21 November, 2024
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Cala il sipario, domani – domenica 7 ottobre – sulla nona edizione di Licanìas, il festival letterario di casa a Neoneli, in provincia di Oristano, che da giovedì scorso propone un fitto cartellone di appuntamenti capace di legare, al racconto dei libri, le storie dei cibi e dei vini, per raccontare territori e tradizioni, le persone e il loro modo di vivere. Questo grazie all’intreccio con il programma di “Sa Fregulada”, il tradizionale appuntamento enogastronomico del piccolo e antico borgo del Barigadu. 

Entrambe le manifestazioni, promosse dall’Amministrazione comunale, hanno tra gli obiettivi quello di pensare a uno sviluppo possibile per i paesi delle zone interne della nostra isola. Come ad esempio scommettere sulla cultura per sopravvivere allo spopolamento.

Il programma di domenica 7 ottobre

  •  Licanìas 

Ultima giornata di Licanìas e ultima “colazione con l’autore“: protagonista, alle 9.00, al circolo La Terrazza, Alessandro De Roma, scrittore di romanzi e racconti per le principali case editrici italiane. “La mia maledizione”, pubblicato da Einaudi, dà il titolo alla conversazione dell’autore sardo con il critico e agente letterario sassarese Alessandro Marongiu. Ad accompagnarli le letture di Michela Atzeni ed i commenti musicali del violinista Gianbattista Longu (a cura della Scuola civica di musica Barigadu-Guilcier).

Ancora musica con Flo: reduce dal concerto della sera prima in piazza Italia, la cantautrice e attrice di teatro campana si affaccia alle 10.30 per una “serenata mattutina” dal balcone della Biblioteca, in via San Pietro.

Alle 11 si prosegue invece a Casa Cherchi, con l’incontro “Cultura, economia e mondo digitale per lo sviluppo di un territorio”: un dialogo tra Nicola di Turi e Pier Luigi Sacco, Ordinario di Economia della Cultura presso l’Università IULM di Milano, specializzato in sviluppo territoriale, industria creativa e politiche culturali. Sullo sfondo i consueti commenti musicali a cura della Scuola civica di musica Barigadu-Guilcier affidati ancora al violino di Gianbattista Longu, e, a seguire, un aperitivo a base di prodotti locali.  

Casa Cherchi apre le porte anche nel pomeriggio, alle 16.00, per un appuntamento letterario particolare: protagonista un racconto dedicato al piccolo paese del Barigadu scritto dall’americano Ryan Gattis, autore che vive e lavora a Los Angeles. A presentare “La vedova di Neoneli” (questo il titolo del racconto) lo scrittore cagliaritano Nicola Lecca, accompagnato dalle letture di Francesco Moroni e dagli interventi musicali di Gianbattista Longu.

Alle 17.00, infine, sempre a Casa Cherchi, spazio alla proclamazione dei vincitori del Premio letterario per bambini.  

  • Sa Fregulada

Densa di appuntamenti la giornata finale della rassegna enogastronomica, che comincia al mattino con una dimostrazione sulla distillazione della grappa in programma alle 9 in Piazza Italia.

Dalle 11.00 alle 13.00 poi il laboratorio sulla preparazione della fregula “Fainas de coghina”, in programma a Sa ‘omo ‘e Bona. Alle 11.30 degustazione di vini bianchi con Dario Cappelloni, direttore responsabile di DoctorWine e curatore della “Guida Essenziale ai Vini d’Italia”. Alle 13.00 si prosegue sui sentieri del gusto con il pranzo tipico neonelese a base di fregula istuvada e pecora a cassola.

E in questo ultimo giorno tornano protagonisti di Sa Fregulada anche i bambini delle scuole primarie e secondarie di Neoneli, Ardauli, Nughedu Santa Vittoria e Ula Tirso: saranno le guide d’eccezione per una giornata di visite alla chiesa parrocchiale di San Pietro. Un progetto a cura di Chiara Manca, dottoressa in beni culturali.

Nel pomeriggio la festa prosegue in musica: alle 16 parte la parata musicale per le strade del centro della Girlesque Street Band, la prima e unica marching band italiana tutta al femminile: un ensemble di giovanissime provenienti da tutta la Toscana, ma attive nei circuiti live di tutta Italia, che strizza l’occhio al burlesque con la grinta e l’entusiasmo tipici di una banda itinerante.

