4 November, 2024
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Doppia presentazione domani e sabato, a Nuoro ed Arbus, del libro “L’emissario” di Paolo Oggianu.

Venerdì 28 aprile, alle ore 18.30, a Nuoro, in piazza Sebastiano Satta (presso sede I.B.I.S.), la presentazione del romanzo, organizzata con la preziosa collaborazione del Circolo sardista nuorese Marianna Bussalai, sarà curata dai giornalisti Anthony Muroni e Carla Frogheri (Rai) che dialogheranno con l’autore ed eccezionalmente con monsignor Salvatore Floris (già vicario vescovile). Marco Moledda leggerà per alcuni estratti del libro.

Sabato 29 aprile, alle ore 17.30, ad Arbus, presso la Biblioteca Comunale di Piazza San Lussorio, a fare gli onori di casa sarà il vice sindaco Michele Schirru che introdurrà la serata alla quale parteciperanno, oltre all’autore, anche Salvatore Sanna (presidente dell’Università della Terza Età di Arbus) e Valeria Pecora, scrittrice recentemente vincitrice del premio letterario “Antonio Gramsci” con il romanzo “Mimma” e reduce dal successo della sua prima pubblicazione “Le cose migliori”.

L’Emissario è la storia del sequestro dei fratellini Casana avvenuto nella marina di Arbus nel 1979, visto attraverso gli occhi del mediatore Padre Cosimo Onni, celebre gesuita lussurgese. Un romanzo che ricostruisce in maniera minuziosa e fedele fatti realmente accaduti in un crescendo di suspance pathos che ci accompagnano fino all’epilogo conosciuto. Un romanzo che racconta la verità nuda e cruda su uno dei sequestri che, alla fine degli anni ’70, ha fatto clamore per come è stato orchestrato, condotto e risolto.

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Sono proseguite nella commissione Attività produttive le audizioni in vista della stesura di un testo unico e di sintesi in materia di turismo, sulla base delle proposte di legge già all’esame del parlamentino presieduto da Luigi Lotto (Pd), alle quali si è aggiunta la proposta di legge n. 265 (prima firmataria Annamaria Busia – Sdl) “Disposizioni per la promozione e lo sviluppo in Sardegna dell’escursionismo, del cicloturismo, del turismo equestre e del turismo itinerante in camper e moto”.

I primi ad intervenire sono stati l’amministratore unico dell’agenzia Forestas, Giuseppe Pulina, coadiuvato dal direttore generale, Antonio Casula e dall’ingegnere Alessio Saba, che hanno offerto osservazioni e contributi utili sul tema dell’escursionismo e della sentieristica e più in generale sulla gestione, fruizione e valorizzazione del patrimonio naturalistico di competenza dell’agenzia dei boschi e della protezione del paesaggio e dell’ambiente in Sardegna. L’amministratore Pulina e l’ingegner Saba hanno quindi approfondito nel dettaglio le azioni intraprese per la creazione della rete escursionistica dell’Isola che conta mille chilometri di rete sentieristica già realizzata e gestita su un totale di 2.400.000 ettari di territorio di riferimento dell’agenzia che ha preso il posto dell’Ente foreste. I vertici di Forestas hanno mostrato apprezzamento per le ipotizzate previsioni normative che attengono la fruizione in chiave turistica del patrimonio dell’agenzia ed hanno ribadito l’impegno a proseguire con il programma di valorizzazione dell’escursionismo, della mobilità dolce, dei cammini religiosi, del cicloturismo e delle ippovie. Tra i problemi evidenziati si segnalano quelli che attengono la manutenzione e la vigilanza dei sentieri, dove di frequente si registrano danneggiamenti alla segnaletica e alle strutture. «Per realizzare un chilometro di sentiero in sicurezza – ha affermato l’ingegner Saba – sosteniamo un costo medio di mille euro ma altrettanti ne spendiamo per la manutenzione e il ripristino nel triennio».

Sollecitati anche dalle domande dei consiglieri Gianluigi Rubiu (Udc), Piermario Manca (Sdl), Angelo Carta (Psd’Az), Piero Comandini (Pd) e Luigi Crisponi (Riformatori) hanno precisato che l’estensione massima della rete sentieristica in Sardegna può ipotizzarsi in circa 10.000 chilometri ed hanno riaffermato la volontà di operare in sinergia con enti, istituzioni e territori per la valorizzazione dei flussi turistici senza penalizzare l’ambiente.

A seguire il responsabile regionale turismo di Confapi, Martino Di Martino, ha portato all’attenzione della commissione le principali richieste degli albergatori sardi, la prima delle quali attiene il riordino delle classificazioni delle strutture ricettive e la necessità di controlli e verifiche efficaci per combattere il crescente fenomeno dell’abusivismo. «Non siamo contro i B&B e le strutture non alberghiere – ha affermato Di Martino – ma è tempo che siano considerate imprese operanti nel settore turistico con tutto ciò che ne consegue».

Analogo concetto è stato ribadito dal consigliere della Confindustria, Davide Collu, che ha preannunciato la presentazione di un documento congiunto delle quattro associazioni degli albergatori. Collu ha quindi evidenziato il problema dell’alto costo dei trasporti quale elemento condizionante e penalizzante lo sviluppo delle attività economiche nell’Isola ad incominciare da quelle del comparto turistico.

Il presidente di Federcampeggio, Salvatore Sanna, ha posto l’accento sulla carenza di infrastrutture per il turismo attivo e itinerante («Disponiamo di pochi “camper service” e scarseggiano anche i punti sosta») e nel ribadire le penalizzazioni derivanti dal “caro traghetti” ha auspicato il varo di norme atte a «cogliere l’enorme potenziale espresso da questo segmento turistico» considerato che la Sardegna resta «una delle mete con la maggiore capacità di attrazione del turismo all’aria aperta ma che l’indice di ricettività non è corrispondente all’equivalente capacità di attrazione».

