5 November, 2024
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Scatta oggi il girone di ritorno del campionato di serie D. E sono subito i derby a concentrare l’attenzione delle tifoserie che, purtroppo, non possono accedere agli stadi per sostenere le loro squadre del cuore. Il girone G propone tre derby sardi: Lanusei-Muravera (dirige Lorenzo Vacca di Saronno, assistenti di linea Matteo Taverna di Bergamo e Giuseppe Cucinotta di Brescia), Torres-Carbonia (dirige Daniele Caldirola di Milano, assistenti di linea Gino Passaro di Salerno e Diego Spatrisano di Cesena) e Latte Dolce Sassari-Arzachena (dirige Gianluca Martino di Firenze, assistenti di linea Orazio Attardi di Ragusa e Ferdinando Savino di Napoli). Completano il programma della giornata le partite Cassino-Insieme Formia, Nola-Vis Artena, Gladiator-Latina e Savoia-Monterosi. Due partite sono state rinviate a causa di casi di positività al Covid-19: Team Nuova Florida-Afragolese e Giugliano-Nocerina.

Se il derby Lanusei-Muravera è quello che propone la presenza della squadra sarda più in alto in classifica e oggi, probabilmente, più ambiziosa, il Muravera, che occupa il quarto posto insieme a Nocerina, Savoia e Carbonia, ma deve recuperare ben tre partite, quello che porta con sé più fascino per le due protagoniste, è sicuramente Torres-Carbonia, due squadre che hanno sempre avuto una grande rivalità sportiva ed hanno scritto pagine indelebili della storia del calcio sardo. Il Carbonia non dimentica due vittorie importanti all’Acquedotto, ottenute agli inizi degli anni ’80, nel campionato di serie D 1980/81, con goal dell’indimenticabile Marco Congiu e nel campionato di serie C2 1982/83, con goal di Alessandro Zaccolo.

Torres e Carbonia quest’anno hanno affrontato il campionato con ambizioni differenti, sicuramente maggiori quelle della squadra sassarese, ma il campo, fin qui, ha dato verdetti differenti. La Torres ha messo insieme solo 12 punti, frutto di 2 vittorie, 6 pareggi e ben 9 sconfitte, ed occupa la terz’ultima posizione in classifica, un solo punto avanti al Giugliano (che deve recuperare 3 partite) e al Nola (che è stata penalizzata di 1 punto). Il Carbonia, viceversa, partito con obiettivo la salvezza, è stato fin qui la squadra rivelazione del girone, con 27 punti, frutto di 7 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte, ed è quarto alle spalle di Latina, Vis Artena e Monterosi, sulla stessa linea di Muravera, Nocerina e Savoia.

La Torres ha cambiato completamente volto rispetto a quella che si presentò al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia il 27 settembre, uscendo sconfitta per 2 a 0, con goal di Ador Gjuci e Marco Piredda. La società guidata dal presidente Salvatore Sechi ha cercato di porre rimedio all’avvio disastroso, caratterizzato da numerose sconfitte consecutive, cambiando direttore sportivo, allenatore e mezza squadra, ma finora i risultati non sono stati pari alle attese. Oggi in panchina c’è Archimede Graziani, che nel corso del girone d’andata ha rilevato l’esonerato Aldo Gardini.

Il Carbonia, guidato brillantemente dai due ex Marco Mariotti in panchina ed Andrea Colombino dietro la scrivania a “disegnare” l’organico, ha iniziato bene ed è andato via via crescendo nel corso di un girone d’andata tormentato dal Covid-19, brillando sia nei derby (tre vinti in casa con Torres (2 a 0), Latte Dolce Sassari (3 a 2) e Muravera (2 a 0); due pareggiati in trasferta, a Lanusei ed Arzachena, entrambi per 1 a 1) e in trasferta nella Penisola, dove ha colto tre splendide vittorie sui campi di Cassino (4 a 0), Giugliano (3 a 2) ed Afragolese (2 a 0). In campo, all’Acquedotto, oltre a Marco Mariotti ed Andrea Colombino, ci saranno anche altri due ex: Marco Russu ed Ador Gjuci. Marco Mariotti deve fare i conti con numerose assenze, per squalifiche (Marco Piredda e Moussa Soumarè) ed infortuni (Werther Carboni, Fabio Mastino, Fabio Fredrich, Daniele Cannas e Joseph Tetteh). Figurano tra i convocati i nuovi Gabriele Piras e Matteo Moro (alla loro prima presenza) e Marco Manis (andato in panchina mercoledì a Santadi contro l’Insieme Formia). Quest’ultimo dovrebbe fare il suo esordio tra i pali dal 1′.

