al ricordo di Pietro Cocco a cent’anni dalla nascita, è prevista domenica 26 marzo con la proiezione del film “La terra dentro”, di Stefano Obino, nella sala della Fabbrica del Cinema, nella Grande miniera di Serbariu. La presentazione del film, prodotto cinque anni fa, della durata di 72′, verrà curata da Andrea Contu e sarà preceduta dall’intervento di Fabio Desogus, autore del libro “Pietro Cocco. Il minatore antifascista di Iglesias diventato sindaco di Carbonia”. Interverranno la famiglia Cocco e l’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Emanuela Rubiu.

                                         

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Il 24 e 26 marzo si terranno due iniziative per ricordare Pietro Cocco, sindaco di Carbonia, dirigente politico e sindacale.

La sala Astarte adiacente alla Sezione di Storia Locale di Carbonia, alla Grande miniera di Serbariu, ospiterà venerdì 24 marzo, a partire dalle 16.30, l’incontro “A cent’anni dalla nascita”. I lavori verranno coordinati da Salvatore Figus, operatore culturale.

Dopo la presentazione di Mario Zara, presidente dell’associazione “Amici della miniera”, verranno proiettati un filmato e delle immagini e il sindaco, Paola Massidda, porterà il saluto dell’Amministrazione comunale di Carbonia.

Sono previste relazioni e interventi di: Luciano Marrocu, storico; Paola Atzeni, antropologa; Enrico Pasqui, ex dirigente sanitario dell’ospedale Sirai di Carbonia; Antonio Saba, già consigliere regionale e sindaco di Carbonia; Giuseppe Casti, ex sindaco di Carbonia; Antonangelo Casula, già sindaco di Carbonia e sottosegretario delle Finanze; Ugo Piano, ex sindaco di Carbonia. Seguiranno un dibattito aperto al pubblico, i saluti della famiglia e le conclusioni, affidate a Salvatore Cherchi, ex parlamentare, sindaco di Carbonia e presidente della provincia di Carbonia Iglesias.

La seconda giornata, domenica 26 marzo, sarà dedicata alla proiezione del film “La terra dentro”, di Stefano Obino, nella sala della Fabbrica del Cinema, nella Grande miniera di Serbariu. La presentazione del film, prodotto cinque anni fa, della durata di 72′, verrà curata da Andrea Contu e sarà preceduta dall’intervento di Fabio Desogus, autore del libro “Pietro Cocco. Il minatore antifascista di Iglesias diventato sindaco di Carbonia”. Interverranno la famiglia Cocco e l’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Emanuela Rubiu.

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Si conclude sabato mattina, nella sala riunioni dell’AUSI di Monteponi, a Iglesias, “paesaggiminerari, progetti per Monteponi” III laboratorio internazionale di Architettura e Paesaggio, organizzato dall’AUSI, Consorzio per la promozione delle attività universitarie del Sulcis Iglesiente; dal DICAAR, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari; e dal CESA, Centro di Eccellenza perla Sostenibilità Ambientale.

Il programma della quinta ed ultima giornata (inaugurazione il 28 febbraio), prevede la presentazione dei lavori e delle critiche finali, con interventi di: Francesco Mola, prorettore dell’Università di Cagliari; Salvatore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis; Nicola Di Battista, direttore della rivista di architettura Domus; Emilio Agostino Gariazzo, sindaco di Iglesias e presidente dell’AUSI; Giorgio Massacci e Piercarlo Manca, esponenti del DICAAR-CESA, Centro di eccellenza per la sostenibilità ambientale; e, infine, Antonello Sanna, direttore del DICAAR.

 

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Dopo la disponibilità di Enel per la disponibilità per la fornitura energetica, la Rsu Eurallumina ha posto fine all’occupazione dell’assessorato dell’Ambiente.

