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E’ stato un finale d’anno decisamente diverso, per Sara Marrocu, assessore dei Servizi Sociali, Pubblica Istruzione, Cultura e Turismo del comune di Portoscuso, che alle 4.00 di ieri mattina è stata svegliata dall’incendio che ha mandato in fumo la sua utilitaria, una vecchia Fiat 500, parcheggiata nel parcheggio condominiale. I vigili del fuoco e i carabinieri intervenuti per spegnere le fiamme, che hanno distrutto completamente l’autovettura, non hanno riscontrato segnali in grado di portare alle cause, eventualmente dolose, dell’incendio, e Sara Marrocu, inevitabilmente scossa dall’accaduto, ha detto di non avere motivi per pensare che qualcuno abbia volontariamente agito dolosamente nei suoi confronti.
Venticinque minuti fa, Sara Marrocu ha pubblicato un post nel suo profilo Facebook, nel quale ritorna sull’accaduto, che riportiamo integralmente.
«Nell’augurare un felice nuovo anno a tutti, colgo l’occasione per ringraziare veramente di cuore le tante persone che in queste ore mi sono state vicine con una chiamata, un messaggio, un post, un pensiero o un abbraccio.
Ciò che è successo ieri ha scosso molto me e, soprattutto, la mia famiglia e sentire tanto affetto e tanta attenzione, mi ha veramente commosso e scaldato il cuore.
Ribadisco il mio pensiero rispetto all’accaduto, immagino e spero che la mia 500 (che mi mancherà moltissimo) sia andata a fuoco a causa di un problema elettrico o meccanico, non posso assolutamente pensare e concepire che qualcuno possa aver commesso un’azione dolosa così vile rivolta alla mia persona e alla mia attività amministrativa e politica.
Tuttavia, se mai fosse riscontrata una cosa del genere, vi assicuro che non riuscirà di certo a spaventarmi, né m’impedirà di continuare a lavorare, ad esprimere le mie opinioni e a combattere per ciò in cui credo e che ritengo giusto. Vado avanti serena.
Ringrazio veramente tutti di cuore perché, in questi momenti difficili, non mi sono mai sentita sola, come del resto non mi sono mai sentita sola in questi due anni e mezzo di mandato, tante persone mi hanno sempre dato la forza, l’entusiasmo e il coraggio di andare avanti e lavorare senza sosta: amici, familiari, colleghi amministratori, colleghi di lavoro, conoscenti e persino tanti che personalmente ancora non conosco ma che hanno trovato ugualmente il modo di incoraggiarmi.
Sono una persona molto fortunata per questo.
L’augurio che mi rivolgo è di poter continuare a lavorare e a migliorarmi, con tante persone straordinarie al mio fianco che rappresentano il motore delle mie azioni.
Benvenuto 2020.»
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Nel pomeriggio dello scorso 9 ottobre un caldissimo sole ha “baciato” le reliquie di Santa Rita da Cascia. Le hanno accolte in tanti: fedeli e curiosi si sono ritrovati nella piazzetta di Portopaglietto, dove hanno pregato insieme sotto la guida pastorale di don Giulio Demontis, presenti anche il sindaco Giorgio Alimonda, l’assessore della Cultura e beni Culturali, Turismo e Spettacolo, Sara Marrocu, ed altre autorità civili, militari e religiose. Poco dopo la processione, aperta dal gruppo folk del paese e seguita dalla banda di Portoscuso, si è snodata per le vie principali fino a raggiungere la chiesa di Santa Maria Vergine d’Itria, dove, nella piazza antistante la stessa, Santa Rita ha accolto le sue reliquie e un lungo applauso l’ha accompagnata fin dentro la chiesa dove si è svolta la messa solenne.
Santa Rita da Cascia è una delle figure più invocate e venerate dai cattolici, seconda solo a Sant’Antonio da Padova. Aveva solo cinque giorni quando le venne attribuito il primo miracolo, il cosiddetto “miracolo delle api bianche”. Crebbe umile, ubbidiente, e ben educata. I genitori la costrinsero a sposarsi con un uomo violento che però, nel tempo, riuscì a convertire. Visse una vita travagliata a causa dell’assassinio del marito e il non voler rivelare i nomi degli assassini le creò non pochi problemi. Fu rifiutata più volte dal monastero Agostiniano Santa Maria Maddalena. Le si attribuiscono altri cinque prodigi. Chiese che, alla sua morte, le venissero riservati una rosa e due fichi e, nonostante fosse inverno, ebbe entrambe le cose. I miracoli sono proseguiti anche dopo la sua morte. è conosciuta anche come la Santa delle Rose… la Santa delle spine… la Santa degli impossibili e, per questo, viene invocata nei casi disperati. Il suo santuario, in Umbria, è meta ogni anno di migliaia di pellegrini. è stato un evento assai importante e partecipato, con tanti incontri e celebrazioni. E’ andato avanti sino al 16 ottobre ed ha attirato tanti fedeli desiderosi di essere accolti, ascoltati e, attraverso la preghiera, rasserenati.
