23 December, 2024
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Si è rivelata una serata all’insegna del divertimento quella che, sabato 18 luglio in piazza Pegli, a Carloforte, ha visto l’agenzia di Antonello e Roberto Tomasiello di Quartu Sant’Elena portare sul palco uno spettacolo con artisti che hanno allietato il pubblico, cantando pezzi famosi del panorama musicale nazionale ed internazionale, presentati dalla frizzante Valentina Valentino.
“La notte dei sosia” ha letteralmente fatto “cantare” i presenti che hanno così mostrato di apprezzare la manifestazione “Accendiamo Carloforte”, come aveva fatto con il “Free day”, progetti ideati da un gruppo di operatori locali, sotto la supervisione dell’associazione “La Verde Isola” presieduta da Giuseppe Buzzo, titolare del Ristorante “A Galaia”, patrocinati dall’Amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Salvatore Puggioni.
Un’iniziativa che ha cercato di rispondere, riuscendovi, alla grave emergenza causata dal Coronavirus, che ha minato non poco il tessuto economico già messo a dura prova da recenti e ripetute crisi. La voglia di ripartire si è fatta portavoce di forza e speranza, da cui gli operatori turistici ed i ricettivi, insieme ai commercianti ed alle associazioni di promozione del territorio, uniti in una rete sinergica, hanno dato vita ai progetti “Free day” e “Accendiamo Carloforte” con il Villaggio dei Sapori (degustazioni e spettacolo musicale).

Nel pieno rispetto delle norme e delle linee guida anti Covid-19, l’evento si è svolto con modalità attente e puntuali, coordinate dallo staff organizzativo che ha saputo creare un’occasione di svago, in uno scenario sociale intriso di preoccupazione, nel quale si deve ridisegnare attentamente il modo di gestire i momenti dedicati al divertimento.

D’altra parte, la bravura degli artisti dello spettacolo “Tale & Quale Show” è apparsa da subito evidente, trattenendo così il pubblico sino a notte fonda…Anna Oxa, Edoardo Bennato, Mina, Elisa, Laura Pausini, Lady Gaga, Adriano Celentano, Renato Zero, sono solo alcuni dei nomi che si sono magicamente potuti ascoltare attraverso i loro sosia…

Prima dello spettacolo, i presenti hanno potuto degustare il noto “Tonno rosso alla griglia”, il re dei piatti della magica isola di Carloforte, capace di emozionare con i suoi tratti caratteristici.

A tal proposito, per continuare a promuovere il territorio, durante la serata, sono stati estratti dei biglietti vincenti per partecipare al giro dell’isola “By night”, in un’estate diversa, che vuole regalare a tutti il desiderio di guardare con fiducia al futuro.

Un grande applauso a tutte le persone che con grandi sforzi si stanno adoperando per regalare momenti di svago, determinanti per infondere ottimismo nel domani.

Grazie

Nadia Pische

 

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Sono entrate in vigore il 3 luglio 2020 le tariffe promozionali per i passeggeri ordinari (non residenti) sulle tratte da e per Carloforte:

– passeggero Portovesme: € 4,40;
– passeggero Calasetta: € 3,60;
– auto: da € 10,00 (in base alla lunghezza).
contributo di sbarco del comune di Carloforte escluso.

La promozione è valida, con formula di acquisto “andata e ritorno”, dalla prima corsa del venerdì alle ore 12.00 del lunedì successivo.

Le tariffe promozionali sono state rese possibili dalla ripartizione per l’anno 2020 delle risorse finanziate dalla Regione Sardegna ai comuni di Carloforte e La Maddalena per l’abbattimento dei costi di trasporto marittimo interno per le isole minori sostenuti dai passeggeri non residenti, 500.000 euro in favore degli enti locali direttamente coinvolti, distribuiti equamente tra le due comunità isolane, 250.000 euro a testa.

Le due Amministrazioni comunali hanno richiesto l’estensione dell’agevolazione anche alle giornate infrasettimanali ed il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni, ha annunciato che, eventualmente, dovesse essere concessa questa possibilità, verrà tempestivamente comunicata. Per le giornate infrasettimanali lo sconto sarebbe ancora maggiore (5.60 euro per il passeggero, 12 euro per le autovetture).

