21 November, 2024
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Valerio Scanu, 57 anni, rappresentante del comune di Sassari nel consiglio di amministrazione, è stato eletto questa mattina presidente del Consorzio industriale provinciale di Sassari. Succede a Pasquale Taula, presidente del CIPSS dal 2014. L’elezione di Valerio Scanu è avvenuta durante l’Assemblea del Consorzio che ha inoltre visto la nomina di Pierluigi Pinna come nuovo rappresentante della Camera di commercio.

L’assemblea consortile si è svolta in un clima sereno e collaborativo e vi hanno preso parte i rappresentanti degli enti locali consorziati: Pietro Fois per l’amministrazione provinciale di Sassari, lo stesso Valerio Scanu per il comune di Sassari, Claudio Pecorari per il comune di Porto Torres e Mario Conoci per il comune di Alghero. Erano inoltre presenti i sindaci di Sassari, Gian Vittorio Campus, e di Porto Torres, Sean Wheeler. Tutti i componenti hanno votato per il presidente eletto ad eccezione del rappresentante del comune di Porto Torres.

Subito dopo l’elezione, è avvenuto il passaggio di consegne tra il presidente uscente e il nuovo e, con l’approvazione di tutti i consiglieri, condizione fondamentale per procedere immediatamente all’insediamento del Cda, si è tenuto subito dopo l’assemblea un primo consiglio di amministrazione, nel quale si è stabilito che il prossimo incontro tra gli amministratori si terrà a Porto Torres, riconoscendo così l’importanza primaria di quel territorio per le strategie programmatiche e gestionali del Consorzio. Nelle sue prime parole da presidente, Valerio Scanu ha voluto ribadire che il CIPSS proseguirà nel processo di aziendalizzazione avviato dal management uscente, riconoscendo il buon lavoro svolto dalla precedente amministrazione, ringraziando gli amministratori ed evidenziando la figura di Claudio Pecorari, attuale e futura risorsa del Consorzio industriale.
Valerio Scanu, 57 anni, commercialista e revisore legale dei conti, ha una lunga esperienza professionale presso aziende private, nonché in Enti pubblici ed Enti locali, tra cui il comune di Sassari, l’università di Sassari, la Camera di Commercio del Nord Sardegna, l’Azienda sanitaria locale e l’Azienda ospedaliero-universitaria.

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«Siete voi adulti che dovete e potete ancora cambiare le cose e salvare il mondo dalla plastica. Io sono un bambino e ho il diritto di avere un futuro libero dall’inquinamento, e così come me altri milioni di bambini nel mondo. Dobbiamo sentirci in dovere di tutelare l’ambiente e fare qualcosa di concreto. Raccogliamo la plastica, aiutatemi a condividere questo pensiero.»
Si condensa nel breve discorso del piccolo Diego, 9 anni di Stintino, il succo del convegno “Inquinamento da plastica: l’importanza di combatterlo e le strategie per farlo”, organizzato dall’amministrazione comunale stintinese e che si è svolto ieri sera al Museo della tonnara, con la partecipazione dell’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis.

Il piccolo Diego si è presentato al tavolo dei relatori con un secchio colmo di plastica raccolta in 3 metri quadrati di spiaggia. «Voglio lanciare un messaggio importante ha ribadito – perché tutti dobbiamo sentirci in dovere di tutelare l’ambiente e fare qualcosa di concreto».

E la testimonianza del piccolo alunno delle scuole elementari di Stintino ha confermato quanto «una politica di educazione debba partire dai più piccoli, perché ha detto il sindaco di Stintino Antonio Dianasono quelli che vedono il mondo in maniera diversa. Ed è per questo che l’ultima iniziativa, #Stintinoisplasticfree, di pulizia delle spiagge l’abbiamo organizzata proprio con il coinvolgimento e contributo delle scuole».

Il primo cittadino ha ricordato quindi i progetti adottati dal Comune per ridurre l’uso della plastica, a partire dalla fontanelle per l’acqua con la distribuzione di bottiglie di vetro, gli appuntamenti con Spiagge pulite avviate già dal 2016, i progetti sulla Pelosa e il divieto di fumo in spiaggia. Con quest’ultima iniziativa il Comune, a fine stagione turistica 2018, ha raccolto oltre 400mila cicche di sigarette.

