Lo scenario strategico per lo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese della Sardegna al tempo del PNRR. È questo il titolo del convegno organizzato dalla CNA Sardegna che si terrà sabato 8 luglio, alle 9.30, presso il T-Hotel di Cagliari. I lavori, presieduti e coordinati dal segretario regionale della Cna Sardegna Francesco Porcu, saranno aperti dal presidente regionale della CNA Luigi Tomasi. Dopo i saluti del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, la presentazione della ricerca realizzata da CNA Sardegna, interverranno Gianni Chessa, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna; Maria Antonietta Mongiu, archeologa, presidente del Comitato Tecnico Scientifico per l’insularità in Costituzione; Francesca Ghirra, componente della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazione della Camera dei deputati; Silvio Lai, componente della V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei deputati; Pierluigi Saiu, assessore dei Lavori pubblici della Regione Sardegna; Alessandra Todde, componente della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei deputati; Alessandra Zedda, consigliera regionale, già vice-presidente della Giunta regionale; Salvatore Deidda, presidente della X Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei deputati.
Concluderà l’incontro, il presidente nazionale della CNA, Dario Costantini.
«Sull’annosa questione del servizio ferroviario da e per Nuoro e specificatamente della tratta Nuoro-Olbia ho già espresso a più riprese il mio pensiero e quello di Fratelli d’Italia: o si cede la tratta a Rfi oppure occorre trovare un accordo tra Regione Sardegna, Arst ed Rfi per la sistemazione della linea e per gli orari di servizio. La circostanza che si tratti di una linea a scartamento ridotto non significa necessariamente treni lenti e di serie.»
Lo ha detto Salvatore Deidda, presidente della IX Commissione Trasporti della Camera dei deputati.
«Invoco chiarezza e trasparenza da parte della Regione Sardegna, ma soprattutto di Arst perché stiamo parlando di un servizio essenziale di cui non possono fare a meno gli utenti, ma soprattutto i lavoratori, ad oggi assolutamente insoddisfacente – ha aggiunto Salvatore Deidda -. Esiste una mozione votata all’unanimità dal Consiglio Regionale della Sardegna che chiede di cedere la tratta a Rfi ed un impegno del Governo Meloni, su mio ordine del giorno, che la sostiene. C’è la fondazione Fs che sta brillantemente valorizzando le ferrovie turistiche e gli itinerari storici, con cui auspico una stretta collaborazione per tutte le nostre ferrovie a scartamento ridotto e per il trenino verde. È fondamentale diffondere una seria cultura ferroviaria, che ponga al centro del sistema la manutenzione della rete, piuttosto che pensare di occuparsi di ferrovie comprando nuove carrozze. In passato la Sardegna è stata miope quando ha deciso di abbandonare i treni e di puntare solo al trasporto su gomma – ha concluso Salvatore Deidda -. Sono sistemi diversi, che sì, possono coesistere, ma c’è bisogno di chi si occupi esclusivamente di ferrovia con serietà e competenza.»
Sabato 25 marzo è stata inaugurata la sezione elettorale di Fratelli d’Italia di Iglesias, nei nuovi locali di via Corsica. E’ stata occasione utile anche per presentare alla città il candidato sindaco del partito della presidente Giorgia Meloni, il consigliere uscente Luigi Biggio, già assessore nella Giunta Perseu.
«Fratelli d’Italia – si legge in una nota – aveva cominciato un percorso di negoziazione con la coalizione che sosterrà la candidatura di Giuseppe Pes, saltato nel momento in cui il cardiologo ha deciso di presentarsi con una coalizione civica priva di simboli di partito.»
Erano presenti all’incontro il coordinatore provinciale Gigi Rubiu, la segretaria regionale senatrice Antonella Zedda, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, il deputato Salvatore Deidda, l’assessore regionale dell’Ambiente Marco Porcu e il candidato sindaco Luigi Biggio.
Luigi Biggio, nel suo intervento, ha sottolineato come sia onorato di rappresentare il partito in questa difficile ma entusiasmante avventura, invitando le altre forze partitiche del centro destra ad unirsi in questo percorso, al fine di proporre un vera alternativa politica all’attuale sindaco Mauro Usai.
La vertenza della Portovesme srl si fa giorno dopo giorno più complicata. Ieri sera il Governo Meloni ha approvato il decreto che introduce il credito di imposta al 45% sino al 30 giugno 2023, come promesso nel corso dell’ultimo incontro svoltosi al ministero delle Imprese e del Made in Italy, provvedimento salutato con soddisfazione dal deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda, ma a Portovesme la tensione resta molto alta. L’azienda ritiene i provvedimenti adottati per la riduzione dei costi energetici non sufficienti per consentire la piena ripresa produttiva, per la mancanza di garanzie nel medio e lungo periodo e ad oggi non ha accolto la richiesta di riavviare gli impianti formulatale da Governo e Regione.
