22 November, 2024
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Ieri è entrata nel vivo, a Macomer, la 17ª edizione della Mostra regionale del libro in Sardegna, promossa e organizzata dall’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dal comune di Macomer d’intesa e con la collaborazione progettuale dell’AES (Associazione Editori Sardi), insieme al Centro Unla e a Verbavoglio Libreria Emmepì.

La manifestazione si è aperta con la sesta edizione del Premio internazionale intitolato al grande illustratore nativo di Macomer Ennio Zedda, nella consapevolezza che una parte importante della cultura sarda passa attraverso la grafica applicata. A ricevere l’importante riconoscimento, promosso dal Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari e che rientra tra le iniziative AES della Mostra, sono stati due nomi emergenti capaci di far valere il proprio talento oltre i confini dell’isola: Francesco Liori di Cagliari per la sezione illustrazione, e Sandru Dessì di Armungia per quella dedicata al fumetto.

Subito dopo, lo sceneggiatore Bepi Vigna ha presentato il suo corto d’animazione “Nausicaa. L’altra Odissea”, un’opera realizzata insieme al talentuoso disegnatore Andrea Serio tra fumetto d’autore e montaggio cinematografico. Il cortometraggio è stato proiettato di fronte a un folto pubblico di giovani e studenti, affascinati dalla rilettura di uno dei più celebri racconti della storia attraverso lo sguardo di una protagonista femminile.

“S’òmine chi prantaiat arbures”, che è la traduzione in sardo di uno dei più celebri libri dello scrittore francese Jean Giono, è stata invece la prima presentazione della serata al Padiglione Filigosa, per gli incontri con gli autori della sezione “Tra Isola e mondo”. L’agile volume edito da Papiros è stato illustrato da Diego Corraine, accompagnato dal giornalista Salvatore Taras, che ha moderato i successivi appuntamenti della serata.

Molto seguita è stata la presentazione di “Mariano IV d’Arborea. La guerra nel Medio Evo in Sardegna”, Condaghes Edizioni. La personalità di Mariano, padre di Eleonora d’Arborea, figura spesso poco conosciuta ma importantissima per il medioevo sardo, è stata esposta magistralmente dall’autore Andrea Garau, che ne ha inquadrato il periodo storico, i collegamenti con le altre corti del Mediterraneo e d’Europa, e le vicende che portarono allo scontro con la corona catalano-aragonese.

Narrativa e saggio storico hanno quindi lasciato spazio al romanzo. Claudia Musio, ingegnere elettrico e programmatrice informatica, nonché scrittrice atipica, come lei stessa ama definirsi, ha presentato la sua terza pubblicazione “Il profumo della mimosa”, un racconto di libertà e autodeterminazione. Protagonista è la giovane Elisa, un personaggio ispirato a una figura conosciuta, la nonna materna della scrittrice. Il filo conduttore dell’opera è un messaggio di speranza per il riscatto sociale e per la condizione femminile, in un contesto ambientato in una Cagliari d’antan a cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta.

Si è parlato invece di politica con Marco Ligas, autore del volume edito dalla Cuec “Una storia. La Sardegna e il mondo negli scritti del Manifesto sardo”. Partendo dall’esperienza nel gruppo politico fondato da Luigi Pintor, Ligas è stato promotore della versione on line della testata che si richiama a quella esperienza. Intervistato a Vito Biolchini e affiancato dal direttore del manifestosardo.org Roberto Loddo, Ligas ha così ripercorso le travagliate vicende della sinistra sarda degli ultimi decenni, non rinunciando a gettare uno sguardo sul futuro.

Contemporaneamente al Padiglione Tamuli, intervistato da Giovanni Dessole, Sasha Naspini ha presentato davanti ad un pubblico numeroso e attento il suo romanzo “Le Case del malcontento”, edito da e/o. In una Maremma popolata da una miriade di personaggi, Naspini ha ambientato il suo racconto corale, capace di catturare i lettori con un linguaggio originale e il suo ritmo vivace. La lettura di brani del libro ha arricchito la serata, durante la quale Naspini ha anche raccontato il suo mondo letterario.