«Si deve ragionare per areeha chiuso il sindaco Antonio Diana e per questo ho chiesto la partecipazione del sindaco di Porto Torres. Perché  questo sistema ambientale, con un parco nazionale vicino, un’area marina protetta in ampliamento, le aree Sic e Zps, ci chiede di fare rete.»

Un concetto quest’ultimo ribadito dal primo cittadino di Porto Torres Sean Wheeler che ha anche posto l’accento sul coinvolgimento delle nuove generazioni, rimarcato poi dal direttore dell’Area marina protetta dell’Asinara, Vittorio Gazale, che ha illustrato le azioni adottate dal Parco nella lotta alla plastica. Ancor di più è stato Danilo Pisu, coordinatore del progetto Post Life del comune di Stintino, a sottolineare la strategicità del coinvolgimento delle scuole e il successo del progetto La plastica e il consumo responsabile, realizzato proprio con gli alunni delle scuole di via Lepanto, e al quale ha partecipato anche il piccolo Diego.

«Se oggi abbiamo assunto la consapevolezza della criticità che stiamo ereditando – ha detto l’assessore regionale Gianni Lampis – dobbiamo essere in prima fila per dimostrare che il mondo non cambia con le opinioni ma con i fatti. Quella che abbiamo davanti è una sfida culturale. L’uomo deve essere il principale attore nell’affrontare queste sfide. Partiamo allora da qui e dal ruolo della scuola.»

Il convegno ha messo in evidenza quindi la necessità di fare sistema, di lavorare in maniera coordinata, condivisa e attraverso protocolli tra enti pubblici e operatori locali. «È fondamentale che si prenda coscienza del peso del problema dell’inquinamento da plastica – è stato detto – che è diventato importante e che mette a rischio il pianeta. I vari portatori di interesse, allora, devono agire, anche nel loro piccolo perché messo assieme questo può diventare molto».

Al convegno, coordinato dalla docente dell’Università di Sassari Donatella Carboni, sono intervenuti anche Simonetta Fanni direttrice del Servizio Controlli, monitoraggi e valutazione ambientale dell’Arpa Sardegna, Claudia Salvestrini direttore del Consorzio nazionale Polieco, Andrea De Lucia ricercatore del Cnr di Oristano, Matteo Sanna e Giovanni Conti del gruppo Relicta e Giulio Magni di One Ocean Foundation.

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Entra nel vivo domani, sabato 12 gennaio, con l’arrivo del vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio, la campagna del Movimento 5 Stelle per le elezioni regionali. Il capo politico dei pentastellati lancerà anche lo sprint al candidato alle suppletive del collegio di Cagliari previste per il 20 gennaio, Luca Caschili, e la candidatura alla presidenza della Regione di Francesco Desogus.

Il primo appuntamento di Luigi Di Maio sarà alle 10.00, a Porto Torres, per la presentazione del Reddito Energetico. In piazza Umberto I, insieme al vicepresidente del Consiglio, ministro del lavoro e dello sviluppo economico, ci saranno anche il ministro per i rapporti col Parlamento e la democrazia diretta Riccardo Fraccaro, e il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler.

La seconda tappa sarà a Gonnostramatza, dove Luigi Di Maio incontrerà, alle 13.30, presso l’Agriturismo Fattoria Cuscusa, i rappresentanti del mondo delle campagne. Questo incontro sarà riservato esclusivamente agli allevatori e agli operatori economici.

La visita di Di Maio in Sardegna si chiuderà a Cagliari alle 19.00, in piazza San Cosimo, con un incontro con i cittadini, al quale parteciperanno anche il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Sardegna Francesco Desogus ed il candidato alle suppletive per la Camera a Cagliari Luca Caschili.