Al termine del coordinamento sindacale svoltosi ieri mattina, dopo l’imponente manifestazione messa in atto due giorni fa da centinaia di lavoratori, è stato diramato un documento, i cui contenuti, in particolare in riferimento alla gestione della manifestazione di protesta in corso da lunedì al Bilico Sud, area dello stabilimento in cui avvengono le operazioni di carico e scarico delle merci, non hanno avuto unanime condivisione e stamane, nel corso della nuova assemblea, due lavoratori hanno contestato duramente la gestione della vertenza da parte delle organizzazioni sindacali e i lavori dell’assemblea sono stati interrotti bruscamente. Ulteriori sviluppi sono attesi nelle prossime ore.
Allegate le interviste con Franco Bardi, segretario generale della CGIL della Sardegna Sud Occidentale; Salvatore Vincis, segretario generale della CISL del Sulcis Iglesiente; Pierluigi Loi, segretario regionale della Uiltec UIL.
«Un importante momento di confronto, in cui la Regione Sardegna presenta i dati del Rapporto di Monitoraggio del Piano Energetico e Ambientale regionale, che costituisce la base per l’aggiornamento dello stesso. All’interno di questo rapporto troviamo i dati relativi al bilancio energetico regionale, al bilancio delle emissioni e allo stato di attuazione del piano energetico.»
Lo ha detto l’assessore dell’Industria, Anita Pili, introducendo i lavori della tavola rotonda “Energia e Prospettive in Sardegna. Presentazione del Rapporto di Monitoraggio del Piano Energetico e Ambientale della Regione Sardegna”, che ha avuto luogo questa mattina nella sala Anfiteatro della Regione. All’incontro è intervenuto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha sottolineato come l’attenzione del Governo sulla questione energetica e sulle problematiche specifiche della Sardegna sia sotto l’attenzione del suo Ministero.
«La presenza del ministro Pichetto Fratin oggi in videoconferenza – ha detto, a questo proposito, l’assessore Anita Pili – rappresenta senza dubbio un segnale positivo del rapporto di collaborazione che si è instaurato tra il governo regionale e quello nazionale. È chiaro che oggi la Sardegna non può più aspettare: occorre trovare una soluzione immediata al problema dell’energia.»
Il Piano Energetico e Ambientale regionale dovrà aggiornarsi tenendo conto del complesso delle fasi di produzione, trasmissione, distribuzione, utilizzo e immagazzinamento dell’energia. In questo quadro, rientra anche il criterio di selezione delle aree idonee di installazione degli impianti, che spesso non collimano con quelle che sono le necessità dei singoli territori.
All’interno del territorio regionale si consumano annualmente 687ktep di energia elettrica. Di questi, il 40% viene utilizzato dal settore industriale, il 29% dal terziario (rientrano in questa quota i trasporti) e il 28% dal settore domestico.
«La strategia energetica regionale – ha spiegato Anita Pili – deve essere in grado di rispondere a tutte le questioni. La mancata metanizzazione dell’isola rappresenta uno dei nostri principali gap, per questo è fondamentale il percorso che la Regione sta perseguendo per diversificare le fonti energetiche e poter così affrontare in maniera autonoma la transizione verde. È molto importante, come avviene qui oggi, ascoltare tutte le parti, pubbliche e private, per trovare insieme le soluzioni.»
«Con la legge dell’Energia approvata a novembre – ha proseguito Anita Pili – abbiamo semplificato l’iter di modifica del Pears. In questi mesi stiamo lavorando insieme ad Agenda Industria, a Confindustria e a Confapi, ai sindacati, ai comuni con l’Anci ed il Cal, oltre che alle università di Cagliari e Sassari, con l’obiettivo comune di aggiornare il Piano, che contiene la strategia energetica della nostra isola, in maniera determinata e rispondente alle esigenze attuali. Dobbiamo rendere il Pears uno strumento molto più versatile rispetto a ciò che ha rappresentato finora: ci siamo infatti resi conto, in alcuni momenti di difficoltà, che il documento non ci consentiva di adattare le nostre strategie in relazione ai fortissimi e velocissimi cambiamenti che si sono avvicendati sul contesto globale, prima che nazionale e regionale.»
«In questo momento – sottolinea ancora Anita Pili – stiamo dando attuazione alla Legge sull’energia, che vede l’istituzione non soltanto delle comunità energetiche ma anche del reddito energetico: una serie di strumenti che consentono di trovare soluzione alle emergenze contingenti in materia di energia, e, anche e soprattutto, di varare misure strutturali che consentano nel medio e lungo periodo, alle nostre famiglie e alle nostre imprese di avere un costo dell’energia finalmente equo.»
Al dibattito sono inoltre intervenuti, tra gli altri, l’assessore dello Sviluppo Economico del Veneto Roberto Marcato, il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacolo, i deputati Gianni Lampis, Salvatore Deidda e Mauro del Barba, e il Presidente della Commissione Via-Vas e Pnrr-pniec del Mase Massimiliano Atelli.