22 November, 2024
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C’è una grandissima attesa per la finalissima della Coppa Italia di Eccellenza di calcio, in programma questo pomeriggio, alle 15.00, sul campo in erba sintetica de Centro Federale FIGC di Sa Rodia, ad Oristano. Sulle tribune è previsto il tutto esaurito con ampie rappresentanze in arrivo da Carbonia e Uri al seguito delle due squadre protagoniste.

La partita verrà diretta da Alberto Enrico Argiolas di Cagliari, coadiuvato dagli assistenti di linea Riccardo Loi di Oristano e Matteo Laconi di Cagliari.

Le due squadre, protagoniste in campionato, il Carbonia di Andrea Marongiu capolista solitario con un punto di vantaggio sul Castiadas, 5 sull’Ossese e 6 sulla Nuorese, l’Atletico Uri di Massimiliano Paba risalito al sesto posto dopo un incerto avvio di stagione, puntano al successo in Coppa Italia che finora è sempre sfuggito loro in sfortunate finali.

Il capocannoniere della Coppa Italia è Samuele Curreli, autore di ben 10 goal in 6 partite (realizzati tutti nelle prime quattro), che come è noto non sarà protagonista della finale, perché alla vigilia di Natale, è tornato alla Monteponi, nel girone A del campionato di Promozione regionale.

Il Carbonia ha raggiunto la finalissima dieci anni fa, perdendola 5 a 4 ai calci di rigore, il 10 febbraio 2010, al Quadrivio di Nuoro, con il Porto Torres, dopo essere passato in vantaggio con Chicco Trogu; ha raggiunto e perso altre due finali nella Coppa Italia di Promozione, nel 2016 e 2018, contro Bosa e Dorgalese (sia ai tempi regolamentari sia a quelli supplementari, terminò in parità: 1 a 1 con il Bosa – goal di Stefano Demontis, 3 a 3 con la Dorgalese, dopo il 3 a 1 del primo tempo – goal di Claudio Cogotti, Lorenzo Loi e Simone Giovagnoli).

L’Atletico Uri è approdato in finale per la terza volta nelle ultime quattro stagioni. Ha perso le prime due di misura, rispettivamente 2 a 1 con il Tortolì e 1 a 0 con il Tonara.

La squadra che riuscirà a sollevare la Coppa al cielo, affronterà i laziali del Real Monterotondo Scalo nel primo turno delle finali nazionali. La squadra laziale ha conquistato la Coppa, superando di misura il Villalba Ocres Moca, per 2 a 1.

 

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A Carbonia ha vissuto una delle tappe della sua lunga carriera da calciatore e a Carbonia è tornato, quattro anni fa, da allenatore, per guidare la squadra biancoblu nel campionato di Promozione regionale. Tre stagioni consecutive da protagonista, una promozione sfiorata e due Coppe sfumate soltanto ai calci di rigore, contro Bosa e Dorgalese.

La prima esperienza di Andrea Marongiu alla guida del Carbonia si è conclusa nell’estate del 2018, quando la società biancoblu decise di cambiare, affidando la panchina all’esordiente Fabio Piras. Lui ci rimase male, ma accettò la decisione, perché in fondo il calcio è così, è fatto di gioie e delusioni e queste ultime, spesso, formano più delle vittorie.

Poco più di un anno fa, dopo alcuni mesi alla finestra, Andrea Marongiu ha deciso di ricominciare accettando una “sfida impossibile”, la panchina della Monteponi, ultima in classifica in Promozione, con soli 2 punti dopo 9 giornate di campionato. Il presidente Giorgio Ciccu gli ha messo tra le mani una squadra quasi interamente rinnovata rispetto a quella che aveva iniziato la stagione con Andrea Marras, con un punta di diamante, Samuele Curreli, e lui, dopo una titubanza iniziale, determinata da una breve di transizione tra vecchio e nuovo organico e da un calendario “impossibile” (Orrolese in casa, Carbonia in trasferta e San Marco Assemini ’80 in casa, nelle quali ha raccolto solo un punto, nelle battute finali del derby con il Carbonia), ha confezionato un’impresa straordinaria e quasi irripetibile, rimontando posizione su posizione fino al quarto posto finale, con il sostanzioso contributo dei 19 goal di Samuele Curreli.