Giampaolo Cirronis

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Sono due le conferme e una novità per quanto riguarda gli allenatori del settore giovanile della Torres in vista della prossima stagione.
A guidare la Juniores sarà mister Daniele Fois, che prende il posto di Gianni Piras. «Torno alla Torres dopo la mia parentesi da calciatore nel ’97 e lo faccio con grande entusiasmoha dichiarato Daniele Fois -. Per ogni sassarese giocare all’Acquedotto era motivo d orgoglio, un’ emozione indescrivibile, e allenare la Juniores per me è una grande responsabilità ed una grande sfida perché questa è la categoria che ti porta nel calcio dei “grandi”. Lo è ancora di più con questa maglia. Sono felice di poter preparare questi ragazzi, lo farò con la massima serietà.»
Gli allievi ed i giovanissimi saranno ancora allenati, rispettivamente, dai mister Gigi Casu e Gianfranco Ravot.
«Stiamo procedendo ai preparativi per l’inizio della nuova stagioneha sottolineato Gigi Casued abbiamo cominciato a valutare bene il programma che abbiamo stilato per raggiungere gli obiettivi che abbiamo intenzione di raggiungere nei prossimi anni. Vogliamo far crescere i nostri ragazzi perché possano arrivare alla prima squadra, questo resta l’obiettivo. Abbiamo intenzione di aprirci al territorio perché sono convinto che la Torres può rappresentare l’emblema di questa città e un punto di riferimento per tanti ragazzi che vogliono realizzare i loro sogni.»
«Il presidente Sechiha aggiunto Gigi Casuha avviato una collaborazione con il Genoa, i cui tecnici avranno modo di monitorare il territorio portando professionalità e possibilmente tracciare la via per tanti talenti spesso inespressi. L’apertura verso il territorio vuole essere un allargamento del nostro orizzonte e vorremmo che tutte le società tutti gli allenatori riflettessero su ciò che è stato il lavoro di tanti anni spesso passati a coltivare il proprio orticello. Il concetto di cooperativa forse è un po’ superato ma mettere insieme le proprie forze è ancora attuale e potremmo farlo collaborando ad uno stesso progetto.»
«Ho iniziato lo scorso anno con un gruppo di ragazzi meravigliosiha rimarcato Gianfranco Ravote dispiace non aver potuto concludere la stagione perché stavamo rincorrendo la zona playoff con un percorso di crescita. Sono felice di poter riprendere il campo e iniziare una nuova stagione con questi colori. Avevo 30 ragazzi da gestire in due campionati ed è stato davvero bello e formativo, per loro ma anche per me e il collaboratore Pietro Salis. Ci siamo tolti qualche bella soddisfazione ma vogliamo continuare.»
«Non è facile questa categoriaha concluso Gianfranco Ravot -, per via dell’età e delle problematiche che comporta ma ho avuto la fortuna di avere sempre dei gruppi di ragazzi serie e volenterosi. Questa maglia li spinge a fare del loro meglio perché la prospettiva è di poter giocare con la prima squadra e in questo percorso di crescita sarà fondamentale il nostro lavoro sul campo e fuori.»
«Li ho scelti personalmente queste le parole del presidente rossoblù, Salvatore Sechie al di là del dato puramente tecnico, per il quale parlano i loro trascorsi e i risultati ottenuti, so di avere a che fare con degli educatori e persone affidabili. I nostri ragazzi devono crescere in questo ambiente, in serenità, e se avranno le doti giuste saranno sempre i primi ad avere la chance di giocare con la maglia che tanto amano.»

