1 July, 2024
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Per Grissin Bon e Dinamo Banco di Sardegna, le straordinarie protagoniste della finale scudetto del basket, è arrivata la sfida decisiva: chi vince stasera è campione d’Italia!

Non sono bastate sei partite, com’era prevedibile, per assegnare il tricolore ad una delle due squadre, esordienti al tavolo della finale. La squadra di Max Menetti ha vinto le tre sfide giocate al Palabigi, le prime due di inizio serie nettamente, la terza, gara 5, di strettissima misura, soprattutto grazie alla “giornata no” della Dinamo nel tiro dai 6,75 (2 su 25 con 22 errori iniziali consecutivi), la specialità che ha caratterizzato maggiormente la splendida stagione della “ditta sassarese”; la squadra di Meo Sacchetti ha pareggiato i conti nelle tre sfide disputate al PalaSerradimigni, tutte sofferte, la terza, gara 6, addirittura soffertissima, al punto che sono stati necessari ben tre tempi supplementari per consentirle di impedire agli emiliani di festeggiare nell’Isola il loro primo scudetto, unitamente agli errori commessi dal capitano Andrea Cinciarini allo scadere del secondo tempo regolamentare e del primo tempo supplementare!

Stasera, dalle 20.45, al Palabigi (la Grissin Bon giocherà gara 7 in casa grazie al miglior piazzamento ottenuto al termine della “regular season”, terzo contro quinto), si ricomincia tutto da zero, non contano più niente né le trenta giornate della “regular season“, né le 18 partite disputate dalla Grissin Bon e le 17 dalla Dinamo nei play off (gli emiliani hanno eliminato prima l’Enel Brindisi in cinque partite, poi l’Umana Reyer Venezia in sette, superando l’handicap del fattore campo nella sfida decisiva; la Dinamo ha “fatto fuori” prima la Dolomiti Energia Trento in quattro partite, poi i campioni d’Italia dell’EA7 Emporio Armani Milano in sette, superando in entrambi i casi l’handicap del fattore campo derivante dal peggior piazzamento ottenuto nella prima fase).

Dalle prime sei partite è emerso chiaramente che la Grissin Bon fa leva su un più efficace gioco di squadra, grazie al quale riesce anche a superare l’handicap di alcune assenze, mentre la Dinamo Banco di Sardegna può contare su una maggiore fisicità e su un maggior talento individuale dei suoi uomini migliori che le consentono “strappi” devastanti anche nei momenti in cui tutto sembra compromesso, come è accaduto più volte nelle fasi decisive di gara 6. La Grissin Bon, penalizzata prima dall’assenza, poi dalle precarie condizioni fisiche di Drake Diener, il grande ex mai dimenticato da Sassari, ha nel talento e nella freschezza dei tre italiani Andrea Cinciarini, Achille Polonara ed Amedeo Della Valle e nell’esperienza dei lituani Rimantas Kaukėnas e Darjuš Lavrinovič le sue armi più efficaci; la Dinamo ha nel 28enne nigeriano Shane Lawal il suo “asso”, dominatore ai rimbalzi, soprattutto in attacco (stasera potrebbe dare l’addio al campionato italiano, comunque vada a finire, perché è nel mirino del Barcellona), nel play-guardia David Logan (32 anni, statunitense naturalizzato polacco) e nell’altro play-guardia Jerome Dyson (28 anni, statunitense) gli uomini in grado di fare la differenza in qualsiasi momento, sostenuti dai muscoli e dall’esperienza del 25enne Rakim Sanders (ex Maccabi Tel Aviv).

Il Palabigi sarà un inferno, come lo è stato nelle prime tre sfide e come lo è stato anche il PalaSerradimigni in tutte le partite dei play off. Il fattore campo, comunque, questa volta potrebbe non essere decisivo, perché la Dinamo ha dimostrato sia Trento sia a Milano di saper vincere in condizioni ambientali contrarie ed è fermamente intenzionata a scrivere la storia, con la pagina di coda di una stagione straordinaria, nella quale ha già centrato due traguardi, Coppa Italia e Supercoppa, centrando così un “triplete” da guinness dei primati.

Il fischio d’inizio è fissato alle 21.15, arbitri Luigi Lamonica, Roberto Chiari e Dino Seghetti. Telecronaca diretta su Rai 3.

Dinamo Banco di Sardegna 3

Dinamo Banco di Sardegna 2

La Dinamo Banco di Sardegna non muore mai, batte la Grissin Bon 115 a 108 al terzo tempo supplementare ( 24-20, 43-43, 63-64, 78-78, 90-90, 98-98, 115-108) e venerdì sera si giocherà lo scudetto in gara 7 al Palabigi di Reggio Emilia. Quella di questa sera è stata una sfida incredibile, dalle mille emozioni, decisamente poco indicata per i deboli di cuore.

La partita è stata equilibrata fin dalle battute iniziali e la Dinamo ha tentato il primo allungo al 7′ con due canestri da sotto di uno straordinario Jerome Dyson e una schiacciata di uno Shane Lawal strepitoso sia ai rimbalzi sia nei tiri da due punti: 17 a 13. Andrea Cinciarini ha tenuto su la sua squadra ma la Dinamo ancora con Dyson e Lawal è salita a +6, 22 a 16, ed ha chiuso il primo quarto sul 24 a 20.

La Grissin Bon ha recuperato il ritardo con Della Valle e Cervi e poi con tre canestri da sotto di Giovanni Pini e due “bombe” del solito Della Valle, ha effettuato il sorpasso e raggiunto il massimo vantaggio, +6: 35 a 41. Shane Lawal, Rakim Sanders, Jerome Dyson e Jeff Brooks hanno riportato sotto la Dinamo e le due squadre sono andate all’intervallo lungo in perfetta parità: 43 a 43.