Giampaolo Aresu, presidente di Faita Sardegna, l’associazione che tutela gli interessi dei gestori di camping e villaggi turistici, ha salutato con favore la volontà del Consiglio regionale di superare e aggiornare le norme che disciplinano il comparto turistico ed ha ricordato il deficit di competitività delle strutture isolane rispetto alla sempre più agguerrita concorrenza nazionale e internazionale. Anche il rappresentante di Faita ha auspicato interventi efficaci di lotta all’abusivismo e nello specifico, per le norme che riguardano i camping, ha proposto l’innalzamento della limitazione per gli alloggi fissi (dall’attuale 25% al 50% del totale delle aree), sottolineando come il mercato richieda bungalow, case mobili e spazi per caravan e non più piazzuole per il posizionamento delle tende.

Riccardo Cappai ha illustrato ai commissari le proposte di Assoviaggi-Confesercenti, per ciò che attiene le norme per le agenzie di viaggio. Attività – così ha affermato Cappai – che soffrono la concorrenza “impropria” rappresentata dalle sempre più numerose associazioni che, a vario titolo, organizzano viaggi e trasferte. Nell’auspicare maggiori controlli e più stringenti verifiche dei requisiti di legge, il rappresentante di Assoviaggi, ha quindi sinteticamente elencato una serie di modifiche normative che limiterebbero l’abusivismo, tra queste l’obbligo, anche per le associazioni, di stipula delle assicurazioni di viaggio, della presenza dell’accompagnatore turistico, nonché l’individuazione di un numero congruo di associati e la presenza della medesima associazione in almeno tre province.

A nome dell’associazione per l’albergo diffuso è intervenuto l’architetto Pierluigi Mele che ha insistito sulle potenzialità e le peculiarità dell’albergo diffuso in Sardegna a cui, a suo giudizio, deve essere riconosciuto il ruolo e la funzione di tutela delle tipicità isolane. Tra gli aspetti pratici segnalati dal dottor Mele si evidenziano quelli che attengo le difficoltà di accentramento delle utenze, ad incominciare da quelle di acqua e luce, nonché l’esigenza di definire con i Comuni opportuni criteri per la determinazione dei tributi locali sulla base delle peculiarità delle strutture dell’albergo diffuso.        

 

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La Conferenza Regione-Enti locali ha discusso della proposta del bilancio 2016 che la Giunta approverà la prossima settimana. Gli assessori degli Enti locali Cristiano Erriu e della Programmazione Raffaele Paci hanno illustrato gli interventi generali (a cominciare dal piano di rientro del disavanzo della Sanità) e poi si sono soffermati in particolare sulle parti che riguardano direttamente i Comuni. Il Fondo Unico da 600 milioni di euro resta invariato anche per il prossimo anno.
«È un segnale di attenzione della Giunta Pigliaru nei confronti delle amministrazioni locali. Lo facciamo con convinzione, anche a costo di grandi sacrifici», ha sottolineato l’assessore Paci.
I presidenti dell’Anci Sardegna, Pier Sandro Scano, dell’Aiccre, Salvatore Sanna, insieme al presidente e al vicepresidente del Cal, Giuseppe Casti e Giuseppe Cappai, hanno espresso «grande apprezzamento per il mantenimento del Fondo».
Dopo aver discusso della fiscalità locale, la Conferenza ha concordato di approfondire il tema in un tavolo tecnico da aprire a gennaio. «Avvertiamo tutti la forte esigenza di studiare nuove forme di perequazione territoriale», ha rimarcato l’assessore della Programmazione.

Iniziano lunedì 13 aprile i festeggiamenti per i 70 anni dalla Liberazione, coordinati dal Comitato 25 Aprile.

Non solo il tradizionale corteo previsto per il giorno della festa della Liberazione dal nazifascismo ma una serie di dibattiti, incontri nelle scuole con partigiani e antifascisti, mostre, concerti e presentazioni di libri animeranno a Cagliari e in alcuni centri della provincia i giorni che precedono e che seguono il 25 aprile, ricorrenza di cui quest’anno si celebra il 70° anniversario. A coordinare il cartellone, ricco di quasi trenta iniziative, è il Comitato 25 Aprile che riunisce da anni una quarantina tra gruppi, associazioni, sigle sindacali, e il cui obiettivo è quello di tenere viva, soprattutto tra le giovani generazioni, la memoria della lotta al nazifascismo e rinnovare l’impegno a favore dei principi di libertà, di democrazia e di partecipazione.

I primi due appuntamenti sono previsti per lunedì 13. A Monserrato alle 11.30 presso la Casa della Cultura, via Giulio Cesare 37, per gli alunni delle scuole medie verrà proiettato il film “Zuddas” di Valeria Patanè, dedicato all’antifascista monserratino Giuseppe Zuddas, morto sul fronte della guerra civile spagnola. Organizzano la sezione Anpi di Monserrato e il Comune.

Alla stessa ora ma all’Istituto Meucci di Cagliari, gli studenti incontreranno il comandante partigiano Nino Garau. Cagliaritano, classe 1924, Garau con il nome di battaglia di “Geppe”, fu catturato e torturato dai nazisti, riuscì a fuggire e a guidare la liberazione della Quinta Zona modenese. Organizza l’Anpi di Monserrato.

Doppio appuntamento per mercoledì 15. A Monserrato, a partire dalle 11.30, ancora una iniziativa dedicata alle scuole e organizzata sempre dall’Anpi in collaborazione con il Comune. Presso la Casa della Cultura (via Giulio Cesare 37), l’attore Maurizio Mezzorani, accompagnato da un gruppo di musicisti capitanati da Mauro Palmas, porta in scena per gli studenti delle quinte dell’Istituto Scano e dell’Istituto Alberghiero di Monserrato, lo spettacolo “Partigiani fratelli maggiori”, ispirato ad un testo di Gianfranco Macciotta.

“Immagini di guerra e conoscenza storica” è invece il tema che a partire dalle ore 16 sarà trattato nella sala della Biblioteca Universitaria di via Università 32 a Cagliari, dallo storico Antonio Brusa, docente all’Università di Bari ed esperto di didattica della storia. Organizza il Cidi, il Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti.

Il professor Brusa sarà inoltre giovedì 16 a Cagliari per un incontro con gli studenti dell’Istituto Tecnico Martini sul tema “La storia vista dal XXI secolo e il laboratorio del tempo presente”.