Proseguirà anche quest’anno il rapporto tra la Torres e l’Asd Esercito Brigata Sassari che diventerà Accademia della Torres.
«Siamo felici di proseguire anche quest’anno la nostra collaborazione con la Torres, potendo così offrire ai nostri ragazzi nuove opportunità ha sottolineato il presidente dell’Asd Esercito Brigata Sassari, Massimiliano Mangatia -. Siamo cresciuti in un modo che neanche noi ci aspettavamo. Si è creato un bel gruppo e ovunque abbiamo cercato sempre di dare il massimo onorando i nostri colori e i colori rossoblù. Ora miglioriamo la nostra offerta diventando Accademia della Torres, confermandoci, punto di riferimento in città grazie alle nostre strutture sportive e all’ingresso in società di nuove figure professionali e adeguatamente formate. I risultati finora ottenuti sono frutto di impegno e duro lavoro, continueremo a migliorarci senza però perdere di vista i valori, etici, sociali, storici, che sono alla base delle due realtà storiche cittadine come la Torres e la Brigata “Sassari”».
«È la prima Accademia della Torres ma ne seguiranno altre, in città e non soloha concluso il presidente rossoblù, Salvatore Sechi -. Questi presidi rossoblù sul territorio consentiranno a tutte le Scuole Calcio affiliate di poter avere un canale diretto con la Società, la squadra, i tecnici e lo staff e far crescere il maggior numero di atleti sotto le insegne della Torres.»
Antonio Caria

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La Torres si prepara per la nuova stagione calcistica 2020/2021. Questa mattina si è tenuto un incontro tra il presidente del rossoblù, Salvatore Sechi, il sindaco, Pietro Carbini, e il suo vice, Ivan Ledda, che porterà la squadra sassarese ad effettuare la preparazione pre campionato nella la nuovissima struttura sportiva di Santa Maria Coghinas, in programma dal 23 agosto al 5 settembre.
«Felici di poter inaugurare questa struttura con la presenza degli amici della Torres – ha dichiarato Pietro Carbinie di dare così lustro ad un’opera realizzata per offrire un servizio importante nel territorio, con uno spazio finalmente fruibile e adattato alle esigenze sportive».
Gli atleti e lo staff alloggeranno nell’albergo Monti Ruju. Un pre ritiro sarà effettuato, a partire dal 17 agosto, presso “Walter Frau” di Ossi. Nella prima settimana di lavoro saranno aggregati anche numerosi atleti tesserati con la Torres, tra rientri di prestiti e ragazzi provenienti dal settore giovanile, che saranno visionati dal tecnico e dallo staff.
«Vogliamo dare a tutti la possibilità di giocarsi le proprie carte ha aggiunto Salvatore Sechi e in questa fase sarà il tecnico a darci le indicazioni necessarie. Abbiamo tanti atleti di proprietà che hanno fatto bene in questi anni e per loro il pre ritiro rappresenta occasione per confrontarsi con la prima squadra. Dal 23 agosto partirà il ritiro vero e proprio nella splendida struttura di Santa Maria Coghinas. Ringrazio il sindaco Pietro Carbini ed il vice sindaco Ivan Ledda per averci accolto e per averci dato la possibilità di inaugurare questa struttura che diventa un importante punto di riferimento per noi, in previsione del progetto Accademia della Torres, e per tutti gli sportivi locali, ora e in futuro».
Antonio Caria

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Dopo l’arrivo di Stefano Sarritzu, ora è tempo di conferme in casa Torres. Una di queste riguarda Andrea Congiu, talentuoso difensore classe 1993, che vestirà la maglia rossoblù anche nella prossima stagione.
«Sono felice di questa conferma queste le sue paroleperché lo scorso anno ho vissuto con la Torres una bellissima stagione, ho avuto modo di vedere il calore e la vicinanza dei tifosi verso questa squadra. E sono contento per la scelta del tecnico, perché nel mio anno con lui ho conosciuto non solo un allenatore preparato e che ha dato tutto se stesso ma, soprattutto, un’ottima persona; spero che questa stagione possa portare fortuna a tutti e due.»
Per lui 25 presenze e un goal nella scorsa stagione. «So cosa mi aspetta, so l’importanza di vestire questa magliaha aggiunto Andrea Congiu -. Da parte mia, e anche da parte del presidente, c’è l’intenzione di migliorarsi rispetto a quanto abbiamo fatto lo scorso anno e credo che la scelta di un tecnico come Aldo Gardini la dica lunga. È un nuovo progetto che sono molto contento di poter vivere, non solo perché sono sassarese e conosco questa piazza ma perché so che le intenzioni sono quelle di fare bene. Sono carico e con molta voglia di iniziare perché siamo fermi da tanto tempo e non vedo l’ora di far parlare nuovamente il campo.»
«Con Andrea Congiu ci siamo ritrovati in sintoniaha aggiunto il presidente Salvatore Sechi dopo le incomprensioni che, purtroppo, hanno segnato in maniera negativa una stagione brillante della Torres. Stiamo lavorando su tutti i fronti per costruire una squadra solida e non potevamo non partire da scelte mirate e concordate tra Società e tecnico. Sono più che certo che chiunque vestirà la maglia, si tratti di nuovi arrivi o di conferme, sarà motivato per farci avere ancora più soddisfazioni della scorsa stagione.»
A.C.

