22 November, 2024
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La dottoressa Lucia Amorino è il nuovo presidente del Rotary Club di Carbonia. La cerimonia del passaggio del collare tra il presidente uscente uscente, il dottor Salvatore Ierna, e Lucia Amorino, si è svolta ieri sera nel corso della riunione svoltasi presso il ristorante Tanit, a Carbonia.

Quello maturato ieri è un evento storico, perché Lucia Amorino, ex assessore della Pubblica istruzione del comune di Carbonia, è il primo presidente donna del Club di Carbonia, in quanto dal 1988 nessuna donna aveva mai ricoperto questo incarico.

Il tema principale per l’anno rotariano 2016/2017 sarà il seguente: «Il Rotary al servizio dell’Umanità; Servire a vantaggio del territorio nel quale si opera, la nostra città innanzi tutto e poi la provincia e la regione; Servire a vantaggio di quanti ancora nel mondo subiscono l’emarginazione, soffrono le malattie e versano nella condizione di analfabetismo». 

È più facile “fare” che “dire” cos’è il Rotary (Paul Harris). E non è un caso che il passaggio di consegne sia avvenuto a distanza di poche ore della presentazione, fatta nella sede centrale della Asl 7, in via Dalmazia a Carbonia, del progetto che ha visto il Rotary Club di Carbonia donare 11 defibrillatori dislocati in altrettanti punti strategici della città, la prima in Sardegna che ha a disposizione ben 11 defibrillatori, con postazioni interne ed esterne, la maggior parte dei quali sono disponibili 24 ore su 24.

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Questa mattina, presso il centro direzionale della ASL 7, a Carbonia, si è svolta la conferenza stampa per la presentazione della mappa di istallazione degli 11 defibrillatori donati dal Rotary Club di Carbonia e dislocati in altrettanti punti strategici della città.

Con la collocazione degli apparecchi, svoltasi ieri sera, si è conclusa una fase del progetto “Un amico per la vita” che ha reso Carbonia la prima città in Sardegna che ha a disposizione ben 11 defibrillatori, con postazioni interne ed esterne, la maggior parte disponibili 24 ore su 24.

In apertura di conferenza stampa, ha preso la parola il commissario straordinario, Antonio Onnis, che ha ringraziato il Rotary Club a titolo personale, della ASL e anche da parte dei cittadini che, si auspica, «abbiano un forte senso civico nel rispetto del bene comune e nella consapevolezza dell’importanza di essere parte attiva nella formazione, in quanto a poco servono le dotazioni se non ci sono persone preparate per poter intervenire qualora ce ne fosse bisogno».

I dati presentati dal 118 parlano di 800 arresti cardiaci all’anno in luoghi pubblici e nei posti di lavoro. Grazie però ad un uso tempestivo, in cui sono determinanti i primi cinque minuti, si può ridurre il rischio di mortalità del 30%. Da questi dati, è nata l’esigenza di fornire capillarmente la città di questi “salvavita”.

A proporre l’iniziativa dei defibrillatori al servizio dei cittadini, è stato il dottor Salvatore Ierna, che anni fa vide una realtà simile in una grande città. I rotariani di Carbonia, di cui il dottor Ierna è presidente, non si sono lasciati sfuggire l’occasione di portare nella loro città qualcosa di innovativo dal punto di vista sanitario e sociale.

Oggi, alla conferenza stampa, proprio al dottor Ierna è toccato l’onere e l’onore di presentare il progetto. Nel precisare l’importanza di avere a disposizione in città più defibrillatori semiautomatici, dotati di istruzioni vocali utili al soccorritore per l’esecuzione dell’intera procedura di salvataggio, Salvatore Ierna ha rimarcato la necessità che le persone debbano formarsi attraverso dei corsi, accessibili a tutti, purché maggiorenni.

I corsi sono già iniziati, a cura del Rotary Club e proseguiranno per soddisfare tutte le richieste.

