20 November, 2024
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Le agenzie di viaggio della Sardegna si preparano ad affrontare una stagione turistica ricca di incognite dopo lo tsunami Covid-19. «Siamo pronti a ripartire ma, per garantire una vacanza in sicurezza ai nostri clienti, abbiamo bisogno di regole certe e chiare». Lo ha detto Salvatore Sulis, membro del direttivo di Fiavet Sardegna, sentito in audizione della commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale.

«La pandemia è arrivata in un momento di grande fiducia per il nostro settore ha rimarcato Salvatore Sulis i segnali per il 2020 erano molto promettenti. Molti di noi hanno dovuto fronteggiare una situazione inedita e lo hanno fatto nel migliore dei modi. Abbiamo svolto un ruolo fondamentale nella gestione delle cancellazioni e nell’assicurare il rientro a casa di clienti che si trovavano in vacanza quando è esplosa l’emergenza sanitaria.»

Il rappresentante di Fiavet ha elencato alla Commissione le difficoltà affrontate dal comparto con decine di lavoratori in cassa integrazione: «Il ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga ha consentito di tamponare l’emergenza occupazionale ha spiegato Salvatore Sulis – abbiamo accolto con favore anche la concessione dei voucher, strumento necessario per evitare il collasso dell’intero comparto turistico. Gli stessi voucher, tuttavia, si tradurranno per noi in un mancato introito fino al loro smaltimento, prolungando la situazione di estrema difficoltà».

Salvatore Sulis ha quindi elencato le proposte della Fiavet a sostegno delle agenzie di viaggio: «Serve un intervento a fondo perduto che ci permetta di ripartire conservando la nostra forza lavoro. Chiediamo inoltre una detassazione, non un posticipo dei pagamenti ma un anno in bianco, per tutte le tasse regionali e comunali che al momento non siamo in grado di pagare».

Alla Regione, Fiavet chiede inoltre di riconsiderare il progetto per l’apertura di infopoint turistici in tutte le edicole della Sardegna: «Sarebbe opportuno coinvolgere in questa partita anche le agenzie di viaggio che hanno professionalità e conoscenze per assicurare i migliori servizi al turista che viene in Sardegna».

Una sollecitazione forte, infine, sul fronte delle misure anti-Covid: «Per portare i turisti in Sardegna abbiamo bisogno di regole certe che consentano l’accesso in totale sicurezza ma con la serenità che deve offrire una vacanza – ha concluso Salvatore Sulisancora non sappiamo quando partirà la stagione, che controlli saranno necessari, come si viaggerà in nave e in aereo, come ci si sposterà in Sardegna. Chi programma una viaggio ha bisogno di avere un quadro chiaro».

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Il Sud Sardegna riparte dal progetto Visit South Sardinia per promuovere i territori che due anni fa hanno avuto il premio internazionale di prima destinazione sostenibile in Europa. Con la forza di questo importate riconoscimento, il Consorzio turistico Sardegna Costa Sud si prepara a partecipare alla 55ª edizione della Fiera del Turismo di Rimini in programma dal 10 al 12 ottobre, in partenariato con i comuni di Cagliari e Dolianova e del Consorzio Turistico Costiera Sulcitana. Alla Fiera verranno messi in risalto i valori storici ed ambientali presenti della città capoluogo, insieme alle eccellenze eno-gastronomiche del territorio di Dolianova e del Parteolla e gli elementi di carattere naturalistico e balneare dei comuni che fanno parte del Consorzio Costiera Sulcitana (Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro, Domus De Maria e Teulada).

«Con questa iniziativa – spiega il presidente del Consorzio Sardegna Costa Sud Martino Di Martino – in piena coerenza con quanto previsto dalla nuova legge regionale sul Turismo e con le finalità della costituenda DMO regionale, la Destination Management Organization, vogliamo sostenere il comparto turistico mediante azioni di destagionalizzazione e promozione che valorizzino le piccole realtà locali dell’enogastronomia, dell’artigianato tipico, gli attrattori di interesse storico, culturale, paesaggistico e ambientale.»