Al ritorno in campo, la Dinamo ha operato un nuovo allungo, 48 a 43, poi 51 a 45 con una “bomba” di Logan, ma Kaukenas (4 canestri da sotto in 2 minuti) e Cinciarini hanno riportato nuovamente sotto la Grissin Bon, avanti di 1 al 25′: 53 a 54. Da lì in avanti l’equilibrio non si è più spezzato: 58 a 56, 58 a 60, 61 a 60 con “bomba” di Edgar Sosa, 63 a 64 alla fine del terzo quarto.

All’inizio dell’ultimo quarto, Ojars Silins ha messo la “bomba” del 63 a 67, ha replicato David Logan, 66 a 67. Squadre punto a punto fino alla fine e partita al supplementare su un errore nel tiro dello scudetto del capitano emiliano Andrea Cinciarini: 78 a 78.

Ancora equilibrio per 4′, poi Polonara (da tre) e Kaukenas hanno scavato un solco di 5 punti tra le due squadre a 48 secondi dalla fine. Reggio Emilia ha sentito di avere lo scudetto in pugno ma non ha fatto i conti con cuore e classe degli uomini della Dinamo che hanno riaperto il match con un siluro immediato da tre punti di Logan e pareggiato con uno scatenato Dyson. Andrea Cinciarini ha avuto ancora nelle mani la palla del match e dello scudetto ma ha sbaglia ancora: 90 a 90 e nuovo supplementare!

E’ stata Sassari a scattare avanti sul +5 con Brooks, Sanders e una schiacciata del piccolo Logan, 95 a 90, ma sul 97 a 92 Meo Sacchetti ha perso Shane Lawal per il quinto fallo e per un attimo la squadra ha tremato senza il suo centro re dei rimbalzi e oggi strepitoso ancbe nei tiri da due punti. Reggio Emilia ha recuperato e con un parziale di 6 a 0 è tornata avanti di un punto con due tiri liberi di Della Valle: 97 a 98. Jerome Dyson ha segnato dalla lunetta, 1 su 2, e impattato a 98, Brooks ha catturato un rimbalzo difensivo che avrebbe potuto portare la squadra sassarese al successo ma Giacomo Devecchi ha sbagliato il tiro da fuori e le squadre sono andate al terzo tempo supplementare: 98 a 98!

A questo punto la Dinamo ha ritrovato la vena dei suoi “bombardieri” dalla lunghissima distanza e per la Grissin Bon si è fatta notte. Logan ha siglato il 101 a 98, Cervi ha schiacciato per il 101 a 100, e si è scatenato Jerome Dyson: “bomba” da tre, replica Diener da sotto, altra “bomba” di Dyson che si è ripetuto dalla media distanza e Reggio Emilia è scivolata a -7: 109 a 102 al 53′. Il tempo per recuperare ci sarebbe stato ancora ma la Grissin Bon è sembrata scossa e la Dinamo ha affondato i colpi con due liberi e un canestro da sotto di Logan: 113 a 104. E’ la resa di Reggio Emilia, Massimiliano Menetti ha pensato a gara 7 ed ha messo in campo i giovani: Adam Pechacek (2 punti), Andrea Rovatti (2 punti) e Gabriele Stefanini. La Dinamo ha chiuso sul 115 a 108 e come le due semifinali, anche la finale per l’assegnazione dello scudetto si deciderà in gara 7.

L’Mvp, con 38 di valutazione, è stato anche oggi Shane Lawal, autore di 25 punti (10 su 11 da due punti, 5 su 9 ai tiri liberi e 16 rimbalzi), ma l’uomo partita nel concitatissimo finale, quando Lawal era già fuori per raggiunto numero di falli, è stato Jerome Dyson, con 8 punti (frutto di due siluri da distanza siderale ed uno straordinario tiro dalla media distanza) in pochi secondi e alla fine il miglior realizzatore dell’incontro con 26 punti (6 su 10 da due punti, 2 su 5 da tre e 8 su 12 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, 3 palle recuperate e 9 assist). Eccellente anche la prestazione di David Logan, soprattutto nei tempi supplementari, 23 punti,  con 2 su 3 da due punti, 5 su 11 da 3 e 4 su 4 ai tiri liberi.; e quella di Rakim Sanders, 18 punti, 7 su 12 da due punti, 0 su 2 da tre e 4 su 7 ai tiri liberi, 8 rimbalzi. Le percentuali della squadra sono state 33 su 51 da due punti, 8 su 28 da tre punti e 25 su 37 ai tiri liberi, 46 rimbalzi, 8 stoppate fatte e 4 subite, 18 palle perse e 9 recuperate, 11 assist.

Nella Grissin Bon, assente Darius Lavrinovic, Massimiliano Menetti oggi più che mai si è affidato al gioco di squadra e la risposta sul campo è stata eccellente. Il giovane Amedeo Della Valle è stato il migliore, sia come realizzatore (25 punti, 1 su 4 da due punti, 6 su 9 da tre punti e 5 su 6 ai tiri liberi) che come valutazione, 21. Dietro di lui Rimantas Kaukenas, autore di 20 punti, 8 su 13 da tre punti, 0 su 1 da tre e 4 su 4 ai tiri liberi; e gli altri italiani Riccardo Cervi (12 punti), Andrea Cinciarini (12 punti) meno brillante del solito, e Achille Polonara (10). Ha incido poco il grande ex Drake Diener, autore di 6 punti, 2 su 3 da due punti, 0 su 3 da tre e 2 su 2 ai tiri liberi. Le percentuali di squadra: 30 su 61 da due punti, 11 su 27 da tre punti, 15 su 18 ai tiri liberi, 42 rimbalzi, 4 stoppate fatte e 8 subite, 19 palle perse e 5 recuperate, 23 assist.

