21 November, 2024
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Carlo Verdone, Lino Banfi, Nino Manfredi, Renato Pozzetto, Cochi Ponzoni, Teo Teocoli, Diego Abatantuono, John Steiner, Helmut Berger, Coluche: sono soltanto alcuni degli attori con cui il caratterista sulcitano Sandro Ghiani ha lavorato nella sua lunga carriera. Per non parlare di registi del calibro di Salvatore Samperi, Marco Risi, Carlo Vanzina, Antonello Grimaldi, Steno, Castellano e Pipolo, Alessandro Benvenuti, lo stesso Verdone. Sarà proprio Sandro Ghiani l’ospite d’onore della penultima serata della 16ª edizione del “PuntodiVista FilmFestival”, sabato 9 dicembre al Teatro Adriano di Cagliari, con inizio alle 20:30. L’attore di Carbonia dialogherà con la giornalista Carla Mura sul ruolo de “Il caratterista: l’interpretazione di spiccata singolarità”. Questa intervista, insieme alle divagazioni musicali in compagnia di Manuela Loddo, Rossella Faa e Salvatore Spano, farà da degna cornice alla proiezione di un altro gruppo di cortometraggi finalisti della rassegna 2023:

Pachamama, di Alejandro Valenzuela Pérez (Cile);

Ugolino, di Manuele Trullu (Italia);

Leo, di Sergio Postigo Cruz (Spagna);

Old Tricks, di Edoardo Pasquini e Viktor Ivanov (Italia/Bulgaria).

Attore, regista e sceneggiatore, classe 1953, nel corso degli studi in seminario, all’Istituto “Don Orione” di Tortona, ha scoperto la sua grande passione per la recitazione attraverso i primi spettacoli a livello amatoriale. Ha lavorato per il cinema, la televisione, la radio e il teatro, con esperienze anche come doppiatore per il cinema e la televisione. Caratterista particolarmente attivo negli anni Ottanta, il suo ruolo più noto è quello del poliziotto sardo piuttosto ingenuo in numerosi film a fianco di grandi attori. Di recente ha presentato in diverse località della Sardegna il suo romanzo “Pane e zucchero”, scritto a quattro mani con la moglie Rosa Castrogiovanni. Sta completando la stesura di un nuovo libro che racconta la sua esperienza professionale e sarà pronto per la prossima primavera.

Cinema

Sturmtruppen, regia di Salvatore Samperi (1976)

Von Buttiglione Sturmtruppenführer, regia di Mino Guerrini (1977)

I peccati di una giovane moglie di campagna, regia di Alfredo Rizzo (1977)

Zanna Bianca e il grande Kid, regia di Vito Bruschini (1978)

Io zombo, tu zombi, lei zomba, regia di Nello Rossati (1979)

La vedova del trullo, regia di Franco Bottari (1979)

Liquirizia, regia di Salvatore Samperi (1979)

Mani di velluto, regia di Castellano e Pipolo (1979)

Una donna di notte, regia di Nello Rossati (1979)

Fico d’India, regia di Steno (1980)

Il bisbetico domato, regia di Castellano e Pipolo (1980)

Mia moglie è una strega, regia di Castellano e Pipolo (1980)

Un sacco bello, regia di Carlo Verdone (1980)

White Pop Jesus, regia di Luigi Petrini (1980)

Una vacanza bestiale, regia di Carlo Vanzina (1980)

Zucchero, miele e peperoncino, regia di Sergio Martino (1980)

Asso, regia di Castellano e Pipolo (1981)

Fracchia la belva umana, regia di Neri Parenti (1981)

Teste di quoio, regia di Giorgio Capitani (1981)

I carabbinieri, regia di Francesco Massaro (1981)

Miracoloni, regia di Francesco Massaro (1981)

Passione d’amore, regia di Ettore Scola (1981)

Pierino il fichissimo, regia di Alessandro Metz (1981)

È forte un casino, regia di Alessandro Metz (1982)

La sai l’ultima sui matti?, regia di Mariano Laurenti (1982)

Ricchi, ricchissimi… praticamente in mutande, regia di Sergio Martino (1982)

