14 November, 2024
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Lunedì 29 aprile la sala polifunzionale di piazza Roma ospiterà, dalle ore 9.30 alle ore 17.00, un incontro territoriale organizzato da Anci Sardegna, Protezione civile e comune di Carbonia nell’ambito del progetto Proterina 3 Èvolution, finanziato dal Programma Interreg Marittimo-Italia Francia 2014-2020. L’obiettivo di questa giornata di studio, riflessione e condivisione sull’importanza del sistema della Protezione civile, è costruire una base conoscitiva comune per i diversi attori del sistema di Protezione civile della Sardegna, ponendo l’accento sugli strumenti che consentono di attuare al meglio le azioni di prevenzione e previsione.

La sessione mattutina dell’incontro è rivolta, in particolar modo, ad amministratori, funzionari del Centro Operativo Comunale e associazioni di Volontariato. Per l’Amministrazione comunale saranno presenti il sindaco Paola Massidda, l’assessore all’Ambiente Gian Luca Lai, l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera, il comandante della Polizia locale Andrea Usai. Le relazioni saranno a cura di Sandra Tobia, direttore generale della Protezione Civile della Sardegna; Mauro Merella, direttore del Servizio di pianificazione e gestione delle emergenze della Protezione civile della Sardegna; Daniela Sitzia, Vicedirettrice di Anci Sardegna; Barbara Dessì, consulente tecnico di Anci Sardegna per il Progetto Proterina 3 Èvolution.

La sessione pomeridiana, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, avrà come principali destinatari i cittadini, le associazioni di volontariato, docenti e studenti. Verranno svolti particolari approfondimenti atti a rendere edotta la cittadinanza e, in particolare i nostri giovani, in merito ai diversi significati dei colori (giallo, arancione, rosso) delle allerte meteo. Inoltre, sarà posto l’accento sull’importanza di una corretta e tempestiva informazione verso la popolazione.
«In questo contesto un ruolo rilevante viene svolto dall’Amministrazione comunale – ha detto il sindaco Paola Massidda – è vigile e attenta in tema di Protezione civile e di tutela dell’incolumità dei cittadini. Ne è una conferma l’approvazione da parte del Consiglio comunale dello studio di perimetrazione del Piano di Assetto idrogeologico (art. 8 P.A.I.), uno strumento in grado di studiare in modo completo il nostro territorio comunale, aiutandoci a comprendere alcuni fenomeni geologici, idrogeologici e geotecnici e consentendoci, seppure in un secondo tempo, di mitigare i rischi ad essi connessi. A ciò si aggiungono la recente ricostituzione del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile (C.O.C.) e l’ampliamento della dotazione delle attrezzature (transenne e cartelli di divieto di sosta) a disposizione del Comune di Carbonia.»

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Lunedì 29 aprile nella sala polifunzionale di piazza Roma, a Carbonia, dalle ore 9.30 alle ore 17.00, si terrà un incontro territoriale organizzato da Anci Sardegna sull’importanza del sistema della Protezione Civile, nell’ambito del progetto Proterina 3 Èvolution, finanziato dal Programma Interreg Marittimo-Italia Francia 2014-2020. L’obiettivo è costruire una base conoscitiva comune per i diversi attori del sistema di Protezione Civile della Sardegna, ponendo l’accento sugli strumenti che consentono di attuare al meglio le azioni di prevenzione e previsione.

La sessione mattutina dell’incontro è rivolta, in particolar modo, ad amministratori, funzionari del Centro Operativo Comunale e associazioni di Volontariato. Per l’Amministrazione Comunale saranno presenti il sindaco Paola Massidda, l’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai, l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera, il Comandante della Polizia Locale Andrea Usai. Le relazioni saranno a cura di Sandra Tobia, direttore generale della Protezione Civile della Sardegna; Mauro Merella, direttore del Servizio di pianificazione e gestione delle emergenze della Protezione Civile della Sardegna; Daniela Sitzia, vicedirettrice di Anci Sardegna; Barbara Dessì, consulente tecnico di Anci Sardegna per il Progetto Proterina 3 Èvolution.

