21 November, 2024
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Il Carbonia vince ancora in casa, 2 a 1 sul Bosa, e sale al settimo posto in classifica, nel campionato di Eccellenza regionale. Per la squadra di Maurizio Ollargiu è la quarta vittoria al Comunale “Carlo Zoboli”, su quattro partite giocate, un filotto che contrasta con quello negativo tenuto in trasferta, dove ha perso le partite giocate, pur non demeritando sui campi di Bari Sardo, Li Punti e Tempio.

Contro il Bosa di Salvatore Carboni il Carbonia, sceso in campo privo per la seconda partita consecutiva del capitano Gabriele Dore, ha sbloccato il risultato subito, al primo tentativo, con un grande goal di Alessio Romanazzo (al secondo centro stagionale), e ha raddoppiato in avvio di ripresa con un goal di Ezequiel Cordoba. Il Bosa ha reagito, impegnando in un paio di occasioni Mauro Alcaraz, ma il Carbonia è andato vicino al raddoppio già nel primo tempo, con Santiago Brailly e con capitan Andrea Porcheddu, la cui conclusione a portiere battuto s’è fermata su un palo.

Il Bosa è riuscito a dimezzare lo svantaggio nel secondo tempo con un goal del russo Artur Sagitov, ma il Carbonia è riuscito a respingere tutti i successivi tentativi di riequilirare il risultato, portando in porto una vittoria preziosissima, alla vigilia di altri due impegni importanti, la trasferta di mercoledì a Villasimius e la sfida con la capolista Ilvamaddalena in programma domenica 5 novembre al Comunale “Carlo Zoboli”.

Allegato un ricco album fotografico e le interviste realizzate da Nadia Pische con il tecnico del Bosa Salvatore Carboni, l’ex Adam Idrissi e i due calciatori del Carbonia andata a segno, Alessio Romanazzo ed Ezequiel Cordoba.

E’ il 95′ di una partita equilibrata, che il Carbonia ha aperto con un grandissimo goal del brasiliano Pedro Ferrari dopo soli 13′ ed il Sant’Elena ha ripreso meritatamente al 25′ della ripresa con un calcio di rigore trasformato da Luca Floris, il Carbonia tenta un ultimo assalto alla ricerca del goal della terza vittoria interna consecutiva. Il capitano Andrea Porcheddu guadagna un calcio di punizione nei pressi della bandierina del calcio d’angolo di destra, pennella una traiettoria perfetta per il centrale difensivo argentino Santiago Brailly che incorna con forza e precisione alle spalle dell’ex Antonio Fortuna!

 

Esplode l’entusiasmo dei calciatori del Carbonia, per un vantaggio ormai quasi insperato ma non è ancora finita, perché il Sant’Elena non si dà per vinto ed alla ripresa del gioco va vicinissimo al goal con una conclusione che termina di poco oltre la traversa. Al triplice fischio finale della signora Rosanna Barabino di Sassari il Comunale “Carlo Zoboli” tributa lunghi applausi ai calciatori del Carbonia, mentre i calciatori quartesi ed il loro tecnico Marco Piras (ex Carbonia da calciatore) guadagnano rapidamente la via degli spogliatoi, molto delusi per un risultato positivo che sembrava ormai acquisito, dopo aver creduto anche di vincerla la partita dopo il ritrovato pareggio.

Il Carbonia formato casalingo funziona sicuramente meglio di quello formato trasferta, almeno per i risultati, perché paradossalmente la qualità di gioco migliore Porcheddu e compagni l’hanno espressa lontano da casa, dove pure hanno perso tre volte su tre, a Bari Sardo, Li Punti e Tempio Pausania, realizzando un solo goal e subendone sette. Quello realizzato su calcio di rigore da Luca Floris domenica pomeriggio, viceversa, è il primo goal subito in tre partite giocate e vinte al Comunale “Carlo Zoboli”.

