22 November, 2024
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Il festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” propone lunedì 2 settembre uno degli appuntamenti più attesi della XXXIV edizione. Sono previsti i consueti due set; la serata sarà aperta dall’atteso concerto di Giovanni Allevi e prenderà il via alle ore 21.30. Sarà poi il turno della Sardina Instabile Orchestra, un altro grande progetto originale che si realizza all’interno e per “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”. Una sfida, dedicata al compianto Carlo Mariani, cultore delle launeddas e maestro di questo strumento, che è stata raccolta da tre grandi artisti davvero significativi per la Sardegna Alberto Balia, Sandro Satta e Paolo Carrus che hanno messo a servizio di questo nuovo progetto le loro composizioni orchestrali. E proprio di ardite tessiture orchestrali può parlarsi se si considera che l’intero progetto è stato studiato per includere all’interno di una grande orchestra tre suonatori di launeddas che a loro volta sono stati allievi del grande maestro Carlo Mariani. Un chitarrista, un sassofonista ed un pianista che hanno messo a punto un lavoro originale e quanto mai audace, di connessione ed intreccio tra il patrimonio musicale sardo e il metodo d’improvvisazione di matrice jazzistica, il tutto amalgamato col suono delle launeddas che daranno vita ad un racconto musicale costituito dal flusso sonoro del passato e dalla musica jazz contemporanea sino a toccare il Porgy and Bess, tema centrale della rassegna di quest’anno, da cui tutti i progetti hanno preso spunto ed ispirazione.

 

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E’ stata presentata questa mattina, nella sala conferenze della Mem Mediateca del Mediterraneo, a Cagliari, la XXXIV edizione della rassegna “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”. Con il presidente dell’associazione culturale Punta Giara Paolo Francesco Sodde e la responsabile della comunicazione Enrica Lotta (il direttore artistico Basilio Sulis non ha potuto partecipare per una leggera indisposizione), erano presenti Marco Zusa, vice-sindaco di San Giovanni Suergiu (uno dei tre Comuni in cui si svolgeranno i concerti e le attività collaterali; il comune di Masainas, i cui rappresentanti non hanno potuto presenziare per impegni di lavoro, ha mandato un messaggio di saluto; il comune di Sant’Anna Arresi, sede storica ed ancora principale del Festival, i cui nuovi amministratori sono stati eletti domenica 16 giugno, non era presente), Graziano Milia in rappresentanza della Fondazione di Sardegna, ed alcuni membri delle associazioni che compongono il Sardinia Jazz Network.

La Rassegna anche quest’anno si svolge sotto l’alto Patrocinio della Presidenza del Consiglio e della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna, con l’apporto fondamentale dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo, dell’assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato  della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna.
Paolo Sodde Francesco, presidente e componente del direttivo dell’Associazione, dopo il saluto iniziale a nome dell’Associazione Culturale Punta Giara, ha portato i saluti del direttore artistico nonché fondatore del Festival Basilio Sulis, ed ha sottolineato come nonostante i quasi sette lustri di Festival e tantissime difficoltà di carattere finanziario, lo spirito degli organizzatori sia rimasto immutato e sempre fertile, e continua ad animare la vita e le scelte artistiche dell’Associazione culturale Punta Giara lungo il percorso intrapreso, con passione, curiosità e seguendo la contemporaneità sia sotto l’aspetto dell’evoluzione musicale sia dei mutamenti sociali.
Ha poi preso la parola Graziano Milia, rappresentante della Fondazione di Sardegna, che ha sottolineato quanto un evento culturale della portata del Festival di Sant’Anna Arresi costituisca un momento importante di valorizzazione della cultura dei nostri territori. Graziano Milia ha posto poi l’accento sul significato del finanziamento concesso a manifestazioni importanti come questa che hanno raggiunto, negli anni, rilevanza internazionale e si sono fatte bandiera della Sardegna nel mondo. Lo sforzo della Fondazione, ha aggiunto, è quello di ripartire risorse, con l’intento di finanziare la cultura sul territorio e per il territorio e, nel contempo, tutelare ed agevolare manifestazioni come questa, che rendono ai territori ed ai sardi tutti, un riconoscimento di respiro internazionale, con l’obiettivo di mantenere intatto un patrimonio di così grande rilevanza per la Sardegna.
Il vice sindaco di San Giovanni Suergiu, Marco Zusa, ha portato i saluti della sua Amministrazione ed ha sottolineato come la collaborazione con il Festival di Sant’Anna Arresi abbia sin dagli anni passati consentito di organizzare concerti nella sede dell’antica chiesa romanica di Palmas Vecchio e come questo evento stia crescendo in numeri ed interesse, di anno in anno.
Enrica Lotta, responsabile della comunicazione dell’Associazione Punta Giara, entrando nel “cuore” del Festival di quest’anno, “The New Sound of the Porgy and Bess”, ha spiegato in dettaglio come, partendo da questa celebre e controversa opera americana, si sia approdati ad affrontare temi assai moderni e spinosi quali l’integrazione, la solidarietà ed i diritti umani. Enrica Lotta ha spiegato inoltre come gli artisti del Festival siano stati chiamati a sviluppare questo tema in modo assolutamente libero e come la scommessa del Festival numero trentaquattro, sia proprio quella di puntare sulla libertà artistica e creativa degli artisti e scoprire poi con curiosità quello che sarà il colorato risultato finale.
Durante la presentazione del tema e del programma dettagliato del Festival, sono stati trasmessi i messaggi di Rob Mazurek, jazzista di riconosciuta fama mondiale (protagonista già un anno fa di alcuni concerti indimenticabili, come quello tenuto sulla spiaggia di Is Solinas con Gabriele Mitelli), e di Greg Tate, il direttore della Burnt Sugar Archestra Chamber, che direttamente dagli Stati Uniti hanno descritto brevemente il senso della loro partecipazione al Festival ed il significato dei loro progetti.
Il musicista Paolo Carrus, infine, ha offerto un suo pensiero sul Festival di Sant’Anna Arresi e sul progetto che quest’anno porterà con Alberto Balia e Sandro Satta, la Sardinia Instabile Orchestra, che vedrà anche la presenza di tre suonatori di launeddas.
   

