23 November, 2024
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«La presidente Todde smetta di voler recitare più parti in commedia. Dice di non essersi accorta del decreto Draghi, pur essendo viceministra dello Sviluppo economico e delle Imprese ma i 5 Stelle sia in Europa che in Italia non sono quelli che hanno spinto per chiudere le centrali a carbone e passare tutto sulle rinnovabili?»
A dirlo è Salvatore Deidda, deputato Fdi e presidente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni.
«L’altro giorno era con il ministro delle Imprese Urso e la sottosegretaria Bergamotto, l’altro giorno con il ministro Fitto, possibile che quando torna in Sardegna non sa niente ed è sempre colpa del Governo Meloni? Viene ascoltata e trova porte aperte come presidente della Regione Sardegna ma appena torna in Sardegna recita la parte di vice Conte dei 5 Stelle. Il Governo le ha dato ampia disponibilità ad ascoltare e recepire le esigenze dell’Isola, basta non recitare due parti. Nell’Isola intransigenti contro pale e fotovoltaico, a Roma e in Europa per fotovoltaico ed eolico. C’è il lavoro delle aree idonee? Si lavori senza slogan o recitando più parti  e gli obiettivi saranno raggiunti più facilmente», conclude Salvatore Deidda.

Lo scenario strategico per lo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese della Sardegna al tempo del PNRR. È questo il titolo del convegno organizzato dalla CNA Sardegna che si terrà sabato 8 luglio, alle 9.30, presso il T-Hotel di Cagliari. I lavori, presieduti e coordinati dal segretario regionale della Cna Sardegna Francesco Porcu, saranno aperti dal presidente regionale della CNA Luigi Tomasi. Dopo i saluti del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, la presentazione della ricerca realizzata da CNA Sardegna, interverranno Gianni Chessa, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna; Maria Antonietta Mongiu, archeologa, presidente del Comitato Tecnico Scientifico per l’insularità in Costituzione; Francesca Ghirra, componente della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazione della Camera dei deputati; Silvio Lai, componente della V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei deputati; Pierluigi Saiu, assessore dei Lavori pubblici della Regione Sardegna; Alessandra Todde, componente della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei deputati; Alessandra Zedda, consigliera regionale, già vice-presidente della Giunta regionale; Salvatore Deidda, presidente della X Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei deputati.

Concluderà l’incontro, il presidente nazionale della CNA, Dario Costantini. 

«Sull’annosa questione del servizio ferroviario da e per Nuoro e specificatamente della tratta Nuoro-Olbia ho già espresso a più riprese il mio pensiero e quello di Fratelli d’Italia: o si cede la tratta a Rfi oppure occorre trovare un accordo tra Regione Sardegna, Arst ed Rfi per la sistemazione della linea e per gli orari di servizio. La circostanza che si tratti di una linea a scartamento ridotto non significa necessariamente treni lenti e di serie.»

Lo ha detto Salvatore Deidda, presidente della IX Commissione Trasporti della Camera dei deputati.

«Invoco chiarezza e trasparenza da parte della Regione Sardegna, ma soprattutto di Arst perché stiamo parlando di un servizio essenziale di cui non possono fare a meno gli utenti, ma soprattutto i lavoratori, ad oggi assolutamente insoddisfacente – ha aggiunto Salvatore Deidda -. Esiste una mozione votata all’unanimità dal Consiglio Regionale della Sardegna che chiede di cedere la tratta a Rfi ed un impegno del Governo Meloni, su mio ordine del giorno, che la sostiene. C’è la fondazione Fs che sta brillantemente valorizzando le ferrovie turistiche e gli itinerari storici, con cui auspico una stretta collaborazione per tutte le nostre ferrovie a scartamento ridotto e per il trenino verde. È fondamentale diffondere una seria cultura ferroviaria, che ponga al centro del sistema la manutenzione della rete, piuttosto che pensare di occuparsi di ferrovie comprando nuove carrozze. In passato la Sardegna è stata miope quando ha deciso di abbandonare i treni e di puntare solo al trasporto su gomma ha concluso Salvatore Deidda -. Sono sistemi diversi, che sì, possono coesistere, ma c’è bisogno di chi si occupi esclusivamente di ferrovia con serietà e competenza.»

«Il Just Transition Fund, è un’occasione da non perdere, perché destina 367,2 milioni di euro al Sulcis Iglesiente e il ministro Fitto e il Governo Meloni credono e si stanno impegnando per rilanciare il Sulcis Iglesiente. Con la massima condivisione.»
Lo scrive, in una nota, Salvatore Deidda, deputato di Fratelli d’Italia, dopo la presa di posizione di tredici sindaci che hanno contestato le indicazioni date in merito dal commissario della provincia del Sud Sardegna.
«È tempo di abbandonare certe logiche che hanno impoverito il territorio -. aggiunge Salvatore Deidda -. Per questo sarebbe stato meglio ed auspicabile un maggiore condivisione e trasparenza e non comportamenti che possono far pensare male, come scelte dettate da segreterie di partito o logiche elettorali, e conseguenti polemiche. Il Sulcis e non solo hanno già pagato troppe volte questo tipo di decisioni. D’ora in avanti sarebbe meglio, per tutti, evitare comportamenti che possano distrarre o portare divisioni conclude Salvatore Deidda -. Il tempo di condividere le scelte bisognerebbe sempre trovarlo coinvolgendo gli Amministratori e informandoli per tempo.»

