22 November, 2024
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E’ stato presentato questa mattina, nella sede dell’assessorato regionale della Cultura, a Cagliari, il programma della manifestazione “Una Miniera di Cultura”, che si svolgerà dal 24 al 26 novembre a Carbonia, nella Grande Miniera di Serbariu.

L’evento è la tappa conclusiva de L’Isola dei libri, mostra diffusa del libro promossa dalla Regione Sardegna e dalle amministrazioni coinvolte in collaborazione con l’Associazione editori sardi.

Alla conferenza stampa hanno partecipato l’assessore regionale alla Cultura, Giuseppe Dessena, l’assessore della Cultura del Comune di Carbonia, Sabrina Sabiu, e il responsabile dell’ufficio stampa AES, Salvatore Taras, che ha portato i saluti ed il messaggio della presidente Simonetta Castia.

L’Associazione Editori sardi porta nel capoluogo del Sulcis “Una Miniera di Cultura”, evento promosso dalla Regione Sardegna e dal Comune di Carbonia per la tappa conclusiva del circuito “L’Isola dei libri”. Dal 24 al 26 novembre sono in programma tre giornate ricche di appuntamenti tra presentazioni, incontri con gli autori e con le scuole, spettacoli, proiezioni cinematografiche e laboratori. Location esclusiva della manifestazione sarà la Grande Miniera di Serbariu, luogo simbolo del territorio, in attività dal 1937 al 1964, un centro che negli ultimi anni è stato ristrutturato ed è sede del Museo del carbone.

A rappresentare l’AES è stato il responsabile dell’ufficio stampa, Salvatore Taras, che ha portato i saluti ed il messaggio della presidente Simonetta Castia: «Filo conduttore di questa seconda edizione sarà il tema al femminile prescelto dalla Regione, quello delle “donne sarde di valore”, qui declinato in chiave contemporanea. Questo sullo sfondo della lettura dei territori che ospitano gli appuntamenti, nella chiave offerta dalle numerose proposte degli editori e dei soggetti della filiera: il Sistema Interbibliotecario del Sulcis, La Fabbrica del cinema e la Libreria Lilith».

L’appuntamento nasce con l’intento di diffondere e rendere più capillare la presenza delle opere pubblicate in Sardegna anche nelle aree periferiche come il Sulcis. «È una sperimentazione che la Regione sta conducendo da due anni con l’intento di favorire la valorizzazione dell’editoria locale – ha specificato l’assessore regionale alla Cultura, Giuseppe Dessena -. Anche questa è un’operazione che parte dal basso, come ad Alghero, e che vede la collaborazione di tutti gli operatori della filiera. La Regione sta investendo ingenti risorse a favore della Cultura, riservando un ruolo di riguardo al libro e all’editoria locale; sia per la sua diffusione nel territorio sia per la sua visibilità e promozione all’estero. Grazie a questi investimenti le imprese stanno partecipando a diverse manifestazioni internazionali dedicate alla compravendita dei diritti e all’interscambio culturale e professionale».

Grande apprezzamento è stato espresso dall’assessora della Cultura del comune di Carbonia, Sabrina Sabiu, per questa seconda edizione: «Dal giacimento di carbone passiamo al giacimento culturale. Vogliamo che cultura e turismo siano i nuovi vettori economici su cui contare guardando al futuro».

L’inaugurazione è prevista per le 10.30 di venerdì, con i saluti del sindaco Paolo Massidda e gli interventi di Giuseppe Dessena, esponente della Giunta regionale, e di Sabrina Sabiu. Subito dopo sarà presentata la mostra “Viaggio attraverso il documento”, una visita guidata a cura del personale della sezione locale Sbis.

Nel pomeriggio, la manifestazione si trasferisce nell’Auditorium per il segmento “Tra Isola e mondo – incontri con gli autori”. Si parte alle 17.30 con la presentazione di “Guardando le formiche dal basso” di Roberto Paracchini, Aipsa Edizioni. Alle 18.15 Duilio Caocci presenta “Grazia Deledda. Una vita per il Nobel”, di Carlo Delfino Editore, con la partecipazione dell’autrice Maria Elvira Ciusa.

