22 November, 2024
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Venerdì 5 luglio, alle ore 10.30, saranno presentati alla stampa e ai cittadini i vincitori del Concorso di idee: Un nome e un logo per la Manifattura Tabacchi di Cagliari, lanciato da Sardegna Ricerche con l’obiettivo di dare all’antica struttura industriale un’identità visiva rispondente alla nuova funzione di polo culturale innovativo, laboratorio di contaminazione tra arte, scienza e tecnologia.

Il concorso ha un montepremi di 7.200 euro, così suddivisi: 5000 euro per il vincitore, 1.200 per il secondo classificato, 1.000 per il terzo. Al termine della proclamazione dei tre progetti vincitori, sarà inaugurata la mostra dei venti elaborati più meritevoli, selezionati a partire dalle 499 proposte pervenute dalla commissione di valutazione composta dai commissari esterni Marco Tortoioli Ricci e Paolo Iabichino, e dai commissari interni Silvia Marcis, Sandro Angioni e Linda Di Pietro, manager culturale di Manifattura.

Il programma dell’evento prevede gli interventi dell’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino, del Direttore generale di Sardegna Ricerche, Giorgio Pisanu, del presidente della commissione di valutazione, Marco Tortoioli Ricci, della responsabile e della manager culturale di Manifattura, Sandra Ennas e Linda Di Pietro.

«La Manifattura stessa – spiega l’assessore Giuseppe Fasolino – è il simbolo di una Sardegna che riconquista i propri spazi per restituirli alla collettività, ricordando il passato e riconquistando il presente per restituire un futuro alle prossime generazioni. Questi luoghi, incastonati tra il fronte del mare e il centro storico del capoluogo della Sardegna, rappresentano idealmente l’inizio della sfida di un’isola che, forte della sua cultura, della sua creatività, della sua apertura all’innovazione, vuole proiettarsi sullo scenario internazionale, essere protagonista nel Mediterraneo e inseguire quella ripresa che non è soltanto economica, ma anche culturale, sociale e identitaria

La decisione di esporre i migliori progetti è stata presa da Sardegna Ricerche in ragione della quantità e qualità delle proposte, segno di una marcata vitalità territoriale e di un’evidente voglia di partecipazione. Nelle parole del presidente della commissione, Marco Tortoioli Ricci: «Una tale partecipazione è la dimostrazione di quanto oggi la comunicazione in chiave visuale, possa a pieno titolo dirsi patrimonio acquisito del nostro Paese, per una nuova crescita in chiave policentrica della cultura visuale testimoniata dalla maturità e la scioltezza con cui la interpretano le nostre giovani generazioni di progettisti».

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Questo pomeriggio, dalle 15.00, nella Manifattura Tabacchi di Cagliari, cittadini, organizzazioni, associazioni e imprese tracceranno il percorso che connoterà le attività di Manifattura Tabacchi dal 2019. Con l’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci, a “Manifattura Aperta” parteciperanno la manager culturale Linda Di Pietro, la responsabile della gestione di Manifattura per Sardegna Ricerche Sandra Ennas e tutto lo staff.

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Martedì 4 dicembre, a partire dalle 9.15, a Pula, all’interno del Parco tecnologico della Sardegna (edificio 2), si terrà la presentazione del rinnovato Laboratorio di Prototipazione Rapida di Sardegna Ricerche.

La giornata sarà dedicata alla presentazione delle più recenti tecnologie dell’additive manufacturing e alle attrezzature e ai servizi del Laboratorio, uno degli strumenti che Sardegna Ricerche mette a disposizione degli utenti del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, dei ricercatori e delle Piccole e medie imprese del territorio per favorire e accelerare lo sviluppo di prodotti e processi innovativi.

Le novità sono rappresentate innanzitutto dall’introduzione di due nuove aree d’attività dedicate al “reverse engineering” e ai servizi per il settore odontotecnico; dai nuovi sofisticati macchinari, tra i quali un prototipatore a tecnologia laser (DMLS – Direct Metal Laser Sintering) che permette di realizzare prototipi metallici e uno scanner 3D a “luce strutturata”; il tutto accompagnato dal raddoppio dei locali a disposizione.

Il programma prevede durante la mattina un convegno e nel corso del pomeriggio la visita ai nuovi locali del Laboratorio e cinque sessioni parallele sui diversi prototipatori rapidi presenti nel Laboratorio e sulle tecniche di modellazione CAD e di reverse engineering tramite scanner 3D.

Il convegno del mattino sarà coordinato da Stefano Micelli, docente dell’Università di Ca’ Foscari e della Venice International University, e vedrà gli interventi di Sandra Ennas e Giorgio Pisanu, Sardegna Ricerche, Luca Iuliano, Politecnico di Torino, Pierfrancesco Orrù, Università di Cagliari, e Michele Rossetti, Confindustria Sardegna Meridionale.