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Carloforte riparte. L’emergenza Coronavirus è stata terribile, agli inizi dello scorso mese di marco ha creato un clima di grande paura per una possibile diffusione nell’Isola e, inevitabilmente, ha provocato una vera e propria paralisi del tessuto economico locale e la cancellazione dei principali eventi della primavera e dell’estate tabarchina. Oggi, superate le Fasi 1 e 2, in piena Fase 3, come tutta la Sardegna, anche la comunità tabarchina guarda al futuro con meno paura e, soprattutto, una grande voglia di ripartire, per tornare quanto prima possibile alla normalità.

La normalità, per Carloforte, è un’estate viva, un’Isola brulicante di turisti, ristoranti, alberghi e seconde case sold-out, spiagge, cale, calette e scogliere piene di vita… Tutto non potrà tornare come prima del Covid-19 da un giorno all’altro, ma l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Puggioni ha dato segnali importanti di risposta alle necessità determinate dall’emergenza e gli operatori del settore turistico, ricettività, bar e ristorazione, esercizi commerciali, associazioni, si sono mobilitati per avviare…la ricostruzione!

«Con un gruppo di amici abbiamo ideato il Free Day, progetto patrocinato dall’Amministrazione comunaledice Giuseppe Buzzo, ristoratore, presidente dell’associazione Verde Isola Carloforte -. Un giorno della settimana, il venerdì, si può venire a Carloforte con promozioni vantaggiose per i turisti. Ad esempio, si può prenotare una camera matrimoniale in albergo al costo di 45 euro, una cena in ristorante al costo di 20,00 a persona, avere a disposizione una bicicletta elettrica gratis e tanti altri servizi…quasi gratis. Inoltre, ogni 15 giorni, il sabato, abbiamo abbinato uno spettacolo con musica dal vivo, con degustazioni di piatti tipici. Nell’attesa del concerto, ci saranno delle sfilate di moda organizzate da esercizi commerciali locali operanti nel settore. Il primo spettacolo conclude Giuseppe Buzzo è in programma il 27 in piazza Pegli, con un omaggio ai Pooh. Il prossimo sarà un omaggio a Lucio Battisti.»

Gli spettacoli, ovviamente, si svolgeranno nel pieno rispetto delle prescrizioni di prevenzione imposte dall’emergenza.

In questa fase emergenziale, tra i cittadini è emerso un grande spirito di solidarietà che ora emerge anche tra gli operatori. Si tratta, indubbiamente, di un segnale importante, una strada per molti versi quasi obbligata, per avviare una rinascita concreta dopo una crisi devastante, la più grave dal secondo dopoguerra.

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È ripresa la pesca del tonno a Carloforte. Tra una pausa e l’altra, concessa dal forte vento delle scorse settimane, si sta svolgendo, nelle acque antistanti l’Isola di San Pietro, la tradizionale mattanza, che ormai da secoli caratterizza l’isola dell’arcipelago sulcitano. La pesca abbondante ha soddisfatto la richiesta della filiera anche per quest’annata ma, soprattutto, non ha deluso le aspettative dei tonnarotti e del Rais Luigi Biggio. A dispetto della particolarità di questo maggio post Covid-19, chiediamo proprio a quest’ultimo, come stia andando la stagione di pesca. «Abbastanza bene, nonostante le varie restrizioni risponde il RaisLa stagione è come una stagione normale, va benissimo. Continuiamo a fare sia le gabbie che la mattanza. Quest’anno però faremo qualcosa di più sul mattanzato.»

Certo, la crisi nel mercato delle vendite si è fatta sentire, con i ristoranti che ancora non hanno del tutto riaperto, ma in tonnara, a Carloforte, la filiera prevede anche la lavorazione del pescato. «La nostra lavorazione del tonno prevede un metodo molto particolare. Ci mettiamo molta cura, stando ben attenti a non farlo riscaldare. In questo abbiamo imparato dai giapponesi.»

Il mercato giapponese è anche quello più importante, per questo tipo di prodotto, che vanta una tradizione pluricentenaria. «Carloforte, come Portoscuso, è un posto dove il tonno si mangia e si consuma quotidianamenteconferma Luigi Biggio -, soprattutto in questo periodo.»