Terza presentazione della serata, alle 19.00, è “Peccato che sia giorno” di Silvia Serafi, Cuec Editrice. Gli incontri sono moderati da Salvatore Taras. Alle 20.00 è il momento dello spettacolo: una produzione “Il Crogiuolo” porta in scena “Maria di Eltili”, interpretata dalla voce narrante di Rita Atzeri sulle note al pianoforte di Alessandro Muroni.

“Tra Isola e mondo” prosegue sabato 25 con numerose proposte a tema moderate da Marco Corrias. Alle 17.30 Edizioni Della Torre propone “Senza sole né stelle” di Sandro Mantega. Alle 18.15 la Soter Editrice presenta “Miniere e minatori nelle terre del Gerrei”, di Francesco Ignazio Congiu, Valentino Caredda ed Ugo Lallai. Assieme a Lallai intervengono Paola Atzeni e l’editore Salvatore Ligios.

Lino Cianciotto, alle 19.00, presenta due pubblicazioni, “La costa delle miniere. Sud Ovest Sardegna” e “Iglesiente selvaggio. Sud Ovest Sardegna”, Enrico Spanu Edizioni. La serata si conclude alle 20.00 con lo spettacolo “Per assassinarvi”, ideato ed eseguito da Savina Dolores Massa e Gianfranco Fedele.

Domenica 26 novembre si parte con la sezione “Fabbrica del Cinema”, che alle 17.00 propone la visione del film “Cenere” di Febo Mari, a cura della Società Umanitaria di Carbonia. Introduce Paolo Serra. Gli incontri con gli autori prendono il via alle 17.45 con Valeria Pecora, che presenta “Mimma”, La Zattera Edizioni.

Alle 18.15 Ilario Carta illustra “Lo scorpione nello stomaco”, Arkadia Editore ed alle 19.00, Giovanna Sotgiu presenta “L’isola e le donne”, edito da Paolo Sorba. Modera gli incontri Giampaolo Cirronis.

La sezione “Adotta un libro sardo” coinvolge invece i ragazzi di numerosi istituti scolastici locali. Venerdì gli alunni delle elementari incontrano Claudia Zedda per dialogare di “Rebecca e le Ianas”, Condaghes Edizioni. Alla stessa ora, in collaborazione con “La fabbrica cinema” gli studenti del Liceo Classico Gramsci Amaldi presentano “Cosima di Grazia vestita: riflessioni”; mentre i ragazzi dell’istituto superiore Angioj incontrano Bruno Furcas e Stefano Simola per parlare della loro “Storia semiseria di un ragazzo strano“, Arkadia Editore.

Gallucci Editore, con bambini delle scuole dell’infanzia, propone laboratori di giochi e letture su “Il topo e la montagna”, a cura della cooperativa Lilith. Altri laboratori sono a cura della cooperativa “L’amico albero”.

Sabato gli studenti dell’Ipia vanno alla scoperta del Sud ovest Sardegna con “La costa delle miniere” e “Iglesiente selvaggio” di Lino Cianciotto, Enrico Spanu Edizioni. Alle 11.00 la “Fabbrica del cinema” propone un laboratorio didattico “Galileo in tasca: alla scoperta del mondo con lo smartphone – Un libro sulla didattica della fisica: Da Galileo ad Einstein – La gravità per tutti”, a cura di Pier Luigi Lai di Logus Mondi Interattivi. Si conclude alle 12.00 nella Sala Astarte con lo spettacolo “Per assassinarvi”, in compagnia degli autori Savina Dolores Massa e Gianfranco Fedele.

