22 November, 2024
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Dopo Scott Bamforth e Dyshawn Pierre, la Dinamo confermerà anche Shawn Jones per la prossima stagione. Al momento è in stallo invece la ricerca del sostituto di Levi Randolph (richiesto dalla Betaland di Capo d’Orlando): impossibile liberare Victor Rudd dall’attuale accordo con il Gaziantep, tra i nomi offerti c’è la 31enne ex prima scelta NBA Lazar Hayward (1.98 m, 102 kg) inattivo però dal luglio 2017 dopo il titolo vinto in Venezuela con i Guaros De Lara (13.8 punti e 6.0 rimbalzi di media a partita) e proposto anche a Cantù.

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La Dinamo Banco di Sardegna ha chiuso il girone d’andata della regular season con una sconfitta sul campo del fanalino di coda della classifica Pesaro: 88 a 85, primo tempo 47 a 41.

Scesa in campo consapevole di dover vincere ad ogni costo per assicurarsi la certezza matematica di accedere alle Final Eight di Coppa Italia, la Dinamo non è riuscita ad esprimersi al meglio contro un avversario assetato di punti per iniziare a risalire la classifica dopo un incerto avvio di stagione, caratterizzato da diverse partite perse di stretta misura.

Pesaro ha iniziato con un parziale di 6 a 0 ma la Dinamo ha prontamente reagito e i primi 10′ si sono sviluppati sul filo del costante equilibrio, con i marchigiani alla fine avanti di 3 punti: 26 a 23.

Pesaro ha iniziato bene anche il secondo quarto ma la Dinamo ha impattato al 14′ sul 30 a 30 e poi William Hatcher ha firmato il sorpasso che è durato però poco e nel finale della prima metà di gara Pesaro ha allungato con Omogbo e Moore, chiudendo a +6 al 20′: 47-41.

Nel terzo quarto la Dinamo ha mostrato le cose migliori, riequilibrando ancora il punteggio con un parziale di 23 a 18, 65 a 64 al 30′.

Nell’ultimo quarto è stato William Hatcher a cercare di trascinare i biancoverdi ma alcune palle perse consentono a Pesaro di allungare a +7 a 5′ dalla fine, sul 79 a 72. La Dinamo ha ridotto il margine a 3 punti con William Hatcher ed Achille Polonara, Scott Bamforth (fresco di rinnovo contrattuale) realizza i punti della speranza ma alla fine a spuntarla è stata Pesaro sull’88 a 85.

Tre gli uomini della Dinamo in doppia cifra: Scott Bamforth, 22 punti in 34′ (5 su 9 da 2 punti, 3 su 9 da 3 punti, 3 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 4 assist, 18 di valutazione); William Hatcher, 21 punti in 30′ (3 su 5 da 2 punti, 4 su 9 da 3 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 1 assist, 24 di valutazione); Achille Polonara, 18 punti in 33′ (3 su 4 da 2 punti, 4 su 7 da 3 punti, 10 rimbalzi, 1 assist, 22 di valutazione),

«Abbiamo giocato una brutta partita, molto moscia a livello difensivo – ha detto al termine Federico Pasquini -. Abbiamo consentito tanto a livello di 1 contro 1 al ferro e prima ancora, ad inizio partita, abbiamo subito molto a livello di transizione difensiva, che sapevamo essere il pezzo forte di Pesaro. Loro erano molto più affamati di noi, e noi non abbiamo fatto la partita che mi aspettavo, ci abbiamo messo molta meno energia del dovuto. Dobbiamo ripartire, questa settimana fra Trento e Murcia abbiamo speso molte energie ma questa non deve essere una scusante, dovevamo presentarci con una faccia diversa da subito, non dovevamo giocare questa partita di avanti-indietro senza dare adeguato peso ai possessi difensivi. Ora abbiamo due giorni e mezzo per recuperare energie – ha concluso il coach sassarese -, perché si tornerà di nuovo in campo, per cui dobbiamo resettare, è evidente che sono molto deluso.»

Vuelle Pesaro 88 – Dinamo Banco di Sardegna 85

Parziali: 26-23; 21-18; 18-23; 23-21.

Progressivi: 26-23; 47-41; 65-64; 88-85.