La pesca, quest’anno, ha coinvolto una trentina di pescatori, coordinati e diretti dal Rais, ma il lavoro del tonnarotto non si ferma al solo periodo della mattanza: durante l’arco dell’anno, è infatti necessario fare manutenzione sia alle barche che alle attrezzature. «Di queste mansioni ci occupiamo sempre noi – prosegue il Rais Luigi Biggio -, quindi il nostro lavoro è continuo.»

Carloforte e il tonno. Una tradizione plurisecolare che quest’anno deve fare i conti con le difficoltà della chiusura dei confini internazionali. Ma il binomio imprescindibile resta. «Assolutamente sì risponde il sindaco Salvatore PuggioniIl tonno per noi è sempre stato fonte di vita, di economia e fa parte della nostra storia e della nostra cultura. Per cui è fondamentale, sia dal punto di vista economico che sociale. È un po’ il simbolo della nostra comunità.
Un prodotto, il tonno, forza trainante dell’economia isolana, che vive principalmente anche di turismo. «Tanta gente viene esclusivamente per vedere la mattanza e gli impianti delle tonnare – prosegue Salvatore Puggioni -. E per gustare questo prelibato pesce. Il tonno rosso è conosciuto in tutto il mondo. Per noi ha un grandissimo valore morale, oltre che economico.»
La stagione è iniziata, comunque, nel migliore dei modi, grazie anche al sostegno di tutta l’Amministrazione. «Il lockdown è arrivato in un momento, i primi di marzo, in cui si lavorano le reti e si prepara il calare della tonnara – precisa il sindaco -. Abbiamo insistito perché per noi è fondamentale salvare la stagione di pesca, che vuol dire anche salvare la stagione dell’economia interna e quindi delnostro prodotto interno lordo.» Un prodotto interno importante, che rappresenta un’identità e un unicuum a livello internazionale. «Un unicuum che ci distingue come la capitale mondiale del tonno.»
Da ormai 18 anni, legato alla pesca del tonno rosso, a Carloforte, si svolge il Girotonno, manifestazione che quest’anno festeggia la maggiore età e che, da sempre, attira, nell’Isola di San Pietro, un numero impressionante di turisti e visitatori. Ma a causa del Corona Virus, l’evento è stato cancellato, con grande dispiacere dell’Amministrazione comunale e dei cittadini di Carloforte. «Rinunciare al Girotonno è stata una scelta molto dolorosa – sottolinea Salvatore Puggioni -. Purtroppo, però, da prendere, perché non si poteva pensare allo svolgimento di una manifestazione del genere in questo momento. Soprattutto, perché, per farla, servono le persone. Si tratta, d’altronde, di una manifestazione che non si può posticipare, perché basata su un alimento prelibato che, per essere servito nella maniera ottimale, deve essere consumato fresco.»
Girotonno vuol dire una boccata di ossigeno importante per tutte le attività produttive di Carloforte, ma l’Amministrazione non si perde d’animo e sta già predisponendo per l’edizione 2021. «Pensare già alla prossima stagione è importante, perché stiamo parlando di un evento a livello internazionale, in cui, tutti gli anni, vengono coinvolte nazioni da tutto il mondo e chef stellati. È sempre stato un fiore all’occhiello.»

Ma la cittadina sulcitana cerca di salvare la stagione 2020 con eventi che puntano ancora l’attenzione su quella che, il sindaco Salvatore Puggioni, definisce “la nostra icona“, ovvero il tonno rosso. «Partiremo con dei microeventispiega ancora il sindacoproprio perché attualmente ci rendiamo conto che lo storico non c’è più e quindi ci serve comunque qualcosa che coinvolga i turisti che verranno.» Turisti non solo intesi come visitatori d’oltremare ma sardi o dell’hinterland, che potranno godere di più possibilità di movimento e, quindi, scegliere, come meta per le vacanze, proprio l’Isola di San Pietro. Una battaglia che il sindaco Salvatore Puggioni vuole vincere anche a suon di agevolazioni sulle tariffe dei traghetti per i non residenti, auspicando che si possa presto parlare di una sorta di continuità territoriale anche a livello più locale. «Chiediamo la possibilità di una tariffa unica per chi è residente in Sardegnaconclude Salvatore Puggioni – perché è giusto che il popolo Sardo possa muoversi nelle isole così come nell’interno. Quello delle tariffe è un grosso handicap che dovremo cercare di colmare col tempo.”

