21 November, 2024
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Sentito questa mattina in videoconferenza dalla commissione speciale Insularità, il professor Tommaso Edoardo Frosini, uno dei massimi costituzionalisti italiani, con solide radici in Sardegna, ha parlato apertamente delle «tre strade che si possono percorrere, senza che l’una escluda le altre, per arrivare al riconoscimento in Costituzione del principio dell’insularità della Sardegna».
Secondo lo studioso, chiamato dal presidente Michele Cossa a dare il suo contributo dopo una serie di articoli scientifici sulla Sardegna e sul Mezzogiorno italiano, il professor Tommaso Edoardo Frosini ha ricordato che «nel 2001 il legislatore costituzionale riformò il testo del 1948 eliminando il riferimento al principio di valorizzazione delle isole e del Mezzogiorno. Questo fatto ha creato una sorta di ferita: è come se il problema dell’insularità da venti anni non ci fosse più. E invece sappiamo bene che esiste e non soltanto nei trasporti interni e nei collegamenti esterni».
Per il professore le soluzioni potrebbero derivare «dal percorso in atto, ovvero la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare, che con l’emergenza di questi mesi si è però fermata alla commissione Affari costituzionali del Senato. La seconda ipotesi percorribile è quella di una legge ordinaria, che riconosca alla Sardegna una serie di prerogative, soprattutto sui trasporti. Una legge che potrebbe richiamare il principio costituzionale spagnolo del cosiddetto “echo insular”, ossia il fattore insulare che fa della Sardegna un attore unico. Anche in questo caso sarebbe preferibile un percorso legislativo dal basso e popolare, per arrivare all’obiettivo. Una volta approvata, sarebbe più facile dare poi copertura costituzionale a questa legge».
La terza via teorizzata dal costituzionalista è invece incentrata sulla legislazione regionale: «Immagino un testo che, alla luce dello Statuto, rimarchi il principio dell’insularità e nel caso di conflitto di attribuzione sollevato dal Governo, sarà la Corte costituzionale ad occuparsi del problema. Potrebbe arrivare a una sentenza che riconosca l’insularità aprendo così la strada alla legislazione parlamentare».
In risposta alle domande poste dai consiglieri Giuseppe Meloni (Pd) e Antonello Peru (Udc) e Giovanni Satta (Psd’Az), il professor Tommaso Edoardo Frosini ha aggiunto: «Il rapporto con l’Europa è delicato e riguarda tutto il sistema insulare europeo. Non possiamo realisticamente sperare che sia la Ue, che agisce in modo lobbistico, a risolvere i problemi della Sardegna anche se ipotizzo la strada del ricorso alla Corte europea di Giustizia per arrivare al riconoscimento della insularità sarda. Allo stesso modo, però, potrebbe essere il presidente Solinas a chiedere un efficace pronunciamento sull’insularità alla Conferenza Stato Regioni».
Di Europa e legislatore europeo ha parlato anche Salvatore Cicu, più volte parlamentare italiano ed europeo, che ha ricordato una sua risoluzione del 2016 per il riconoscimento degli svantaggi geografici e materiali della Sardegna e di tutto il sistema insulare europeo. «Se non ora, quando sarà il momentoha detto Salvatore Cicudi consentire alla Sardegna di esprimere tutto il suo potenziale sociale ed economico? E il riconoscimento dell’insularità serve proprio a questo.»
Anche il presidente Michele Cossa ha riflettuto sul punto: come la pandemia in atto inciderà sulla battaglia popolare per il riconoscimento dell’insularità sarda. «Si apre per noi uno scenario inedito anche sotto questo profilo ha detto il presidente della Commissione ma riteniamo proprio per questo che ogni sforzo debba essere fatto, in tutte le sedi istituzionali, per riconoscere alla Sardegna la sua insularità e darle subito gli strumenti che servono per farla crescere in armonia con l’Europa».
Il presidente Michele Cossa ha espresso soddisfazione per i lavori della Commissione: «Siamo riusciti ad effettuare la seduta a distanza e il sistema ci ha consentito di partecipare come se fossimo tutti presenti mentre invece ogni commissario si è connesso dal proprio studio in totale sicurezza».