Vuelle Pesaro: Omogbo 17, Ceron 11, Mika 17, Moore 13, Bocconcelli, Ancellotti 5, Monaldi 2, Little 9, Bertone 14, Serpilli.  All. Spiro Leka.

Banco di Sardegna: Spissu, Casula, Bamforth 22, Planinic 4, Devecchi 3, Randolph 3, Pierre 6, Jones 8, Hatcher 21, Polonara 18, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

 

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Scott Bamforth vestirà la maglia della Dinamo Banco di Sardegna anche nella prossima stagione. Il play-guardia originario di Albuquerque, protagonista assoluto della prima parte della stagione sia in campionato sia in Champions League, ha firmato oggi il rinnovo del contratto che lo lega alla società sassarese.

«Sono molto felice di restare a Sassari e credo di essere molto fortunato ad avere l’opportunità di continuare a giocare con un grande club – ha detto il giocatore subito dopo la firma -. Ho deciso di rimanere per la grande stima che ho dei miei allenatori e dei miei compagni di squadra, oltre al fatto che sono profondamente convinto che la società stia costruendo un futuro davvero solido e di livello, e che con un progetto così abbiamo la possibilità di vincere tanto.»

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Amara sconfitta casalinga per la Dinamo Banco di Sardegna, nella decima giornata della regular season della Basketball Champions League. La squadra di Federico Pasquini s’è arresa agli spagnoli dell’Ucam Murcia con il punteggio di 88 a 94 (primo tempo 38 a 42), con un margine di un punto superiore rispetto a quello con il quale il 25 ottobre dello scorso anno si impose in Spagna (83 a 78).

Avanti in avvio sul 7 a 0 e di due lunghezze al termine del primo quarto (19 a 17), i biancoverdi hanno subito la reazione iberica nel secondo quarto, terminato sul 19 a 25 e, soprattutto, per larghi tratti del terzo quarto, nel corso dei quali il Murcia è arrivato ad accumulare un margine di vantaggio di ben 18 punti. A quel punto, quando ormai tutto sembrava perduto con una squadra in completa confusione, è stato il beniamino sassarese Marco Spissu a suonare la carica e, con alcune giocate difensive superbe, ad accendere la rimonta, sostenuta poi dall’incredibile precisione al tiro del brasiliano Jonathan Tavernari, autore di ben 4 triple su 5 tentativi. La Dinamo prima ha chiuso il terzo quarto a -12, 55 a 67, e poi con un parziale di 9 a 0 in avvio di ultimo quarto, si è riportata ad un solo possesso di distanza, 64 a 67, riaprendo completamente il match.

Da lì in avanti è stata partita vera, con gli spagnoli nuovamente avanti di 8 punti, Tavernari fuori per raggiunto numero di falli e Dinamo nuovamente a -3 con i canestri di Scott Bamforth, fino a quel punto in giornata decisamente poco felice rispetto alle sue solite prestazioni. Nel finale, purtroppo, alla Dinamo non è riuscito l’ultimo allungo per completare la rimonta e l’Ucam Murcia ha fatto suo l’incontro ed anche la differenza punti nel doppio confronto, utile nel caso di arrivo a pari punti al termine della regular season.

«Innanzitutto devo parlare della questione arbitrale, perché risulto il piagnone che si lamenta – ha detto in conferenza stampa Federico Pasquini -. Il concetto è molto semplice: io non penso che gli arbitri debbano decidere le partite. La situazione di stasera sul finale è stata questa: a un minuto e mezzo dalla fine ci sono due squadre che se la stanno giocando, la differenza è di un possesso e mezzo e si chiama un fallo. Non vedo perché questa partita debba essere chiusa in questa maniera. Se poi il problema è che era stato fischiato un fallo tecnico 5 minuti prima agli avversari, allora dico che è una logica che non esiste, così come non esiste il fatto che proprio questa sera che abbiamo fatto una prestazione difensiva modesta, alla fine noi abbiamo 30 falli e loro 18. Ecco questo mi sembra qualcosa di particolare, qualcosa che non mi piace. Avremmo perso lo stesso, lo ribadisco, avremmo perso lo stesso, però mi resta la rottura di coglioni di non avercela giocata noi, che siamo in campo come giocatori e allenatori, che lavoriamo per fare questo. Detto questo, per quanto riguarda la partita, non mi era mai capitato prima che dopo 6 minuti 4 giocatori mi chiedessero il cambio. Questo, a dimostrazione del fatto che la partita contro Trento ci ha prosciugato molte energie. Da questo punto di vista, non siamo riusciti nel secondo e terzo quarto ad essere i soliti, ad essere brillanti dal punto di vista difensivo, perché non eravamo reattivi come lo eravamo tre giorni fa. Siamo stati bravi a riagganciare la partita con delle situazioni strane, con dei quintetti atipici, giocando molto piccoli perché cercavo energie. Chiaramente giocando accelerati con degli assetti particolari ci può anche stare che abbiamo fatto qualche scelta offensive sbagliata. Non ho niente da rimproverare ai ragazzi perché era una partita contro un avversario di alto livello e qualità. Continuiamo a tenere accesa la fiammella, vogliamo crederci, abbiamo quattro partite da vincere. Adesso la corsa va su Karsiyaka che è quella che ci sta davanti, con la quale abbiamo differenza canestri positiva. Non voglio che nessuno si arrenda – ha concluso Federico Pasquini -, questa sera è andata in questa maniera, per cui complimenti a Murcia e peccato che non avessimo benzina come tre giorni fa.»