Federica Selis

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Il comune di Carloforte ha acquistato 1.000 test sierologici e lunedì avvierà l’esecuzione dei primi 400, già arrivati.

«Nell’ambito della attuale emergenza sanitaria il comune di Carloforte ha deciso di procedere sul proprio territorio comunale, ad eseguire i test sierologici per la verifica della possibile circolazione del Covid-19 nella Comunità – scrive in una nota il sindaco, Salvatore Puggioni -. L’Isola di San Pietro è stata frequentata, verso la fine del mese di Febbraio e nelle prime settimane del mese di Marzo, da molti turisti provenienti dalle regioni del nord Italia, alcuni in fuga dalle stesse per evitare il rischio epidemiologico. Inoltre molti nostri concittadini sono marittimi e tanti di loro sono tornati a casa al termine del loro periodo lavorativo giungendo da differenti parti del mondo. Abbiamo avuto in questi mesi episodi sospetti di Bronchiti e Broncopolmoniti, curati a domicilio fortunatamente con risoluzione del quadro clinico, senza però l’ausilio di una diagnosi certa che fugasse il dubbio di possibili casi sospetti Covid-19, non essendo stato possibile effettuare su questi pazienti i tamponi specifici.»

«Ad oggi non abbiamo evidenziato casi positivi di Covid-19, ma ciò non esclude che lo stesso virus possa essere stato presente nel nostro contesto isolano – aggiunge Salvatore Puggioni -. L’Amministrazione pertanto si impegnerà ad effettuare test sierologici tramite kit rapidi (per la ricerca di anticorpi IgM e IgG ), con l’obbiettivo di rilevare una “eventuale immunità” acquisita contro il virus da parte della popolazione. Sono stati informati della nostra iniziativa il presidente della Regione Sardegna e l’assessore regionale alla Sanità, nonché i vertici dell’ATS e dell’ASSL territorialmente competenti.»

«Abbiamo provveduto all’acquisto di 1.000 test rapidi. Di questi, 400 sono già arrivati e saranno eseguiti a partire da lunedì 11 maggio p.v. su tutti i soggetti che esercitano come operatori sanitari, forze dell’ordine, pubblica amministrazione, associazioni di volontariato, farmacie, trasporti e vendite al dettaglio – sottolinea Salvatore Puggioni -. Tutti i soggetti individuati hanno contatti quotidiani con una importante quota  di popolazione, e quindi, pensiamo sia corretto iniziare ad utilizzare i test  proprio da loro. Tutte le attività saranno coordinate con i Medici di Famiglia che hanno dato la loro disponibilità ad eseguire i test.»

«Riteniamo che questa attività possa essere inserita nel programma regionale di Screening che la Regione Sardegna si sta apprestando a mettere in atto e pensiamo, possa essere considerata di grande rilevanza e utilità proprio in funzione dei su citati eventi, nell’ambito del monitoraggio del territorio circa la diffusione del virus Covid-19 nelle nostra Regione – conclude il sindaco di Carloforte -. Siamo disponibili su indicazioni della Regione Sardegna ad eventuali implementazioni dei test sul nostro territorio.»

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Alla luce del fenomeno pandemico legato al Covid-19, che ha prodotto una condizione di forte sofferenza nel tessuto socio-economico esponendo tutte le nostre realtà  commerciali, artigianali ed imprenditoriali ad un’inaspettata condizione di crisi mai verificatasi in passato, l’assessorato dei Trasporti del comune di Carloforte ha inviato lo scorso 20 aprile una nota al presidente della Regione, Christian Solinas e all’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, per chiedere aiuto in merito alla nota problematica del costo sul biglietto traghetti relativamente alla categoria dei “non residenti”.

