22 November, 2024
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Quattro libri, quattro autori, quattro generi. Dal noir italiano ambientato a Parigi di Enrico Pandiani allo sguardo curioso di Giancarlo Visitilli sulla scuola di oggi, senza dimenticare la Sardegna tra mare e costa di Pasquale Ruiu e la Cagliari che non c’è più di Federica Uras. Appuntamento a Dolianova con il festival Street Books che mercoledì 5 luglio propone alle 21.30 alla Villa De Villa la presentazione del romanzo “Nero di mare” (edizioni e/o) dell’autore Pasquale Ruiu, intervistato da Paolo Maccioni. Si prosegue giovedì 6 luglio con un doppio appuntamento al Giardino della Biblioteca: alle 19.30 Federica Uras (introdotta da Giovanni Murgia) presenterà il suo “Il giardino della speranza” (Grafica del Parteolla), mentre alle 21.30 sarà la volta di Giancarlo Visitilli che, affiancato da Dario Cosseddu, presenterà “E la felicità, prof?” (Einaudi). Venerdì 7 approda invece a Dolianova una delle maggiori firme del noir italiano: alle 21.30 nel sagrato della chiesa di Santa Maria, Enrico Pandiani racconterà l’epopea dei “Les italiens”, in un incontro coordinato da Cristina Stocchino.

Nato a Nuoro 55 anni fa, doppiatore e fumettista (è stato uno degli sceneggiatori di punta della Sergio Bonelli Editore, firmando le storie di Dylan Dog, Nathan Never e Martin Mystère), con il suo primo romanzo “Un caso come gli altri” Pasquale Ruiu è stato finalista al Premio Scarbanenco. In “Nero di mare” (sempre edito da e/o), Ruiu racconta le contraddizioni della Sardegna di oggi attraverso il personaggio di Franco Zanna, un fotografo che si trova invischiato in una vicenda più grande di lui fra l’aspra natura della Barbagia e la sfacciata ricchezza della Costa Smeralda. Ma Zanna andrà fino in fondo, contro tutto e contro tutti, armato solo della sua macchina fotografica e di una tenace e disperata voglia di verità. Appuntamento mercoledì 5 luglio alla Villa De Villa con inizio alle 21.30 (modera l’incontro lo scrittore Paolo Maccioni).

“Il giardino della speranza” di Federica Uras (Grafica del Parteolla) è un fedele spaccato della vita di Cagliari e della provincia negli anni ’40, risultato di un lungo lavoro di studio e indagine, nato dalle esperienze dell’autrice come ricercatrice di storia moderna e contemporanea. Un supporto importante sono state le fonti dirette orali: interviste fatte a persone che hanno vissuto il conflitto, attraverso le quali si è cercato di esplorare gli stati d’animo, il modo di pensare, di agire, di continuare a sperare anche in una situazione così dolorosa come la guerra. In questo scenario si muovono i personaggi che si delineano in maniera graduale, in un romanzo che, con delicatezza, porta il lettore nei meandri dei sentimenti, della psiche e ti proietta in una Sardegna degli anni ‘40. Appuntamento giovedì 6 luglio alle 19.30 presso il Giardino della Biblioteca, con l’introduzione di Giovanni Murgia.

Un giovane insegnante di Lettere racconta la scuola oggi. Il suo sguardo curioso verso gli studenti ne restituisce la voce vera, di un candore e di un’esattezza che sorprendono, commuovono, fanno sorridere. Il risultato è nel libro di Giancarlo Visitilli “E la felicità, prof?” (Einaudi), che verrà presentato giovedì 6 alle 21.30 nel Giardino della Biblioteca con l’introduzione di Dario Cosseddu.

Il libro di Giancarlo Visitilli rivela adolescenti disillusi ma non arresi, che chiedono agli adulti di crederci ancora. Questo docente inconsueto, fissato con don Milani e De André, vuole soprattutto capire “cosa passa nella testa dei ragazzi”, a quale ritmo si muova il loro cuore, e perché troppo spesso definiscano il mondo dei grandi “un invito al massacro”. Attraverso un quotidiano, ostinato confronto con una classe nell’anno della maturità, il prof ascolta e ci racconta storie che parlano di vita. Perché, anche in una scuola abbandonata a se stessa, Visitilli non rinuncia a quella che considera la sfida più importante del suo mestiere: spingere ogni ragazzo alla ricerca della felicità.

Una gragnuola di proiettili devasta un ufficio della Brigata Criminale di Parigi. Tre agenti e una donna rimangono sul pavimento in un lago di sangue. La squadra de “les italiens” viene decimata prima ancora di cominciare le indagini. Il commissario che la dirige, poliziotto disincantato e un po’ indolente, assieme ai suoi flic di origine italiana si trova ben presto coinvolto in una feroce caccia all’uomo. Inizia così la saga dei “les italiens”, raccontata in diversi libri di successo da uno degli autori di punta della Rizzoli, Enrico Pandiani. La sua serie poliziesca diventerà presto anche serie tv, con una coproduzione internazionale, e verrà presentata nel corso dell’incontro dal titolo “Les italiens, Zara e gli altri” (venerdì 7 luglio alle 21.30 alla Villa De Villa). Pandiani sarà intervistato da Cristina Stocchino.

