22 November, 2024
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Il gruppo folkloristico Sa Turri di Portoscuso quest’anno festeggia i 50 anni di attività.

Nato tra le fila della Pro Loco Portoscuso, già nel 1969 un gruppo di volenterose ragazze vestiva l’abito tradizionale per accogliere cittadini e turisti durante la prima edizione della Sagra del Tonno. Negli anni successivi, le iniziative di carattere folklorico-tradizionale piacquero davvero tanto alla cittadinanza portoscusese tanto che ci si organizzò per recuperare, grazie a vecchie fotografie e cartoline d’epoca, anche l’abito tradizionale maschile di modo da poter prender parte alle grandi manifestazioni religiose e popolari che, in quegli anni, rifiorivano nella Sardegna del Dopoguerra. Per la prima volta, nel 1972, il costituendo gruppo folkloristico poteva utilizzare entrambi gli abiti tradizionali maschili e femminili. Collaudata la sua esperienza, nel 1975-76, si iscrive all’albo ufficiale dell’Ente provinciale per il turismo di Cagliari come “Gruppo Folk Pro Loco Portoscuso” sotto la prima presidenza del compianto Ennio Loddo. Negli anni ’90, con la presidente Mariangela Loddo, prenderà il nome di “Sa Turri” in onore al simbolo del paese: la Torre Spagnola.

La presidente Sara Fadda ha detto: «Siamo molto orgogliosi che il Gruppo Folk Sa Turri abbia raggiunto questo traguardo. Molti di noi non erano nemmeno nati quando i primi portoscusesi costruivano questa associazione ancora oggi attivissima e presente nel territorio».

Il vice presidente Luca Biggio ha detto: «Per l’anno in corso, abbiamo programmato davvero tante iniziative rivolte alla nostra comunità e non solo… senza rivelare troppi particolari, la prima di queste sarà certamente la presentazione del volume dedicato a questi 50 anni di Gruppo Folk Sa Turri grazie soprattutto agli studi e ricerche d’archivio che ci permettono di ricostruire l’attività di questi 50 anni con non poche sorprese e curiosità. Siamo sicuri che tutta la comunità di Portoscuso vorrà partecipare con grande spirito di curiosità e conoscenza agli eventi che proporremo quest’anno».

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Nell’ambito delle attività programmate per la costruzione del Cammino minerario di Santa Barbara, domenica 4 maggio 2014, si è tenuta l’escursione da Pani Loriga alla Grotta di Is Zuddas in Comune di Santadi alla quale hanno partecipato circa 250 persone nonostante le incerte previsioni metereologiche. 

Con tale escursione l’Associazione Pozzo Sella ha aderito alla 6° Giornata Nazionale dei Cammini organizzata dalla Rete dei Cammini con il patrocinio dal Touring Club d’Italia e del Sottosegretario per l’EXPO 2015.

Il percorso di questa escursione si è immediatamente rilevato di notevole interesse con l’attraversamento della collina vulcanica di Pani Loriga dove sono presenti numerose testimonianze (domus de janas, nuraghe e insediamenti fenicio-punici) dell’opera compiuta dall’uomo a partire dal neolitico recente (circa 3.500 anni a.C.) che la presidente Sara Fadda e l’archeologo Nicola Sanna della Cooperativa SéMATA che gestisce il sito archeologico, hanno saputo illustrare con grande competenza e capacità divulgativa con il plauso generale di tutti i partecipanti.

Ma è stato, soprattutto, il contesto paesaggistico-ambientale di questo territorio a creare la più grande suggestione tra gli escursionisti con l’attraversamento di dolci colline ricoperte da una fitta copertura di macchia mediterranea che si alternano ad estese pianure nelle quali l’esplosione dei colori dei prati tipici di questa stagione primaverile si alternano ai verdi e preziosi vitigni del carignano che sembrano ricamare l’intero paesaggio.

In questo straordinario contesto gli escursionisti sono stati accolti lungo il percorso nella bella tenuta campestre della Cantina di Santadi in località Barrua Basciu dove la Pro Loco di Santadi ha servito ai partecipanti una deliziosa degustazione di prodotti locali offerti dal Caseificio di Santadi, dal Panificio con forno a legna di Stefano Pilloni e dalla stessa Cantina di Santadi che rappresentano le eccellenze enogastronomiche di questo territorio.

Una grande attrazione per gli escursionisti sono stati gli intensi fenomeni carsici che hanno interessato diffusamente le rocce calcaree presenti lungo il percorso che hanno generando, tra le altre, la famosa e imponente Grotta di Is Zuddas ed anche la meno conosciuta Grotta Pirosu nella quale è stato scoperto nel 1968 il più grande tempio votivo ipogeo del mediterraneo di età nuragica che aspetta ancora di essere adeguatamente valorizzato dopo l’incauta interruzione da parte del Consorzio del Parco Geominerario del progetto di valorizzazione avviato nel 2008 con il comune di Santadi.

Alla ricchezza ed alla varietà del patrimonio storico, culturale e ambientale presente in questo percorso si aggiungono, come costante e patrimonio comune di tutto il Cammino minerario di Santa Barbara, le testimonianze del culto per la Santa Patrona dei minatori che veniva praticato anche nella locale miniera di barite di Su Benatzu dove a conclusione dell’escursione, grazie alla cortesia e alla disponibilità di Don Lino Melis, vicario del Vescovo e delegato diocesano per il Cammino minerario di Santa Barbara, e di don Giampiero Marongiu, parroco di Santadi, è stata celebrata la Santa Messa in onore di Santa Barbara.

Al bilancio positivo di questa escursione si è potuti giungere con il fattivo contributo dell’Amministrazione Comunale di Santadi che ha dato il benvenuto agli escursionisti attraverso il vice Sindaco Marco Murgia, del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sarda, della Protezione Civile di Santadi e dell’Associazione Soccorso Iglesias che hanno garantito agli escursionisti con uomini e mezzi assistenza e protezione lungo tutto il percorso fino all’arrivo alla Grotta Is Zuddas e ai quali l’Associazione Pozzo Sella e tutti gli escursionisti rivolgono un doveroso e caloroso ringraziamento.

Un particolare ringraziamento vogliamo rivolgerlo agli Speleo Club di Nuxis e di Santadi per l’importantissimo contributo che hanno fornito nella fase di individuazione del tracciato del Cammino minerario di Santa Barbara.

Anche con questa escursione, aperta alla partecipazione gratuita di tutti i cittadini, gli organizzatori hanno voluto proseguire nell’opera di divulgazione e di promozione rivolta a far conoscere e valorizzare il patrimonio storico, culturale, ambientale e religioso presente nelle diverse tappe del Cammino minerario di Santa Barbara che l’Associazione POZZO SELLA ha proposto con l’obiettivo strategico di costruire nel Sulcis Iglesiente Guspinese una nuova infrastruttura per lo sviluppo del turismo sostenibile nel Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Dopo che tale proposta è stata formalmente accolta dalla Regione Sarda con l’inserimento del Cammino minerario di Santa Barbara nel “Registro dei Cammini di  Sardegna e degli Itinerari turistici, religiosi e dello spirito” e i soggetti interessati   (Comuni, Province, ANCI, Diocesi, Consorzio del Parco e Associazione proponente) hanno sottoscritto il PROTOCOLLO D’INTESA per costituire il partenariato che ha dato avvio alla prima fase di costruzione dello stesso cammino, l’impegno per la sua concreta realizzazione deve vedere protagonisti gli operatori privati e tutti i cittadini interessati che saranno i primi beneficiari delle ricadute sociali ed economiche che la costruzione del Cammino potrà generare.