Dinamo Banco di Sardegna 88 – Ucam Murcia 94

Parziali: 19-17; 19-25; 17-25; 33-27.

Progressivi: 19-17; 38-42; 55-67; 88-94.

Banco di Sardegna: Spissu 5, Casula, Bamforth 18, Planinic 7, Devecchi 2, Randolph 5, Pierre 14, Jones 9, Hatcher 10, Polonara 6, Picarelli, Tavernari 12. All. Federico Pasquini.

Ucam Murcia: Soko 16, Mutic, Urtasun, Martin, Kloof 2, Martinez, Hannah 21, Oleson 19, Olaizola, Delia 14, Rojas 12, Lukovic 10. All. Ibor Navarro.

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La Dinamo Banco di Sardegna è tornata alla vittoria, dopo tre ko consecutivi tra campionato e Champions, superando con ampio margine (78 a 67, primo tempo 34 a 24) i vicecampioni d’Italia della Dolomiti Energia Trentino.

La partita è stata dominata dai ragazzi di Federico Pasquini, autoritari fin dalle battute iniziali con un parziale di 19 a 11 nel primo quarto. Il vantaggio è cresciuto nel secondo quarto e nella ripresa la Dinamo ha tenuto sempre a distanza la Dolomiti, 55 a 46 al 30′, 78 a 67 alla fine.

Nella Dinamo il migliore, ancora una volta, è risultato Scott Bamforth, autore di 23 punti in 32′, frutto di un percentuale stratosferica nei tiri dai 6,75, 6 su 7, a fronte di un deficitario 0 su 6 nei tiri da 2 punti, di un 5 su 6 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 5 assist, 27 di valutazione. Altri quattro gli uomini della Dinamo in doppia cifra: Dyshawn Pierre, autoire di 13 punti in 23′ (1 su 3 da 2 punti, 3 su 4 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 6 rimbalzi, 1 assist, 12 di valutazione); William Hatcher e Darko Planinic, 12 punti a testa; e, infine, Achille Polonara, 11 punti in 33′ (3 su 4 da 2 punti, 1 su 8 da 3 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 11 rimbalzi, 1 assist, 19 di valutazione).

Con i due punti odierni la Dinamo, indipendentemente da come si concluderà la 14ª giornata che ha in corso Cremona-Varese e in serata e domani prevede Avellino-Bologna e Pistoia-Milano, si colloca al sesto posto, con 16 punti, ormai ad un passo dalla qualificazione alle finali della Coppa Italia, alle quali accedono le prime otto della classifica al termine del girone d’andata della “regular season”.

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La Sidigas Avellino ha espugnato all’overtime il PalaSerradimigni, superando la Dinamo Banco di Sardegna con il punteggio di 95 a 88 (tempi regolamentari 84 a 84), nella 13° giornata della “regular season” del campionato LBA. E’ stata una partita molto combattuta ed equilibrata, decisa dalla squadra irpina a proprio favore nei 5′ del supplementare, con un parziale di 11 a 4.