La sessione pomeridiana, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, avrà come principali destinatari i cittadini, le associazioni di volontariato, docenti e studenti. Verranno svolti particolari approfondimenti atti a rendere edotta la cittadinanza e, in particolare i nostri giovani, in merito ai diversi significati dei colori (giallo, arancione, rosso) delle allerte meteo. Inoltre, sarà posto l’accento sull’importanza di una corretta e tempestiva informazione verso la popolazione.
«In questo contesto un ruolo rilevante viene svolto dall’Amministrazione comunale che – ha detto il sindaco Paola Massidda – è vigile e attenta in tema di Protezione Civile e di tutela dell’incolumità dei cittadini. Ne è una conferma l’approvazione da parte del Consiglio Comunale dello studio di perimetrazione del Piano di Assetto idrogeologico (art. 8 P.A.I.), uno strumento in grado di studiare in modo completo il nostro territorio comunale, aiutandoci a comprendere alcuni fenomeni geologici, idrogeologici e geotecnici e consentendoci, seppure in un secondo tempo, di mitigare i rischi ad essi connessi. A ciò si aggiungono la recente ricostituzione del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile (C.O.C.) e l’ampliamento della dotazione delle attrezzature (transenne e cartelli di divieto di sosta) a disposizione del comune di Carbonia.»

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Un articolato documento valido per l’intera Sardegna che, alla luce del nuovo Codice nazionale di Protezione civile in vigore dallo scorso febbraio, sostituisce ogni precedente documentazione definendo in maniera ancora più precisa tutti gli aspetti organizzativi in emergenza, lo svolgimento delle attività di previsione e prevenzione del rischio idraulico, idrogeologico e da fenomeni meteorologici avversi nella cornice del Servizio nazionale di Protezione civile. È il “Piano regionale di protezione civile per il rischio idraulico, idrogeologico e da fenomeni meteorologici avversi”, approvato ieri dalla Giunta Pigliaru su proposta dell’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, e presentato oggi alla stampa. Lo schema, già condiviso con le diverse componenti di Protezione civile e quindi adottato in via preliminare dall’Esecutivo a luglio scorso su pianificazione dell’allora direttore generale Graziano Nudda, era stato pubblicato sul sito di SardegnaParteciPA per favorire la massima discussione e l’avvicinamento dei cittadini alla pianificazione di protezione civile e cedere loro la parola per eventuali suggerimenti. Il Piano sarà presto pubblicato sul Buras.

«Sono molto orgoglioso del lavoro fatto in questi cinque anni sul fronte della Protezione civile – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru aprendo l’incontro -. Migliorare di molto un sistema così importante era un obiettivo di legislatura che grazie all’impegno e alla professionalità di tanti è stato decisamente raggiunto, come dimostrano i fatti e come ci viene ampiamente riconosciuto. Il passaggio tecnico che presentiamo oggi affina ulteriormente quanto fatto sinora. Avere un coordinamento estremamente dettagliato come quello di cui parliamo è essenziale, perché davanti agli effetti di eventi meteorologici così acuti, alle conseguenze di cambiamenti climatici sempre più incalzanti, le vite si salvano quando non c’è incertezza nell’affrontare l’emergenza né nelle Istituzioni né nella squadra chiamata ad intervenire né tantomeno nelle persone, che devono essere ben informate sul comportamento corretto da tenere. E avere regole chiare e un’organizzazione efficiente come quella che la nostra Protezione Civile garantisce alla Sardegna – ha concluso Francesco Pigliaru – significa dare sicurezza ai nostri cittadini e al nostro territorio.»

«Il Piano è l’ultimo traguardo raggiunto nell’ambito del Sistema regionale di Protezione civile che in questi cinque anni è cresciuto in ogni suo aspetto e la Sardegna è la prima regione italiana ad approvare il Piano regionale di protezione civile in coerenza con il nuovo Codice, ricevendo dal Dipartimento nazionale un riscontro molto positivo per impostazione e alto livello qualitativo dei contenuti – ha affermato Donatella Spano, che si è associata ai ringraziamenti del presidente Francesco Pigliaru -. Il Piano regionale ha una struttura fortemente innovativa per i modelli di intervento secondo le fasi operative di attenzione, preallarme e allarme e per emergenze di rilievo locale, regionale o nazionale. Il Dipartimento nazionale ha comunicato che il nostro documento costituisce un’ottima piattaforma di confronto e di riferimento per tutte le altre regioni che stanno predisponendo i loro piani. Questo è per noi un riconoscimento molto importante, che premia il grande lavoro portato avanti dal 2014 a oggi per rendere sempre più efficiente la nostra Protezione civile e intervenire al meglio per salvaguardare la sicurezza delle persone  e del nostro territorio.»

