25 November, 2024
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Un fondoschiena sbattuto in faccia al pubblico in maniera ossessiva per oltre venti minuti, tra movenze di ogni genere, può sembrare sconvolgente anche per uno spettacolo di danza moderna. Ma in fondo non è ciò vediamo tutti i giorni in tv e non solo, senza farci nemmeno più caso?

La provocazione di Fabritia D’Intino all’Anfiteatro Centro Culturale di Sennori, mercoledì sera con Wannabe ha colpito nel segno. Nella seconda serata del “Festival della Danza d’autore – Corpi in movimento” organizzato da Danzeventi, il pluripremiato spettacolo della performer e del musicista Federico Scettri ha messo a nudo in maniera disarmante non tanto le parti basse della danzatrice, quanto la visione di un corpo femminile oggetto, animatore e decorativo di ogni tipo di intrattenimento disponibile sui canali mainstream.

Le scarpine da ballo hanno lasciato posto a scarponi modello carrarmato, mentre sul corpo solo un body aderentissimo mostrava il volto rabbioso di una tigre. Un volto felino che sembrava animarsi e ammiccare attraverso le movenze dei glutei. Quasi a rappresentare un simbolo di potere, di fama e successo, che molte donne si affannano a cercare senza accorgersi di restarne vittime, che alla fine vengono divorate.

La ricerca dei due artisti è partita dalla riflessione sul rapporto tra danza e musica nella cultura contemporanea. I frammenti del music live, ripresi dai palinsesti televisivi più conosciuti, hanno fatto da colonna sonora all’esibizione assieme al sound delle discoteche in cui troneggiano cubi e palchi da animazione della vita notturna. È lì che la musica è tanto totalizzante da ridurre al minimo le possibilità di dialogo, amplificando la necessità di spingere sull’espressione corporea, sempre più ritmica, monotona e ripetitiva delle imitazioni dell’atto sessuale.

Le vibrazioni ipnotiche del fondoschiena della performer hanno accompagnato lo spettacolo per quasi trenta minuti. Solo nel finale, la protagonista si è finalmente voltata per mostrare al pubblico il suo volto, espressione di un personaggio alla disperata ricerca di una identità individuale, nell’orizzonte appiattente degli stereotipi da male gaze: lo sguardo maschile.

L’obiettivo finale del progetto è rendere tutti partecipi di un viaggio di riconoscimento e liberazione, con una performance anche piuttosto impegnativa dal punto di vista fisico. Il lavoro, che dal 2018 è supportato dalla compagnia Chiasma di Salvo Lombardo, è vincitore del Premio In Generazione 2017 di Fondazione Fabbrica Europa e del Premio TU 35 Expanded 2017 di Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Il prossimo appuntamento del festival sarà il 9 settembre al Teatro Verdi di Sassari con il “Bolero” di Luciana Savignano e Padova Danza.

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Sarà lo scenario mozzafiato del belvedere sul Golfo dell’Asinara, sarà la suggestiva location dell’ex cava di tufo adibita per una notte a pista da ballo, sarà il format coinvolgente presentato della compagnia “Chiasma” di Roma. Sta di fatto che il 21 agosto, il primo appuntamento del 2019 per il “Festival della danza d’autore – Corpi in movimento” a Sennori si è rivelato uno strepitoso successo.

L’apertura della kermesse organizzata da Danzeventi ha goduto di una forte presenza di pubblico, affascinato dalle movenze artistiche dei performer Salvo Lombardo e Daria Greco, impegnati in “Outdoor Dance Floor”.

E non poteva esserci miglior ambientazione per uno spettacolo ideato appositamente per location all’aperto. Le pareti della cava si sono trasformate in un impareggiabile maxischermo, le cui immagini hanno segnato i ritmi ipnotici di una serata intensa e trascinante.

I due performer hanno tessuto i punti delle sequenze coreutiche, guidati dalla pulsazione sonora e visiva di un sorprendente live set multimediale. Un grande lavoro che ha visto la collaborazione di Daniele Spanò in qualità di vj set, e Bunny Dakota del collettivo Industria indipendente di Roma, nel ruolo di dj.

Sonorità ruvide dalla patina digitale e industriale hanno incontrato l’estetica della musica techno per aprirsi a paesaggi synt pop, tropical, R&B e altri innesti sinfonici. E, infine, è stato il pubblico, invitato dai danzatori sul palcoscenico, a essere protagonista della serata, coinvolto in un ballo intenso e scatenato fino a tarda notte.

Palpabile la soddisfazione degli organizzatori e in particolare dell’assessore della Cultura, Elena Cornalis, per l’ottima riuscita di un appuntamento che in qualche modo ha rappresentato la prova d’esordio del festival, la prima uscita in assoluto dalla città di Sassari in ben sedici edizioni.