Partecipano gli Editori

Aipsa – Cagliari

Alfa Editrice – Quartu Sant’Elena

Arkadia – Cagliari

AM&D Editore – Cagliari

Carlo Delfino Editore – Sassari

Condaghes – Cagliari

Cuec Editrice – Cagliari

Domus de Janas – Selargius

Edes – Sassari

Edizioni della Torre – Cagliari

Edizioni Enrico Spanu – Cagliari

G.C. Edizioni – Quartu S. Elena

Grafica del Parteolla – Dolianova

Giampaolo Cirronis Editore – Carbonia

Ilisso – Nuoro

Imago Multimedia – Nuoro

Il Maestrale – Nuoro

Iskra Edizioni – Ghilarza

La Zattera Edizioni – Cagliari

Logus mondi interattivi – Cagliari

Magnum – Sassari

Mediando Edizioni – Sassari

Nor – Ghilarza

Paolo Sorba Editore – La Maddalena

Papiros – Nuoro

Phileas – Aggius

PTM – Mogoro

SguardiSardi – Mogoro

Soter Editrice – Villanova Monteleone

Taphros – Olbia

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Sabato 18 novembre nuovi appuntamenti con “SulciScienza”, l’evento organizzato dall’Associazione S’Ischiglia con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia.

Nella giornata di domani, oltre ai consueti incontri destinati agli studenti, sono previste le seguenti conferenze:

1. Dalle 16.30 alle 17.30 “Ultimi, recenti sviluppi del Progetto ARIA”, a cura di Alberto Devoto. Il dibattito si svolgerà nella Sezione di Storia Locale della Grande Miniera di Serbariu e sarà moderato da Sandro Mantega;

2. Dalle 17.30 alle 19.00 appuntamento con “La promozione del benessere e dell’invecchiamento sano ed attivo”, curato da Donatella Petretto e Roberto Pili, sempre nella location della Sezione di Storia Locale;

3. Ore 20.30: nella sala Astarte si terrà il concerto vocale-strumentale “Incanti in musica: percorsi sonori fra celebri melodie”, tenuto dal Gruppo Cameristico vocale-strumentale “Ensemble Porrino” di Elmas.

 

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La mattina del 19 ottobre 1937 il Capo del Governo, Benito Mussolini, firmava il decreto che sanciva la nascita del comune di Carbonia, 14 mesi prima dell’inaugurazione della città; il pomeriggio di quello stesso giorno, dieci minuti prima della conclusione del turno di lavoro, 14 minatori perdevano la vita in una tragica esplosione (8 si salvarono, tra loro un ragazzino di soli 15 anni, Antonio Canè), nel pozzo di Schisorgiu, nell’area dove ora sorge il parcheggio del supermercato Lidl, all’incrocio tra la via Logudoro e la via Dalmazia. Quella tragedia è rimasta a lungo nascosta, nessun organo di informazione se ne occupò, per l’evidente interesse del Governo di non influenzare l’opinione pubblica, per la quale con la nascita di Carbonia, città destinata ad una rapida crescita nel bacino carbonifero per lo sfruttamento dell’unica risorsa energetica disponibile per il soddisfacimento del fabbisogno dell’intera Nazione, si aprivano concrete prospettive di lavoro.

A distanza di 80 anni, quella tragedia viene ricostruita e diventa il tema di un progetto di ricostruzione della memoria storica, “Schisorgiu 1937”, presentato ieri pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nei locali dello Spazio Ex-Di’ Memorie in Movimento – La Fabbrica del Cinema, in piazza Sergio Usai, nella Grande Miniera di Serbariu a Carbonia.

Alla conferenza, presentata da Paolo Serra, Direttore del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema, sono intervenuti Mario Zara, presidente dell’associazione Amici della Miniera; Sabrina Sabiu, assessore della Cultura del comune di Carbonia e studiosa della storia delle miniere del Sulcis; Sandro Mantega, giornalista e curatore storico del progetto; il regista Paolo Carboni; Monica Porcedda, direttore artistico del gruppo teatrale La Cernita e Riccardo Podda, operatore della Cooperativa Progetto S.C.I.L.A. per i Servizi Audiovisivi del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis.

Il progetto si propone di rendere omaggio a quei minatori attraverso la realizzazione di una docu-fiction, della durata di 40/50 minuti, che ricostruisca le vicende legate all’incidente di Schisorgiu sia attraverso la documentazione esistente, ma, soprattutto, fissando con filmati ed interviste, le ultime testimonianze che è ancora possibile raccogliere tra i familiari dei minatori coinvolti in quella tragedia. Un progetto che si inquadra in un percorso, avviato da tempo, di recupero della memoria storica e della cultura mineraria della Sardegna e del Sulcis Iglesiente, territorio, quest’ultimo, dove proprio la cultura mineraria si è radicata più profondamente.