L’assessore delegato dal presidente Francesco Pigliaru alla Protezione civile si è soffermata sulle novità dell’allerta temporali, del modello di intervento per rischio neve e ghiaccio e sulla formazione/informazione: «Una parte importante del Piano riguarda la formazione, l’informazione e l’esercitazione perché abbiamo accertato che rendono più consapevoli la cittadinanza – ha aggiunto Donatella Spano -. Lo dimostrano le esercitazioni sinora fatte con il supporto dei volontari di Protezione civile: la consapevolezza sui rischi e la cultura dell’autoprotezione sono ora patrimonio molto più diffuso sui territori». Infine, ha ripercorso le principali tappe che hanno messo l’isola al pari delle altre regioni, a iniziare dal Centro funzionale decentrato, che ha inserito anche la Sardegna nella rete della Protezione civile nazionale per proseguire con l’entrata in vigore del Manuale operativo delle allerte, e ancora il nuovo sistema di avvisi meteo e di rischio idrogeologico, il potenziamento della rete di monitoraggio e sorveglianza, la rete radio digitale, il sofisticato radar inaugurato ad aprile a Monte Rasu, l’implementazione del sistema di monitoraggio e sorveglianza della rete idrometrica (cresciute dalle iniziali 9, diventeranno 87 nel 2019), il rafforzamento delle stazioni di misura meteorologiche e termo-pluviometriche automatiche che saranno presto 192 in totale, l’applicazione delle novità della nuova normativa nazionale e il nuovo sistema di sale operative. «In questi anni abbiamo rafforzato la sinergia con i Comuni e gli altri attori territoriali senza perdere di vista cittadinanza e studenti con l’educazione nelle piazze e nelle scuole perché la prevenzione continua a restare la parola chiave», ha concluso Donatella Spano.

Sandra Tobia, direttore regionale della Protezione civile, con i suoi funzionari ha illustrato la parte generale del Piano riferita all’intero territorio regionale, che affida alle Prefetture la direzione unitaria dei servizi di emergenza da attivare a livello provinciale. «Il Piano – ha spiegato Sandra Tobia – è strutturato per migliorare ancora di più l’operatività che abbiamo avuto modo di testare positivamente durante i recenti eventi, definendo ulteriormente le attività di tutti i soggetti che fanno parte del sistema di protezione civile. Viene inoltre introdotta l’allerta temporali con codice giallo per temporali sparsi o codice arancione per temporali diffusi. Infine, accanto al codice colore per l’allerta ci sarà la fase operativa che potrà essere innalzata su valutazione del direttore generale in base alle condizioni specifiche del territorio».

Il documento considera molteplici aspetti tra cui la descrizione del territorio regionale, i livelli di pianificazione di protezione civile, gli scenari di rischio, il sistema di allertamento, quello di comando e controllo e di salvaguardia del territorio. Quindi le strutture operative, il modello di intervento per rischio idraulico e idrogeologico e per rischio neve e ghiaccio, il sistema informativo di protezione civile regionale e l’organizzazione della Colonna mobile regionale della Sardegna. All’incontro odierno ha partecipato anche l’ex direttore Graziano Nudda.

 

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L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, insieme al direttore della Protezione Civile regionale Sandra Tobia, funzionari del Dipartimento e rappresentanti delle associazioni sarde impegnate nelle attività sul territorio, ha partecipato, a Roma, all’Udienza con Papa Francesco che si è svolta nella Sala Paolo VI. Con il massimo responsabile Angelo Borrelli era presente tutto il complesso e articolato sistema della Protezione civile nazionale.