Venerdì sera, al Palabigi di Reggio Emilia, squadre nuovamente in campo per gara 7, questa volta una sfida senza ritorno. Chi vince è campione d’Italia, per la prima volta, chi perde sarà costretta a recriminare per la grande occasione perduta ma con l’orgoglio di essere stata protagonista di una serie che segna una pagina di storia della pallacanestro italiana.

Ore 20.45, PalaSerradimigni di Sassari, Dinamo Banco di Sardegna – Grissin Bon atto 6°: se vince Reggio Emilia è scudetto, se vince Sassari si va alla bella di gara 7. La serie della sfida scudetto tra la squadra di Meo Sacchetti e quella di Massimiliano Menetti è giunta ad un punto di svolta che potrebbe chiudere la stagione o allungarla ancora fino a sabato sera, al Palabigi di Reggio Emilia.

Tra le due squadre è emerso fin qui un grande equilibrio. La Grissin Bon ha dominato le prime due partite casalinghe ma la Dinamo Banco di Sardegna ha reagito da grande squadra ed ha impattato con due vittorie al PalaSerradimigni, sofferte ma meritate. Due giorni fa, a Reggio Emilia, Logan e compagni hanno gettato al vento una grandissima occasione, perché pur nella peggiore serata nel tiro da tre di tutta la stagione (2 su 25, con il primo canestro centrato a 3′ dalla fine), hanno sfiorato la vittoria come sul campo emiliano non avevamo mai fatto sia nella “regular season” sia nelle prime due sfide di finale.

Per vincere e riportare la serie in parità, alla Dinamo serve la partita perfetta. Le condizioni ambientali dovrebbero essere ideali, perché il PalaSerradimigni sarà pieno come un uovo e la stragrande maggioranza del tifo sarà di marca sassarese. Meo Sacchetti ha a disposizione l’intera rosa, nella quale spicca un monumentale Shane Lawal, Mvp sia di gara 4 sia di gara 5, forse all’ultima partita a Sassari, se come annuncia radio mercato, il prossimo anno vestirà la maglia del Barcellona.

Nelle fila della Grissin Bon ci sarà Drake Diener, per tre anni idolo del PalaSerradimigni, recuperato dopo un infortunio ma ancora in condizioni fisiche imperfette, come è emerso nei due spezzini di partita giocati sia in gara 4 sia in gara 5. Non ci sarà invece il lungo Darius Lavrinovic, uscito dal campo per un infortunio nelle battute iniziali di gara 5. La sua assenza potrebbe pesare, anche se la Grissin Bon in queste partite di finale ha dimostrato di avere grande carattere, riuscendo ad ovviare a diverse assenze, ad iniziare da quella di Diener.

Il fischio d’inizio è fissato alle 20.45, dirigeranno Tolga Sahin, Dino Seghetti e Roberto Begnis.

