23 November, 2024
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«Sulla situazione dell’industria RWM di Domusnovas mi unisco all’appello degli assessori del Lavoro e dell’industria della Regione Sardegna, Alessandra Zedda ed Anita Pili, ribadendo quanto già espresso più volte in Parlamento e con atti parlamentari.»
Lo scrive, in una nota, il capogruppo di Fdi in Commissione Difesa, Salvatore Deidda.
«Mi erano state date garanzie, parliamo ormai di mesi fa, che la Rwm fosse un’azienda strategica ed avrebbe avuto l’importanza che merita nell’approvvigionamento delle Forze Armate Italiane per compensare la perdita delle commesse Saudite ma a quanto pare il Governo non risponde con i fatti ai propri proclami, ricordo che l’azienda attende il Nulla Osta di Sicurezza industriale Strategico, iter iniziato più di 2 anni fa – conclude Salvatore Deidda -. Su questo attendo risposta all’interrogazione che ho presentato al Governo mesi fa. »

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Domani mattina il Governo risponderà all’interpellanza urgente, presentata da Fratelli d’Italia con il deputato sardo Salvatore Deidda e dal capogruppo Francesco Lollobrigida, sugli sbarchi degli algerini in Sardegna, la fuga di questi dal Centro di Monastir, al mancato rispetto della quarantena, sugli atti di violenza e delinquenza e sull’idoneità della stessa struttura di Monastir per ospitare immigrati entrati illegalmente in Italia. 

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«In passato ho chiesto, più volte, al Governo interventi per salvaguardare i posti di lavoro alla ‘RWM Domusnovas’ alla luce del divieto di vendita ed esportazione all’Arabia Saudita per cercare di fermare il conflitto in Yemen dove, ingiustamente, l’azienda è stata messa all’indice come ipotetica responsabile.»

Lo ha detto oggi Salvatore Deidda, capogruppo di FdI in Commissione Difesa.
«Ovviamente, abbiamo avuto – dal Governo – solo rassicurazioni a parole nonostante la RWM fosse definita strategica per le forniture
all’Italia ed alle altre nazioni europee», ribadisce Salvatore Deidda, commentando la decisione dell’azienda di mettere in cassa integrazione 90 dipendenti e non rinnovare il contratto ad 80 lavoratori che si aggiungono ai 110 del periodo passato.
«Presenterò un’ interrogazione al ministro della Difesa ed al ministro dello Sviluppo economicoconclude l’esponente di FdI per richiamare le chiare responsabilità del Governo e chiedere, finalmente, interventi risolutivi per non perdere centinaia di posti di lavoro e che fine ha fatto il riconoscimento della rilevanza strategica dell’Azienda per gli interessi nazionali, attraverso il rilascio del nulla osta di sicurezza industriale strategico, già avviato dal marzo del 2018.»

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Salvatore Deidda, deputato sardo capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Difesa, interviene dopo aver ricevuto la risposta positiva alla sua interrogazione dal sottosegretario di Stato della Difesa Giulio Calvisi, sul finanziamento di 800.000 euro per ulteriori interventi di riqualificazione delle palazzine della Caserma Trieste di Iglesias adibite a 1ª e 2 ª Compagnia.

«Ho ringraziato il sottosegretario Giulio Calvisi, sempre disponibile ed attento alle richieste dell’opposizione ma questa non è una vittoria di una sola parte ma è un grande risultato per Iglesias, il Sulcis e per i carabinieri, i suoi allievi e per il personale della Caserma, valido e professionale», spiega Salvatore Deidda che anche in passato aveva presentato diversi emendamenti, sempre respinti e bocciati.

«Non ci siamo dati per vinti e abbiamo continuato ad insistere perché è un intervento necessario e giusto. Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto e vigileremo perché tutto vada in porto», conclude Salvatore Deidda.

Anche i ragazzi di Gioventù Nazionale Sulcis, entusiasti per questo grande risultato ottenuto commentano: «Dopo anni di battaglia in cui si chiedevano a gran voce dei fondi per la riqualificazione della struttura finalmente abbiamo avuto delle risposte. Per il nostro territorio e per la città di Iglesias in particolare è una vittoria. Un ringraziamento speciale va al nostro deputato Salvatore Deidda e al gruppo di Fratelli d’Italia per non essersi dati per vinti ed aver ascoltato il territorio», dichiarano Simone Valleri e Valerio Lecca, rappresentanti del movimento giovanile.