Sballato, gasato, completamente fuso, regia di Steno (1982)

Spaghetti House, regia di Giulio Paradisi (1982)

Viuuulentemente mia, regia di Carlo Vanzina (1982)

Chewingum, regia di Biagio Proietti (1984)

Un ragazzo e una ragazza, regia di Marco Risi (1984)

Carabinieri si nasce, regia di Mariano Laurenti (1985)

Mezzo destro mezzo sinistro – 2 calciatori senza pallone, regia di Sergio Martino (1985)

Scemo di guerra, regia di Dino Risi (1985)

Soldati – 365 all’alba, regia di Marco Risi (1987)

Fiori di zucca, regia di Stefano Pomilia (1988)

Tre colonne in cronaca, regia di Carlo Vanzina (1990)

Ultrà, regia di Ricky Tognazzi (1991)

Grazie al cielo, c’è Totò, regia di Stefano Pomilia (1991)

Vacanze di Natale ‘91, regia di Enrico Oldoini (1991)

Caino e Caino, regia di Alessandro Benvenuti (1993)

Piccolo grande amore, regia di Carlo Vanzina (1993)

La chance, regia di Aldo Lado (1994)

Le nuove comiche, regia di Neri Parenti (1994)

Vacanze di Natale ‘95, regia di Neri Parenti (1995)

Ritorno a casa Gori, regia di Alessandro Benvenuti (1996)

Volare!, regia di Vittorio De Sisti (1997)

Artemisia. Passione estrema, regia di Agnès Merlet (1998)

Sos Laribiancos – I dimenticati, regia di Piero Livi (1999)

Zora la vampira, regia di Manetti Bros. (2000)

Oggi sposi, regia di Luca Lucini (2009)

Televisione

Professione vacanze, regia di Vittorio De Sisti (1986)

I ragazzi della 3ª C, regia di Claudio Risi – serie TV (1987-1989)

Tutti in palestra, regia di Vittorio De Sisti (1989)

Il vigile urbano, regia di Castellano e Pipolo – serie TV (1989-1990)

Un commissario a Roma, regia di Luca Manfredi (1993)

I ragazzi del muretto, stagione 2 regia di Paolo Poeti (1993)

Dio vede e provvede, regia di Enrico Oldoini e Paolo Costella – serie TV (1996-1997)

Anni ‘50, regia di Carlo Vanzina – miniserie TV (1998)

Un medico in famiglia (1998)

Non lasciamoci più, regia di Vittorio Sindoni (1999)

La squadra – serie TV (2000)

Un maresciallo in gondola, regia di Carlo Vanzina (2002)

Benedetti dal Signore, regia di Francesco Massaro (2003)

L’ultima frontiera – film TV (2005)

Gino Bartali – L’intramontabile, regia di Alberto Negrin (2006)

Don Matteo – serie TV, episodio Mai dire trenta (2009)

Il mostro di Firenze, regia di Antonello Grimaldi – miniserie TV (2009)

Squadra antimafia – Palermo oggi 2 – serie TV (2010) – episodio 2×05

Il commissario Zagaria, regia di Antonello Grimaldi (2011)

Ingresso: 18 euro; over 65 e partecipanti a più di una serata (conservando e mostrando il biglietto della serata precedente): 15 euro.

Prenotazioni esclusivamente su cellulare e WhatsApp: 351-6428357.

Orario prenotazioni: dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Teatro Adriano, via Sassari 16 – Cagliari

Il mese delle rose nell’Isola di San Pietro è all’insegna del teatro, della danza e della musica. Da sabato 7 a domenica 22 maggio, tiene banco a Carloforte “Visioni in Bottega”, rassegna dei Bötti du Shcöggiu, ospitata lungo quattro fine settimana tra la sede della compagnia, il Teatro La Bottega (in via Venezia 6A) e lo spazio Villa Guardia Mori (nell’omonimo scorcio panoramico dell’isola tabarkina).

Il Teatro La Bottega è il palcoscenico dei primi tre appuntamenti, con inizio tutti alle 20.00.

