26 December, 2024
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Sabato 30 luglio l’attrice Maria Grazia Cucinotta sarà a Sant’Antioco per manifestare solidarietà al maestro di bisso Chiara Vigo. Nello scorso mese di febbraio, prima firmataria, Maria Grazia Cucinotta lanciò la petizione online su change.org per chiedere che fossero tutelati l’arte del maestro Chiara Vigo e del suo Museo del Bisso, ospitato nei locali comunali del Monte Granatico, a Sant’Antioco. La petizione rivolta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru e al sindaco di Sant’Antioco Mario Corongiu, in questi sei mesi ha raccolto la bellezza di oltre 18.000 adesioni.

«La petizione si rese necessaria – spiega Fabrizio Steri, rappresentante del Comitato per la tutela del Museo del Bisso – in quanto il Comune richiedeva al Maestro Chiara Vigo il rilascio dell’immobile per presunti problemi all’impianto elettrico dei locali del Monte Granatico, concessi al Maestro, per il suo Museo del Bisso, in comodato d’uso gratuito fin dall’autunno 2004. Malgrado la petizione di Maria Grazia Cucinotta e l’impegno di personalità dell’arte e della cultura nazionali ed internazionali per scongiurare la chiusura di un Museo e di un’arte unici al mondo, a quella prima determina datata 23/12/2015, ha fatto seguito, nel corrente mese di luglio un’ulteriore diffida del Comune per l’immediato rilascio dell’immobile, tra l’altro in piena stagione turistica e mentre il Museo continua ad ospitare centinaia di visitatori ogni giorno.»

«Alla luce della nuova diffida del Comune, e del non scongiurato rischio di chiusura del Museo, l’attrice Maria Grazia Cucinotta ha ritenuto di dover scendere in campo nuovamente, stavolta portando direttamente e personalmente la sua solidarietà al Maestro Chiara Vigo con la sua presenza al Museo domani, sabato 30 luglio 2016, alle ore 12.00 – conclude Fabrizio Steri -. L’attrice, dopo l’esposizione dei motivi che l’hanno indotta ad occuparsi in prima persona della vicenda, si rende disponibile ad un confronto con tutta la stampa presente.»

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Domani, a Cagliari, in via Cocco Ortu dalle ore 9.30 alle 12.30, si terrà una manifestazione contro il femminicidio promossa dal patronato ENAS UGL. Anche alla luce di quanto dichiarato recentemente dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’Ugl intende rafforzare la lotta al triste fenomeno del femminicidio: «Sul piano della sicurezza e del rispetto della dignità e della vita delle persone – ha detto Sergio Mattarella – va considerata, con determinazione, la violenza, spesso omicida, contro le donne. Un fenomeno inquietante, che ha assunto, in questi ultimi mesi, l’aspetto di una vera escalation. Questi gravissimi delitti sono frutto, in molti casi, di una patologica e distorta concezione della donna e del suo ruolo nella società».

«La recente denuncia di rischio di chiusura di alcuni centri antiviolenza in Sardegna – spiega il vice segretario regionale dell’Ugl Piergiorgio Piu – deve imporci una seria riflessione e di tenere alta l’attenzione.»

Nel 2015 si sono registrati più di 3000 casi di violenza e circa 6.000 episodi di percosse.  Durante la manifestazione verrà distribuito materiale sulla normativa e la tutela delle donne a cominciare dal  “congedo per le donne vittime di violenza di genere” introdotto con D.L. 80/2015 ed erogato dall’INPS affinché le donne vengano a conoscenza dei loro diritti e li facciano valere.

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Dopo lo Slot Mob Fest di sabato 7 maggio 2016, svoltosi in oltre 60 piazze d’Italia, nato per lanciare il Manifesto di democrazia economica e mandare una lettera al presidente Mattarella come garante della Costituzione, continuano gli slot mob anche in Sardegna!

