17 July, 2024
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Si è insediato ieri sera il nuovo Consiglio comunale di Calasetta, eletto l’8 e il 9 giugno 2024. La seduta è stata aperta, in una sala consiliare gremita, dall’esame delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità del sindaco eletto direttamente e dei 12 consiglieri comunali.

Subito dopo, il sindaco Antonello Puggioni ha prestato il giuramento, uno dei momenti in cui ha mostrato grandissima emozione, quando è stato chiamato a vestire la fascia tricolore, operazione nella quale è arrivato in suo aiuto Silvano Farris, uno dei due candidati sindaco non eletti.

Antonello Puggioni ha poi comunicato i nominativi dei componenti della Giunta e del vice sindaco. Vicesindaco è Giuseppe Alvaro Cincotti, gli altri tre assessori Giuseppe D’Antonio, Graziano Castelli e Maria Laura Corona.

Gli altri consiglieri di maggioranza hanno ricevuto le deleghe di supporto ai colleghi assessori.

La seduta d’insediamento e proseguita e si è conclusa con la presentazione delle linee programmatiche di mandato e la nomina della commissione elettorale comunale.

Il nuovo Consiglio comunale di Calasetta eletto con il sindaco Antonello Puggioni è formato da 8 consiglieri di maggioranza eletti nella lista “Rinascita Calasetta” e 4 di minoranza: 3 eletti nella lista “Gianca Cadesedda” che sosteneva il candidato sindaco Silvano Farris e 1 nella lista “Calasetta Futura”, il candidato sindaco non eletto Agostino Armeni.

Gli 8 consiglieri di maggioranza della lista “Rinascita Calasettana” sono i seguenti: Giuseppe Alvaro Cincotti 109 preferenze, Fabrizio Schirru 103, Luigi Biggio 100, Giuseppe D’Antonio 80, Gianluca Murgioni 75, Graziano Castelli 69, Maria Laura Corona 67, Luciano Biggio 56. Primo dei non eletti: Maurizio D’Antonio 53.

I 3 consiglieri di minoranza della lista “Gianca Cadesedda”: Silvano Farris candidato sindaco non eletto, Roberto Lusci 83, Dafne Mercenaro 83. Primo dei non eletti: Salvatore Ierna 82.

Il consigliere eletto dalla lista “Calasetta Futura”: Agostino Armeni, candidato sindaco non eletto. Primo dei non eletti: Angelo Serrenti 73 preferenze.

Il nuovo Consiglio comunale di Calasetta eletto con il sindaco Antonello Puggioni è formato da 8 consiglieri di maggioranza eletti nella lista “Rinascita Calasetta” e 4 di minoranza: 3 eletti nella lista “Gianca Cadesedda” che sosteneva il candidato sindaco Silvano Farris e 1 nella lista “Calasetta Futura”, il candidato sindaco non eletto Agostino Armeni.

Gli 8 consiglieri di maggioranza della lista “Rinascita Calasettana” sono i seguenti: Giuseppe Alvaro Cincotti 109 preferenze, Fabrizio Schirru 103, Luigi Biggio 100, Giuseppe D’Antonio 80, Gianluca Murgioni 75, Graziano Castelli 69, Maria Laura Corona 67, Luciano Biggio 56. Primo dei non eletti: Maurizio D’Antonio 53. Le preferenze degli altri 3 candidati: Stefania Piras 23, Stella Pusceddu 22, Veronica Turini 22.

I 3 consiglieri di minoranza della lista “Gianca Cadesedda”: Silvano Farris candidato sindaco non eletto, Roberto Lusci 83, Dafne Mercenaro 83. Primo dei non eletti: Salvatore Ierna 82. Le preferenze degli altri 8 candidati: Marinella Locci 50, Gigi Mameli 45, Antonello Pomata 37, Alessandro Ariu 34, Franco Salidu 31, Raffaele Rivano 26, Simona Farigu 26, Paola Todde 20, Sonia Fontana 15.

Il consigliere eletto dalla lista “Calasetta Futura”: Agostino Armeni, candidato sindaco non eletto. Primo dei non eletti: Angelo Serrenti 73 preferenze. Le preferenze degli altri 11 candidati: Sandro Dessì 57, Aldo Antonio Vigo 52, Nicoletta Romano 41, Gian Pietro Vacca 19, Francesca Chimera 16, Carla Cabras 13, Sergio Fois 10, Giovanni Giacobbe 8, Clara Destro 5, Maria Murredda 3, Maria Rita Usai 2.

Antonello Puggioni, candidato della lista “Rinascita Calasettana”, è il nuovo sindaco di Calasetta. E’ stato eletto con 910 voti (48,48%). Ha preceduto Silvano Farris, candidato della lista “Gianca Cadesedda”, che ha ottenuto 620 voti (33,03%) e Agostino Armeni, candidato della lista “Calasetta Futura”, che ha ottenuto 347 voti (18,49%).