Dinamo Banco di Sardegna 2

Dinamo Banco di Sardegna 3

La Dinamo Banco di Sardegna è arrivata a un passo dall’impresa al Palabigi di Reggio Emilia, in gara 5 della finale scudetto, dove ha perso al fotofinish per 71 a 67, tradita da una disastrosa percentuale nei tiri dai 6,75, quella che abitualmente è la sua arma in più, due soli canestri realizzati su ben 25 tentativi effettuati.
La Dinamo inizia bene, con due schiacciate di Shane Lawal e Rakim Sanders, 4 a 2, ma poi subisce un parziale di 7 a 0 con schiacciata di Achille Polonara, “bomba” da tre punti di Andrea Cinciarini e canestro da sotto di Vitalis Chikoko. Nonostante abbia iniziato ad accumulare dalla lunga distanza, la Dinamo si rifa’ sotto ed impatta a 15 con canestri di Shane Lawal, Jerome Dyson e Kenneth Kadji, ma la Grissin Bon va al primo riposo breve avanti di tre punti con una “bomba” di Amedeo Della Valle: 18 a 15.
La Grissin Bon ha perso Darius Lavrinovic per un infortunio, sostituito da Riccardo Cervi.
In avvio di secondo quarto la Grissin Bon prende il largo con Silins, Della Valle e Cinciarini, grazie anche alla disastrosa serie di errori della Dinamo dai 6,75: 27 a 15 al 13′. La squadra di Meo Sacchetti riesce però a sopperire con una ritrovata vena nei tiri da due punti (l’esatto contrario di quanto è accaduto in gara 4) e una confermata netta supremazia ai rimbalzi con un Lawal immarcabile e, dopo essersi tenuta per diversi minuti a -10, riesce ad andare all’intervallo lungo a -7: 38 a 31!
Significative le percentuali delle due squadre. Grissin Bon: 10 su 15 da due punti, 6 su 15 da tre e 0 su 1 ai tiri liberi (la Dinamo ha commesso pochi falli); Banco di Sardegna: 14 su 22 da due punti, 0 su 12 da tre e 5 su 8 ai tiri liberi.
Al rientro sul parquet dopo il riposo, questa volta è la Dinamo ad avere una marcia in più e, nonostante altri due errori nei tiri dai 6,75 di Logan e Dyson, con un parziale di 8 a 0 in 3’35” opera il sorpasso 39 a 38, e con una schiacciata di Sanders sale a +3: 43 a 40. Ora la partita è equilibrata ma la Dinamo sente di poterla vincere. Va ancora giù di 7, 52 a 45, ma ritorna ancora sotto con due canestri da due punti di Sosa e due tiri liberi di Dyson, e va all’ultimo intervallo breve sotto di un solo punto: 52 a 51.
La Grissin Bon si innervosisce, probabilmente non si aspettava una partita tanto tirata e sbaglia molto, la Dinamo ne approfitta e con due canestri da sotto di un devastante Shane Lawal, ritorna a +3: 55 a 52. Il testa a testa continua, Achille Polonara e Riccardo Cervi riportano avanti Reggio Emilia, 57 a 55, e dopo un errore da sotto di Sanders, Cervi in contropiede schiaccia per il + 6: 63 a 57 al 37′!
Tutto deciso? Assolutamente no, perché al 23esimo tentativo della serata della Dinamo, Edgar Sosa infila la prima tripla, 63 a 60, e dopo una replica da due di Silins, Rakim Sanders infila la seconda tripla consecutiva per il -2 al 38′: 65 a 63. Ora entrambe le squadre sbagliano molto e nell’ultimo minuto una schiacciata di Sanders riporta la Dinamo a un solo punto: 66 a 65. Edgar Sosa commette fallo su Andrea Cinciarini che realizza i due tiri liberi, imitato da Jerome Dyson: 68 a 67.
La partita è agli sgoccioli ed inizia la fase del fallo sistematico con conseguenti tiri liberi che alla fine, anche grazie ad una palla persa da Jerome Dyson, premia di misura la Grissin Bon: 71 a 67.
La Grissin Bon ha chiuso con 16 su 31 da due punti, 8 su 27 da tre punti e 15 su 21 ai tiri liberi; 37 rimbalzi, 10 offensivi e 27 difensivi); 7 stoppate; 16 palle perse, 6 recuperate, 13 assist. Il Banco di Sardegna con 26 su 45 da due punti 2 su 25 da tre punti, 9 su 12 ai tiri liberi; 43 rimbalzi, 16 offensivi e 27 difensivi; 1 stoppata; 15 palle perse, 8 recuperare, 11 assist.
L’MVP dell’incontro è stato Shane Lawal con una valutazione di 40.
Il migliore in campo è stato Shane Lawal che ha conquistato ben 21 rimbalzi, 14 dei quali offensivi, e messo a segno 17 punti, buon percentuali eccellenti: 6 su 7 da due punti e 5 su 8 ai tiri liberi. Buona prova anche per Rakim Sanders, autore di 19 punti (8 su 14 da due punti e 1 su 6 da tre punti, 6 rimbalzi), mentre Jerome Dyson non ha ripetuto l’eccezionale prestazione fornita 48 ore prima, con 12 punti (4 su 9 da due punti, 0 su 5 da tre punti e 4 su 4 ai tiri liberi). Sottotono David Logan, 2 soli punti, meglio Edgar Sosa (9) e Jeff Brooks (6).
Nella Grissin Bon il migliore è stato Achille Polonara, autore di 13 punti (3 su 4 da due punti, 1 su 5 da tre e 4 su 4 ai tiri liberi, 10 rimbalzi, 7 dei quali offensivi). In evidenza anche Ojars Silins, 14 punti (2 su 3 da due punti, 3 su 7 da tre e 1 su 2 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, tutti offensivi); Amedeo Della Valle, 10 punti (2 su 2 da due punti, 1 su 4 da tre e 3 su 5 ai tiri liberi); Rimantas Kaukenas, 10 punti (3 su 4 da due punti, 1 su 4 da tre punti e 1 su 2 ai tiri liberi). In ombra il grande ex Drake Diener, ancora convalescente, in campo 12 minuti e autore di 3 punti con un tiro dai 6,75.
Nonostante la grande amarezza per l’occasione perduta, per la Dinamo non c’è tempo per recriminare, perché mercoledì sera c’è gara 6 al PalaSerradimigni, primo match ball per la Grissin Bon, da annullare per tornare al Palabigi e tentare l’impresa che oggi è stata sfiorata per 39′ e 52″.
Sì giocherà alle 20.45, arbitri Tolga Sahin, Dino Seghetti e Roberto Begnis.

Dinamo Banco di Sardegna 3

Grissin Bon e Dinamo Banco di Sardegna scenderanno nuovamente in campo, alle 20.45, al Palabigi di Reggio Emilia, per gara 5 della finale scudetto. Dopo le due nette vittorie casalinghe iniziali della squadra di Massimiliano Menetti e le due sofferte quanto meritate vittorie interne della squadra di Meo Sacchetti che hanno riportato la serie in parità, la sfida entra nella fase decisiva.

La Grissin Bon hail vantaggio del fattore campo, elemento tutt’altro che trascurabile visti i precedenti tra le due squadre (come nelle prime partite di finale, anche in campionato gli emiliani hanno avuto la meglio abbastanza nettamente sul loro campo), ma questa sera tutto può succedere, perché potrebbe avere un peso importante e forse anche decisivo l’approccio mentale con il quale le due squadre affronteranno la sfida e la condizione fisica, minacciata dai ritmi vertiginosi dei play off scudetto (una partita ogni due giorni nei quarti, in semifinale e in finale, con una pausa solo leggermente più lunga tra una serie e l’altra).

La Dinamo si presenta al gran completo, grazie al recupero lampo di Rakim Sanders, uscito dal campo malconcio in gara 4 al PalaSerradimigni. Meo Sacchetti spera in una conferma di Shane Lawal, MVP di gara 4 e di Jerome Dyson, miglior realizzatore di gara 4 con 28 punti ed MVP di gara 3. Ma l’uomo decisivo potrebbe essere David Logan, come è già avvenuto in gara 3, con 19 punti negli ultimi 10 minuti con una serie di 5 “bombe” dai 6,75.