Maurizio Ollargiu nella formazione iniziale ha dovuto fare a meno dello squalificato Ezequiel Cordoba e del capitano Gabriele Dore, tenuto precauzionalmente in panchina per ujn leggero infortunio, al fine di evitare i rischi di un’assenza più lunga nelle prossime giornate, ad iniziare dalla partita casalinga con il Bosa.

L’equilibrio iniziale è stato spezzato al 13′ da un destro “velenoso”, forte e angolato che si è infilato alla destra di Antonio Fortuna, vanamente proteso in tuffo.

 

Il Sant’Elena ha reagito e al 35′ c’è voluta una super parata di Mauro Alcaraz, con un’uscita provvidenziale, per negare la gioia del goal del pareggio a Mihai Rotaru. Da lì al riposo non è accaduto più niente di rilevante nelle rispettive aree anche se i toni agonistici sono rimasti molto elevati.

   

L’intervallo è stato molto più lungo del previsto per la presenza dell’elisoccorso sul piazzale dietro la porta di destra, giunto per consegnare una persona bisognosa di cure all’ambulanza del 118, destinazione l’ospedale Sirai di Carbonia. La ripresa del gioco è avvenuta solo dopo il trasferimento dell’elisoccorso siul piazzale della Grande Miniera di Serbariu.

Nel secondo tempo il Sant’Elena ha tenuto a lungo il controllo del gioco, alla ricerca del goal del pareggio che ha raggiunto al 70′, quando la direttrice di gara ha fischiato un calcio di rigore per un fallo di mano di un difensore del Carbonia. Si è incaricato della battuta Luca Floris che ha calciato forte e angolato, rendendo vano il tutto di Mauro Alcaraz.

    

Ritrovata la parità, il Sant’Elena ha creduto di poter fare sua l’intera posta in palio ma al 75′ ha rischiato di andare nuovamente sotto nel punteggio, quando Alessio Romanazzo ha concluso di testa con precisione e, a portiere battuto, c’è voluto un intervento in acrobazia di Alessandro Ibba per spegnergli in gola l’urlo di gioia per un goal che sembrava fatto.

   

Scampato il pericolo, il Sant’Elena si è rifatto sotto, andando pericolosamente alla conclusione, con il pallone terminato alto, con Roberto Piroddi.

Gli ultimi minuti del tempo regolamentare e i primi dei sei di recupero, sono scivolati via senza occasioni né da una parte né dall’altra, in un clima di grande nervosismo, ma la sorpresa era nell’aria e puntuale è arrivata al 95′, nell’azione già descritta, con il goal di Santiago Brailly.

Con i 3 punti il Carbonia sale a quota 9 punti in classifica, al nono posto, con 6 partite giocate. Il Sant’Elena resta fermo a quota 8 punti, all’11° posto, con 7 partite giocate.

Carbonia: Alcaraz, Carta (65′ De Gradi), Chidichimo (75′ Cobuzzi), Brailly, Wojcik, Romanazzo, Porcheddu, Giganti (75′ Lambroni), Ferrari, Cocco, Pitanza. A disposizione: Caroli, Dore, Sedda, Cinus, Falletto, Lecca. Allenatore: Maurizio Ollargiu.
Sant’Elena: Fortuna, Delogu, Ibba, Fadda, Vignati, Minerba, Pilleri, Rotaru, Porru (75′ Pedoni), Floris, Piroddi. A disposizione: Celli, Atzei, Pintus, Murgia, Melis, Mura, Onnisciente, Anedda. Allenatore: Marco Piras.

Arbitro: Rosanna Barabino di Sassari.

Assistenti di linea: Andrea Cubeddu di Sassari e Andrea Tore di Oristano.

Marcatori: 13′ Ferrari (C), 70′ Floris su calcio di rigore (SE), 95′ Brailly (C).

Ammoniti: Chidichimo (C), Carta (C), Piroddi (SE), Fadda (SE), Vignati (SE), Minerba (SE).