 

 

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Tappa finale a Norbello per Nues, il festival internazionale dei Fumetti e dei Cartoni nel Mediterraneo organizzato dal Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari si trasferisce nel comune dell’oristanese per tre giornate – mercoledì 14, giovedì 15 e il 28 dicembre – a chiusura della sua settima edizione. In cartellone una ricca proposta di iniziative all’insegna del fumetto e dell’illustrazione tra laboratori, incontri, presentazioni letterarie, mostre, spettacoli e proiezioni. Cornice della tre giorni il neonato MIDI, Museo dell’Immagine e del Design Interattivo, struttura comunale realizzata nell’ambito del POR FERS Sardegna 2007-20013 (Asse IV – Ambiente, Attrattività Naturale, Culturale e Turismo, linea LdA 4.2.3.a, che finanzia interventi volti a dare piena attuazione al Sistema regionale dei musei).

Il via alla prima giornata – mercoledì 14 – è la mattina alle 11.00 con un appuntamento per le scuole (preceduto, alle 9.00 alla biblioteca comunale, da un laboratorio di character design a cura di Carol Rollo): la messa in scena di “Storia della Sardegna dei Sardi”, un recital dell’attore Fausto Siddi con il percussionista Alessandro Atzori. Lo spettacolo che racconta la storia dell’isola attraverso una ballata struggente e appassionata, con il contributo delle illustrazioni tratte dalla collana Storia della Sardegna a Fumetti, prodotta dal Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari per l’Unione Sarda, è in programma in replica per tutto il pubblico in apertura della tranche pomeridiana della giornata, alle 17.30. La serata prosegue con due incontri. Il primo, dal titolo “La narrazione per immagini come forma di comunicazione e di didattica”, è con lo sceneggiatore di Nathan Never e direttore artistico di Nues Bepi Vigna, l’autore di fumetti Sandru Dessì e il fumettista e storico esperto di Storia Medievale Corrado Zedda. Nel secondo si presentaCaratzas“, antologia a fumetti curata da Sandru Dessì (pubblicata all’inizio dell’anno da ISKRA edizioni): tredici storie realizzate da quattordici autori con uniche protagoniste le mitiche maschere di Ottana, da Su Boe a Su Merdule, da Sa Filonzana a Su Crapolu. Un tributo corale del medium fumettistico, nella varietà degli stili e delle tematiche, al millenario “Carrasegare” ottanese.

La scaletta di appuntamenti dell’indomani (giovedì 15) ha un taglio storico e si focalizza sulla Prima Guerra Mondiale. Si comincia la mattina, alle 11.00, con un secondo spazio dedicato alle scuole suddiviso in due momenti. In apertura si presenta il fumetto “Dimonios, la leggenda della Brigata Sassari”, volume ispirato alla novella di Giuseppe Dessì “La Trincea“, prodotto di recente dal Centro Internazionale del fumetto di Cagliari per le edizioni Grafiche Ghiani, con la sceneggiatura di Bepi Vigna e i disegni di Gildo Atzori. Dedicato alla stessa opera dell’autore sardo anche il successivo appuntamento: la proiezione del video “Quelli della trincea dei razzi”, produzione multimediale tra musica, fumetto e fotografia che, con la voce narrante di Gianluca Medas sul testo dessiano, racconta la Grande Guerra dei giovani sardi.

Nel pomeriggio alle 17.30 di nuovo in primo piano il fumetto “Dimonios, la leggenda della Brigata Sassari” con l’intervento degli autori. La serata prosegue con il taglio del nastro della mostra I Sardi nella Grande Guerra. In esposizione le tavole originali del fumetto “Dimonios, la leggenda della Brigata Sassari”, accompagnate da sagome e pannelli didattici sulla Grande Guerra. Una seconda sezione dell’allestimento è incentrata sull’arte degli illustratori che tra il 1915 e il 1918 rappresentarono la guerra sulle pagine delle riviste e sulle copertine dei libri con una selezione di materiali originali tratti dalla collezione privata di Raffaele Piras: le riviste di trincea La Tradotta e il periodico futurista di arte e letteratura L’Eroica. Affiancano Bepi Vigna e Gildo Atzori i contrappunti musicali della Scuola Civica di Musica Intercomunale Guilcer Barigadu e dei musicisti Fabio Melis (clarinetto e launeddas) e Andrea Cappai (chitarra sarda), impegnati nell’esecuzione dell’inno della Brigata Sassari e di un repertorio di marce, canzoni e motivi della Grande Guerra. Ospite della serata il capitano Luciano Sechi, autore dell’inno “Dimonios”.  