Altri suoni: sempre alle 16.00 i balli in piazza Barigadu con la musica di Salvatore Corda (fisarmonica e organetto,) Fabrizio Bandinu (chitarra), e Gianluca Fadda (voce), e le esibizioni dei gruppi folk Busachi Bella Mia, San Nicola Di Ortueri e Pro Loco Samugheo. Presenta Maria Caterina Manca.

Ancora spazio alla cultura del buon bere alle 16.30, quando a Casa Andrea comincia il laboratorio sulle birre artigianali a cura di Mauro Fanari.

Ma il sipario sull’edizione 2018 de Sa Fregulada si chiude alle 20.30 in piazza Italia con il gran concerto finale dei Cordas et Cannas, la più longeva formazione della world music isolana che in questo 2018 compie quarant’anni di attività. Si presenta con una formazione rinnovata, guidata dai due fondatori Francesco Pilu e Bruno Piccinnu, e un repertorio rinfrescato negli arrangiamenti e nella scaletta, con brani di nuova composizione e gli immancabili classici. Un concerto d’ascolto e da ballo, la cui cifra è la presenza scenica e la perizia strumentale dei componenti.

 

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Giornata fitta di appuntamenti, sabato 30 settembre, a Neoneli, per l’ottava edizione di “Licanìas”, il festival culturale ed enogastronomico in corso da ieri (giovedì 28) e fino a domenica (primo ottobre) nel piccolo paese del Barigadu, in provincia di Oristano.

Si comincia alle 11.00, a Casa Cherchi, con una riflessione sul tema dello spopolamento dei piccoli paesi nell’incontro dal titolo “Culle vuote, scenari possibili futuri”, con Giulia Rivellini, professore associato di Demografia e Statistica Sociale presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica di Milano, a colloquio con la giornalista Simonetta Fiori, inviata del quotidiano la Repubblica. Autrice di numerosi articoli pubblicati su volumi e riviste nazionali e internazionali, Giulia Rivellini ha rivolto la sua più recente attività di ricerca principalmente allo studio integrato tra i comportamenti demografici individuali e la dimensione del contesto territoriale e relazionale, con riferimento alle tematiche dell’invecchiamento, del supporto sociale, dell’instabilità coniugale e della life satisfaction. 

Tiene banco nel pomeriggio “sa fregulada”, l’immancabile gara di cucina, uno dei momenti più attesi di “Licanìas”, che vedrà sfidarsi alcuni tra i migliori chef della Sardegna nella preparazione di ricette originali a base di fregula, la caratteristica pasta sarda di semola di grano duro. In lizza a partire dalle 16.00, nella competizione culinaria promossa con il coordinamento del Grande Maestro della ristorazione Guido Murtas e dal presidente regionale dell’Unione Cuochi Elia Saba, sette chef: Roberto Paddeu (delle Botteghe Frades di Porto Cervo), Daniele Sechi (del Blu Restaurant di Golfo Aranci), Leonardo Marongiu (del ristorante HUB di Macomer), Sara Congiu (dell’Antica Dimora “Il Gruccione” di Santu Lussurgiu), Marco Norio (del birrificio-osteria Horo di Sedilo), Francesco Murtas (del ristorante Al Gambero Rosso di Bosa) e Daniele Tanda (del ristorante La Rosa dei Venti di Porto Torres). Presenta la giornalista Alessandra Addari.

I piatti preparati passeranno al vaglio della giuria presieduta dall’enogastronomo Paolo Zaccaria e composta dal delegato ONAV Sardegna Quirico Mura, dallo chef del ristorante “Su Carduleu” di Abbasanta Roberto Serra, dall’enogastronomo Tommaso Sussarello e dai giornalisti Dario Cappelloni, Roberto Ripa e Pasquale Porcu. Dopo la degustazione dei piatti in gara, a partire dalle 17.00, il vincitore viene incoronato alle 20.00 nella cerimonia di proclamazione e premiazione e di consegna degli attestati agli chef partecipanti.

Tre diversi appuntamenti scandiscono la serata in piazza Italia: il primo, alle 19.00, è l’incontro “Culture e sapori dei paesaggi rurali”, con Marco Bolasco, direttore area enogastronomica di Giunti Editore e consigliere di amministrazione di Slow Food, e con il coordinatore della guida I vini d’Italia de L’Espresso Maurizio Valeriani; dialoga con loro la critica enogastronomica Erica Battelani, amministratore delegato e responsabile dei contenuti del sito Via dei Gourmet.