«Abbiamo aderito al progetto con lo stesso spirito che ha contrassegnato l’esperienza di Visit South Sardinia e che ora vogliamo rinsaldare – spiega Salvatore Sulis, presidente del Consorzio Turistico Costiera Sulcitana -. Quella di andare uniti all’appuntamento è una scelta strategica che renderà tutto il territorio del Sud Sardegna più forte. Per questo abbiamo accettato l’offerta di essere presenti non solo a Rimini, ma anche alle fiere di Londra e di Varsavia. Quelli dell’Est Europa sono, infatti, dei mercati emergenti che stanno dando riscontri interessanti. In questo modo inoltre, i consorzi si muovono in linea con la nuova regionale legge sul turismo che assegna loro un ruolo da protagonisti nella promozione delle destinazioni.»

«Ci presentiamo insieme agli altri protagonisti del territorio per promuovere l’immagine di una città che è millenaria e contemporanea allo stesso tempo – spiega l’assessore delle Attività produttive e del Turismo del comune di Cagliari Marzia Cilloccu -. Sarà una occasione per incontrare i tanti operatori del settore che stanno mostrando un grande interesse per la nostra destinazione e provare a coinvolgerli in un viaggio esperienziale a distanza nella nostra città.»

Per il sindaco di Dolianova Ivan Piras «con questa iniziativa vogliamo lanciare nel mercato nazionale e internazionale la vocazione turistica del nostro territorio. Possiamo contare sulle eccellenze agroalimentari che contraddistinguono il Parteolla, e che si uniscono alle bellezze paesaggistiche ed artistiche. Questa è la sfida che vogliano affrontare, anche grazie alla collaborazione di altre realtà con una maggiore esperienza nel settore».

La TTG di Rimini è la più importante fiera italiana del settore turistico. Giunta alla 55ª edizione, include 150 destinazioni, coinvolge più di 2.500 imprese, 1500 buyers internazionali, per un totale di presenze che sfiora i 73mila visitatori. Ogni anno al TTG si presentano le più importanti novità in materia di turismo, italiano e mondiale. È una fiera altamente specializzata in quanto totalmente b2b, riservata solo ad operatori professionali, permettendo in questo modo incontri diretti tra imprese turistiche, pubbliche e private, con aziende leader nella vendita di prodotti turistici nazionali ed internazionali. 

Dopo la Fiera di Rimini, nell’ambito della programmazione turistica per la stagione primaverile 2019 ma anche in vista della prossima stagione estiva, il Consorzio Turistico Sud Sardegna sarà, infatti, presente dal 5 al 7 novembre alla Fiera WTM di Londra e dal 22 al 24 novembre alla TTW di Varsavia. 

Il Consorzio Turistico Sardegna Costa Sud è una realtà storica dell’associazionismo imprenditoriale in ambito turistico nel Sud Sardegna, (è socio della Sogaer, la società che gestisce l’aeroporto di Cagliari-Elmas) e vanta tra i suoi associati alcuni importanti hotel, vettori di trasporto passeggeri, location per eventi, ristoranti, tour operator e DMC (Destination Management Company), cioè aziende che, esperte della destinazione, si occupano della promozione, valorizzazione e commercializzazione  di una destinazione turistica. 

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Proseguono, nella V commissione del Consiglio regionale, le audizioni sul testo unificato in materia di turismo. I primi ad intervenire oggi sono stati i rappresentanti di Federalberghi, Paolo Manca e Marco Murgia che hanno insistito sull’introduzione di norme a tutela delle professionalità del settore e del cosiddetto sistema classificato della ricettività turistica, minacciato – a loro giudizio – dalle attività extralberghiere che proliferano in violazione delle disposizioni che regolano il comparto dell’ospitalità nell’Isola.

«La professionalità degli operatori – ha dichiarato Manca – è il fulcro della competitività turistica ed è evidente che occorra tutelare chi paga regolarmente le tasse e crea lavoro, attraverso l’introduzione di misure efficaci e utili a combattere ogni forma di abusivismo e dunque di illegalità.»