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La notizia era nell’aria, oggi l’ufficialità: Aldo Gardini è il nuovo allenatore della Torres.
«Sono felicissimo e ringrazio il presidente e la Società per questa occasione – queste le sue prime parole da neo allenatore rossoblù -. La Torres è una squadra ambita da qualsiasi allenatore e per me, che considero la Sardegna la mia seconda casa, è un onore poter lavorare in un contesto così ricco di storia, di blasone e anche di aspettative. Non mi spaventa l’impegno ma, anzi, mi offre stimoli eccezionali per fare il massimo, con l’impegno che richiede questa piazza.»
Classe 1968, l’ex tecnico del Lanusei vanta una luna carriera da giocatore con Catanzaro, Juve Stabia, Matera, Fasano e, nell’isola per 8 anni con Tempio, Olbia e Calangianus.
«Io prediligo il 4-3-3 ha aggiunto Aldo Gardini –, mi piace una squadra che gioca al calcio ma si diverte, in allenamento e in partita. Sono convinto che la mentalità sia fondamentale per far rendere tutti il 110 % e dare soddisfazione a chi sta in campo e a chi ci segue. Se hai paura di fare un tiro da 40 metri o di saltare un avversario, non ti stai divertendo e non stai dando il massimo di te stesso.»
«Ripartiamo da una persona seria e che ha dimostrato il suo valore in questi anni ha sottolineato il presidente Salvatore Sechie, dopo aver appreso della conclusione del suo positivo ciclo con il Lanusei, non abbiamo avuto dubbi nel puntare su di lui per il progetto Torres. Al presidente Arras, a cui mi lega un rapporto di sincera amicizia, non avevo mai nascosto la mia stima verso un professionista che ai risultati e al bel gioco aveva sempre aggiunto correttezza fuori dal campo, un aspetto per me imprescindibile.»
Per quanto riguarda lo staff dirigenziale, i rossoblù hanno confermato Vittorio Tossi nel ruolo di direttore sportivo.

Antonio Caria

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Torna a Macomer la Mostra regionale del Libro in Sardegna e per la sua quindicesima edizione allarga gli orizzonti nel segno del tema “Le radici come storie”. Appuntamento da giovedì 19 a domenica 22 maggio negli spazi delle Ex Caserme Mura con il tradizionale appuntamento voluto dall’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, organizzato dal comune di Macomer con la collaborazione progettuale dell’AES (Associazione Editori Sardi) e la direzione artistica di Saverio Gaeta, che ha curato la programmazione insieme a Simonetta Castia, presidente degli editori sardi.

In quattro giorni saranno oltre trenta gli appuntamenti in programma: a catalizzare l’attenzione non saranno soltanto le presentazioni delle più interessanti novità editoriali isolane e gli incontri con gli autori (per il format “Tra Isola e Mondo”), ma anche spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche, senza dimenticare i laboratori per i ragazzi e le scuole, questi ultimi nell’ambito della sezione “Adotta un libro sardo” e “Cineforum sardo”. Un cartellone che sarà arricchito dalla presenza di due nomi importanti del panorama editoriale italiano e internazionale come quelli di Piergiorgio Odifreddi e della giornalista e scrittrice turca Esmahan Aykol. A loro il compito di aprire e chiudere con una riflessione sul rapporto tra radici e storie la Mostra del Libro. Il matematico, popolare presso il grande pubblico per i suoi saggi e gli interventi sui quotidiani, parlerà giovedì de “Le nostre radici reali e immaginarie”, mentre la scrittrice turca (conosciuta nel nostro paese per i romanzi “Hotel Bosforo” e “Tango a Istanbul”, editi da Sellerio), dialogherà domenica con Michele De Mieri sul tema cardine della Mostra, “Radici come storie”.