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Si conclude questa sera la XXXIII edizione del festival “AI Confini tra Sardegna e Jazz”. Alle 20.45, davanti alla Chiesa romanica di Palmas Vecchio a San Giovanni Suergiu, è in programma “The long Canes”, progetto originale interamente prodotto dall’Associazione Culturale Punta Giara in ricordo di Carlo Mariani, prematuramente scomparso, virtuoso straordinario di launeddas, che non era sardo, come lo strumento avrebbe fatto supporre, bensì un romano che, durante un viaggio in Sardegna, venne letteralmente folgorato da questo strumento, diventandone un acuto e formidabile sperimentatore. Utilizzò spesso le launeddas in contesti differenti da quelli tradizionali, aprendo le stesse a contesti e prospettive totalmente nuove ed inaspettate e recuperando uno degli strumenti più antichi del Mediterraneo.

L’Associazione Punta Giara, organizzatrice del Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, gli rende omaggio ed intende ricordarlo con lo spettacolo dal titolo “The Man of the Long Canes” dove lo straordinario quartetto composto da Sandro Satta al sax, Bruce Ditmas (Atlantic City – New Jersey) alla batteria, Antonello Salis, piano e fisarmonica, e Paolo Damiani al violoncello, si esibirà in suo onore.

Chi ha assistito ieri alla penultima serata del Festival, per la forzata assenza del gruppo Lonnie Smith Trio che non è arrivato a Sant’Anna Arresi a causa di problemi di trasferimenti aerei internazionali il gruppo Lonnie Smith Trio, ha potuto ammirare Sandro Satta ed Antonello Salis, esibitisi eccezionalmente in duo, dopo il concerto dei giovani musicisti sardi del gruppo The Blackstones.

                   

             

            

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A causa di problemi di trasferimenti aerei internazionali il gruppo Lonnie Smith Trio, non potrà essere presente questa sera sul palco di Piazza del Nuraghe, nell’ottava e penultima serata del XXXIII festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”La nuova programmazione odierna prevede The Blacktones e, a seguire, Sandro Satta e Antonello Salis Duo.

Chi volesse richiedere il rimborso parziale della quota dell’abbonamento acquistato, potrà farlo inviando una richiesta vai e-mail al seguente indirizzo: comunicazione@santannarresijazz.it .

Ieri sera la spiaggia di Is Solinas ha ospitato il concerto al piano solo di Alexander Hawkins. Il folto pubblico, presente nonostante le condizioni meteo non proprio favorevoli, ha apprezzato molto l’esibizione del 37enne pianista di Oxford, che ha concluso così la sua partecipazione al XXXIII festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, che lo ha visto protagonista in tre delle nove serate.

In serata, sul palco di piazza del Nuraghe, si sono esibiti prima gli A-Septic, interessante duo italiano fortemente influenzato dalla musica armena e russa e gli Snake Platform orchestra proveniente dal Conservatorio di Cagliari da tempo oramai portatrice di progetti assolutamente originali e tutti sardi.

