22 November, 2024
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E’ iniziato ieri, a Carloforte, il dibattito pubblico sul progetto dell’Area Marina Protetta Isola di San Pietro, per il quale il ministero dell’Ambiente ha stanziato 500.000 euro. Il primo confronto si è avuto in un Consiglio comunale aperto convocato nella sala dell’ExMe per discutere le potenzialità ed i limiti dell’eventuale istituzione.

«Come Amministrazione comunale di tutti i carlofortini abbiamo voluto promuovere un dibattito privo di preconcetti e basato sui contenuti, per dare voce a tutti ed evitare ogni tipo di polemica – spiega il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni -. Come Maggioranza abbiamo ribadito quella che da sempre è la nostra posizione sul tema: vogliamo tutelare il nostro mare, vogliamo promuovere lo sviluppo del turismo ambientale e, alla luce di questo, vogliamo capire se l’AMP può o non può essere utile.»

«Oltre alle varie posizioni che da settimane sono in campo, ieri è emersa la necessità di avere più informazioni – aggiunge Salvatore Puggioni -. Abbiamo bisogno di sapere come questo strumento si possa adattare alla nostra realtà. Tutto questo ha bisogno di parole di verità. Non possiamo permetterci un dibattito che includa allarmismi, che diffonda notizie false (come l’assurdità secondo cui si pagherebbe per andare alla spiaggia). Noi, come abbiamo sempre detto, ieri abbiamo concordato che lo strumento referendario debba essere utilizzato. E per dimostrare che questo non deve essere un tema di parte abbiamo voluto accogliere una mozione della minoranza che ha impegnato tutto il consiglio per rispettare l’esito del voto. Un voto che, pensiamo, debba essere informato, consapevole e privo di ogni tipo di manipolazione. Impegniamoci per una discussione pubblica civile. Sapendo che, in ogni caso, non potremmo accettare una applicazione standard del modello AMP. Al contrario, vogliamo che siano considerate le nostre peculiarità storiche e culturali. È questa una condizione essenziale.»

«La nostra posizione è che quando la nebbia si sarà diradata certamente la popolazione sarà chiamata ad esprimersi in modo più consapevole, in un voto di cui tutti dovremo tenere conto – conclude il sindaco di Carloforte -. Il prossimo passo è un incontro che avremo al Ministero il 12 febbraio, insieme alla Provincia e alla Regione.»

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Sabato 18 e domenica 19 gennaio, Carloforte ha ricordato uno degli episodi più rilevanti della storia carlofortina del secolo scorso, nonché il più grave disastro navale della Marina Mercantile Italiana nel dopoguerra, verificatosi esattamente 50 anni fa: la tragedia del Fusina.

La notte del 16 gennaio 1970, la nave Fusina, partita da Portovesme con un carico di blenda destinato a Fusina (Porto Marghera, in Veneto), a seguito di uno spostamento del carico e del forte maltempo, naufragò a nord dell’isola di San Pietro, con un bilancio drammatico. Dei 19 membri dell’equipaggio, la maggior parte di origine veneta, 18 persero la vita, compreso il minorenne Angelo Barbieri, il cui corpo, insieme a quelli di altri quattro marinai, non fu mai trovato. Ci fu un solo superstite, il cameriere di bordo Ugo Freguja, considerato un “miracolato” per il modo in cui riuscì a salvarsi.

A distanza di mezzo secolo dal drammatico evento, col patrocinio del comune di Carloforte, la Pro Loco ha organizzato una serata commemorativa sabato 18 gennaio, presso la sala Exme di via XX Settembre (presenti il sindaco Salvatore Puggioni ed alcuni amministratori. il comandante della Guardia Costiera ed il vice comandante della stazione dei carabinieri di Carloforte). Nel corso della serata, sono stati presentati documenti, filmati (le prime interviste a Ugo Freguja trasmesse dalla RAI), letture e testimonianze inedite (un’intervista telefonica realizzata dal giornalista Simone Repetto con Ugo Freguja sabato mattina), che hanno ripercorso le vicende della sciagura ed il suo ricordo nel tempo, a cui è stato dedicato il libro “La tragedia del Fusina”, pubblicato nel 2010 da Giampaolo Cirronis Editore, presentato anche a Chioggia, il 6 marzo 2010.

A fine serata, abbiamo intervistato il presidente della Pro Loco di Carloforte, Gianni Repetto.

                                      

 

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In attesa degli incontri con i diversi gruppi al via la prossima settimana, vorrei condividere con i cittadini l’iter previsto dal Ministero per l’eventuale approvazione della AMP e vorrei anche precisare lo scopo delle risorse stanziate dallo Stato.