«La responsabilità di amministratori ci impone l’obbligo di lavorare incessantemente per programmare il domani, al fine di consentire la ripartenza ed il rilancio dello sviluppo turistico, naturalmente  garantendo nel contempo ai nostri visitatori, tutte le misure di sicurezza necessarie e le opportune condizioni di accessibilità e fruibilità di tutti i servizi presenti affinché Carloforte non sia tagliata fuori dai flussi regionali che, come sembrano indicare gli esperti, potrebbero costituire la fetta preponderante dell’economia turistica del 2020scrivono il sindaco Salvatore Puggioni ed il delegato dei Trasporti Gianluigi Mario Penco -. Al fine di incentivare e agevolare i flussi di transito verso le Isole minori per la categoria dei  “non residenti” con specifico riguardo verso i “residenti in Sardegna” abbiamo chiesto la possibilità di rendere fruibili in tempi rapidi, i fondi messi a disposizione annualmente dalla Regione Sardegna ed aumentare sostanzialmente la capacità finanziaria prevista per l’anno in corso  prevista  corrispondente a € 250.000.»

«Permane l’annosa questione ripetutamente sollevata dalla nostra Amministrazione comunale, riguardante l’illogica e odiosa condizione che non consente al popolo sardo di muoversi liberamente verso le isole minori, in quanto assoggettato allo status di non residente, il che comporta un notevole esborso finanziario per chiunque – ad eccezione dei residenti – desideri o debba recarsi a Carloforte o a La Maddalena, e pertanto, risulta assolutamente indifferibile la necessità di battersi anche  in sede Europea per porre fine a questa palese discriminazione intraregionaleconcludono Salvatore Puggioni e Gianluigi Mario Penco -. E’ stato inoltre chiesto il ripristino in tempi stretti delle corse che sono state interessate dalla riduzione imposta nell’ambito del trasporto pubblico locale regionale,  con particolare attenzione verso il collegamento notturno a seguito di alcune difficoltà createsi in ordine alle emergenze sanitarie relative agli eventi notturni.»

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Il comune di Carloforte ha ufficializzato questa mattina l’annullamento dell’edizione 2020 del Girotonno.

«A seguito dell’emergenza sanitaria in corso e alla luce delle necessarie restrizioni a tutela della salute pubblica nazionale – si legge in una nota del sindaco, Salvatore Puggioni -, l’Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno annullare la rassegna gastronomica internazionale “Girotonno” per l’anno 2020, pertanto la 18ª edizione della tradizionale manifestazione si svolgerà nel 2021.»

«Una scelta doverosa e responsabile davanti alla grande e grave emergenza nazionale e mondiale aggiunge Salvatore Puggioni -; non sarebbe neppure opportuno prevedere l’organizzazione della manifestazione in altri periodi, in quanto la stessa per la sua peculiarità segue la stagionale pesca del tonno (che avviene tra metà aprile e metà giugno); inoltre, si deve necessariamente tener conto dei tempi e degli effetti, ad oggi non calcolabili, della pandemia sulla circolazione delle persone e sull’impatto socio economico.»

«Ora tutti gli sforzi sono orientati a contenere l’epidemia, salvaguardando la salute e l’equilibrio sociale ed economico della nostra comunità – conclude il sindaco di Carloforte -. Non appena le condizioni lo consentiranno, torneremo ad organizzare tutte le iniziative volte alla promozione della nostra Isola.»

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La diffusione del Coronavirus sta mettendo in grande difficoltà l’apparato sanitario regionale, alle prese con un’emergenza senza precedenti, nella quale i mezzi a disposizione spesso non sono in grado di soddisfare tutte le esigenze che arrivano dai diversi territori. I disagi crescono nelle aree periferiche, peraltro già alle prese con problemi seri nella gestione ordinaria della Sanità, tra le quali c’è l’Isola di San Pietro.

Il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni, aggiorna quotidianamente la popolazione sull’evoluzione dell’emergenza Coronavirus e non perde occasione per denunciare le carenze e… le responsabilità delle istituzioni.

L’altra notte, a Carloforte, si è verificato stato un caso sospetto di contagio da Coronavirus.