Apre il calendario di “Visioni in Bottega”, sabato (7 maggio), Oltrenotte con Simposio del Silenzio, spettacolo di teatro danza ispirato alle illustrazioni di Lorenzo Mattotti. Ideata da Lucrezia Maimone, in scena con Elie Chateignier, la produzione della compagnia cagliaritana è un racconto tra danza, clownerie e teatro, di un viaggio fiabesco nel mondo oscuro dell’inconscio. Al centro della storia è l’inquietudine e la fragilità di una giovane protagonista e la sua goffa relazione interrogativa con grossi e pesanti libri a popolare la scena. Come portatori di ipotetiche risposte e strade percorribili, questi oggetti, quasi dotati di vita propria, la accompagnano in un viaggio verticale alla ricerca di sé, che quasi ricorda gli scenari illogici dell’Alice di Carroll durante la celebre caduta nella tana del bianconiglio.

Si prosegue sabato 14 maggio tra racconti, poesia e musica con la compagnia Art’In, che presenta “Divagazioni monologanti”, recital diretto da Romano Usai, interpretato da Manuela Loddo (voce narrativa, chitarra e canto) con Salvatore Spano al pianoforte.

Venerdì 20 e sabato 21 maggio Rita Atzeri è di scena in “Cassandra Venti Venti”, ultima produzione dei Botti realizzata in collaborazione con la compagnia Il Crogiuolo. Nello spettacolo con il testo e la regia di Susanna Mannelli risuonano echi di società matriarcali fusi con i caratteri della donna violata, che incarna la figura della mitologia greca, e che saranno a fondamento del genere femminile dell’intero futuro occidentale: donna comunque raccontata dagli uomini e  vissuta dagli uomini come scandalo.

Battute finali della rassegna domenica 22 maggio con la musica a Villa Guardia Mori. Sotto i riflettori, alle 20.15, Carol Mello, che con il suo quartetto formato da Matteo Gallus (violino), Romain Valentino (cavaco e bandolim), Matteo Marongiu (contrabbasso) e Martin Pridal (chitarra classica e elettrica) presenta il progetto Ar.ca.da.: una sintesi della sua intera carriera, piena dell’influenza della musica popolare brasiliana, così come dei luoghi che ha visitato in America Latina, Stati Uniti ed Europa.

L’ingresso agli spettacoli è di 10 euro.

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Dopo la serata di venerdì, che ha visto protagonisti i docenti e gli allievi d’organo del Conservatorio “L. Canepa” di Sassari, domani (domenica 1 dicembre) il V Festival organistico promosso dal Conservatorio “G.P. Da Palestrina”, prosegue con un concerto dal titolo “L’altro Novecento”, in programma nella Chiesa del Carmine di Cagliari.
L’appuntamento è alle 20.00, con una piacevole digressione in territori “vicini”: quelli delle musiche popolari, della musica da film che hanno cambiato il paesaggio sonoro italiano a partire dal Dopoguerra e che rivivranno nelle improvvisazioni di Salvatore Spano, cagliaritano, organista di solida formazione accademica con una brillante carriera nel jazz.
Il festival è organizzato dietro la direzione del maestro Angelo Castaldo.

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Oltre cento musicisti per un happening itinerante nelle strade di Posada: si chiude così domani sera, venerdì 30, con l’immancabile saggio/concerto finale, la 31ª edizione del Seminario Nuoro Jazz, che quest’anno ha come “teatro” del suo atto conclusivo il caratteristico borgo della Baronia, sulla costa nord orientale sarda.

Protagonisti, a partire dalle 21.00, i centoventicinque iscritti, quest’anno, ai corsi organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro, e i docenti con cui hanno condiviso undici giornate di studio, tra lezioni di teoria e pratica, prove aperte di gruppo e musica d’insieme: Emanuele Cisi (in cattedra per il corso di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Dado Moroni (pianoforte e tastiere), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Salvatore Maltana (basso elettrico), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (pianoforte e tastiere), Giovanni Agostino Frassetto (flauto, teoria e armonia jazz), Dino Rubino (tromba) ed Enrico Merlin (storia del jazz). Una collaudata e affiatata squadra che annovera musicisti di vaglia della scena jazzistica nazionale, coordinati dal pianista Roberto Cipelli.

Guidato da una marching band, il saggio/concerto si svilupperà attraverso un itinerario che culminerà in piazza Eleonora d’Arborea, di fronte alla Casa delle Dame. Lungo il percorso sono dislocati tre palchi principali su cui si esibiranno i gruppi di musica d’insieme guidati dai docenti. Nutrita la presenza di fiatisti: questa edizione dei corsi nuoresi ha registrato infatti un alto numero di trombettisti, in virtù anche della masterclass tenuta da Tom Harrell. Insieme agli allievi e docenti dei Seminari nuoresi, a infoltire ulteriormente il cast e aggiungere colori alla tavolozza di suoni dell’evento di domani sera (venrdì 30) a Posada, anche i dodici giovani musicisti che sono stati impegnati, dal 16 agosto, in una residenza artistica, l’Intercultural Creation Session, che per il secondo anno consecutivo si è tenuta a Nuoro: un progetto realizzato col supporto della rete internazionale Medinea (il Mediterranean Network for Emerging Artists, di cui è membro l’Ente Musicale di Nuoro) e del programma Creative Europe dell’Unione Europea.

Prima del suo atto finale a Posada, il Seminario Jazz ha in agenda a Nuoro un altro appuntamento immancabile della giornata conclusiva di ogni edizione: l’assegnazione, a partire dalle 15.00 alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” in via Mughina, delle diverse borse di studio previste per i migliori allievi. Una consiste nell’iscrizione gratuita alla prossima edizione dei Seminari di Nuoro; un’altra permette invece di partecipare al premio internazionale “Massimo Urbani” di Camerino; c’è poi una borsa di studio che vale per frequentare i seminari di Siena Jazz dell’anno prossimo, e quella intitolata alla memoria di Billy Sechi, il batterista cagliaritano prematuramente scomparso nel 2005, che offre l’iscrizione al corso di batteria sempre a Siena Jazz; i docenti dovranno infine scegliere un allievo da ciascuna classe per formare il gruppo che l’estate prossima avrà modo di suonare in varie rassegne e festival, compreso quello abbinato ai seminari nuoresi.
Ma la giornata di domani (venerdì 30) coincide anche con un significativo congedo dai Seminari Jazz nuoresi: quello, dopo trentuno edizioni, di Roberto Cipelli, protagonista fin dalle origini dell’iniziativa fondata nel 1989 dall’allora presidente dell’Ente Musicale di Nuoro, la compianta Antonietta Chironi, insieme a Paolo Fresu, da cui ha poi raccolto il testimone di direttore artistico cinque anni fa; testimone che ora passa nelle mani di un musicista di primo piano della scena jazzistica sarda, il contrabbassista algherese Salvatore Maltana.

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Giornata intensa, domani (lunedì 26) a Nuoro, per i Seminari Jazz in pieno svolgimento, fino a venerdì prossimo (30 agosto), nel capoluogo barbaricino. Alla Scuola Civica di Musica in via Mughina, dove si tengono i corsi promossi dall’Ente Musicale di Nuoro, prende il via (per andare avanti fino a giovedì 29) la masterclass internazionale che impreziosisce ogni edizione dell’iniziativa didattica. Dopo jazzisti del calibro di Dave Holland, Joe Lovano, Kenny Barron, John Surman, Dave Douglas, Butch Morris, a salire in cattedra quest’anno è il trombettista statunitense Tom Harrell con il suo quartetto: il pianista Danny Grissett, il contrabbassista Ugonna Okegwo ed il batterista Adam Cruz. Classe 1946, con una discografia di oltre 280 registrazioni (di cui 34 da leader) e una carriera artistica di oltre cinquant’anni, Tom Harrell è annoverato tra gli strumentisti e compositori jazz più creativi e dinamici del nostro tempo, come certificato anche dal titolo di Trombettista dell’anno” che la Jazz Journalists Association (JJA) gli ha riconosciuto per il 2018. Per gli allievi dei Seminari nuoresi sarà dunque una preziosa occasione di apprendimento e conoscenza, ma anche il pubblico del festival Nuoro Jazz, che affianca quotidianamente le attività didattiche, avrà modo di apprezzare Tom Harrell e soci, nell’imperdibile concerto in programma mercoledì sera (28 agosto) all’Ex Artiglieria.
Domani, lunedì 26 agosto, è anche il giorno dell’altra masterclassche, come di consueto, completa l’offerta formativa dei Seminari nuoresi: quella dedicata alla musica tradizionale, che quest’anno ha per protagonisti il bandoneon e uno dei suoi più apprezzati interpreti, Daniele di Bonaventura. Il musicista marchigiano terrà lezione alle 11.00 all’Auditorium “Giovanni Lilliu” del Museo Etnografico; poi, in serata, alle 21.00, sarà in concerto all’Ex Artiglieria, insieme al percussionista Alfredo Laviano sotto l’insegna del duo Transumanza. I biglietti si possono acquistare online sul sito Ciaotickets e a Nuoro al CTS (Centro Turistico Sardo), in piazza Mameli, 1.