La Grissin Bon ha meno individualità ma un più equilibrato gioco di squadra rispetto alla Dinamo Banco di Sardegna. Ma Massimiliano Menetti conta molto anche sulle prestazioni individuali di Andrea Cinciarini, Achille Polonara, Amedeo Della Valle, Darius Lavrinovic e Rimantas Kaukenas.

Fischio d’inizio alle 20.45, arbitri Paolo Taurino, Saverio Lanzarini ed Enrico Sabetta.

Dinamo Banco di Sardegna 2 Dinamo Banco di Sardegna 3 Dinamo Banco di Sardegna Jerome Dyson 1

La Dinamo si ripete in gara 4 in una partita da infarto (94 a 90 dopo un tempo supplementare) e impatta la serie della finale scudetto con la Grissin Bon davanti a 5.000 spettatori entusiasti dopo 45 minuti caratterizzati da mille emozioni.
La Dinamo ha dominato la partita per 30 minuti giocando a ritmi vertiginosi con percentuali dai 6,75 soprattutto nei primi 20′, da NBA: 9 su 16. Nel primo tempo è stato il tiro da 3 punti a fare la differenza, con un Rakim Sanders stellare (11 punti con 1 su 2 da due punti, 3 su 3 da tre punti e 5 rimbalzi) e Sosa, Logan, Lawal e Kadji tutti a quota 7 punti. Nella Grissin Bon hanno retto il confronto Darius Lavrinovic e Achille Polonara, autori rispettivamente di 12 e 11 punti, in ombra gli altri. La Dinamo ha iniziato la sfida giocando a ritmi vertiginosi (12 a 5 al 4′ con “bombe” di Kenneth Kadji e Logan e schiacciate di Sanders e Lawal ma Polonara e Lavrinovic hanno riportato sotto la Grissin Bon (13 a 12) al 6′. Altre due “bombe” di Dyson e Sanders hanno riportato la Dinamo avanti, 19 a 12, ma una “bomba” di Lavrinovic e due canestri da sotto di Polonara e Della Valle hanno colmato il divario: 19 a 19.
La Dinamo tira meglio da 3 che da 2 punti e Sanders porta la Dinamo al primo riposo breve sul +4: 25 a 21.
In avvio di secondo quarto la Grissin Bon accorcia a – 2 con un canestro da sotto di Vitalis Chikoko, 25 a 23, ma poi la Dinamo continua a “bombardare” il canestro avversario con Giacomo Devecchi, Logan, Sosa e Sanders la buona vena di Lavrinovic e Polonara hanno consentito alla Grissin Bon di andare all’intervallo lungo con un ritardo di “soli” 12 punti: 48 a 36!
La partita sembra incanalata verso una vittoria sicura della Dinamo è questa sensazione cresce in avvio di terzo quarto, quando la Grissin Bon sbanda vistosamente e la Dinamo vola fino a + 22: 63 a 41 al 25′. Brillano Sanders (da 3), Dyson, Kadji e Logan. La partita sembra decisa ma dopo pochi minuti la luce della Dinamo improvvisamente si spegne e la squadra di Massimiliano Menetti inizia una clamorosa rimonta. Cresce Andrea Cinciarini, con lui Ojars Silins e in breve tempo il divario tra le due squadre si assottiglia: 68 a 56 all’ultimo intervallo breve.
Il margine di vantaggio per la Dinamo è ancora buono ma la partita sta cambiando e la squadra di Meo Sacchetti non riesce a frenare la rimonta emiliana. La Dinamo continua a sbagliare molto nei tiri da due punti, crollano anche le percentuali dai 6,75 e al 36′ la Grissin Bon è a -7: 76 a 69. Dyson riporta i suoi a +9 ma Reggio Emilia ci crede e, punto dopo punto, si riporta sotto fino al -3 al 38′: 78 a 75. Ora la Dinamo ha paura, Dyson mette dentro il canestro del +5, 80 a 75 , ma la Grissin Bon in un finale da infarto riaggancia la Dinamo con un canestro da sotto di Andrea Cinciarini e una “bomba” di Ojars Silins, portando gara 4 incredibilmente al primo tempo supplementare.
Sulle tribune del PalaSerradimigni scende il gelo e l’inerzia della sfida è ora dalla parte della squadra ospite che è stata capace di rimontare uno svantaggio di 22 punti con un parziale di 39 a 27 negli ultimi 15′.
Ma quando tutti si aspettano un allungo della Grissin Bon che vincendo porterebbe la serie sul 3 a 1, ad un passo da uno storico scudetto, dopo due tiri liberi di Amedeo Della Valle, Jerome Dyson piazza due “bombe”, un canestro da sotto e due tiri liberi che, uniti ad un canestro da sotto e due tiri liberi di Jeff Brooks, regalano alla Dinamo la vittoria che vale il 2 a 2 e riapre pienamente la serie della finale scudetto.
La Dinamo chiude con 18 su 40 da due punti, 14 su 33 da tre punti e 16 su 31 ai tiri liberi; 50 rimbalzi, 14 di Shane Lawal.
Per la Grissin Bon, 31 su 51 da due punti, 5 su 29 da tre e 13 su 17 ai tiri liberi; 40 rimbalzi.
Jerome Dyson è il miglior realizzatore per la Dinamo, con 28 punti in 38′ (5 su 10 sia da due sia da tre punti e 3 su 7 ai tiri liberi), seguito da Rakim Sanders con 18 punti in 26′ (3 su 6 da due punti, 4 su 5 da tre punti e 0 su 1 ai tiri liberi; David Logan oggi s’è fermato a 11 punti, Shane Lawal e Kenneth Kadji a 10.
Nella Grissin Bon, 20 punti per Darius Lavrinovic (7 su 11 da due punti, 1 su 6 da tre punti e 3 su 5 ai tiri liberi; 17 per Ojars Silins (5 su 6 da due punti 2 su 6 da tre punti e 1 su 1 ai tiri liberi; 16 per Andrea Polonara (4 su 5 da due punti, 2 su 6 da tre punti e 2 su 2 ai tiri liberi); 14 per Andrea Cinciarini (6 su 15 da due punti, 0 su 3 da tre punti e 2 su 3 ai tiri liberi); 10 per Amedeo Della Valle.
Nella Grissin Bon è tornato in campo per 4 minuti il grande ex Drake Diener che, reduce da un infortunio, non ha inciso sulla partita (un solo tiro da due sbagliato e una palla persa).
La Dinamo è riuscita a completare la rimonta dopo le due nette sconfitte iniziali subite a Reggio Emilia e la serie è nuovamente in parità: 2 a 2. Lunedì si torna al Palabigi, dove la Dinamo in gara 5 cercherà di centrare l’impresa che potrebbe valere una grossa fetta di scudetto. Sì giocherà alle 20,45, arbitri Paolo Taurano, Saverio Lazzarini ed Enrico Sabetta.