«Un signore anziano è stato male, e si è dovuti intervenire, come al solito le procedure concordate non sono andate come dovevano. Il signore non doveva essere spostato da casa, invece è intervenuta la Croce Azzurra, dopodiché una serie di operazioni fuori protocollo – ha scritto su Facebook Salvatore Puggioni -. Premetto che devo lodare e ringraziare con il cuore chi adesso sta lavorando e rischiando la vita per noi, medici del pronto soccorso, infermieri, medici di base, Croce azzurra, che stanno tamponando falle dappertutto da questo sistema sanitario locale carente ed insufficiente alle esigenze della nostra comunità. Dopo un’ intera giornata di ansia, in attesa di notizie, ho avuto contatti con la Centrale Operativa del S.S. Trinità, stasera, e dopo il primo tampone negativo effettuato in tarda mattinata, anche il secondo tampone ha dato esito negativo. Pericolo scampato.»

«Adesso, dico io, 10 giorni fa, quando ho costituito la nostra “Unità di crisi”, ho chiesto quale era il protocollo in caso di contagio da Coronavirus, mi è stato detto che sarebbe intervenuta subito la “MIKE” (Ambulanza Medicalizzata) attrezzata appositamente per i casi di questa pandemia – ha aggiunto Salvatore Puggioni -. Stamattina, ho saputo ufficialmente, dopo che tutti sanno della carenza ed insufficienza del nostro presidio sanitario, dei problemi macroscopici che abbiamo nella nostra isola, che la cosiddetta “MIKE” non interverrà mai nella nostra isola, in nessun caso. Sono indignato, sconcertato e mi vergogno di far parte di questo sistema, è pazzesco e grottesco lasciare un popolo in balia delle onde, abbandonato a se stesso. Domani mi dovranno rispondere di questo le Autorità competenti, iniziando dal dott. Christian Solinas, dall’assessore Mario Nieddu, ai responsabili dell’ATS, perché è una vergogna assoluta abbandonarci in questo modo, isolarci ancora di più dal mondo. La mia protesta sarà dura e decisa.

Non ho capito, se scoppia un’epidemia da noi, che virus è? di serie B, diverso dalle altre regioni, è meno grave rispetto alle altre realtà? ma che cosa hanno in testa questa gente? Ad oggi non registro nessun caso di Coronavirus, mi auguro di dirvi la stessa cosa domani. Sono forte nell’affrontare questo momento, devo esserlo, per la nostra comunità, ma nello stesso tempo sono deluso, molti mi dicono che “deve passà a nuttata”, e nessuno dopo vorrà ascoltare il racconto del pericolo scampato, dell’orrore superato. Ma siamo sicuri che la nottata da passare non sia questo mondo storto a cui siamo smaniosi di tornare? Sperando che non avremo imparato solo a lavarci le mani.»

Oggi il sindaco di Carloforte è tornato su quanto la comunità tabarchina ha vissuto ieri, e le sue parole sono ancora molto dure.

«E’ mio dovere manifestare agli Enti ed Autorità competenti, l’amarezza e la delusione che la Città di Carloforte sta vivendo in questo particolare momento, dal punto di vista sanitario – ha scritto Salvatore Puggioni -. Già da stamattina, in maniera dura e precisa, con una comunicazione al governatore Christian Solinas, all’assessore della Sanità Mario Nieddu, al prefetto Bruno Corda, al responsabile della protezione civile Pasquale Belloi, al direttore dell’AREUS Giorgio Lenzotti, ed alla responsabile dell’Ats Carbonia Giuliana Riola, è stato manifestato tutto il nostro disappunto e la nostra delusione.

I fatti successi ieri notte, sono il risultato di un sistema sanitario carente, insufficiente e molte volte inesistente, è bastata questa situazione di emergenza, grave ma non impossibile, a far saltare tutto all’aria, non rispettando le norme, scavalcando i protocolli predeterminati e trattando per l’ennesima volta un popolo in maniera diversa dal resto dell’Italia.

Come rappresentante della Comunità tabarchina, mi sento offeso e calpestato, aspetto delle risposte immediate, diversamente girerò tutto e subito alla Procura della Repubblica, e qualcuno pagherà. Nel fatto specifico, quello di ieri notte, ringrazio ancora i militi della Croce Azzurra, e la dottoressa del Pronto Soccorso (tra l’altro in stato di gravidanza avanzata) che pur di salvare la vita a quel signore di 92 anni, hanno messo a repentaglio la propria vita e la propria incolumità. GRAZIE di cuore.»