 

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Considerata la rilevanza delle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo del prossimo 26 maggio, le associazioni Sardegna 2050 e Open Med, la Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche con il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e il Centro d’informazione Europe direct Regione Sardegna incontrano i candidati sardi e le candidate sarde al Parlamento europeo all’incontro pubblico “Quale Sardegna, in quale Europa”, che si terrà lunedì 13 maggio, dalle ore 17.00, nell’Aula Magna Maria Lai, in via Nicolodi 102, a Cagliari.

L’iniziativa vuole essere, per le candidata e i candidati, un importante momento di confronto e approfondimento delle loro linee programmatiche e delle azioni concrete che intendono attuare nella prossima legislatura 2019-2024 su alcuni temi prioritari, anche per il futuro della Sardegna, e urgenti di riforma: migrazione e politiche di vicinato, istruzione e occupazione giovanile, insularità e trasporti, Agenda 2030 e sviluppo sostenibile.

L’evento, che aderisce alla campagna stavoltavoto.eu , nasce dalla convinzione che le prossime elezioni europee rappresentino per la Sardegna (e non solo) un’importante opportunità di democrazia e per contribuire a scegliere in quale Europa vogliamo vivere.

Hanno aderito all’incontro: Salvatore Cicu (Forza Italia), Sonia Pilli (Lega), Andrea Soddu (Partito Democratico), Omar Tocco (La Sinistra), Alessandra Todde (Movimento 5 Stelle), Egidio Trainito (Europa Verde), Antonella Zedda (Fratelli d’Italia).

Nel rispetto della par condicio l’incontro si svolgerà in modo da assicurare parità di condizioni nell’esposizione delle opinioni e posizioni politiche con formulazione di una stessa domanda alla volta a ciascun/a candidato/a con un tempo massimo di risposta uguale per tutti, da osservare con estrema precisione

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Le imprese artigiane della Sardegna vogliono contare di più in Europa e, soprattutto, pretendono che il Governo Continentale tenga maggiormente in considerazione la rete delle piccole e medie aziende italiane.

Sono queste le principali richieste che una delegazione di Confartigianato Imprese Sardegna, a Bruxelles, ha formulato al Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, all’europarlamentare sardo, Salvatore Cicu, che ha ospitato il gruppo dirigente artigiano, e a diversi funzionari della Commissione Europea, durante una “tre giorni”, nella quale sono state affrontate tematiche relative alle problematiche che ostacolano l’attività e la crescita delle realtà produttive sotto i 15 dipendenti. In particolare, gli artigiani hanno discusso dell’accesso al credito, del sistema bancario e della lentezza dei programmi operativi regionali; ad oggi, infatti, è stato speso poco più del 10% delle risorse a disposizione. Tra gli altri argomenti affrontati, lo sviluppo della continuità territoriale per la Sardegna, le ricadute sull’Isola del nuovo ciclo della programmazione europea 2021-2027, le attività di SmeUnited a difesa delle PMI, la valorizzazione e la tutela dei prodotti agroalimentari isolani, la crescita delle giovani imprese, ma anche, le opportunità economiche e finanziarie per gli imprenditori ed il sistema legislativo dell’Unione europea.

La delegazione sarda, nell’incontro con il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, attraverso l’intervento del presidente di Confartigianato Sardegna, Antonio Matzutzi, ha sottolineato come le piccole realtà abbiano necessità di essere comprese e sostenute. «E’ necessario che l’UE ascolti con maggiore attenzione la voce delle micro e piccole imprese – ha sottolineato Matzutzi – ma, soprattutto, di quell’economia reale che rappresenta la vera forza della Sardegna e del nostro Paese. L’Istituzione Europea è l’unico strumento efficace per fermare i troppi “no” che oggi avvertiamo a tutti i livelli

«Non possiamo più considerare l’Europa come una semplice “fiera delle opportunità” attraverso la quale fruire delle risorse – ha invece evidenziato Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato – l’UE è molto di più; è coesione sociale, è condivisione di diritti e doveri, è strategia comune

«Per questo – ha ripreso il presidente Antonio Matzutzi – in modo comune, è necessario ripensare un’Istituzione Europea più dinamica e disegnata a misura di piccola e media impresa, che nel Continente rappresenta il 98% del mondo produttivo

E i numeri confermano la necessità esposta dal presidente di Confartigianato Sardegna. Le micro e piccole imprese in Europa sono 23,8 milioni, il 98% delle attività produttive (91% 1-9 dipendenti, 7% 10-49 dipendenti, 1% 50-250 dipendenti, 1% oltre 250 dipendenti) e creano 75 milioni di posti di lavoro, contribuendo per 2/3 al PIL europeo.