Classe 1966, forte di una una solida preparazione musicale, coltivata fin da bambino, Daniela Di Bonaventura ha sviluppato una feconda produzione artistica e collaborazioni che spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, dalla musica etnica alla world music, con sconfinamenti nel campo del cinema, del teatro e della danza. Lungo e prestigioso l’elenco dei festival, italiani e internazionali, in cui si è esibito, così come quello degli artisti con cui ha suonato, registrato o collaborato: Enrico Rava, Oliver Lake, David Murray, Rita Marcotulli, David Liebman, Toots Tielemans, Omar Sosa, Flavio Boltro, Greg Osby, Dino Saluzzi, Javier Girotto, Cèsar Stroscio, Enzo Favata, Aires Tango, David Riondino, Francesco Guccini, Ornella Vanoni, tra gli altri. Il grande contrabbassista Miroslav Vitous l’ha chiamato a partecipare alla registrazione di “Universal Syncopation II”, vincitore del German Critics Prize (Preis der deutschen Schallplattenkritik) come album dell’anno 2007, pubblicato dalla ECM, la stessa etichetta tedesca per cui ha firmato nel 2011 “Mistico Mediterraneo” con Paolo Fresu e il gruppo vocale corso A Filetta. Per la Tuk Music del trombettista sardo, Daniele di Bonaventura ha pubblicato nel 2013 l’album doppio, “Nadir“, dove suona il bandoneon nel primo cd e il pianoforte nel secondo. Nel 2014 ha collaborato alla colonna sonora del film “Torneranno i prati”, diretto da Ermanno Olmi, mentre è del 2015 l’album “In Maggiore”, in duo con Paolo Fresu, ancora per la ECM. Tra le registrazioni più recenti, “Danse memoire, danse” nuovamente con A Filetta e Paolo Fresu, insieme al quale ritroviamo Daniele di Bonaventura (con Marco Bardoscia, Michele Rabbia, l’Orchestra da Camera di Perugia e il Coro Armoniosoincanto) anche nel progetto “Altissima Luce”, pubblicato lo scorso aprile poco prima di “Garofani rossi”, dove il marchigiano è invece alla testa della sua Band’uniòn; è infine dello scorso giugno “Viaggio Sentimentale”, un excursus nella letteratura, nella poesia e nella musica del sud America con l’attore Eugenio Allegri.

Ma la giornata di domani (lunedì 26) propone anche un altro appuntamento con la musica dal vivo: alle 19.00, Nuoro Jazz torna per il secondo anno nei locali di Casa Rosas, il “Concept store” in via Lamarmora, che ospita (con ingresso gratuito) un concerto del pianista Salvatore Spano (tra i docenti del Seminario jazz) con le sue “Variazioni su Keith Emerson”; un lavoro che tenta di ricucire insieme i contorni dell’arte del grande tastierista e pianista inglese scomparso tre anni fa, creando un legame tra le sue composizioni e le sue fonti, composizioni originali e improvvisazioni, temi e variazioni, tracciando nel segno della sua eredità artistica un percorso in cui l’elettronica, la classica, il rock e il jazz dialogano a più livelli.