La lista “Rinascita Calasettana” ha eletto 8 consiglieri; la minoranza sarà formata da 3 consiglieri eletti dalla lista “Gianca Cadesedda” e 1 consigliere eletto dalla lista “Calasetta Futura”.

Oggi e domani si vota per le elezioni Europee e le Amministrative in 27 Comuni sardi, tra i quali ci sono Calasetta e Sant’Anna Arresi. A Calasetta le liste in campo sono tre: “Rinascita Calasettana”, con Antonello Puggioni candidato alla carica di sindaco; “Calasetta Futura”, candidato sindaco Agostino Armeni; “Gianca Cadesedda”, candidato sindaco Silvano Farris.

Tutti i candidati alla carica di consigliere comunale.

Lista “Rinascita Calasetta”: Luciano Biggio, Luigi Biggio, Graziano Castelli, Giuseppe Alvaro Cincotti, Maria Laura Corona, Giuseppe D’Antonio, Maurizio D’Antonio, Gianluca Murgioni, Stefania Piras, Stella Pusceddu, Fabrizio Schirru, Veronica Turini.

Lista “Calasetta Futura”: Nicoletta Romano, Gian Pietro Vacca, Maria Murredda, Giovanni Giacobbe, Clara Destro, Aldo Antonio Vigo, Carla Cabras, Sandro Dessì, Francesca Chimera, Angelo Serrenti, Maria Rita Usai, Sergio Fois.

Lista “Gianca Cadesedda”: Roberto Lusci, Alessandro Ariu, Dafne Mercenaro, Marinella Locci, Paola Todde, Raffaele Rivano, Antonello Pomata, Sonia Fontana, Franco Salidu, Simona Farigu, Salvatore Ierna, Gigi Mameli.

A Sant’Anna Arresi è sfida a due per la successione a Maria Teresa Diana. Maddalena Garau è la candidata a sindaco della lista “Uniti per Sant’Anna Arresi”, Paolo Luigi Dessì, già sindaco per tre consiliature consecutive, è il candidato sindaco della lista “Giorno nuovo”.

Tutti i candidati alla carica di consigliere comunale.

Lista “Uniti per Sant’Anna Arresi”: Roberto Cappai, Giuliano Culurgioni, Roberto Culurgioni, Armando Linzas, Samuele Mei,  Valentina Mei, Edoardo Pisano, Danilo Pisano, Maria Clara Sirtoli, Sandro Uccheddu, Candido Emanuel Viola.

Lista “Giorno Nuovo“: Fabio Diana, Emanuela Maria Fozzi, Valerio Lecca, Teresa Pintus, Sirte Sonsier Sessini, Alfiero Pittoni, Fabrizio Garau, Davide Marica, Michele Virdis, Raffaela Milia, Claudia Spiga, Massimiliano Selis. 

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Una media di 158 euro a cliente come restituzione dei canoni di depurazione tra il 2012 e il 2015. In accordo con l’amministrazione comunale, Abbanoa ha inviato ai clienti di Buggerru le note di credito relative alla restituzione della quota tariffaria non dovuta  in caso di impianto di depurazione inattivo. Il periodo interessato va dall’anno in cui i tecnici di Abbanoa sono stati impossibilitati a garantire la depurazione fognaria ( nel 2012 il crollo di un costone della scogliera aveva reso inaccessibile l’impianto di trattamento) all’anno (il 2015) in cui Abbanoa aveva eliminato la voce della depurazione dalle bollette richieste ai clienti di Buggerru.

Con la precedente amministrazione comunale, guidata dall’ex sindaco Silvano Farris, era iniziato il dialogo per la restituzione dei canoni precedenti al 2015. Operazione che ora si è concretizzata con l’attuale amministrazione. Grande soddisfazione da parte del sindaco Laura Cappelli: «Abbiamo ottenuto un risultato storico a vantaggio di tutti i cittadini di Buggerru: non possiamo che essere soddisfatti».

Grazie alle modifiche dei sistemi informatici, Abbanoa ha potuto rivedere tutti gli importi. Come fortemente voluto dal Comune a beneficiarne saranno tutti gli 881 clienti di Buggerru, che in media riceveranno una nota di credito di 158 euro, e non soltanto chi aveva in corso contenziosi legali che di fatto sono ormai superati. L’importo rettificato comprende non solo lo storno della quota della depurazione per i consumi dal 2012 al 2015, ma anche gli interessi, un terzo della quota fissa e altre voci secondarie come previsto dalle normative vigenti.

Le modalità di restituzione dell’importo sono differenti in base alle situazioni in cui si trovano i clienti. Chi aveva già pagato le fatture si vedrà riconosciuto un credito che sarà sottratto nelle prossime bollette. Nel caso di utenze chiuse che non riceveranno altre fatture, i clienti potranno richiedere la restituzione diretta dell’importo, comunicando ad Abbanoa le modalità e i dati per l’accredito (conto corrente bancario o altro). Chi, invece, non avesse pagato le vecchie bollette si vedrà rettificati gli importi nel proprio estratto, fermo restando l’obbligo di pagare quanto dovuto. Le note di credito sono state già inviate ai clienti con i dettagli di ogni singola posizione.