La partecipazione alla giornata è gratuita, il numero dei partecipanti è limitato a cento. Per partecipare occorre iscriversi entro lunedì 3 dicembre. Agli ingegneri saranno riconosciuti due Crediti di formazione professionale per la partecipazione al convegno del mattino e due ulteriori CFP per le sessioni formative pomeridiane.

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Lunedì 5 ottobre, nella sede dello IED di Cagliari, si svolgerà il seminario “Design e contraffazione: tutela la tua creatività dagli altri e da te stesso!“. L’iniziativa è organizzata nell’ambito del Progetto Marchi e Disegni Comunitari 2015 e in collaborazione con lo Sportello Proprietà intellettuale di Sardegna Ricerche e con lo IED di Cagliari.

La giornata ha l’obiettivo di fornire strumenti pratici e informazioni essenziali affinché i professionisti dell’industria creativa possano sfruttare le loro opere senza generare conflitti con diritti di terzi.

Il programma della mattinata prevede l’intervento di Monica Scanu, direttrice dello IED di Cagliari, e le relazioni degli avvocati Edoardo Fano ed Emanuele Montelione, che  offriranno strumenti teorici e pratici in materia di proprietà industriale (modelli, disegni, marchi, brevetti). Infine, Sandra Ennas, responsabile dello Sportello Proprietà intellettuale, fornirà informazioni sui servizi istituzionali disponibili in Sardegna su questo ambito. Il pomeriggio sarà dedicato agli incontri individuali con gli esperti che forniranno consigli su singole questioni legate alla tutela giuridica dell’opera creativa (su appuntamento).

E’ in corso di svolgimento, a Cagliari, il CLab (ContaminationLab dell’Università di Cagliari). Oggi, la seconda giornata evidenzia il rafforzamento dei legami e delle sinergie con enti e aziende pubbliche e private. “Cagliari ha la leadership dei percorsi innovativi in ambito nazionale. Siamo riusciti a creare un circuito virtuoso che aggrega e amplia le opportunità di successo per i nostri allievi” dice Maria Grazia Di Guardo, docente e direttore scientifico di CLab. La presentazione ai 120 iscritti alla terza edizione del CLab, della rete di competenze e servizi del territorio, si è sviluppata con gli interventi di esperti di vaglia. Domani – sempre nell’aula magna di Medicina, Cittadella universitaria, Monserrato – dalle 9.30 alle 13.30, interventi di docenti dell’ateneo di diversi ambiti disciplinari.

«Cagliari ha un territorio tecnologico digitale ad elevata densità, accadono cose molto interessanti seguite dai mercati internazionali. Ad esempio – dice Mario Mariani, The Net Value – abbiamo 112 start up innovative, Cagliari è al primo posto in Italia per start up con fatturato superiore a due milione di euro (Applix srl e DoveConviene srl), al quarto posto per start up innovative pro capite, al quinto per start up con produzione di software (28 su 758), all’ottavo per start up innovative di servizi (47 su 1937) e al decimo posto per start up di start up innovative (57 su 2514). The Net Value? È l’asilo nido delle start up”. Per Ivan Stammelloti (The European House – Ambrosetti) “in Italia esperienze come il ContaminationLab sono utili per recuperare il gap tecnologico e innovativo. Le aziende hanno opportunità per incontrare le idee e le start up migliori e tradurle in business di successo”. Monica Scanu (direttore Istituto europeo design) non ha dubbi: «Anche nel nostro settore iniziative come questa dell’Università di Cagliari sono indispensabili per formare figure che conoscano materie quali marketing ed economia aziendale». Da Alessandro Vagnozzi, presidente dei Giovani di Confindustria, un assist mica male: «Le start up e CLab offrono integrazione e opzioni tra diversi settori produttivi. E pensiamo anche al manifatturiero e all’edilizia. Ovvero, innovazione tecnologica ma anche tradizione». Per Luigi Filippini, presidente del Crs4, la parola chiave è «contaminazione. Siamo specializzati nell’Ict, informatica e biomedicina. Il Clab amplia gli scenari e ha una forza aggregativa che fa crescere tutti». Sandra Ennas (Sardegna Ricerche) sfodera uno slogan incisivo: «Pensa a cento all’ora e realizza a chilometro zero. Noi offriamo servizi, in collaborazione con l’università di Cagliari, e supporto sul fronte marchi e brevetti. Il nostro laboratorio di fabbricazione digitale assiste anche nella realizzazione dei prototipi». Gianluca Cadeddu, direttore Centro programmazione regionale, lancia un messaggio agli allievi che gremiscono l’aula magna: «In Sardegna i fondi non sono mai mancati. Abbiamo avviato la Strategia di specializzazione intelligente. Si tratta di storie di valori aggiunti, basate su analisi e verifica dei vantaggi competitivi del territorio: ovvero, dove sei più forte per competenze e attualità. Il settore pubblico deve dare una mano per irrobustire il vantaggio competitivo. Ad esempio, va garantita la banda larga da qui al 2023». Sull’argomento denari, è incoraggiante la posizione della Sfirs: «A disposizione di CLab ci sono risorse ingenti. Offriamo – spiega il presidente Antonio Tilocca – le istruzioni per l’uso di ingegneria finanziaria. Per la prima fase ci sono 60 milioni di euro del Fondo sociale europeo. Nella seconda siamo a 240 milioni del Fondo di garanzia, nella terza i 15 milioni del Fondo dedicato che coinvolge la start up sostenuta dall’assessorato regionale all’Industria».