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E’ tutto pronto per la trentunesima edizione dei Seminari Jazz di Nuoro, in programma da questo martedì (20 agosto), e fino a venerdì 30, nel capoluogo barbaricino. Un’edizione che si presenta al via con ben 125 iscritti, a conferma dell’apprezzamento di cui godono i corsi organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro nel panorama della didattica jazzistica nazionale.

A guidare gli allievi nelle undici, intense giornate di studio, tra lezioni di teoria e pratica, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, il collaudato corpo docente formato da Emanuele Cisi (in cattedra per il corso di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Dado Moroni (pianoforte e tastiere), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Salvatore Maltana (basso elettrico), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (pianoforte e tastiere), Giovanni Agostino Frassetto (flauto, teoria e armonia jazz), Dino Rubino(tromba) e Enrico Merlin (storia del jazz). Una squadra affiatata che annovera musicisti di vaglia della scena jazzistica nazionale, coordinati dal pianista Roberto Cipelli, che al termine di questa edizione passerà il timone dei Seminari nuoresi a Salvatore Maltana, dopo averlo raccolto a sua volta, nel 2014, da Paolo Fresu.

Insieme alle lezioni, ospitate come sempre nelle aule della Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi”, in via Mughina, tre diverse masterclass impreziosiscono anche quest’anno il programma didattico: da lunedì 26 a giovedì 29 si tiene quella internazionale del trombettista statunitense Tom Harrell con il suo quartetto (il pianista Danny Grissett, il contrabbassista Ugonna Okegwo ed il batterista Adam Cruz); lunedì 26 è in programma anche la masterclass dedicata alla musica tradizionale, che quest’anno ha per protagonisti il bandoneon, lo strumento simbolo del tango, e uno dei suoi più apprezzati interpreti, il marchigiano Daniele di Bonaventura. Da martedì 20 a lunedì 26, ma allo Spazio Giovani #1, in via Calamida, si svolge invece il corso per fonici della sound engineer Marti Jane Robertson.

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Trentuno candeline per il Seminario Nuoro Jazz: dal 20 al 30 agosto ritornano i corsi organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro, una delle iniziative più consolidate e apprezzate nel panorama della didattica jazzistica nazionale, come dimostra anche l’alto numero di iscritti a ogni edizione (oltre centocinquanta in quella scorsa). E, come sempre, saranno undici giornate dense di impegni, tra lezioni di teoria e pratica, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, sotto la guida di un corpo docente formato da musicisti di vaglia della scena jazzistica nazionale; una squadra affiatata, coordinata dal pianista Roberto Cipelli, che dal 2014 è al timone del seminario fondato nel 1989 da Paolo Fresu (che l’ha diretto per venticinque anni) e da Antonietta Chironi, la cantante lirica, all’epoca presidente dell’Ente Musicale di Nuoro, scomparsa nel 1996 e alla quale è intitolata la Scuola Civica di Musica in via Mughina dove si tengono i corsi.

In cattedra Emanuele Cisi (per il corso di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Dado Moroni (pianoforte e tastiere), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Salvatore Maltana (basso elettrico), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (pianoforte e tastiere), Giovanni Agostino Frassetto (flauto, teoria e armonia jazz), Dino Rubino (tromba) e Enrico Merlin (storia del jazz), oltre allo stesso Roberto Cipelli (teoria e armonia jazz).

Tre diverse masterclass caratterizzano e impreziosiscono l’offerta formativa di ogni edizione del seminario. Come già annunciato, a tenere quella internazionale – dal 26 al 29 agosto – quest’anno sarà un jazzista del calibro del trombettista statunitense Tom Harrell con il suo quartetto (il pianista Danny Grissett, il contrabbassista Ugonna Okegwo ed il batterista Adam Cruz), mentre è affidata a un autentico virtuoso del bandoneon, il marchigiano Daniele di Bonaventura, l’altra immancabile masterclass, quella dedicata alla musica tradizionale, il 26 agosto. Ritorna poi, per la quinta volta consecutiva, il corso per fonici tenuto dalla sound engineer Marti Jane Robertson: dal 20 al 26.