Il prossimo sarà il 21 maggio, dalle 19,00 in poi a Sant’Anna Arresi, col patrocinio dell’Amministrazione comunale, nell’ambito della Mariapoli del Sulcis Iglesiente, incontro annuale del Movimento dei Focolari, promotore dell’iniziativa. Hanno aderito, inoltre: A.S.S.I.G.A.P. – Ass. “Giovani ieri” – Amici della Vita – Giovani per un Mondo Unito – Gruppo Folk “Nuraxi Arresi – Gruppo Folk “Sant’Anna” Movimento Umanità Nuova – Parrocchia di Sant’Anna –  ASD “Sant’Anna Arresi” – ASD San Giorgio – Pro Loco – Ass. “Punta Giara” –  Ass. “Sant’Isidoro” – Voci di Sant’Anna – Volontari del Soccorso – Volontari Protezione civile – Progetto Policoro Diocesi di Iglesias.

Il Movimento Slot Mob, oltre 120 eventi di strada cresciuti spontaneamente in tutta Italia con migliaia di persone coinvolte negli ultimi due anni, promuove la ricerca di una democrazia economica e di giustizia sociale che si esercita “votando con il portafoglio” e cioè premiando pubblicamente i titolari dei bar che non accettano di vendere i prodotti dell’azzardo (Slot, Vlt, Gratta e vinci, lotterie istantanee, ecc.).

Andando al cuore del problema, Slot Mob ha presentato sabato 7 maggio, in oltre 60 piazze del Paese, il “Manifesto di democrazia economica” che chiede di ridiscutere la concessione nella gestione dell’azzardo alle società multinazionali o che comunque ne fanno profitto

L’iniziativa ha voluto avviare un serio dibattito culturale e politico in grado di affrontare l’incentivazione ossessiva dell’azzardo prodotta in Italia in soli 20 anni con la scelta arbitraria di concedere il settore alla gestione di gruppi transnazionali, e alla loro filiera, fisiologicamente interessati al giro di denaro cresciuto in modo abnorme (88 miliardi di euro nel 2015) durante la più grave crisi, non solo economica, del dopo guerra.

In ogni manifestazione, creativa e propositiva, che si è tenuta nei diversi quartieri e paesi, oltre a premiare i baristi quali testimoni di libertà e dignità, è stata spedita, da ogni partecipante, una lettera rivolta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come garante e custode della Costituzione.

Non si richiede un intervento dall’alto, ma un messaggio autorevole di sostegno che riconosca l’urgenza di rispondere, con dignità democratica, alla prevalenza delle ragioni del potere economico finanziario su quello politico che deve essere, invece, a servizio di tutti, soprattutto dei più deboli e indifesi. 

In Sardegna in questi mesi sono già stati organizzati diversi SlotMob, a Cagliari, a Carloforte, ad Iglesias, Oristano, a Sassari, a Selargius e a Ulassai.

Vogliamo in questo modo sensibilizzare i cittadini al problema dell’azzardo e delle dipendenze ad esso associate, rendere visibile e premiare i locali che hanno rinunciato all’introito derivante dallo sfruttamento dei più vulnerabili.

Nello slot mob di Sant’Anna Arresi, presso il bar “Pepe Nero” si vuole offrire un momento di riflessione, di testimonianza, ma soprattutto di una festa del legame sociale e del gioco sano. Sono stati invitati a ricevere una targa-premio tutti i baristi del paese che non hanno accettato di avere l’azzardo come offerta ai clienti.

Un momento semplice, ma significativo, nel quale le persone possono prendere coscienza della responsabilità, che anche attraverso un piccolo gesto, come l’acquisto di un caffè o di un aperitivo, hanno la possibilità di esercitare

Il movimento Slot Mob nato come espressione dell’economia civile, responsabile e solidale, ha coinvolto, nei diversi eventi, il mondo della scuola e dell’università, gli operatori sanitari e i movimenti sociali di diversa estrazione e provenienza.