Finale scudetto atto 4°: al PalaSerradimigni di Sassari, la Dinamo Banco di Sardegna alle 20.45, sfida la Grissin Bon per riportare la serie in parità. Archiviata la straordinaria e, ad un certo punto, quasi insperata vittoria di gara 3, la squadra di Meo Sacchetti va all’assalto di quella di Massimiliano Menetti, con la convinzione di avere ritrovato le certezze che le avevano consentito di eliminare in semifinale i campioni d’Italia dell’EA7 Emporio Armani Milano e quindi di potersi giocare tutte le chanches scudetto fino in fondo, magari a gara 7, già fissata per il 26 giugno al Palabigi di Reggio Emilia.

La Dinamo questa sera punterà sulla ritrovata precisione al tiro dalla lunga distanza di David Logan (in gara 3 25 punti, 19 negli ultimi 10′ con 5 “bombe” consecutive dai 6,75), sul riscatto di Jerome Dyson, MVP della serata dopo la serataccia di due giorni prima a Reggio Emilia, e di Rakim Sanders, e spera di poter ritrovare anche il miglior Shane Lawal, l’uomo in più della semifinale con l’Olimpia Milano e finora in ombra in finale, anche per l’assenza in una partita per squalifica.

La Grissin Bon, da parte sua, in gara 3 non ha avuto il miglior Andrea Cinciarini ed ha avuto il meglio da Amedeo Della Valle, implacabile al tiro dai 6,75 e sui soliti Achille Polonara, Rimantas Kaukenas e Darius Lavrinovic. per violare il PalaSerradimigmi, se la Dinamo sarà in serata sì, dovrà fare leva su tutti i suoi campioni disponibili, non potendo contare neppure oggi sul grande ex Drake Diener, infortunatosi in gara 5 di semifinale, contro l’Umana Reyer Venezia (a Reggio Emilia sperano di riuscire a recuperarlo in tempo per gara 5, in programma lunedì 22 giugno al Palabigi).

Gara 4, in un PalaSerradimigni pieno come un uovo, inizia alle 20.45, arbitri Luigi Lamonica, Alessandro Vicino e Michele Rossi.

Dinamo Banco di Sardegna 2

 

Dinamo Banco di Sardegna 2

Incredibile Dinamo: a un passo dal baratro con la Grissin Bon, 47 a 56 al 30′ con soli 4 punti in 10′, risorge trascinata da Super Logan (7 su 12 dai 6,75, 19 punti nell’ultimo quarto) e con un ultimo quarto straordinario, 33 a 21, chiude sull’80 a 77 e riapre la serie della finale scudetto del basket.

Le batoste subite a Reggio Emilia hanno fatto male alla Dinamo che si presenta a gara 3 con uno spirito completamente diverso e l’impatto con la partita lo conferma subito. Dopo il canestro iniziale di Andrea Cinciarini, l’MVP di gara 2, una “bomba” da tre punti di David Logan (l’uomo che alla fine risulterà decisivo!) e un canestro da sotto di Jerome Dyson, il peggiore in campo in gara 2 (con zero punti e un rendimento prossimo allo zero), portano la Dinamo sul 5 a 2. La Grissin Bon sembra in difficoltà ma reagisce subito, approfittando di alcune distrazioni difensive sassaresi e con un parziale di 9 a 0 scatta avanti sull’11 a 5, con una schiacciata di Vitalis Chikoko, una “bomba” di Rimantas Kaukenas, una schiacciata di Achille Polonara e un canestro da sotto di Kaukenas.

La partita è velocissima, Meo Sacchetti scuote i suoi che piazzano a loro volta un parziale pesante, 10 a 2, e fanno il controsorpasso, 15 a 13, con una spettacolare schiacciata di Shane Laval, l’uomo più atteso dopo un’assenza per squalifica e un’opaca gara 2, una “bomba” di Dyson, un canestro da sotto di un pimpante Rakim Sanders ed un’azione da tre punti, canestro e tiro libero, di Lawal.

La Dinamo c’è, una “bomba” di Sanders la porta sul 20 a 16, Sanders e Dyson confermano di essere in serata sì e dopo due tiri liberi di Cinciarini, Edgar Sosa realizza da sotto il canestro che fissa il punteggio del primo quarto sul 26b a 22 per la Dinamo.