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Settant’anni fa usciva nelle sale cinematografiche il capolavoro del neorealismo “Ladri di biciclette” di Vittorio De Sica, quest’anno restaurato e presentato al festival di Cannes. Un ottimo pretesto per riportare al centro della scena uno dei grandi autori del cinema italiano che raccontava l’Italia povera del dopoguerra, i sentimenti e le misere condizioni di vita. Per il terzo appuntamento del Puntodivista Film Festival, Italo Moscati, esperto di cinema, scrittore, sceneggiatore e regista, porterà venerdì 19 ottobre al Teatro Adriano di Cagliari, alle 21.00.00, un profilo inedito e vivace del grande regista e attore, sottolineandone la genialità delle sue opere raccontate nel suo recente libro dal titolo “Vittorio De Sica. Ladri di biciclette e ladri di cinema”, alternato ad alcune sequenze dei suoi film più celebri. Interventi interpretativi affidati al talento dell’attrice cagliaritana Manuela Loddo e al jazz virtuoso del pianista, organista e compositore Salvatore Spano. Un percorso umano e artistico del gigante del cinema italiano che restituisce anche una riflessione su un’Italia che non c’è più. Un Paese che alleviava le sofferenze e nutriva le sue speranze “rubacchiando” piccoli momenti di felicità attraverso il grande schermo.

Alle 20.30 prende il via la proiezione del 2° gruppo delle opere finaliste, distribuite nel corso della serata: “Cervelli in fuga” di Stefano Pedretti; “Le grand bain” di Elise Augarten; “Renta Antigua” di Vincente Barella; “Ragù Noir” di Alfredo Mazzara.

Italo Moscati, scrittore, sceneggiatore e regista, ha insegnato Storia dei Media all’Università di Teramo, collabora con la Rai come autore e sceneggiatore. È stato inoltre vicedirettore di Rai Educational, e ha scritto per il teatro e firmato diversi film.

Per la serata, con degustazione, è consigliata la prenotazione.

Biglietti: intero € 12,00, ridotto € 8,00. 

 

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Al via domani, a Nuoro, per i Seminari Jazz, quest’anno al significativo traguardo della trentesima edizione. La scuola civica di musica intitolata ad Antonietta Chironi, ideatrice e cofondatrice, insieme a Paolo Fresu, nel 1989, dell’iniziativa organizzata dall’Ente Musicale di Nuoro, apre i battenti domani (martedì 21 agosto) ad allievi e docenti, dopo che diversi appuntamenti hanno già fatto da preludio all’avvio delle lezioni nei giorni precedenti. I corsi hanno raggiunto con più di un mese di anticipo il numero massimo di iscritti: ben 152, provenienti anche dall’estero (in tutto sono dodici i paesi idealmente rappresentati). Ad attenderli nelle aule in via Mughina ci saranno gli insegnanti in cattedra da quattro edizioni a questa parte, cioè da quando Paolo Fresu, dopo cinque lustri, ha passato il timone della direzione artistica a Roberto Cipelli, in cattedra fin dalla nascita dei seminari: con lo stesso pianista cremonese (teoria e armonia jazz le sue materie), ne fanno parte Emanuele Cisi (sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Dado Moroni (pianoforte e tastiere), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Salvatore Maltana (basso elettrico), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (pianoforte e tastiere) e Enrico Merlin (storia del jazz), più Angelo Lazzeri, “in prestito” dal corpo docente dei corsi invernali per la classe di chitarra (una delle più affollate insieme a quella di canto). Tutti musicisti di vaglia così come Peter Bernstein e Paolo Angeli, titolari delle due masterclass che, come sempre, impreziosiscono il bouquet dell’offerta didattica: il chitarrista americano condurrà quella internazionale da giovedì 23 a sabato 25, mentre il sardo terrà la sua masterclass dedicata alla musica tradizionale venerdì 24 (alle 11.00 all’Auditorium del Museo del Costume).