Dopo un avvio di partita favorevole alla Sidigas, la Dinamo s’è riportata in partita trascinata da Scott Bamforth (20 punti, 3 rimbalzi, 5 falli subiti 3 assist), Marco Spissu, decisivo nel terzo quarto (12 punti, 3 su 3 da 2 punti, 2 su 5 da 3 punti, 4 assist), Shawn Jones (14 punti e 11 rimbalzi) e William Hatcher (13 punti). Dopo essersi portata avanti di 9 lunghezze, la Dinamo ha subito la rezione campana, condotta da uno straordinario Jason Rich (33 punti in 32′, 5 su 12 da 2 punti, 4 su 6 da 3 punti, 11 su 12 ai tiri liberi, 1 rimbalzo, 2 assist, 27 di valutazione)) che ha portato la sfida all’overtime sul punteggio di 84 pari. A quel punto la macchina della Dinamo s’è inceppata e la Sidigas s’è imposta con autorità.

«Abbiamo perso contro un avversario di alto livello, contro una squadra che con tutto il talento che ha a disposizione è stata molto brava a punirci all’inizio con i tiri da tre punti, poi utilizzando la fisicità in post basso dei suoi piccoli per attaccare i nostri piccoli e nel terzo quarto quando abbiamo fatto il massimo sforzo, non si sono disuniti, hanno continuato sulla loro esecuzione e sui punti fermi che avevano a livello offensivo – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. A livello difensivo, nel quarto quarto e nel supplementare ci hanno messo le mani addosso, facendo sì che ogni ricezione fosse complicata per i nostri piccoli, negando ogni uscita e ogni blocco. Devo dire che i miei ragazzi hanno fatto tutto quello che potevano fare, calcolando che venivamo una settimana non semplice ma ho apprezzato molto il fatto che non abbiamo mollato, davanti a una squadra così precisa con noi più stanchi perché avevamo meno rotazioni. Credo che sia una sconfitta diversa rispetto a quella della settimana scorsa: è chiaro che Avellino ha dimostrato tutto il suo valore, la sua profondità, la sua capacità di punire le nostre debolezze con grande lucidità e precisione. Sicuramente dobbiamo essere un po’ più precisi in certe situazioni – ha concluso Federico Pasquini -, specie quando siamo avanti. Ora pensiamo a Trento, che è la squadra forse più forte del campionato: lavoreremo al recupero degli influenzati (Hatcher e Jones) e di altri piccoli problemi, come quello che ha avuto Spissu in settimana, che ci possono permettere di lavorare con più serenità.»

Dinamo Banco di Sardegna 88 – Scandone Avellino 95

Parziali: 20-22; 21-23;27-16; 16-23; 4-11.

Progressivi: 20-22; 41-45; 68-61; 84-84; OT 88-95.

Banco di Sardegna: Spissu 12, Bergonzi, Bamforth 20, Planinic 6, Devecchi, Randolph 8, Pierre 7, Jones 14,  Hatcher 13, Polonara 8, Picarelli, Tavernari . All. Federico Pasquini.

Scandone Avellino: Zerini, Wells 5, Fitipaldo 18, Sabatino, Leunen 5, Scrubb 8, Filloy 9, D’Ercole 3, Rich 33, Fesenko 9, Ndiaye 5, Parlato. All. Stefano Sacripanti.

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Nonostante una giornata no al tiro (23 su 55 da 2 punti, 41,8%; 3 su 20 da 3 punti, 15%), la Dinamo Banco di Sardegna ha sfiorato il successo sul campo dei campioni d’Italia dell’Umana Reyer Venezia, cedendo per 82 a 80 dopo un tempo supplementare (è la seconda sconfitta consecutiva, dopo quella di Oldemburg in Champions League, dopo sette vittorie di fila tra campionato e Champions League).

La Dinamo ha sbagliato completamente l’approccio alla partita, realizzando i primi due punti del match dopo ben 6 minuti, con una schiacciata di Achille Polonara, e concedendo ai veneti un parziale di 16 a 2. Chiuso il primo quarto sotto di 11 punti, 21 a 10, nel secondo la Dinamo ha iniziato a dare segnali di reazione, riportandosi da -11 fino a -4; 25 a 21. La reazione della Reyer non si è fatta attendere e le squadre sono andate negli spogliatoi per l’intervallo lungo sul punteggio di 36-27.

