22 July, 2024
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La cronometro delle Miniere regala un’altra grande giornata agli appassionati di ciclismo sulcitani e non solo. Sotto l’arco rosso delle premiazioni indossano la maglia bianca Matteo Mascia e Payne Antigone: il primo accontentandosi di un buon quinto posto, la seconda con un altro successo, lasciando soltanto le briciole alle sue rivali.
La terza tappa del Giro, valida anche come Prova di Campionato Italiano FCI Cronometro, coincide con il ritorno nella manifestazione (ad undici anni di distanza dall’ultima volta) di Buggerru e Fluminimaggiore, per quella che è stata nominata “Coppa Città di Buggerru – Cronometro delle Miniere – Memorial Salvatore Meloni”.
Una scelta vincente quella della SC Monteponi, che riesce ad affascinare tutti i corridori aggiungendo all’adrenalina della competizione la magia della scenografia naturale isolana, con un percorso immerso nel verde che contraddistingue la strada che collega i due comuni, prima dell’ultimo tratto lungo la spiaggia San Nicolò di Buggerru. Pronti via alle 9.45, presso la piazza Gramsci di Fluminimaggiore, con la partenza di Sergio Melis (atleta della società organizzatrice), per poi essere seguito con intervalli di 60 secondi dai restanti 142 partecipanti.
Il più veloce di tutti è stato Tommaso Donei (El Coridor Team), che completa il percorso in 18’05’’373, quasi un minuto più veloce del suo primo inseguitore, Ivan Bufalino (Sanetti – System Cars), che chiude invece con il tempo di 19’04’’426. Sul gradino più basso del podio si posiziona Matteo Bertani (Team De Rosa Santini), con un ritardo di 1’03’’188. Può sorridere Matteo Mascia (SC Monteponi), a cui basta il quinto miglior tempo per riappropriarsi della maglia bianca ai danni di Andrea Di Renzo (Hair Gallery Cycling Team).

Tra le donne sembra non esserci storia, Payne Antigone (Cavigal Nice Sportr Cyclisme)si dimostra anche oggi la più forte terminando la gara in 21’02’’471, un super tempo che le permette di diventare la nuova leader della classifica generale femminile scavalcando Erika Jesenko (New Molini Dolo), più lenta di 1’41’’808’’’ e anche
stavolta sul gradino più basso del podio. Al secondo posto invece c’è Antonella Incristi (Pol Trivium) con il tempo di
22’36’’424.
Domani si deciderà tutto con il 1° Trofeo Monte Sirai Coppa Città di Carbonia, che sarà antipasto dell’ultimo confronto valido per un titolo nazionale. L’inedito arrivo della Medio Fondo avverrà sul sito archeologico del Monte Sirai, con una pendenza vicina al 12% e ben 80 km su percorso misto ondulato con lunghi tratti pianeggianti, ma anche uno strappo finale in salita di 1400 metri da aggredire con le ultime energie rimaste prima dei festeggiamenti.

Ordine d’arrivo:
1) Tommaso Donei (El Coridor Team) 18’05’’373
2) Ivan Bufalino (Sanetti – System Cars – Stefan) +59’’053
3) Matteo Bertani (Team De Rosa Santini) +1’03’’188
4) Diego Venturi (Alé Cipollini) +1’17’’299
5) Matteo Mascia (SC Monteponi) +1’23’’655

Classifica generale maschile
1) Matteo Mascia (SC Monteponi) 05h28’43’’44
2) Andrea Di Renzo (Hair Gallery Cycling Team) +01’11’’67
3) Michel Heydens (Cavigal Nice Sportr Cyclisme) +01’15’’86
4) Matteo Bertani (Team De Rosa Santini) +01’41’’88
5) Carlo Socciarelli (Sanetti – System Cars – Stefan) +02’13’’17

Classifica generale femminile
1) Payne Antigone (Cavigal Nice Sportr Cyclisme) 03h49’18’’41
2) Erika Jesenko (Molini Dolo) +46’’61
3) Michela Gorini (Team Fausto Coppi Corse) +04’32’’43
4) Rasa Rumsaite (Cycling Team Zerosei) +08’52’’18
5) Olga Cappiello (Team De Rosa Santini) +08’57’’13

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Una doppia presentazione per riflettere su come la cultura possa essere una arma contro la corruzione e la mafia. Martedì 24 e mercoledì 25 luglio appuntamento ad Alghero e a Pula con il libro di Vittorio V. Alberti “Pane sporco”, filosofo e membro del consiglio scientifico del Cortile dei Gentili, già docente di filosofia politica presso l’Università Lateranense ed oggi direttore responsabile della rivista scientifica on-line “Sintesi Dialettica”. Organizza le iniziative Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale.

