22 December, 2024
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L’Iglesias è tornata al successo (primo casalingo) con il Li Punti, dopo due sconfitte consecutive, ed è risalita al 7° posto in classifica. Giampaolo Murru, dopo una settimana difficile, ha schierato un undici iniziale privo dello squalificato Mauricio Bringas e degli infortunati Nicolas Capellino e Stefano Crivellaro.

 

L’avvio dell’Iglesias è stato convincente. Fin dalle battute iniziali Artur Sagitov ha mostrato di stare bene e al 16′ ha sbloccato il risultato, sfruttando un assist di Mattia Pitzalis che dopo aver affondato sulla fascia sinistra, è riuscito a tenere in campo un pallone prezioso e a servirlo all’attaccante russo: 1 a 0.

   

Il Li Punti ha tentato un’immediata reazione, ma Adam Idrissi s’è fatto trovare pronto sulla conclusione di Gabriel Miguel Vulcano.

Artur Sagitov ha continuato a imperversare e al 26′ è entrato in area sulla sinistra e ha costretto al fallo da rigore Andrea Fusco. Sul dischetto s’è portato Anthony Cancilieri. Salvatore Pittalis ha respinto il tiro centrale, il giovane attaccante brasiliano avrebbe potuto ribadire in rete agevolmente ma anziché calciare di prima intenzione ha cercato di controllare il pallone ed è stato anticipato da Ignacio Salas che ha liberato l’area di rigore, scatenando la gioia di tutti i compagni.

 

L’Iglesias avrebbe potuto mettere al sicuro il risultato al 36′, con il solito Artur Sagitov, imbeccato ancora da un Mattia Pitzalis in giornata positiva, ma il suo diagonale “velenoso” ha sfiorato il palo alla sinistra di Salvatore Pittalis dopo aver attraversato tutta l’area di porta, a portiere ormai battuto.

A 5′ dal riposo il Li Punti è riuscito a sorprendere la difesa dell’Iglesias, andando in goal con Gianfranco Formichelli, ma il direttore di gara ha annullato il goal per una posizione di fuorigioco.

 

Al rientro in campo dopo il riposo, il Li Punti è apparso più vivace e in soli 7′ ha riequilibrato il risultato. L’azione si è sviluppata con un lancio di Ignacio Salas e la rifinitura di Gabriel Miguel Vulcano per Fabrizio Murgia che non ha lasciato scampo ad Adam Idrissi: 1 a 1.

Il pareggio ritrovato ha messo le ali al Li Punti che ha iniziato a credere nel sorpasso. Ci hanno provato prima Giovanni Dieni, poi con Gabriel Miguel Vulcano (murato da Mattia Pitzalis) e ancora Fabrizio Murgia. L’Iglesias ha replicato due volte con Anthony Cancilieri, senza miglior fortuna.

 

Giampaolo Murru ha inserito Ezequiel D’Angelo al posto dell’acciaccato Edoardo Piras e proprio dal nuovo entrato è iniziata l’azione, rifinita da Anthony Cancilieri, sfociata nel goal del nuovo vantaggio rossoblù, autore Guillermo Rizzi, al 79′, che ha battuto imparabilmente Salvatore Pittalis con un diagonale di sinistro.

Nel finale gli animi si sono surriscaldati e a farne le spese sono stati prima Fabricio Alvarenga (molto brillante nel primo tempo), espulso per proteste, poi Andrea Fusco, reo di un fallo molto duro al limite dell’area, su Artur Sagitov, lanciato in profondità da Ezequiel D’Angelo e pronto a calciare a rete da favorevole posizione.

Il calcio di punizione scaturito dal fallo su Artur Sagitov con l’espulsione di Andrea Fusco, è stato battuto da capitan Gianluigi Illario, battuta molto forte con pallone alto una ventina di centimetri oltre la traversa.

 

Con le due squadre in dieci uomini, il direttore di gara ha concesso ben 8 minuti di recupero ma non è successo più niente di rilevante e l’Iglesias al triplice fischio finale ha festeggiato la prima vittoria casalinga che riportano serenità, alla vigilia di due trasferte, sui campi di Ferrini e Budoni.