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«Un genio come Leonardo da Vinci avrebbe ammirato tantissimo questa Esposizione universale». Con questa battuta ad effetto il segretario di Stato degli Stati Uniti d’America, John Kerry, ha aperto ufficialmente la sua visita a Expo Milano 2015. Accolto dal commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, e dal Ministro per gli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, Kerry nel suo discorso di apertura ha dimostrato vivo apprezzamento per l’Italia e l’Esposizione Universale, strappando applausi a scena aperta quando ha letto una breve parte dello speech in italiano.

Davanti ad una platea ricca di personalità ed autorità, dall’ex presidente del Consiglio, Mario Monti, al presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, da Letizia Moratti a Emma Marcegaglia, il Segretario americano ha incentrato il suo intervento sulla necessità di garantire cibo sano e sufficiente per tutti, con uno sguardo rivolto al futuro, preoccupato per le generazioni che verranno, e determinato nell’apportare cambiamenti concreti. Le parole di Kerry suonano quasi come imperativi: «Dobbiamo imparare a gestire meglio il cibo che abbiamo» ha detto, e poi, ricordando il grave problema del cambiamento climatico e l’influenza negativa che questo ha sulla sicurezza alimentare, ha assicurato l’impegno degli Stati Uniti a lavorare con l’Italia e proprio per trovare soluzioni condivise.

John Kerry non ha la bacchetta magica ma ha esortato «tutte le nazioni ad impegnarsi e unirsi per intervenire velocemente. E’ necessario essere più creativi ed essere più flessibili». Solo in questo modo, secondo John Kerry, «possiamo far fronte al problema della malnutrizione e della fame, provando, tutti insieme, a sconfiggerlo».

Giuseppe Sala, nel suo intervento, ha voluto rimarcare che «la presenza degli Stati Uniti a Expo Milano 2015 è un grande successo, visto che le visite al Padiglione americano hanno superato i cinque milioni». Il Commissario Unico ha ricordato l’importanza dell’Esposizione universale, occasione unica e irripetibile per discutere di tematiche cruciali per l’avvenire del pianeta: «Ieri, in occasione del World Food Day abbiamo ospitato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon, nei mesi scorsi Michelle Obama e il segretario americano dell’Agricoltura, Tom Vilsack e oggi è un grande onore avere qui John Kerry”.

Il discorso di John Kerry è stato preceduto dalle parole del ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni: «La presenza americana qui conferma la centralità della sicurezza alimentare e dei cambiamenti climatici, che poi sono il cuore di Expo Milano 2015. Speriamo che la nuova agenda delle Nazioni Unite su queste tematiche possa sensibilizzare tutta la comunità internazionale affinché si arrivi a vincere la sfida contro la fame entro il 2030».

La visita di John Kerry è proseguita nel pomeriggio con la visita a Palazzo Italia, dove ha incontrato il Presidente di Expo 2015, Diana Bracco, e successivamente proprio al padiglione degli Stati Uniti.

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Oggi a Expo Milano 2015 si è celebrata la “Giornata Mondiale dell’Alimentazione”, alla presenza del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon e del Direttore Generale della FAO, José Graziano Da Silva. Una giornata importante, che ha visto la consegna proprio a Ban Ki Moon, da parte del Ministro delle Politiche Agricole, Forestali e Alimentari, Maurizio Martina, della Carta di Milano, la più importante eredità immateriale dell’Esposizione Universale. Nel corso dell’evento, il primo cittadino di Milano, Giuliano Pisapia, ha invece consegnato, sempre a Ban Ki Moon, il Patto tra i sindaci di centinaia di grandi città del mondo per l’attuazione di politiche alimentari urbane sostenibili.

La giornata, che ha visto la partecipazione di numerose personalità, come Sua Maestà la Regina Letizia di Spagna, il Presidente della Slovenia, Borut Pahor, il Ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, si è aperta con la visita a Padiglione Zero del Segretario Generale delle Nazioni Unite, accompagnato dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala. Nel pomeriggio ecco la sessione di lavoro “Finance for food”, alla quale ha partecipato anche il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan. Ban Ki Moon, in compagnia della moglie Yoo, ha poi visitato altri padiglioni, come Palazzo Italia, gli Emirati Arabi e l’area Kinder+Sport, dove ha incontrato il campione di calcio Roberto Baggio, ambasciatore della Fao, e il presidente di Ferrero, Francesco Paolo Fulci.

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il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al World Food Day Giornata Mondiale dell'Alimentazione a Expo Milano 2015. MILANO, 16 OTTOBRE 2015.  ANSA/STEFANO PORTA

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È stata la Bürgermussik Mittersill ad aprire ufficialmente le celebrazioni del National Day dell’Austria a Expo Milano 2015. La banda della cittadina salisburghese di Mittersill, accompagnata dagli ottoni della Bläserensemble Federspiel nei loro costumi tradizionali, ha intonato musiche tipiche e suonato gli inni. A guidare la folta delegazione d’Oltralpe il Presidente federale austriaco, Heinz Fischer; con lui, ecco il vice Cancelliere e ministro della Ricerca, Scienza e Economia, Reinhold Mitterlehner, il presidente della Camera federale dell’Economia Christoph Leitl, il Ministro federale per le Arti, la Cultura e i Media Josef Ostermayer e il ministro di Agricoltura, Foreste, Ambiente e uso delle Acque, Andreä Rupprechter. All’evento ufficiale hanno partecipato anche il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, il Commissario Generale di Expo 2015, Bruno Pasquino, il sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto della Vedova.

«Expo Milano 2015 è l’opportunità per affrontare temi di valenza globale attraverso il confronto di soluzioni e best practice offerte da governi e privati» ha esordito Della Vedova, mentre il Presidente Fischer ha voluto ribadire gli ottimi rapporti che intercorrono da anni tra Italia e Austria. «Per noi il vostro Paese è il secondo partner commerciale – ha detto Fischer – e gli scambi, nel 2014, hanno oscillato tra i 16,3 e i 16,8 miliardi di euro». «L’eccellente livello delle relazioni bilaterali – gli ha fatto eco Della Vedova – si riflette nella piena convergenza di vedute e intenti in ambito europeo. La visita ufficiale a Vienna di Sergio Mattarella nei prossimi giorni ne sarà un’ulteriore testimonianza.»

Expo Milano 2015 offre dunque la possibilità di rinsaldare relazioni già ottime. «L’Esposizione Universale pone l’accento su temi fondamentali come l’ambiente, il clima e l’energia – ha continuato Fischer -. Questo ha ispirato l’Austria nella creazione del suo padiglione. L’idea di mostrare alberi vivi all’interno della struttura vuole far capire quanto siano importanti i boschi per il clima globale».

Al termine della cerimonia, la delegazione si è diretta a piedi lungo il Decumano fino al Padiglione austriaco, per fare poi tappa a Palazzo Italia. I festeggiamenti proseguiranno con una serie di eventi anche in città alla Triennale di Milano e al Teatro alla Scala.

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La Sardegna, “Isola della qualità della vita”, partecipa a Expo 2015. L’eccellenza ambientale e delle produzioni agroalimentari, l’innovazione sostenibile, la longevità, rappresentano le quattro dimensioni qualificanti della presenza della Regione al grande evento milanese. Sarà un’attività intensa quella che si svilupperà tra la Lombardia e il territorio isolano dal primo maggio al 31 ottobre e in preparazione dell’appuntamento. A partire da una strategia precisa, incentrata su una prospettiva di lunga durata, sull’aggregazione delle imprese e delle categorie di prodotto, sui progetti di internazionalizzazione.
«Una promozione dell’isola molto definita e una nuova immagine coordinata, innovativa e riconoscibile: questo il nostro impegno per incidere nel grande scenario dell’Esposizione Universale – ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, stamattina in conferenza stampa -. Intendiamo riposizionare l’immagine del prodotto Sardegna nel mondo a partire dal valore della nostra qualità della vita, focalizzandoci su una prospettiva di ricaduta nel tessuto economico regionale per i prossimi 3-5 anni, con un programma, obiettivi e azioni molto chiari.»
Ogni iniziativa a Expo avrà un senso per le aziende sarde: «La nostra finalità è quella di accompagnare le imprese agroalimentari presentandoci al mondo e soprattutto ai nuovi mercati – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi – abbiamo coinvolto i nostri consorzi per proporre un’immagine coordinata dei prodotti Doc e Dop e messo in campo due bandi pubblici, saremo presenti a Milano in maniera strutturata e aggregata per attivare un percorso di crescita».
Lo stanziamento complessivo previsto per la partecipazione della Sardegna a Expo è di 3.490.000 euro, facenti capo per 1.980.000 all’assessorato del Turismo, artigianato e commercio, 800.000 all’Assessorato dell’Industria, per 410.000 a Laore e per 300.000 euro al Centro regionale di programmazione. A ciò si aggiunge un milione e mezzo di euro per favorire la partecipazione a Expo delle imprese sarde agroalimentari, artigiane e dei comparti turistico e del commercio attraverso tre bandi pubblici.
Saranno tre le formule principali attraverso le quali si proporrà la presenza sarda all’esposizione universale, che garantiranno un presidio nel corso dei sei mesi dell’evento: la dimensione istituzionale all’interno del Padiglione Italia dall’11 al 17 settembre con uno spazio di 200 metri quadrati e un ufficio permanente; progetto Cibus B2B, dove le imprese avranno uno spazio per tutto il corso di Expo per incentivare business con i mercati obiettivo europei ed extraeuropei, dove potranno consolidare relazioni già aperte o avviare nuovi rapporti. Diversi i workshop con i buyers, 680 i business meeting, tre gli eventi tematici. Lo scopo è quello di presentare le eccellenze delle nostre produzioni, dalla filiera vitivinicola a quella del pane, olivicololearia, zootecnica sino alle ortive certificate come il carciofo e lo zafferano. Il pomeriggio ci saranno presentazioni, la sera show cooking; infine sarà allestito uno stand di 30 metri quadrati nell’ambito del progetto Eataly, sempre durante tutti i sei mesi dell’evento, dove si cureranno i rapporti con i consumer B2C. In questo caso l’obiettivo è suscitare curiosità e interesse rispetto alle produzioni isolane con degustazioni, racconto dei territori, video, immagini, promozione. I video e le immagini della Sardegna scorreranno anche nei maxischermi del Cardo (18.750 passaggi da 1 minuto nei sei mesi) e nel padiglione Alitalia/Ethiad. Per la Sardegna sarà disponibile la piattaforma web Expo business matching per facilitare l’incontro fra aziende, buyer esteri e operatori.
L’isola sarà protagonista nella mostra delle Regioni sui temi “Potenza del saper fare”, “Potenza del limite” e “Potenza della bellezza”, con due testimoni d’eccezione come Daniela Ducato e Luca Ruiu, imprenditrice e ricercatore che racconteranno i temi della creazione e dell’innovazione sostenibile. Ducato, insignita dell’Ordine al Merito della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella e premiata lo scorso novembre a Stoccolma con l’Euwiin International Award come migliore innovatrice d’Europa nell’edilizia verde, trasforma con la sua Edilana gli scarti delle lavorazioni agricole in materiali per le costruzioni. Ruiu, esperto internazionale di biopesticidi totalmente naturali e innocui per l’uomo, ha messo a punto il progetto Bioecopest per lo sviluppo di tecnologie applicate alla difesa dai parassiti dannosi in agricoltura. Nella sezione della mostra “Potenza della bellezza” saranno promosse vedute panoramiche di paesaggi naturali non antropizzati come l’arcipelago de La Maddalena, esempi di edifici storici come il Parco Geominerario o interni di strutture antiche di pregio, ovvero la Biblioteca universitaria di Cagliari.
Eventi culturali e promozionali. Altra attività messa in campo dalla Regione è l’allestimento di un ricco programma di manifestazioni, sagre, eventi che si terrà sia a Milano sia sul territorio isolano per l’accoglienza di turisti, visitatori e operatori con educational tour e press tour. Si apre il 5 maggio ai Chiostri di San Barnaba di Milano con “Cibi per la salute dalla terra dei centenari”, incontri, stand, degustazioni. Al museo archeologico del capoluogo lombardo sarà allestita la mostra Isola delle Torri dal 6 maggio al 29 novembre. Al Palazzo Litta in Corso Magenta, sempre nello stesso periodo, saranno esposte le fotografie di Gianni Berengo Gardin sull’età nuragica. I primi ambasciatori della Sardegna Paolo Fresu, Pinuccio Sciola e Beppe Severgnini saranno protagonisti in diversi eventi. In Sardegna invece sarà messo in campo il progetto “1000 e una notte”, 1001 stanze messe a disposizione dagli albergatori con Unioncamere e Camera di commercio nord-Sardegna. Sette i percorsi naturalistici proposti nelle aree marine protette e nei parchi nazionali e regionali, tre i percorsi della qualità della vita e della longevità nella blue zone dell’isola sempre in collaborazione con le Camere di commercio. L’Anci Sardegna proporrà 4 eventi a Milano e sul territorio su identità, tradizione, cultura e natura ed enogastronomia.
Expo è una piattaforma di confronto attorno alle grandi questioni dell’alimentazione e dello sviluppo sostenibile sintetizzate nello slogan “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Circa un milione di metri quadri di esposizione, 140 Paesi e organizzazioni internazionali coinvolte e 20 milioni di visitatori attesi. In questo scenario la Sardegna dovrà costruire un tessuto di relazioni il più possibile stabili, soprattutto con una serie di Paesi obiettivo indicati, proiettate verso un orizzonte temporale di 3-5 anni. Le imprese che parteciperanno all’evento accompagnate dalla Regione dovranno presentare la propria offerta strutturata e possibilmente in forma aggregata naturalmente in un’ottica di internazionalizzazione. L’Esposizione universale per la Sardegna dovrà essere un investimento in grado di restituire i risultati già nei prossimi due anni.
Nuova immagine coordinata. Infine, sarà la volta della nuova strategia di comunicazione complessiva che inizia con la progettazione di un sistema grafico coordinato e flessibile, capace di interagire sia con gli elementi che già caratterizzano l’immagine istituzionale della Regione, sia con ulteriori elementi che individuano l’evento contenitore. “Isola senza fine” è il nuovo slogan che accompagnerà la Sardegna a Expo 2015. L’isola della tradizione si presenta con una spiccata identità contemporanea, a partire dalle trame delle antiche tessiture e dal forte carattere della longevità. L’isola che non finisce mai di stupire, l’isola dei centenari, della natura senza fine, dei sapori e delle eccellenze, delle idee infinite come l’innovazione sostenibile, sono i significati che hanno ispirano lo slogan. Il nuovo carattere tipografico chiamato “battoro”, è invece ispirato alla tessitura delle bisacce e all’organizzazione del telaio. È strutturato in modo tale da sostituire il pibione della tradizione con il pixel digitale, simbolo della tecnologia. Sulla falsariga del carattere è stato elaborato anche un set tipografico chiamato Sardinia dingbats, composto di icone tipiche accompagnate da immagini più moderne, sulla scia dell’opera di Eugenio Tavolara.
www.regione.sardegna.it/sardegnaexpo2015 è il nuovo portale dedicato alle iniziative della Regione per Expo 2015 ricco di contenuti dedicati e appuntamenti per guidare i visitatori e il network internazionale alla scoperta delle eccellenze dell’isola.
La Sardegna preserva un grande patrimonio naturale che consente, da un lato, di rafforzare l’appeal della destinazione turistica, dall’altro di valorizzare virtuosi processi di sostenibilità. A ciò si associa il valore delle produzioni della terra, rispettose delle tradizioni e compatibili con uno sfruttamento non intensivo del territorio. La longevità attiva, che pone l’isola fra le 5 “Blue Zones” al mondo, con una forte presenza di centenari, è l’effetto dell’elevata qualità della vita. L’innovazione tecnologica sostenibile diffusa in Sardegna a diversi livelli aumenta la competitività del tessuto economico e industriale e imprime uno spiccato carattere di modernità. Con questa forte specificità l’isola sarà presente a Expo 2015.

