22 November, 2024
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Campidano, Sarrabus, Gerrei, Trexenta e Marmilla sono le zone del Sud Sardegna più colpite dall’ondata di caldo di questi ultimi giorni. Una situazione che sta già creando notevoli danni alle aziende agricoli e ai produttori, e che mette a rischio la prossima vendemmia.
«C’è grandissima sofferenza sui campi per colpa di queste ondate di calore che hanno messo a rischio tante colture e, di conseguenza, i guadagni di molte aziende agricole del Sud Sardegnasottolineano presidente e direttore di Coldiretti Cagliari, Giorgio Demurtas e Luca Sabanei prossimi giorni si avrà la conta dei danni ma già ora la fotografia dei campi è davvero preoccupante. Anche per questo chiediamo alla Regione un intervento per lo stato di calamità già in queste settimane molti sindaci lo stanno dichiarando a livello locale, per una situazione in divenire e con grandissime incognite.»
«Siamo seriamente preoccupati per la condizione dei nostri vitigni e dell’uvacommenta Sandro Murgia esponente della Cantina di Dolianova una delle realtà più importanti del Sud dell’isola, oltre che dirigente Coldiretti i nostri agronomi sono in campo questi giorni per capire e quantificare i danni, ma già sono evidenti i contraccolpi sull’uva messa in grave difficoltà dalle punte di calore che nella nostra zona hanno sfiorato i 50 gradi sul campo quello che nelle ultime ore sembrava essersi salvato adesso è in forte sofferenza e anche per questo siamo preoccupati per quello che potrà accadere al resto della produzione nelle prossime settimane.»
Identiche difficoltà per l’ortofrutta: «I nostri campi di angurie e meloni sono stati completamente compromessi dall’elevato colpo di calore delle ultime settimane che ha danneggiato i frutti ancora crudi e che non matureranno piùaggiunge Marcello Curreli, agricoltore Coldiretti di una azienda a San Gavinoabbiamo subito una perdita che tocca il 90% della produzione di queste tipologie e non riusciremo a raccogliere quasi nulla con le piante collassate e che non riescono a portare a termine le maturazioni».
«La situazione è pessimasottolinea Tonio Mereu, produttore di Assemini di Campagna Amica Coldirettisiamo abituati alle botte di calore che durano pochi giorni, come succede spesso in estate, ma con questi picchi che proseguono per settimane, tutto si deperisce a discapito di produzioni e qualità a causa di questo abbiamo dovuto terminare la produzione quasi un mese prima rispetto al solito con un relativo calo del fatturatoconclude Mereu il pomodoro è una delle colture più in sofferenza ma ne risentono tutte le colture, se pensiamo che il cetriolo è praticamente introvabile.»
«Stiamo riducendo drasticamente gli orari di lavoro, terminando non oltre le 11.00 della mattinaprecisa Maurizio Murru, agricoltore Coldiretti – così non si riescono a seguire come si dovrebbero le lavorazioni sui campi. Le colture precoci, prossime al taglio, sono perlopiù bruciate con una perdita molto forte di fatturato ora stiamo piantando i carciofi per la prossima annata, ma il terreno è talmente caldo che siamo preoccupati per come potranno sopravvivere gli occhielli. Il rischio è che con l’acqua e il gran caldo del terreno la pianta alla fine possa seccare.»
Antonio Caria

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E’ stato firmato ieri sera nella sala Giunta di Viale Trento, dall’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, con la presidente dell’Unione Lucia Meloni e i sindaci del territorio coinvolto (Barrali, Dolianova, Donori, Serdiana, Settimo San Pietro, Soleminis), il primo progetto della nuova Programmazione Territoriale della Regione, presentato dall’Unione di Comuni Parteolla-Basso Campidano, per il quale sono stati stanziati quattro milioni di euro.
Trecentomila euro sono subito disponibili per la creazione di un Club di prodotto ovvero di una rete di imprese che lavori a un’offerta turistica, enogastronomica, esperienzale ed escursionistica ben definita. L’obiettivo del progetto, finanziato con soldi europei, è infatti incrementare la competitività turistica del territorio, puntando sulle eccellenze locali, trasformandole in una leva per promuovere l’intero sistema economico territoriale e aiutando le imprese a imporsi sui mercati nazionali e internazionali.
Alla firma del progetto erano presenti anche gli imprenditori Sandro Murgia delle Cantine Dolianova e Vittorio Tomasiello di Argiolas formaggi.
«Un progetto di sviluppo locale estremamente interessante, nel quale le imprese del territorio sono coinvolte dal primo momento e che punta molto sulle eccellenze dell’agroalimentare locale – ha detto il vicepresidente della Regione -. Intorno a queste eccellenze, a questi valori della cultura locale si costruisce un percorso di ricettività, di ristorazione, di capacità del territorio di crescere e svilupparsi. Questa è esattamente l’essenza della nostra programmazione territoriale: i territori propongono, la Regione valuta e in tempi brevi si arriva alla firma e al finanziamento. Questo progetto sicuramente porterà un valore aggiunto al territorio e darà anche ai giovani l’opportunità di avere possibilità di lavoro. Non stiamo finanziando una serie di infrastrutture e opere pubbliche ma proposte concrete che puntano allo sviluppo economico del territorio, che si fa con le imprese che sanno stare sul mercato. È questa la scommessa che portiamo avanti oggi.»
Il direttore del Centro Regionale di Programmazione, Gianluca Cadeddu, sottolinea l’originalità della proposta del Parteolla-Basso Campidano. «Di progetti ne ho visti molti in questi anni, e questo è davvero diverso dagli altri. Amministratori e imprenditori locali sono ben consci delle potenzialità del loro territorio, sono concentrati sul progetto e puntano molto su questo per rilanciarne l’economia». Un territorio «dalle enormi potenzialità con una concentrazione di imprese molto valide che sono delle vere e proprie eccellenze a livello regionale e una percentuale di residenti in età lavorativa molto alta, intorno al 72% – ha detto Lucia Meloni, nella doppia veste di presidente dell’Unione e sindaco di Donori -. Abbiamo firmato questo progetto in tempi brevissimi, ora siamo pronti a partire».
I prossimi accordi di programma che si avviano alla chiusura sono quelli con le Unioni di Comuni Ogliastra, Parte Montis e Alta Gallura, che vanno ad aggiungersi a quello dell’Alta Marmilla finanziato con la Strategia nazionale per le aree interne e ai tre Interventi Territoriali Integrati da 15 milioni ciascuno per Cagliari, Sassari e Olbia.
Programmazione Territoriale