Sulla base di tali considerazioni ed al fine di salvaguardare le attività alberghiere, l’associazione del presidente Manca ha proposto modifiche ed integrazioni ad alcuni articoli del testo unificato dalla commissione ed in particolare all’’articolo 16 (denominazione strutture ricettive) escludendo la così detta “domo” che nelle intenzioni dei proponenti dovrebbe superare l’affittacamere; l’articolo 19 (specificazione delle strutture ricettive extralberghiere) per ciò che attiene il concetto di attività occasionale riferita ai “Bed&Breakfast”, l’articolo 20 (avvio attività ricettive) in riferimento a più stringenti requisiti igienico sanitari per i B&B; l’articolo 23 (obblighi strutture organizzate per l’esercizio di attività ricettiva), l’articolo 24 (locazione occasionale a fini ricettivi); l’articolo 25 (uso occasionale di immobili e aree campeggio), l’articolo 29 (vigilanza e controlli) prevedendo il coinvolgimento del Corpo forestale in tutte le attività di controllo; l’articolo 32 (individuazione tipologie di turismo tematico) evidenziando l’incompletezza dell’elenco contenuto nel testo proposto dalla commissione.

L’assessore del Turismo, Francesco Morandi ha svolto il suo intervento seguendo quattro direttrici principali: il sistema di governance, il rafforzamento delle imprese, le tipologie di turismo tematico e gli adempimenti che derivano all’amministrazione regionale per effetto dell’approvazione delle norme contenute nel testo unificato dalla V commissione.

Quanto al primo punto, l’assessore ha evidenziato la distanza tra la visione di governance del livello regionale e il livello territoriale anche in conseguenza della soppressione di Apt, Ept, Esit e delle modificate competenze delle Province, nonché delle modifiche prodotte con la riforma degli Enti locali e dalle novità che potrebbero essere introdotte dall’approvazione della legge di riforma costituzionale che riporta in capo allo Stato le competenze esclusive in materia di turismo.

Francesco Morandi ha insistito sulla necessità di non procedere con la creazione di nuovi enti ma ha evidenziato che servono forme adeguate di governance al livello territoriale e il giusto raccordo tra pubblico e privato, rimarcando però come la promozione posta in capo alla Regione garantisca maggiore efficacia nelle azioni mirate, tese ad assicurare una più elevata competitività al comparto, soprattutto sui mercati internazionali.

La semplificazione ed una robusta sburocratizzazione delle procedure sono invece le proposte dell’assessore per ciò che riguarda le imprese del comparto ricettivo che per ciò che attiene le tipologie «deve poter contare su poche tipologie ma molto chiare e ben definite».

L’assessore ha quindi formulato un invito alla riflessione sull’indicazione dei tematismi turistici («l’elenco da una prima lettura ne esclude di importanti») e a questo proposito il presidente Lotto si è detto disponibile a rivedere l’intera formulazione dell’articolo 32 del testo unico.

«Resta il fatto – ha dichiarato l’assessore Morandi – che occorre valutare bene la sostenibilità del provvedimento sul piano amministrativo e burocratico». L’assessore ha citato a titolo esemplificativo il dettato dell’articolo 14 del testo unico che regola le direttive di attuazione che disciplinano il funzionamento della istituendo cabina di regia interassessoriale; il funzionamento dei partenariati e dei distretti turistici; dell’osservatorio del turismo e del portale regionale, a cui si aggiungono i compiti di vigilanza e controllo che attualmente sono in capo alle amministrazioni comunali e che nelle intenzioni dei proponenti dovrebbero essere svolti dalla Regione. «E’ evidente – ha concluso Francesco Morandi – che il tutto comporta una serie di oneri per l’amministrazione per i quali è necessario compiere opportune e attente valutazioni.»

L’assessore ha quindi concordato con il presidente della commissione, Luigi Lotto, ulteriori approfondimenti sui singoli temi, così da assicurare una più ampia condivisione del provvedimento in vista dell’esame in Aula.

Salvatore Sulis ( Fiavet) e Tiziana Vacca (Assoviaggi) hanno invece illustrato le osservazioni delle organizzazioni delle agenzie di viaggio che si sono incentrate sulla necessità di più puntuali controlli per arginare quello che hanno definito “il dilagante fenomeno dell’abusivismo”. Nel mirino degli operatori le attività di associazioni e di altri soggetti a vario titolo operanti che grazie all’on line e ai social media propongono e pubblicizzano “pacchetti vacanze e viaggi” «senza avere titoli né autorizzazioni e in violazione delle leggi che regolano il settore». I rappresentanti di Fiavet e Assoviaggi hanno dunque auspicato maggiori controlli nell’applicazione della legge regionale 13 del 1998 che disciplina le agenzie di viaggio, nonché l’introduzione di nuove e più stringenti disposizioni che salvaguardino competenze, professionalità e qualità del sistema turistico della Sardegna.

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia