22 November, 2024
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Dopo la pausa estiva, sabato 14 settembre, a Cagliari, il festival “Echi lontani” (ideato dall’omonima associazione culturale con lo scopo di far conoscere il prezioso patrimonio della musica antica) ritorna con una sezione intitolata “Concerti d’autunno”.

Sino al 5 ottobre saranno quattro appuntamenti con alcuni dei nomi più interessanti del panorama nazionale ed internazionale.

Il concerto di sabato, in programma alle 20,30 nel Palazzo Siotto (in via Dei Genovesi 114), vedrà protagonista l’ensemble Sezione Aurea che con un concerto intitolato “Mi far rider la speranza” omaggerà la figura e l’opera di Barbara Strozzi nel 400° anniversario della nascita.

Composto da Valentina Satta (soprano), Anselmo Pelliccioni (violoncello), Filippo Pantieri (clavicembalo) Sezione Aurea proporrà un programma che spazierà da Stefano Landi a Sigismondo D’India, da Girolamo Frescobaldi alla stessa Barbara Strozzi, una compositrice che, scrive la formazione nelle note di sala, «è stata decisamente penalizzata da una tradizione musicale tutta al maschile».

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Un tuffo nel passato alla riscoperta delle “arpiste-cantanti”. E’ la proposta del Festival Echi lontani per la serata di domenica 4 giugno, quando, alle 19.00, nella Chiesa monumentale di Santa Chiara (Cagliari, scalette Santa Chiara) proporrà il concerto “Cara mia cetra – Sulle tracce delle arpiste cantanti”.

Protagonista sarà la cantante e arpista slovena Tanja Vogrin, da anni impegnata in un percorso di ricerca su quella musicalità che ha le sue radici già nell’antichità, quando accompagnarsi da soli con il proprio strumento era considerato la normalità. «Una normalità che – scrive Vogrin nel testo di accompagnamento del concerto -, perdutasi nella musica classica durante il ventesimo secolo, si può ritrovare oggi solamente in altri stili musicali come il Pop, il Rock e la musica popolare in generale».

Nell’appuntamento di domenica, l’attenzione sarà per le arpiste-cantanti del primo Barocco, con brani composti da autori come Luzzascho Luzzaschi, Girolamo Frescobaldi, Sigismondo d’India o Giovanni de Macque.