In avvio del secondo tempo la Dinamo è stata tenuta in piedi dai 14 punti di uno strepitoso Levi Randolph. in 10′. Il giocatore originario dell’Alabama ha mandato in tilt la difesa veneta ed ha dominato gli ultimi minuti della terza frazione, riportando i biancoblu ad un solo possesso di distanza, prima del 55 a 51 del 30′. L’ultimo quarto è stato caratterizzato da un continuo equilibrio ed al 40’ il tabellone ha segnato la perfetta parità: 69 a 69, supplementare!

Ancora equilibrio nei 5′ extra e partita decisa da due palle perse e dai tiri liberi dell’ex Marquez Haynes, assegnati per un fallo di Scott Bamforth, per il definitivo 82 a 80.

Scott Bamforth è stato ancora una volta il miglior realizzatore ma questa volta con percentuali al di sotto delle sue possibilità (25 punti in 38′, frutto di 7 su 15 da 2 punti, 1 su 8 da 3 punti e 8 su 9 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 4 assist, 17 di valutazione). Benissimo Levy Randolph, autore di 21 punti in 29 minuti (6 su 10 da 2 punti, 1 su 3 da 3 punti e 6 su 7 ai tiri liberi, 10 rimbalzi, 1 assist, 25 di valutazione). Bene anche Darko Planinic, 9 punti in 17 minuti (3 su 5 da 2 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, 16 di valutazione). Ancora in ritardo di condizione, dopo la lunga assenza per infortunio, Rok Stipcevic.

«È stata una partita decisa dai dettagli, una partita alla quale abbiamo approcciato male anche se ci aspettavamo che Venezia la aggredisse fin dall’inizio per uscire da questa striscia negativa di sconfitte – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. Siamo riusciti a rimetterla in piedi grazie all’energia dei giocatori entrati in campo dalla panchina, specie a livello difensivo, in attacco non siamo mai stati brillanti ma siamo riusciti a risalire strappando un punto per volta a Venezia. Poi 12 secondi dalla fine nell’overtime avevamo in mano noi la possibilità di vincerla ma su quella rimessa ci siamo fatti prendere dall’ansia e non abbiamo eseguito bene andando in tre verso la palla senza fare il blocco vero, e questo ha consegnato la palla agli avversari poi non so cosa sia successo su quella rimessa che hanno visto all’instant replay. Nel finale ho preferito fare fallo perché li volevo mandare in lunetta e farli pensare, come era successo nel tempo regolamentare. Sicuramente usciamo da una partita del genere delusi per aver perso un match che potevamo conquistare – ha concluso il coach sassarese – ma con la consapevolezza che oggi dopo una partenza difficile, su un campo come questo, un passo alla volta siamo rientrati in partita.»

Reyer Venezia 82 – Dinamo Banco di Sardegna 80.

Parziali: 21-10; 16-17; 19-24; 14-18; OT 13-11.

Progressivi: 21-10; 36-27; 55-51; 69-69; 82-80.

Reyer Venezia: Haynes 17, Peric 14, Johnson 8, Green, Tonut 2, De Nicolao, Orelik 17, Ress,Bolpin, Biligha 6, Cerella, Watt 18. All. Walter De Raffaele.

Banco di Sardegna: Spissu 3, Bamforth 25, Planinic 9, Devecchi, Randolph 21, Pierre 4, Jones 12, Stipcevic 2, Hatcher, Polonara 4, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

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Battuta anche Pistoia, 88 a 81, per la Dinamo è la settima vittoria consecutiva tra campionato e Champions League. L’incontro con la squadra toscana è stato molto equilibrato anche se la Dinamo ha sempre dato l’impressione di poterlo fare suo, fin dalle battute iniziali che l’hanno vista avanti di 8 punti sul 10 a 2 con una tripla di William Hatcher, poi 12 a 4 al 3′. Pistoia ha saputo reggere l’urto iniziale sassarese, tornando a -2 con una tripla di Fabio Mian al 6′, 15 a 13, a -1 al 10′ con una tripla di Cesare Barbon ed ha chiuso il primo quarto sotto di soli 3 punti (26 sa 23), riuscendo a tenersi a contatto con la Dinamo anche nel secondo quarto, nel corso del quale è andata anche avanti di 4 punti al 15′, 32 a 36, ed ha chiuso sul 43 a 41.