«Eurallumina ci ha comunicato che Enel conferma la disponibilità per la fornitura energetica». Lo ha annunciato l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, oggi negli uffici di via Roma, ai rappresentanti della Rsu di Eurallumina, i quali hanno ringraziato l’esponente della Giunta per l’azione sinergica svolta dalla Regione.
«Ci eravamo lasciati ieri in attesa della risposta di Eurallumina e ora è arrivata – ha proseguito Donatella Spano -. Le interlocuzioni politiche portate avanti dal Presidente Francesco Pigliaru, oltre che da me e dal Coordinatore regionale per l’attuazione del Piano Sulcis Salvatore Cherchi, hanno avuto gli esiti positivi attesi e ne siamo davvero soddisfatti perché i lavoratori e le loro famiglie aspettavano risposte».
«Ribadiamo di nuovo il nostro impegno a procedere con l’istruttoria con la conferenza di servizio prevista entro gennaio – ha affermato il direttore generale Paola Zinzula -, affinché gli Uffici possano completare il procedimento amministrativo nel pieno della loro autonomia di giudizio tecnico.»
«Enel comunica che, per quanto riguarda il progetto di trasferimento del vapore ad Eurallumina – spiega La Rsu Eurallumina -, momentaneamente non vi sono le condizioni per poterlo attuare, mentre si conferma la messa a disposizione del carbonile, come già fatto anche nella conferenza dei servizi di dicembre 2015. Il passo successivo è la ratifica della lettera inviata da Enel  da parte di Rusal mediante una nota da inviare presso il servizio SVA.»
Stamane i rappresentanti della Rsu hanno comunicato ai lavoratori presenti davanti alla sede istituzionale, le  evoluzioni delle ultime ore, in attesa della sopra citata nota che, ufficializzando la ripresa della procedura autorizzativa ha messo fine all’occupazione della sala riunioni dell’assessorato all’Ambiente. La nota inviata dalla Rusal è stata ricevuta dal servizio SVA intorno alle ore 11.30.
«Solo con la ricezione della nota riparte ufficialmente l’iter autorizzativo precedentemente sospeso e che dovrà culminare nella conferenza dei servizi che l’assessore Spano ha indicato entro e non oltre il mese di gennaio 2017 – si legge in una nota della Rsu Eurallumina -. Avuto riscontro in un incontro svolto nella tarda mattinata, direttamente dall’assessore dell’Ambiente e dai tecnici del servizio SVA, della ripresa ufficiale della procedura autorizzativa, condizione imprescindibile, la Rsu ha informato immediatamente i lavoratori, mettendo fine all’occupazione iniziata il giorno 13 dicembre e alle recenti e costanti iniziative svolte in questi giorni, ristabilendo la normale attività all’Interno dello stabilimento, ma mantenendo in essere la mobilitazione permanente già decisa dall’assemblea generale dei lavoratori Eurallumina. Sono chiari, palesi e riconosciuti, il peso e l’efficacia della mobilitazione messa in atto dalla Rsu e dai lavoratori Eurallumina, incassando il sostegno di diversi enti e varie forza istituzionali, politiche e sindacali. Mobilitazione mirata alla risoluzione di una situazione di stallo che ha di fatto bloccato la procedura autorizzativa, col rischio di interromperla definitivamente, inficiando la lotta e i sacrifici messe in atto dai lavoratori Eurallumina in anni di vertenza. Si riparte da dove il procedimento è stato interrotto e l’obiettivo rimane arrivare alla conferenza decisoria entro e non oltre la data sopra indicata dall’assessorato dell’Ambiente. Per arrivare a tale obiettivo – conclude la Rsu Eurallumina -, la mobilitazione e le iniziative di sollecitazione proseguiranno nel modo e nella forma che lo stato della vertenza richiederà necessarie.»

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È trascorsa la prima notte di occupazione per i lavoratori della Rsu Eurallumina. Sistemati nella sala riunioni al piano terra dell’assessorato dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari, con sacchi a pelo e coperte, hanno mantenuto il presidio nelle lunghe ore notturne, in attesa che il nuovo giorno porti le risposte alle richieste esposte ieri, dopo il blitz che li ha visti protagonisti di un’azione eclatante. I contatti e le interlocuzioni avute nel corso dell’intera giornata, sino alla tarda serata (l’assessore Donatella Spano ed il coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi hanno incontrato la Rsu alle 21.00), hanno fatto trapelare che l’Enel starebbe predisponendo una lettera di chiarimento sulle proprie intenzioni, in riferimento alla scadenza del 15 dicembre (domani), in merito alla fornitura diretta del vapore (sempre prodotto da carbone) necessario ad Eurallumina per le sue produzioni o, comunque, in assenza di questa soluzione, la disponibilità del carbonile per lo stoccaggio del materiale necessario per la marcia dell’impianto di cogenerazione, progetto originario in fase di valutazione da parte dello Sva, dall’ex provincia di Carbonia Iglesias ed altri enti. In mancanza di questo requisito (disponibilità del carbonile), l’iter procedurale che si avviava alla conclusione con l’ormai attesa prossima conferenza dei servizi, resterebbe bloccato. Una prospettiva ritenuta inaccettabile dai lavoratori Eurallumina, dopo anni di lotte e sacrifici e, per questo, sono determinati a proseguire l’occupazione, qualora fosse necessario, anche ad oltranza.