In avvio di secondo quarto la Dinamo allunga, Logan trova un’altra “bomba“, imitato da Sosa, la Dinamo è a +11 al 13′, 36 a 25, e sono Della Valle e Kaukenas a tenere la Grissin Bon a distanza ancora rimediabile (tra i 7 e i 9 punti). Ma la Dinamo opera un altro allungo al 17′ con Dyson (+12, 41 a 29) e una “bomba” dai 6,75 di Ojars Silins riporta gli emiliani a -9, 41 a 32.

Nel finale del secondo quarto, prima dell’intervallo lungo, è il centro “zimbabweese” Vitalis Chikoko a mettere una “doppietta” da sotto in meno di un minuto, riportando la Grisisn Bon a – 6: 43 a 37.

La partita è ancora aperta e la Dinamo sembra in grado di farla sua. Ma è solo un’illusione, perché nessuno, al PalaSerradimigni, avrebbe potuto prevedere quanto sarebbe accaduto di lì a poco, nel terzo quarto! Un altro letale terzo quarto, dopo quelli vissuti in gara 5 e gara 6 con l’Olimpia Milano, che hanno rischiato di compromettere l’impresa della Dinamo in semifinale. E questa volta il black out che colpisce la Dinamo è ancora più clamorosa, tanto da trasformare la fase della partita in un vero e proprio incubo. Risulta persino difficile cosa accade in campo, perché la Dinamo sbaglia tutto, in attacco e in difesa, e non riesce a superare quota 43 addirittura per quasi 8′! Un record negativo assoluto! La Grissin Bon riaggancia la Dinamo con due “bombe”di Amedeo Della Valle in tre minuti (43 a 43), poi allunga con un’azione da tre punti di Lavrinovic, una terza “bomba” di Della Valle e un canestro da sotto di Polonara: 43 a 51! Lavrinovic porta la Grissin Bon a +10 (43 a 53) e al 28′, finalmente, spezza l’incantesimo sassarese un canestro da sotto di Jerome Dyson: 45 a 53. Una schiacciata di Sosa accorcia ancora il ritardo a – 6, 47 a 53, ma Reggio Emilia con tre tiri liberi consecutivi di Kaukenas e Della Valle chiude ilo terzo quarto avanti di 9 punti: 47 a 56.

A questo punto pochi oserebbero scommettere anche solo qualche euro su una rimonta sassarese, ma il cuore della Dinamo è grande e non è facile costringerlo a smettere di battere davanti all’entusiasmo del suo straordinario pubblico. La Grissin Bon lo capisce in fretta e al PalaSerradimigni accade qualcosa di incredibile!

Al 33′, sul 49 a 62 segnato da un canestro da sotto di Lavrinovic, la partita cambia totalmente quando sale in cattedra il “maestro”: David Logan! Una prima “bomba”, l’errore di Kaukenas dai 6,75; una seconda “bomba” e la Dinamo e a – 7: 55 a 62. Reggio Emilia reagisce con Lavrinovic ma Logan fa tris da tre punti, 58 a 64, poi poker, 61 a 64 al 36′!

Achille Polonara riporta i suoi sul +5, 66 a 63 ma lo show di Super Logan non è ancora finito, e prima un canestro di fuori e poi la cinquina dai 6,75, concludono l’operazione riaggancio sul 68 a 68 al 39′. A quel punto la partita si trasforma in un minuto finale da infarto! La Dinamo non sbaglia praticamente più niente,la Grissin Bon quasi tutto, e Sosa, Logan e Dyson piazzano l’allungo: + 6, 74 a 68! Sembra finita ma non è così, perché ormai non si gioca più, si va al fallo sistematico e ai tiri liberi a ripetizione, la Dinamo ne sbaglia uno con Sanders e uno con Logan, la squadra di Massimiliano Menetti non ne sbaglia più e con Kaukenas, Polonara e Della Valle è nuovamente a -1 a una manciata di secondi falla fine!

Silins commette fallo su Brian Sacchetti che infila i due liberi dell’80 a 77 e un errore di Della Valle su un tiro impossibile dalla lunghissima distanza, chiude i conti di una partita dalle mille emozioni, indimenticabile!

I numeri dicono che l’uomo decisivo è stato David Logan, miglior realizzatore con 25 punti (lo ripetiamo, 19 negli ultimi 10 minuti!), 1 su 2 da due punti, 7 su 12 da tre punti, 2 su 3 ai tiri liberi; 16 i punti di Jerome Dyson, rimato dopo solo due giorni, autore di 16 punti (4 su 6 da due, 1 su 4 da tre e 5 su 7 ai tiri liberi; 8 rimbalzi); 13 punti a testa per Edgar Sosa e Rakim Sanders (7 rimbalzi). Per Shane Lawal 7 punti e solo 3 rimbalzi (per centrare lo scudetto ci vuole il vero Lawal!).

Nella Grissin Bon 18 punti per Amedeo Della Valle (1 su 1 da due punti, 4 su 7 da tre punti, 4 su 6 ai tiri liberi); 16 per Rimantas Kaukenas (4 su 6 da due, 1 su 5 da tre e 5 su 6 ai tiri liberi); 14 per Achille Polonara (4 su 7 da due, 1 su 5 da tre e 3 su 6 ai tiri liberi; 8 rimbalzi). In ombra rispetto a Reggio Emilia, Andrea Cinciarini, autore di 9 punti (3 su 8 da due punti e 3 su 5 ai tiri liberi).

Non c’è tempo per riposare gambe ed emozioni, sabato sera gara 4, ancora sul parquet del PalaSerradimigni, alle 20.45, arbitri Luigi Lamonica, Alessandro Vicino e Michele Rossi.