Alle richieste poste dalla delegazione di Confartigianato Sardegna, ha risposto il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.

«Le piccole e medie imprese hanno dimostrato grande capacità nel saper reagire e reggere ai momenti congiunturali difficili – ha dichiarato Antonio Tajani – ma l’imprenditoria che voi rappresentate ha bisogno di interventi per essere protetta dal punto di vista economico e per crescerePer questo, in questi anni – ha aggiunto il presidente – abbiamo lavorato sia alla direttiva europea sul ritardo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, che tutela la sopravvivenza delle piccole imprese, sia sui prestiti erogati dalle banche, fondamentali per la crescita del sistema imprenditorialeIn Europa – ha sottolineato Antonio Tajani – è necessario riscoprire la necessità di avere una vera politica comunitaria. Se si pensa che l’Europa significa mezzo miliardo di persone, è facile comprendere quale sia la responsabilità di chi li rappresenta. Bisogna quindi pensare a un’Europa più attenta ai bisogni di quel 98% di piccole imprese che rappresenta economia e lavoro per i territori e per le nuove generazioni
«Nel prossimo ciclo di programmazione europea 2021-2027 ci saranno tanti fondi a disposizione per piccole e medie e imprese in tanti settori – ha commentato l’Europarlamentare sardo, Salvatore Cicu – soprattutto, per l’export e il turismo ma anche per innovare, investire e aprire nuove strade verso l’internazionalizzazione. I fondi, purtroppo, sono ancora poco utilizzati per mancanza di capacità progettuale – ha concluso Salvatore Cicu – per accedervi, infatti, è necessario farlo con degli esperti che sappiano operare in maniera scientifica e professionale. Per questo è fondamentale che le imprese facciano rete e si consorzino.»

Gli imprenditori di Confartigianato Sardegna, nella Capitale belga in rappresentanza delle imprese associate, hanno convenuto come l’Europa sia una necessità alla quale non sia possibile rinunciare anche se, in questo momento, viene percepita come un ostacolo. Su questa “crisi d’identità europea”, quindi è necessario ripensare all’Istituzione che possa portare maggiore unitarietà e coesione tra popoli diversi ed economie.

Della delegazione, capitanata dal presidente regionale, Antonio Matzutzi, e dal segretario regionale, Stefano Mameli, hanno fatto parte anche la presidente ed il degretario di Confartigianato Sassari, Maria Amelia Lai ed Antonio Alivesi, il presidente ed il segretario di Confartigianato Oristano, Sandro Paderi e Marco Franceschi, il presidente e segretario di Confartigianato Nuoro-Ogliastra Giuseppe Pireddu e Pietro Mazzette, il presidente di Confartigianato Gallura, Giacomo Meloni, e la dirigente di Confartigianato Sud Sardegna, Norella Orrù.

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Domani, lunedì 22 ottobre alle ore 10.30, nella Sala del Retablo del Consiglio Comunale di Cagliari, verrà presentata alla stampa di “Connessioni 2018” – Fiera del Volontariato Internazionale e della Mobilità Culturale in Sardegna – che si terrà a Cagliari, nell’ex Manifattura Tabacchi, il 26 e 27 ottobre.

“Connessioni”, giunta alla sua terza edizione, è una manifestazione che si tiene ogni anno in Sardegna per promuovere il volontariato internazionale, la mobilità culturale, lo scambio di buone pratiche, l’ideazione di nuovi progetti. L’evento, è realizzato dal Comitato delle Associazioni sarde per la mobilità internazionale, con i patrocini della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari e il sostegno del Centro Servizi per il Volontariato – Sardegna Solidale,  

L’edizione 2018 è realizzata in collaborazione con i festival “I libri aiutano a leggere il mondo” e Il “Festival Transistor”. Tra gli appuntamenti in programma vi sono una tavola rotonda sull’Europa di domani a cui prenderanno parte gli europarlamentari Salvatore Cicu e Renato Soru che risponderanno alle domande di una platea di giovani provenienti da varie parti d’Europa, un incontro con Folco Terzani, figlio del celebre scrittore, una fiera delle associazioni a cui prenderanno parte 50 organizzazioni provenienti da 11 Paesi europei, conferenze d’approfondimento, workshop e momenti ricreativi.  La partecipazione a “Connessioni” è gratuita e aperta a tutti.