Ma la giornata del 16 sarà contrassegnata anche da due appuntamenti di spettacolo. Alle 18 a Monserrato, alla Casa della Cultura, Fabrizio Raccis porta in scena il recital “Penne armate”, letture sui temi dell’antifascismo e della Resistenza, della Pace e della guerra, organizza il Comune.

Alle 21 invece a Cagliari, nella sala della Cineteca Sarda, in viale Trieste 126, va in scena lo spettacolo “E cademmo, nel campo, come rose”, di e con Valentina Picciau, con video di Cristiano Sorrentino e musiche Gianrico Manca. Lo spettacolo rientra nel cartellone “Resistenze, storie di vita e di liberazione”, organizzato dall’associazione Antonio Gramsci di Cagliari e dalla biblioteca popolare “L’albero del riccio”.

“La Resistenza tricolore, l’apporto dei militari nella Resistenza e nella guerra di Liberazione” è invece il tema dell’incontro organizzato dall’Uaps (Unione Autonoma Partigiani Sardi) venerdì 17 a partire dalle 17.30 presso la Sala della Società degli Operai in via XX Settembre 80 a Cagliari. Dopo l’introduzione del presidente della Uaps Franco Boi, Rodolfo Mori Ubaldini degli Alberti La Marmora (presidente regionale dell’associazione Granatieri di Sardegna) svilupperà il tema “Le Forze Armate italiane nella Resistenza”. Seguiranno gli interventi di Marco Sini (presidente del Comitato provinciale di Cagliari dell’Anpi) e di Carlo Dore (presidente Anppia Sardegna).

Due sono invece gli appuntamenti previsti per sabato 18 aprile. Il primo a Cagliari, dove alle 11.15, nei locali del Liceo Siotto Pintor in viale Trento, verrà inaugurata la mostra sui crimini antifascisti a cura dell’Uaps. Seguirà per gli studenti la proiezione di un documentario “Un antifascista europeo: Gerhard Hoffmann” e un dibattito al quale parteciperanno Francesco Feliziani (direttore dell’Ufficio Scolastico regionale), Peppino Loddo (dirigente scolastico del Liceo Siotto), Marco Sini (presidente Anpi provinciale di Cagliari), Carlo Dore (presidente dell’Anppia Sardegna), Franco Boi (presidente della Uaps) e Rodolfo Mori Ubaldini degli Alberti La Marmora (presidente regionale dell’associazione Granatieri di Sardegna).

Sabato 18 la seconda iniziativa sarà a Villasor e vedrà protagonisti in due momenti distinti due straordinari protagonisti: il comandante partigiano Nino Garau e il deportato Giorgio Thalmassons. Nato a Gorizia nel 1926, Thalmassons vive da anni a Decimomannu e da giovane, accusato di sostenere la Resistenza, fu catturato dai nazisti e deportato nel campo di lavoro di Eisenerz. Thalmassons porterà la sua testimonianza nel corso di una iniziativa che si terrà a partire dalle 10 presso il Teatro Parrocchiale, e che sarà aperta dallo spettacolo “Il velo”. Interverrà anche il ricercatore storico Maurizio Riccitelli.

Sempre a Villasor ma al Castello Siviller, a partire dalle 17.30, dopo l’intervento del coro della scuola primaria “Su Sonadori”, verrà proiettato il documentario sul comandante partigiano Nino Garau “Geppe e gli altri”. Al dibattito che seguirà prenderanno parte, insieme allo stesso Garau, il sindaco di Villasor Walter Marongiu, l’assessore comunale alla cultura Gloria Podda, uno degli autori del documentario Walter Falgio, il presidente del comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari Marco Sini, in una serata dedicata al ricordo dei partigiani di Villasor Luigi e Rinaldo Pusceddu. Organizzano le iniziative il Comune, la Pro Loco di Villasor e l’Anpi.

Martedì 21 una nutrita delegazione di rappresentanti di associazioni e di studenti di Cagliari e provincia parteciperà a Nuoro alla manifestazione regionale promossa dall’Anpi e dalla presidenza del Consiglio regionale con la partecipazione dell’Anci Sardegna. all’iniziativa, voluta per ricordare anche in Sardegna ai massimi livelli istituzionali, il settantesimo anniversario dalla Liberazione, interverrà anche il presidente nazionale dell’Anpi Carlo Smuraglia.

A lungo si è pensato che in Sardegna non ci fossero stati episodi di Resistenza, una convinzione che ora vacilla a causa di nuovi studi storiografici che stanno rivalutando gli scontri armati avvenuti subito dopo l’armistizio a La Maddalena, Oristano e Macomer. “La Resistenza in Sardegna” è il tema del convegno organizzato dall’Anpi mercoledì 22 aprile, a partire dalle 18.00 nella sala conferenze della Fondazione Banco di Sardegna, in via san Salvatore Da Horta a Cagliari. All’iniziativa, coordinata dal giornalista e vicepresidente del comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari Vito Biolchini, interverranno Aldo Borghesi (dell’Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’Età contemporanea nella Sardegna centrale), Salvatore Sanna (studioso e ricercatore di La Maddalena) e Gian Luigi Deiana (Casa Gramsci Ghilarza).

 

La grande storia si compone di tanti piccoli tasselli, vicende locali che riescono a raccontarci i drammi, gli eroismi e gli ideali di una generazione che ha combattuto fascismo e nazismo. “Antifascisti, Partigiani e Deportati. Appunti di storie monserratine” è il titolo del volume scritto da Marco Sini (presidente del Comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari e già sindaco del comune di Monserrato), edito dalla Cuec e che verrà presentato giovedì 23 aprile a partire dalle 18 nella Casa della Cultura, in via Giulio Cesare 37 a Monserrato. Insieme all’autore, parteciperanno all’incontro (moderato dal presidente della sezione Anpi di Monserrato Piero Carta) il vicesindaco di Monserrato Marco Sacceddu, lo studioso Aldo Borghesi, il giornalista Pietro Picciau e il direttore della Fondazione Sardinia e studioso della storia del sardismo Salvatore Cubeddu.