La scorsa estate, a Iglesias, è arrivato il divorzio e, di lì a poco, è maturato il “ritorno di fiamma” con il Carbonia. La società biancoblu ha acquisito il titolo per l’iscrizione al campionato di Eccellenza, sfiorato sul campo, attraverso la fusione con il Samassi, e ha progettato una stagione da protagonista, con una campagna acquisti di grande qualità. E per guidare la squadra in questa nuova avventura, ha “riportato a casa” lui, Andrea Marongiu che, a 50 anni, ha ritrovato ciò si era visto sfuggire poco più di un anno prima, impreziosito…dalla categoria superiore e da un organico di primissima qualità.

La scelta della società guidata da Carlo Foti è stata accolta positivamente dai più, per i risultati e, soprattutto, la qualità del lavoro svolto nella prima esperienza durata tre anni, ma non sono mancati gli scettici, che facevano leva sul fatto che Andrea Marongiu fosse all’esordio sulla panchina di una squadra di Eccellenza, peraltro costruita per una stagione di primissimo piano.

Il campo ha fin qui fugato ogni dubbio! Il Carbonia è primo in classifica in campionato, con 1 punto di vantaggio sul Castiadas, 5 sull’Ossese e 6 sulla Nuorese. E sabato 8 febbraio, ad Oristano, si gioca la Coppa Italia con l’Atletico Uri di Massimiliano Paba (battuta all’andata in campionato, con goal di Luca Organa, Samuele Curreli e Mattia Cordeddu), traguardo raggiunto con un percorso straordinario, fatto di cinque vittorie ed un pareggio, venti goal segnati e quattro goal subiti, il capocannoniere della manifestazione Samuele Curreli, con ben dieci reti (realizzate nelle prime quattro partite, con San Marco Assemini ’80 e Ferrini).

L’Atletico Uri non è sicuramente un avversario facile. Andrea Marongiu lo sa e tiene tutti in guardia. «Non sarà facile – ha detto più volte il tecnico di Gonnesa – ma questa volta la Coppa vogliamo portarcela a casa.»

Il Carbonia ha un conto aperto con la Coppa Italia, sfiorata tre volte, una in Eccellenza e due in Promozione, negli ultimi dieci anni. E le ultime due Andrea Marongiu le ha vissute in panchina, con il Bosa nel 2016 e la Dorgalese nel 2018 (in Eccellenza, nel 2010, in panchina c’era Graziano Mannu). Tutte perse ai calci di rigore. Ma anche l’Atletico Uri ha un conto aperto con la Coppa Italia, perché ha giocato due finali, entrambe perse, 2 a 1 con il Tortolì e 1 a 0 con il Tonara, nelle ultime tre stagioni.

Sabato 8 febbraio, nel tardo pomeriggio, una delle due, tra Carbonia ed Atletico Uri, sfaterà il tabù e festeggerà alzando la Coppa al cielo. Andrea Marongiu, stanotte, sognerà che a farlo sarà il suo capitano, Marcello Angheleddu. A volte…i sogni si avverano…

Giampaolo Cirronis

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E’ iniziato il conto alla rovescia per la finalissima della Coppa Italia di Eccellenza regionale, che vedrà di fronte sabato pomeriggio, alle 15.00, sul campo in erba sintetica del Centro Federale di Sa Rodia, ad Oristano, Carbonia ed Atletico Uri.

La partita verrà diretta da Alberto Enrico Argiolas di Cagliari, coadiuvato dagli assistenti di linea Riccardo Loi di Oristano e Matteo Laconi di Cagliari.

Le due squadre, protagoniste in campionato, il Carbonia di Andrea Marongiu capolista solitario con un punto di vantaggio sul Castiadas, 5 sull’Ossese e 6 sulla Nuorese, l’Atletico Uri di Massimiliano Paba risalito al sesto posto dopo un incerto avvio di stagione, puntano al successo in Coppa Italia che finora è sempre sfuggito loro in sfortunate finali.