Martedì 24 nella città catalana si inizia alle 19.00 in piazza Pino Piras dove, moderati dal giornalista Vito Biolchini, interverranno insieme all’autore il vescovo mons. Mauro Morfino, il sindaco Mario Bruno, il prefetto di Sassari Giuseppe Marani, il questore di Sassari Diego Buso, insieme allo scrittore Raffaele Sari, al referente di Libera Sardegna Giampiero Farru e a Sergio Melis, presidente della Consulta delle Associazioni di Alghero. All’incontro sono stati invitati anche i sindaci della rete metropolitana.

Mercoledì 25 appuntamento invece alle 21.00 a Pula, in piazza Chiesa San Giovanni Battista, dove, insieme all’autore ci saranno il sindaco Carla Medau, il magistrato Gilberto Ganassi, il parroco don Marcello Loi, in rappresentante della stazione dei carabinieri di Pula e il responsabile della Caritas diocesana di Cagliari don Marco Lai.

In “Pane sporco. Combattere la corruzione e la mafia con la cultura” Vittorio V. Alberti affronta alla radice la piaga originaria che a suo avviso consuma la società italiana e mina alle basi qualunque prospettiva di progresso civile: una non-cultura che disprezza il merito, la riflessione, la ricerca della bellezza in nome di miopi interessi personali o di gruppo. È contro la cultura della mafia e della corruzione che è indispensabile battersi, come sostengono nel saggio introduttivo il procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone, e nella postfazioneil fondatore dell’associazione Libera don Luigi Ciotti. «La corruzione e la mafia sono simboli maledetti di questa grande corruzione culturale, sono bruttezza. Per ricucire un futuro la strada è nel passato, nel nostro patrimonio, che è bellezza. Ecco l’idea: la potenza culturale italiana per combattere la corruzione e le mafie. Il patrimonio di intelligenza e bellezza, che è il nostro valore, la nostra identità, è nostro e nessuna forza oscura può togliercelo a meno che non glielo lasciamo fare, come spesso avviene per nostra colpa», spiega Vittorio V. Alberti.

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Sardegna Solidale compie vent’anni e inizia da Sassari una lunga serie di incontri che in tutti i territori dell’isola celebreranno l’anniversario, con l’obiettivo non solo di ricordare il lungo cammino fatto dal 1998 ad oggi dalle associazioni di volontariato ma anche di prefigurare il percorso che verrà, anche alla luce della riforma del Terzo Settore che cambia radicalmente la natura dei Centri di servizio per il volontariato. Appuntamento sabato 26 maggio, a partire dalle 16.00, presso la Sala Angioni della Provincia in Piazza d’Italia, per un incontro ricco di interventi e di testimonianze sul tema “Un volontariato inedito: volontari per volontari”.

All’iniziativa, alla quale porteranno il loro saluto anche il sindaco di Sassari Nicola Sanna e l’arcivescovo mons. Gianfranco Saba, interverranno don Angelo Pittau (presidente del comitato promotore di Sardegna Solidale), il presidente del Centro Giampiero Farru e il presidente del Co.ge. Sardegna Bruno Loviselli.

Nel corso della serata, non mancheranno gli interventi dei protagonisti del volontariato nel territorio, come padre Salvatore Morittu dell’associazione Mondo X Sardegna, di Sergio Melis (Alghero), Salvatore Battelli (Bono), Lucia Poddighe (Ittiri), don Andrea Domanski (La Maddalena), Vincenzo Carta (Olbia), Giovanna Pani (Ozieri), Bruno Uldank (Palmadula), Giovanni Demarcus (Perfugas), Luciano Pere (Porto Torres), Franco Dedola e Luciano Pinna (Sassari) e Maria Luisa Sari (Tempio Pausania). 