Il progetto è promosso dal Centro di Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria-Fabbrica del Cinema, con il patrocinio dell’assessorato ai Beni culturali della Regione Autonoma della Sardegna, l’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, in stretta collaborazione con l’Associazione Amici della Miniera di Carbonia ed il supporto dei Servizi Audiovisivi del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, della Cooperativa Progetto S.C.I.L.A., della Sezione di Storia Locale, e dell’Associazione Sonebentu.

Vediamo ora le interviste realizzate ieri, al termine della conferenza stampa, con Mario Zara e Sandro Mantega.

   

 

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Verrà presentato questo pomeriggio, alle ore 17.00, nel corso di una conferenza stampa che si terrà nei locali dello Spazio Ex-Di’ Memorie in Movimento – La Fabbrica del Cinema, in piazza Sergio Usai, nella Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, il progetto SCHISORGIU 1937.

Alla conferenza interverranno Paolo Serra, Direttore del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema, Sabrina Sabiu Assessore alla Cultura del Comune di Carbonia, Mario Zara, presidente dell’Associazione Amici della Miniera, Sandro Mantega, giornalista e curatore storico del progetto, il regista Paolo Carboni, Monica Porcedda, direttore artistico del gruppo teatrale La Cernita e Riccardo Podda, operatore della Cooperativa Progetto S.C.I.L.A. per i Servizi Audiovisivi del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis.

Proprio il 19 ottobre di quest’anno ricorre il ottantesimo anniversario della tragedia di Schisorgiu. Il 19 ottobre del 1937 una violenta esplosione devastò il cantiere minerario di Schisorgiu, aperto ai piedi della collina di Monte Sirai. In quella piana, un anno dopo, sarebbe sorta Carbonia. Fu un incidente terribile nel quale persero la vita 14 minatori, alcuni immediatamente, altri nei mesi successivi e dopo atroci sofferenze.

Fu quello il più grave infortunio nella storia delle miniere della Sardegna anche se, purtroppo, il sacrificio di quei minatori è stato quasi completamente dimenticato.

Il progetto si propone di rendere omaggio a quei minatori attraverso la realizzazione di una docu-fiction, della durata di 40 o 50 minuti, che ricostruisca le vicende legate all’incidente di Schisorgiu sia attraverso la documentazione esistente, ma, soprattutto, fissando con filmati e interviste le ultime testimonianze che è ancora possibile raccogliere tra i familiari dei minatori coinvolti in quella tragedia.

Un progetto che si inquadra in un percorso, avviato da tempo, di recupero della memoria storica e della cultura mineraria della Sardegna e del Sulcis-Iglesiente, territorio, quest’ultimo, dove proprio la cultura mineraria si è radicata più profondamente.

Il progetto è promosso dal Centro di Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria-Fabbrica del Cinema, con il patrocinio dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Carbonia, in stretta collaborazione con l’Associazione Amici della Miniera di Carbonia e il supporto dei Servizi Audiovisivi del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, della Cooperativa Progetto S.C.I.L.A., della Sezione di Storia Locale, e dell’Associazione Sonebentu.

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Nuova presentazione, questa sera, alle 19.00, nella sala consiliare del comune di Giba, della guida del Cammino Minerario di Santa Barbara, edita da Terre di Mezzo. Il programma della serata prevede la proiezione del documentario di Antonio Demma trasmesso da Rai Italia, e del documentario “Per conservare la memoria” (intervista del 2004 ad un ex minatore di Giba di 91 anni). E, ancora, la posa del cippo del Cammino Minerario di Santa Barbara nel comune di Giba.