Ricordiamo che la XXXIII edizione del festival “AI Confini tra Sardegna e Jazz” si concluderà domenica sera, alle 20.45, davanti alla Chiesa romanica di Palmas Vecchio a San Giovanni Suergiu, con “The long Canes”, progetto originale interamente prodotto dall’Associazione Culturale Punta Giara in ricordo di Carlo Mariani, prematuramente scomparso, virtuoso straordinario di launeddas, che non era sardo, come lo strumento avrebbe fatto supporre, bensì un romano che, durante un viaggio in Sardegna, venne letteralmente folgorato da questo strumento diventandone un acuto e formidabile sperimentatore. Utilizzò spesso le launeddas in contesti differenti da quelli tradizionali, aprendo le stesse a contesti e prospettive totalmente nuove ed inaspettate e recuperando uno degli strumenti più antichi del Mediterraneo. L’Associazione Punta Giara gli rende omaggio ed intende ricordarlo con lo spettacolo dal titolo “The Man of the Long Canes” dove lo straordinario quartetto composto da Sandro Satta al sax, Bruce Ditmas alla batteria, Antonello Salis, piano e fisarmonica, e Paolo Damiani al violoncello si esibirà in suo onore.

                

 

                

 

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A causa di problemi di salute del Maestro Tyshawn Sorey, la programmazione della giornate del festival “Ai confinata Sardegna e Jazz” nella data di domani, 7 settembre, subirà le seguenti modifiche: A-Septic e Snake Platform Extendet. Il progetto Conduction n. 200 sarà invece rimandato a data da destinarsi, anche in attesa di un miglioramento delle condizioni di salute del Maestro. Questo progetto sarà realizzato nel prossimo autunno a Cagliari. 

A seguito di questi eventi, pertanto, il concerto degli Snake Platform sarà anticipato al 7 settembre anziché tenersi il 9 settembre. Annullati quindi il concerto in piazza del Nuraghe del 9 settembre, la manifestazione troverà la sua conclusione sempre il 9 settembre con il concerto a San Giovanni Suergiu, in località Palmas Vecchio, presso la Chiesa romanica, dove si esibiranno Sandro Satta, Bruce Ditmas, Antonello Salis e Paolo Damiani nel progetto “The man of the long canes”, in omaggio a Carlo Mariani.

Per chi volesse richiedere il rimborso parziale della quota del biglietto acquistato per la data del 7 settembre l’associazione culturale Punta Giara prega l’invio di una richiesta vai e-mail al seguente indirizzo: comunicazione@santannarresijazz.it . 

Ieri, intanto, il Festival ha vissuto una serata indimenticabile. Prima il concerto di Rob Mazurek e Gabriele Mitelli, al tramonto, sulla spiaggia di Is Solinas. Rob Mazurek prima ha interpretato un brano con i piedi nell’acqua, rivolto verso l’orizzonte, poi ha concluso l’esibizione, immergendosi interamente in acqua con Gabriele Mitelli, fino quasi a scomparire, in un’atmosfera “magica”.

La serata in piazza del Nuraghe è iniziata con i Sant’Anna Arresi Black Quartet (David Murray al sax, Jaribu Shahid al contrabbasso, Chad Taylor alla batteria e James Brandon Lewis al sax); ed è proseguita con il Pride Of Lions, quartetto formato da Joe McPhee (sax), Daunik Lazro (sax), Jousha Abrams (basso), Guillaume Séguron (basso) e ancora Chad Taylor (batteria)

La sesta serata, alle 21.30, inizierà con la ONG “crash”, formata da Gabriele Mitelli alla tromba, Gabrio Baldacci alla chitarra, Enrico Terragnoli al basso e Cristiano Calcagnile alla batteria; sarà poi la volta di Alexander Hawkins Quartet, anch’egli presenza amata dal Festival, con questo nuovo progetto in quartetto, con Elaine Mitchener alla voce, Neil Charles al contrabbasso e, infine, Stephen Davis alla batteria.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217429280431876/

 

                                                                          

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Il fisarmonicista e pianista Antonello Salis, in duo con il sassofonista Sandro Satta, e ancora il chitarrista Massimo Ferra, in trio con Massimo Tore e Roberto Migoni. Sono questi domani (sabato 28 luglio) i pezzi forti della seconda giornata di Seui in musica, la tre giorni tra jazz, teatro, mostre e riscoperta del territorio organizzata nel centro della Barbagia di Seulo dall’associazione Kromatica in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari.

La giornata prende il via alle 11.00, nel Centro Polivalente, dove sarà inaugurata la mostra fotografica di Jazz moments, cinque anni di Seui in musica raccontati per immagini. Alle 12.00 l’appuntamento è al Biondo Bar, per l’Aperimusic: aperitivo con la piacevole compagnia della musica suonata da Martina Garau (voce) e Gianluca Tozzi (Chitarra).