All’incontro con la stampa interverranno il presidente del Consiglio comunale Guido Portoghese, Nanda Sedda del Centro Servizio per il Volontariato e i rappresentanti del Comitato promotore dell’evento.

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Venerdì 28 settembre, dalle 9.30, alla Mediateca del Mediterraneo, in via Mameli 164, a Cagliari, si terrà il convegno “INVESTEU: Opportunità per le imprese e il territorio”.

I relatori tecnici, tutti altamente qualificati, comprendono esperti della Commissione Europea, della Bei, della Cassa Depositi e Prestiti, di Confindustria, Confcommercio e ABI Regione Sardegna. Sul versante politico interventi dell’assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci e degli eurodeputati Renato Soru e Salvatore Cicu. 

L’incontro, promosso dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea in collaborazione con il Gruppo BEI e la Cassa Depositi e Prestiti, ha l’obiettivo di illustrare a piccole medie imprese, associazioni di categoria, banche e istituti di credito, università ed amministrazioni pubbliche le opportunità offerte dal Piano di Investimenti per l’Europa (il cosiddetto “Piano Juncker”) a sostegno degli investimenti e driver essenziale per innovazione, crescita e competitività. 

Programma

9.30 Registrazione partecipanti e welcome coffee

10.00 Saluti di apertura
Alessandro Cossa, dirigente del Servizio Cultura e Spettacolo del comune di Cagliari
Antonello Chessa – Europe Direct Regione Sardegna

Raffaele Paci – Vice presidente Regione Sardegna con delega ai fondi strutturali “Politiche regionali sugli strumenti finanziari attivati in Sardegna”

10.30 LA CAPACITÀ DI ATTIVAZIONE DEGLI INVESTIMENTI NEL MEZZOGIORNO Stefano Prezioso – Svimez

11.00 – 12.00 LE ISTITUZIONI: IL PIANO D’INVESTIMENTI PER L’EUROPA, OBIETTIVI RAGGIUNTI E PROSPETTIVE FUTURE Moderatore: Antonello Chessa

Daria Ciriaci – CE Commissione Europea “Il Piano d’investimenti per l’Europa: oggi e domani” 
Marco Santarelli – BEI Banca Europea degli Investimenti “I bracci operativi del piano: BEI E FEI”
Fabio Maisto – CDP Cassa depositi e prestiti “Il Piano Juncker: il ruolo di CDP come istituto nazionale di promozione”
 

12.00 – 13.00 IL PIANO JUNCKER IN ITALIA: LA PAROLA ALLE IMPRESE E AL SETTORE BANCARIO GLI INVESTIMENTI PER LO SVILUPPO DELLA SARDEGNA

Alberto Scanu – presidente Confindustria Sardegna
Federica Caria – Confcommercio Sardegna – L’esperienza in Sardegna: un modello da migliorare
Giuseppe Cuccurese – presidente Commissione ABI Regione Sardegna

IL SETTORE BANCARIO E IL PIANO JUNCKER NELLA REGIONE SARDEGNA

13.00 – 13.30 Tavola rotonda Moderatore: Fabrizio Spada – Parlamento europeo in Italia con la presenza degli onorevoli Salvatore Cicu e Renato Soru – Parlamento europeo

13.30 Sessione Q&A e chiusura evento

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Venerdì 28 settembre, a partire dalle 9.30, si terrà a Cagliari, presso la Sala Eventi della Mediateca del Mediterraneo, in via Mameli 164, il il convegno “INVESTEU: Opportunità per le imprese e il territorio”. 

L’incontro, promosso dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea in collaborazione con il Gruppo BEI e la Cassa Depositi e Prestiti, ha l’obiettivo di illustrare a piccole medie imprese, associazioni di categoria, banche e istituti di credito, università ed amministrazioni pubbliche le opportunità offerte dal Piano di investimenti per l’Europa (il cosiddetto “Piano Juncker”) a sostegno degli investimenti e driver essenziale per innovazione, crescita e competitività.