«Oggi dobbiamo riflettere, attentamente. In circostanze come queste, ancora all’inizio di un difficile percorso, SIAMO SOLI, dobbiamo entrare nell’ordine delle idee che dobbiamo salvarci da soli, può darsi che domani qualcuno si sveglierà, ma cari concittadini, organizziamoci come sempre da noi, su tutto quello che è possibile – ha aggiunto il sindaco di Carloforte -. Vedete la Croce Azzurra, possiede 5 ambulanze, acquistate dai carlofortini, ottenute dai nostri sacrifici. E’ un onore avere 5 mezzi di soccorso a Carloforte. Attrezzature? Tutte acquistate tramite i fondi della Croce Azzurra, della Comunità. Sapete da quando è scattata l’emergenza che cosa ci ha fornito l’ATS ? 12 mascherine ffp2, una scatola di guanti ed una maschera facciale. Lascio giudicare a voi.»

«La “MIKE” (che bel nome però) è in sostanza un autoambulanza con un medico a bordo e qualche attrezzatura particolare, non arriverà mai, anche se il protocollo lo prevede assolutamente nella direttiva del 5.03.2020 al punto 6.2.5. Ho chiesto agli Enti competenti perché deve fermarsi a Portovesme o a Calasetta, qualcuno del servizio sanitario mi ha detto che i tempi del traghetto sono penalizzanti e lunghi.
30/35 minuti? Lo stesso tempo che da Carbonia impieghi per andare a Buggerru o a Fluminimaggiore. Mi vergogno di queste risposte.

La Croce Azzurra non ha perso tempo, ha già allestito un’ambulanza in caso dovesse scattare un sospetto contagio da Coronavirus. E’ già pronta fuori nel piazzale, con tutti gli accorgimenti, pronta ad intervenire. Siamo nell’autogestione più completa. Grazie ragazzi.

Devo ringraziare Betty di Bernardo, assessore e vicesindaco, per aver mobilitato, i servizi sociali per consegne farmaci, servizi di pubblica utilità, soccorso alle persone anziane e tutela alle persone più fragili, e sopratutto per aver mobilitato tanti e tanti volontari, le nostre sarte, che stanno confezionando con le proprie mani tante mascherine protettive, ad oggi ne sono state preparate tantissime e l’assessore si è preso il compito di distribuirle a chi ne ha necessità.

Domattina Le chiederò di prepararne un pacco per mandarlo all’A.T.S. e all’assessore della Sanità!!!

Grazie a tutti i cittadini che con oblazioni ed offerte stanno contribuendo per gli acquisti dei DPI (tute, mascherine, guanti), attrezzature di prima necessità per gli addetti ai lavori.

Ad oggi non registro nessun caso di Coronavirus, mi auguro di dirvi la stessa cosa anche domani. Siamo nel mezzo di una guerra, dobbiamo stare uniti e collaborare anche con le piccole cose – ha concluso Salvatore Puggioni -. Cerchiamo di stare in casa il più possibile, aiutiamo le persone più deboli ed indifese.»

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Il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni, evidenzia i rischi legati all’arrivo nell’Isola di proprietari di seconde case proventi dalle zone rosse. Lo fa in una lettera inviata ieri all’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, e al direttore generale della Protezione Civile della Regione Sardegna, Pasquale Belloi.

«In relazione al DPCM emanato in data 8 marzo 2020 – scrive Salvatore Puggioni -, nelle ultime settimane e, soprattutto, nelle ultime 72 ore, l’Isola di San Pietro è stata – ed è tuttora – oggetto di numerosi arrivi da parte di cittadini italiani provenienti dai Comuni inclusi nel territorio dell’attuale Zona Rossa. Si tratta di un fenomeno che, per quanto comprensibile, desta non poca preoccupazione sia trai mei concittadini sia tra gli operatori sanitari presenti in loco e chiamati eventualmente ad intervenire in un contesto sanitario in cui il primo presidio ospedaliero dista circa 90 minuti. Più precisamente – aggiunge il sindaco di Carloforte -, in base ai dati in possesso ai nostri uffici, circa 2.500 cittadini che abitano le zone interessate dalle misure maggiormente restrittive sono possessori o proprietari di immobili sul territorio del comune di Carloforte. Questa circostanza rappresenta evidentemente un potenziale pericolo per la nostra comunità, che potrebbe correre il serio rischio di subire una capillare diffusione del virus,. Diffusione che, per le ragioni su esposte, sarebbe difficilmente contenibile.»