Alla serata, presentata dal giornalista Sandro Mantega, parteciperanno i sindaci di Giba, Andrea Pisanu, e di Buggerru, Laura Cappelli; il parroco di Giba, don Salvatorangelo Manca; il direttore del settimanale diocesano “Sulcis Iglesiente Oggi”, Giampaolo Atzei; il regista del documentario di Rai Italia, Antonio Demma; l’autore della guida del Cammino Minerario di Santa Barbara, nonché presidente dell’omonima fondazione, Giampiero Pinna.

Sono invitati alla manifestazioni tutti i sindaci dei Comuni del Sulcis Iglesiente Guspinese; i vescovi delle diocesi di Iglesias e Ales Terralba (soci della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara); gli assessori regionali competenti e, infine, i consiglieri regionali e i parlamentari del territorio.

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Sabato 29 aprile, dalle 14.30 alle 15.00, sulle frequenze di RAI Radio 3, all’interno del programma “Passioni”, andrà in onda la prima puntata dal titolo “Carbonia” dell’audio documentario “Sa Mena – La Miniera: Racconti di Minatori Sardi” a cura del giornalista Gianluca Diana.

Quella di sabato è la prima di quattro puntate. Le prossime tre puntate di “Sa Mena – La Miniera: Racconti di Minatori Sardi” andranno in onda domenica 30 aprile, sabato 6 maggio e domenica 7 maggio, sempre su RAI Radio 3, sempre dalle 14.30 alle 15.00.

Il primo appuntamento, dedicato a Carbonia, ripercorre la storia mineraria e civile della nostra Città, attraverso la voce di alcuni testimoni e  protagonisti attuali e passati della storia della città e del territorio, come Antonio Capizzi, Dante Ennas, Sandro Mantega, Paolo Serra, Mauro Villani, Giovanni Virgilio, Mario Zara. I minatori e le loro famiglie, provenienti da tutta Italia, le lotte sindacali per ottenere delle condizioni di vita dignitose, la marcia verso Cagliari, l’orgoglio di combattere contro la fame e la disperazione.

Carbonia, la città che si rifiutò di morire al termine delle attività estrattive, ha saputo trovare in sé stessa quel futuro che sembrava non esistere: ripartendo dalla propria storia, convertendo i luoghi di lavoro in nuove attività produttive e culturali, come il Museo del Carbone e La Fabbrica del Cinema.

L’audio documentario ha ricevuto, durante la fase di produzione, il sostegno del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema.

Gianluca Diana racconta storie, in diverse forme e maniere, dall’inizio degli anni 2000 a Roma, città in cui nasce, vive e lavora. In radio condivide assieme al sodale di sempre Pietropaolo Moroncelli le trasmissioni presso Radio Onda Rossa, Radio Città Aperta, Radio Popolare Roma, RaiRadio 3, Radio Città Futura; scrive per “Il Manifesto” e “Alias”. Il format radiofonico porta il nome di “Mojo Station – Il Blues e le Sue Culture”. In passato scrive anche per XL – La Repubblica, Carta, MondoMix, Il Blues Magazine. II cuore delle sue narrazioni è l’amore per i suoni e le culture afro-americane, tanto che dal 2005 inventa e dirige, sempre assieme a P. Moroncelli, una delle principali rassegne blues d’Italia: il Mojo Station Blues Festival. Come autore pubblica, nel 2014 in Spagna, la graphic-novel “Mariem Hassan – Soy Saharui”, pubblicata nella versione italiana con il titolo “Mariem Hassan – Io Sono Saharaui”.

Date messa in onda:

  1. Sabato 29 e domenica 30 aprile
  2. Sabato 6 e domenica 7 maggio

Articolazione delle puntate:

  1. Sabato 29 aprile: Serbariu – Carbonia
  2. Domenica 30 aprile: Monteponi – Iglesias
  3. Sabato 6 maggio: Montevecchio – Guspini
  4. Domenica 7 maggio: Carbosulcis – Nuraxi Figus

L’orario di trasmissione va dalle ore 14.30 alle ore 15.00.

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Nuovo appuntamento con la Rassegna “Carbonia Scrive”: mercoledì 26 aprile, alle ore 18.30, presso la Biblioteca Comunale di Carbonia, in viale Arsia, con la presentazione del libro “Senza sole né stelle – Storie di minatori e miniere nella città più giovane d’Italia” del giornalista Sandro Mantega.