 

Sempre giovedì 23, ma a Cagliari, nella sede dell’associazione Gramsci in via Doberdò 101, alle 21 si proietta il film “Non ci è stato regalato niente. Storia di una donna partigiana” di Eric Esser (ingresso libero con tessera FICC due euro, gratis per gli studenti) Il film è un ritratto di Annita Malavasi, partigiana durante l’occupazione tedesca in Italia nella seconda guerra mondiale col nome di battaglia “Laila” nonché una delle poche donne comandanti nella Resistenza, poi sindacalista. Introduce la proiezione Alessandro Ruggeri, organizzano l’associazione Antonio Gramsci di Cagliari e la biblioteca popolare “L’albero del riccio”.

 

Venerdì 24 aprile, vigilia della festa della Liberazione, si inaugura alle 18 nel centro d’arte “Il Ghetto” di Cagliari (via Santa Croce 18) la mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista”, una personale dedicata ad uno straordinario testimone del Novecento. Nato a Sassari nel 1918 ma cresciuto a Cagliari, trasferitosi a Verona dove diviene a membro del CLN cittadino, incarcerato in Italia, viene deportato nei lager nazisti di Flossenburg ed Hersbruck. Alla fine della guerra, tornato in Italia, intraprende la carriera di artista prima in America Latina, poi di accademico negli Stati Uniti (ha insegnato spagnolo e letteratura comparata in diverse università). Bocchetta ha raccontato le sue vicende in numerosi libri, mostrando così anche il suo talento letterario.

La mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista” (curata da Emanuela Falqui) è divisa in due sezioni; la prima parte è dedicata all’attività sulla memoria storica e riprende le fila dell’opera letteraria,“Prima e dopo ‘quadri’ 1918-1949”, un’autobiografia accompagnata da una serie di disegni, collage che ritraggono diversi episodi della resistenza a Verona, il carcere, la tortura, gli interrogatori, il lager e la liberazione; la seconda parte riguarda il periodo statunitense, durante il quale ha lavorato intensamente sperimentando forme e materiali diversi nel suo atelier di Chicago. In America è stato invitato ad esporre in diverse città; definito dalla critica “Uomo del Rinascimento”, ha realizzato diversi monumenti pubblici. Nel 1989 è considerato tra gli artisti più amati per la scultura “Mother Earth” presso il Chicago Public Library Cultural Center. Oggi alcune sue opere sono catalogate e tutelate tra i monumenti della Smithsonian Institution.

Grazie al prezioso archivio conservato dal nipote cagliaritano di Vittore, Alberto Bocchetta, saranno inoltre visibili una serie di documenti, lettere, articoli, fotografie che raccontano alcuni momenti salienti dalla vita dell’artista.

Nel corso dell’inaugurazione verrà proiettato il documentario del 2007 su Vittore Bocchetta “Wider das Vergessen / Non dimenticare” di Claus Dobberke e Stefan Mehlhorn.

Bocchetta non sarà presente il giorno dell’inaugurazione ma sarà invece protagonista di un incontro sabato 2 maggio, al Ghetto, a partire dalle ore 17.30.

La mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista” resterà aperta fino al 17 maggio (dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20; lunedì riposo), ed è promossa dal Comitato 25 Aprile, dal Comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari, dall’Uaps, dall’Anppia e dall’associazione Asibiri, con il patrocinio del comune di Cagliari e l’organizzazione di Emanuela Falqui, Andrea Mameli e Alberto Bocchetta.

Venerdì 24 aprile a Quartu Sant’Elena l’associazione Chenàbura organizza l’incontro su “Emilio Lussu e le leggi razziali”, rivolto prevalentemente agli studenti. Appuntamento alle 11.30 nella sala del Consiglio comunale.

Sabato 25 aprile, giorno in cui si celebra la festa nazionale della Liberazione, a Cagliari si terrà il tradizionale corteo con la partecipazione di gruppi, associazioni, sindacati e rappresentanti delle istituzioni. Il via sarà come sempre da piazza Garibaldi, la conclusione in piazza del Carmine, con una tappa al Parco delle Rimembranze di via Sonnino dove verrà deposta una corona in memoria dei caduti e dove i rappresentanti delle istituzioni terranno i loro interventi.

A salire sul palco di piazza del Carmine, a conclusione della mattinata, saranno invece soprattutto gli studenti delle scuole primarie, medie e superiori cittadine, che celebreranno la festa della Liberazione con la lettura di testi da loro elaborati.

Nel pomeriggio del 25 aprile si terranno iniziative a Quartu (piazza Sant’Elena), a San Nicolò Gerrei e a Monserrato, dove alle ore 18 ci sarà una Messa in suffragio presso la chiesa di Sant’Ambrogio, la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti e la posa di una targa commemorativa presso la facciata della casa dove nacque e visse l’antifascista Giuseppe Zuddas.

A Cagliari il pomeriggio e la sera del 25 aprile saranno invece all’insegna dello spettacolo. Alle 18, al Teatro “La Vetreria” di Pirri, l’attore Maurizio Mezzorani, accompagnato da un gruppo di musicisti capitanati da Mauro Palmas, porta in scena “Partigiani fratelli maggiori”, ispirato ad un testo di Gianfranco Macciotta.

A partire dalle 20.30 si torna invece in piazza del Carmine a Cagliari dove la giornata di festa si chiuderà con un concerto d’eccezione della cantante jazz Francesca Corrias accompagnata dal suo quartetto.

Le iniziative per il 70° anniversario della Liberazione non si fermano il 25 aprile. Mercoledì 29 il Cid (Centro di Iniziativa Democratica), l’Anpi e la municipalità di Pirri organizzano l’incontro “Antifascismo e antifascisti a Pirri”, con la partecipazione della presidente della Municipalità Luisella Ghiani, dello storico Gianluca Scroccu, di Carlo Arthemalle (Cid) e di Marco Sini (presidente Anpi provinciale Cagliari).