Il prossimo appuntamento del festival sarà il 28 agosto all’Anfiteatro Centro Culturale di Sennori, alle 21.00, con “MEA Madre”, della compagnia Asmed di Cagliari in coproduzione Danzeventi, quindi alle 21.30 si terrà  “Wannabe”, spettacolo nato dalla collaborazione tra la coreografa Fabritia D’Intino ed il musicista Federico Scettri. La manifestazione è organizzata dall’Associazione Danzeventi con il sostegno del comune di Sennori ed il patrocinio del comune di Sassari, della Fondazione di Sardegna, Mibact e Ras.

La XVI edizione di “Corpi in movimento – Festival della Danza d’autore” prende il via mercoledì 21
agosto, alle 22.00, nell’ex Cava di tufo di Sennori, con un evento speciale all’aperto: “Outdoor Dance Floor” del
grande performer Salvo Lombardo e della sua compagnia “Chiasma” di Roma. E non poteva esserci miglior ambientazione scenografica per un spettacolo studiato appositamente per
contesti non convenzionali al clubbing, che già nel titolo esprime il concetto di “Pista da ballo all’aperto”. Il format è ideato per contesti quali musei, locali commerciali, foyer, aree espositive e urbane. L’ex cava di tufo di Sennori – divenuta in questi anni un anfiteatro naturale dedicato a eventi sociali e culturali, nonché magnifico belvedere del paese – si sposa perfettamente con lo spirito dell’iniziativa. Già nei suoi precedenti lavori, il gruppo Chiasma ha individuato nello spazio fisico del music club e nella club culture una dimensione ibrida in cui il ballo e la musica diventano territorio di liberazione dei corpi ed occasione per l’affermazione di una “politica” del corpo che trascende convenzioni sociali e di genere. L’ideazione, la coreografia e la regia sono di Salvo Lombardo, che eseguirà i passaggi della performance assieme all’inseparabile Daria Greco. I due artisti tessono i punti di un’azione basata su una serie di sequenze di movimento, sostenute dalla relazione con la pulsazione musicale, sonora e visiva di un live set multimediale. In questo contesto, sonorità più ruvide dalla patina digitale e industriale incontrano l’estetica della musica techno per aprirsi a paesaggi synt pop, tropical, R&B e ad innesti sinfonici. Salvo Lombardo è un attivo performer, coreografo e regista che negli anni ha approfondito i collegamenti tra la danza, il teatro e le arti visive. Un impegno per gran parte condiviso assieme al suo gruppo di lavoro Chiasma, riconosciuto dal MIBACT come Organismo di Produzione della Danza “Under 35”. Con “Outdoor Dance Floor” la kermesse “Corpi in movimento” organizzata da Danzeventi esce per la prima volta dal perimetro della città di Sassari per aprirsi al territorio circostante. L’approdo della manifestazione a Sennori è stato fortemente voluto dall’assessora alla Cultura Elena Cornalis e dall’Amministrazione comunale, che per il 2019 ha sostenuto ben quattro appuntamenti tra i sedici dell’intero festival.

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Gli assessori degli Affari Generali Filippo Spanu e degli Enti Locali Cristiano Erriu hanno affrontato con l’amministratore delegato di Infratel Salvo Lombardo e con Chicco Porcu, componente del Cda della società in house del ministero dello Sviluppo economico, questioni specifiche che riguardano l’attuale programma di interventi in 313 comuni, in fase di attuazione, e il piano appena finanziato con 83 milioni di euro per il progetto di diffusione della rete in fibra ottica nel territorio regionale.
«Sulla base delle indicazioni del presidente Pigliaru – ha dichiarato Filippo Spanu – vogliamo dare ulteriore slancio al progetto della banda ultralarga e rendere così operativi in tempi rapidi i nuovi servizi di connettività che rappresentano per i territori un sicuro fattore di sviluppo e di crescita sociale ed economica.»
Tre i punti esaminati nel corso in tre distinti tavoli tematici: il ruolo delle imprese sarde nelle procedure di gara, l’iter autorizzativo per le opere da realizzare nei comuni e il cablaggio delle aree industriali.
Per dare impulso all’iter dei permessi amministrativi che in alcuni casi stanno frenando i lavori nei comuni delle aree rurali sono state analizzate tutte le criticità esistenti. Al tavolo hanno preso parte, oltre agli assessori, i direttori degli Affari Generali e dell’Urbanistica Antonello Pellegrino ed Elisabetta Neroni, i rappresentanti dell’Anci, delle Province e degli enti che devono rilasciare nulla osta e autorizzazioni. In particolare verrà convocata una conferenza di servizi e saranno attuate, laddove sia consentito, procedure semplificate.