Iniziamo da qui. I 500.000 euro stanziati dal ministro Costa non hanno nulla a che fare con il bilancio del Comune.

La dico più semplice: quei soldi non arrivano a Carloforte. Viceversa, sono diretti ad un’agenzia del ministero dell’Ambiente per avviare gli studi.

Il Ministero, dunque, ha stanziato 500.000 per procedere con l’iter. Ma a che punti siamo? Vediamolo insieme.

Il primo passo risale al 1991 quando l’Isola di San Pietro fu individuata da una legge dello Stato come area di reperimento. L’Isola di San Pietro è una delle pochissime realtà previste dalla legge del 1991 che non sono diventate AMP.

Il secondo passo è la fase di istruttoria, di studio. Lo stanziamento del Ministero serve, dunque, ad avviare questo secondo punto dell’iter. In questa fase, a cura della Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente, il Comune può certamente, in via informale, evidenziare le peculiarità della comunità locale. La durata di questa fase è variabile, ma ovviamente non è qualcosa che si chiude in qualche mese.

La terza fase consiste nella definizione dello schema di Decreto Ministeriale contenente la perimetrazione e la zonizzazione dell’AMP. È con questo schema che lo Stato propone la perimetrazione dell’AMP e la distribuzione delle 3/4 zone (A, B, C e, eventualmente, D al suo interno.

La quarta fase consiste nell’acquisizione, da parte dello Stato, del consenso della comunità locale. Consenso che, naturalmente, non è mai scontato. È un punto che mi preme evidenziare con forza.

Infine, a valle di altre riunioni tecniche in cui il Comune e la Regione sono chiamati ad esprimere il proprio parere sullo schema di cui vi ho parlato al punto 4, si riunisce la Conferenza Unificata (composta da Regioni, Province e Associazione dei Comuni Italiani) la quale deve esprimersi in merito.

Di fatto, l’acquisizione di tutti questi pareri è un elemento necessario per la formale istituzione dell’AMP.

Spero che il dibattito torni ad assumere i contorni civili di qualche giorno fa.

Ho già chiarito in un precedente intervento la posizione dell’Amministrazione.

Nulla sarà fatto senza coinvolgere i cittadini.

Iniziamo la prossima settimana con i primi incontri.

Salvatore Puggioni

Sindaco di Carloforte

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Per l’anno 2020, non sono previste modificazioni su importo e regolamento del contributo di sbarco del comune di Carloforte, che resterà invariato rispetto all’anno in corso.

Ne dà comunicazione, con una breve nota, il sindaco, Salvatore Puggioni.

«Al fine di poter consentire agevolmente il rinnovo annuale dei certificati di esenzione per l’anno 2020 – spiega il sindaco Salvatore Puggioni – si autorizza l’utilizzo e la validità dei documenti rilasciati nell’anno 2019, limitatamente ai soli mesi di gennaio e febbraio 2020. Improrogabilmente, dal 2° marzo 2020, saranno ritenute valide unicamente le sole certificazioni rilasciate nell’anno 2020. Dal 1° gennaio 2020 – conclude Salvator Puggioni – sarà possibile procedere per il rinnovo delle esenzioni, rivolgendosi presso l’Ufficio tributi, in località ex Cisternone.»

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Il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni, ha ufficializzato poco fa, attese, dopo il provvedimento adottato dalla Giunta regionale che riserva la pesca ai soli pescatori professionisti, le nuove prescrizioni sulla pesca del riccio di mare nell’Isola di San Pietro.

«A seguito del nuovo decreto della Regione Autonoma della Sardegna 2358/DecA/49 del 7 novembre 2019, che elimina alcuni commi del precedente decreto 2358(DecA/47 del 24 ottobre relativi alla pesca del riccio da parte del pescatore sportivo – scrive in un comunicato stampa il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni – pur essendo l’Isola di San Pietro individuata quale Sito di importanza Comunitaria con disposizioni previste dal Piano di Gestione SIC IT B040027, non potendo essere lo stesso estensivo rispetto all’ultimo decreto regionale, si fa presente che all’interno dell’Area SIC Isola di San Pietro la pesca del riccio di mare sarà regolamentata secondo quanto segue:

  • il periodo di pesca è consentito dal 15 dicembre 2019 al 15 marzo 2020;
  • è consentito un numero massimo di 100 ricci al giorno per ciascun pescatore professionista;
  • è vietata la pesca del riccio per il pescatore sportivo o ricreativo;
  • rimangono invariate le prescrizioni previste nel decreto 2358/DecA/47 agli art. 1 comma 1, lettere a) e b), art. 2, art. 3 e art. 7 commi 2 e 3.