Spettatori: 200.

Giampaolo Cirronis

Battuta d’arresto per il Carbonia al Nino Manconi di Tempio Pausania, nella sesta giornata di andata del campionato di Eccellenza regionale. La squadra di Maurizio Ollargiu ha perso la terza partita in trasferta, con il punteggio di 2 a 0, un goal per tempo: Alessio Virdis al 7′, alla seconda occasione per la squadra gallurese (la prima è stata neutralizzata da una belle parata di Mauro Alcaraz), che ha superato la marcatura di Santiago Brailly ed ha superato Mauro Alcaraz uscitogli incontro, con un preciso diagonale; Giovanni Bulla al 75′, quando il Carbonia era già in 10 uomini per l’espulsione di Ezequiel Cordoba, per doppia ammonizione (la seconda forse troppo severa per aver allontanato il pallone dopo un fischio arbitrale) e addirittura temporaneamente in 9 per un infortunio a Fabrizio De Gradi, a bordo campo per farsi soccorrere.
Nel finale del primo tempo Mauro Alcaraz ha negato con uno strepitoso intervento il raddoppio del Tempio, poi Gabriele Dore ha avuto la palla buona per pareggiare, ma ha trovato la deviazione di un difensore in calcio d’angolo.
La squadra biancoblù, scesa in campo per la prima volta a pieno organico con il rientro di Mauro Alcaraz e Santiago Brailly, è stata meno brillante rispetto alle ultime partite e, soprattutto, alle due precedenti trasferte.
Il calendario propone ora al Carbonia due partite interne consecutive, il 22 ottobre con il Sant’Elena, il 29 ottobre con il Bosa.

Lo stadio “Carlo Zoboli” ha vissuto un pomeriggio di festa con l’amichevole tra il Carbonia e il Cagliari. La tribuna si è riempita come non accadeva da anni ed eccezionalmente sono state aperte anche le porte della gradinata, dove sono stati sistemati i giovani calciatori di alcune società del territorio. L’amichevole, giocata a distanza di alcune settimane da quella disputata ad Asseminello, ha visto Claudio Ranieri tornare a Carbonia a distanza di oltre 33 anni, quel 15 febbraio 1990, quando il “suo” Cagliari che viaggiava verso la promozione in serie A, affrontò e superò di misura con un goal di Massimiliano Cappioli il Carbonia di Elvio Salvori che militava nel campionato Interregionale.

Per il Cagliari, privo di diversi titolari, è stata l’occasione per preparare il ritorno in campo, dopo la sosta determinata dagli impegni della Nazionale, in un avvio di stagione rivelatosi più complicato del prevedibile dopo la promozione, anche per un calendario molto difficile. Per il Carbonia di Maurizio Ollargiu, un’importante rifinitura in vista della trasferta in programma domenica pomeriggio a Tempio Pausania, per la sesta giornata del campionato di Eccellenza regionale.

Claudio Ranieri ha presentato inizialmente un undici con Simone Scuffet tra i pali, Alessandro Di Pardo, Edoardo Goldaniga, Paulo Azzi, Tommaso Augello in difesa; Ibrahim Sulemana, Nicolas Viola, Antoine Makoumbou, Jakub Jankto a centrocampo; Eldor Shomurodov e Andrea Petagna in attacco.

Maurizio Ollargiu, da parte sua, rispetto alla partita vinta domenica scorsa con la Tharros, ha recuperato il portiere Mauro Alcaraz e il centrale difensivo Santiago Brailly che erano assenti per squalifica, e ha impiegato dall’inizio Nicola Giganti. Ancora a riposo il centrale difensivo Ernest Wojcik, che reduce da un infortunio, potrebbe fare il suo rientro in campo sabato a Tempio Pausania.