Ai lavori hanno preso parte anche Giuseppe Serra (Sardegna ricerche), Luigi Minerba (comune di Cagliari) e Alice Soru (Open Campus Tiscali).

Domani, mercoledì 15 luglio, dalle 10.00, nella sala congressi di Medicina – Cittadella Universitaria, Monserrato – si apre la tre giorni sul CLab-Cagliari. Il progetto di formazione e accompagnamento su innovazione e imprenditorialità è nato nel 2013 dall’Università di Cagliari (progetto INNOVA.RE – Innovazione in rete) con l’esperienza di InnovAction Lab e The Net Value. Giovedì 16 e venerdì 17 i lavori proseguiranno con relazioni e interventi sulla Rete di competenze e servizi del territorio.

La terza edizione del Contamination Lab Cagliari ha avuto oltre 270 iscritti. Tra questi, dopo il test motivazionale del 2 luglio, sono 120 tra studenti, laureati e dottorandi provenienti dalle sei facoltà dell’ateneo, quelli all’opera da settembre. Gli allievi, raggruppati in team interdisciplinari, svilupperanno progetti di start up, frequenteranno sessioni formative e training sul campo.

Il rettore Maria Del Zompo apre i lavori. A seguire, interventi di Annalisa Bonfiglio (prorettore Territorio e innovazione), Maria Chiara Di Guardo (direttore scientifico CLab). Partecipano, tra gli altri, Augusto Coppola (InnovAction Lab), Mario Mariani (The Net Value), Gianluca Cadeddu (Crp-Regione Sardegna), Luigi Minerba (Comune di Cagliari), Antonio Tilocca (Sfirs), Monica Scanu (Istituto Europeo Design), Alessandro Vagnozzi (Confindustria Sardegna), Luigi Filippini (Crs4), Sandra Ennas e Giuseppe Serra (Sardegna Ricerche), Alice Soru (Open Campus Tiscali).

«L’Università di Cagliarei offre ai “contaminati” le sue competenze: ricercatori appartenenti a diverse anime dell’ateneo presenteranno innovazioni e sfide emergenti legate a potenziali opportunità di business. Il CLab – spiega Annalisa Bonfiglio – crea un network operativo e relazionale che sostiene i ragazzi dall’idea imprenditoriale al suo consolidamento, fornendo gli strumenti professionali di formazione e conoscenza». E ancora. «La logica della “contaminazione” si è dimostrata vincente, favorendo la creazione di idee di impresa particolarmente innovative e promettenti (è stata depositata anche una domanda di brevetto). Il Clab – prosegue il pro rettore – ha già cambiato la vita a più di 200 ragazzi, sono state generate circa 15 iniziative imprenditoriali, alcune start-up hanno ricevuto riconoscimenti e premi nazionali e hanno attratto investimenti privati. Inoltre, una delle start-up create è a Chicago da Google-1871 in un percorso di accelerazione di eccellenza, altre stanno validando la loro idea in acceleratori di impresa in Europa. Intendime (start-up vincitrice della seconda edizione) volerà a New York per incontrare vari investitori privati, grazie alla sponsorizzazione dell’Ambasciata Americana». Maria Chiara Di Guardo aggiunge: «Vogliamo potenziare il ruolo di CLab nell’ecosistema regionale per la promozione della nuova imprenditoria. Da questa edizione sono state attivate importanti collaborazioni con attori istituzionali (esempio Sardegna Ricerche e Crs4) e privati (Istituto Europeo di Design e Confindustria): permetteranno ai ragazzi di far crescere velocemente il valore del loro progetto». Ma non è tutto: «Abbiamo attivato opportunità riservate alle start-up generate nelle precedenti edizioni con la finalità di sostenerle nel lungo periodo e dare continuità al progetto. Si apre una nuova stagione di politiche di apertura dell’ateneo al tessuto sociale ed economico sardo, in grado – rimarca il direttore scientifico Clab – di favorire imprenditorialità innovativa e trasferimento tecnologico. L’obiettivo? Confermare il ruolo di motore della promozione dello sviluppo sul territorio».