Grande soddisfazione arriva anche dalle parole di Gianluigi Rubiu, ex consigliere regionale e comunale della città di Iglesias: «Grande risultato che premia l’intensa attività politica del deputato di FdI Salvatore Deidda, questo finanziamento consentirà alla Caserma Trieste di adeguare ed ammodernare le proprie strutture per poter competere con le altre 4 strutture che in Italia formano gli allievi carabinieri. Un grande risultato per la città di Iglesias e per tutto il territorio, una vittoria della buona politica, fatta di dialogo e mediazione al di fuori degli schemi di maggioranza ed opposizione, con l’unico obiettivo del bene comune e l’interesse dei sardi e della Sardegna».

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«A seguito dell’occupazione abusiva, la Difesa ha attivato il procedimento di sgombero, con comunicazione all’organo competente, la Prefettura di Roma, il 7 maggio 2020.  È stata interessata anche l’Avvocatura Generale dello Stato per intraprendere tutte le azioni più opportune per permettere alla Forza armata di rientrare nella piena disponibilità dell’immobile. Risultano, dunque, assolti tutti gli adempimenti di competenza, in attesa che la Prefettura, in coordinamento con il Comune e nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, possa provvedere allo sgombero dell’area in argomento.»

Lo ha detto il sottosegretario di Stato della Difesa, Giulio Calvisi, intervenendo oggi in Commissione Difesa nel corso del ‘Question Time’, rispondendo agli onorevoli Alberto Pagani (PD) e Luca Frusone (M5S), in merito ad un episodio di occupazione abusiva di un immobile della Difesa ad Ostia.

In risposta all’interrogazione presentata dall’onorevole Salvatore Deidda (Fratelli d’Italia), su questioni attinenti alle azioni intraprese per assicurare i necessari finanziamenti per il completamento della ristrutturazione della caserma “Trieste”, sede “storica” della Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias, il sottosegretario di Stato della Difesa Giulio Calvisi, ha poi dichiarato: «La Difesa ha programmato per gli anni 2022 e 2023 due interventi ulteriori di riqualificazione delle palazzine adibite a 1ª e 2ª Compagnia Allievi Carabinieri della Caserma “Trieste” di Iglesias, per un ammontare complessivo nell’ordine di 800.000 euro».

La Caserma “Trieste”, dotata di 70 camerate, disposte su tre palazzine destinate a Compagnie Allievi, per una capacità alloggiativa complessiva di 446 posti letto per il personale maschile e 96 per il personale femminile, nel corso degli anni è stata interessata da numerosi interventi manutentivi che hanno migliorato le condizioni degli allievi. Gli interventi di riqualificazione di queste due palazzine, programmati nel 2022 e 2023, contribuiranno a migliorare ulteriormente le condizioni abitative degli allievi carabinieri», ha concluso Giulio Calvisi.

 

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Il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda ha presentato oggi un’interrogazione a risposta scritta al ministro dell’Interno sull’emergenza criminalità venutasi a determinare negli ultimi mesi a Carbonia, con 11 attentati incendiari, 27 furti all’interno di abitazioni, microcriminalità ed atti di vandalismo

«Contestualmente all’impoverimento dei suindicati territori, si registra un aumento costante dei reati e degli episodi di microcriminalità, oltre che di fenomeni legati allo spaccio di sostanze stupefacenti e che, in particolare, sono aumentati gli attentati incendiari, i furti nelle abitazioni del centro e nelle frazioni, nonché gli episodi di vandalismo – scrive nell’interrogazione Salvatore Deidda -. Le Autorità preposte, a fronte dei suindicati, allarmanti dati e, più in generale, in ragione di una sensazione di insicurezza diffusa, sia nel centro di Carbonia che nelle frazioni, hanno cercato di garantire una maggiore presenza nel territorio delle varie Forze di Polizia anche se la vastità del territorio comunale necessiterebbe di un incremento dei mezzi umani e materiali un dispendio di energie e mezzi notevoli.»

Salvatore Deidda chiede al ministro dell’Interno «se sia a conoscenza dei fatti sopraesposti e quali iniziative intenda assumere al fine di implementare ulteriormente l’organico, nonché i mezzi a disposizione per la tutela della sicurezza nella città di Carbonia».