Nuovo tentativo di fuga della Dinamo nella seconda parte del terzo quarto con un canestro da fuori e tre triple consecutive di uno scatenato Scott Bamforth, 63 a 56 al 27′, e nuova reazione di Pistoia che con una tripla di Raphael Gaspardo è tornata ancora a -2: 63 a 61, prima del 65 a 61 del 30′ segnato da due tiri liberi di Dyshawn Pierre. In avvio di ultimo quarto, la Dinamo ha spiccato il volo, con una tripla di Dyshawn Pierre ed una di Marco Spissu (73 a 63); il vantaggio si è dilatato fino al +18 al 38′, 87 a 69, con quattro schiacciate di Shawn Jones, Dyshawn Pierre, Levi Randolph e ancora Dyshawn Pierre ed una tripla di Levi Randolph.

Nel finale la Dinamo ha smesso praticamente di giocare ma il vantaggio era talmente ampio che la vittoria non è mai stata in discussione e la squadra di Federico Pasquini ha incamerato la nuova vittoria, la settima consecutiva tra campionato e Champions League, che fa classifica ed anche convinzione nei propri mezzi che, a questo punto, è legittimo dirlo, sono davvero notevoli.

Prestazione superlativa, ancora una volta, di Scott Bamforth, nuovo fenomeno biancoblu, autore di 24 punti in 29′, 5/7 da tre, 4 rimbalzi, 5 falli subiti e 6 assist per un totale 28 di valutazione: altro protagonista un ottimo Dyshawn Pierre alla seconda doppia doppia consecutiva con 16 punti e 10 rimbalzi, 23 di valutazione. Doppia cifra anche per Shawn Jones (13 punti e 6 rimbalzi), Levi Randolph (11 punti e 3 assist). Ottima serata per William Hatcher, autore di 9 punti con il 100% al tiro e 4 assist.

Dinamo Banco di Sardegna 88 – Pistoia Basket 81

Parziali: 26-23; 17-18; 22-19; 23-20.

Progressivi: 26-23; 43-41; 65-61; 88-81.

Banco di Sardegna: Spissu 8, Bamforth 24, Planinic 4, Devecchi , Randolph 11, Pierre 16, Jones 13, Stipcevic, Hatcher 9, Polonara 3, Picarelli, Tavernari . All. Federico Pasquini.

Pistoia: Della Rosa, McGee 8, Kennedy 6, Barbon 3, Mian 14, Gaspardo 8, Onuoha, Bond 17, Magro 2, Moore 13, Ivanov 10. All. Vincenzo Esposito.

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Grande impresa della Dinamo Banco di Sardegna, a Brescia, sul campo della Germani Basket, dominatrice della prima parte della stagione. La squadra sassarese ha inflitto la prima sconfitta stagionale alla capolista, reduce da 9 vittorie consecutive, con il punteggio di 79 a 78 (primo tempo 43 a 41 per la Dinamo).

E’ stata una partita bellissima, dal finale palpitante che ha visto la Dinamo rimontare uno svantaggio di ben 11 punti negli ultimi 8 minuti, nel corso dei quali ha inflitto all’ex Brian Sacchetti e compagni, un parziale di 22 a 10 (da 57-68 a 79-78).

Federico Pasquini inizialmente ha schierato un quintetto con Hatcher, Bamforth, Pierre, Polonara e Jones e l’avvio è stato brillantissimo: 18 a 7 al 6′ con una tripla di William Hatcher. La capolista ha reagito e, guidata da Marcus Landry ha ridotto il ritardo, ed ha chiuso il primo quarto con una tripla di Brian Sacchetti sul 18-21.

In avvio di secondo quarto Darko Planinic e Levy Randolph hanno allungato, la Germani ha retto bene e la partita è diventata equilibrata con i padroni di casa che hanno effettuato il sorpasso con Dario Hunt (alla fine il miglior realizzatore bresciano con 17 punti) ma le triple di Scott Bamforth (alla fine 21 punti in 36′, 3 su 6 da 2 punti, 3 su 6 da 3 punti, 6 su 6 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 7 assist, 29 di valutazione finale) e William Hatcher (19 punti in 28′, 2 su 5 da 2 punti, 5 su 7 da 3 punti, 3 rimbalzi, 5 assist per 26 di valutazione) hanno consentito alla Dinamo di stare attaccata, e due tiri liberi di Bamforth hanno chiuso il primo tempo con la Dinamo avanti sul 41 a 43.