Sabato 25 marzo è stata inaugurata la sezione elettorale di Fratelli d’Italia di Iglesias, nei nuovi locali di via Corsica. E’ stata occasione utile anche per presentare alla città il candidato sindaco del partito della presidente Giorgia Meloni, il consigliere uscente Luigi Biggio, già assessore nella Giunta Perseu.

«Fratelli d’Italiasi legge in una notaaveva cominciato un percorso di negoziazione con la coalizione che sosterrà la candidatura di Giuseppe Pes, saltato nel momento in cui il cardiologo ha deciso di presentarsi con una coalizione civica priva di simboli di partito.»

Erano presenti all’incontro il coordinatore provinciale Gigi Rubiu, la segretaria regionale senatrice Antonella Zedda, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, il deputato Salvatore Deidda, l’assessore regionale dell’Ambiente Marco Porcu e il candidato sindaco Luigi Biggio.

Luigi Biggio, nel suo intervento, ha sottolineato come sia onorato di rappresentare il partito in questa difficile ma entusiasmante avventura, invitando le altre forze partitiche del centro destra ad unirsi in questo percorso, al fine di proporre un vera alternativa politica all’attuale sindaco Mauro Usai.

La vertenza della Portovesme srl si fa giorno dopo giorno più complicata. Ieri sera il Governo Meloni ha approvato il decreto che introduce il credito di imposta al 45% sino al 30 giugno 2023, come promesso nel corso dell’ultimo incontro svoltosi al ministero delle Imprese e del Made in Italy, provvedimento salutato con soddisfazione dal deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda, ma a Portovesme la tensione resta molto alta. L’azienda ritiene i provvedimenti adottati per la riduzione dei costi energetici non sufficienti per consentire la piena ripresa produttiva, per la mancanza di garanzie nel medio e lungo periodo e ad oggi non ha accolto la richiesta di riavviare gli impianti formulatale da Governo e Regione.

Al termine del coordinamento sindacale svoltosi ieri mattina, dopo l’imponente manifestazione messa in atto due giorni fa da centinaia di lavoratori, è stato diramato un documento, i cui contenuti, in particolare in riferimento alla gestione della manifestazione di protesta in corso da lunedì al Bilico Sud, area dello stabilimento in cui avvengono le operazioni di carico e scarico delle merci, non hanno avuto unanime condivisione e stamane, nel corso della nuova assemblea, due lavoratori hanno contestato duramente la gestione della vertenza da parte delle organizzazioni sindacali e i lavori dell’assemblea sono stati interrotti bruscamente. Ulteriori sviluppi sono attesi nelle prossime ore.

Allegate le interviste con Franco Bardi, segretario generale della CGIL della Sardegna Sud Occidentale; Salvatore Vincis, segretario generale della CISL del Sulcis Iglesiente; Pierluigi Loi, segretario regionale della Uiltec UIL.

         

«Bene il Governo Meloni che ha adottato il decreto, approvato questa sera, che introduce il Credito di imposta al 45% sino al 30 giugno per le imprese e mantiene l’impegno preso nel tavolo negli scorsi giorni dedicato alla vertenza Portovesme. Questo è un inizio e ci auguriamo che la direzione della Portovesme srl e della Glencore, visto la disponibilità al dialogo, annunciata, vogliano far ripartire gli impianti e nel frattempo discutere di riconversione e studiare le misure necessarie da adottare per favorirne l’attuazione. Siamo tutti impegnati, come parlamentari, Governo e Regione Sardegna, ad ascoltare e venire incontro alle richieste dell’Azienda ma il lavoro deve riprendere.»
Lo ha detto, questa sera, il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda.

«Sono stupito che il deputato del Pd Silvio Lai non trovi niente di meglio che difendere la direzione della Glencore e della Portovesme quando potrebbe chiedere all’ex viceministro dello Sviluppo economico Alessandra Todde, del Movimento 5 stelle, le responsabilità della crisi e le reali intenzioni dell’Azienda e di come siamo arrivati a questo punto.»
Lo ha detto questa sera Salvatore Deidda, deputato di Fratelli d’Italia.
«Non si può scaricare sulla politica e sul Governo le scelte dell’Amministrazione Glencore – ha aggiunto Salvatore Deidda -. Non da oggi, infatti, le stesse scelte sembrano dettate dalla volontà di disimpegnarsi ma senza avere il coraggio di dichiararlo. Spero di essere smentito ma il sottosegretario Fausta Bergamotto è impegnata giorno e notte per trovare le soluzioni sulla Portovesme srl, su Eurallumina e Sanac. Il Governo, la Regione Sardegna ugualmente. Dobbiamo forse pagare la Glencore per farla rimanere? – ha concluso Salvatore Deidda -. Oggi ci siamo confrontati con il ministro Fitto, non solo sulla Portovesme ma sul polo del Sulcis e in generale sulla Sardegna. La pazienza è finita su chi gioca sulla pelle dei lavoratori, nel Sulcis come nel resto d’Italia.»