Il capocannoniere della Coppa Italia è Samuele Curreli, autore di ben 10 goal in 6 partite (realizzati tutti nelle prime quattro), che come è noto non sarà protagonista della finale, perché alla vigilia di Natale, è tornato alla Monteponi, nel girone A del campionato di Promozione regionale.

Il Carbonia ha raggiunto la finalissima dieci anni fa, perdendola 5 a 4 ai calci di rigore, il 10 febbraio 2010, al Quadrivio di Nuoro, con il Porto Torres, dopo essere passato in vantaggio con Chicco Trogu; ha raggiunto e perso altre due finali nella Coppa Italia di Promozione, nel 2016 e 2018, contro Bosa e Dorgalese (sia ai tempi regolamentari sia a quelli supplementari, terminò in parità: 1 a 1 con il Bosa – goal di Stefano Demontis, 3 a 3 con la Dorgalese, dopo il 3 a 1 del primo tempo – goal di Claudio Cogotti, Lorenzo Loi e Simone Giovagnoli).

L’Atletico Uri è approdato in finale per la terza volta nelle ultime quattro stagioni. Ha perso le prime due di misura, rispettivamente 2 a 1 con il Tortolì e 1 a 0 con il Tonara.

La squadra che sabato pomeriggio riuscirà a sollevare la Coppa al cielo, affronterà i laziali del Real Monterotondo Scalo nel primo turno delle finali nazionali. La squadra laziale, ieri pomeriggio, ha conquistato la Coppa, superando di misura il Villalba Ocres Moca, per 2 a 1.

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Si è conclusa con un’autentica beffa, per la Monteponi, la trasferta sul campo della capolista Idolo. Passata in vantaggio dopo soli 10′ con un goal del solito Samuele Curreli (sesto centro personale in cinque partite), la squadra di Fabio Piras ha controllato la reazione dell’Idolo per tutto il primo tempo e nella parte iniziale del secondo, fino a quando è rimasta in dieci uomini per l’espulsione di Sebastian Lamacchia. A quel punto, l’Idolo ha conquistato un calcio di punizione da posizione propizia ed ha pareggiato con Pietro Staffa. E a soli 4′ dalla fine, è arrivata la beffa del sorpasso arzanese, su calcio di rigore, trasformato da Lamin Jammeh. La Monteponi ha terminato la partita in 9 uomini per l’espulsione del portiere Mariano Atzeni.

La terza giornata di ritorno ha registrato le brillanti vittorie di Cortoghiana (ora quarta in classifica con Sant’Elena e Buddusò) e Villamassargia, su Tortolì ed Arborea. La squadra di Marco Farci ha compiuto una vera e propria impresa, rimontando un goal quando si trovava in 9 uomini contro 11 per le espulsioni di Giorgio Madeddu ed Andrea Bove. A metà ripresa Marco Foddi ha pareggiato su calcio di rigore e nelle battute finali è stato il bomber Devid Pinna a firmare il goal della clamorosa vittoria.

Il Villamassargia s’è imposto nettamente sull’Arboream una delle formazioni più in forma, con il punteggio di 3 a 1. La squadra di Titti Podda ha sbloccato il risultato in avvio con un calcio di rigore di Michel Milia. L’Arborea è rimasta in dieci uomini ad una manciata di minuti dal riposo, per l’espulsione di Luca Peddoni. Con l’uomo in più il Villamassargia è andato in goal altre due volte, con il 18enne Enrico Ardau e solo nel finale, a risultato ormai acquisito, l’Arborea ha realizzato il goal della bandiera con Paolo Atzeni, su calcio di rigore.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, le quattro squadre sulcitane hanno riscattato la giornata nera precedente che le aveva viste tutte sconfitte. Tre hanno vinto in casa, Atletico Narcao, Atletico Villaperuccio ed Antiochense, la quarta ha pareggiato in trasferta, la Fermassenti.