Iglesias: Idrissi, Brailly, Pitzalis, Giorgetti, Mechetti, Piras (dal 73’ D’Angelo), Illario, Cancilieri, Alvarenga, Rizzi (88’ Lamacchia), Sagitov. A disposizione: Riccio, Grasso, Carta, Mancini, Crobeddu, Angioni. Allenatore Giampaolo Murru.

Li Punti: Pittalis, Fusco, Fresu, Centeno, Silvetti, Salas, Formichelli (84’ Ortiz), Murgia (77’ Barbieri), Dieni, Vulcano (68’ Libonatti), Castigliego (82’ Enna). A disposizione: Lopez, Serra, Cirotto, Lacatis, Ruiu. Allenatore Cosimo Salis.

Arbitro: Giovanni Gallo di Mestre.

Assistenti di linea: Giuseppe Puddu di Oristano e Annamaria Sabiu di Carbonia.

Marcatori: 16’ Sagitov, 52’ Murgia, 79’ Rizzi.

Ammoniti: Piras (I), Centeno (LP), Barbieri (LP). Giorgetti (I).

Espulsi: Alvarenga (I), Fusco (LP).

Spettatori: 150.

 

Il Comunale “Carlo Zoboli” ha riaperto le sue porte ai tifosi per il derby con l’Atletico Uri. I colori dello stadio hanno ravvivato un freddo pomeriggio di febbraio, con i 300 accorsi per il ritorno atteso 482 giorni, eccezion fatta per il gruppetto di tifosi ospiti sistemati nella tribuna laterale, speranzosi in un ritorno alla vittoria della squadra biancoblù che in casa (si fa per dire, visto che si giocò a Villacidro) manca dalla penultima giornata dello scorso campionato, 2 a 0 alla Vis Artena. L’unica vittoria ottenuta in questo campionato è arrivata a Genzano, sul campo del Cynthialbalonga, la squadra che oggi ha espugnato l’Acquedotto di Sassari, dopo aver fatto altrettanto sul campo della capolista Giugliano.

David Suazo ha presentato un undici iniziale con diverse novità rispetto alle ultime partite, indisponibili Gabriele Dore e Joaquin Suhs, ha inserito in mezzo al campo Lorenzo Isaia, confermato al centro della difesa Mauro Pitto e Cristian Padurariu al centro dell’attacco, con Ador Gjuci in panchina. Rispetto all’undici iniziale di sette giorni fa a Formia, in panchina anche Andrea Mastino, Mohamed Camara e Samuele Curreli.

L’avvio di gara del Carbonia è stato promettente. Nei primi dieci minuti, con un fortissimo vento di maestrale alle spalle, il Carbonia ha cercato di mettere subito in difficoltà la difesa ospite, ma il portiere Salvatore Pittalis non ha dovuto effettuare interventi difficili. L’Atletico Uri pian piano è uscita dal suo guscio ed ha cercato di rendersi pericoloso dalle parti di Adam Idrissi.

A metà tempo il Carbonia ha cercato ancora il goal, battendo tre calci d’angolo consecutivi. Al 34′ il goal del Carbonia: verticalizzazione efficace per Alessandro Aloia che, sulla chiusura tardiva del difensore, ha anticipato anche l’uscita di Salvatore Pittalis, superandolo con un delizioso pallonetto: 1 a 0!

Il goal subito ha scorso l’Atletico Uri che dopo soli 5′ è andato vicino al pareggio, su un mezzo pasticcio della difesa biancoblù, non sfruttato da Hernan Altolaguirre.

Nel finale del primo tempo il Carbonia è andato vicino al raddoppio, con Cristian Padurariu, fermato da Salvatore Pittalis. Le squadre sono andate al riposo con il Carbonia in vantaggio 1 a 0.

Alla ripresa del gioco, la situazione meteorologica si è capovolta, con l’Atletico Uri spinto dal maestrale. Con il passare dei minuti la squadra di Massimiliano Paba ha aumentato la pressione ma nel primo quarto d’ora il Carbonia non ha corso grandi rischi.

Al 64′ l’arbitro ha ammonito Mirco Carboni per la seconda volta e dopo il secondo giallo ha estratto il rosso. Carbonia in 10 uomini per l’ultima mezz’ora!

L’Atletico Uri ha approfittato subito della situazione, andando in goal sugli sviluppi del calcio di punizione scaturito dal fallo che ha portato all’espulsione di Mirco Carboni. Lancio di Simone Cardone, colpo di testa del capitano Alessio Fadda e pallone alle spalle di Adam Idrissi: 1 a 1.