Il 28 dicembre si chiude il sipario sul festival con una serata (con inizio alle 17.30) che avrà come protagonista Pasquale Ruju. Lo sceneggiatore della serie a fumetti Dylan Dog, già ospite di Nues lo scorso 19 ottobre a Cagliari, ripercorre con Bepi Vigna l’evoluzione dei due dei maggiori miti del fumetto italiano, con il contributo musicale della Scuola Civica di Musica Intercomunale Guilcer Barigadu. Nel corso dell’incontro, dal titolo “Miti dell’immaginario a fumetti: i 30 anni di Dylan Dog e i 25 di Nathan Never”, prevista anche la visione di “Agent Never”, cortometraggio di Vincenzo Alfieri con Giulio Pampiglione nella parte di Nathan Never, liberamente ispirato al protagonista della storica serie della Bonelli Editore, e di “Vittima degli eventi”, primo fan movie italiano ispirato a Dylan Dog, di Claudio di Biagio e Luca Vecchi con la partecipazione di Milena Vukotic, Massimo Bonetti e Alessandro Haber.

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Ultimi impegni in agenda, a dicembre, per la settima edizione di Nues. Per le sue battute finali, il festival internazionale dei fumetti e dei cartoni nel Mediterraneo si trasferisce per tre giorni a Norbello, con un programma variegato e alcune novità, a partire dallo spazio che lo ospiterà: il MIDI, il neonato Museo dell’Immagine e del Design Interattivo, struttura comunale realizzata nell’ambito del POR FERS Sardegna 2007-2013 (Asse IV – Ambiente, Attrattività Naturale, Culturale e Turismo, linea LdA 4.2.3.a, che finanzia interventi volti a dare piena attuazione al Sistema regionale dei musei).

Rinviata a giovedì 15 la serata già annunciata per questo venerdì (2 dicembre), la serie di appuntamenti (orari ancora in via definizione) prende il via mercoledì 14 con una giornata fitta di impegni: la mattina per le scuole e la sera per tutto il pubblico, va in scena il recital “Storia della Sardegna dei Sardi” dell’attore Fausto Siddi con il percussionista Alessandro Atzori. Il pomeriggio propone invece “La narrazione per immagini come forma di comunicazione e di didattica“, un incontro con Bepi Vigna, l’autore di fumetti Sandru Dessì e Corrado Zedda, fumettista e storico esperto di Storia Medievale. A seguire la presentazione del fumetto di Sandru Dessì “Caratzas” (edizioni ISKRA, 2016), dedicato alle maschere barbaricine, e della collana Storia della Sardegna a Fumetti, prodotta dal Centro Internazionale del Fumetto per l’Unione Sarda nel 2013. Completa il programma della giornata un laboratorio (nella Biblioteca Comunale) di Character Design per gli studenti della Scuola Primaria a cura dell’illustratrice Carol Rollo.

Tengono banco nella seconda giornata a Norbello, giovedì 15, la presentazione del fumetto “Dimonios, la leggenda della Brigata Sassari” e il taglio del nastro di una mostra sulla Prima Guerra Mondiale: in esposizione le tavole del volume ispirato alla novella di Giuseppe Dessì “La Trincea“, prodotto di recente dal Centro Internazionale del fumetto di Cagliari per le edizioni Grafiche Ghiani, oltre a pannelli illustrativi sull’intervento della Brigata Sassari nella Grande Guerra e dei fumetti originali realizzati durante il conflitto. Partecipano all’incontro lo sceneggiatore dell’opera Bepi Vigna e l’autore delle illustrazioni Gildo Atzori, con interventi musicali della Scuola Civica di Musica Intercomunale Guilcer Barigadu e dei musicisti Fabio Melis (clarinetto e launeddas) ed Andrea Cappai (chitarra sarda) impegnati nell’esecuzione dell’inno della Brigata Sassari e di un repertorio di marce, canzoni e motivi della Grande Guerra. Ospite della serata il capitano Luciano Sechi, autore dell’inno “Dimonios”. L’appuntamento sarà preceduto in mattinata dall’illustrazione agli studenti del progetto editoriale sulla Brigata Sassari nella Grande Guerra e dalla proiezione del video “Quelli della trincea dei razzi”, una produzione multimediale tra musica, fumetto e fotografia, realizzata nella scorsa edizione di Nues.