Nel pomeriggio (alle 17,30) nel Centro Polivalente sarà presentato il libro di Simone Cavagnino e Claudio Loi “Sardegna, jazz e dintorni”, il panorama sardo del jazz raccontato nelle interviste del giornalista Simone Cavagnino, arricchite dalle splendide immagini di Giulio Capobianco, Flavia Matta e Paolo Piga.

Alle 19.00 si ricomincia a suonare: salgono sul palco gli Angiolini Bros Spiral Quartet (Andrea Angiolini, Alessandro Angiolini, Emanuele La Barbera e Pierpaolo Frailis). Ancora musica per l’aperitivo delle 20, questa volta all’M Cafè: il momento sarà accompagnato dalle note suonate da Federica Dessì ed Alessandro Bardi, mentre alle 21.00 si esibisce il Massimo Ferra Trio. Alle 22.00 chiusura di serata col botto grazie all’attesissimo concerto del duo composto da Antonello Salis e Sandro Satta, seguito alle 23.00 dall’esibizione della formazione cagliaritana BeFunk, gruppo fusion guidato da Andrea Buffa alle tastiere.

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Un lungo fine settimana fatto di jazz, ma anche di mostre, convegni, teatro, visite alla scoperta del territorio e lezioni di propedeutica musicale per i più piccoli. Dal 27 al 29 luglio ritorna Seui in musica, appuntamento giunto alla quinta edizione, pensato per animare il più importante centro della Barbagia di Seulo.

Organizzata dall’associazione culturale Kromatica, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, la manifestazione ha per direttori artistici due studenti seuesi dell’istituzione musicale cagliaritana: Luigi Murgia e Fabrizio Mura. Che per l’occasione hanno pensato a un programma in cui il jazz si apre alle contaminazioni e alle collaborazioni e in cui figurano diversi nomi di sicuro richiamo: dal fisarmonicista e pianista Antonello Salis, che la sera del 28 luglio si esibirà in duo con Sandro Satta, al trio RedNeko Plane, di scena il 27 luglio, sino ad Attilio Berni, che salirà sul palco il 29 luglio,  passando per i Pork Explosion, considerata tra le più interessanti formazioni del panorama jazzistico isolano, la cui esibizione è attesa per il 27 luglio. Per la prima volta a SeuInMusica ci sarà una masterclass di improvvisazione e musica d’insieme curata dal pianista Alessandro Di Liberto.

In tutto saranno una quindicina le formazioni che da mattina a sera si esibiranno nella suggestiva piazza San Giovanni, nel centro storico di Seui, in una no-stop musicale che sarà presentata dall’esperto di jazz Sam Sollai. Ci saranno anche formazioni composte da giovani studenti e docenti del Conservatorio che proporranno al pubblico i loro progetti originali.

Accanto alla musica, la manifestazione propone anche un ricco cartellone di iniziative collaterali: come la mostra fotografica “Jazz moments 5 anni di Seuinmusica”, che ripercorre i momenti più suggestivi dei cinque anni del festival.

Venerdì 27 luglio a inaugurare l’edizione 2018 di Seui in musica sarà, alle 19.00, la Rivolta del creato, formazione composta da Luca Cocco, Juri Deidda, Adriano Sarais, Emanuele La Barbera ed Enrico Locci. Alle 21 si prosegue con i Freak Motel (Andrea Sanna, Matteo Sedda, Andrea Parodo e Nicola Vacca) mentre alle 22.00 è la volta dei RedNeko Plane, formazione composta da Marco Scipione, Jimmi Straniero e Alessandro Ferrari.

In chiusura di serata, alle 23.00, arriva l’attesa esibizione dei Pork Exposion, ai quali, per l’occasione si affiancherà il sassofonista Nicola Piras.

La giornata di sabato si apre alle 11.00, nel Centro Polivalente, con l’inaugurazione della mostra fotografica di Jazz moments. Alle 12.00 l’appuntamento è al Biondo Bar, per l’Aperimusic: aperitivo con la piacevole compagnia della musica suonata da Martina Garau (voce) e Gianluca Tozzi (Chitarra). Nel pomeriggio si riprende con uno spazio dedicato alla presentazione del libro, curato da Simone Cavagnino e Claudio Loi, “Sardegna, Jazz e dintorni”. Alle 19.00, si ricomincia a suonare: salgono sul palco gli Angiolini Bros Spiral Quartet (Andrea Angiolini, Alessandro Angiolini, Emanuele La Barbera e Pierpaolo Frailis). Ancora musica per l’aperitivo delle 20.00, questa volta all’M Cafè: il momento sarà accompagnato dalle note suonate da Federica Dessì ed Alessandro Bardi, mentre alle 21.00 si esibisce il Massimo Ferra Trio (Massimo Ferra, chitarra, Massimo Tore, basso e Roberto Migoni, batteria). Alle 22.00 i riflettori sono tutti per l’esplosivo duo composto da Antonello Salis e Sandro Satta, mentre alle 23.00 è il momento dell’esibizione della formazione cagliaritana BeFunk, gruppo fusion guidato da Andrea Buffa alle tastiere.