L’Atletico Uri ha cercato di approfittare della superiorità numerica e della spinta del maestrale per far suo il derby, ma il Carbonia ha reagito con orgoglio ed ha cercato a sua volta il goal vittoria, nonostante David Suazo sia stato costretto a sostituire Alessandro Aloia, vittima di una brutta botta in viso (è la seconda volta che il neo attaccante biancoblù è stato costretto ad abbandonare il campo anzitempo per una brutta botta, dopo essere andato in goal). Il finale è stato teso e nervoso, ma al di là di una conclusione di Francesco Delizos, il risultato non è stato messo in discussione ed il direttore di gara ha fischiato la fine dopo 6′ di recupero.

Il pareggio è prezioso per l’Atletico Uri che sale a 23 punti, all’11° posto, a pari punti con Gladiator e Cassino. Il Carbonia sale a quota 10, ultimo e sempre più lontano dalla quota salvezza, quella diretta proprio a 23 punti. Si allontanano sensibilmente anche i play out, perché se l’Insieme Formia è rimasto fermo a 13 punti ed ha disputato due partite in più, il Latte Dolce con la vittoria di Artena è salito a quota 16 e prossimamente giocherà in casa il recupero con il Carbonia, Real Monterotondo Scalo e Lanusei sono a quota 18 punti.

Carbonia: Idrissi, Ganzerli, Serra, Pitto, Carboni, Murgia (dal 62′ Curreli), Aloia (dal 68′ Mastino), Bellu, Padurariu (dal 76′ Gjuci), Isaia, Porru. A disposizione: Bigotti, Adamo, Porcheddu, Basciu, Camara, Russu. All. David Suazo.

Atletico Uri: Pittalis, Ravot, Fadda, Incerti (dall’83’ Bah), Jah (dal 46′ Calaresu), Cardone, Melis (dal 68′ Brizzi), Piga, Altolaguirre, Scanu (dal 76′ Olmetto), Delizos. A disposizione: Atzeni, Carboni, Di Paolo, Mari, Tedesco. All. Massimiliano Paba.

Arbitro: Matteo Campagni di Firenze.

Assistenti di linea: Andrea Raimo di Empoli e Luca Mantella di Livorno.

Reti: al 34′ Aloia (C), al 65′ Fadda (AU).

Ammoniti: Melis (AU), Carboni (C), Aloia (C), Ravot (AU), Gjuci (C), Idrissi (C).

Espulso: Carboni (C) al 64′ per doppia ammonizione.

Giampaolo Cirronis

 

 

 

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Il Carbonia passa anche ad Uri (3 a 1), il Castiadas pareggia a Monastir (2 a 2), ora per i minerari è vera fuga! Quello che fino a due settimane fa era un testa tra la squadra di Andrea Marongiu e quella di Carlo Cotroneo, divise da un solo punto (48 a 47), oggi è un duello a distanza, perché il Carbonia ha superato due ostacoli molto duri, Ferrini ed Atletico Uri, ed il Castiadas tra Atletico Uri e Kosmoto Monastir è riuscito a mettere insieme un solo punto! Ora sono 6 i unti che dividono Carbonia e Castiadas (54 a 48), con la capolista lanciata verso la promozione in serie D, a sette giornate dalla conclusione della stagione regolare.

Quello odierno ad Uri, per il Carbonia, era un test severo, severissimo. L’Atletico Uri è una delle squadre più forti del girone, lanciatissima nel girone di ritorno, nel corso del quale alla vigilia aveva collezionato sei vittorie (pesantissima e meritatissima quella di sette giorni fa a Castiadas) ed una sola sconfitta, risultati che l’hanno riportata in piena corsa per un posto nei play-off promozione. Il Carbonia lo ha affrontato reduce dalla faticosa trasferta di Coppa Italia sul campo del Real Monterotondo Scalo ed Andrea Marongiu ha presentato inizialmente la formazione tipo di questo scorcio di stagione. In campo dall’inizio anche Alessio Figos, reduce da un leggero problema fisico.