Rinviato dal 15 dicembre a data da definirsi l’appuntamento in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission previsto a Cagliari e dedicato ai film d’animazione e alla nuova legge sul cinema, il sipario sulla settima edizione di Nues si chiude a Norbello, il 28 dicembre, con una serata che avrà come protagonista Pasquale Ruju. Lo sceneggiatore della serie a fumetti Dylan Dog, già ospite di Nues lo scorso 19 ottobre a Cagliari, ripercorre con Bepi Vigna, e con il contributo musicale della Scuola Civica di Musica Intercomunale Guilcer Barigadu, l’evoluzione di due tra i più grandi miti del fumetto italiano: nel corso dell’incontro, dal titolo “Miti dell’immaginario a fumetti: i 30 anni di Dylan Dog e i 25 di Nathan Never”, è prevista anche la visione di “Agent Never”, un cortometraggio di Vincenzo Alfieri con Giulio Pampiglione, liberamente ispirato al protagonista della storica serie della Bonelli Editore, e di “Vittima degli eventi”, primo fan movie italiano ispirato a Dylan Dog, di Claudio di Biagio e Luca Vecchi con la partecipazione di Milena Vukotic, Massimo Bonetti e Alessandro Haber.

   pasquale-ruju-foto-daniela-zedda-2 dimonios-la-leggenda-della-brigata-sassari storia-della-sardegna-dei-sardi-m-fausto-siddi-a-dx-e-alessandro-atzori

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Giovedì 1° settembre prende il via la dodicesima edizione del Cabudanne de sos poetas organizzato dall’associazione Perda Sonadora. Il festival di poesia più importante della Sardegna vedrà tra le strette vie, le piazze, i bar e il vecchio frantoio di Seneghe oltre trenta appuntamenti sotto la volta stellata del Montiferru, articolati dalla mattina fino a tarda notte. Poesia “A voce alta” come il titolo che contraddistingue questa edizione la cui direzione artistica è affidata stavolta a Roberto Magnani, nato e cresciuto dentro il Teatro delle Albe di Ravenna, e da nove anni regista a Seneghe della non-scuola, una pratica teatral-pedagogica centrata sul gioco del teatro e sulla forza incendiaria dell’adolescente, fondata dal regista e drammaturgo Marco Martinelli e Ermanna Montanari delle Albe. «A voce alta – spiega Roberto Magnani – vuole indicare la forza della poesia letta in pubblico quando riesce a creare quel momento colmo di grazia e silenzio, quando le orecchie si drizzano e la mente si abbandona alla musica delle parole, quando il tempo sembra fermarsi e le parole fissate sulla carta si infiammano nella voce del poeta, messaggero di forze divine antiche e misteriose.»

Non solo opere in versi, ma anche musica, reading, incontri, libri, laboratori, proiezioni, teatro, profumi e sapori della tradizione, fino a domenica 4. Oltre quaranta gli ospiti: l’arte dell’improvvisazione poetica in “limba” si confronta con i poeti e gli autori in arrivo da diverse parti d’Italia e del mondo, con gli esperti di storia e cultura della Sardegna, traduttori, scrittori, attori, cantautori, editori, musicisti, compositori, esperti di musica, di lingue straniere, filologia romanza e linguistica sarda. E ancora, la poesia incontra i giovani artisti, grafici, fumettisti, programmatori informatici, fotografi, appassionati di astronomia, chiamati a raccolta per condurre i diversi laboratori dedicati ai più piccoli ma anche agli adulti, al fresco della prima brezza di fine estate. La poesia dialoga con le tante forme d’arte e sintonizza verso un ascolto intimo dei luoghi antichi e dell’espressione di un paese e di una comunità.