Ma la Mostra sarà anche occasione per fare il punto sulle prospettive di crescita della cultura in Italia con Flavia Cristiano (direttrice del Centro per il libro e la lettura del ministero dei Beni e le Attività Culturali), per discutere delle lingue minoritarie con la friulana Carla Marcato, per fare il punto sull’edizione nazionale delle opere di Grazia Deledda con i critici Aldo Maria Morace e Duilio Caocci e per ricordare Sergio Atzeni e il suo rapporto con la città di Cagliari insieme agli scrittori Milena Agus e Giulio Angioni.

La quindicesima edizione della Mostra del Libro in Sardegna verrà inaugurata giovedì 19 alle ore 17.30 presso il Padiglione Tamuli. Una cerimonia che proseguirà alle 18.00, al Padiglione Filgosa, con i saluti del sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu e gli interventi dell’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Claudia Firino, dell’assessore alla Cultura di Macomer Tiziana Atzori, del consigliere regionale Gianfranco Congiu e del presidente dell’Aes Simonetta Castia.

Subito dopo si entrerà nel vivo della prima giornata, con quattro appuntamenti tutti in programma nel Padiglione Filigosa.

Si inizia alle 18.15 con “L’albero della poesia”, un incontro sull’editoria poetica in Sardegna, coordinato da Tore Cubeddu e fortemente voluto dall’AES d’intesa con il Festival Cabudanne de sos Poetas di Seneghe, durante il quale interverranno il grande poeta Giovanni Dettori e Mario Cubeddu, presidente del Festival.

Si proseguirà alle 18.55 con la presentazione la quinta edizione del Premio internazionale Ennio Zedda, a cura del Centro Internazionale del fumetto di Cagliari, Aes e comune di Macomer.

Alle 19.30 il matematico Piergiorgio Odifreddi sarà protagonista dell’incontro dal tema “Le nostre radici reali e immaginarie”. Capace di sorprendere con la ricchezza delle sue argomentazioni e per il coraggio delle sue posizioni, Odifreddi proporrà al pubblico di Macomer una riflessione sulle radici che, pur rappresentando il passato e nutrendosi del presente, Rappresentano l’innovazione e l’originalità, rappresentando il nostro il futuro e andando verso di esso.

La prima giornata della Mostra del Libro in Sardegna si chiuderà alle 21.00 all’insegna dello spettacolo teatrale “Glass duo”, proposto dal Cedac nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello spettacolo Sardegna.

La seconda giornata della Mostra, venerdì 20, si apre in mattinata con due appuntamenti in programma nel padiglione Tamuli, che inaugurerano la sezione Tra Isola e Mondo. Alle 11.30 Tonino Oppes presenta “Il Ballo con le Janas” (Edizioni Domus De Janas) mentre alle 12.00 il tema della Mostra torna nel dibattito, già proposto al Salone del libro di Torino, dal titolo “Migrazioni e contaminazioni. Il senso delle radici in Francesco Masala e altri visionari sardi”, con gli interventi, moderati da Salvatore Tola, di Ugo Collu, Giovanni Manca e Natalino Piras.

Ricchissimo il programma pomeridiano di venerdì 20 con ben sette appuntamenti.

Si inizia alle 16.30 al Padiglione Tamuli con la presentazione del libro edito da Ilisso “Issu e Issa” di Antonello Cuccu. L’autore interverrà insieme a Ivo Serafino Fenu e Anna Pau, in un incontro che anticipa la mostra dedicata al centenario della nascita di Salvatore Fancello in programma a Dorgali.

Alle ore 17.00, il programma dedicato al libro sardo sarà intervallato da un breve appuntamento organizzato presso il piazzale Santa Croce (Casa Attene) per Gli incompresi… storie e vite di ragazzi e genitori”, un reading per adulti e bambini di e con Lorenzo Braina e le musiche di Donato Cancedda.