Per oggi, intanto, sono state sospese tutte le attività all’interno dello stabilimento, dove verranno garantite solo emergenze, messa in sicurezza e gestione delle acque di falda e della barriera idraulica e, alle 9.00, è prevista l’assemblea generale con presidio davanti all’assessorato regionale dell’Ambiente dei lavoratori provenienti da Portovesme, per dare supporto ai loro rappresentanti in occupazione all’interno dell’assessorato e far salire così il livello delle rivendicazioni.

«La Rsu – si legge in una nota – intende rimarcare che tale azione non vuole assolutamente essere intesa come pressione verso chi è preposto a verifiche e valutazioni, di cui, a partire dall’assessore e dal suo staff, sino agli uffici, si apprezza impegno e competenza, una linea che ha sempre ribadito. Per primi i lavoratori pretendono rigoroso rispetto delle norme che regolano le tematiche ambientali e della sicurezza, e predicano il buon senso, affinché il lavoro e il futuro di centinaia di famiglie venga coniugato con esse.»

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Erano partiti questa mattina da Portovesme per Cagliari con un programma che prevedeva l’attuazione dell’ennesimo presidio in via Roma, sul piazzale dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente ma, una volta arrivati a destinazione, la manifestazione di protesta si è trasformata in qualcosa di più clamoroso, con l’occupazione degli uffici dell’assessorato, dove hanno incontrato l’assessore Donatella Spano.

La Rsu Eurallumina chiede la convocazione di un incontro urgente tra il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, gli assessori regionali dell’Ambiente Donatella Spano e dell’Industria Maria Grazia Piras, l’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna Giorgio Sanna, il coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi, la Rusal Eurallumina e l’Enel, per affrontare in maniera definitiva i problemi delle procedure autorizzative per l’avvio del progetto di ripresa produttiva di Eurallumina.

Rsu e lavoratori Eurallumina chiedono:

  • che entro il 15 dicembre arrivi il definitivo accordo per la realizzazione del vapordotto per la durata di un contratto condiviso e sui costi complessivi riferiti alle forniture;
  • in mancanza di questo, che le procedure in corso proseguano nel rispetto della tabella di marcia e si arrivi entro la fine del 2016 alla conferenza decisoria sul progetto, attualmente unico in fase di approvazione;
  • annunciano che non potranno accettare che la disponibilità all’utilizzo del carbonile, avvalorata nella conferenza dei servizi del 29/30 dicembre 2015, sino ad oggi mai ritirata, per cui nel novembre 2015 venne consentito il sopralluogo ai tecnici dello SVA dell’ex provincia di Carbonia Iglesias e dei vari enti facenti parte delle procedure di valutazione, possa diventare un blocco ed un rinvio sine die della conclusione dell’iter autorizzativo, ormai in dirittura d’arrivo;
  • che la presidenza della Giunta regionale, l’assessorato regionale dell’Ambiente, il coordinamento del Piano Sulcis e tutti i soggetti coinvolti si attivino presso il Governo e l’Enel, per il superamento immediato di questo eventuale vincolo.

«Il tempo dei rinvii e dei temporeggiamenti è finito – denuncia la Rsu Eurallumina – il regime di sostegno ai lavoratori ottenuto perché era in dirittura d’arrivo il progetto di ripresa produttiva, è giunto alla metà del percorso e potrebbe essere interrotto in qualsiasi momento se questo non si concretizzasse nello spazio del brevissimo tempo indicato e arrivare come previsto dal piano industriale alla fine del 2018 per l’avvio delle produzioni. Per raggiungere quell’obiettivo, i lavori per le opere di approvvigionamento energetico in autoproduzione o da terzi, devono partire entro il primo semestre 2017. Noi non tifiamo – aggiunge la Rsu – qui è in ballo la vita dei lavoratori e delle loro famiglie, non è una partita di calcio, per l’una o l’altra soluzione, ma per la soluzione!!! Definitiva e certa e non a mesi, ma a giorni!!! Da qui non ce ne andiamo!!! La nostra reazione, siamo già in regime di mobilitazione permanente, ma sin qui civile e rispettosa, in caso di sviluppi negativi sarà immediata e durissima, esploderanno la rabbia e la frustrazione sin qui accumulate, alimentate dall’essere ormai giunti al traguardo, e sarà indirizzata verso chiunque, in qualsiasi modo e forma, si opporrà al raggiungimento del nostro obiettivo.»