I relatori, tutti altamente qualificati, comprendono esperti della Commissione Europea, della Bei, della Cassa Depositi e Prestiti, di Confindustria, Confcommercio e ABI Regione Sardegna. Sul versante politico interventi dell’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci e degli eurodeputati Renato Soru e Salvatore Cicu. 

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La Sala Corpus della Tonnara Su Pranu ha ospitato questa mattina il convegno “Tonnare fisse: prospettiva di sviluppo ed attrattività turistica per il rilancio della pesca sostenibile”, organizzato dalla Pro Loco di Portoscuso, dalla società Tonnare di Sardegna e dal comune di Portoscuso, nell’ambito delle iniziative per la 48ª Sagra del Tonno di Portoscuso.

Al tavolo della presidenza, con il moderatore Pasquale Porcu, enogastronomo e giornalista della Nuova Sardegna,  la presidente della Pro Loco di Portoscuso, Maria Plaisant, e i sindaci di Portoscuso Giorgio Alimonda, di Carloforte Salvatore Puggioni (non ha potuto partecipare, per concomitanti impegni, il sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto).

Nel corso del dibattito, si è parlato dei vari temi legati alla pesca del tonno, con un’attenzione particolare alla situazione attuale e dalle prospettive di sviluppo delle tonnare del Sulcis; alle politiche di salvaguardia che hanno favorito la ricostituzione della popolazione del tonno rosso; alle prospettive turistiche, sia attraverso eventi quali il Girotonno di Carloforte e la stessa Sagra di Portoscuso, sia con l’esperienza in progress del museo della tonnara di Stintino, dove la cultura della pesca del tonno, interrotta ormai da alcuni decenni, vive attraverso l’esposizione museale inaugurata un paio di anni fa.

Non si poteva non parlare delle quote tonno, istituite dall’Unione europea per salvaguardare il tonno dal rischio estinzione ma divenute poi un limite per le tonnare del Sulcis, sacrificate a vantaggio delle altre tipologie di pesca praticate in altre regioni italiane.

Di tutti questi temi hanno parlato, tra gli altri, Pietro Addis, dell’Università di Cagliari; Franca Cherchi, ex sindaco di Portoscuso ed ex vicepresidente del Consiglio regionale; Gabriele Carenti, archeozoologo e consulente scientifico del Museo della Tonnara di Stintino; il parlamentare europeo Salvatore Cicu (Forza Italia); e, infine, gli assessori regionali del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas e dell’Agricoltura e della Pesca Pier Luigi Caria. Presenti anche la consigliera regionale Alessandra Zedda (Forza Italia), l’ex parlamentare Francesco Sanna (Partito democratico) ed il sindaco di Buggerru, Laura Cappelli.

Durante lo svolgimento dei lavori, abbiamo intervistato l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria.

           

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Sabato 16 giugno, dalle ore 10.30, la Sala Corpus della Tonnara Su Pranu ospiterà un convegno sul tema “Tonnare fisse: prospettiva di sviluppo ed attrattività turistica per il rilancio della pesca sostenibile”, organizzato dalla Pro Loco di Portoscuso, dalla società Tonnare di Sardegna e dal comune di Portoscuso, nell’ambito delle iniziative per la 48ª Sagra del Tonno di Portoscuso.

Dopo i saluti del presidente della Pro Loco di Portoscuso, Maria Plaisant, interverranno i sindaci di Portoscuso Giorgio Alimonda, di Carloforte Salvatore Puggioni e di Favignana Giuseppe Pagoto.

Numerosa ed altamente qualificata la presenza degli ospiti.

Tonnare di Sardegna: «La situazione e le prospettive per lo sviluppo delle tonnare del Sulcis».

Università degli Studi di Cagliari, dottor Pietro Addis: «Le politiche di salvaguardia che hanno favorito la ricostituzione della popolazione del tonno rosso».

Franca Cherchi, ex sindaco di Portoscuso ed ex vicepresidente del Consiglio regionale: «Su Stasoni: Portoscuso, dai ricordi al futuro».