L’Atletico Narcao ha rifilato un rotondo 4 a 0 al Calcio Capoterra, nello scontro tra vicecapolista. Di Alessio Farci, Michele Foglia (doppietta) e Daniel Manca i 4 goal. L’Atletico Villaperuccio ha rifilato un pesante 5 a 2 alla Virtus Villamar, con le doppiette di Fabio Pinna e Chicco Trogu ed un goal di Miali. Di Emanuele Cotza ed Alessio Uras i goal della squadra ospite. L’Antiochense ha compiuto la vera impresa della giornata, conquistando la prima vittoria casalinga stagionale contro la capolista Tharros, con un autogoal ed un goal di Giuseppe Medda. Per la capolista ha segnato Alessandro Tocco. Nonostante i 3 punti, la classifica dell’Antiochense resta assai complicata.

La Fermassenti, infine, ha pareggiato 2 a 2 sul campo della Gioventù Sportiva Samassi, con goal di Diallo Alseny. Di Gabriele Concas (ex Carbonia) il goal della squadra campidanese

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Il Carbonia ritorna sul campo di via delle Aie, a Decimonannu, per affrontare la San Marco Assemini ’80 (dirige Federico Isu di Cagliari, assistenti di linea Michele Volturo e Flavio Pisu di Oristano), a distanza di quasi 5 mesi dalla gara di andata degli ottavi di Coppa Italia, nella quale si impose nettamente per 4 a 1, con una tripletta di Samuele Curreli. Rispetto a quel giorno e anche alla gara di andata in campionato, decisa da un calcio di rigore trasformato da Marcello Angheleddu, tante cose sono cambiate, non tanto per il Carbonia, che ha continuato a marciare con autorità, sia in campionato sia in Coppa Italia (manifestazione nella quale sabato 8 febbraio è attesa dalla finalissima di Oristano con l’Atletico Uri), quanto per la San Marco Assemini ’80, che si è assestata, anche con alcuni nuovi innesti, e in classifica occupa una tranquilla nona posizione con 22 punti, in condominio con l’Arbus. La squadra campidanese arriva all’appuntamento odierno con la capolista reduce dall’impresa esterna sul campo del La Palma Monte Urpinu di Graziano Mannu (tornato sul mercato in settimana con gli inserimenti del brasiliano Matheus Mendes e del nigeriano Salif Moussa).

Il Carbonia arriva a Decimomannu fortemente motivato e deciso a conquistare i 3 punti, dopo il pari interno con l’Ossese che ha parzialmente frenato la sua marcia decisa in testa alla classifica. Le due principali avversarie nella corsa verso la serie D, Castiadas ed Ossese, giocano pure in trasferta, rispettivamente a Bosa e Guspini.

Sugli altri campi, la Nuorese cerca il riscatto, dopo tre sconfitte consecutive, al “Frogheri”, contro l’Arbus; l’Atletico Uri insegue la settima vittoria consecutiva nel match casalingo cin il Porto Rotondo; il La Palma Monte Urpinu cerca punti a…Li Punti; la Ferrini ospita il Ghilarza; il Taloro Gavoi, infine, la Kosmoto Monastir.

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La Monteponi lancia la sfida alla capolista Idolo. Rilanciata in classifica e nel morale dalle vittorie su Cortoghiana e Gonnosfanadiga, la squadra di Fabio Piras insegue questo pomeriggio il tris sul campo della squadra che ha fin qui dominato il campionato. L’ostacolo è arduo ma rappresenta anche l’occasione ideale per confermare il rilancio della squadra rossoblu e per legittimare le ambizioni di reinserimento nella lotta per le prime tre posizioni della classifica.

La punta di diamante della nuova Monteponi, come ampiamente prevedibile, è Samuele Curreli. Tornato alla corte del presidente Giorgio Ciccu dopo la breve e brillante esperienza con il Carbonia in Eccellenza, il bomber di Narcao ha subito lasciato intendere di essere l’uomo capace di fare la differenza e con 5 goal in 4 partite ha messo la sua firma sul rilancio della Monteponi, in particolare con il goal di Cortoghiana e la tripletta rifilata alla vicecapolista Gonnosfanadiga.

