2 November, 2024
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La rassegna estiva de Il crogiuolo Il giardino dei gelsi venerdì 5 agosto fa tappa a Casa Saddi, in via Toti 24, a Pirri. La compagnia padrona di casa debutta alle  21,00 con lo spettacolo Logos de Arena, nuova produzione in lingua sardo campidanese nata nell’ambito di una trasmissione radiofonica curata da Serena Schiffini per Rai radio Sardegna. Nello spettacolo Rita Atzeri, Gisella Vacca e Cesare Saliu danno vita alla storia di tre amici che passano il tempo a progettare le loro vacanze in giro per le spiagge più belle della nostra isola, ma non riescono mai ad andare in vacanza.

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Il 10 e 11 dicembre due giorni di formazione a Cagliari e a Sassari dedicati a una corretta rappresentazione delle tante identità sessuali che si affacciano alla cronaca, nei giornali e nel WEB, organizzati dall’Ordine dei Giornalisti della Sardegna in collaborazione con Giulia giornaliste Sardegna

Lunedì 10 dicembre a Cagliari e martedì 11 dicembre a Sassari, l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, in collaborazione con G.I.U.L.I.A giornaliste propongono un corso dal titolo “Orientamenti sessuali e Web”, secondo un format già sperimentato a livello nazionale che vede protagonisti, tra gli altri, Franco Grillini, direttore della rivista “Gaynews”, la giornalista Delia Vaccarello, che cura per l’Unità la rubrica LGBT “Uno, due, tre…Liberi tutti”.

Il doppio appuntamento sarà ospitato dall’Università di Cagliari, Facoltà di Studi Umanistici (Sa Duchessa) nell’aula Motzo e dal Palazzo della provincia di Sassari, Sala Angioy, sempre alla stessa ora, dalle 14.00 alle 17.00. 

Come il web ha modificato il modo di rappresentare il mondo LGBT, dando voce attraverso portali dedicati e sfuggendo a rappresentazioni stereotipate?

Se da una parte c’è una maggiore visibilità per le tematiche omosessuali bisogna riconoscere che ancora oggi sui media prevalgono i pregiudizi: in tv e sui giornali la cronaca tende a dare poca rilevanza ai casi di discriminazione omofobica e transfobica, i giornali raccontano gli episodi di violenza e criminalità in cui sono coinvolte persone LGBT, puntando l’attenzione o colpevolizzando l’orientamento sessuale. 

Per questo Delia Vaccarello interviene a dimostrare un modo diverso di fare cronaca che ha sperimentato negli anni dirigendo la pagina dell’Unità “Liberi tutti” contro i pregiudizi su orientamento sessuale ed identità di genere.

La riflessione su tematiche LGBT risponde a un’esigenza particolarmente sentita da Gi.U.Li.A Giornaliste, impegnate sul fronte delle discriminazioni di genere e sull’uso di un linguaggio giornalistico capace di raccontare la realtà nel rispetto delle persone e dei fatti. 

Nell’organizzare il corso in Sardegna un importante contributo viene dal coinvolgimento dall’Arc, l’associazione di volontariato e queer di Cagliari e del MOS di Sassari, che offrono la possibilità di un confronto diretto con chi vive qui e ora la discriminazione e la combatte con iniziative culturali.

Il corso, organizzato insieme a Gaynet (associazione di giornalisti ed operatori della cultura impegnata nel migliorare la comunicazione e l’informazione sul mondo LGBT nei media italiani) e l’Arc Sardegna, ha come obiettivo di studiare le forme comunicative che più spesso scaturiscono da un inconsapevole pregiudizio, dal luogo comune, dalle frasi fatte dominate dagli stereotipi correnti sulla collettività omosessuale e transessuale.

Molto spesso e inconsapevolmente, a partire dalle fonti e attraverso un’elaborazione comunicativa superficiale, si mantengono frasi allusive, forme irrispettose e inavvertitamente offensive. Non solo la cronaca nera è vittima di queste forme stereotipate (“la pista gay“, “gli ambienti omosessuali”, “i giri trans”) ma anche le notizie che vengono riproposte in rete, dove è purtroppo sempre più stringente e competitiva la caccia al clic. Un esempio classico è la confusione fra coppie di fatto e unioni civili, o quella tra “outing” e “coming out”.

I temi trattati riguarderanno LGBT, sessismo e discriminazioni in riferimento alla comunicazione web (Contrasto delle discriminazioni e del discorso d’odio – deontologia). La frequenza del corso attribuisce crediti alla formazione dei giornalisti e agli studenti universitari.

A Cagliari, infatti, Rossana Martorelli, presidente della Facoltà di studi umanistici, ha accolto con favore l’iniziativa, che è stata inserita nel ciclo di attività “25 novembre tutto l’anno”, una manifestazione che promuove azioni di contrasto alla violenza di genere durante tutto l’Anno Accademico. 

Agli studenti saranno riconosciuti crediti formativi universitari e l’incontro verrà promosso in tutti i corsi della Facoltà e in particolare a Scienze della comunicazione.