Le ultime due iniziative ricomprese nel cartellone delle celebrazioni per il 70° anniversario della liberazione si terranno nel mese di maggio. Venerdì 8, giorno in cui si ricorda la fine della seconda guerra mondiale, nella sala della Società degli Operai in via XX Settembre 80 a Cagliari, la Uaps organizza la presentazione del libro di Giuseppe e Giampaolo Nonnis “I tre mesi che sconvolsero l’Italia (luglio-settembre 1943): documenti inediti dei Servizi di Informazione Militari Italiani”.

Lunedì 11 maggio, sempre a Cagliari ma con l’organizzazione dell’Anpi, si conclude il ciclo dal tema “Donne Resistenti madri della Costituzione”. A ricordare Teresa Noce (resistente, deportata, componente dell’Assemblea Costituente, segretaria nazionale della Cgil Tessili) in una serata dal titolo “Vivere in piedi” sarà Valeria Fedeli, vice presidente del Senato, ex segretaria nazionale della Cgil Tessili e studiosa di Teresa Noce. Appuntamento nella Biblioteca universitaria di via Università 32 a partire dalle 16.30. Coordina l’incontro Luisa Sassu.

Ha preso il via questa mattina, nei locali sede del Centro Italiano Cultura del Carbone (CIC) – Grande Miniera di Serbariu – l’evento congressuale SULKIMAKE Humanities Lab, promosso ed organizzato grazie ad una stretta azione di sinergia tra diversi soggetti attivi nel territorio: CGIL – Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, Amministrazione Comunale di Carbonia, Società Umanitaria CSC di Carbonia, che hanno patrocinato l’evento e UNISULKY – Università Popolare del Sulcis S’Ischiglia Onlus di Carbonia unitamente alle proposte del nascente FabLab e del progetto-azione NAT14, spin off didattico del BIONIKONLab dell’ I.I.S. Liceo Scientifico “G. Asproni” e Liceo Artistico “R. Branca di Iglesias”.

Questo grande meeting regionale, gode dell’alto patrocinio del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari, di concerto con la Rete delle Professioni Tecniche della Sardegna, ed è interamente dedicato all’innovazione digitale e ai suoi modelli di eccellenza gestionale e divulgherà, per la prima volta nel nostro territorio, un vasto panorama di esperienze e di proposte appartenenti alla cosiddetta “terza rivoluzione industriale”.

SULKIMAKE Humanities Lab nasce e si mette a disposizione del territorio sulcitano con l’obiettivo di promuovere e sviluppare attraverso la rete dei suoi contatti locali e nazionali, un rapporto a misura d’uomo tra agenzie sociali e culturali. Questo processo, che non può che confrontarsi con la scommessa sul futuro dei giovani nella società di domani, partendo dall’esigenza primaria di formare operatori consapevoli, competenti e partecipi di questa nuova, entusiasmante, possibile avventura comunicativa e tecnologica, portatrice, in altri contesti geografici, di alternativi e concreti modelli strategici di lavoro, innovazione e di sviluppo sociale e culturale.

Nella locandina allegata, il programma completo della seconda e della terza giornata, che vedrà presenti a SulkiMake tutti i Fablab della Sardegna, Marina Deledda, direttore Consorzio CNA SERVICES DI OLBIA-TEMPIO, Alice Soru di Open Campus, F. Sotgiu di Sardegna Ricerche, N. Pirina, Antonio Arcadu, M. Tradori, Fabrizio Palazzari di Sardex, Marcello Carlotti di Progetto Inveritas e Salvatore Sanna, direttore del CESP (centro etico sociale prato sardo).

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Giornata di audizioni, in commissione Autonomia, per l’esame del disegno di legge n° 176 sul riordino del sistema delle autonomie locali.

Il commissario della Provincia Olbia Tempio, Giovanni Carta, ha così evidenziato  lo sforamento del “patto di stabilità” insieme con una previsione di chiusura in deficit del bilancio dell’amministrazione  gallurese (circa otto milioni di euro). La Provincia del Nordest potrà fare fronte alle spese obbligatorie fino al prossimo giugno ma nella bozza di bilancio ha azzerato le poste per gli interventi nelle strade provinciali  e per la messa in sicurezza degli 800 chilometri di stecche fluviali che interessano il territorio e per i quali sarebbero necessari circa 4.5 milioni di euro. Risorse che non sono disponibili così come è particolarmente critica la situazione per l’erogazione di tutti gli altri servizi che stanno in capo alle amministrazioni provinciali ad incominciare da quelle attinenti gli edifici scolastici. Il commissario Carta, a questo proposito, ha denunciato che la Provincia non è nelle condizioni di intervenire per risolvere il problema che riguarda tre scuole (due licei e l’agraria) ubicate in zone a rischio alluvione.

Tiziana Ledda, commissario del Medio Campidano,  ha quantificato in circa cinque milioni di euro le risorse che servono in aggiunta a quelle previste dal Fondo Unico degli Enti locali («bastano solo per i costi del personale») ed ha confermato lo sforamento dei tetti di spesa del patto di stabilità anche per l’amministrazione campi danese.  Insieme con l’impossibilità a garantire interventi di manutenzione nelle strade e per le scuole, Tiziana Ledda, ha posto in evidenza le preoccupazioni dei dipendenti per il loro futuro occupazionale.

La commissario della Provincia Ogliastra, Gabriella Mulas, ha preannunciato «il mancato rispetto dei vincoli del patto di stabilità ed uno sforamento di circa 2.8 milioni di euro, nonostante gli sforzi compiuti – così ha dichiarato Mulas – per la riduzione della spesa e l’applicazione di quanto disposto dalla delibera della giunta regionale n.23/20 che prevede, tra le altre, anche la chiusura di una delle due sedi dell’amministrazione provinciale».