Nadia Pische
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Venerdì, 11 ottobre, a Portoscuso, sarà presentato il romanzo “A tie solu bramo”, dello scrittore cagliaritano Giulio Neri, pubblicato dalla casa editrice Il Maestrale.
L’appuntamento è per le 18,30, nella Sala Alcoa della Biblioteca Comunale. Oltre all’autore sarà presente Ciro Auriemma, relatore della serata, ed è previsto l’intervento di Sara Marrocu, assessore della Cultura del comune di Portoscuso.
L’autore
Giulio Neri (1978), antiquario e scrittore cagliaritano, ha esordito nel 2016 con il romanzo Carta Forbice Sasso. Memorie senza raccordo, edito da Asterios Edizioni (Trieste). La seconda pubblicazione è avvenuta nel 2018 con la casa editrice nuorese Il Maestrale: il romanzo A tie solu bramo è, al momento, la sua opera più nota.
Tra le attività legate alla letteratura, cura uno spazio dedicato ai libri sul sito d’informazione Casteddu Online.
A tie solu bramo
In due mesi, in un paese del sud Sardegna, nessuno è riuscito a capire che ci è venuta a fare Clelia Boero, la Torinese. Sfuggente e taciturna, se ne va in giro da sola a fumare e a leggere romanzi lunghi presi in prestito dalla biblioteca: malvista come il gruppo di extracomunitari che occupano la locanda in cui lei soggiorna. Solo Alfredo, il bibliotecario, tenta di stabilire con lei un rapporto e fa in tempo ad avvertire nella straniera la resa completa di chi ha accettato il proprio destino. Quale sia questo destino, Alfredo non potrà scoprirlo.
Dopo il loro ultimo incontro in sala-lettura Clelia scompare ma la misteriosa scomparsa è, a rovescio, solo l’inizio di un romanzo che, con seducente movimento a ritroso nel tempo, rivela la storia di Clelia, sfrangiandosi nei punti di vista delle persone che hanno gravitato intorno alla esistenza di una irriducibile idealista animata da sogni rivoluzionari.
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Si terrà domani, venerdì 23 agosto, alle 11.00, nello spazio Fucina Teatro della Vetreria di Pirri, la conferenza stampa di presentazione della XI edizione di Nurarcheofestival – Intrecci nei teatri di pietra, la rassegna teatrale itinerante organizzata da Il Crogiuolo.
Il programma, gli eventi, le location (alcuni dei più suggestivi siti archeologici, e musei, della Sardegna, fra Ogliastra, Nuorese, Marmilla, Sulcis Iglesiente, Oristanese) verranno illustrati da Rita Atzeri, direttrice artistica del Crogiuolo, ideatrice e curatrice del festival.
Interverranno Luca Pilia, sindaco di Isili, Tonio Orgiana, sindaco di Orroli, Sara Marrocu, assessore della Cultura del comune di Portoscuso, Maria Cristina Ciccone, archeologa, per il Museo dell’Ossidiana di Pau, e Laura Uselli, referente di Sistema Museo, per il Parco Archeologico di Montessu (Villaperuccio).
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Si terrà venerdì 23 agosto, alle 11.00, nello spazio Fucina Teatro dell’ex Vetreria di Pirri, la conferenza stampa di presentazione della XI edizione di Nurarcheofestival – Intrecci nei teatri di pietra, la rassegna teatrale itinerante organizzata da Il Crogiuolo.
Il programma, gli eventi, le location (alcuni dei più suggestivi siti archeologici, e musei, della Sardegna, fra Ogliastra, Nuorese, Marmilla, Sulcis Iglesiente, Oristanese, Cagliaritano) verranno illustrati da Rita Atzeri, direttrice artistica del Crogiuolo, ideatrice e curatrice del festival.