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Quattro tappe in due giorni, per approfondire i temi del lavoro e dello sviluppo nell’isola e per sostenere il Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni regionali del prossimo 24 febbraio e delle suppletive cagliaritane del 20 gennaio. Il vicepresidente del Consiglio, ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro e capo politico del Movimento Luigi Di Maio, sarà in Sardegna venerdì 11 e sabato 12 gennaio, per una due giorni che partirà a Porto Torres, proseguirà a Gonnostramatza, per toccare poi Portovesme e concludersi a Cagliari.

«La visita di Luigi Di Maio dimostra la vicinanza del governo e del Movimento ai problemi dell’isola», ha spiegato stamattina in conferenza stampa a Cagliari il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Sardegna Francesco Desogus. Per il candidato alle suppletive per la Camera a Cagliari Luca Caschili, «ogni tappa rappresenterà un tema cardine del programma del Movimento 5 Stelle per la Sardegna: l’energia, l’agricoltura, l’industria e i problemi e le opportunità presenti nei grandi centri urbani».

Il primo appuntamento è a Porto Torres, dove venerdì 11, alle 18.00, in piazza Umberto I, Luigi Di Maio incontrerà i cittadini insieme al ministro per i rapporti col Parlamento e la democrazia diretta Riccardo Fraccaro, per presentare il progetto del reddito energetico. Sul palco ci sarà anche il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler. All’iniziativa saranno presenti anche Francesco Desogus e Luca Caschili.

Quella del reddito energetico è un’iniziativa che aiuta a risparmiare sulle bollette, diffonde le energie rinnovabili e crea posti di lavoro. Il progetto si basa su un fondo pubblico che serve per finanziare l’installazione di impianti fotovoltaici sulle case dei cittadini, a partire da quelli con redditi più bassi ma destinato gratuitamente a tutti. Porto Torres è il primo comune a 5 Stelle che, grazie all’impegno del suo sindaco Sean Wheeler e di tutto il M5S, ha già dato vita al fondo ed ha già installato i primi 51 impianti fotovoltaici.

Nella giornata di sabato 12 gennaio, Luigi Di Maio farà tappa invece nell’Oristanese e nel Sulcis, per concludere poi la sua visita con un incontro con i cittadini a Cagliari.

A Gonnostramatza, a partire dalle 11.00, presso l’Agriturismo Fattoria Cuscusa, Luigi Di Maio incontrerà gli allevatori ed i pastori del territorio, mentre alle 16.00, l’appuntamento è a Portovesme, per un confronto con i lavoratori della Sider Alloys, di fronte all’ex Alcoa. I due incontri sono esclusivamente riservati ai lavoratori e agli operatori economici.

La due giorni di Luigi Di Maio in Sardegna si concluderà a Cagliari, dove il capo politico del Movimento 5 Stelle incontrerà i cittadini in piazza San Cosimo, a partire dalle 19.00. Con lui ci saranno anche il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Sardegna Francesco Desogus ed il candidato alle suppletive per la Camera a Cagliari Luca Caschili.

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Si è svolto ieri sera, a Sassari, un incontro sullo stato di attuazione del protocollo d’intesa firmato nel 2011 tra Regione, Governo, Eni e Novamont sulle iniziative di reindustrializzazione nell’area di Porto Torres, convocato dalla Giunta regionale. Erano presenti il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, gli assessori dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente, Maria Grazia Piras e Donatella Spano, il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler, rappresentanti dei Comuni di Sassari e Alghero, l’amministratore della Provincia di Sassari, i rappresentanti delle aziende Eni che operano nel territorio, Versalis e Syndial, di Novamont, Matrica e le segreterie regionali, territoriali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil. In primo piano gli impegni dei partner industriali coinvolti che riguardano le prospettive di sviluppo della chimica verde e degli impianti dislocati nell’area industriale del Nord Sardegna. Il presidente Francesco Pigliaru ha ribadito l’importanza di recuperare una prospettiva per favorire lo sviluppo di un progetto che è fondamentale non solo per la Sardegna ma per tutta per l’Italia.