Franco Sardi, commissario della provincia di Cagliari ha evidenziato le ripercussioni sul bilancio che derivano dalla cancellazione dello sgravio del 70% dell’Irap (1.041.000 euro di imposta nel 2015 contro i circa 350.000 euro dello scorso esercizio). Sardi ha quindi preannunciato la volontà, insieme con i presidenti di Sassari, Nuoro e Oristano, Alessandra Giudici, Costantino Tidu e Massimiliano de Seneen, di presentare ricorso al Tar contro il previsto decreto ministeriale (comma 418 della legge di stabilità) che definisce il riparto tra tutte provincie del miliardo di euro da riversare allo Stato per compartecipazioni tributarie. Una misura che se applicata nell’Isola, peserà oltre 50 milioni di euro sui già magri bilanci delle amministrazioni provinciali. In merito al bilancio, il commissario di Cagliari ha quindi confermato che a fronte di 71 milioni di euro di spese obbligatorie le entrate sono state di 61 milioni e che 6 milioni di euro sono stati reperite con l’innalzamento al livello massimo delle aliquote sulle imposte, ad incominciare da quelle per Rc auto.

Il presidente facente funzioni della provincia di Nuoro, Costantino Tidu, ha invece evidenziato il taglio dei trasferimenti correnti che sono passati dai 14 milioni di euro del 2014 ai 10 milioni per l’anno in corso ed ha rimarcato uno sbilanciamento tra entrate correnti e spese correnti superiore ai 14 milioni di euro. Tidu ha inoltre affermato che stante l’attuale situazione finanziaria l’amministrazione provinciale di Nuoro potrà garantire il regolare pagamento delle retribuzioni ai dipendenti (215 a tempo indeterminato, 40 a tempo determinato e 4 dirigenti) fino al prossimo giugno.

I presidenti e i commissari hanno inoltre fornito indicazioni sull’andamento delle partecipate e delle rispettive società in house (Multiss, Proservice, Ctm, Nugoro spa) e hanno rimarcato i rischi per il mantenimento dei livelli dei servizi e dei livelli occupazionali.

Sono intervenuti per richiedere chiarimenti o per svolgere alcune riflessioni i consiglieri Franco Sabatini (Pd), Michele Cossa (Riformatori), Salvatore Demontis (Pd), Roberto Deriu (Pd) e Giuseppe Meloni (Pd).

Il presidente della Terza commissione, Franco Sabatini, ha quindi proposto una riunione congiunta della Terza e della Prima commissione per dare corso ad una serie di approfondimenti con le audizioni dei presidenti e dei commissari della province, del presidente della Giunta e degli assessori della Programmazione e degli Enti Locali. Proposta accolta dal presidente della commissione Autonomia, Francesco Agus (Sel) che, in conclusione dei lavori, ha evidenziato la necessità di alcune modifiche al testo del Dl 167 e una serie di “problemi aperti” per quanto riguarda gli Enti Locali che, così ha dichiarato Agus, «andiamo a superare con la riforma e che erogano servizi essenziali per i cittadini, con l’impiego di migliaia di dipendenti pubblici».    

In rappresentanza della provincia di Oristano, l’assessore dei Lavori pubblici, Giovanni Pia, ha messo l’accento sul fatto che «a causa di una serie di interventi legislativi, l’amministrazione presenta un disavanzo di circa 7.5 milioni che non consentirà di garantire alcuni servizi alla comunità, dal trasporto dei disabili alla manutenzione delle rete stradale e degli edifici scolastici», riservandosi poi di fornire un rapporto dettagliato sulla situazione finanziaria dell’ente che gli uffici finanziari stanno completando.

Successivamente è intervenuto il presidente dell’Anci, Piersandro Scano, che in apertura ha sintetizzato i contenuti del documento elaborato dall’associazione ad Abbasanta il 3 ottobre dell’anno scorso. «Il documento – ha spiegato – immagina una riforma fondata su due pilastri, la Regione ed i Comuni, e prevede il superamento delle province attraverso il potenziamento del ruolo degli stessi Comuni, evitando i rischi di un nuovo centralismo regionale. La diffusione dell’associazionismo fra enti locali, va inteso non solo come strumento per la migliore gestione di funzioni e servizi ma come vera e propria leva dello sviluppo locale».

Quanto alla possibile nuova mappa delle autonomie, Scano si è detto convinto che, «anche sul piano culturale, occorre tenere nella massima considerazione le regioni storiche della Sardegna e le esperienze che hanno rappresentato; considerare la storia come riferimento è il miglior antidoto al particolarismo. Serve inoltre molta flessibilità nell’approccio al territorio, immaginando la riforma come un processo dinamico che può articolarsi in almeno due fasi; considerando i tempi non certo brevi delle riforme costituzionali di cui si sta occupando il Parlamento, la Sardegna ha il tempo di definire un modello sardo che, da una parte, assegni un ruolo incisivo alla conferenza Regione-Autonomie locali e, dall’altra, disciplini le modalità di gestione associata dei servizi fondamentali da parte dei Comuni».

Salvatore Sanna si è soffermato sulla necessità di configurare un livello di governo intermedio che si occupi di programmazione e pianificazione territoriale, e Rodolfo Cancedda che ha suggerito, fra l’altro, di eliminare la doppia suddivisione fra Comuni basata sulla popolazione (da 0 a 3.000 e da 0 a 10.000) presente nel disegno di legge della Giunta ma non prevista dalla normativa nazionale.

Nel dibattito sviluppatosi dopo le relazioni dei rappresentanti delle autonomie locali, sono intervenuti i consiglieri regionali Roberto Deriu e Franco Sabatini del Pd, Michele Cossa dei Riformatori sardi ed Oscar Cherchi di Forza Italia.

Nelle sue conclusioni il presidente della commissione Francesco Agus ha sottolineato l’utilità del confronto con i rappresentanti delle autonomie anche perché, ha precisato, «la legge di riforma dovrà disciplinare contesti molto diversi per raggiungere l’obiettivo di un sistema sardo caratterizzato da una precisa identità; non solo, la nuova legge rappresenterà un banco di prova dell’attualità del nostro Statuto Speciale».

Le audizioni proseguiranno nella giornata di domani con l’intervento dei rappresentanti della Commissione paritetica Stato-Regione. Alle 10.00 saranno ascoltati i componenti espressi dalla Regione Alessandro Demartini e Mario Scano, mentre alle 11.00 sarà la volta del senatore Francesco Sanna e di Ilenia Ruggiu, designati dallo Stato.