L’avvio di partita è stato equilibrato e il Cagliari ha sbloccato il risultato al 14′ con Andrea Petagna che su assist di Jakub Jankto ha superato Mauro Alcaraz. Immediata la reazione del Carbonia che al 18′ è andato vicinissimo al pareggio con Nicola Giganti, la cui conclusione da pochi passi è stata neutralizzata da Simone Scuffet. Al 25′, subito dopo il cooling break, Claudio Ranieri ha sostituito l’infortunato Ibrahim Sulemana con Jacopo Desogus.

Tra il 36′ e il 37′ una grande occasione per parte: prima Gabriele Dore ha sfiorato l’incrocio dei pali e il pareggio con un tiro dal limite dell’area, poi Mauro Alcaraz ha negato a Jakub Jankto il goal del raddoppio. E prima del riposo, il portiere biancoblù s’è ripetuto su una nuova conclusione di Jakub Jankto, al termine di un’azione avviata da Nicolas Viola e rifinita da Jacopo Desogus.

Nel corso dell’intervallo, l’assessora dello Sport Giorgia Meli, il vicesindaco Michele Stivaletta e il consigliere comunale Pino Giganti hanno consegnato una targa al tecnico del Cagliari Claudio Ranieri e al capitano Leonardo Pavoletti, che ha donato una sua maglia da gioco con il numero 30; una targa è stata consegnata anche al direttore sportivo Nereo Bonato.

Al ritorno in campo per la ripresa, Claudio Ranieri ha inserito Leonardo Pavoletti, Gabriele Zappa e Gaston Pereiro, al posto di Andrea Petagna, Eldor Shomurodov e Antoine Makoumbou; il giovane portiere della Primavera Antoni Roman Wodzicki (classe 2005) ha rilevato Simone Scuffet tra i pali. Al 50′ Maurizio Ollargiu ha inserito Andrea Carta per Danilo Cocco e Luigi Cobuzzi per Nicola Giganti.

Fino all’ora di gioco il Carbonia ha continuato a giocare con buona disinvoltura, tenendo il risultato sullo 0 a 1. Al 61’ è arrivato il raddoppio rossoblù, autore Nicolas Viola, bravo a concludere con un diagonale al volo scagliato entro l’area di rigore al termine di un’azione sviluppatasi sulla fascia sinistra. Al 66′ Maurizio Ollargiu ha inserito Jacopo Falletto per Costantino Chidichimo e Andrea Sedda per Santiago Brailly in difesa e subito dopo, al 69′ Leonardo Pavoletti ha sfiorato il terzo goal con un colpo di testa, la sua specialità. Subito dopo è stato il Carbonia ad andare vicinissimo al goal ancora con il capitano Gabriele Dore che ha trovato sulla sua strada Antoni Roman Wodzicki, bravo a negargli la gioia dell’ex (è cresciuto nelle giovanili del Cagliari, fino alla Primavera) con una deviazione all’incrocio dei pali.

Maurizio Ollargiu ha regalato la gioia di giocare contro il Cagliari a tutti i giovani della panchina: al 70′ Riccardo Lambroni per Ezequiel Cordona, Leonardo Lecca per Alessio Romanazzo e Fabrizio De Gradi per Francesco Pitanza; al 75′ Matteo Diomedi per Andrea Porcheddu, Mattia Caroli per Mauro Alcaraz, Mattia Salimbene per Gabriele Dore e Maurizio Cinus per Pedro Ferrari.

Nel finale sono arrivati altri tre goal. All’84’ a trovare il goal è stato Leonardo Pavoletti, su assist di Gabriele Zappa; all’86’ quarto goal del Cagliari con Jakub Jankto; all’88’, infine, goal del Carbonia con Fabrizio de Gradi, che dopo essere liberatosi in bello stile, ha infilato il pallone all’incrocio dei pali alla sinistra di Antonio Roman Wodzicki.