La terza giornata del girone di ritorno propone impegni casalinghi per il Cortoghiana ed il Villamassargia, rispettivamente contro il Tortolì e l’Arborea. Si tratta di ostacoli ricchi di insidie ma per entrambe i punti in palio sono importantissimi e cercheranno di fare bottino pieno, spinti dal sostegno dei loro tifosi.

Completano il programma della giornata, le partite Buddusò-Andromeda, Gonnosfanadiga-Sigma De Amicis 1979, Orrolese-Seulo 2010, Sant’Elena Quartu-Selargius e, infine, Villacidrese-Tonara.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, è in programma il testa coda tra Antiochense e Tharros, sfida quasi impossibile per la squadra isolana che in casa non ha ancora vinto una partita. Le prime inseguitrici, Atletico Narcao e Calcio Capoterra, si affrontano a Narcao, mentre la Fermassenti cerca il rilancio sul campo della Gioventù Sportiva Samassi. Impegno casalingo per l’Atletico Villaperuccio, con la Virtus Villamar.
Completano il programma della terza giornata del girone di ritorno, le partite Gergei-Atletico San Marco, Libertas Barumini-Freccia Parte Montis, Francesco Bellu Terralba-Sadali e, infine, Virtus San Sperate 2020-Santa Giusta.

Marco Farci, allenatore del Cortoghiana.

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C’è grandissima attesa per la sfida tra Carbonia ed Ossese, prima e seconda del campionato di Eccellenza regionale, divise da due punti, in programma questo pomeriggio, alle 15.00, allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. Il Carbonia arriva a questo appuntamento, snodo fondamentale sulla strada che porta alla promozione in serie D, reduce da due brillanti vittorie, ottenute a Nuoro e in casa con il Ghilarza. L’Ossese, da parte sua, ha iniziato il girone di ritorno con una vittoria in rimonta a Ghilarza (da 0 a 2 a 3 a 2) ed il pareggio casalingo con il Palma Monte Urpinu di Graziano Mannu.

Il campionato è ancora lungo ma il Carbonia non vuole assolutamente fallire la grande opportunità odierna. L’Ossese, come il Carbonia, è una matricola e finora costituisce la più grande sorpresa della stagione. All’andata finì 1 a 1 con tanti rimpianti per il Carbonia. L’Ossese passò in vantaggio in avvio di partita con il bomber Michele Chelo, il Carbonia rimase in 10 uomini per l’espulsione di Samuele Curreli ma reagì da grande squadra, pareggiando con Marcello Angheleddu e sfiorando ripetutamente il goal della vittoria.

Il Carbonia non ha più Samuele Curreli, tornato alla Monteponi, ed al centro dell’attacco c’è ora Giuseppe Meloni, andato in goal due volte nelle tre partite disputate dopo il suo arrivo, prima a Castiadas, poi in casa con il Ghilarza. I suoi goal promettono di essere l’arma in più del Carbonia sia oggi sia nella corsa verso la serie D!

Le altre due dirette concorrenti per la promozione, Castiadas e Nuorese, sono attese da impegni ricchi di insidie. Il Castiadas in casa gioca in casa con la Ferrini; la Nuorese, scossa dalle due sconfitte consecutive subite con il Carbonia in casa e ad Uri (1 a 5), gioca a Gavoi il derby con il Taloro. La società barbaricina, alla ripresa degli allenamenti, ha costretto i calciatori ad una levataccia alle 6.00 del mattino, ha poi ha promosso Pietro Rudellat a team manager ed è tornata sul mercato tesserando il giovane attaccante Daniele Cannas, classe 2001, originario di Bitti e cresciuto nel vivaio del Cagliari, da dove è arrivato in prestito.

Sugli altri campi, l’Atletico Uri, la squadra più in forma del momento reduce com’è da cinque vittorie consecutive, gioca ad Arbus; scontri salvezza tra Ghilarza e Guspini e tra La Palma Monte Urpinu e San Marco Assemini ’80; la Kosmoto Monastir ospita il Bosa, il Porto Rotondo gioca con il Li Punti.

