Salvatore Piana (Italia Attiva Sardegna): «Le città metropolitane sono un altro fallimento della Giunta regionale».
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Nuova durissima critica di Salvatore Piana, coordinatore regionale e componente l’ufficio politico nazionale di Italia attiva, alla Giunta regionale, questa volta sull’istituzione delle città metropolitane, considerate un altro fallimento.
«Nel più assoluto anonimato lo scorso 9 ottobre è stato eletto il consiglio della Città Metropolitana di Cagliari, una scadenza elettorale ignorata dalla stragrande maggioranza dei cittadini – denuncia Salvatore Piana -. Nei giorni della vigilia erano al lavoro, infatti, i capi corrente e funzionari dei partiti per studiare le migliori strategie a tavolino, tanto a votare sarebbero stati chiamati solo i sindaci e i consiglieri dei 17 Comuni della Provincia. Poco meno di quattrocento persone per una rappresentanza di 431.874 cittadini. Insomma, una pratica riservata agli addetti ai lavori.»
«Oggi la città metropolitana è un Ente che si caratterizza per l’enorme difetto di rappresentatività democratica – aggiunge Salvatore Piana -. Le elezioni di secondo livello si sono dimostrate un fallimento perché hanno sancito l’estromissione dei cittadini dalla vita politica, vale a dire l’esatta antitesi del principio di condivisione democratica sancita dalla nostra Costituzione. Le città metropolitana di Cagliari, nata a seguito di un acceso dibattito in Sardegna, è destinata ad avere un ruolo cruciale nella geografia degli Enti locali, magari ispirata a quelle efficienti e funzionali presenti nel resto dell’Europa ma non a Cagliari. Le città metropolitane e in particolare quella Cagliaritana rappresenta un progetto già abortito perché nell’applicazione sono diventate una cosa per pochi, una vera aberrazione. E qui nasce immediato il paragone con il nuovo Senato previsto all’interno della riforma costituzionale, una sorta di città metropolitana parlamentare , nella quale siederanno 100 senatori eletti dai consigli regionali di cui 74 consiglieri regionali in carica e 21 Sindaci, Eletti da Consigli regionali che non brillano per efficienza e trasparenza. Possiamo affermare che anche in questo caso, un affare per pochi nonostante sarà il nuovo senato una camera chiamata a pronunciarsi su provvedimenti qualificanti come quelli comunitari e Costituzionali.»
«Il futuro per le città metropolitane è problematico, così come sono non avranno futuro e Cagliari ne sarà la dimostrazione. Si pensi che il sindaco di Cagliari sarà contemporaneamente: sindaco, presidente della città metropolitana e anche senatore, una cosa pazzesca, impossibile da pensare. Inoltre sono già inadeguate ed andrebbero riformate secondo lo spirito della partecipazione popolare. Negano ai cittadini il sacrosanto diritto di eleggere i propri rappresentanti – conclude Salvatore Piana -, in pratica un GOLPE BIANCO ALL’ITALIANA, in Sardegna aggravato da uno sbilanciamento di poteri decisionali e di destinazione finanziamenti comunitari verso una sola parte dell’Isola a discapito del deserto nel resto della Sardegna, vedasi zone e comuni interni.»