«Vogliamo ricondurre a una governance unitaria, che farà perno sulla direzione dell’assessorato dell’Urbanistica, tutto il processo autorizzativo. I problemi vanno risolti in modo coordinato per raggiungere l’importante traguardo di dotare i comuni di infrastrutture fondamentali per il loro sviluppo», ha spiegato l’assessore Erriu -. I principi di semplificazione amministrativa, recepiti in pieno anche dalla Regione, prevedono un percorso con tempi più stretti per le autorizzazioni relative alle reti del sottosuolo. Con questo sistema i lavori per la posa delle reti in fibra ottica potranno subire una netta accelerazione.»
L’assessore Spanu ha voluto dare immediata risposta alle piccole e medie imprese sarde che avevano chiesto di essere messe nelle condizioni di partecipare alle procedure di selezione per i lavori nei comuni (in totale 77) non inclusi negli interventi di infrastrutturazione in corso dal 2016.
Dai vertici di Infratel sono giunte ampie rassicurazioni. In particolare, l’amministratore delegato della società in house del Mise ha chiarito ai rappresentanti del mondo produttivo che, per le imprese isolane, si aprono tre strade in vista del nuovo bando: la partecipazione, in forma aggregata, alla selezione; la partecipazione alla gara promossa dal soggetto concessionario che deve riservare uno spazio adeguato ad altre imprese; la realizzazione dei lavori nella fase di sub-appalto su cui Infratel eserciterà un controllo stringente per contrastare eventuali violazioni delle norme.
Nelle prossime settimane saranno organizzati momenti di approfondimento per informare, in modo puntuale, il sistema delle imprese sui contenuti e sulle modalità del nuovo bando per lo sviluppo della banda ultralarga.
24 comuni sono stati raggiunti, grazie al progetto promosso dalla Giunta Pigliaru, dalla nuova rete in fibra ottica. In altri 110 i lavori sono in una fase molto avanzata. In tutti gli altri, dopo aver fatto chiarezza su permessi e autorizzazioni, i tempi di realizzazione delle opere potrebbero sensibilmente ridursi con l’obiettivo di chiudere tutti i cantieri nei primi mesi del 2018.

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La Sardegna si proietta nella seconda fase dell’attuazione del progetto per lo sviluppo della rete in fibra ottica in tutto il territorio regionale. Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, con gli assessori degli Affari generali Filippo Spanu e degli Enti locali Cristiano Erriu, ha incontrato Alessio Beltrame, il capo della segreteria del ministro dello Sviluppo economico Antonello Giacomelli e i rappresentanti di Infratel Maurizio Decina (presidente), Salvo Lombardo (direttore generale) e Chicco Porcu (componente del Consiglio di amministrazione). Nel corso della riunione si è discusso dei tempi e delle modalità del prossimo bando che riguarderà 39 comuni di medie dimensioni e a cui verrà dato corso con l’imminente accordo tra Giunta e Governo. Nel bando, rivolto agli operatori privati, viene previsto di mettere a gara il completamento dell’infrastruttura nei restanti comuni a fallimento di mercato e l’affidamento della gestione dell’intera opera realizzata con il contributo dei fondi europei.
Dall’incontro è emerso che nei 17 comuni in cui i lavori sono stati conclusi, si potrà procedere da subito all’attivazione dei servizi di connettività. Infratel, nel suo sito, ha pubblicato l’avviso indirizzato ai potenziali gestori.
«Dobbiamo correre per creare una rete capillare che garantisca avanzati servizi di connettività a cittadini e imprese – ha detto l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu –. Nell’incontro di oggi abbiamo posto le basi per portare la fibra ottica in tutte le aree in cui gli operatori privati non hanno intenzione di intervenire. Abbiamo inoltre ragionato in termini molto costruttivi sulla gestione delle nuove infrastrutture. Esprimo soddisfazione per la possibilità di dare immediata operatività alle reti già pronte e collaudate-»
«Il progetto per lo sviluppo della banda ultralarga, che coinvolge in questa prima fase 313 comuni, ha una valenza strategica e si lega – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – agli altri interventi che la Giunta sta attuando per contrastare il grave fenomeno dello spopolamento e garantire ai territori nuove prospettive di sviluppo.» 
Attualmente, in base ai dati diffusi da Infratel sono 67 i cantieri attivi in Sardegna. Nel corso del mese di marzo saranno aperti ulteriori 77 cantieri, altri 32 nel prossimo mese di aprile. Entro il mese di giugno, secondo le previsioni della società in house del ministero dello Sviluppo economico, i comuni con lavori in corso per la posa della fibra ottica, saranno 200.