Alle 17.30 si torna al Padiglione Tamuli per , un appuntamento che propone la presentazione dei libri “Pietre su pietre” di Andrea Gambula (Carlo Delfino Editore) e “Celesti notturni. Antichità in luce” di Tore Serra e a cura di Simonetta Castia (Mediando Edizioni). Quest’ultimo volume verrà presentato da Michele Forteleoni e Gian Nicola Cabizza.

Quattro libri sono invece protagonisti dell’incontro dal tema “Sardegna per immagini” (ore 18.30, Padiglione Tamuli):Blue Sardinia, Cuore Mediterraneo” di Enrico Spanu, “La costa delle miniere” di Lino Cianciotto (entrambi Edizioni Enrico Spanu), “Mogoro. I luoghi raccontano” e “Mogoro. Il fiume racconta” di Ivo Piras presenta (SguardiSardi).

Da sempre la Mostra del Libro è un importante momento di dibattito e di confronto sullo stato di salute della cultura e della promozione del libro. Quest’anno a trattare il tema “Cultura: quali prospettive reali di crescita?” saranno Flavia Cristiano (direttrice del Centro per il libro e la lettura del ministero dei Beni e le Attività Culturali), i librai Aldo Addis e Davide Ruffinengo e l’editore-libraio Paolo Sorba (membro del Direttivo AES). Si inizia alle 19.30 al Padiglione Filigosa, conduce l’incontro Paolo Lusci.

La lunga serata di venerdì proseguirà alle ore 20.30 (Padiglione Tamuli) con la presentazione del libro “Gonario II di Torres e Sigismondo Arquer” di Gabriele Colombini e Sergio Arangino (che saranno presentati da Antonio Meloni) e si concluderà alle 21.30 al Padiglione Filigosa con “Tributo ai visionari sardi” (Grazia Deledda, Sergio Atzeni e Francesco Masala), il reading, reduce dal grande successo torinese, che vedrà protagonisti il musicista Gavino Murgia e l’attore Gianni Cossu.

Programma ricchissimo anche quello della giornata di sabato 21 che si aprirà alle ore 11.00 al Padiglione Tamuli con un dibattito dedicato all’opera dell’’architetto Vico Mossa e a cui parteciperanno Guido Carcangiu, Alessandra Mocci e Enrico Pinna del comune di Serramanna.

Sono sei invece gli appuntamenti pomeridiani. Si parte alle ore 16.00 al Padiglione Filigosa con la presentazione del libro “Zente de Macumere” di Salvatore Murgia, con gli interventi (moderati da Sandro Biccai) di Salvatora Miscali, Salvatore Sechi e Salvatore Tola.

Alle 16.30 sarà invece Paolo Lusci a coordinare nel Padiglione Tamuli la presentazione di tre novità editoriali: Marinella Caocci proporrà “Lunaesole” (Aipsa), Tiziana Ballicu “Colpo di coda” di Luisella Sassu (Condaghes) e Ilario Carta “I giardini di Leverkusen” (Arkadia).

La Sardegna è ancora protagonista nei due incontri centrali della giornata di sabato, dedicati a Grazia Deledda e alla lingua sarda. Alle ore 17.30 al Padiglione Tamuli i critici Duilio Caocci e Aldo Maria Morace, insieme al sindaco di Nuoro Andrea Soddu, saranno protagonisti del dibattito “Omaggio al Nobel. Verso l’Edizione Nazionale delle opere di Grazia Deledda”, mentre alle 18.30 al Padiglione Filigosa, il giornalista Paolo Pillonca modererà il dibattito su “Lingue locali e varietà di italiano. Ricerche, usi, bisogni”, a cui parteciperanno i docenti universitari Cristina Lavinio e Maurizio Virdis e la studiosa friulana Carla Marcato.

Si continua a parlare di lingua sarda dalle 19.30 al Padiglione Tamuli. Gianni Muroni è il traduttore del capolavoro di Cervantes “Don Chisciotte de sa Màntzia”, edito da Condaghes. Conduce l’incontro Giuseppe Corongiu.

Alle 20.00 (Tamuli) spazio invece al teatro in Sardegna con il volume “Un delitto fatto bene”. L’autore, il regista e attore Mario Faticoni, sarà presentato da Natalino Piras.