Domenica si comincia alle 11.00 nel Centro Polivalente con la presentazione del libro per ragazzi “Vera Mongolfiera”, edito da Artetica. L’appuntamento è seguito, alle 12.00 all’M Café, dall’esibizione del duo formato da Martina Garau e Gianluca Tozzi.

Matteo Scano, Lanfranco Olivieri, Filippo Bianchini nell’appuntamento delle 19.00 apriranno i concerti di quest’ultima giornata in cui, alle 20, non mancherà l’aperitivo musicale al Biondo Bar.

Alle 21.00 arrivano l’attesissima formazione Longuettes, formata da Michela Mura, Daniela Puggioni, Silvia Follesa ed Andrea Murtas che per l’occasione saranno affiancati dal contrabbassista Andrea Lai e dal batterista Andrea Murtas.

Alle 22.00 la magia del sassofono raccontato e suonato dal musicista e collezionista Attilio Berni che, nel 1995, è rientrato dal viaggio di nozze in America portandosi dietro un container con 200 sassofoni.

Durante la tre giorni di musica sarà possibile andare alla scoperta dei luoghi più suggestivi del paese grazie alle visite guidate che permetteranno di ammirare, tra l’altro, la Palazzina in stile liberty, la Casa Farci, il Carcere spagnolo e la Galleria Civica. Per i più piccoli ci sarà la possibilità di partecipare ai corsi di propedeutica musicale tenuti da Andrea Sanna ed Andrea Parodo.

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Terzo concerto in cartellone per JazzAlguer, la rassegna organizzata ad Alghero dall’associazione culturale Bayou Club-Events con la direzione artistica di Paolo Fresu; ed è uno degli appuntamenti più originali e attesi quello in programma sabato 24 febbraio al Teatro Civico: la riunione, per una sera e per la prima volta dopo lungo tempo, di un gruppo nato proprio ad Alghero nel lontano 1973 e divenuto tra i più interessanti nel panorama jazzistico italiano di quegli anni: i Cadmo, un trio formato dal pianista Antonello Salis, dal bassista Riccardo Lay e dal batterista Mario Paliano. Il trasferimento a Roma, un’intensa attività concertistica, gli album “Boomerang” (1977) e “Flying over Ortobene Mount on July Seventy Seven” (1979), incontri e collaborazioni, segnano le tappe principali delle successive stagioni del trio (poi quintetto con il sassofonista Sandro Satta ed il trombonista Danilo Terenzi). Dopo lo scioglimento del gruppo, nel 1982, i suoi componenti hanno proseguito su binari differenti i rispettivi percorsi artistici che sabato 24 febbraio si incrociano nuovamente ad Alghero per una Cadmo Reunion proprio là dove tutto era cominciato quarantacinque anni prima.

Il concerto, come sempre, è a ingresso libero; ma data la capienza limitata del Teatro Civico, chi volesse assistere alla serata dovrà munirsi dei biglietti gratuiti che saranno messi a disposizione del pubblico (tre al massimo per persona) mercoledì prossimo, 14 febbraio, presso Lo Quarter, in largo San Francesco, dalle ore 18.00 alle 19,30.

Anche stavolta, trenta biglietti saranno riservati ai non residenti in provincia di Sassari, che potranno prenotarli – sempre mercoledì 14 e negli stessi orari – inviando la richiesta (insieme alla copia di un documento di identità) via mail all’indirizzo jazzalguer@gmail.com per poi ritirarli la sera del concerto, dalle 18.00 alle 19.00, presso Lo Quarter. Sempre qui, sabato 24 alle 18.00, prima di salire sul palco del Teatro Civico, un altro appuntamento attende Antonello Salis, Riccardo Lay e Mario Paliano, che incontreranno il pubblico in una chiacchierata con il giornalista Giacomo Serreli, volto noto dell’emittente televisiva sarda Videolina e profondo conoscitore della musica in Sardegna, e con Salvatore Maltana, coordinatore artistico di JazzAlguer.