Completa il programma dei seminari, per il quarto anno consecutivo, il corso per fonici con l’ingegnere del suono Marti Jane Robertson: da martedì 21 al successivo 28 agosto.

Come d’abitudine, varie borse di studio verranno assegnate al termine delle undici giornate di teoria e pratica del jazz: al migliore allievo di ogni classe di strumento per l’iscrizione gratuita alla prossima edizione di Nuoro Jazz; la borsa “Billy Sechi” (intitolata al batterista sardo scomparso tredici anni fa) per partecipare ai seminari di Siena Jazz; quella dedicata alla formazione del gruppo dei migliori allievi che avrà modo di esibirsi l’anno venturo in apertura di Nuoro Jazz e i altre occasioni, come il festival Time in Jazz di Berchidda; e, ancora, la borsa di studio all’allievo scelto dai docenti per partecipare all’annuale premio “Massimo Urbani” di Camerino riservato ai solisti jazz under 30.

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Ha un valore speciale, quest’anno, l’immancabile appuntamento dell’estate con i Seminari Jazz di Nuoro: dal 21 al 31 agosto, l’iniziativa promossa dall’Ente Musicale di Nuoro taglierà infatti il traguardo della sua trentesima edizione. Un traguardo ragguardevole per quella che, nata quasi in sordina nel 1989 su invito della compianta Antonietta Chironi con il gruppo docente formato dal quintetto di Paolo Fresu (che avrebbe poi diretto i seminari per ben cinque lustri) e la partecipazione di trentasette allievi, anno dopo anno si è consolidata tra le realtà più rappresentative nel campo della didattica jazz in Italia. Lo dimostra anche il numero (e la composizione) degli allievi già confermati: più di centoventi (10 sardi, 115 in arrivo dalla penisola, 6 da Norvegia, Austria, Belgio, Germania, Inghilterra e Spagna), un numero ormai prossimo a un nuovo record di iscritti, dopo quello della scorsa edizione.

Anche stavolta, la formula dei seminari prevede undici giornate dense di impegni, tra lezioni teoriche e pratiche, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, sotto l’insegnamento di un corpo docente formato da musicisti di vaglia della scena jazzistica nazionale (alcuni dei quali, in passato, sono stati essi stessi allievi dei corsi nuoresi), coordinati dal direttore artistico Roberto Cipelli: oltre allo stesso pianista cremonese (teoria e armonia jazz le sue materie), ne fanno parte Emanuele Cisi (in cattedra per la classe di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Dado Moroni (pianoforte e tastiere), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Salvatore Maltana (basso elettrico), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (pianoforte e tastiere) e Enrico Merlin (storia del jazz), più la novità del chitarrista Angelo Lazzeri, già tra i docenti dei corsi invernali, qui “a rinforzo” di una delle classi che conta il maggior numero di iscritti (ben venticinque, come quella di canto).

L’offerta formativa è impreziosita anche quest’anno da due masterclass: come già annunciato, spetterà a Paolo Angeli il compito di condurre, il 24 agosto, quella dedicata alla musica tradizionale, mentre sarà un altro chitarrista, l’americano Peter Bernstein, a tenere la masterclass internazionale dal 23 al 27. Ritorna, infine, ed è la quarta volta consecutiva, il corso per fonici condotto dall’ingegnere del suono Marti Jane Robertson: dal 21 al 28 agosto.

Varie borse di studio verranno assegnate, come ogni anno, al termine dei Seminari: c’è quella riservata al migliore allievo di ogni classe di strumento per l’iscrizione gratuita alla prossima edizione di Nuoro Jazz; c’è poi la borsa “Billy Sechi” (in memoria del batterista sardo scomparso nel novembre 2005) che offre invece la possibilità di partecipare ai seminari di Siena Jazz; ai docenti spetta poi anche il compito di scegliere un allievo da proporre come finalista all’annuale premio “Massimo Urbani” di Camerino riservato ai solisti jazz under 30, mentre un’altra borsa di studio immancabile è quella dedicata alla formazione del gruppo dei migliori allievi che avrà modo di esibirsi l’anno venturo in apertura di Nuoro Jazz.