La manifestazione sarà animata da Sbandieratori e Musici della Città dei Candelieri e dalla banda musicale Città di Sassari.

 

Sardegna Solidale è un centro di servizio per il volontariato che dal 1998 sostiene le attività delle 1700 associazioni isolane, promuovendo e comunicando nel territorio la cultura della solidarietà, e sviluppando, attraverso specifici percorsi di formazione, le competenze dei 35mila volontari che operano attualmente nella nostra isola. Tra le caratteristiche del Csv Sardegna Solidale è quella di avere diffuso i suoi servizi nel territorio attraverso una rete di quaranta Sa. Sol. Point, centri nei quali le associazioni e i volontari trovano un pronto riferimento per le loro attività. La condivisione dal basso, da sempre un punto caratterizzante del Centro, trova dunque nei Sa. Sol. Point un immediato strumento di attuazione di quello slogan-programma “volontari per volontari” che nel 1998 segnò la nascita di Sardegna Soldale.

 

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Migliaia di giovani, studenti, volontari, insieme a rappresentanti delle istituzioni, della chiesa e dell’associazionismo, sfileranno il prossimo 21 marzo ad Alghero per celebrare la ventitreesima Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, e leggeranno dal palco di piazza Sulis gli oltre 900 nomi di coloro che hanno sacrificato la loro vita in nome della legalità e della democrazia. La ricorrenza, ideata e organizzata dall’associazione Libera di don Luigi Ciotti, quest’anno per la prima volta avrà una valenza istituzionale (essendo stata riconosciuta ufficialmente con una legge varata lo scorso anno) e si celebrerà a livello nazionale a Foggia, col tema “Terra, solchi di verità e giustizia”. In Sardegna è stata scelta invece la città catalana, per rimarcare, come ha spiegato oggi il referente regionale di Libera Sardegna Giampiero Farru, «la necessità di non abbassare la guardia in nessun territorio e rimarcare l’esempio positivo di una comunità come quella algherese fortemente impegnata sul fronte della solidarietà e del volontariato. Il cuore della manifestazione è semplice e importante – ha aggiunto Giampiero Farru -. Autorità, ragazzi e volontari leggeranno i nomi delle vittime innocenti, come a comporre un coro di una società che si unisce per lanciare questo messaggio pulito». 

La manifestazione del 21 marzo, organizzata ad Alghero da Libera Sardegna con il sostegno dell’amministrazione comunale e la collaborazione di Sardegna Solidale, è stata presentata a Cagliari nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la presidenza dell’Istituto Nautico Buccari e alla quale è intervenuto anche il sindaco di Alghero Mario Bruno. «La manifestazione vuole essere una testimonianza e un monito contro tutti i condizionamenti possibili e di qualunque genere che rischiano di arrivare alle istituzioni. Ma Alghero è una città vivace, con oltre cento associazioni riunite in una consulta, che testimoniano ogni giorno un modello opposto a quello che le mafie vogliono imporre. Con questa manifestazione Alghero vuole quindi lanciare un messaggio di pulizia e il messaggio chiaro è: non provateci. In piazza ci saranno i giovani e gli studenti, insieme a tante associazioni, perché la manifestazione del 21 marzo, tra le tante organizzate quest’anno ad Alghero, è certamente quella più attesa e significativa».

Il programma della giornata prevede a partire dalle ore 9.30 il raduno dei partecipanti in piazza Sulis. Qui, a partire dalle ore 10.00, sul palco allestito nei pressi della torre, porteranno il loro saluto i rappresentanti delle istituzioni. Gli interventi precederanno il cuore della manifestazione: la lettura dei nomi delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie, declamati da giovani, studenti, volontari e semplici cittadini. Il programma della manifestazione proseguirà con il collegamento con Foggia per seguire l’intervento di don Luigi Ciotti. La chiusura in musica sarà invece affidata alla cantante Chiara Effe, accompagnata dalla sua band. Con il suo il brano “Non son buono”, l’artista cagliaritana lo scorso anno è giunta seconda al premio nazionale “Musica contro le mafie”.