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Se la Monteponi vuole continuare a coltivare il sogno di reinserirsi nella lotta al vertice, a 14 giornate dalla conclusione della stagione regolare, deve assolutamente vincere l’incontro che questo pomeriggio l’oppone allo stadio Monteponi alla vicecapolista Gonnosfanadiga. Le due squadre sono divise da  10 punti e se la squadra di Fabio Piras riuscisse a riportarsi a -7, considerato che il Sant’Elena Quartu (terzo a 8 punti dalla Monteponi) gioca sul difficile campo della Sigma De Amicis 1979, a Mulinu Becciu, potrebbe guardare al proseguo della stagione con rinnovate ambizioni. Per centrare l’obiettivo della vittoria, è quasi superfluo sottolinearlo, i rossoblu si affidano alla capacità realizzativa di Samuele Curreli, decisivo domenica scorsa nel derby di Cortoghiana.

Il Cortoghiana insegue il riscatto sul campo del Tonnara, squadra in crescita, con i goal del nuovo bomber Simone Stocchino. La squadra di Marco Farci è stata fin qui la rivelazione del campionato e vuole continuare ad esserlo. Il Villamassargia, da parte sua, reduce da un periodo opaco, gioca sul campo del Tortolì.

Completano il programma della seconda giornata di ritorno, le partite Seulo 2010-Idolo, Andromeda-Villacidrese, Arborea-Selargius e Buddusò-Orrolese.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, la capolista Tharros ha preso il largo e guida la classifica con 7 punti di vantaggio sull’Atletico Narcao, prima inseguitrice. Oggi è in programma lo scontro diretto, ad Oristano. Per la squadra di Fabio Tinti è la grande occasione per riaprire la corsa al primo posto, per la capolista una nuova vittoria varrebbe una grandissima ipoteca sulla promozione diretta.
La Fermassenti è chiamata a riscattare gli ultimi risultati deludenti nell’incontro casalingo con la Virtus San Sperate 2020, l’Antiochense insegue ancora la prima vittoria casalinga, contro il Santa Giusta Calcio, in una delle ultime occasioni per evitare la retrocessione diretta in Seconda Categoria.
Completano il programma della seconda giornata di ritorno, le partite Atletico San Marco-Libertas Barumini, Calcio Capoterra-Francesco Bellu Terralba, Freccia Parte Montis Mogoro-Gioventù Sportiva Samassi e Virtus Villamar-Gergei.
Nell’anticipo disputato ieri pomeriggio, l’Atletico Villaperuccio ha perso di misura a Sadali, 3 a 2. Alla squadra di Gian Marco Marco non è bastato il primo goal di Chicco Trogu, per evitare l’ottava sconfitta stagionale.

Fabio Tinti (Atletico Narcao).

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Il girone di ritorno del campionato di Promozione regionale, nel girone A, propone subito un derby da forti emozioni: Cortoghiana-Monteponi. Da una parte la matricola “terribile” della prima parte della stagione, quarta in classifica in campionato e semifinalista di Coppa Italia (il 12 e 26 febbraio affronterà la Macomerese), rinforzatasi al mercato di dicembre con Lorenzo Loi (ex Carbonia e La Palma Monte Urpinu) e Stefano Demontis (arrivato dalla Monteponi ed anche lui ex Carbonia) e ben guidata dal tecnico Marco Farci; dall’altra la squadra più blasonata del girone, partita con l’ambizione di vincere il campionato ma finora protagonista di un percorso assai deludente che ha provocato due cambi in panchina e una vera e propria rivoluzione dell’organico. Oggi farà il suo esordio in panchina Fabio Piras, ex tecnico del Carbonia, chiamato in settimana al capezzale di una squadra malata dopo le dimissioni di Nicola Agus. Quella che l’attende è un compito assai arduo, perché la società continua a coltivare l’ambizione di rientrare in gioco per le primissime posizioni, ma indubbiamente l’organico è stato notevolmente migliorato (almeno sulla carta) ed ha nel trio d’attacco ex Carbonia Samuele Curreli-Nicola Lazzaro-Andrea Renzo Iesu il suo maggior punto di forza.