Nella ripresa l’equilibrio è durato 6 minuti (triple di David Moss, Achille Polonara e Luca Vitali), poi la Germani ha allungato, con Marcus Landry, Dario Hunt e Luca Vitali, e con un parziale di 21 a 14 ha chiuso il terzo quarto avanti di 5 lunghezze: 62 a 57.

L’inerzia della partita non è cambiata in avvio di ultimo quarto e Brescia ha allungato ancora, arrivando al vantaggio massimo di +11 al 32′, con due triple consecutive di Luca Vitali e Franko Bushati: 68 a 57. In casa sassarese per un attimo s’è temuto il crollo, non è la prima volta che la squadra biancoblu s’è persa nei finali dopo aver condotto a suo piacimento le partite, ma la Dinamo, nonostante abbia ancora Rok Stipcevic reduce da un infortunio, in campo solo 5′, da qualche settimana è cresciuta parecchio, è più matura, cosciente dei propri mezzi ed ha iniziato una rimonta entusiasmante quanto spettacolare.

Shawn Jones ha commesso il 5° fallo, una dura botta per la Dinamo che però non ha smesso di crederci anche senza il suo centro e Bamforth e Hatcher hanno riportato la squadra che ha perso per falli anche Darko Planinic (Brescia ha perso per falli David Moss) ma i due tiratori scatenati, il primo con tre tiri liberi, il secondo con un’altra tripla, hanno riportato il punteggio in perfetta parità a 1’55” dalla fine: 76 a 76. Dyshawn Pierre ha portato avanti la Dinamo dalla lunetta, Vitali ha impattato a 78 da sotto a 15 secondi dalla fine ma poi ha commesso fallo su Scott Bamforth che ha messo la sua firma sul tiro libero della vittoria: 79 a 78!

Per la Dinamo sono due punti pesanti che accrescono l’autostima dei ragazzi di Federico Pasquini, oggi un altro gruppo rispetto a qualche settimana fa, quando il coach arrivò a presentare le dimissioni, poi respinte, per cercare di smuovere una situazione difficile. La scossa c’è stata, oggi la Dinamo è un’altra squadra che, proseguendo su questa strada, potrà puntare a grandi traguardi, sia in campionato sia in Champions League.

Per la Germani Brescia è la prima sconfitta, dopo 9 vittorie consecutive iniziali.

«Sono molto soddisfatto della partita che abbiamo giocato contro una avversaria molto forte, che ha una grandissima capacità di presentarsi con assetti diversi e grande lucidità nel cercare i punti deboli dell’avversario – ha detto a fine partita Federico Pasquini -. Sono contento dell’approccio, con una partenza decisa che ci ha dato grande fiducia. Siamo poi stati bravi a reggere, specie nel secondo quarto, quando loro sono entrati in gas e stavano facendo molto canestro e trovando grande fluidità offensiva. L’altra cosa importante è stata che abbiamo attaccato bene le loro zone, i loro cambi di difesa, sempre avendo pazienza e cercando nel primo quarto il lungo e nel terzo e quarto quarto il piccolo, perché credevo che a quel punto aprendo il campo fosse più facile avere degli extra pass piuttosto che dare la palla dentro ai lunghi visto che loro stavano riempendo l’area. Nel terzo e nel quarto quarto ho abusato un pochino della zona 2-3 – anche se loro erano andati in ritmo e segnavano da tutte le parti da tre punti – perché volevo preservare i due lunghi, Planinic e Jones, a livello di falli, ed era l’unico modo per coprirli. Nel momento in cui si decideva la partita, negli ultimi 5 minuti – ha concluso il coach sassarese -, siamo stati bravi a difendere uomo contro uomo, con un assetto particolare con Pierre.»

Leonessa Basket Brescia 78 – Dinamo Banco di Sardegna 79

Parziali: 18-21; 23-22; 21-14; 16-22.

Progressivi: 18-21; 41-43; 62-57; 78-79.

Leonessa Basket Brescia: Hunt 17, Vitali L. 10, Landry 11, Vitali M. 13, Moss 7, Sacchetti 8, Fall, Veronesi, Dalla Longa, Moore 7, Bushati 5. All. Andrea Diana.