Alla presentazione, curata da Antonangelo Casula, già sindaco di Carbonia e sottosegretario di Stato delle Finanze, sarà presente l’autore ed i protagonisti del libro, il sindaco Paola Massidda, l’assessore della Cultura Emanuela Rubiu, il Direttore regionale del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema Paolo Serra e Salvatore Fozzi (Edizioni Della Torre). Letture di Agostina Littarru e Maria Giovanna Musa (Operatrici Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis).

La prima drammatica marcia per il lavoro nella storia del movimento operaio sardo è lo sfondo nel quale si muovono i protagonisti di “Senza sole né stelle”. Le loro vicende offrono uno spaccato di vita della Carbonia degli anni ‘60, la città più giovane d’Italia, fondata nel 1938 per sfruttare i giacimenti di carbone. La costruzione della città, il duro lavoro nelle gallerie, le proteste, la paura, l’angoscia, il lutto, la precarietà, le speranze e le disillusioni, affiorano dai racconti di minatori, sindacalisti, amministratori, mogli e figli. Sono loro gli interpreti di un’epopea destinata a lasciare una traccia indelebile nella storia della Sardegna.

Sandro Mantega, giornalista professionista, è nato a Villamassargia nel 1947, ma ha sempre vissuto a Carbonia. Nel 1968, dopo il diploma di scuola media superiore e alcuni anni di studio nella facoltà di Fisica nell’Università di Cagliari, ha intrapreso l’attività giornalistica come corrispondente de L’Unione Sarda da Carbonia e dal Sulcis. Il suo ultimo incarico è stato quello di Caposervizio delle redazioni di Carbonia e Iglesias del quotidiano con cui continua a collaborare.

E’ stato anche corrispondente dell’ANSA e di Rai 3. Ha fondato e diretto le testate giornalistiche di diverse emittenti radiofoniche e televisive private.

Al suo attivo numerose collaborazioni con le reti nazionali della Rai, con settimanali e periodici nazionali e regionali.

Con “Senza sole né stelle” è alla sua prima esperienza da scrittore. Dal libro ha tratto il documentario “Carbonia 10 aprile 1965, una marcia per la vita”.

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Cent’anni fa, esattamente il 26 marzo 1917, nasceva a Iglesias Pietro Cocco, sindaco di Carbonia, dirigente politico e sindacale. Si sono ritrovati in tanti, questo pomeriggio, nella sala Astarte della Grande miniera di Serbariu, per ricordare la straordinaria figura di quello che viene ancora oggi considerato da tutti “IL SINDACO DI CARBONIA”, città che ha guidato da primo cittadino per oltre vent’anni in due fasi diverse, e alla quale ha dedicato gran parte della sua vita, caratterizzata dal duro lavoro in miniera fin da giovanissimo, ancora minorenne, dalle durissime lotte per la difesa dei diritti dei lavoratori negli anni del fascismo e dal confino. Città per la quale ha rinunciato al Consiglio regionale, nel quale era stato eletto. C’erano parlamentari, consiglieri regionali, sindaci, amministratori, sindacalisti e tanti amici che lo hanno conosciuto e in molti casi ne hanno condiviso per periodi più o meno lunghi le esperienze.

E’ stato Salvatore Figus, oggi operatore culturale ma negli anni giovanili impegnato in politica e poi anche amministratore comunale, dopo il breve saluto del sindaco di Carbonia, Paola Massidda, a presentare il primo ricordo della figura di Pietro Cocco. Salvatore Figus ha posto in evidenza anche il grande lavoro organizzativo svolto da Mario Zara, presidente dell’associazione “Amici della miniera”, che per problemi personali non ha potuto partecipare all’incontro. E’ toccato poi a Paola Atzeni, antropologa, docente universitaria ed assessore per diversi anni al fianco di Pietro Cocco; Enrico Pasqui, ex dirigente sanitario dell’ospedale Sirai di Carbonia, guidato per diversi anni da Pietro Cocco; tre ex sindaci: Antonio Saba, Giuseppe Casti e Antonangelo Casula.