«C’è una difficoltà che riguarda i rapporti tra i soci di Matrica rispetto alla realizzazione della terza fase – ha detto il presidente Francesco Pigliaru – e la Sardegna e Porto Torres non possono pagare il prezzo di un problema che non riguarda la Regione. C’è un accordo del 2011, siglato da tutti, e noi esigiamo che sia rispettato e che si trovi al più presto una soluzione ai problemi emersi nell’incontro di oggi. Chiediamo con forza che gli investimenti non solo siano confermati ma che la filiera della chimica verde sia completata in linea con le prospettive disegnate nel 2011. Investiremo il Governo affinché porti i massimi vertici dei due partner industriali a un confronto per trovare una soluzione favorevole alle prospettive di sviluppo, di crescita e di lavoro a Porto Torres.»

Sulla stessa lunghezza d’onda le dichiarazioni dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. «Il protocollo per la chimica verde a Porto Torres del 2011 – ha detto l’assessore Maria Grazia Piras – è un piano di rientro di un debito di deindustrializzazione che Eni e Novamont hanno sottoscritto e che devono al territorio. In altre parti d’Italia i progetti stanno procedendo. Non vorremmo che le divergenze tra le due principali imprese, in merito a vincoli di concorrenza, facesse sì che Porto Torres resti esclusa dagli investimenti e dagli sviluppi attuali del mercato. Da qui una richiesta forte a Novamont di chiarire una volta per tutte la propria posizione e, a Eni, di confermare i propri impegni per sostenere eventuali investimenti alternativi, sempre nel campo della chimica verde».

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Ieri pomeriggio, nella sede della provincia di Sassari, si è svolto un incontro per esaminare le vicende che riguardano la cessione di alcune aree Syndial, nella zona industriale di Porto Torres, al Consorzio Industriale Provinciale. All’incontro erano presenti gli assessori dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente, Maria Grazia Piras e Donatella Spano, i rappresentanti di Syndial, l’Amministratore della Provincia, Guido Sechi, il sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler ed il direttore del Consorzio Industriale Provinciale, Salvatore Demontis. È stato fatto il punto sullo stato della cessione della strada che collegherà l’arteria provinciale 34 Sassari-Stintino fino al porto industriale per consentire una viabilità agevole e preferenziale che potrebbe favorire l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali. A tal proposito, sono stati sanati tutti gli ostacoli che impedivano la conclusione del passaggio. Il rogito sarà stipulato entro dicembre e, a seguito del passaggio di proprietà, il Consorzio provvederà all’esecuzione delle opere previste. Nell’incontro di ieri, inoltre, il Consorzio ha ribadito la richiesta a Syndial della cessione di ulteriori 13 ettari, sempre di proprietà della società, per favorire lo sviluppo di un’area da troppo tempo improduttiva. Syndial ha manifestato ampia disponibilità ad affrontare il problema nelle prossime settimane, nello stesso tavolo di confronto, previa verifica delle condizioni.

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Questa mattina, a Sassari, è stato compiuto un passo avanti decisivo per risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico nell’isola dell’Asinara A sancirlo è un Accordo di programma firmato dall’assessorato dell’Industria, il comune di Porto Torres, il Parco Nazionale dell’Asinara, l’Agenzia Regionale Conservatoria delle Coste e il Gestore unico del servizio idrico integrato, Abbanoa. All’incontro per la sigla del documento erano presenti l’assessora Maria Grazia Piras, il sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler, il commissario straordinario della Conservatoria, Giovanni Pilia, e l’amministratore unico di Abbanoa, Abramo Garau.