Qualsiasi inadempienza al Piano di Gestione che regolamenta le attività di pesca all’interno dell’Area SIC Isola di San Pietro attualmente in vigore, e/o inosservanze a quanto su indicato circa la pesca del riccio di mare – conclude il sindaco di Carloforte -, saranno sanzionate secondo quanto previsto dalla legge.»

 

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Il comune di Carloforte difende il servizio di dialisi, il sindaco Salvatore Puggioni respinge qualsiasi ipotesi di sospensione anche temporanea. Ieri ha pubblicato un post durissimo su facebook che riportiamo integralmente.

«Care concittadine, cari concittadini, devo ammettere che la giornata di ieri mi ha profondamente amareggiato. Né la ASSL di Carbonia, né l’assessorato della Sanità hanno sentito l’esigenza ed il dovere di comunicare con il sindaco di Carloforte per prospettare una possibile sospensione del servizio di dialisi. Si tratta di qualcosa di inaccettabile. Abbiamo trascorso la giornata di ieri interamente a porre rimedio a questa situazione.
Lo abbiamo fatto ribadendo la nostra indisponibilità ad accettare una pseudo-soluzione che avrebbe previsto la riattivazione del servizio di dialisi a gennaio 2020. Non se ne parla nemmeno. Ci sono servizi di base che non possiamo perdere e non perderemo. Voglio essere chiaro: non ci sarà nessuna sospensione del servizio. Tutto è tornato nei binari corretti e, ne siamo certi, nessuno in futuro, potrà neppure avanzare l’idea di ridurre i servizi in un luogo già fortemente penalizzato sotto il profilo sanitario dall’insularità. I nefropatici di Carloforte devono essere trattati alla stregua di tutti gli altri cittadini. Questo afferma la nostra Costituzione e questo devono mettersi in testa tutti coloro che hanno potere decisionale. Non ci sono giustificazione che tengano. Martedì il servizio sarà regolarmente attivo. Abbiamo evitato un disagio che sarebbe stato di una gravità inaudita. Non permetteremo che qualcuno possa far pagare problemi di bilancio e di reclutamento dei medici, ai malati di Carloforte. Questa volta lo abbiamo impedito. Non ammetteremo che possa essercene un’altra.»

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Le operazioni di spegnimento dell”incendio sviluppatosi in località Gasparro-Spalmatore, nell’Isola di San Pietro, si sono concluse alle ore 15.10, le operazioni di bonifica con i mezzi a terra si sono protratte fino alle ore 16.55. Le fiamme sono partite dopo mezzogiorno, sono intervenuti tre elicotteri (due leggeri provenienti dalle basi del Corpo forestale di Pula e Marganai ed uno pesante biturbina di stanza presso la base operativa di Fenosu-Oristano), volontari della Lavoc e dell’AssoSulcis di Sant’Antioco, del Corpo forestale della stazione di Sant’Antioco vigili del fuoco, Guardia costiera, Polizia municipale, carabinieri ed il sindaco, Salvatore Puggioni. L’imponente schieramento di uomini e mezzi ha consentito di scongiurare il pericolo per alcune case, prossime al fuoco. Le fiamme hanno distrutto due ettari di macchia mediterranea evoluta. L’incendio è partito poco oltre l’isola ecologica di zona, innescatosi presumibilmente da rifiuti abbandonati.

L’incendio ha percorso una superficie di circa 2 ettari coperta da macchia mediterranea evoluta.

Il filmato e le fotografie allegate sono di Simone Repetto.