Particolare soddisfazione per l’obiettivo raggiunto è stata espressa dal dottor Ierna che, oggi in duplice veste, di presidente del Rotary Club e come direttore dell’U.O. di emodinamica, ha mostrato ai presenti, l’utilizzo del defibrillatore, dopo aver elencato i vari punti in cui sono stati installati, con la speranza che non vengano in alcun modo danneggiati.

“Un amico per la vita” è un qualcosa che potrebbe servire ad ognuno di noi e per questo motivo è importante che quante più persone possibile assumano l’impegno di un percorso che li renda capaci di salvare una vita.

I defibrillatori sono stati installati nei seguenti punti:

Comando dei Carabinieri di Carbonia – Via Gramsci 54 H24

Commissariato di Polizia di Stato – Via Trieste 5 H24

Istituto di Vigilanza Cannas Via Dalmazia 142 H24

Iperpan Superemme – Zona Commerciale Via Costituente (dalle 8.00 alle 20.30)

Istituto Commerciale e per Geometri e Liceo Scientifico G.M. Angioy – Via Costituente e Via delle Cernitrici (utilizzati dal personale scolastico)

Istituto Comprensivo Satta – Via della Vittoria (utilizzati dal personale scolastico)

Supermercato Conad – Piazza Ciusa  H24

Farmacia Dott.ssa Turacchi – Via Liguria 7/9 H24

Farmacia Dott.ssa Giglio – P.zza Iglesias (angolo lato ingresso Caserma Guardia Finanza) H24

Hotel Ristorante Acquarius – Via Sardegna 3 H24

Farmacia Dott. Soru – Via Lubiana snc H24

Per info iscrizioni al Corso: 3316791496 – email: salvatore@ierna.it

Cosa sono i defibrillatori semiautomatici (DAE)

I defibrillatori sono dei dispositivi computerizzati semplici da utilizzarsi ma estremamente sicuri ed affidabili, che spiegano con comandi vocali e visivi al soccorritore come intervenire in caso di arresto cardiaco. In particolare un defibrillatore semiautomatico o automatico esterno è utilizzabile da chiunque (dopo l’apposito corso di formazione): analizza autonomamente il ritmo cardiaco del paziente e determina se è necessaria l’erogazione di uno shock. Le istruzioni vocali e/o su schermo guidano il soccorritore durante l’esecuzione delle procedure di rianimazione cardiaca. L’erogazione di una scossa elettrica al cuore colpito da arresto cardiaco improvviso blocca brevemente tutta l’attività elettrica cardiaca. Questa breve “interruzione” dal caos elettrico precedente può essere sufficiente per riavviare il battito cardiaco al ritmo normale. Il soccorritore deve solo applicare gli elettrodi adesivi sul torace del paziente come indicato su un disegno sugli elettrodi stessi. In caso di richiesta da parte del defibrillatore di erogazione di shock, il soccorritore dovrà premere il pulsante lampeggiante di erogazione shock. Se la diagnosi da parte del defibrillatore non prevede l’erogazione dello shock, il defibrillatore è un dispositivo talmente sicuro che anche premendo accidentalmente il tasto di shock non viene erogata la scarica elettrica.

Nadia Pische

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Poche parole bastano per descrivere il gran risultato ottenuto il 13 febbraio dal Rotary Club di Carbonia con il primo corso di BLS organizzato con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della ASL 7 e dei comuni di Carbonia e Tratalias. L’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri ha messo in campo una squadra che, in una mattinata, è stata in grado di far apprendere ai discenti la RCP (Respirazione cardio polmonare) e come utilizzare un DAE (Defibrillatore). Un’equipe, quella del dottor Paolo Bonomo, primario del reparto di Cardiologia del Santissima Trinità di Cagliari, che, con serietà, attenzione e professionalità sorprendenti, ha condotto la parte teorica in maniera brillante e per niente tediosa, utilizzando slide molto chiare ed interagendo con i corsisti sino a chiarire qualunque dubbio si affacciasse nella mente dei provetti aspiranti in at-tesa di un patentino.