Fischio finale del signor Giuseppe Collu di Cagliari e risultato finale con il 4 a 1 per il Cagliari, poi via alla pacifica invasione di campo di tanti giovanissimi e alle foto ricordo con la fila per farsi immortalare con Claudio Ranieri.

 

Carbonia: Alcaraz (30′ s.t. Caroli); Chidichimo (21’ s.t. Falletto), Brailly (21’ s.t. Sedda), Cordoba (25’ s.t. Lambroni), Romanazzo (25’ s.t. Lecca), Porcheddu (30′ s.t. Diomedi), Dore (30’ s.t. Salimbene), Giganti (5’ s.t. Cobuzzi), Ferrari (30 s.t. Cinus), Cocco (5’ s.t. Carta), Pitanza (25’ De Gradi). All. Ollargiu

Cagliari: Scuffet (1’ s.t Wodzicki); Di Pardo, Goldaniga, Azzi, Augello; Sulemana (25’ p.t. Desogus), Viola, Makoumbou (1’s.t. Zappa), Jankto; Shomurodov (1’ s.t. Pereiro). Petagna (1’ s.t. Pavoletti). All. Ranieri

Arbitro: Giuseppe Collu di Cagliari.

Assistenti di linea: Andrea Niedda di Ozieri e Khaled Bahri di Sassari.

Reti: 14’ Petagna (Cagliari); 61’ Viola (Cagliari), 84′ Pavoletti (Cagliari), 86′ Jankto (Cagliari), 88′ De Gradi (Carbonia).

Spettatori: 1.500.

Giampaolo Cirronis

Il Carbonia c’è! Maurizio Ollargiu deve rinunciare a tre titolari, il portiere Mauro Alcaraz (squalificato) e i due centrali difensivi Santiago Brailly (squalificato) ed Ernest Wojcik (infortunato), schiera gli esordienti Luigi Cobuzzi (classe 2004, uno dei quattro fuoriquota dell’undici iniziale, centrocampista) e l’italo brasiliano Pedro Ferrari (classe 1994, difensore), e con una prestazione di alto livello, soprattutto un grandissimo secondo tempo, supera la Tharros con un goal di Alessio Romanazzo. Dopo una “tempestosa estate” e la rivoluzione tecnica, con un nuovo allenatore ed un organico rinnovato all’80%, la squadra biancoblù è stata fin qui una delle maggiori sorprese. In quattro partite ha vinto le due giocate in casa con Iglesias e Tharros ed ha perso con tante recriminazioni le due in trasferta, prima di misura a Bari Sardo, poi più nettamente nel punteggio a Li Punti, ma solo dopo essere rimasta prima in dieci e poi in nove uomini per due espulsioni.

 

Prima del fischio d’inizio il presidente onorario del Carbonia Renato Giganti ha consegnato una maglia ufficiale da gara con le firme di tutta la società alla vedova del dirigente Stelio Pusceddu, scomparso due settimane fa. La giornalista Nadia Pische ha donato ai familiari alcune fotografie di Stelio Pusceddu.

La Tharros è arrivata a Carbonia con il morale alle stelle dopo il 3 a 0 rifilato sette giorni fa al Bosa. Priva del suo allenatore Antonio Lai in panchina, squalificato, la squadra oristanese è apparsa concentrata, decisa a giocare le sue carte per conquistare l’intera posta in palio, ma ha capito presto che davanti a sé aveva una squadra molto motivata e determinata. Il primo tempo è stato sostanzialmente equilibrato, con la Tharros più presente nella zona centrale del centrocampo e il Carbonia più sicuro di sé sulle fasce, soprattutto quella destra. Ed è proprio da un’incursione di Andrea Porcheddu sulla destra, con recupero palla e assist delizioso al centro dell’area per Francesco Pitanza, che è nata la prima palla goal della partita, con pallone fuori a fil di palo nella conclusione a botta sicura dell’attaccante biancoblù.