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L’Italia ha trionfato al XVII Girotonno, la grande kermesse internazionale che ha coinvolto gastronomi, chef di fama internazionale esperti di cucina del tonno, giornalisti ed esperti della gastronomia mediterranea che per quattro intensi giorni, dal 30 al 2 giugno, ha trasformato Carloforte, nell’isola di San Pietro, nella “Capitale del tonno di qualità”, ossia il “tonno da corsa” che viene pescato nella tonnara dell’isola nei giorni della manifestazione.
Gli chef Stefano De Gregorio e Rocco Pace sono i vincitori assoluti della Tuna Competition, la gara tra chef di quattro paesi Italia, Giappone, Tunisia ed Ecuador, fulcro dell’intera manifestazione che per quattro giorni ha animato l’isola di San Pietro.
Alla fine di un impegnativo girone all’italiana, con la formula del “tutti contro tutti”, gli chef dell’Italia, rappresentata dagli chef Stefano De Gregorio e Rocco Pace, con il piatto “Parma, Modena, Carloforte” a base di tonno fresco e sott’olio, panna fresca di cucina, albumi, zucchero di canna e aceto di mele, ha chiuso con un punteggio complessivo 8.76, ottenuto dalla media dei voti assegnati dalla giuria tecnica dei giornalisti e da quella popolare durante tutte le gare.
Ad aggiudicarsi i prestigiosi premi speciali come “Miglior presentazione” e “Originalità”, assegnati esclusivamente dalla giuria tecnica presieduta dallo chef e attore Andy Luotto, è stato l’ Ecuador con gli chef Alvaro Daniel Quimi Guerron e Filippo Billi con il piatto “Encellado frio” a base di ventresca, radice di tapioca, pomodorini datterino e spezie.
I premi, piatti in ceramica di pregiata fattura, sono stati consegnati ai vincitori dal sindaco Salvatore Puggioni, dall’ammiraglio Enrico Pacioni, comandante del Supporto logistico della Marina militare in Sardegna, e dagli studenti dell’Istituto alberghiero “Galileo Ferraris” di Iglesias e dell’ Istituto alberghiero “Alessandro Volta” di Arbus che, insieme ai sommelier dell’Ais guidati da Tiziana Cossu, hanno contribuito alla riuscita delle gare gastronomiche e dei live cooking.
La classifica generale, oltre al primato dell’Italia, ha visto la Tunisia (con il punteggio di 8.64) piazzarsi al secondo posto con gli chef Nabil Bakous in coppia con Karim Bahba che hanno presentato la ricetta “Annibale e la sua ombra”, un fricassè con ventresca cotta dolcemente e kimchi fermentato all’harissa, filetto mezzo grigliato e mezzo marinato al Karkadè con emulsione di mandorla alla bottarga, mousse di ceci speziati e croccanti. Al terzo si è piazzato l’Ecuador (8.46) e al quarto il Giappone (8.03) con lo chef Taro Shimosaka, che ha portato in gara la ricetta al tonno confit con olio, salsa di pomodoro agrodolce, cavolo rosso, amazu speziato e cialda di riso al vino rosso.
Grande pubblico ieri sera ( sabato 1 giugno) per il concerto di Bianca Atzei, la grande artista dall’anima sarda che ha cantato i maggiori successi della sua carriera. Questa sera per il Girotonno Live Show a salire sul palco del Corso Battellieri sarà la band rock cipriota Minus One. Dal 2009 il gruppo si è esibito in Inghilterra, Stati Uniti, Svezia, Danimarca, Grecia, Italia, Austria e Russia ma anche all’Eurovision Song Contest nel 2016  arrivando alla finale televisiva, seguita da 205 milioni di persone in tutto il mondo.
La rassegna è stata organizzata dal comune di Carloforte in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Feedback di Palermo, con il patrocinio diSardegna Turismo e della Regione Sardegna e la partnership con il progetto europeo Tuna Route.

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L’8 aprile verrà ripristinato il quadro degli orari invernali sulla linea Carloforte-Portovesme.

«A seguito di diverse interlocuzioni tra il Comune e la società di navigazione Delcomar – spiega il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni – l’11 febbraio sono entrati in vigore i nuovi orari invernali sulla tratta Carloforte-Portovesme. Solo in seguito al raggiungimento di una completa condivisione, gli stessi sono stati sottoposti agli organi competenti per le relative autorizzazioni. Nonostante la richiamata condizione degli orari recentemente, la società di navigazione ha evidenziato alcune problematiche tecniche-operative legate all’aumento dei costi accessori aggiuntivi, erroneamente non valutati in fase di programmazione da parte della stessa società.

«Su richiesta della stessa società Delcomar e con la totale contrarietà dell’Amministrazione – aggiunge Salvatore Puggioni -, l’assessorato regionale dei Trasporti ha ritenuto opportuno disporre il ripristino del precedente quadro orari (allegato) a partire da lunedì 8 aprile 2019.»

«L’Amministrazione comunale non può che prendere atto di quanto stabilito – conclude il sindaco di Carloforte -. Tuttavia, avendo operato in collaborazione con la società, ribadisce il proprio disappunto nei confronti di quanto si è inaspettatamente verificato.»

 

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L’11 febbraio entreranno in vigore i nuovi orari invernali sulla linea Carloforte/Portovesme, resisi opportuni e necessari a seguito di un’attenta analisi sulle criticità evidenziate negli orari invernali in vigore, con una rimodulazione degli stessi, al fine di trovare soluzioni permanenti in grado di risolvere in modo strutturale e duraturo le note problematiche riscontrate sul collegamento marittimo Carloforte/Portovesme e viceversa. Ne dà comunicazione il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni.

I nuovi orari sono riportati nel file allegato.