Grazie all’intesa si identificano i ruoli e le competenze dei soggetti che dovranno portare alla riqualificazione delle infrastrutture e all’efficientamento delle reti di distribuzione dell’acqua a Cala d’Oliva. In sostanza, l’accordo firmato oggi accelera le procedure per realizzare le opere necessarie per l’inserimento nel perimetro d’Ambito di competenza di Abbanoa delle infrastrutture idriche, fognarie e depurative dell’Asinara e per il riordino del servizio idrico integrato dell’isola. Si apre quindi una nuova fase destinata ad accelerare i lavori indispensabili per sostenere la progettazione e la pianificazione in atto all’Asinara. Entro 20 giorni a partire da oggi, verrà siglata un’intesa tra il comune di Porto Torres e Abbanoa, un atto propedeutico alla messa in sicurezza di tutta la rete idrica e al trasferimento degli impianti in capo al Gestore Unico. In contemporanea con la verifica del cosiddetto ‘stato di consistenza’, potranno essere avviati i lavori per la messa in sicurezza degli impianti esistenti. In una fase successiva saranno attuati gli interventi sulle infrastrutture e sulla parte dei bacini di riserva delle acque. I tempi saranno rapidi e le risorse finanziarie sono pari a 3,2 milioni di euro, in capo all’assessorato dell’Industria, che ha già erogato al comune di Porto Torres una prima tranche di 320mila euro. Il resto verrà trasferito man mano che andranno avanti i lavori a Cala d’Oliva. Ulteriori risorse serviranno invece per estendere i lavori sulle infrastrutture previste in altre zone dell’Asinara.

«Avevamo promesso di risolvere questo problema annoso e stiamo mantenendo gli impegni presi – ha commentato l’assessore Maria Grazia Piras -. La riqualificazione del sistema idrico dell’Asinara è prioritaria per consentire lo sviluppo del potenziale di ricettività turistica dell’isola, per facilitare l’insediamento di popolazione residente e favorire la nascita di attività produttive, ovviamente nel rispetto del Piano previsto dall’Ente Parco. Stiamo regolando in maniera ottimale le procedure per la gestione e il governo delle diverse iniziative, grazie all’apporto e alla collaborazione di tutti gli enti e le aziende coinvolte nell’intervento. Si è avviata con decisone la procedura per realizzare all’Asinara un servizio idrico integrato all’altezza delle esigenze e delle aspettative di tutti, compresi i cittadini.»

 

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«Oggi abbiamo compiuto un gesto importante, siamo usciti dalle nostra case, dalle nostre parrocchie, dai nostri Comuni per andare in un luogo che segna e trasmette il senso dell’unità e dell’appartenenza reciproca. Qui davvero Maria, che ci sta accanto ricordandoci il cammino, è la Vergine della difesa. Il mio invito è che possiamo cooperare reciprocamente, perché il territorio viva un cammino interiore rinnovato». Così l’arcivescovo di Sassari Gianfranco Saba si è rivolto ai tanti fedeli, stintinesi e non solo, che ieri si sono ritrovati nella piccola chiesa di Cala d’Oliva, sull’isola dell’Asinara, in occasione del pellegrinaggio organizzato dalla Confraternita della Beata Vergine della Difesa, con il priore Gavino Assaretti, che ha portato con sé il simulacro della Madonna.

Quello stesso simulacro che, 133 anni fa, con l’esodo forzato per la realizzazione di un lazzareto e di una colonia penale, aveva lasciato l’isola trasportato e custodito dai confratelli del sodalizio “asinarese”. La Confraternita era nata proprio sull’isola dell’Asinara il 24 dicembre 1864, quando la piccola statua della Vergine era stata portata per la prima volta nella chiesa di Cala d’Oliva. Da quel momento divenne la Protettrice dell’isola e dei pescatori. Una storia che l’amministrazione comunale di Stintino ha riconosciuto, realizzando a proprie spese, la sede che a Stintino da dieci anni ospita il sodalizio.

E ieri, lunedì 11 giugno, sulla motonave Delphinus il simulacro ha raggiunto Cala d’Oliva mentre in mare la scortavano le motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza di Porto Torres. Nel viaggio di andata e ritorno a rappresentare l’amministrazione è stata l’assessore della Cultura Francesca Demontis. Antonio Diana, in qualità di presidente del Parco nazionale, ha atteso sulla banchina di Cala d’Oliva l’arrivo della motonave.

Per molti quello di ieri è stato un viaggio alle scoperta delle proprie radici, nel ricordo del proprio passato e della propria storia. La piccola chiesa dell’Immacolata Concezione di Cala d’Oliva ha ospitato tanti pellegrini, riuniti per rendere omaggio alla Madonna.