Cristiano Erriu  11 copia
La Regione ha aperto il confronto con le istituzioni coinvolte per il riordino degli enti locali. L’assessore regionale degli Enti locali e Urbanistica, Cristiano Erriu, ha parlato ieri mattina, con i presenti alla Conferenza permanente Regioni-Enti locali, della definizione dei criteri per la ripartizione delle risorse a favore delle Province e del trasferimento del personale di Province e rispettive società in house.
«Abbiamo cercato di condividere un parere sullo schema del protocollo d’intesa – ha spiegato l’assessore Erriu – per il monitoraggio e la qualificazione delle funzioni del personale coinvolto, per individuare quale sia l’approdo finale dei lavoratori di questi enti che, sottolineo ancora una volta, non rischiano nulla dal punto di vista lavorativo. Mi pare un ottimo avvio del ragionamento condiviso sulla Riforma degli Enti locali, nel quale coinvolgeremo per osservazioni e integrazioni tutte le parti, comprese le organizzazioni sindacali.»
Alla riunione erano presenti Piersandro Scano Presidente regionale dell’Anci, l’Ups, Salvatore Sanna Presidente AICCRE Sardegna, Rodolfo Cancedda per l’Asel, il sindaco di Oristano Guido Tendas, Alessandra Giudici Presidente della Provincia di Sassari, il vice sindaco di Cagliari Luisanna Marras, il sindaco di Sestu Aldo Pili e di Orani Franco Pinna.
«Durante la riunione – ha aggiunto l’assessore Erriu – si è concordato sulla necessità di supportare i processi di mobilità tra Enti per favorire i percorsi di riqualificazione professionale dei lavoratori, garantire la continuità del lavoro del personale interessato al riordino con l’applicazione delle norme contrattuali vigenti e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Ci sarà inoltre il monitoraggio dei lavoratori precari e della situazione del personale delle società in house degli enti coinvolti nel processo di riforma.»
Per ciò che concerne la ripartizione di 5 milioni di euro stanziati dalla legge regionale 24 ottobre 2014, n°19 per le Province, la conferenza permanente ha individuato dei criteri oggettivi per affrontare le attuali criticità finanziarie che vivono le amministrazioni provinciali.
«Le risorse – ha concluso l’assessore Erriu – saranno destinate per mantenere il livello qualitativo dei servizi gestiti dalle società in house e ad affrontare gli squilibri di bilancio sopportati dalle Province. Le priorità sono il funzionamento degli edifici scolastici, la manutenzione delle strade, la sicurezza e prevenzione ambientale (derattizzazione, prevenzione e lotta insetti, prevenzione danni e malattie), e il trasporto e l’assistenza dei disabili.»

 

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Debellare la peste suina e valorizzare l’allevamento del maiale di razza sarda. Sono queste le richieste presentate oggi dai rappresentanti del #Consorzio produttori suino di razza sarda, sentiti in audizione dalla #commissione Attività produttive, presieduta da Luigi Lotto (Pd). Il presidente del Consorzio, Valerio Ecca, ha dato la massima disponibilità alla Commissione per portare avanti, insieme, tutte le azioni necessarie per debellare la malattia che sta bloccando l’economia del settore, proponendo di fare da tramite tra la politica e gli allevatori che ancora non sono in regola. Una delle proposte per fare uscire dalla clandestinità gli allevamenti è dare una premialità a chi si mette in regola, ma anche compenso per il mancato reddito, nessun abbattimento forzoso, un regolamento per il pascolo semibrado, la possibilità di consentire il pascolo brado d’inverno per i capi controllati, avere un mattatoio, anche itinerante, a disposizione per tutti i comuni. Per questo intervento, secondo Ecca, sarebbe necessaria una spesa di 5-6 milioni di euro.

Il Consorzio ha, inoltre, chiesto alla Commissione di valorizzare il suino di razza sarda, una delle sei razze autoctone riconosciute in tutta Italia, attraverso azioni di tutela e incentivo come avviene nelle altre regioni.

Il presidente Lotto ha ringraziato il Consorzio, ma ha anche precisato che «il tema della eradicazione della peste suina è oggetto di attenzione da parte degli assessorati alla Sanità e all’Agricoltura» e che «eventuali suggerimenti positivi emersi nell’audizione verranno ad essi trasmessi».

La commissione Attività produttive ha sentito in audizione anche i rappresentanti dei #Consorzi di difesa delle produzioni intensive sul problema della quota dei contributi pubblici per le assicurazioni del comparto. Secondo il presidente del #Consorzio di Sassari, Salvatore Sanna, il sistema delle assicurazioni sta cambiando: a livello nazionale è stato diminuito il contributo pubblico dal l’80 al 65 per cento creando un grave danno per il settore già in crisi. Questi pacchetti assicurativi tutelano gli imprenditori del settore agro-zootecnico dalle calamità naturali e dai danni al bestiame causati da infezioni epizootiche. Le polizze sono state fondamentali in tantissime occasioni in Sardegna per alleviare i danni causati dalle calamità naturali, soprattutto perché nell’Isola ci sono molte produzioni invernali.

Il gap tra quanto erogato dallo Stato e la totalità del costo dell’assicurazione è stato sempre colmato dalla Regione, ha ricordato Sanna, ma dal primo gennaio non vi sarà più alcuna copertura. Il Consorzio ha dunque chiesto che venisse trovata una forma per rifinanziare la delibera di Giunta dello scorso luglio e mantenere il contributo pubblico per le polizze all’80 per cento e quello dello smaltimento delle carcasse di animali al 100 per cento. Il segretario del Consorzio, Marco Tedde, ha inoltre proposto alla Commissione di inserire una premialità nel Psr 2014-2020 del 5 o 10 per cento per i soggetti che sottoscriveranno le polizze assicurative. Questo porterebbe a maggiori garanzie di tutela per gli imprenditori e darebbe la possibilità a questi unltimi di accedere al credito con più facilità. Tedde ha chiesto, infine, che i Consorzi di garanzia siano inseriti nel Psr per quanto concerne i fondi destinati alla formazione e all’informazione.

Porto Pino.Immagine Carloforte spiaggiaBuggerru

Splendono le vele del mare sardo nella classifica della #Guida Blu 2014 di #Legambiente e #Touring Club che premia “Il mare più bello” d’Italia. La grande novità della XIV edizione della Guida Blu è costituita dall’accorpamento delle località e dei comuni costieri in 35 comprensori turistici, aree geografiche che tengono conto di un’offerta turistica omogenea e meno dei confini amministrativi. Ogni comprensorio si apre con un’intervista ad un personaggio del mondo associativo, della cultura o dello spettacolo che vive o conosce quel territorio e che prende per mano il lettore per condividere i propri segreti. Altra novità importante: per ogni zona balneare si segnala un circuito di visita nell’entroterraalla scoperta di località come le Bandiere arancioni, il marchio di qualità del Touring che seleziona e certifica le località d’eccellenza dell’entroterra con meno di 15.000 abitanti.

La Guida Blu premia le località balneari marine e lacustri con le #cinque vele, il prestigioso riconoscimento che Legambiente assegna a quelle località che sono riuscite ad offrire vacanze da sogno e di qualità, grazie alla gestione sostenibile di un territorio d’eccellenza, alla salvaguardia del paesaggio, ai servizi offerti nel pieno rispetto dell’ambiente e all’enogastronomia di alto livello. Quest’anno sono 14 le località marine e 7 quelle lacustri dove sventolano le 5 vele. Delle 21 località, Castiglione della Pescaia (Gr), Pollica-Acciaroli-Pioppi (Sa) e Posada (Nu), conquistano rispettivamente il 1°, 2°, 3° posto nella classifica delle località peninsulari e delle isole maggiori. Il primo posto al miglior comprensorio turistico va al Golfo di Orosei, Ogliastra e Baronia lungo la costa orientale della Sardegna. In particolare la Sardegna domina la classifica dei comprensori con ben cinque distretti nella top ten.

La guida “Il mare più bello” è stata presentata questa mattina a Roma dalla direttrice generale di #Legambiente Rossella Muroni, il responsabile Turismo Legambiente Angelo Gentili, il presidente del #Touring Club Italiano Franco Iseppi, Stefano Landi del Master MMT – Università LUISS, il vice presidente di Federparchi Salvatore Sanna, Francesco Carri, presidente Iccrea Banca, il responsabile mare di Legambiente Sebastiano Venneri insieme ai sindaci delle località premiate che hanno offerto un rinfresco con i prodotti tipici e di qualità. Il volume è già in libreria al prezzo di 19,90 euro.

Sono 14 le località marine e 7 quelle lacustri dove quest’anno sventola il prestigioso riconoscimento. Tra le località marine peninsulari e delle isole maggiori, le 5 vele ai primi due posti vedono Castiglione della Pescaia (GR) e Pollica-Acciaroli-Pioppi (SA) ma al terzo posto c’è Posada (NU), al nono Baunei (OG), al decimo Bosa (OR) e al dodicesimo Domus De Maria (CA).

In Sardegna spiccano con le 4 vele anche Arbus (CA) con Cala Domestica (CA), Dune di Scivu (CA), Spiaggia di Piscinas (CA), Spiaggia di Torre dei Corsari e della Costa Verde (CA); Cabras (OR) con Santa Caterina e S’Archittu (OR), Spiaggia di Is Arenas (OR), Spiaggia di Is Aruttas (OR); Orosei (NU), con Berchida (NU), Cala Cartoe (NU), Capo Comino (NU), Spiaggia di Osalla (NU); Siniscola, con Berchida; Capo Comino; La CalettaVillasimius (CA) con Costa Rei (CA), Feraxi (CA), Silias o S’Ilixi (CA), Spiaggia del Giunco (CA), Spiaggia di Porto Sa Ruxi (CA), Spiaggia di Punta Molentis (CA); Sant’Anna Arresi (CI) con Porto Pino (CI); e ancora Dorgali (NU), Carloforte (CI), Castelsardo (SS), Pula (CA), Buggerru (CI), Santa Teresa di Gallura (OT), Stintino (SS).

Teulada, Calasetta e Sant’Antioco hanno ottenuto le 3 vele.

Ma dove la Sardegna domina assolutamente incontrastata è nella classifica dei comprensori turistici, dove conquista il primo posto con il Golfo di Orosei, Ogliastra e Baronia; il terzo posto con Sinis e Arburese, il quarto posto con il Golfo degli Angeli; il quinto posto con il Sulcis Iglesiente e il sesto posto con la Costa Nord Occidentale e Parco dell’Asinara.

Nella classifica delle località delle Isole minori spicca Carloforte (CI), al secondo posto, con 4 vele, dietro la località siciliana di Santa Maria Salina (ME), prima con 5 vele.

Posizione Classifica delle località peninsulari e delle isole maggiori PR

Vele 2014

1) Castiglione della Pescaia GR

5

2) Pollica -Acciaroli-Pioppi SA

5

3) Posada NU

5

4) Ostuni BR

5

5) San Vito lo Capo TP

5

6) Vernazza SP

5

7) Otranto LE

5

8) Melendugno LE

5

9) Baunei OG

5

10) Bosa OR

5

11) Maratea PZ

5

12) Domus de Maria CA

5

13) Roccella Jonica RC

5

 

Posizione Classifica delle isole minori PR

Vele 2014

1) Santa Marina Salina ME

5

2) Carloforte CI

4

3) Isola del Giglio GR

4

4) Ponza LT

4

5) Favignana TP

4

6) Isola di Capraia LI

4

7) Anacapri NA

4

8) Lampedusa e Linosa AG

4

9) Leni ME

4

Posizione Classifica dei comprensori turistici Collocazione geografica
1) Golfo di Orosei, Ogliastra e Baronia Sardegna
2) Maremma Toscana e Laziale Toscana e Lazio
3) Sinis e Arburese Sardegna
4) Golfo degli angeli Sardegna
5) Sulcis Iglesiente Sardegna
6) Costa Nord Occidentale e Parco dell’Asinara Sardegna
7) Costa del Parco agrario degli Ulivi secolari Puglia
8) Cinque Terre e Golfo dei Poeti Liguria
9) Isole Egadi Sicilia
10) Isole Pelagie Sicilia