Museo Tonnare Stintino, dott.ssa Emanuela Sias, biarcheologa e responsabile della didattica museale e dott. Gabriele Carenti, archeozoologo e consulente scientifico del Museo: «Il Museo della Tonnara di Stintino: un’esperienza in progress».

Ruben Razzante, giornalista e docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: «L’importanza dell’informazione e della comunicazione per la valorizzazione e promozione delle attività produttive».

Pasquale Porcu, enogastronomo e giornalista della Nuova Sardegna: «Il Tonno: da piatto della tradizione marinara a cibo glamour della ristorazione di lusso».

Chiara Baschetti, protagonista della fiction “L’Isola di Pietro”.

Salvatore Cicu (Forza Italia) e Renato Soru (Partito democratico), parlamentari europei: «Proposta al Parlamento europeo per l’inserimento delle tonnare fisse nelle liste del patrimonio culturale dell’Unesco e l’implementazione delle quote tonno a favore delle tonnare fisse».

Pierluigi Caria, assessore regionale dell’Agricoltura e della Pesca: «Il vettore della pesca in Sardegna: sfide, prospettive ed opportunità per uno sviluppo sostenibile».

Barbara Argiolas, assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio: «Il brand tonno per la destinazione turistica».

I lavori saranno moderati dal giornalista de La Nuova Sardegna Pasquale Porcu.

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La legge 81/2017 sarà al centro del convegno “Jobs Act del lavoro autonomo”, in programma venerdì 26 gennaio, dalle 9.30, al T-Hotel di Cagliari, organizzato da Confprofessioni Sardegna, la rappresentanza sindacale di categoria che tutela nell’isola gli interessi dei liberi professionisti, e che intende offrire in questo modo un momento di informazione e di confronto sulle opportunità garantite dalla nuova normativa riguardanti, ad esempio, il welfare, la formazione, l’accesso ai fondi europei e quello al credito, il sostegno al reddito e nuovi ambiti di business. 

Al convegno (che sarà aperto dai saluti degli assessori regionali al Lavoro Virginia Mura, all’Industria Maria Grazia Piras, agli Affari Generali Filippo Spanu, e da quello del presidente nazionale di Confprofessioni Gaetano Stella) parteciperanno numerosi esperti tra cui il presidente dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro Maurizio Del Conte, il presidente di Confprofessioni Lazio Andrea Dili, la deputata Chiara Giribaudo e l’europarlamentare Salvatore Cicu.

La prima tavola rotonda si terrà nel corso della mattinata e avrà come tema “Lo Statuto del lavoro autonomo e il professionista 4.0”. Interverranno  Maurizio Del Conte, Luca Galassi, Andrea Dili, Massimo Temussi, Chiara Giribaudo e Salvatore Cicu.

La seconda, a partire dalle 14.45, verterà invece su “Lo studio professionale tra vecchie e nuove forme di lavoro, formazione permanente e welfare inclusivo” e vedrà gli interventi di Caterina Cabiddu, Paola Cogotti, Alberto Vacca, Luca De Gregorio e Francesco Monticelli.

A fare sintesi dell’intera giornata sarà, nell’intervento conclusivo, la presidente di Confprofessioni Sardegna Susanna Pisano.

 

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Venerdì 26 gennaio si terrà a Cagliari una giornata dedicata al “Jobs Act del lavoro autonomo”, la legge 81/2017 che garantisce maggiori tutele ed opportunità a una vasta platea di professionisti, organizzata da Confprofessioni Sardegna, la rappresentanza sindacale di categoria che tutela nell’isola gli interessi dei liberi professionisti, e che intende offrire in questo modo un momento di informazione e di confronto sulle opportunità garantite dalla nuova normativa riguardanti, ad esempio, il welfare, la formazione, l’accesso ai fondi europei e quello al credito, il sostegno al reddito e nuovi ambiti di business. «La legge 81/2017 è particolarmente importante perché rappresenta per i lavoratori autonomi una sorta di statuto – spiega Susanna Pisano, presidente di Confprofessioni Sardegna – fornendo nuovi diritti e nuove opportunità».