Interverranno Luca Pilia, sindaco di Isili; Tonio Orgiana, sindaco di Orroli; Sara Marrocu, assessore della Cultura del comune di Portoscuso; Maria Cristina Ciccone, archeologa, per il Museo dell’Ossidiana di Pau; e, infine, Laura Uselli, referente di Sistema Museo, per il Parco Archeologico di Montessu (Villaperuccio).
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Si terrà giovedì 20 giugno, alle 11.00, allo spazio Fucina Teatro nella Vetreria di Pirri, la conferenza stampa di presentazione della rassegna Joyce Lussu – La rivoluzione possibile, quattro appuntamenti di studio fra cinema, teatro e musica sulla vita e l’opera di una ribelle, organizzati da Il Crogiuolo, sotto la direzione artistica di Rita Atzeri.
Interverranno Virginia Martini, regista, anche nelle vesti di rappresentante del Crogiuolo, Alberto Cabboi, responsabile del Museo storico “Emilio e Joyce Lussu” di Armungia, Sara Marrocu, assessore della Cultura del comune di Portoscuso.
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Dal 14 al 16 giugno, Portoscuso ospiterà la 49ª edizione della Sagra del Tonno. Quest’anno la Sagra ritorna alla formula dei tre giorni, già proposta negli anni passati, partendo dal venerdì con l’inaugurazione, l’apertura di una mostra in Torre Spagnola e una tavola rotonda sul Tonno Rosso presso la Tonnara Su Pranu, per poi continuare sabato e domenica, con le tradizionali degustazioni di Tonno alla Portoscusese magistralmente preparato dalla Pro Loco di Portoscuso, laboratori, letture e racconti, mostre, visite ai monumenti, spettacoli e animazione.
«In questa edizione ci saranno tante novità, insieme alla Pro Loco abbiamo avuto modo di arricchire e migliorare la nostra festa del Tonno, grazie anche al supporto della Fondazione di Sardegna, avendo l’amministrazione partecipato con un progetto ai bandi della Fondazione e ottenuto un finanziamento ad hoc – spiega l’assessore della Cultura e Turismo Sara Marrocu -. Una novità, oltre agli appuntamenti culturali, sarà la degustazione del Tonno della Domenica 16, la Pro Loco proporrà i suoi ottimi piatti per pranzo, nella meravigliosa location del Lungomare. Mentre il sabato la degustazione è prevista dalle 20.00 sempre sul Lungomare. A breve sarà pubblicato il programma dettagliato.
Tutti gli espositori che volessero esporre i propri prodotti durante la Sagra – conclude Sara Marrocu -, possono rivolgersi agli uffici comunali per le procedure necessarie.»
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Il 6 aprile, alle ore 17.30, presso la Sala Alcoa della Biblioteca Comunale, verrà firmata ufficialmente la convenzione per l’istituzione a Portoscuso, della sede staccata della Lutec, Libera Università della Terza Età di Carbonia, che presto inizierà le proprie attività didattiche e non solo.
Saranno presenti la presidente della Lutec Ines Pinna ed il sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda, i quali firmeranno la convenzione e daranno il via alla progettazione e all’organizzazione del prossimo anno accademico.
«Insieme alla Lutec, la sua Presidente e il direttivo della sede di Carbonia – commenta l’assessore della Cultura Sara Marrocu – daremo il via ad un importante progetto, fortemente voluto dall’Amministrazione, di educazione permanente, senza confini anagrafici, che potrà coinvolgere gran parte della cittadinanza attività, anche coloro i quali non hanno la possibilità di spostarsi da Portoscuso per partecipare a determinate attività e poter coltivare specifici interessi culturali.
Tutti i futuri iscritti potranno seguire i seminari e le conferenze dedicate a svariate tematiche, anche relative alla vita quotidiana e agli interessi della comunità, oltre a quelle di taglio prettamente culturali, scientifico ecc, potranno essere coinvolti nei laboratori e nelle differenti iniziative socio culturali che l’associazione proporrà, coordinandosi con la sede di riferimento di Carbonia. Avranno la possibilità di iscriversi e frequentare le conferenze, i seminari, i laboratori e essere coinvolti nei progetti della Lutec tutti i cittadini interessati, senza limiti di titoli scolastici o di formazione culturale. Invitiamo perciò curiosi e interessati che volessero iscriversi o solo saperne di più, a presenziare sabato per un’informativa sulle future attività dell’associazione. Durante il pomeriggio – conclude Sara Marrocu – si potranno ritirare anche i moduli di iscrizione.»