Il corso prevede l’intervento di:

1. Franco Grillini, direttore Gaynews.it e presidente Gay.net 

2. Delia Vaccarello, giornalista attivista LGBT 

3. Caterina Caput, avvocata Rete Lenford

4. Stefania Stefanelli, docente di Diritto privato Università di Perugia, Rete Lenford

4. Serena Schiffini, giornalista Rai-Giulia giornaliste

5. Francesco Birocchi Presidente ODG Sardegna

6. Susi Ronchi coordinatrice Giulia giornaliste Sardegna

7. Ivano Iai, avvocato penalista, docente di procedura penale, collabora con Centri antiviolenza

8. Michele Pipia, rappresentante associazione ARC (Cagliari); Massimo Mele del MOS (Sassari)

L’incontro di Cagliari sarà moderato da Sandra Sallemi, quello di Sassari da Daniela Scano, entrambe giornaliste della Nuova Sardegna.

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Giovedì 18 ottobre a Cagliari e venerdì 19 a Sassari, l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, in collaborazione con G.I.U.L.I.A Giornaliste propone un corso dal titolo “Orientamenti sessuali e Web”, secondo un format già sperimentato a livello nazionale che vede protagonisti, tra gli altri, Franco Grillini e Francesco Lepore, rispettivamente direttore e caporedattore della rivista “Gaynews”.

Il doppio appuntamento sarà ospitato dall’Università di Cagliari, Facoltà di Studi Umanistici (Sa Duchessa) nell’aula Specchi e dal Palazzo della Provincia di Sassari, Sala Angioy, sempre alla stessa ora, dalle 14.00 alle 17.00.

Come il web ha modificato il modo di rappresentare il mondo LGBT, dando voce attraverso portali dedicati e sfuggendo a rappresentazioni stereotipate? Se da una parte c’è una maggiore visibilità per le tematiche omosessuali bisogna riconoscere che ancora oggi sui media prevalgono i pregiudizi: in tv e sui giornali la cronaca tende a dare poca rilevanza ai casi di discriminazione omofobica e transfobica, i giornali raccontano gli episodi di violenza e criminalità in cui sono coinvolte persone LGBT, puntando l’attenzione o colpevolizzando l’orientamento sessuale. 

Per questo Delia Vaccarello, giornalista attivista LGBT, interviene a dimostrare un modo diverso di fare cronaca che ha sperimentato negli anni dirigendo la pagina dell’Unità “Liberi tutti” contro i pregiudizi su orientamento sessuale e identità di genere.

La riflessione su tematiche LGBT risponde a un’esigenza particolarmente sentita da Gi.U.Li.A Giornaliste, impegnata sul fronte delle discriminazioni di genere e sull’uso di un linguaggio giornalistico capace di raccontare la realtà nel rispetto delle persone e dei fatti. 

Nell’organizzare il corso in Sardegna un importante contributo viene dal coinvolgimento dall’Arc, l’associazione di volontariato e queer di Cagliari e del MOS di Sassari che offrono la possibilità di un confronto diretto con chi vive qui e ora la discriminazione e la combatte con iniziative culturali.

Il corso, organizzato insieme a Gaynet (associazione di giornalisti e operatori della cultura impegnata nel migliorare la comunicazione e l’informazione sul mondo LGBT nei media italiani) e l’Arc Sardegna, ha come obiettivo di studiare le forme comunicative che più spesso scaturiscono da un inconsapevole pregiudizio, dal luogo comune, dalle frasi fatte dominate dagli stereotipi correnti sulla collettività omosessuale e transessuale.

Molto spesso e inconsapevolmente, a partire dalle fonti e attraverso un’elaborazione comunicativa superficiale, si mantengono frasi allusive, forme irrispettose e inavvertitamente offensive. Non solo la cronaca nera è vittima di queste forme stereotipate (“la pista gay”, “gli ambienti omosessuali”, “i giri trans”) ma anche le notizie che vengono riproposte in rete, dove è purtroppo sempre più stringente e competitiva la caccia al clic.

Un esempio classico è la confusione fra coppie di fatto e unioni civili, o quella tra outing coming out. I temi trattati riguarderanno LGBTI, sessismo e discriminazioni in riferimento alla comunicazione web (contrasto delle discriminazioni e del discorso d’odio – deontologia). La frequenza del corso attribuisce crediti alla formazione dei giornalisti e agli studenti universitari.

A Cagliari, infatti, Rossana Martorelli, presidente della Facoltà di Studi umanistici, ha accolto con favore l’iniziativa, che è stata inserita nel ciclo di attività “25 novembre tutto l’anno” una manifestazione che promuove azioni di contrasto alla violenza di genere durante tutto l’Anno Accademico. L’inserimento del Corso nella rassegna consente anche il riconoscimento dei crediti formativi per gli studenti universitari. Infatti l’incontro sarà promosso in tutti i Corsi della Facoltà e in particolare a Scienze della comunicazione.

Sono previsti i seguenti interventi: 

1. Franco Grillini, direttore Gaynews.it e presidente Gay.net 

2. Francesco Lepore, Caporedattore Gaynews.it

3. Delia Vaccarello giornalista attivista LGBT 

4. Serena Schiffini, giornalista Rai-Giulia giornaliste

5. Francesco Birocchi Presidente ODG Sardegna

6. Susi Ronchi coordinatrice Giulia giornaliste Sardegna

7. Ivano Iai avvocato penalista, docente di procedura penale, collabora con Centri antiviolenza

8. Michele Pippia, rappresentante associazione ARC a Cagliari 

9. Massimo Mele del MOS a Sassari

L’incontro di Cagliari sarà moderato da Sandra Sallemi, quello di Sassari da Daniela Scano, entrambe giornaliste della Nuova Sardegna.