Il Carbonia ha rischiato in avvio su una conclusione improvvisa terminata di poco sul fondo, ma ha poi approcciato la partita come meglio non avrebbe potuto, senza alcun timore reverenziale, mettendo subito in difficoltà la difesa dell’Atletico Uri. Al quarto d’ora Alessio Figos s’è accasciato a terra senza contatto con un avversario ed ha dovuto lasciare il campo dolorante, sostituito da Keba Gassama. Il Carbonia ha reagito subito alla sfortuna ed al 21′ ha sbloccato il risultato con un goal del solito Giuseppe Meloni: affondo di Federico Boi sulla destra, traversone rasoterra in area e tap-in vincente del bomber biancoblù, al nono goal in campionato in nove partite disputate, oltre ai due realizzati in Coppa Italia, nella vittoriosa finale regionale di Oristano e nell’andata del primo turno nazionale a Monterotondo Scalo. La squadra di Massimiliano Paba ha accusato il colpo e di lì a poco ha subito il secondo goal: affondo sulla sinistra, palla filtrante in area per Suku Kassama Sariang, il cui diagonale potente e preciso non ha lasciato scampo al portiere giallorosso Salvatore Pittalis. Carbonia avanti col il doppio vantaggio e partita incanalata nella direzione favorevole alla squadra biancoblù.

La squadra di casa ha cercato di reagire, ha ripreso a macinare gioco, ma il Carbonia ha frenato con la solita autorità tutti i tentativi, fino allo scadere del tempo (sfiorando anche il terzo goal con un bel diagonale di Gioele Zedda), quando il bomber Luca Scognamillo (decisivo sette giorni fa a Castiadas) ha trovato il varco giusto ed ha infilato il pallone all’incrocio dei pali alle spalle di Antonio Fortuna (oggi in festa anche per il suo 31° compleanno). 2 a 1 e squadre negli spogliatoi per il riposo.

Al rientro in campo, l’Atletico Uri, come in avvio di partita, ha avuto subito un’occasione d’oro per il goal del 2 a 2, facendo correre un grosso brivido alla difesa mineraria con un colpo di testa di Fabio Mura. La partita è quindi proseguita sulla falsariga del primo tempo, fino al quarto d’ora, quando il difensore Ivan Coradduzza ha trattenuto per la maglia un calciatore del Carbonia ed il direttore di gara, Matteo Manis, lo ha ammonito per la seconda volta, lasciando l’Atletico Uri in 10 uomini per l’ultima mezz’ora. E’ stata la svolta decisiva della partita, perché di lì a poco il Carbonia ha realizzato il terzo goal, con il capitano Marcello Angheleddu, il migliore in campo, pronto a impattare di testa un traversone dalla destra di Mattia Cordeddu: 3 a 1!

Il finale della partita ha avuto poca storia, sotto la pioggia battente. L’Atletico Uri non ha smesso di credere nella rimonta, creando anche alcune buone opportunità per realizzare il secondo goal, ma anche il Carbonia è andato vicino alla quarta segnatura, con Giuseppe Meloni e Nicola Serra, ed il risultato non è più cambiato.

Dagli altri campi sono arrivate buone notizie per il Carbonia: la Kosmoto Monastir ha imposto il pareggio al Castiadas, andando in vantaggio, facendosi raggiungere e superare e poi pareggiando 2 a 2 (doppietta di Nicola Lai per la Kosmoto Monastir, Alvaro Fernandez e Musie Tesfai per il Castiadas); nuovo mezzo passo falso casalingo per la Nuorese, rimontata sull’1 a 1 dal Porto Rotondo ed ora a 13 punti dal Carbonia; nuovo pareggio anche per l’Ossese che non è andata oltre lo 0 a 0 a Bosa (2 pareggi e 2 sconfitte nelle ultime quattro partite disputate, ora è a 12 punti dal Carbonia); inattesa sconfitta interna per la Ferrini con la San Marco Assemini ’80, 1 a 2; bella vittoria esterna per il Guspini di Giampaolo Murru a Li Punti, 2 a 1; vittoria di misura per il Taloro Gavoi sul Ghilarza, 1 a 0; pareggio, 1 a 1, infine tra l’Arbus ed il La Palma di Graziano Mannu.

Il Carbonia non avrà tempo per rifiatare, perché mercoledì 4 marzo, alle 14.30, è atteso dal ritorno della sfida con il Real Monterotondo Scalo per il primo turno nazionale della Coppa Italia. Le due squadre partiranno dal 3 a 1 per la squadra laziale allenata da David Centioni, maturato quattro giorni fa.