Il coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani in occasione dell’8 marzo promuove nelle scuole l’effettiva parità tra i generi.
[bing_translator]
Il coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani in occasione dell’8 marzo, giornata dedicata alla commemorazione delle vittime di un’industria tessile di New York, in considerazione anche delle indicazioni scaturite nel corso della Conferenza mondiale sulle donne tenutasi il 26, 27 e 28 settembre 2015 a Milano, sottolinea la necessità di promuovere in tutte le scuole, non solo nell’ambito dell’insegnamento dei Diritti umani, ma come contenuti di carattere trasversale, l’effettiva parità tra i generi, non da intendersi meramente come principio inderogabile della Costituzione (art. 3 della Costituzione), ma soprattutto come “linea di comportamento” universalmente condivisa da realizzare concretamente nella realtà di ogni giorno.
I femminicidi e le discriminazioni sociali che tutt’ora funestano la nostra società sono ascrivibili a un’unica causa immediata: il mancato riconoscimento della dignità umana e del valore della donna.
I mass media, incentrati sul consumismo, sulle sperequazioni e la mercificazione del corpo femminile indubbiamente disorientano i giovani. A scuola, però, si può e si deve intervenire cogliendo ogni opportunità per condannare qualsiasi forma di prevaricazione e per educare al dialogo, al confronto e al rispetto tra i sessi. A tal proposito, il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani, durante il mese di marzo, invita tutte le scuole di ogni ordine e grado a sviluppare una serie di attività tese all’approfondimento di tale problematica: discussione in classe, proiezioni di film attinenti al tema, lettura di opere realizzate dalle scrittrici di ogni tempo.
Ricordando le grandi intellettuali e i personaggi al femminile del passato e del presente è possibile coinvolgere e sensibilizzare i giovani in maniera più incisiva. Infatti, Ipazia, Madame Curie, Hanna Arendt, San Suu Kyi, Maria Montessori, Elisabetta I d’Inghilterra, Simone de Beauvoir, Giovanna d’Arco, Eleanor Roosevelt e tante altre ancora hanno contribuito al cambiamento della società e della storia, malgrado le avversità di un mondo ostile e maschilista.
In un simile contesto sarebbe appropriato ricordare anche alcune eroine e/o vittime della mafia, che hanno perso la loro vita a causa della cieca barbarie della criminalità (vedi elenco).
Solo rimuovendo gli ostacoli di natura ideologica/economica e contribuendo alla equiparazione tra gli individui è ipotizzabile la costruzione di un mondo più giusto e civile.
Un esempio per tutti è il caso di Malala Yousafzai, la giovane Nobel pakistana che è diventata un simbolo della campagna a favore dell’istruzione di tutti i bambini e bambine del mondo.
Non esiste autentico progresso per l’umanità senza il coraggio, il contributo e la forza delle donne.
Romano Pesavento
Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani
Alcune donne vittime della Mafia
Ilaria Alpi
Luciana Arcuri
Rita Atria
Carmela Attrice
Barbara Rizzo Asta
Agata Azzolina
Maria Rosa Bellocco
Nicolina Biscozzi
Santa «Tita» Boccafusca
Annalise Borth
Marilena Braccaglia
Teresa Buonocore
Rita Cacicca
Graziella Campagna
Liliana Caruso
Rossella Casini
Ida Castellucci
Nicolina Celano
Margherita Clesceri
Maria Concetta Cacciola
Annamaria Cambria
Raffaella Chindamo
Rosalba Codispoti
Maria Colangiuli
Angela Costantino
Leonarda Costantino
Lucia Costantino
Anna Maria Cozza
Giuseppa Cozzumbo
Mariagrazia Cutuli
Maria Grazia Cuomo
Domenica De Girolamo
Luigina De Luca
Anna Dell’Orme
Annalisa Durante
Maria Giovanna Elia
Gelsomina Esposito, Mina
Francesca Familiari
Rosa Fazzari
Annunziata Ferraro
Angela Fiume
Renata Fonte
Anna Forcignano
Elisabetta Gagliardi
Maria Teresa Gallucci
Lea Garofalo
Rosaria Genovese
Valentina Guarino
Ornella Greco
Rosellina e Barbara Indrieri
Carmela Rosalia Iuculano
Vincenzina La Fata
Simonetta Lamberti
Roberta Lanzino
Emanuela Loi
Concetta Iaria Macrì
Maria Immacolata Macrì
Antonella Oronza Maggio
Maria Maiolo
Maria Marcella
Vincenza Marino Mannoia
Palmira Martinelli
Liberata Martire
Cristina Mazzotti
Giuditta Milella
Francesca Moccia
Lucia Montagna
Filomena Morlando
Francesca Morvillo
Eleonora Moschetto
Nadia e Caterina Nencioni
Letizia Palumbo
Carmela Pannone
Mariangela Passiatore
Masina Perricone
Annunziata Pesce
Fortunata Pezzimenti
Lucia Precenzano
Angelica Pirtoli
Anna Prestigiacomo
Maria Teresa Pugliese
Paola Rizzello
Silvia Ruotolo
Emanuela Sansone
Giuseppina Savoca
Palma Scamardella
Grazia Scimè
Raffaella Scordo
Mirella Silocchi
Nunziata Spina
Vincenza Spina
Maria e Natalia Stillitano
Giovanna Sandra Stranieri
Angela Talluto
Marcella Tassone
Valentina Terracciano
Salvatora Tieni
Adriana Vassalla
Rosa Zaza
Agata Zucchero