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«La ricerca storica deve continuamente svilupparsi ma senza pericolose equiparazioni fra i due campi in conflitto nella lotta di Liberazione nazionale dal nazifascismo». Queste le parole usate dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella in vista del 70° Anniversario della Liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista, che sarà celebrato il 25 aprile.

«Riprendendo le parole del Presidente della Repubblica – si legge in una nota del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti – possiamo ribadire che “la Resistenza, prima che fatto politico, fu soprattutto rivolta morale e questo sentimento, tramandato di padre in figlio, costituisce un patrimonio che deve permanere nella memoria collettiva del nostro Paese”. La Liberazione dal nazifascismo è l’evento centrale della nostra storia e tutti noi, così come è stato per i Padri della Costituzione italiana, dobbiamo ricordare il forte legame tra la riconquista della libertà, realizzata con il sacrificio di tanti giovani dopo un ventennio di dittatura, e la nuova democrazia. La Costituzione, nata dalla Resistenza, ha rappresentato e rappresenta il capovolgimento della concezione autoritaria, anti liberale, esaltatrice della guerra, imperialista e razzista che il fascismo aveva imposto in Italia, soffocando e reprimendo nel sangue le voci dell’opposizione.»

«Oggi, come ieri e come domani, nessuno può dimenticare il sacrificio e l’impegno di tutti i partigiani, gli antifascisti e coloro che hanno dato la vita per la nostra libertà. Giovani, donne e uomini, spesso legati da una amicizia profonda, da un‘idea politica o dal desiderio di costruire una società libera e giusta, che per questo sono stati perseguitati, torturati e uccisi. Grazie al loro sacrificio è nata la nostra Democrazia.

Partendo da queste certezze, per celebrare il 70° Anniversario della Liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista, in ricordo di tutti coloro che contribuirono a farci nascere come donne e uomini liberi, sabato 25 aprile 2015, alle ore 10.00, sarà deposta una corona d’alloro al lato dell’ingresso del Palazzo Comunale in piazza Roma. La corona sarà collocata sotto la targa dedicata ai caduti per la Liberazione dell’Italia: “Uomini liberi che si adunarono per dignità, non per odio, decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo”, come ha scritto l’antifascista Piero Calamandrei.

L’Amministrazione comunale di Carbonia invita tutti i cittadini, le associazioni, le organizzazioni sindacali, politiche e culturali a partecipare alla manifestazione per ricordare una delle pagine più importanti della nostra storia, affinché l’Italia non debba mai più conoscere l’orrore di una dittatura.»

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Il Comitato “Risarcire Maddalena” ha inviato, via mail, al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’elenco di firme, circa 700, che hanno dato valore e gambe robuste alla battaglia sul risarcimento a La Maddalena per i danni ambientali ed economici subiti a causa del mancato G8 del 2009 che ha lasciato sull’isola solo macerie.

«Nei prossimi giorni chiederemo a chi ci ha sostenuto con la propria firma – spiega Enza Plotino, portavoce del Comitato – di accompagnarci anche fisicamente per l’invio postale del plico contenente l’appello e tutte le nostre centinaia di firme.»

 Di seguito, il testo integrale dell’appello inviato al presidente della Repubblica.

Caro Presidente Mattarella,

chiediamo a Lei Presidente, di prendere “a cuore” la situazione di un Paese, La Maddalena, e di una popolazione lasciata sola a gestire i gravi danni ambientali, economici e sociali derivati dal mancato G8 del 2009.