«Un importante momento di confronto, in cui la Regione Sardegna presenta i dati del Rapporto di Monitoraggio del Piano Energetico e Ambientale regionale, che costituisce la base per l’aggiornamento dello stesso. All’interno di questo rapporto troviamo i dati relativi al bilancio energetico regionale, al bilancio delle emissioni e allo stato di attuazione del piano energetico.»
Lo ha detto l’assessore dell’Industria, Anita Pili, introducendo i lavori della tavola rotonda “Energia e Prospettive in Sardegna. Presentazione del Rapporto di Monitoraggio del Piano Energetico e Ambientale della Regione Sardegna”, che ha avuto luogo questa mattina nella sala Anfiteatro della Regione. All’incontro è intervenuto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha sottolineato come l’attenzione del Governo sulla questione energetica e sulle problematiche specifiche della Sardegna sia sotto l’attenzione del suo Ministero.

«La presenza del ministro Pichetto Fratin oggi in videoconferenza ha detto, a questo proposito, l’assessore Anita Pilirappresenta senza dubbio un segnale positivo del rapporto di collaborazione che si è instaurato tra il governo regionale e quello nazionale. È chiaro che oggi la Sardegna non può più aspettare: occorre trovare una soluzione immediata al problema dell’energia.»

Il Piano Energetico e Ambientale regionale dovrà aggiornarsi tenendo conto del complesso delle fasi di produzione, trasmissione, distribuzione, utilizzo e immagazzinamento dell’energia. In questo quadro, rientra anche il criterio di selezione delle aree idonee di installazione degli impianti, che spesso non collimano con quelle che sono le necessità dei singoli territori.

All’interno del territorio regionale si consumano annualmente 687ktep di energia elettrica. Di questi, il 40% viene utilizzato dal settore industriale, il 29% dal terziario (rientrano in questa quota i trasporti) e il 28% dal settore domestico.

«La strategia energetica regionale ha spiegato Anita Pilideve essere in grado di rispondere a tutte le questioni. La mancata metanizzazione dell’isola rappresenta uno dei nostri principali gap, per questo è fondamentale il percorso che la Regione sta perseguendo per diversificare le fonti energetiche e poter così affrontare in maniera autonoma la transizione verde. È molto importante, come avviene qui oggi, ascoltare tutte le parti, pubbliche e private, per trovare insieme le soluzioni.»

«Con la legge dell’Energia approvata a novembreha proseguito Anita Piliabbiamo semplificato l’iter di modifica del Pears. In questi mesi stiamo lavorando insieme ad Agenda Industria, a Confindustria e a Confapi, ai sindacati, ai comuni con l’Anci ed il Cal, oltre che alle università di Cagliari e Sassari, con l’obiettivo comune di aggiornare il Piano, che contiene la strategia energetica della nostra isola, in maniera determinata e rispondente alle esigenze attuali. Dobbiamo rendere il Pears uno strumento molto più versatile rispetto a ciò che ha rappresentato finora: ci siamo infatti resi conto, in alcuni momenti di difficoltà, che il documento non ci consentiva di adattare le nostre strategie in relazione ai fortissimi e velocissimi cambiamenti che si sono avvicendati sul contesto globale, prima che nazionale e regionale.»

«In questo momentosottolinea ancora Anita Pilistiamo dando attuazione alla Legge sull’energia, che vede l’istituzione non soltanto delle comunità energetiche ma anche del reddito energetico: una serie di strumenti che consentono di trovare soluzione alle emergenze contingenti in materia di energia, e, anche e soprattutto, di varare misure strutturali che consentano nel medio e lungo periodo, alle nostre famiglie e alle nostre imprese di avere un costo dell’energia finalmente equo.»

Al dibattito sono inoltre intervenuti, tra gli altri, l’assessore dello Sviluppo Economico del Veneto Roberto Marcato, il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacolo, i deputati Gianni Lampis, Salvatore Deidda e Mauro del Barba, e il Presidente della Commissione Via-Vas e Pnrr-pniec del Mase Massimiliano Atelli.

«Grazie al presidente Meloni e ai ministri Urso e Giorgetti perché senza questo provvedimento si sarebbe rischiato un forte rallentamento del progetto di ristrutturazione degli impianti con gravi ricadute economiche e occupazionaliconcludono Gianni Lampis e Salvatore Deidda -. Continueremo nell’espletamento del nostro mandato ad essere interlocutori attenti delle imprese e delle organizzazioni sindacali affinché le realtà industriali del Sulcis Iglesiente possano ritornare ad essere a pieno titolo presìdi economici e sociali a beneficio di tutto il territorio della Sardegna.»