 

La Tharros ha replicato con Simone Calaresu che ha spedito il pallone alla sinistra di Mattia Caroli con un colpo di testa da favorevole posizione. Nel primo tempo il Carbonia ci ha provato con Gabriele Dore e Danilo Cocco, il cui tiro cross ha concluso la sua traiettoria sul palo.

Nel secondo tempo il Carbonia ha cambiato marcia e ha preso in mano il pallino del gioco, rendendosi ripetutamente pericoloso. Ci hanno provato prima Alessio Romanazzo, poi Gabriele Dore e Andrea Porcheddu. Allo scadere dell’ora di gioco, è arrivato il goal: Francesco Pitanza, voglioso di riscattare l’occasione d’oro sciupata nel primo tempo, si è liberato dell’avversario diretto ed ha offerto un assist perfetto ad Alessio Romanazzo che ha scavalcato il portiere ed è quasi entrato in porta con il pallone, prima di far esplodere la sua gioia e quella di tutti i compagni. 1 a 0!

 

Dalla tribuna il tecnico oristanese Antonio Lai ha disposto due cambi, facendo inserire Marco Carboni al posto dell’ex Joseph Tetteh (ammonito) e Andrea Sanna (40 anni, capocannoniere dello scorso campionato con 26 goal) per Alessio Piras. I cambi non hanno sortito effetto perché è stato il Carbonia ad andare ripetutamente vicino al secondo goal. Gabriele Dore ha impegnato il portiere ospite Gabriele Mereu con un tiro a giro che ha esaltato le doti acrobatiche dell’estremo difensore oristanese ed ha poi realizzato il secondo goal con un tiro a fil di palo, annullato con decisione assai dubbia per un fuorigioco di un altro calciatore biancoblù. E, infine, si è infranta sul palo alla sinistra di Gabriele Mereu, ormai battuto, una conclusione a botta sicura.

 L’arbitro ha concesso sei minuti di recupero ma la Tharros, pur provandoci fino alla fine non ha mai seriamente impensierito il giovane portiere Mattia Caroli, valido sostituto dello squalificato Mauro Alcaraz.

Il Carbonia festeggia per la seconda vittoria casalinga con la quale aggancia a quota 6 punti la Tharros che però ha disputato una partita in più.

 

E a fine partita la squadra biancoblù ha festeggiato anche al fianco di Renato Scanu, storico radiocronista che lotta da alcuni anni contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica.

Carbonia: Caroli, Carta, Chidichimo, Cordoba, Romanazzo (dall’80’ De Gradi), Porcheddu, Dore, Ferrari, Cobuzzi (dal 59′ Giganti), Cocco, Pitanza, A disposizione: Saiu, Salimbene, Sedda, Cinus, Falletto, Lecca, Diomedi. All. Maurizio Ollargiu.
Tharros: Mereu Gabriele, Foddis (dal 66′ Fresu), Panza, Mereu Andrea, Perilli, Arnaudo, Tetteh (dal 61′ Carboni), Piras (dal 61′ Sanna), Calaresu, Atzori Alberto, La Valle (dal 66′ Lonis). A disposizione: Cabasino, Vacca, Spiga, Atzori Alessio. All. Antonio Lai (non in panchina perché squalificato).
Arbitro: Vincenzo Melis di Ozieri.
Assistenti di linea: Mirko Pili di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari.
Marcatore: 60′ Romanazzo (C).
Spettatori: 250.
Ammoniti: Tetteh (T), Mereu Andrea (T), Panza (T), Carta (C).
Giampaolo Cirronis
https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/867347605066086

L’Iglesias alle 16.00 a Bonorva con il Bosa, la Villacidrese alle 16.30 a Ghilarza, entrambe inseguono la prima vittoria, nella quinta giornata del campionato di Eccellenza regionale. La squadra di Giampaolo Murru è reduce da due sconfitte, subite nel derby di Carbonia e in casa con il Taloro Gavoi, e ha bisogno di uno scossone per superare il difficile avvio di stagione che l’aveva vista anche estromessa dalla Coppa Italia dalla Villacidrese, quando in panchina c’era Andrea Marongiu. Nell’undici iniziale non ci sarà Elias Joaquin Castanares, squalificato per una giornata dopo l’espulsione rimediata sei giorni fa in avvio di ripresa nella partita persa con il Taloro Gavoi. Dirige Marco Radice di Cinisello Balsamo, assistenti di linea Andrea Nurra e Mario Puggioni di Sassari.