Dopo la parte teorica, i partecipanti divisi in piccoli gruppi sono passati alla fase pratica dove, con l’utilizzo del manichino, hanno potuto esercitarsi dal vivo con le pratiche di rianimazione e le fasi da seguire, onde scongiurare le possibili conseguenze dovute all’onda delle emozioni. Le esercitazioni singole in un primo momento e di coppia subito dopo, hanno infuso sicurezza nei partecipanti che inizialmente apparivano titubanti e timorosi di sbagliare. Il raggiungimento delle abilità tecniche è stato il risultato di una lunga e seria esercitazione delle proprie capacità, a cui è poi seguito un esame sul campo e la compilazione di un quiz a risposta multipla. I soccorritori formati in questa occasione hanno poi avuto un attestato di frequenza e uno di superamento del test teorico-pratico con conseguente comunicazione al 118 nazionale. Il loro compito sarà, d’ora in poi, quello di rivedere spesso le proprie abilità tecniche ed osservare le tabelle esplicative presenti sul manuale ricevuto in dotazione alla fine del corso. Inoltre sarà sicuramente necessario fare un refresh ogni due anni, affinché si possano mantenere in maniera inalterata le capacità rianimatorie di ogni singolo discente. Essendo stata io stessa una corsista, posso assicurare che entrare in quella scuola priva di rudimenti di quel tipo ed uscirne diverse ore dopo con una sicurezza del tutto nuova ed inaspettata, ha fatto sì che ci guadagnasse l’autostima. Dato il successo e le richieste di partecipazione, a breve verranno effettuati altri corsi, per info contattare il Rotary Club di Carbonia o direttamente la sottoscritta. Formarsi è un’utilità sociale senza eguali. Il progetto nasce da un’idea del dottor Salvatore Ierna, presidente in carica del Rotary Club di Carbonia, con la finalità di dotare il territorio di defibrillatori posizionati in punti strategici della città, nei luoghi di maggiore affollamento, quindi di maggiore probabilità di utilizzo. Il tutto ha però una validità se in contemporanea viene svolta la formazione delle persone, senza le quali i defibrillatori non si potrebbero utilizzare. Di conseguenza, sono stati attivati prima i corsi di formazione. Le quote versate dai partecipanti, a cui viene richiesta la maggiore età, verranno utilizzate per l’acquisto dei defibrillatori.

A questo primo importante passo nei confronti di un grande progetto, affidiamo la speranza di non dover mai usare i defibrillatori e, nel contempo, la consapevolezza che, in caso di necessità, saranno lì a disposizione di tutti. In seguito anche la ASL 7, prendendo atto ed apprezzando la lodevole iniziativa del Rotary, ha avviato il programma di diffusione dei defibrillatori in tutti i Comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias e nelle 4 Case della Salute e il comune di Carbonia ha disposto l’acquisto di diversi defibrillatori che verranno messi a disposizione degli impianti sportivi più frequentati, in particolar modo dai bambini.

Nadia Pische

nadiapische@tiscali.it

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Il Rotary Club ed il Lions Club di Carbonia hanno premiato ieri sera, nel corso di una serata organizzata al Ristorante Museo Tanit di Carbonia, gli studenti più meritevoli che hanno conseguito il diploma di maturità nel corso dell’anno scolastico 2014/2015 negli istituti superiori di Carbonia. I presidenti dei due Club, Salvatore Ierna del Rotary, promotore dell’iniziativa comune, e Sergio Etzi del Lions che l’ha accolta senza alcuna esitzione, hanno premiato Marco Ardu, studente del Liceo Tecnologico Angioy, e Carlotta Cossu, studentessa del Liceo Scientifico Amaldi, entrambi diplomati con il massimo dei voti: 100/100 e la lode.