Il deputato di Fratelli d’Italia ha raccolto l’appello di tanti cittadini e del consigliere regionale del PSD’AZ Fabio Usai.

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Presso la prestigiosa sede di Palazzo de La Vallèe, a Cagliari, si è svolto ieri l’incontro “Caserme Verdi – per un Esercito all’avanguardia in un Paese moderno, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina; del Generale di Divisione Vasco Angelotti, Capo Dipartimento Infrastrutture dello Stato Maggiore dell’Esercito; del prefetto Lucia Volpe, rappresentante del Governo per la Regione Sardegna; dell’on. Michele Pais, presidente del Consiglio regionale della Sardegna; dell’on. Salvatore Deidda, membro della Commissione Difesa della Camera; del sindaco della città di Cagliari, Paolo Truzzu; del prefetto di Cagliari, Bruno Corda; dell’assessore dell’Ambiente della Regione Sardegna, Gianni Lampis e di numerose altre autorità e qualificati esponenti del mondo universitario, industriale, della ricerca e dei media.

Il Generale di Divisione Vasco Angelotti ha aperto i lavori illustrando i lineamenti progettuali dello “Studio Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi”. Successivamente sono intervenuti la prof.ssa Maria Del Zompo, rettore dell’Università degli Studi di Cagliari; la prof.ssa Ing. Donatella Rita Fiorino, professore associato presso la Facoltà di Ingegneria ed Architettura dell’Università di Cagliari; il brigadiere generale Giancarlo Gambardella, direttore della Task Force Dismissioni immobili del ministero della Difesa; la dott. arch. Teresa De Montis, presidente dell’Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Cagliari; dell’ing. Giuseppina Vacca, presidente della Fondazione Scuola di Formazione dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari, moderati da Roberta Floris, giornalista televisiva reti Mediaset.

Nel suo intervento conclusivo, il generale Salvatore Farina, ha evidenziato l’importanza di ammodernare il parco infrastrutturale attraverso la realizzazione di basi militari di nuova generazione, che risultino efficienti, funzionali, ispirate a criteri costruttivi innovativi con basso impatto ambientale e ridotti costi di manutenzione, necessari sia per la sicurezza ed il benessere dei soldati che per aumentare l’integrazione sociale attraverso l’apertura di strutture ricreative anche alla popolazione civile residente nelle zone contermini.

Il Capo di SME ha poi sottolineato che «si tratta di un’iniziativa ormai necessaria. Proprio nella consapevolezza della sua importanza, sono sicuro che riusciremo ad arricchire questo nostro progetto operando in modo condiviso con le istituzioni ai vari livelli, con le imprese, con le università e con tutti coloro che credono in questo progetto. Sono cosciente che il percorso intrapreso non sarà né semplice né immediato, ma sono altresì convinto che, con lo sforzo di tutti, col supporto delle istituzioni e del governo riusciremo a portare avanti questo grande progetto a vantaggio di tutto il nostro personale e dell’intera collettività, per fare sempre di più insieme».

Il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, nel suo intervento ha evidenziato come “per il personale dell’Esercito avere degli spazi dove poter svolgere al meglio il proprio lavoro è fondamentale, significa poterlo fare in maniera più serena, e di conseguenza anche la comunità è più serena, poiché siete voi che garantite la nostra sicurezza quotidiana. Cagliari ha una storia profonda con le Forze Armate, e da primo cittadino dico che grazie alla valenza di questo progetto la città di Cagliari ha avuto in questi anni la possibilità di accogliere tanti sardi che sono ritornati nel proprio territorio, e quindi mi piace poter dire che a tutte queste persone Cagliari non solo tende la mano ma allarga le proprie braccia e li accoglie con amore“.

L’idea di aprire le porte delle caserme ha inoltre una forte componente simbolica, cioè quella di mettere a disposizione della cittadinanza luoghi che fino a poco tempo prima venivano considerati chiusi e inaccessibili.