Banco di Sardegna: Spissu 3,  Bamforth 21, Planinic 5, Devecchi , Randolph 2, Pierre 4, Jones 15, Stipcevic, Hatcher 19, Polonara 10, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

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Tra Dinamo Sassari e New Basket Brindisi, non c’è stata partita. La squadra di Federico Pasquini ha impiegato solo 10′ per chiudere i conti di una partita praticamente mai nata. L’avvio di gara di Achille Polonara e compagni è stato devastante, al 10′ il tabellone del PalaSerradimigni segnava 30 a 9 per i biancoblu ed il resto del match è stato una semplice formalità.

E’ stata la vittoria di una squadra compatta, agguerrita e determinata: tutti gli uomini a referto eccetto Rok Stipcevic, non ancora al meglio delle condizioni fisiche dopo l’infortunio, ben 5 giocatori in doppia cifra. Doppia doppia di Achille Polonara a referto con 14 punti, 4 su 6 da due punti 2 su 3 da tre, 11 rimbalzi per 24 di valutazione; bene anche William Hatcher, 12 punti e 6 assist, 11 punti ex aequo per i lunghi biancoblu: Darko Planinic, conditi da 6 rimbalzi, e Shaw Jones, 7 rimbalzi. Prestazione solida quella di Marco Spissu a segno con 10 punti e 6 assist nei 20’ in cui è rimasto sul parquet, bene anche il capitano Jack Devecchi (7 punti e 5 rimbalzi) e Scott Bamforth (8 punti, 3 rimbalzi e 3 assist). Nel finale, a punteggio abbondantemente acquisito, Federico Pasquini ha dato spazio anche a chi gioca sempre molto poco (o niente), Jonathan Tavernari e Andrea Picarelli, entrambi a referto, rispettivamente con e (una tripla) e 1 punto.

«Abbiamo fatto una buona partita, quello che mi interessava era l’approccio contro una squadra in un momento di fiducia per farle perdere i punti di riferimento – ha detto a fine match Federico Pasquini -. Occorreva sporcare le situazioni, specie con Moore, che avevano permesso di battere la Virtus domenica scorsa e prima che arrivasse Moore la vittoria contro Avellino e la buona partita a Pesaro. Abbiamo fatto in modo che ci fosse la possibilità di correre molto in contropiede alternando la difesa ed essendo molto svegli su ogni loro passaggio, il fatto di aver fatto 30 punti nel primo quarto, di cui 18 in contropiede primario, ha deciso la partita. Poi siamo stati bravi a tenere sempre il controllo nei successivi trenta minuti.  Siamo contenti per questa sera, domani partiremo per una serie di impegni fuori casa importanti con trasferte lunghe e impegnative. C’è ancora molto da fare, abbiamo bisogno di essere al completo per lavorare al meglio. Quello che si è visto stasera non è un caso – ha concluso il coach sassarese – perché stanno tutti lavorando duro e se continuiamo così sono convinto che riusciremo a dare sempre il massimo.»

Deluso il coach della New Basket Brindisi Sandro dell’Agnello: «Se ti presenti a Sassari prendendo 30 punti nel primo quarto e con quella difesa non puoi pensare di poter passare. Abbiamo fatto un grande passo indietro, un atteggiamento del genere non è ammissibile, e sono io il primo a mettermi in discussione. Credo che su questa gara non ci sia altro da dire».

La Dinamo domani partirà per la tripla trasferta – tra Basketball Champions League e campionato – che porterà la squadra in Russia, per il match con Krasnoyarsk, poi a Brescia e, infine, in Turchia per la sfida con Pinar Karsyiaka.

Dinamo Banco di Sardegna 90 – New Basket Brindisi 66

Parziali: 30-9; 13-11; 24-18; 23-28.

Progressivi: 30-9; 43-20; 67-38; 90-66

Banco di Sardegna: Spissu 10, Bamforth 8, Planinic 11, Devecchi 7, Randolph 7, Pierre 6, Jones 11, Stipcevic, Hatcher 12, Polonara 14, Picarelli 1, Tavernari 3. All. Federico Pasquini.

NBB Brindisi: Suggs 10, Tepic 5, Oleka 7, Smith 6, Mesicek 11, Cardillo, Sirakov, Moore 12, Donzelli, Canavesi, Giuri 2, Lalanne 13. All. Sandro Dell’Agnello.

William Hatcher.