Alle 21.00 riflettori puntati sul poeta e performer Guido Catalano di scena con il reading dei versi racchiusi nel suo ultimo libro “Ogni volta che mi baci muore un nazista” (Rizzoli): sono versi che fanno ridere, surreali e fulminanti, quelli che questo artista della parola (“Per essere un poeta son troppo di buon umore”, si legge nella pagina BIO del suo sito) propone nelle sue divertenti e stralunate performance sui palchi dei centri sociali e dei festival letterari come negli spazi più raccolti di circoli, bar e librerie. Torinese, classe 1971, Guido Catalano è autore di sette libri di poesie (circa trentamila copie vendute per “Ti amo ma posso spiegarti”, del 2012, e “Piuttosto che morire m’ammazzo”, del 2013, pubblicati da Miraggi Edizioni) e di un romanzo, “D’amore si muore ma io no” (Rizzoli), uscito l’anno scorso con l’emblematico sottotitolo “Il primo romanzo dell’ultimo dei poeti”.

Chiusura di serata, alle 22.00, con Ginevra Di Marco accompagnata da Francesco Magnelli alle tastiere e Andrea Salvadori alla chitarra in un live del suo ultimo album, “La Rubia canta la Negra”, dedicato a Mercedes Sosa, la grande voce folk argentina (1935-2009), simbolo della lotta per i diritti civili della sua terra. Un disco che rappresenta la tappa più recente (è uscito lo scorso maggio) del percorso artistico che la cantante fiorentina, già prima voce accanto a Giovanni Lindo Ferretti nei gruppi CSI e PGR, porta avanti dal 1999 con la collaborazione di Francesco Magnelli: una carriera solista sempre più aperta verso le altre culture, a partire dal progetto Stazioni Lunari, un evento che ogni volta si rinnova di artisti diversi. Canti dai margini del mondo e della storia, dai Balcani all’America Latina, dagli italiani del Sud a quelli della sua terra, la Toscana: un mondo in cui la voce di Ginevra Di Marco si conferma interprete a tutto tondo sposando con trasporto e generosità la vitalità delle proteste popolari, le doglianze e le meditazioni sulla difficile arte di stare al mondo, i volti diversi e complementari dell’amore.

A Ginevra Di Marco spetta anche il compito di aprire domenica, 1 ottobre, la giornata conclusiva di Licanìas: accompagnata ancora da Andrea Salvadori alla chitarra, proporrà alle 10.30 una serenata mattutina dal balcone della biblioteca in via san Pietro.

Alle 11.00 a Casa Cherchi è invece in programma un incontro dal titolo “Felicità d’Italia”, paesaggio, arte, musica e cibo, con la giornalista Simonetta Fiori e Piero Bevilacqua, docente di Storia contemporanea presso l’Università di Roma La Sapienza. La conversazione è seguita da un aperitivo con prodotti locali. Dalle 11.30 alle 13.00, a Sa ‘omo ‘e Bona, spazio a un laboratorio sulla preparazione manuale della fregula.  

Nel pomeriggio due appuntamenti in contemporanea alle 16.00: nel centro storico si snoda un concerto con i cori a tenores S’Angelu di Neoneli, Sa Niera di Pattada e Gonare di Sarule; a Casa Cherchi si tiene invece la tavola rotonda “Industria Culturale e Festival Letterari” con la partecipazione del giornalista e scrittore Romano Cannas (direttore della sede Rai della Sardegna dal 2003 al 2013), dell’operatrice culturale Mattea Lissia, ideatrice del festival letterario “Pazza Idea”, dello storico dell’arte Christian Caliandro e dell’archeologa Maria Antonietta Mongiu, assessore regionale all’Istruzione e ai Beni culturali nella giunta Soru, negli anni in cui ha visto la luce la legge regionale sarda sui festival e i progetti di promozione della lettura.  

In piazza Barigadu, alle 17.30 un momento di festa e convivialità con la degustazione (al costo di dieci euro) dei due piatti tipici della tradizione culinaria neonelese: “Sa fregula istuvada” e “sa cassola”. Accompagna gli assaggi la musica di Salvatore Corda all’organetto e alla fisarmonica. Poi, a partire dalle 20.30 in piazza Italia, sipario sull’ottava edizione di Licanìas con Nada in concerto con brani del suo repertorio accompagnata dalla A Toys Orchestra.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito, ma attraverso il ricavato dalle vendite del merchandising si punta a colmare la parte scoperta delle spese di viaggio degli studenti pendolari di Neoneli che frequentano le scuole superiori.