«E’ stato un momento attraversato da una forte emozione – dichiara l’assessore dell’Ambiente -. Il Papa ha sottolineato il grande ruolo del sistema della Protezione Civile, tesoro di competenze ed energie al servizio della sicurezza collettiva. Ha poi messo in evidenza l’importanza di informare i giovani su questi temi per rafforzare i valori del rispetto della natura e della tutela dell’ambiente beni comuni da preservare ai fini della prevenzione delle calamità che continuano a sconvolgere i nostri territori. Proprio per sensibilizzare e informare la Regione, in stretto raccordo con la Protezione civile nazionale, ha organizzato eventi nelle scuole e all’interno delle comunità per una maggiore consapevolezza dell’autoprotezione e della necessità di adottare comportamenti in grado di ridurre i rischi nell’interesse generale.»

L’assessore della Difesa dell’Ambiente rinnova i ringraziamenti a tutto il sistema della Protezione civile regionale che «con grande professionalità e dedizione svolge una funzione essenziale a sostegno della popolazione».

Nel corso dell’incontro che ha preceduto l’Udienza con Papa Francesco sono state ripercorse le attività messe in campo dal sistema nazionale della protezione civile nel corso di questi ultimi mesi. E’ stata richiamata anche l’azione del pilota dell’elicottero che è riuscito a individuare, nelle campagne di Assemini, la famiglia, padre e tre figlie, in fuga dall’abitazione invasa dall’acqua in occasione dell’alluvione dello scorso mese di ottobre. In quella tragica circostanza è morta la madre, Tamara Maccario, di 44 anni. L’Udienza, inizialmente programmata nel settembre 2016, era stata rinviata a causa dei drammatici eventi sismici nel Centro Italia.

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Crescita della fiducia e della collaborazione di tutto il Sistema di Protezione civile e gestione efficace dell’emergenza nei giorni scorsi sono i temi sottolineati oggi dal presidente della Regione Francesco Pigliaru che, insieme all’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano e al direttore della Protezione civile Sandra Tobia, ha incontrato a Cagliari il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, che si è congratulato con la Sardegna per il funzionamento dell’intera macchina. Per tutti il primo pensiero è di cordoglio per la scomparsa di Tamara Maccario, vittima dell’esondazione del rio Giacu Meloni e la preoccupazione per Nicola Campitello, il pastore ancora disperso. Accordo unanime nel proseguire nella cultura di sensibilizzazione per scongiurare la perdita di vite umane. «Abbiamo girato per il territorio, siamo stati nei Comuni interessati dagli eventi dei giorni scorsi, abbiamo parlato con i Sindaci, e ovunque abbiamo trovato un clima di straordinaria collaborazione e di crescita della fiducia –  ha detto Francesco Pigliaru -. È evidente che in questi anni abbiamo tutti imparato molto e che la consapevolezza su cosa fare durante l’emergenza è chiaramente maggiore e ben più diffusa. Questo, insieme ad un’azione efficace e rapida della macchina organizzativa, è l’elemento essenziale, quello che fa la differenza. Per questo è importantissimo continuare ad intensificare l’educazione al rischio per i cittadini, fin da giovanissimi. Lavoriamo con ‘Tutti a Iscol@’, la parte del nostro programma straordinario sulla scuola riservata alla didattica – ha concluso il presidente Pigliaru – per attivare laboratori specifici su un tema così importante».

La visita del capo del Dipartimento nazionale è iniziata a Villa Devoto e proseguita prima nella sede regionale della Protezione civile, per un punto tecnico della situazione, poi in piazza Garibaldi per l’incontro con i volontari delle associazioni Provi Arci Assemini ed Alba impegnati oggi nella piazza cagliaritana della manifestazione ‘Io non rischio’, alla quale ha partecipato anche il Comune con l’assessora delegata alla Protezione civile Claudia Medda.