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Ponte di Sant'Antioco 1 copia

«Che fine hanno fatto i fondi destinati al canale navigabile della laguna di Sant’Antioco, ben 700mila euro, indispensabili per garantire la percorribilità di un tratto di mare battuto sia dalle barche da pesca, sia dai diportisti?»

Lo chiede il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci.

«Non si trattava mica di opere di poco conto – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco -, ma di interventi che avrebbero rappresentato una piccola rivoluzione assicurando la navigabilità a tutti gli utenti, e non soltanto ai pescatori esperti che conoscono perfettamente le secche della laguna (i quali, tuttavia, incontrano difficoltà durante la navigazione notturna, visto che le boe di segnalazione sono sparite, finite alla deriva o semplicemente non funzionano).»

«I 700mila euro, stanziati dall’ex Provincia di Carbonia Iglesias, erano stati inseriti nella programmazione del famigerato Piano Sulcis e oggi, a causa dei problemi cui è andata incontro la provincia del Sud Sardegna nel chiudere il bilancio, sono stati definanziati senza battere ciglio. Un’operazione che ci lascia sgomenti. Insomma, siamo alle solite. Il comune di Sant’Antioco paga il prezzo di chi considera il Piano Sulcis un salvadanaio da cui attingere nei momenti di difficoltà. L’ennesimo scippo consumato a danni della comunità antiochense, nel silenzio generale. Non una parola spesa dal coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi – sottolinea Ignazio Locci -, men che meno da parte dell’assessore Paolo Maninchedda.»

Ignazio Locci ha presentato un emendamento, sottoscritto dall’intero gruppo di Forza Italia Sardegna, alla variazione di bilancio DL 384: un milione di euro «per la manutenzione del canale navigabile dell’arcipelago del Sulcis, opera già delegata alla provincia del Sud Sardegna (Piano Sulcis)».

«Mi auguro che prevalga il buon senso – conclude Ignazio Locci – ed il centrosinistra alla guida Regione prenda atto dell’importanza dei lavori dicendo sì alla proposta di finanziamento.»

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64 proposte di investimento presentate, di cui 49 giudicate ammissibili. Per 36 si sono concluse le istruttorie di merito ed è in corso la verifica del merito di credito. Sei proposte, invece, hanno già tagliato il traguardo finale e l’esito positivo è stato comunicato ai soggetti proponenti. Sono le cifre del bando per l’incentivazione delle nuove imprese previsto dal Piano Sulcis, con investimenti che comportano spese ammissibili fino a 800mila euro, comunicate poco fa, con una nota, dal coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi.

Il dato è riferito al 10 novembre di quest’anno. Alla luce della notevole richiesta di incentivi, e tenendo conto che lo sportello telematico è aperto almeno fino al 31 dicembre, salvo proroghe, è stato deciso di incrementare la dotazione finanziaria del bando, rideterminata in 11 milioni e 480mila euro. La determinazione è stata firmata dal Direttore generale del Centro generale di programmazione, che è anche il soggetto attuatore del programma di incentivazione delle imprese.

Tore Cherchi 5 copia

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E’ stato approvato lo studio di fattibilità dell’Ente acque della Sardegna per realizzare la interconnessione delle dighe del Sulcis Iglesiente con il sistema idrico regionale. Il progetto, inserito nel Piano Sulcis, prevede 60 milioni di euro contenuti nel Patto per la Sardegna.

«Il Patto per lo sviluppo della Sardegna ha assegnato  59 milioni di euro per messa in sicurezza degli approvvigionamenti idrici del Sulcis Iglesiente attraverso la interconnessione delle dighe di Tratalias e Iglesias con il bacino del Cixerri e quindi con il sistema del Flumendosa – spiega Salvatore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis -. La somma si aggiunge al milione di euro già disponibile per la progettazione di opere che assumono carattere strategico per gli usi civili e agricoli dell’acqua. Il programma è compreso nel Piano Sulcis. L’Ente acque della Sardegna ha realizzato un impegnativo e dettagliato studio di fattibilità, approvato a inizio agosto dall’assessorato dei lavori pubblici, su cui è in apertura  la procedura di scoping da parte dell’assessorato ambiente. Contestualmente si procede con la progettazione.»

«La prossima settimana – conclude Salvatore Cherchi – si terrà una delle periodiche riunione del coordinamento del piano Sulcis, con i soggetti regionali e i sindaci dei Comuni interessati per  fare il punto su un progetto di cui esisteva solamente il titolo e che a questo punto ha preso corpo.»

Diga Tratalias 2Diga Bau Pressiu copia

Cagliari 02/09/2016