I due studenti, oltre che dai genitori, erano accompagnati dai dirigenti dei due istituti, Antonietta Cuccheddu dell’Angioy e Tonina Puggioni dell’Amaldi.

Allegate alcune fotografie della cerimonia di premiazione.

Premiazione studentiCarlotta Cossu 0Carlotta Cossu  Marco Ardu 1 Marco Ardu 2   Salvatore Ierna 3 Salvatore Ierna premia Marco Ardu 1 Sergio Etzi 0 Sergio Etzi e Salvatore Ierna Sergio Etzi premia Carlotta CossuPremiazione 1

Ospedale Sirai 1 copia

Lunedì 29 giugno, alle ore 12,00, presso la Sala riunioni dell’Ospedale Sirai, si terrà una conferenza stampa di presentazione della mostra e del convegno “L’Ospedale e la Città”.

La mostra espone, per la prima volta, le tavole progettuali dell’ospedale Civile di Carbonia, redatte dagli architetti Guidi e Valle nel 1938 e 1939 per la fondazione della città, oltre ad una nutrita serie di immagini della struttura e della vita ospedaliera a partire dagli anni ’40.

Il convegno si terrà giovedì 2 luglio al Lù Hotel, con inizio alle 17.00. Dopo l’introduzione del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e del commissario straordinario, Antonio Onnis, interverranno: Aldo Lino, su “Ospedali, città e comunità: un rapporto complesso: l’esempio di Carbonia”; Sergio Pili su “Prima del Sirai: assistenza ospedaliera a Carbonia dalla fondazione alla liberazione”; Viviana Lantini, Antonella Piredda, Tiziana Serci, Giorgio Mirarchi, Nino Laddomada, Brunello Caddeo, Antonino Coccolo, Mario Bandiera, Angelo Zuccarelli, Nazzareno Pacifico, Rinaldo Aste e Salvatore Ierna.

Si parlerà del Sirai con vecchi ricordi di pionieri e fondatori dell’ospedale e verranno effettuate premiazioni e consegna delle onorificenze.

Salvatore Ierna equipe

Si è svolto il 23 giugno scorso presso la S.S D. Emodinamica dell’Ospedale Sirai di Carbonia un “Corso pratico di Disostruzioni di Occlusioni Coronariche Croniche (CTO) con approccio anterogrado e retrogrado”, ovvero disostruendo la coronaria sinistra attraverso la coronaria destra e viceversa. L’intervento si effettua in pazienti che pur avendo una coronaria totalmente occlusa da diverso tempo dimostrano di avere territorio cardiaco vitale nella zona dove afferisce la coronaria totalmente occlusa. La nuova metodica di recentissima introduzione, proveniente direttamente dal Giappone, utilizza materiale di altissima tecnologia e ha permesso di disostruire le coronarie a tre pazienti che necessitavano di tale tipo di intervento. Gli interventi sono stati eseguiti dal dott. Salvatore Ierna, responsabile dell’Emodinamica dell’ASL 7, e la sua equipe con il supporto di uno dei massimi esperti in Italia in tale tipo di intervento, il dott. Roberto Garbo, proveniente da Torino. Il dott. Ierna in una nota stampa si dichiara è orgoglioso per il lavoro svolto in questa giornata come di quello svolto negli anni precedenti presso questa ASL, in quanto si è potuto offrire un’ulteriore possibilità di sopravvivenza al paziente affetto da cardiopatia ischemica che continua ad essere la prima patologia di morte nel Sulcis Iglesiente. Ringrazia, inoltre, l’impegno e la professionalità dell’Amministrazione dell’ASL e della Farmacia che hanno permesso di eseguire tale nuova tecnica per il territorio, permettendo in tempi rapidi di disporre di tutto il materiale necessario consentendo di dare un’ulteriore chance a pazienti in particolari condizioni cardiache critiche che non avrebbero avuto alcun vantaggio da un intervento di routine.