 

Dinamo Banco di Sardegna 3

La Grissin Bon domina anche gara 2, 84 a 71 (primo tempo 47 a 36), ed ora comanda la serie sul 2 a 0, vantaggio molto importante alla vigilia di gara 3, in programma giovedì sera al PalaSerradimigni di Sassari. Dopo la brutta prestazione di domenica sera ed il recupero di Shane Lawal che ha scontato un turno di squalifica, tutti si aspettavano una Dinamo molto diversa, desiderosa di riscattarsi con una partita di alto livello, ma le attese sono andate molto presto deluse. Fin dalle prime battute, infatti, la Grissin Bon è parsa molto più concentrata e precisa in tutti i fondamentali, con Lavrinovic, Cinciarini e Polonara in evidenza, e il punteggio si è presto dilatato fino al +10 al primo intervallo breve: 27 a 17.
In avvio di secondo quarto Logan, Sanders e Brooks e hanno cercato di scuotere la Dinamo che si è portata a -5 al 12′, sul 29 a 24, ma la Grissin Bon non ha mai mollato la presa e rapidamente si è riportata avanti di 14 punti al 16′: 40 a 26.
Due tiri liberi di Brian Sacchetti ed un canestro da sotto di Lawal hanno ridotto il ritardo sassarese, 41 a 32, ma alla Dinamo è mancato ancora lo scatto in avanti per riaprire concretamente la sfida, con la Grissin Bon ancora a +14 con una “bomba” da tre punti di Polonara (44 a 30), prima del 47 a 36 di metà gara.
All’inizio del terzo quarto la squadra di Massimiliano Menetti ha tenuto prima le distanze con margini di 12-14 punti, poi ha preso il largo, 63 a 43 al 25′, chiudendo in pratica l’incontro, per propri meriti ma anche per i demeriti di una Dinamo irriconoscibile rispetto alla super squadra che ha eliminato i campioni d’Italia di Milano in semifinale.
68 a 49 all’ultimo intervallo breve con una “bomba” di Amedeo Della Valle ed un ultimo quarto che è servito alla Dinamo solo ad evitare che il punteggio assumesse proporzioni che sarebbero state ancora più severe dell’84 a 71 che ha segnato la conclusione di gara 2.
Il miglior realizzatore dell’incontro è stato Achille Polonara con 20 punti in 34′ (5 su 8 da due punti, 3 su 4 da tre punti e 1 su 2 ai tiri liberi), seguito da Andrea Cinciarini con 15 (6 su 9 da due punti e 3 su 3 ai tiri liberi) e Rimantas Kaukenas con 14 (5 su 8 da due punti, 1 su 4 da tre pu nti è 1 su 2 ai tiri liberi). Eccellente anche la prestazione di Darius Lavrinovic e Ojars Silins, 11 punti a testa.
Nella Dinamo in evidenza Jeff Brooks, 18 punti (3 su 3 da due punti, 2 su 2 da tre punti e 6 su 8 ai tiri liberi) e 11 rimbalzi (7 offensivi e 4 difensivi); a tratti David Logan, 15 punti (3 su 6 da due punti, 2 su 7 da tre punti e 3 su 4 ai tiri liberi). Il rientrante Shane Lawal ha conquistato 13 rimbalzi (8 offensivi e 5 difensivi), ma non ha dato un grande apporto nelle conclusioni.
Altro dato statistico: la Dinamo ha stravinto la lotta ai rimbalzi, 48 a 31 (25 offensivi e 23 difensivi per la Dinamo; 9 offensivi e 22 difensivi per la Grissin Bon) ma non è mai stata in partita, soprattutto per disastrose percentuali sia nei tiri da due punti (17 su 40, 42,5%), sia in quelli da tre punti (7 su 28, 25%) e nei tiri liberi (16 su 24, 66,7%). La Grissin Bon ha fatto meglio nei tiri da due punti (24 su 42, 57,1%) e, soprattutto, in quelli dai 6,75 (10 su 23, 43,5%) e dalla lunetta (6 su 8, 75%).
Per le due squadre non c’è tempo per riposare, perché domani voleranno a Sassari, dove giovedì e sabato giocheranno gara 3 e gara 4. La Dinamo deve assolutamente ritrovarsi e fare doppietta per rimontare il ritardo accumulato e riaprire la serie che, viceversa, sarebbe quasi chiusa nel caso la Grissin Bon dovesse vincere almeno una delle due partite.

Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto al tiro David Logan Dinamo Basket

Alle 20.45 la Dinamo Banco di Sardegna affronta gara 2 della finale scudetto a Reggio Emilia, con l’obiettivo di riscattare la prima bruciante sconfitta subita due giorni fa. Dopo aver eliminato i campioni d’Italia dell’EA7 Emporio Armani Milano, la squadra di Meo Sacchetti ha avuto un calo mentale prima ancora che fisico e l’assenza del grande Shane Lawal, squalificato, ha fatto il resto: 82 a 63 per la Grissin Bon e serie sull’1 a 0 per la squadra emiliana. Oggi sarà un’altra partita, il coach sassarese ne è convinto, così come ne sono convinti i giocatori e i tifosi. In campionato le due sfide sono terminate con una vittoria a testa ma la Dinamo ha fatto sua quella di Coppa Italia che è valsa l’accesso alla finalissima, poi vinta per il secondo anno consecutivo.

E quasi superfluo sottolineare l’importanza per la partita odierna per la Dinamo che, a causa della peggiore classifica nella “regular season”, è costretta almeno una partita fuori casa per centrare il sogno scudetto. Andare a Sassari, dove la serie si sposterà giovedì e sabato, sarebbe fondamentale, così come sarebbe grave anche se non definitivo, perdere anche oggi e presentarsi a gara 3 sotto 0 a 2.

Fischio d’inizio al Palabigi di Reggio Emilia alle 20.45, arbitri Carmelo Paternicò, Alessandro Martolini e Gianluca Mattioli.