«Un pellegrinaggio che porta alle sorgenti di una comunità ma anche alle origini di una fede che l’ha sostenuta – ha detto l’arcivescovo di Sassari, Gianfranco Saba -. Trovo bello che si siano ritrovate qui le due comunità di Porto Torres e Stintino. Questo ritrovarci assieme ci inviata a riflettere sul bisogno dell’uomo di interrogarsi sul proprio passato perché sia fonte di vita nuova.»

Le due comunità erano rappresentate dal sindaco di Stintino Antonio Diana, dal primo cittadino di Porto Torres Sean Wheeler quindi ancora dal parroco stintinese don Andrea Piras e della parrocchiale di San Gavino, all’interno della quale ricade anche la chiesetta di Cala d’Oliva, don Mario Tanca. A concelebrare con l’arcivescovo ed i due parroci, c’era anche don Ambrogio Lecca, cappellano sull’Asinara. Ad accompagnare la funzione religiosa, con i loro canti gregoriani, in sardo e in latino, ci hanno pensato i componenti della confraternita della Santa Croce di Castelsardo. Numerose poi le autorità militari che hanno partecipato all’evento, Carabinieri, Polizia, Guardia di finanza, Capitaneria di porto e Guardia costiera. Ad accompagnare la processione anche i rappresentati dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Marco Cantori e Leonardo Tilocca.

«Una bellissima occasione di incontro – ha commentato il sindaco Antonio Diana – che conferma la forte amicizia tra Stintino e Porto Torres e le comuni radici. Tanti abitanti dell’Asinara si distribuirono nella Nurra e tanti andarono anche a Porto Torres. La presenza del sindaco Wheeler, in veste ufficiale con la fascia tricolore, riconosce allora il legame storico tra Stintino e l’Asinara.»

Toccanti, infine, le parole del presidente della confraternita, Giuseppe Benenati, che nel ricordo del nonno e di quanti dovettero abbandonare l’isola, ha sottolineato che quel viaggio vuole «rappresentare una sorta di esodo in senso inverso, volto a rimarginare quella ferita, con una fondamentale costante, rappresentata dal tesoro più prezioso che i nostri avi portarono con sé: la Madonna che, allora come oggi, ci regala la confortante percezioni di non essere mai soli».

Dopo la messa, il corteo si è recato al cimitero di Cala d’Oliva per rendere omaggio ai defunti che riposano ancora sull’isola. Quindi sulla banchina del porticciolo di Cala d’Oliva, non è mancato il classico rinfresco alla “stintinese” per tutti i partecipanti.

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«Serve un progetto politico comune per il rilancio del Nord Sardegna.»

A sostenerlo è l’ufficio di coordinamento provinciale del partito di Energie Per l’Italia, riunitosi ieri sera, coordinato dalla coordinatrice  provinciale Elena Vidili e alla presenza del coordinatore di Sassari Alessio Paganini, per «affrontare la situazione di profonda crisi economico occupazionale che il territorio del triangolo Sassari Alghero Porto Torres» sta attraversando. Troppe incompiute e piani di rilancio annunciati e mai decollati. Che fine hanno fatto i piani di bonifiche dell’area di Porto Torres? Che fine ha fatto il frigo macello di Truncu Reale? Che fine ha fatto il piano di rilancio del porto di Porto Torres? Che fine ha fatto l’investimento sulla chimica verde a Porto Torres? Che fine ha fatto il piano industriale di rilancio dell’aeroporto di Alghero? Che fine ha fatto il piano di rilancio dell’area industriale provinciale di Truncu Reale? Che fine ha fatto il completamento della 4 corsie della Sassari-Alghero? Queste alcune delle domande che il partito di “Energie per l’Italia” si chiede. «Troppe incompiute e troppa assenza di una forte azione politica a favore del territorio da parte dei Sindaci di Sassari, Alghero e Porto Torres. Il nostro è un territorio addormentato e mal governato” serve una scossa straordinaria per ricreare la fiducia dei cittadini, degli imprenditori creando sinergie  fra le amministrazioni del triangolo Sassari, Alghero e Porto Torres che si confrontino unite e con forza  nei confronti di Regione e del Governo Nazionale, per ottenere il rispetto degli accordi e maggiori attenzioni e finanziamenti. Bisogna da subito stabilire linee programmatiche comuni, un’analisi approfondita dei disagi del nostro territorio, creando un tessuto socio-economico per poter vivere meglio, combattere la sempre crescente disoccupazione e aumentare la qualità della vita, del lavoro, del turismo, della tutela dei nostri beni culturali ed ambientali.»