In sala è stata proiettata una delle ultime interviste, realizzata nel 2007 da Paola Atzeni, dalla quale è emersa la grande visione politica di Pietro Cocco, allora 90enne, che ha tracciato un quadro della situazione politica nazionale di quegli anni, rimarcando la grande delusione per l’esperienza di governo del Centrosinistra, dalla quale si aspettava un’impronta diversa sia in politica interna sia in politica estera.

Sono intervenuti inoltre l’on. Antonello Mereu, consigliere comunale di opposizione nelle consiliature guidate da Pietro Cocco, che ha sottolineato la sua grande abilità nel tenere unito l’intero Consiglio comunale, con grande rispetto e considerazione del ruolo dei consiglieri di opposizione, sulle grandi scelte ritenute utili all’interesse della città e del territorio ed il rammarico per l’amara conclusione della sua esperienza amministrativa; il figlio Sergio, che ha ringraziato tutti i presenti per aver voluto rendere omaggio alla memoria del padre Pietro, oltre trent’anni dopo la conclusione della sua esperienza politica e amministrativa; il giornalista Sandro Mantega che ha ricordato alcuni passaggi di una sua intervista pubblicata nel 2007 su L’Unione Sarda; e, infine, Salvatore Cherchi, ex parlamentare, sindaco di Carbonia e presidente della provincia di Carbonia Iglesias, che ha concluso l’incontro.

La seconda giornata dedicata al ricordo di Pietro Cocco a cent’anni dalla nascita, è prevista domenica 26 marzo con la proiezione del film “La terra dentro”, di Stefano Obino, nella sala della Fabbrica del Cinema, nella Grande miniera di Serbariu. La presentazione del film, prodotto cinque anni fa, della durata di 72′, verrà curata da Andrea Contu e sarà preceduta dall’intervento di Fabio Desogus, autore del libro “Pietro Cocco. Il minatore antifascista di Iglesias diventato sindaco di Carbonia”. Interverranno la famiglia Cocco e l’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Emanuela Rubiu.

                                         

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Proseguono, nella sede del Liceo Classico di via Brigata Sassari, le attività della Lutec (Libera Università della Terza Età Carbonia) che da anni collabora con il comune di Carbonia. Nella programmazione dei mesi di marzo, aprile e maggio, sono state inserite numerose lezioni, a cui si aggiungono, laboratori di musica e teatro, corsi di ginnastica e inglese, viaggi culturali ed eventi teatrali.

Gli incontri in programma abbracciano diverse discipline: storia, storia della Sardegna e del territorio, filosofia, storia dell’arte, letteratura, diritto, archeologia e geologia.

Il prossimo incontro è in programma domani, martedì 7 marzo, con inizio alle 16.30, sul tema “Storia del territorio – 10 aprile 1965: la marcia per la vita”, con relatore il giornalista Sandro Mantega.

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Domenica sera un Teatro Centrale pieno in ogni ordine di posti ha ospitato la proiezione della prima del film-documentario “Carbonia, 10 aprile 1965 – una marcia per la vita”, organizzata dal Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema, con la collaborazione del comune di Carbonia, nell’ambito dei festeggiamenti per il 78° anniversario della nascita di Carbonia.

Il film nasce da un’idea del giornalista Sandro Mantega ed è stato realizzato presso la Fabbrica del Cinema di Carbonia dagli operatori audiovisivi del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis (S.B.I.S.) – Società Cooperativa Progetto S.C.I.L.A. Il film, in poco meno di 40 minuti, attraverso la testimonianza di alcuni protagonisti, ricostruisce quanto accaduto tra il 10 e il 15 aprile del 1965, quando 200 minatori partirono a piedi dalla Miniera di Serbariu, con destinazione Cagliari, per rivendicare il passaggio all’ENEL.

La marcia ha rappresentato uno dei momenti più drammatici della lotta per la sopravvivenza di Carbonia.

Accanto alle testimonianze degli ex minatori, filmati e fotografie d’epoca, molti dei quali erano presenti alla proiezione.