«Sono in Sardegna per portare la vicinanza alle famiglie colpite da questa tragedia e per ringraziare tutto il Sistema di Protezione Civile, che continua a lavorare per essere sempre più efficace e tempestivo, con l’obiettivo di ridurre il più possibile i rischi per i cittadini – ha dichiarato Angelo Borrelli, che ha concluso la visita incontrando il prefetto di Cagliari Romilda Tafuri alla presenza del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e delle componenti del Sistema di Protezione civile -. Negli ultimi anni abbiamo visto quanto sia migliorata l’organizzazione del soccorso e della gestione dell’emergenza in Sardegna e quanto abbia investito nella previsione, ma purtroppo non sempre basta. Uno dei punti fondamentali per scongiurare i rischi – ha concluso Angelo Borrelli – è averne consapevolezza. Bisogna costruire una cultura di protezione civile, è questo che muove la campagna ‘Io non rischio’ che, attraverso la diffusione alla popolazione delle buone pratiche di protezione civile, vuole evitare che altre tragedie come quella di questa settimana possano ripetersi.»

Mentre oggi e domani si fa campagna di prevenzione con il volontariato, in queste ore continua il lavoro delle sale operative e sui territori. Ne ha parlato l’assessore Donatella Spano che con Angelo Borrelli ha discusso anche della tempistica per accelerare l’iter dello stato di emergenza e della necessità di maggiori risorse umane e finanziarie per la macchina della Protezione civile.

«Ringrazio tutte le componenti regionali e nazionali e i volontari per il grande sforzo fatto davanti a questa dura prova. Nessuno si è risparmiato e i sindaci sono sempre stati in prima linea in ogni momento dell’allerta – ha detto l’assessore dell’Ambiente -. Il Sistema di Protezione civile è cresciuto in ogni suo aspetto e i primi cittadini lo hanno pienamente dimostrato sul campo. Naturalmente miriamo a una maggiore consapevolezza tra la cittadinanza, sia tramite il nostro progetto Pronti, per diffondere le buone pratiche nelle scuole e nelle famiglie, che con i progetti nazionali nelle piazze grazie ai nostri generosi volontari.»

 

 

 

 

 

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Torna anche nelle piazze della Sardegna la campagna nazionale “Io non rischio” nata nel 2011 su iniziativa del Dipartimento nazionale di Protezione civile per mettere insieme, a disposizione dei cittadini, i volontari di protezione civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica e informare sui rischi naturali che interessano il Paese e mettere in atto i comportamenti corretti durante le emergenze. La cittadinanza viene infatti accompagnata in un percorso legato alla conoscenza dei rischi specifici del territorio e alla memoria dei luoghi.

«Più che mai, soprattutto alla luce degli eventi di questi giorni, si dimostra fondamentale diffondere tra la cittadinanza cultura della prevenzione giorno dopo giorno e in Sardegna lo stiamo facendo a partire dalle scuole con il nostro progetto Pronti e lo facciamo nelle piazze anche domani, in occasione della giornata internazionale per la riduzione del rischio, grazie alle competenze e alla generosità dei nostri volontari», ha detto l’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, che sarà presente all’appuntamento di Cagliari insieme al direttore regionale della Protezione civile Sandra Tobia.

Sedici i centri che ospiteranno i punti informativi, mattina e sera, nella giornata di domani e/o di domenica per l’edizione 2018, l’ottava della manifestazione. A Cagliari l’appuntamento, sia domani che domenica, è nel tratto pedonale via Alghero mentre a Quartucciu è al centro commerciale Le Vele. Gli altri comuni che ospitano l’iniziativa sono Siliqua (domani 13 ottobre in piazza Martiri), San Giovanni Suergiu (sabato in piazza IV Novembre), Carbonia (domenica 14 ottobre in piazza Matteotti), Domusnovas (domani al Parco comunale Scarzella), Guspini (sia domani che domenica in piazza XX Settembre), Sardara (domani in piazza Gramsci), Collinas (domenica in piazza Tuveri), Villamar (domani in via Cadello), Gonnosfanadiga (sabato in piazza XVII Febbraio), San Nicolò d’Arcidano (domenica in piazza della chiesa di San Nicolò Vescovo), Uras (domani in piazza Maria Maddalena e domenica al parco Berlinguer), Olbia (domani e domenica al centro commerciale Auchan di Sa Marinedda), Tempio Pausania (domani in piazza Italia) e Villagrande Strisaili (domani nella frazione Villanova e domenica in piazza Martiri).