«Il Governo italiano ha prima illuso la cittadina de La Maddalena con la promessa di uno sviluppo turistico ed economico per l’isola e poi, crollata l’illusione e creato un danno ambientale, economico e sociale incalcolabile, è scappato lasciando macerie. Questo è stato il mancato G8, ultimo atto di una lunga serie di inganni, per la popolazione di una delle più belle isole del Mediterraneo: una promessa di rilancio turistico ed economico franata miserevolmente e un’intera popolazione lasciata sola a pagare lo scotto di questa spudorata retromarcia. Ad oggi, salvo alcuni interventi “spot” niente è più stato fatto. Il Mita Center, l’ex ospedale militare e tutti gli altri edifici versano in stato di totale abbandono e l’area a mare attende bonifiche mai completamente realizzate. 

Il progetto del G8 viene, nel 2007, offerto alla cittadinanza maddalenina come il giusto riscatto per un territorio in sofferenza a causa del depotenziamento della Marina Militare, dello smantellamento della base americana e della chiusura del Club Med e del Valtur, che avevano garantito fino ad allora all’isola, una forte economia ed un mirabile equilibrio tra la presenza militare e il desiderio di preservare il proprio invidiabile patrimonio naturalistico. Il progetto piace e la cittadina si prepara al salto qualitativo e ad un futuro di possibilità turistiche. Le intenzioni sono pregevoli:  recupero, riqualificazione e sviluppo socio-economico dei luoghi dell’antico glorioso arsenale ormai dismesso e delle aree vicine, attraverso la costruzione di un porto, nuovi alberghi e strutture di servizio, funzionali al programma predisposto per il summit, ma destinati poi a costituire un polo di accoglienza e di crescita economica accompagnate dall’intenzione di bonificare un ampio specchio di mare inquinato, rimuovendo le tonnellate di fanghi, inerti, amianto carcasse e altri rifiuti speciali.

Ma il bluff è dietro l’angolo. Quando il governo Berlusconi, nella sua Struttura di missione, si rende conto che i ritardi nella realizzazione delle opere infrastrutturali, oltre alla sottovalutazione delle bonifiche da portare a termine, non garantiscono la chiusura dei lavori in tempo per il summit e

quando partono le inchieste penali su appalti e lavori di ripristino ambientale, decide, con “l’occasione” del terremoto de L’Aquila, di abbandonare progetto, ristrutturazione, bonifiche, ma soprattutto il rilancio turistico annunciato ad una popolazione in attesa.

L’isola non c’entra più. Non c’entrano i suoi valori, la sua vocazione e il suo richiamo. Si scopre che la logica è sempre quella della rispondenza e del profitto immediato, a tutti i costi. Immediato perché, come si è visto poi, l’Incompiuta ha lasciato in eredità alla popolazione soltanto alcune sinistre “cattedrali nel deserto” sovradimensionate ed economicamente ingestibili, oltre all’inquinamento ancora ben presente nelle acque antistanti l’Arsenale.

La comunità di La Maddalena sta pagando un prezzo altissimo per il comportamento superficiale e approssimativo delle istituzioni nazionali e locali. Da qui nasce la volontà del Comitato “Risarcire Maddalena”, che vede insieme Italia Nostra, ProNatura e singole personalità, di intraprendere un’azione legale ed una richiesta di procedura d’infrazione alla Commissione europea,  per dare un nome e una giusta punizione ai responsabili, e di farlo coinvolgendo l’intera cittadinanza di La Maddalena attraverso una raccolta di firme e adesioni a sostegno della Campagna “contro i responsabili del danno ambientale ed economico provocato dal mancato G8” che ha già portato un patrimonio di 700 firme e 1000 adesioni.»

Ci rivolgiamo a Lei perche ci dia una mano in questa battaglia di giustizia e di diritti. Saremmo lieti di un incontro con Lei e attendiamo fiduciosi.

Il Comitato “Risarcire Maddalena”

La Maddalena aprile 2015