Si è conclusa il 6 dicembre la decima edizione del Puntodivista Film Festival in compagnia di Matteo Persico, Gavino Murgia e Manuela Loddo.
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Si è conclusa il 6 dicembre la decima edizione del Puntodivista Film Festival in compagnia di Matteo Persico, Gavino Murgia e Manuela Loddo.
Tre i cortometraggi premiati:
Miglior soggetto: “From Hasakah with love“, regia di Mohammed Farahani (Iran)
Miglior regia: “Buffet”, regia di Santa de Santis e Alessandro D’Ambrosi (Italia)
Miglior film: “Black ring”, regia di Hasan Can Dağli (Turchia).
Nuovi sguardi e nuove storie che raccontano temi di grande attualità o viaggi introspettivi: testimonianze di diverse realtà e diversi paesi come Italia, Cina, Iran, Giappone, Sardegna, Spagna, USA, Turchia, racchiuse in “pellicole” che non superano i quindici minuti di durata e realizzate con un budget il più delle volte ridottissimo. La decima edizione del Puntodivista Film Festival, Concorso internazionale itinerante di cinematografia diretto da Romano Usai, si è conclusa il 6 dicembre con le premiazioni dei corti finalisti, scelti dalla commissione artistica presieduta dal regista e direttore della fotografia Pippo Ciliberto. Il premio come miglior soggetto e premio dei giovani di questa edizione sono stato assegnati al cortometraggio “From Hasakah with love” diretto dal regista iraniano Mohammed Farahani: «Una storia di estrema attualità che, con lucida durezza, ci racconta il dramma di un popolo», ha spiegato la giuria. Ha ritirato il premio Mahdj Ede, direttore di produzione del film.
Premio miglior regia e premio del pubblico invece a “Buffet” degli italiani Santa de Santis e Alessandro D’Ambrosio, per la capacità di aver scelto e guidato con mano sicura personaggi dal sapore felliniano in una grottesca satira, specchio amaro dei tempi attuali.
Premio per il Miglior Film infine a al regista turco Hasan Can Dağli per l’opera “Black Ring” con la seguente motivazione: «La forza delle immagini che sanno ben raccontare il dramma espresso dal contenuto dell’opera, evidenziate con tinte emotivamente forti, esaltate da un ottima fotografia e marcate da una appropriata colonna sonora; un giusto equilibrio che abilmente grazie a un cambio cromatico rende la metafora del mettersi in mostra del potere». Per lui ha ritirato la targa Andrea di Blasio (in rappresentanza della produzione).
La passione e la voglia di andare avanti, di raccontare attraverso le immagini il loro punto di vista sul mondo, è la motivazione più importante, un’urgenza interiore che non può fermarsi, malgrado le enormi difficoltà, come hanno raccontato in occasione della premiazione, sul palco del Puntodivista Film Festival. La partecipazione ai concorsi diventa fondamentale: un canale alternativo a quello ufficiale e vetrina per farsi conoscere e per confrontarsi con altri registi del mondo e con il pubblico. Cortometraggi in arrivo da tutto il mondo e ospiti prestigiosi che si raccontano tra musica, fumetto e film: da dieci anni i caratteri distintivi del Puntodivista Film Festival. La serata di chiusura ha visto subito dopo la premiazione delle opere in finale, davanti a una sala gremita, l’incontro con i Grandi del Cinema, una serata dedicata alla grande diva del cinema Anna Magnani, tra le immagini e le parole di Matteo Persico, scrittore ed esperto di cinema, e autore di una biografia dell’attrice romana (“Anna Magnani. Biografia di una donna”, Odoya), e le divagazioni musicali del grande sassofonista e jazzista Gavino Murgia, sugli interventi interpretativi di Manuela Loddo.
Nella foto della premiazione, i tre finalisti, da sinistra:
Mahdj Ede, direttore di produzione del film “From Hasakah with love”
Santa de Santis, regista insieme ad Alessandro D’Ambrosio di “Buffet”
Andrea di Blasio, in rappresentanza della produzione del Miglior Film “Black Ring”