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Penultima giornata, a Neoneli, per la sesta edizione de “Sa festa de sa fregula istuvada e de sa cassola – Licanìas de Barigadu”. In programma una serie di appuntamenti enogastronomici, accompagnati da esposizioni di prodotti tipici e di artigianato sardo, incontri letterari, spettacoli e musica.

Il via al terzo capitolo della quattro giorni promossa dal Comune è alle 10.00, con l’apertura di alcune case storiche del paese e degli stand allestiti nelle strade del centro che ospitano una trentina di espositori di prodotti tipici e di artigianato provenienti dalle diverse regioni della Sardegna.

A mezzogiorno a Casa Cherchi si apre una finestra sulla poesia in limba, in un incontro con il giornalista Paolo Pillonca dedicato alla figura di Gavino Contini, il grande poeta estemporaneo di Siligo, di cui ricorre quest’anno il centenario della scomparsa.

Nel pomeriggio, alle 16.00, in piazza Barigadu, arriva uno dei momenti più attesi: la gara di cucina che ha come protagonista sa fregula, la tradizionale pasta di semola. Coordinata da Elia Saba (chef e presidente dell’Unione Cuochi Regione Sardegna) e da Guido Murtas (Gran Maestro della ristorazione), con la conduzione affidata a Lucia Cossu, la sfida culinaria vede in lizza dodici cuochi con le rispettive ricette: Gianfranco Pulina (dell’hotel ristorante Golden Gate di Bortigiadas), Maurizio Falchi (ristorante Cocco & Dessì di Oristano), Roberto Bertin (ristorante Da Armando di Sedilo), Carlo Masia (responsabile della mensa universitaria ERSU di Sassari), Riccardo Porceddu (albergo diffuso Antica Dimora del Gruccione di Santu Lussurgiu), Angela Poropat (ristorante S’Angelu di Neoneli), Tonino Delrio (ristorante Il Corallo di Alghero), Daniele Tanda (ristorante La Rosa dei Venti di Porto Torres), Giovanni Ferrando (ristorante The White Horse di Norwich, in Gran Bretagna), Roberto Paddeu (bottega Frades di Porto Cervo), Salvatore Ticca (Ristorantino Shardana di Parigi) e Mauro Ladu (ristorante Sant’Andrea di San Pantaleo).

Il compito di decretare i piatti vincitori è affidato alla giuria composta dal giornalista enogastronomico Gilberto Arru, dallo storico della gastronomia Giovanni Fancello, da un referente dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino (Onav), da un rappresentante dell’agenzia regionale Laore Sardegna e dal sindaco di uno dei paesi del Barigadu.

Le ricette, rigorosamente a base di fregula, saranno esaminate tenendo conto anche della loro originalità e innovatività, e della capacità dei concorrenti di utilizzare prodotti “poveri”. I piatti preparati saranno messi in vendita a prezzi modici per essere degustati (dalle 18.00), con il giusto accompagnamento di vini locali, sotto la guida di Dario Cappelloni e Giuseppe Carrus, esperti del “Gambero Rosso”. Alle 19.00 la proclamazione dei vincitori e la cerimonia di premiazione. In palio per ciascuno dei primi tre classificati una ceramica artistica firmata dalla bottega Terrapintada, di Bitti.

Mentre la gara di cucina è in corso, alle 16.30 si tiene un secondo appuntamento nel segno del gusto: un laboratorio di analisi sensoriale dei pani tradizionali a cura di Tommaso Sussarello, esperto in pani a fermentazione naturale e componente della Confraternita Gastronomica Nord-Ovest Sardegna.

Non mancano i momenti dedicati allo spettacolo, nella densa giornata di domani (sabato 3) a Neoneli. Alle 18.00, ecco dunque di scena nelle strade del centro l’attore acrobata Mirko Ariu con lo spettacolo comico “Precario in equilibrio”. Alle 21.30, in piazza Italia, ritorna invece Il diario di Lalla Careddu. A seguire, “Attenti al gorilla! Viaggio nell’Italia di Fabrizio De Andrè”, della compagnia di Ivrea Le voci del tempo: Marco Peroni (storico del costume e scrittore), Mario Congiu (musicista e produttore) e Mao Gurlino (cantante e attore) propongono uno spettacolo fatto di musica, immagini e letture che restituiscono lo spirito dell’epoca in cui le canzoni sono nate, allontanandosi quanto più possibile dall’idea di “tributo”.

Chiudono la serata, alle 23.00, i balli in piazza sulle note della fisarmonica e dell’organetto del musicista di Neoneli Salvatore Corda.

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