[bing_translator]
Salvaguardia dell’ambiente, cambiamenti climatici, tutela del lavoro, migrazioni, diritti di chi si mette in viaggio, memorie collettive. Sono questi i temi al centro della sesta edizione del Cagliari Film Festival, rassegna di impegno civile organizzata dall’Associazione culturale Tina Modotti.
Dopo gli appuntamenti di maggio con Uliano Lucas e Gianni Olla, durante i quali si è riflettuto sul Sessantotto, e l’anteprima dedicata agli autori sardi del 27 settembre, da venerdì si entra nel vivo, con un ricco programma che andrà avanti sino a domenica.
Saranno proposti dodici film che si intrecceranno con quattro lezioni di cinema, presentazioni con autori e autrici e alcuni esperti ed esperte di critica cinematografica e didattica dell’audiovisivo. Sono in arrivo per l’occasione, in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, il regista Mario Brenta (uno dei fondatori e tra i principali animatori di Ipotesi Cinema – laboratorio cinematografico, scuola-non-scuola, ideato da Ermanno Olmi), la documentarista Karine de Villers, Vanessa Roghi, storica della cultura e della scuola italiana che da dieci anni scrive per Rai Tre documentari per la Grande storia, Claudio Cadei, autore della colonna sonora del docu-fiction Il raccolto. In sala anche Raffaele Rago e Daniela Masciale con il documentario Segretarie Una vita per il cinema. Partecipano il critico Gianni Olla, il regista e critico cinematografico Sergio Naitza e lo storico Luciano Marrocu.
Venerdì 18 ottobre, nel Teatro Massimo si comincia alle alle 10,30 quando sarà proiettato, in un matinée per le scuole, il documentario “Domani” (Francia, 2017, 118’) di Cyril Dion e Mélanie Laurent. I due registi si spostano on the road attraverso dieci paesi per incontrare i fautori di un nuovo modello ecosostenibile e di una più virtuosa visione del mondo. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con l’associazione culturale L’Uomo che pianta gli alberi di Cagliari.
Si prosegue nel pomeriggio: alle 17,30, in continuità con il tema proposto dal festival la scorsa primavera, si parla di Sessantotto con “Il grande sogno” (Italia, 2009, 101’) film di Michele Placido che rievoca le storie di studenti borghesi in lotta con la società per un mondo senza ingiustizie. Alle 19,30 spazio al tema delle migrazioni con la proiezione di “L’ordine delle cose” (Italia, 2017,112’), film di Andrea Segre, candidato al Nastro d’argento per il miglior soggetto. Un racconto sulla strategia dell’Italia di bloccare in Libia chi è intenzionato a provare il viaggio su un gommone, e che fa capire che cosa comporta questa decisione in termini di diritti umani violati.
Alle 21,30, alla presenza dei registi Mario Brenta e Karine de Villers, sarà proiettato in anteprima regionale “Il sorriso del gatto” (Italia, 2018, 62’), vincitore del Premio Migliore Documentario Italiano al Cinemambiente 2019: uno sguardo sulla crisi e il declino della società occidentale nell’era della globalizzazione.
Sabato 19 ottobre, alle 10,30, ancora un matinée dedicato alla scuola con la replica del documentario “Domani”. Il pomeriggio dalle 17,30 è dedicato a Lezioni di cinema, storia e didattica. Si parte con Gianni Olla che, a partire dal suo saggio “A morte i padri. Cinema e film negli anni della contestazione 1964-1976″ (2018 Cuec), propone un approfondimento su “Film, politica e estetica: la lunga fine del cinema popolare e le vagues europee”. Prosegue un intervento di Luciano Marrocu su “I Rapporti tra storia, politica e cinema nel Ventennio Sessanta/Settanta”.
In collaborazione con la rassegna letteraria Storie in trasformazione, alle 18,30 arriva Vanessa Roghi che parlerà di “Analizzare e utilizzare i programmi televisivi nella didattica della storia”. Dalle 19,30, spazio alle proiezioni: si comincia con La Grande Storia. Don Milani il dovere di non obbedire (2017) della stessa Vanessa Roghi,documentario girato per il programma Rai La Grande Storia che ripercorre la straordinaria vita di un uomo, un prete, che saprà andare contro tutti e tutto, sempre schierandosi dalla parte degli ultimi.
Alle 21,30 si chiude con la proiezione di un inedito docu- musical: “Il raccolto” (ITA, 2017, 73′) di Andrea Paco Mariani, in cui il regista racconta la storia di Gurwinder, rappresentativa di un vasto universo di sfruttamento, quello della comunità Sikh, stanziata stabilmente nella zona dell’agro Pontino e il suo rapporto con il mondo del lavoro, uomini piegati nei campi a lavorare, senza pause, che attraversa oggi l’Italia intera. Sarà presente in sala l’autore della colonna sonora Claudio Cadei.
Domenica 20 ottobre ancora Lezioni di cinema, storia e didattica con Gianni Olla che, alle 12.00, terrà una lezione su “I rapporti tra storia, politica e cinema nel ventennio Sessanta/Settanta” in dialogo con Luciano Marrocu.
Alle 18,30 saranno riproposti i due cortometraggi presentati a settembre, “Ausonia” (2019) di Giulia Camba ed Elisa Meloni e “Paese Museo 1968-2018” (2019) di Andrea Mura.
In serata spazio alle proiezioni con tre documentari che ripercorrono la storia del cinema: si parte alle 19.00, con “Omaggio a Bernardo Bertolucci” (ITA, 2019) di Jacopo Quadri, che del grande regista scomparso è stato il montatore. Alle 20.00, alla presenza del regista Sergio Naitza, sarà proposto invece “L’ultimo pizzaiolo” (ITA 2019), un viaggio nelle sale cinematografiche chiuse della Sardegna, abbandonate e decadenti per raccontare un pezzo di memoria collettiva.
La chiusura di sipario di questa edizione del festival è affidata, alle 21,30, a “Segretarie. Una vita per il cinema” (Italia, 2019), documentario di Raffaele Rago e Daniela Masciale, in cui sei segretarie personali raccontano com’era lavorare nel mondo del cinema quando i film italiani vincevano un premio dopo l’altro, a Venezia come a Los Angeles. Per l’occasione i registi saranno presenti in sala.
All’interno della rassegna, nello spazio espositivo antistante la Sala M2, arriva una proposta artistica del networkhOMe: si tratta del video di Daniela Frongia “Sul profilo degli alberi”, e di quello di Daniela Masia “Spectacular spectacular”. I lavori saranno accompagnati da un’esposizione fotografica.