La prima giornata del girone di ritorno propone un impegno difficile per il Villamassargia, contro la Sigma De Amicis 1979. La squadra di Antonio Madau è in crescita, mentre quella di Titti Podda arriva a questa prima partita del girone di ritorno reduce da tre sconfitte consecutive che hanno parzialmente vanificato quanto di buono fatto nella parte centrale del girone.

Sugli altri campi, le due capolista Idolo e Gonnosfanadiga giocano entrambe in casa, rispettivamente con Tonara e Tortolì, mentre la prima inseguitrice, il Sant’Elena Quartu, ospita l’ARborea. Anche la Villacidrese, altra formazione ambiziosa, gioca in casa, contro il Suelo 2010; il Selargius ospita il Buddusò, formazione reduce dall’impresa sul campo della capolista Idolo, e l’Orrolese, infine, attende la visita dell’Andromeda, reduce dal pesante 0 a 3 subito a Cortoghiana.

Il girone B del campionato di Prima Categoria apre la seconda parte del campionato con un derby del Sulcis, tra Atletico Narcao ed Antiochense, mentre la Fermassenti è di scena sul campo del Santa Giusta. Gioca in casa l’Atletico Villaperuccio, contro il Calcio Capoterra (vicecapolista a pari merito con la Fermassenti), a caccia di punti per allontanarsi dai bassifondi della classifica.

Completano il programma della prima giornata di ritorno, le partite Gergei-Sadali, Libertas Barumini-Virtus Villamar, Francesco Bellu Terralba-Tharros e, infine, Virtus San Sperate 2002-Freccia Parte Montis Mogoro.

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Fabio Piras, 43 anni, è il nuovo allenatore della Monteponi. La nuova “rivoluzione” tecnica è maturata a seguito delle dimissioni di Nicola Agus, a sua volta subentrato ad inizio ottobre al dimissionario Alessandro Cuccu. Nicola Agus ha chiuso la sua breve esperienza alla guida della Monteponi con un bilancio di 16 punti, frutto di 4 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte.
Il nuovo tecnico della Monteponi nella passata stagione, dopo diverse esperienze significative nel settore giovanile, ha guidato il Carbonia, portandolo al terzo posto ed alla sfortunata partecipazione alla Coppa Primavera valida per i ripescaggi in promozione, conclusa con un pareggio senza goal a Li Punti (poi ripescato) ed una sconfitta di misura, 4 a 3, ai tempi supplementari, nell’ormai inutile finalina per il 3° e 4° posto con il Thiesi. Fabio Piras potrà avvalersi della collaborazione, in qualità di assistente, del 47enne Fabio Cau, una figura molto conosciuta ed apprezzata dagli sportivi di Iglesias.
Per Fabio Cau si tratta di un ritorno a casa dopo l’esperienza maturata alla guida tecnica della Juniores del Villamassargia e dopo quella, proprio insieme a Fabio Piras, di alcuni anni fa, alla guida della rappresentativa giovanile provinciale.

Fabio Piras trova a Iglesias una squadra rivoluzionata al mercato di dicembre, con tanti ex Carbonia, guidati dal bomber Samuele Curreli. Il compito che l’attende non è facile, perché la società guidata dal presidente Giorgio Ciccu e dal direttore sportivo Carlo Maramarco, conserva l’ambizione di rientrare in corsa per le prime posizioni, pur consapevole del forte ritardo accumulato nel girone d’andata. La Monteponi è 11ª con 17 punti, a 12 lunghezze dalle due capolista Idolo e Gonnosfanadiga e a 11 dal Sant’Elena, che occupa il terzo posto.
Dopo aver ingraziato Nicola Agus per il lavoro svolto nei tre mesi maturati alla guida della squadra, la società rossoblu ha augurato al nuovo tecnico ed al suo staff, un sereno e proficuo girone di ritorno che inizierà domenica prossima con il derby di Cortoghiana.