«Rivolgo un appello al buon senso – è il messaggio finale, di Elena Vidili -, alla costituzione urgente di un tavolo di lavoro unico rivolto alle forze politiche ed associazioni civiche, alternative al PD e al M5S , nei comuni di Sassari, Alghero, Porto Torres e Sorso, interessate al rinnovo dei consigli comunali, guardando alla realtà politica complessiva dei comuni del triangolo Sassari Alghero Porto Torres, che si meritano un governo delle città diverso da quello proposto oggi da Nicola Sanna a Sassari, da Mario Bruno a Alghero e da Sean Wheeler a Porto Torres.  Serve un progetto politico amministrativo locale alternativo , che sappia rivendicare con forza le esigenze del territorio nei confronti del Governo nazionale e di quello regionale.»

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Rete Isos

Entra nel vivo il progetto ISOS – Isole Sostenibili, finanziato dal Programma Interreg Italia-Francia ‘Marittimo’ 2014-2020. Ieri sera i responsabili del Servizio Osservatorio del paesaggio presso l’Assessorato dell’Urbanistica hanno illustrato i contenuti del progetto al sindaco di Porto Torres Sean Wheeler, al direttore del Parco dell’Asinara Pierpaolo Congiatu, al direttore dell’ANCIM (Associazione nazionale dei Comuni delle isole minori) Gian Piera Usai insieme ai rappresentanti di agenzia Forestas, Corpo Forestale, Università di Cagliari e di Sassari.

«L’incontro di ieri con tutti gli attori coinvolti – sottolinea l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – va nell’ottica della condivisione delle attività condotte sotto la regia della Regione Sardegna per la valorizzazione del patrimonio e del paesaggio insulare in contesti unici nel panorama internazionale. I settori strategici che svilupperemo in via sperimentale nell’isola dell’Asinara sono due: la ricognizione documentata delle architetture militari storiche nelle isole minori e del contesto paesaggistico in cui sono inserite, per predisporre progetti di gestione, valorizzazione e riutilizzo; e poi la valorizzazione dei paesaggi rurali attraverso lo studio delle pratiche tradizionali di produzione agricola insulare e la predisposizione di uno specifico progetto pilota da avviare all’Asinara.»

Le piccole isole del Mediterraneo, oltre a possedere un patrimonio culturale, naturale e paesaggistico unico, presentano anche estreme fragilità e problematiche in quanto esposte, più di ogni altro ambito, ai cambiamenti globali legati al depauperamento delle risorse naturali, al degrado dei paesaggi e degli habitat, all’inquinamento e a forme di turismo intensivo. Questi fattori portano ogni piccola isola, per le sue specificità, a dover trovare soluzioni innovative e sostenibili per affrontare criticità comuni, come la gestione dei flussi di popolazione nella stagione turistica, l’approvvigionamento idrico ed energetico, lo smaltimento dei rifiuti, oppure per individuare soluzioni legate alle criticità dei trasporti. L’intento del progetto è quello di attivare tra le piccole isole francesi e italiane, situate nell’area tirrenica del Mediterraneo, azioni congiunte e coordinate finalizzate alla ricerca di soluzioni a queste problematiche.

La Rete delle Isole è composta, per la Francia, dall’isola di Lérins (Département des Alpes-Maritimes), dalle Isole dell’arcipelago di Hyères, Port-Cros, Porquerolles, Le Levant, (Département du Var) e da quelle dell’arcipelago di Lavezzi (Corsica); in Italia dalle isole di Capraia (Toscana), Tavolara (Sardegna) e Palmaria (Liguria).