Alla conferenza stampa è intervenuto anche il il presidente del Co.Ge Sardegna Bruno Loviselli, secondo cui «la società sarda non deve mettere la testa sotto la sabbia e ignorare il tentativo di infiltrazione mafiosa nella nostra economia. Preoccupano i tanti casi di corruzione, e i troppi attentati agli amministratori sono un segnale che non può essere ignorato. La legalità è un valore che deve esser trasmesso soprattutto ai più giovani e la manifestazione del 21 marzo va esattamente in questa direzione».

 Per il dirigente scolastico dell’Istituto Buccari-Marconi di Cagliari Giancarlo Della Corte, «quella di Alghero è un’azione preventiva, quasi una diffida a chi intende mettere le mani su una economia sana e in crescita. Vuol dire non provateci, noi ci saremo a contrastarvi, noi garantiremo una crescita culturale. Perché mafia significa anche corruzione e clientele. E il nostro impegno come docenti e formatori è quello di far capire ai giovani che antimafia e legalità sono valori che vanno coniugati assieme».

La manifestazione del 21 marzo viene preceduta in queste settimane da una serie di iniziative nel territorio promosse da Libera Sardegna, dai Presìdi territoriali di Libera e dalle associazioni e scuole aderenti all’associazione fondata da don Luigi Ciotti, con l’obiettivo di rilanciare la lotta e la mobilitazione contro tutte le forme di criminalità organizzata. 

Sabato 10 a Sassari è previsto un doppio appuntamento rivolto agli studenti. Il dibattito “L’antimafia in Italia: la proposta di Libera” si terrà a partire dalle ore 9.00 presso l’aula magna dell’Istituto Devilla in via Monte Grappa 2, dove interverranno il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru e il dirigente scolastico dell’istituto Maria Nicoletta Puggioni. Alle 11.30 ci si sposta presso la sede dell’Istituto Alberghiero di via Cedrino, dove il dibattito con i ragazzi sarà animato da Farru e dal Dirigente scolastico Luisa Maria Pala.

Lunedì 12 prosegue a Cagliari, nella sede del presidio Emanuela Loi in via Cavalcanti 13, il ciclo di proiezioni dedicate ai film che hanno raccontato l’antimafia. Alle ore 17.00, presentato dal Gianni Concas di Libera Sardegna, si proietta “Siciliana ribelle” di Marco Amenta.

Alle ore 19.00, sempre a Cagliari ma nella sede dell’associazione Oscar Romero – Equo Solidale in via Einaudi 26, si parla di “Storia di resurrezione e giustizia: esperienze di Libera nelle terre confiscate”, con il presidente dell’associazione Oscar Romero Andrea Perra e con il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

Mercoledì 14 il programma di iniziative “Verso il 21 marzo” fa tappa ad Oristano. Qui a partire dalle ore 11.00, gli studenti del Liceo De Castro verranno coinvolti nel dibattito “Mafie e beni confiscati in Sardegna”, che vedrà gli interventi del dirigente scolastico Pino Tilocca e di Giampiero Farru di Libera Sardegna.

Si parlerà invece di mafia e povertà giovedì 15 a Quartu Sant’Elena. L’iniziativa, convocata per le ore 16.30 nell’aula consiliare, vedrà protagonisti il sindaco Stefano Delunas, il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru e il ricercatore Tiziano Vecchiato della Fondazione Zancan.

Triplo appuntamento venerdì 16, quando verranno coinvolti gli studenti delle scuole superiori. Ad Alghero a partire dalle ore 9.00, presso il Liceo Artistico Costantino e alle 11 al Liceo Scientifico Fermi, il dirigente scolastico Antonio Uda e Pino Tilocca e Sergio Melis di Libera Sardegna interverranno sul tema “L’antimafia in Italia: la proposta di Libera”.

A Guspini invece, con inizio alle ore 11.30 presso l’Istituto Buonarroti, spazio al libro “La classe dei banchi vuoti” che verrà presentato dalla dirigente scolastico Maria Gabriella Picci e da Isa Saba, referente della formazione per Libera Sardegna, insieme alla referente del presidio Libera di Guspini Sara Cappai e il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

Il programma di iniziative “Verso il 21 marzo” si chiuderà lunedì 19 a Cagliari a partire dalle ore 17.00 con un laboratorio che si terrà nella sede del presidio Emanuela Loi di via Cavalcanti, in preparazione della grande manifestazione di Alghero.