La Villacidrese, dopo il superamento degli ottavi di finale di Coppa Italia, ha iniziato il campionato con tre sconfitte e domenica scorsa ha mosso per la prima volta la classifica con il pareggio interno con la Ferrini. La capolista Ghilarza è avversario sulla carta durissimo ma Graziano Mannu confida in una prova di carattere dei suoi per centrare un risultato positivo. Dirige Claudio Salvatore Marongiu di Sassari, assistenti di linea Marco Faggiani di Sassari e Alessandro Cola di Ozieri.

Il Carbonia di Maurizio Ollargiu gioca domani, in casa con la Tharros, fischio d’inizio alle 16.00. Il tecnico biancoblù è in piena emergenza, per le assenze dell’infortunato Ernest Wojcik e degli squalificati Mauro Alcaraz e Santiago Brailly, entrambi squalificati a Li Punti. La squadra biancoblù, presentatasi al campionato con tanti problemi, finora ha raccolto sicuramente meno di quanto seminato, perché nelle due trasferte avrebbe meritato molto di più degli elogi, in termini di punti, perché ha saputo tenere testa sia al Bari Sardo sia al Li Punti per larghi tratti delle partite. Dirigerà Vincenzo Melis di Ozieri, assistenti di linea Mirko Pili di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari.

Il resto del programma della quinta giornata prevede altre quattro partite oggi e una domani. L’Ilvamaddalena, scavalcata in testa alla classifica da Taloro Gavoi e Ghilarza (vittoriose sei giorni fa in trasferta, rispettivamente a Iglesias e Bari Sardo) nella giornata in cui ha riposato, ospita il Bari Sardo per continuare la striscia vincente segnata nelle prime tre giornate. Il Tempio cerca il riscatto dopo il ko rimediato sul campo del Sant’Elena, nell’incontro casalingo con il lanciatissimo Li Punti, terzo insieme all’Ilvamaddalena, ad un solo punto dalla coppia di testa; tra Villasimius e Sant’Elena è derby del Sud Sardegna tra squadre che occupano la stessa sesta posizione in classifica con 7 punti; tra San Teodoro e Calangianus è derby gallurese tra due squadra che hanno iniziato il campionato con quattro sconfitte in quattro partite e quella di casa con il nuovo tecnico Riccardo Sanna in panchina, chiamato al posto dell’esonerato Simone Marini. Domani si gioca Ferrini-Ossese.

Riposa il Taloro Gavoi.

Il Carbonia tiene testa al Li Punti per un’ora, sfiora più volte il goal, ma due espulsioni in pochi minuti (Mauro Alcaraz, sostituito da Mattia Caroli entrato al posto di Alessio Romanazzo, e Santiago Brailly) rompono l’equilibrio e il Li Punti fa suoi i 3 punti. Per la squadra di Maurizio Ollargiu, arrivata a Li Punti priva degli infortunati Ernest Wojcik (sostitutio al centro della difesa da Maurizio Cinus) e Nicola Giganti, è una sconfitta che brucia, perché in parità numerica ha fatto molto bene, creando diverse opportunità per sbloccare il risultato. E domenica prossima, contro la Tharros, il tecnico non potrà disporre neppure di Mauro Alcaraz e Santiago Brailly che verranno squalificati e dovrà fare i salti mortali perché la rosa degli “over” al momento è ancora ristretta e sarà inevitabile impiegare fin dall’inizio più fuoriquota.