La terza giornata della Mostra del Libro si chiuderà con lo spettacolo “La Festa del Cristo” di Grazia Deledda, con Ludovica Cadeddu e Andrea Congia, una produzione dell’associazione “Tra Parola e Musica”. Si inizia alle 21.30 al Padiglione Filigosa.

L’ultima giornata della quindicesima edizione della Mostra del Libro in Sardegna, domenica 22, proporrà ben dieci appuntamenti. I primi quattro avranno luogo in mattinata al Padiglione Tamuli delle Ex Caserme Mura.

Si inizia alle 10.30 con Diego Corraine che presenta “Su printzipeddu” di Antoine de Saint Exupery, tradotto dalla casa editrice Papiros in sardo, tabarchino, algherese e maltese. Modera l’incontro Tore Cubeddu.

“Francesco Dore. Un medico dalla Barbagia al Parlamento” è invece edito da Ilisso che sarà presentato alle ore 11 da suo autore Francesco Dore e da Bachisio Porru.

Il programma prosegue alle ore 11.30 nel segno della lingua sarda e di due dei suoi più importanti studiosi: Mario Puddu (che presenterà la seconda edizione rivista e ampliata del suo “Ditzionàriu de sa Limba e de sa cultura sarda”, edito da Condaghes) e Massimo Pittau (autore del “Nuovo dizionario della Lingua Sarda”, edito da Domus De Janas). Modera l’incontro Antonio Ignazio Garau.

Alle 12.30 l’ultimo appuntamento della mattinata vedrà protagonisti, presentati da Antonio Rojch, Massimo Pittau e Italo Bussa, autori dei volumi “Credenze religiose degli antichi sardi” e “L’accabadora immaginaria” (entrambi editi da Della Torre).

Il pomeriggio di domenica si aprirà alle 16.00 al Padiglione Filigosa con uno degli appuntamenti più attesi della Mostra: gli scrittori Milena Agus e Giulio Angioni renderanno omaggio ad uno dei più importanti autori sardi del novecento e alla sua città. “Sergio Atzeni: uno sguardo su Cagliari” è il tema dell’incontro che sarà condotto da Paolo Lusci.

Sempre Paolo Lusci condurrà anche i due appuntamenti seguenti, in programma al Padiglione Tamuli alle 17.00 e alle 17.30: nel primo Franciscu Sedda, insieme ad Antonio Onorato Succu, presenterà il suo “Manuale di indipendenza nazionale” (Edizioni Della Torre); nel secondo Daniela Murgianu e Marco Siddi illustreranno “Senza futuro. Storie vere di chi ha perso il lavoro e la speranza” (Cuec Editrice).

Gli ultimi appuntamenti alle ore 18.00 e 19.00 al Padiglione Tamuli vedranno protagonisti Antonietta Dettori che presenterà “La sacralità del pane in Sardegna” di Marisa Iamundo De Cumis (Carlo Delfino Editore) e il regista Daniele Atzeni, di cui verrà proiettato il film “Sos mortos de Alos”, ispirato all’opera di Francesco Masala “Il Dio petrolio”. Moderano Tore Cubeddu e Giancarlo Zoccheddu.

La quindicesima edizione della Mostra del Libro in Sardegna di Macomer si chiuderà alle 20.30 al Padiglione Filigosa. Qui Michele De Mieri incontrerà la giornalista e scrittrice turca Esmahan Aykol. Al centro il tema della Mostra “Radici come storie”. Nata a Edirne, Aykol oggi vive tra Istanbul e Belino. In Italia è conosciuta per i romanzi (editi da Sellerio) “Hotel Bosforo” (2010), “Appartamento a Istanbul” (2011), “Divorzio alla turca” (2012) e “Tango a Istanbul” (2014) che vedono protagonista la libraia Kati Hirsche alle prese con misteriosi delitti. Con Esmahan Aykol la Mostra del Libro in Sardegna si apre anche al dibattito internazionale, focalizzando l’attenzione su un paese, la Turchia, che si trova oggi al centro di dinamiche come quelle relative alle migrazioni, alla libertà di stampa e alla lotta al fondamentalismo islamico, che riguardano tutti noi.