Il festival Street Books – Scrittori, lettori e libri a Dolianova, organizzato dall’associazione Circolo dei Lettori Miele Amaro con la direzione artistica di Gianni Stocchino, è sostenuto dall’amministrazione comunale di Dolianova e dall’assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

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Anteprima a Cagliari per la settima edizione di Nues. Venerdì 9 settembre il festival internazionale dei comics e cartoni nel Mediterraneo targato Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari accoglie alla Mediateca del Mediterraneo uno degli sceneggiatori di punta del panorama fumettistico italiano: Mauro Boselli. L’autore milanese sbarca in Sardegna per il taglio del nastro, alle 18.00 nel centro bibliotecario comunale in via Mameli 164, della mostra “I misteri di Cagliari”: le tavole del suo fumetto Dampyr, della Sergio Bonelli editore, ambientate nell’isola. Lo intervista, in un incontro con il pubblico, il direttore artistico di Nues Bepi Vigna.

Le tavole selezionate per l’allestimento, realizzato in collaborazione con la Sergio Bonelli Esditore, sono tratte da due numeri della serie horror creata nel 2000 da Mauro Boselli con Maurizio Colombo.

Nel primo, il n. 193, dal titolo “I Misteri di Cagliari”, con disegni di Nicola Genzianella, l’eroe del fumetto Harlan Draka – un “dampyr” (un essere metà uomo, metà vampiro) con la missione di combattere le forze del male – si ritrova a fronteggiare, tra le viuzze, i sotterranei e i fatiscenti palazzi cagliaritani, tra gli storici quartieri di Marina, Stampace e Castello, due pericolosi avversari: la succuba Meridiana e il potentissimo Nergal.

Nel secondo (il n. 59), dal titolo “Le Terminatrici”, con disegni di Majo, Harlan Draka e il professore di Storia delle Tradizioni Popolari Hans Milius, chiamati dal professor Sanna e dalla sua assistente antropologa Sophie Mutter, arrivano tra le montagne selvagge della Barbagia per scoperchiare un’antica e tenebrosa storia di odio, sangue, mostruosi delitti e spietate vendicatrici: spettri senza pace si aggirano per il paese e, come il professor Sanna scoprirà a sue spese, ci sono fondate ragioni per ritenere che il carnevale di Genna porti davvero disgrazia a chi vi assiste e a chi vi partecipa.

Sceneggiatore, redattore, traduttore, poligrafo, Mauro Boselli, classe 1953, lavora da più di trent’anni nel campo dei fumetti. A tutt’oggi, ha realizzato più di trentamila pagine di fumetti per la Sergio Bonelli Editore e ha ricevuto svariati premi del settore. Dovuto alla sua penna è il romanzo “Tex Willer. La storia della mia vita”, autobiografia “ufficiale” di Tex, pubblicata da Mondadori. Dal 2012 è curatore di “Tex”.

La mostra è visitabile fino al primo ottobre (con apertura al pubblico dalle 9.00 alle 21.00, dal martedì al sabato).

L’incontro con lo sceneggiatore bonelliano fa da apripista a un nutrito cartellone di presentazioni, incontri con autori, mostre e spettacoli, che verrà presentato alla stampa il prossimo 16 settembre, ospitato nella città capoluogo (con una sezione decentrata in provincia di Oristano a Norbello) dal 20 settembre al 3 dicembre e incentrato quest’anno sulle infinite suggestioni del tema “Sulle ali dell’immaginario”: una trasvolata ideale, che esplora l’immaginario angelico, a partire da un omaggio a Cagliari, la città del Golfo degli Angeli, e attraversa anche i territori dell’immaginario Mediterraneo espresso nei comics di sceneggiatori e disegnatori italiani, spagnoli, greci e marocchini.

Mauro Boselli foto (m)Dampyr N. 59 Le Terminatrici Cover copia Copia di Dampyr 193 I Misteri di Cagliari cover

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Roberto  De Angelis - Tex Roberto Baldazzini -Maestosa Roberto De Angelis (m)

Spazio a due maestri del fumetto italiano nella giornata di domani, sabato 28 novembre, a Cagliari, alla sesta edizione di Nues, il festival dei fumetti e dei cartoni organizzato dal Centro Internazionale del Fumetto, in corso fino a giovedì prossimo, 3 dicembre. Alle 18.00 alla MEM, la Mediateca del Mediterraneo (in via Mameli), Roberto De Angelis, disegnatore della Sergio Bonelli editore, e Roberto Baldazzini, raffinato autore di fumetti erotici, sono i protagonisti di una conversazione, condotta dal direttore artistico del festival, Bepi Vigna, sul rapporto tra fumetto popolare e fumetto d’autore. L’incontro è preceduto in mattinata, alle 11 al Lazzaretto, da un workshop di Roberto Baldazzini, dal titolo “Disegnare icone pop”, proposto all’interno della settima edizione di GioCoMix, così come l’appuntamento dell’indomani (domenica 29 novembre) con Roberto De Angelis: un laboratorio sull’ambientazione fantascientifica nel fumetto.

Autore di fumetti, pittore, designer e storico dell’immagine, Roberto Baldazzini (nato a Vignola, in provincia di Modena, nel 1958), si impone negli anni Ottanta con un segno originale sulle riviste di fumetti d’autore Orient Express e Comic Art, dove pubblica le storie di Stella Noris su testi di  Da allora le sue graphic novel sono tradotte e pubblicate in Europa, Stati Uniti e Sud America.

Mercoledì 2 dicembre, alle 19.00, parole, musica e burattini sono la formula di “Soglie”, una coproduzione Is Mascareddas – Sardegna Teatro con Tonino Murru in scena con il contrappunto musicale di Mauro Palmas al liuto cantabile. Liberamente tratto dalla fiaba di Massimo Carlotto “La via del pepe”, lo spettacolo chiude la sezione di Nues intitolata “Storie migranti, le ragioni degli altri”.