Come sempre l’inaugurazione di rito è alle 19.00 nel fiabesco Campo della Grande Quercia, con l’esito del laboratorio teatrale che vede oltre cinquanta giovanissimi seneghesi impegnati da un anno nell’allestimento teatrale della riscrittura del classico di Molière “Don Giovanni Maradittu”. Dopo nove anni di conduzione del laboratorio della non-scuola che inaugura ogni anno a Seneghe la festa del Cabudanne de sos poetas, il testimone della direzione passa in questa edizione a due giovani allievi che intrapresero appena undicenni il percorso laboratoriale sotto la guida di Roberto Magnani: Mariano Mastinu e Domenico Cubeddu. «Una scelta che pone l’accento sul potere epidemico del teatro – sottolinea il direttore artistico -, di come nel percorso di semina si possa godere della felicità della crescita, e azzardare e scommettere su nuovi inizi, su nuove sempre verdi generazioni.»

Subito dopo nell’antica Via Pippia alle ore 20.00 sarà la volta dell’esito del laboratorio musicale incentrato sulla tematica della voce condotto da Simone Marzocchi, trombettista, musicista e compositore, tra i talenti della scuola sperimentale dell’Orchestra Corelli di Ravenna di cui è prima tromba. Collabora con il Teatro delle Albe, e dallo scorso anno con il Cabudanne. “Orecchie dritte” è il titolo di questa installazione vivente per le vie di Seneghe: «Musica fantastica per bambini… o per la parte bambina degli adulti».

Alle 21.00, in Piazza dei Balli, la proiezione del film-documentario “Eresia della Felicità” di Alessandro Penta, il racconto dei due laboratori  esplosivi a cielo aperto che hanno visto riuniti oltre duecento ragazzi provenienti da Seneghe e dai vari laboratori d’Italia e del mondo recitare in coro e a voce alta. Ospite il primo, nel luglio 2011, all’interno del festival “Santarcangelo 41”, diretto da Ermanna Montanari, attrice del Teatro delle Albe; il secondo, nel luglio 2015 a Milano, all’interno della  rassegna “Da vicino nessuno è normale” dell’associazione Olinda e inserito all’interno delle manifestazioni EXPO 2015, nei fossati del Castello Sforzesco, sotto la direzione di Marco Martinelli, ispirata ai versi di Vladimir Majakovskij. Una bella avventura teatrale tradotta in immagini dal regista modenese esperto di documentario narrativo e utilizzo del video in contesti sociali. Autore di diversi documentari tra i quali Vialppocrate45 con cui ha raccontato la trasformazione dell’ex ospedale Paolo Pini di Milano, ed Effetto Thioro, il primo viaggio in Senegal di una bambina nata da una coppia mista.

Alle 22.30 in Piazza di Santa Maria la tradizionale gara poetica “sa Repentina” con la poesia improvvisata seneghese di Efisio Caddeo e Remo Orrù accompagnati dal noto fisarmonicista Mario Feurra. Un appuntamento organizzato in collaborazione con il Comitato per i festeggiamenti di San Raimondo.

Alle 24.00 sempre in Piazza di Santa Maria chiusura della prima giornata con l’esplosiva miscela di blues, funky e soul in chiave acustica del chitarrista Francesco Piu, accompagnato alla batteria da Giovanni Gaias. Giovane bluesman sardo con quattro album all’attivo si è ritagliato negli ultimi anni uno spazio di rilievo nel panorama del blues nazionale ed internazionale. Ha avuto l’onore di partecipare a diversi festival prestigiosi aprendo i concerti di grandi artisti quali John Mayall, Larry Carlton e Robben Ford.