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Proseguono i sopralluoghi nei territori maggiormente colpiti dall’emergenza maltempo dei giorni scorsi. Questa mattina il presidente Francesco Pigliaru e gli assessori dell’ambiente Donatella Spano e dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini hanno cominciato il giro da Assemini, per poi fermarsi a Decimomannu ed Uta. Con i sindaci dei tre Comuni, Sabrina Licheri, Annapaola Marongiu e Giacomo Porcu, è stato fatto il punto sulla situazione, soffermandosi sullo stato dei canali, sulla viabilità urbana e rurale, sui danni a privati, alle attività produttive ed agricole e sul funzionamento del Piano di Protezione civile. Ad alcune delle riunioni, insieme ai tecnici, ha partecipato la responsabile della Protezione civile regionale Sandra Tobia. Ad Assemini il presidente Francesco Pigliaru, con gli assessori e la direttrice Sandra Tobia, ha espresso vicinanza e cordoglio alla famiglia di Tamara Maccario.

A seguire, il presidente della Regione verificherà di persona l’andamento del lavori portati avanti dall’Anas sulla statale 195.

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Giunta straordinaria, ieri sera a Villa Devoto, convocata dal presidente Francesco Pigliaru per deliberare la dichiarazione di sussistenza dello stato d’emergenza nazionale per i territori colpiti dal maltempo di questi giorni. La proposta, portata al tavolo di Giunta dall’assessora dell’Ambiente Donatella Spano, riguarda le zone di allerta Iglesiente, Campidano e Flumendosa-Flumineddu e fa riferimento ai gravi danni alle infrastrutture e agli edifici in diversi Comuni.

Nel corso della riunione è intervenuto telefonicamente, su invito del Presidente, il Capo del dipartimento di Protezione Civile nazionale Angelo Borrelli ed è stata ascoltata la relazione di Sandra Tobia, direttore generale della Protezione Civile Sardegna. Con la delibera approvata ieri sera, in base alla quale sarà attivata l’istanza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, viene dato mandato alla Protezione civile regionale, di predisporre una relazione tecnica, con il quadro della situazione.

Intanto nel pomeriggio, proseguendo con i sopralluoghi nei territori colpiti, il presidente Francesco Pigliaru, con gli assessori dell’Ambiente Donatella Spano e dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini, si sono recati nel Sarrabus-Gerrei, territorio pesantemente investito dai violenti nubifragi delle scorse ore. Il Presidente e gli assessori hanno raggiunto Muravera, Villaputzu, San Vito e a Castiadas per incontrare i sindaci, Marco Falchi, Sandro Porcu, Marco Antonio Siddi ed Eugenio Murgioni con cui  è stato fatto il punto sugli interventi urgenti in corso e sul lavoro da mettere in campo nei tempi più brevi. Massima attenzione è dedicata naturalmente al monitoraggio dei corsi d’acqua esondati che hanno allagato le campagne e le abitazioni e al ripristino della viabilità. Il presidente Pigliaru, Balzarini e Spano hanno valutato insieme agli amministratori comunali le soluzioni più tempestive per garantire la messa in sicurezza delle aree interessate dall’alluvione.

 

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Viene anticipata a oggi, 4 ottobre, la fine del periodo di ‘elevato pericolo’ di incendi boschivi della stagione 2018. Alla luce dell’andamento meteo il direttore della Protezione civile regionale Sandra Tobia, sentiti il Comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale Antonio Casula ed il direttore generale dell’agenzia Forestas Giuliano Patteri, ha infatti deciso di anticipare il periodo di vigenza previsto sino al 31 ottobre 2018 dalle Prescrizioni regionali antincendi.

A partire da domani, venerdì 5 ottobre, cessa il regime autorizzatorio – previsto sempre nelle Prescrizioni regionali – per le pratiche agricole e selvicolturali di abbruciamento di stoppie, residui colturali e selvicolturali, pascoli nudi, cespugliati o alberati, nonché di terreni agricoli temporaneamente improduttivi. 

Sino al 30 ottobre il Centro funzionale decentrato della Protezione civile continuerà l’emissione dei bollettini di previsione di pericolo incendi.