Lo “Studio Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi” coinvolge al momento 28 caserme dislocate su tutto il territorio nazionale e prevede cinque diverse aree funzionali: area comando, addestrativa, logistica, sportiva ricreativa, alloggiativa. Il progetto, partendo da inderogabili necessità di sicurezza e benessere del personale – inteso sia come persona sia come soldato che rappresenta un’importante risorsa operativa da addestrare e rendere efficiente – è stato sviluppato su direttrici quali rispetto dell’ambiente, bassi consumi energetici, e basso impatto finanziario con indiscutibili ricadute sul tessuto economico e sociale delle aree interessate prossime alle caserme.

Attualmente lo “Studio Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi” vede coinvolte 28 caserme, dislocate su tutto il territorio nazionale.

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Dopo i nuovi sbarchi di algerini verificatisi a Porto Pino e Sant’Antioco, Fratelli d’Italia interviene per sollecitare provvedimenti urgenti per risolvere il problema.

«Non sono servite le diverse interrogazioni e le risoluzioni del nostro deputato Salvatore Deidda in Parlamento. Bisogna risolvere al più presto il problema», denunciano il coordinatore provinciale Pino Floris ed il referente Emanuela Pilia del circolo di Sant’Antioco, comune, direttamente coinvolto dagli ultimi sbarchi. «Alcuni arrivano la notte e non vengono nemmeno avvistati. Si sta creando una situazione di disagio anche tra gli abitanti del paese, avverte il referente del circolo di Sant’Antioco. I referenti del Sulcis in particolare Carloforte e Sant’Antioco chiedono un’indagine approfondita e un intervento delle Istituzioni, affinché, le coste di tutto il basso Sulcis non diventino i nuovi approdi e i nuovi rifugi dei clandestini o dei profughi provenienti dall’Africa con finali spesso tragici come quello verificatosi nelle ultime settimane. Servono soluzioni concrete – concludono Pino Floris ed Emanuela Pilia – per aiutare ed essere aiutati a fermare il traffico dei mercantili ed altre imbarcazioni che dietro denaro trasportano gente disperata alla ricerca di un qualcosa di diverso rispetto a quello che trovano nei loro paesi.»

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«I Riformatori sardi esprimono grande soddisfazione per l’impegno che il governo ha assunto sulle accise nei confronti della Sardegna e dei Sardi. Finalmente un atto concreto che fa ben sperare sul riconoscimento di quanto ci è dovuto in base all’art. 8 del nostro Statuto. Dopo aver lottato in completa solitudine per più di 10 anni, oggi finalmente veniamo appagati con la giusta attenzione.»

Lo ascrive, in una nota, Pietro Fois, coordinatore regionale dei Riformatori sardi.

«Ancora la settimana scorsa abbiamo manifestato in Consiglio regionale l’esigenza di inserire nella finanziaria regionale i 3 miliardi annui che ci spettano. Siamo grati all’on.le Salvatore Deidda e ai Fratelli d’Italia – conclude Pietro Fois – per aver condiviso con noi questa battaglia ed avere dimostrato concretamente di agire per il bene della nostra terra.»

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Fratelli d’Italia inaugura sabato pomeriggio, alle 17.30, una nuova sede nel Sulcis Iglesiente, a Carbonia, in via Gramsci. Saranno presenti il consigliere regionale Gianluigi Rubiu, il coordinatore isolano del partito Paolo Truzzu ed il deputato Salvatore Deidda.

«Con l’apertura di questa nuova struttura vogliamo avvicinare i cittadini alla politica – dice Gianluigi Rubiu -. La fase di organizzazione e strutturazione di Fratelli d’Italia sul territorio intende portare le tematiche portanti del Sulcis Iglesiente nelle sedi istituzionali.»

A Carbonia, alle ultime elezioni Politiche, il partito è andato oltre le aspettative. «Non basta – aggiunge Gianluigi Rubiu – perché ora ci attendono sfide importanti, ad iniziare dalle prossime regionali. Il Sulcis Iglesiente esige un’attenzione maggiore, che parta dai progetti di tutela delle industrie in attività e passi  attraverso l’incremento degli investimenti per le infrastrutture e la salvaguardia dei presidi sanitari esistenti. Abbiamo la responsabilità di far sentire la nostra voce per riaccendere la speranza di un’area dimenticata dalla giunta regionale. Lo sviluppo si coniuga anche con il rilancio dell’agricoltura e le nuove opportunità turistiche. La nuova sede – conclude Gianluigi Rubiu – avrà come punto centrale l’elaborazione di idee per restituire dignità ad un territorio abbandonato».