Nei giorni del festival il paese sarà animato dalle consuete coloratissime installazioni dei cartelli poetici multilingue e da alcune video-installazioni legate al concetto di identità del Cabudanne, realizzate dal giovane motiongrapher Gabriele Lo Piccolo. I laboratori, a cura della Biblioteca comunale di Seneghe, basati quest’anno su  temi diversi: Coding, condotto dal CoderDojo, un movimento aperto, libero e totalmente gratuito organizzato in centinaia di club indipendenti sparsi in tutto il mondo, il cui obiettivo è l’insegnamento della programmazione informatica ai più piccoli; Astronomia, per ragazzi e adulti condotto dall’astrofilo danese Jens Jensen Bilgrav; Fumetto, curato dal disegnatore Sandru Dessì; Storie Piccine Picciò, appuntamento quotidiano di letture ad alta voce per i più piccoli. E, infine, fotografia, con la Summer School realizzata da Perda Sonadora in collaborazione con Osservatorio Fotografico, per promuovere l’attività di ricerca, di formazione e di rappresentazione dei luoghi e del paesaggio attraverso la fotografia. Docenti: Joachim Brohm e Valentina Seidel, (Germania, Leipzig).

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Dimonios_la leggenda della Brigata Sassari - di Bepi Vigna - illustrazioni di Gildo Atzori

Doppio appuntamento all’insegna della Grande Guerra, domani (domenica 25 ottobre) a Cagliari per Nues, il festival dei fumetti organizzato dal Centro Internazionale del Fumetto con la direzione artistica di Bepi Vigna, quest’anno alla sua sesta edizione. Un’edizione che, sotto il titolo “Nuvole dal fronte”, ha il suo aspetto caratterizzante nel tema del conflitto – inteso in generale, come guerra tra stati ma anche come contrasto tra valori, ideali, culture differenti – con un focus in particolare proprio sull’evento bellico che sconvolse l’Europa cento anni fa.

Al Search (lo spazio espositivo nel sottopiano del Palazzo Civico, al numero due del largo Carlo Felice), è in programma alle 18.00, una conversazione con Bepi Vigna, Giuseppe Pusceddu, Gianni Stocchino e l’autore Sandru Dessì: l’incontro – proposto in collaborazione con Miele Amaro – Il Circolo dei Lettori – traccerà un percorso di riflessione attraverso i libri, i fumetti e i film che hanno contribuito a creare l’idea della Grande Guerra che si è sedimentata nel nostro immaginario collettivo.

A seguire, alle 19.00, Tredicimila papaveri rossi, un reading/concerto (realizzato in collaborazione con l’associazione Chourmo e Marina Cafè Noir) fatto di parole e musica, per ricordare le migliaia di giovani sardi che varcarono il mare per andare a combattere sui campi di battaglia dell’Isonzo, sulle Dolomiti o sul Piave, e per testimoniare, soprattutto alle future generazioni, l’assurdità e la follia della guerra. Brani tratti da “Il disertore” di Giuseppe Dessì, “Il cavaliere dei rossomori” di Giuseppe Fiori, “Po cantu biddanoa” di Benvenuto Lobina, lettere di soldati dal fronte e poesie di Giuseppe Ungaretti e Wislawa Szymborska, sono affidati alla lettura e l’interpretazione dell’attore Giacomo Casti, in scena con la cantautrice Chiara Effe e le sue canzoni, con sonorizzazioni a cura di Maurizio Pretta Palitrottu.

A far da cornice alla serata, la mostra Dimonios, la leggenda della Brigata Sassari” che si inaugura oggi (sabato 24, alle 18.00) negli stessi spazi del Search. In esposizione le tavole originali dell’omonimo fumetto in uscita prevista per il prossimo inverno: l’opera – con la sceneggiatura di Bepi Vigna, i disegni di Gildo Atzori e la colorazione digitale di Laura Congiu – racconta gli scenari bellici in cui combatterono i “Dimonios” della Brigata Sassari (sul Carso nel 1915, sull’Altopiano di Asiago nel 1917, durante la riconquista dei territori persi dopo Caporetto nel 1918) e la prima esperienza di conoscenza della realtà “al di là del mare” per una generazione di giovani sardi. L’allestimento, a cura di Stefania Costa comprende anche una serie di pannelli che spiegano la realizzazione del fumetto con le vicende descritte, alcune sagome illustrate in grande formato che raffigurano i fanti della Brigata Sassari e la trincea. Il percorso didattico è arricchito da una selezione di libri e fumetti sulla Grande Guerra, consultabili sul posto attraverso un apposito catalogo.