La Dinamo si rituffa in Champions League, alle 20.30 in campo a Monaco per l’andata dei quarti di finale.
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La Dinamo Banco di Sardegna si rituffa in Champions League, alle 20.30 in campo a Monaco per l’andata dei quarti di finale di Basketball Champions League contro l’As Monaco. Jack Devecchi e compagni affrontano la prima forza del campionato francese, che in regular season ha chiuso in vetta al gruppo A, perdendo solo 3 partite su 14, mentre agli ottavi ha eliminato l’Aek, cedendo di 1 all’andata ad Atene e imponendosi in casa al rientro per 95-87. In campionato, la Pro A francese, la squadra allenata da coach Zvedzan Mitrovic, al secondo anno sulla panchina biancorossa, è saldamente prima con 20 vittorie e 3 sconfitte: il passato week end Wright e soci hanno vinto agevolmente su Chalons Reim.
Oggi nella Salle Gaston Médecin di Monaco, i biancoverdi affrontano il primo tempo della sfida di 80’ che vale il biglietto per le Final Four di Basketball Champions League: un obiettivo concreto e possibile, una nuova ambiziosa pagina della storia del club che, con la qualificazione ai quarti di finale, ha toccato il punto più alto del cammino in una competizione europea finora. La Dinamo dovrà scendere in campo con la giusta aggressività e l’orgoglio di disputare una sfida tra l’elitè d’Europa, consapevoli di essere tra le prime otto squadre della BCL, l’unica ad essersi qualificata quinta in regular season ad essere ancora in gara. I “Kings of Drama”, come ama definire biancoverdi la Basketball Champions League, scenderanno sul parquet spinti ancora una volta dal calore la passione di un’isola intera, che vede un club nato in un campetto di provincia rappresentare la Sardegna e l’Italia in una delle massime ribalte cestistiche continentali.
«Ci troviamo a giocare contro una squadra incredibilmente fisica, lunga e profonda che ha la possibilità di giocare con diversi assetti – spiega coach Federico Pasquini – perché sotto canestro possono schierare il duo Fofana- Caner-Medley o la coppia Sy- Davies dando vita a un tipo di gioco diverso. Hanno un talento diffuso sul perimetro, e possono variare molto le situazioni offensive con Dee Bost, che è un realizzatore incredibile, o Zack Wright, giocatore di squadra che dà tanta energie al gruppo. Hanno giocatori del calibro di Yakuba Ouattara, Jamal Shuler o Sergii Gladyr, tutte pedine fondamentali e giocatori di livello con grande capacità realizzativa che portano in campo la giusta energia e hanno la fiducia per fare la scelta migliore per la squadra. Monaco è una squadra che, avendo vinto tanto, gioca con molte sicurezze, come visto anche nella partita di ritorno degli ottavi in casa in cui hanno dimostrato la loro tempra, senza preoccuparsi quando l’Aek è tornata in partita, ricacciandola indietro giocando solidamente di squadra.»
«La cosa fondamentale sarà non farli correre perché se gli lasci la possibilità di punire i tuoi errori in contropiede sono devastanti e scappano via. Bisognerà avere la capacità di leggere subito le situazioni e riconoscere il tipo di assetto che schierano in campo, vedi quello con Fofana o Davies. Al di là di queste considerazioni resta il valore oggettivo di una squadra di altissimo livello. Noi vogliamo fare bella figura – conclude Federico Pasquini -, vogliamo essere belli presenti e fare in modo che ci sia la possibilità, in questo primo tempo degli 80’ che ci aspettano, di portare a Sassari una partita vera da giocare davanti al nostro pubblico come se fosse una finale.»