«Le chiedo pertanto, quali provvedimenti intendiate adottare al fine di consentirci di poter procedere alla identificazione, e alla messa in atto di eventuali misure limitative, nei confronti di coloro che sbarcano sull’isola, anche in considerazione del fatto che il virus si sta rapidamente diffondendo in tutta la Sardegna – conclude Salvatore Puggioni –. A titolo esemplificativo mi permetto di suggerirLe alcune misure che potrebbero nel nostro territorio arginare il fenomeno di diffusione:

  1. Sottoporre ai passeggeri in ingresso un questionario comprendente i propri dati anagrafici, luogo di provenienza e il periodo di permanenza sull’isola.
  2. Valutare l’opportunità di limitare e/o chiudere gli accessi a tutti coloro che provenendo dall’attuale zona rossa potrebbero trasformare un territorio isolato, privo di significativi presidi sanitari, in un nuovo focolaio difficilmente controllabile.»

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Mercoledì 12 febbraio al ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare (MATTM) si è tenuta la riunione convocata dalla Direzione Generale per il mare e le coste avente ad oggetto un primo confronto con l’Amministrazione comunale di Carloforte interessata dall’istituenda Area Maria Protetta.

L’invito a partecipare alla riunione è stato rivolto all’assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna, alla provincia del Sud Sardegna, al comune di Carloforte, a ISPRA, che dovrà svolgere gli studi propedeutici, nonché al Reparto Ambientale Marino (RAM).

Alla riunione hanno partecipato per il MATTM, il Capo del Dipartimento DIPENT, Renato Grimaldi. il Direttore Generale per il mare e le coste Giuseppe Italiano, il Dirigente della DG per il Patrimonio naturalistico, Antonio Maturani, Diego Martino per il comune di Carloforte, il sindaco Salvatore Puggioni, l’assessore Gianni Verderosa, il consigliere con delega al demanio, Cesare Rombi, per il RAM, l’ammiraglio Aurelio Caligiore, il comandante Marco Valente, per ISPRA, Leonardo Tunesi e Taira Di Nora e, per l’assistenza tecnica Sogesid al MATTM Rosalinda Brucculeri.

Non sono intervenuti i rappresentanti della Regione Autonoma della Sardegna e della provincia del Sud Sardegna.

Il Direttore Generale ha aperto la riunione, ricordando che il Ministro ha attivato, con l’art. 24, comma 4, del D.L. 30 dicembre 2019, n. 162, ed. “Milleproroghe”, specifiche somme per l’istituzione e l’avviamento di nuove aree marine protette di cui all’art. 36, comma1, della legge 6 dicembre 1991, n. 394, fra le quali la lettera cc) “Isola di San Pietro”.

Il procedimento deve essere ancora avviato e prevede che si svolgano gli studi propedeutici, a cura di ISPRA, anche con incontri sul territorio con i portatori di interesse, per consentire la più ampia partecipazione delle comunità locali.

Il sindaco Salvatore Puggioni ha rappresentato la situazione emersa a livello locale di una posizione di una parte della comunità contraria all’istituzione dell’area marina protetta e che si è dovuto quindi prendere atto della necessità di una fase di riflessione.

Dopo ampio confronto, le parti hanno convenuto sull’opportunità di avviare una preliminare campagna informativa sul territorio, con un primo incontro pubblico a cura del MATTM – con il supporto di ISPRA, del RAM e della competente Capitaneria di Porto – che possa chiarire sia il percorso tecnico amministrativo per l’istituzione, sia le regole e le opportunità offerte dall’area marina protetta.

Si tratta di un’attività propedeutica all’istruttoria tecnica di ISPRA che consentirà anche al Comune di impegnarsi per la divulgazione di una corretta informazione al riguardo e valutare le condizioni per poter avviare l’istruttoria vera e propria.