L’appuntamento è fissato a partire dalle 9.30 al T-Hotel, con il convegno “Jobs Act del lavoro autonomo” a cui parteciperanno numerosi esperti tra cui il presidente nazionale di Confroprofessioni Gaetano Stella, il presidente dell’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del Lavoro Maurizio Del Conte, il presidente di Confprofessioni Lazio Andrea Dili, la deputata Chiara Giribaudo e l’europarlamentare Salvatore Cicu. La prima tavola rotonda si terrà nel corso della mattinata ed avrà come tema “Lo Statuto del lavoro autonomo e il professionista 4.0”. La seconda, a partire dalle 14.45, verterà su invece su “Lo studio professionale tra vecchie e nuove forme di lavoro, formazione permanente e welfare inclusivo”. 

L’evento, che presenta la natura di aggiornamento nell’ambito degli ordinamenti professionali sulle competenze trasversali del professionista titolare di studio, è aperto alla partecipazione di tutti i professionisti aderenti alla Confederazione ma è specificamente dedicato all’area giuridica ed economica ed ha ricevuto l’accreditamento anche dagli Ordini degli avvocati, dei commercialisti e del consulenti del Lavoro di Cagliari. La partecipazione è libera e gratuita anche se è gradita la preiscrizione alla mail sud@confprofessioni.eu , info al 328 2270447.

La delegazione Confprofessioni della Sardegna riunisce le principali organizzazioni associative del settore, attualmente tredici sigle suddivise in cinque comparti d’area: Economia e Lavoro (ragionieri, dottori commercialisti, consulenti del lavoro, revisori contabili); Diritto e Giustizia (avvocati e notai); Ambiente e Territorio (ingegneri, architetti, dottori agronomi, geologi); Sanità e Salute (medici di medicina generale, dentisti, veterinari, pediatri), e i professionisti racchiusi nel quinto settore (agronomi e archeologi).

Per tutti questi professionisti (oltre ventimila nell’isola) la legge 81/2017 offre interessanti opportunità he saranno illustrate nel corso del convegno, che si aprirà con i saluti degli assessori regionali al Lavoro Maria Virginia Mura, all’Industria Maria Grazia Piras, agli Affari Generali Filippo Spanu, e quello del presidente nazionale di Confprofessioni Gaetano Stella. 

A partire dalle 10.30 la tavola rotonda dal tema “Lo Statuto del Lavoro autonomo ed il professionista 4.0”, tratterà le novità per l’attività professionale derivanti dall’applicazione ai professionisti delle norme della Legge n. 81/2017. I relatori chiamati ad intervenire rappresentano le amministrazioni nazionali e regionali che hanno dato vita alla legge e che sono preposte alla sua attuazione. Prenderanno la parola, dunque, Maurizio Del Conte (presidente dell’Anpal, l’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del Lavoro), Luca Galassi (Direttore generale dell’assessorato al Lavoro e Autorità di gestione Por Sardegna Fse), Andrea Dili (presidente Confprofessioni Lazio), il direttore generale dell’Aspal Massimo Temussi, la deputata Pd Chiara Giribaudo e l’eurodeputato di Forza Italia Salvatore Cicu, che parleranno del quadro normativo italiano ed europeo. 

“Lo studio professionale tra vecchie e nuove forme di lavoro, formazione permanente e welfare inclusivo” è invece il tema della seconda tavola rotonda che affronterà i relativi argomenti con il criterio dell’interdisciplinarietà. Dopo una breve pausa pranzo, a partire dalle 14.45 interverranno l’avvocata Caterina Cabiddu dell’Associazione Nazionale Forense sul tema “Le reti tra professionisti”, Paola Cogotti (consulente del lavoro e vice presidente di Confprofessioni Sardegna) su “Coworking e Smart working”, il dottore commercialista e rappresentante dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Sardegna Alberto Vacca su “Formazione permanente e competenze”, mentre il direttore Cadiprof (Cassa di Assistenza Sanitaria Integrativa per i Lavoratori degli Studi Professionali) Luca De Gregorio e il Direttore dell’Ente bilaterale nazionale per gli studi professionali Francesco Monticelli parleranno di “Welfare inclusivo, le novità del contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria”.

A fare sintesi dell’intera giornata sarà, nell’intervento conclusivo, la presidente di Confprofessioni Sardegna Susanna Pisano.