Anche in inferiorità numerica la squadra ha stretto i denti ed è rimasta in partita fino agli ultimi minuti. Dopo l’espulsione del portiere Mauro Alcaraz, arrivata al 56′, il Li Punti ha approfittato subito della superiorità numerica ed ha sbloccato il risultato al 60′ con Matias Rako. Di lì a poco è arrivata la seconda espulsione, di Santiago Brailly, per doppia ammonizione. Il Carbonia ha tenuto una ventina di minuti, quando è arrivato il raddoppio, realizzato da Alessandro Celin Padovani. 9 contro 11, il Carbonia ci ha provato a riaprire la partita e vi è andato vicino con Gabriele Dore al 90′. Di Sebastiano Onali, al 96′, infine, il goal del definitivo 3 a 0.

Con i 3 punti il Li Punti è salito a quota 9, al terzo posto, a un punto dalla vetta occupata da Ghilarza e Taloro Gavoi, in compagnia dell’Ilvamaddalena che ieri ha riposato ed è ancora a punteggio pieno. Il Carbonia, che pure ha già riposato, resta fermo a quota 3 punti. La squadra sta crescendo ma l’organico avrebbe bisogno di almeno 2-3 innesti per affrontare le prossime partite di un campionato molto difficile, dove regna l’equilibrio con una qualità di base delle squadre medio alta.

Tra 4 giorni il Carbonia farà il suo esordio nel campionato di Eccellenza regionale, sul campo del Bari Sardo. Dopo tutti i problemi che hanno caratterizzato l’avvio della nuova stagione con il ritardato avvio della programmazione e della preparazione, la squadra biancoblù è al lavoro ormai da quasi un mese e, dopo aver riposato alla prima giornata, è pronta al debutto.

La rosa è quasi completamente nuova rispetto allo scorso campionato. Tra gli “Over” solo Andrea Porcheddu e Gabriele Dore hanno “sposato” il nuovo progetto e la rosa è stata costruita con altri 8 “Over” e una decina di fuoriquota cresciuti nel settore giovanile.

Gli altri “Over” sono: Costantino Chidichimo, classe 1997, centrocampista; Alessio Romanazzo, classe 1999, attaccante; Ernest Wojcik, classe 2000, difensore centrale; Ezequiel Cordoba, classe 1995, centrocampista; Santiago Brailly, classe 2000, difensore centrale; Andrea Sedda, classe 2003, difensore; Andrea Carta, 30 anni, difensore mancino; Mauro Alcaraz, classe 1993, portiere.

Tra i fuoriquota vi sono alcuni che hanno accumulato diverse presenze nello scorso campionato: Danilo Cocco, classe 2006, difensore esterno; Enrico Fontana, classe 2005, attaccante; Riccardo Lambroni, classe 2007, attaccante; Lorenzo Sartini, classe 2005, attaccante.

Questo pomeriggio, al termine dell’allenamento, abbiamo intervistato l’allenatore Maurizio Ollargiu.

Il calendario del nuovo campionato di Eccellenza regionale, presentato ieri a Oristano, alla prima giornata prevede il turno di riposo per il Carbonia di Maurizio Ollargiu, che avrà così una settimana di tempo in più per rifinire la preparazione, iniziata in ritardo per le problematiche legate alla programmazione della nuova stagione che hanno portato anche alla rinuncia alla Coppa Italia. La società, intanto, prosegue la costruzione del nuovo organico, nel quale è stato inserito Santiago Brailly, difensore centrale classe 2000, comunitario, di origini argentine.
Cresciuto calcisticamente a Buenos Aires, Santiago Brailly si è trasferito ancora giovanissimo in Europa, dove ha maturato esperienze in Spagna e in Italia, nelle ultime due stagioni nel Casteltermini, nei campionati di Eccellenza e Promozione siciliani.