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Laura Cappelli, nuovo sindaco di Buggerru.

Laura Cappelli, nuovo sindaco di Buggerru.

Municipio Buggerru 03 copia

Si è insediato sabato sera il Consiglio comunale di Buggerru, eletto lo scorso 5 giugno. La riunione si è aperta con l’esame delle condizioni di eleggibilità e compatibilità dei consiglieri eletti ed il giuramento del sindaco che ha quindi presentato la squadra di quattro assessori con la quale amministrerà il paese nei prossimi cinque anni (Laura Cappelli, 37 anni, ingegnere, nella scorsa consiliatura ha ricoperto il ruolo di assessore dei Lavori pubblici nella Giunta guidata da Silvano Farris).
Riccardo Atzei ha ricevuto le deleghe di vice sindaco ed assessore dell’Ambiente e delle Attività produttive; Martina Andreuccetti è il nuovo assessore delle Politiche sociali e giovanili; Simona Spada si occuperà di Programmazione, Cultura e Sport; Massimo Chessa, infine, è il nuovo assessore della Viabilità.
Ricordiamo che Laura Cappelli, candidata della lista “Buggerru Idea Comune” è stata eletta sindaco di Buggerru con 441 voti, il 58,25%, superando Nicola Piras, candidato della lista civica “Buggerru libero”, che ha ottenuto 316 voti, il 41,74%.

La lista “Buggerru Idea Comune” ha eletto in Consiglio comunale 8 consiglieri, 4 quelli di minoranza eletti dalla lista “Buggerru libero”.

Di seguito gli eletti con relative preferenze.

Lista “Buggerru Idea Comune”Francesco Diego Orrù 63, Massimo Chessa 46, Riccardo Atzei 44, Rita Martina Andreuccetti 43, Francesco Ledda 36, Andrea Salis 30, Simona Spada 29. Luana Medda 28.

Lista “Buggerru libero”: Nicola Piras (candidato sindaco non eletto), Fiorenzo Mura 40, Marta Meloni 36, Gianni Ledda 31.

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Per la quinta volta il comune di Buggerru partecipa a Monumenti aperti e, grazie alla volontà dell’Amministrazione comunale, apre 6 dei suoi beni al pubblico.

Il sindaco, Silvano Farris, sottolinea come Buggerru accoglie anche quest’anno Monumenti Aperti. I ragazzi della scuola secondaria, coadiuvati dai loro insegnanti guideranno il visitatore tra i meravigliosi monumenti del loro paese, raccontando sapientemente le affascinanti storie di miniera e di mare che la storia ci ha lasciato in eredità

La novità è la Galleria Henry una importantissima opera mineraria che fu scavata nel 1865 e consentiva il trasporto dei minerali per mezzo di una rotaia dai cantieri sotterranei alle distanti laverie.

A pochi giorni dalla scomparsa dell’artista Pinuccio Sciola, acquista un valore particolare tra i siti visitabili la presenza della piazza delle Cernitrici che ricorda con l’opera del grande scultore la morte delle quattro giovani vittime di una frana durante l’orario di lavoro. Realizzata su basamento in pietra, si eleva con quattro steli, simbolo delle giovani. In adiacenza, invece, a testimonianza del primo sciopero a livello nazionale, avvenuto il 4 settembre 1904, troviamo la piazza Eccidio, con le tre sculture che rappresentano i tre minatori deceduti, sempre opera di Pinuccio Sciola.

Questi gli altri monumenti aperti: l’Exbà, un raro esempio di archeologia mineraria; il Centro direzionale Minerario – palazzina ospiti, il primo edificio costruito per ospitare le personalità che si affacciavano alla nascente attività estrattiva; l’Ex Centrale, uno dei primi esempi di centrale elettrica in Sardegna e infine il Museo del minatore la cui falegnameria, durante i cosiddetti “Moti di Buggerru” del 1904, divenne lo scenario della rivolta.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente il pomeriggio di sabato 28 dalle ore 16.00 alle ore 20.00 e domenica 29 con orario continuato dalle ore 9.00 alle ore 20.00.

Villamassargia, in questo secondo anno di partecipazione a Monumenti aperti, apre 5 suoi beni al pubblico.

Il sindaco, Daniela Porrà, sottolinea il valore aggiunto di questa edizione di Monumenti Aperti a Villamassargia dato dall’opportunità di fare rete tra enti pubblici, operatori privati, scuole ed associazioni, con un impegno trasversale di tutti i cittadini di ogni età, e che l’Amministrazione si impegna a promuovere tutto l’anno. L’attenzione alla cultura non può essere relegata ad esigui interventi nella programmazione amministrativa, ma coltivata con costanza e con gli strumenti della conoscenza. Questi monumenti, pazientemente studiati dai nostri alunni, guide turistiche per un giorno, sono il simbolo di una comunità, la nostra!

La novità è Casa Casula-Scarpa edificata insieme alla chiesa della Madonna del Pilar durante la Signoria Pisana del Conte Bonifacio dei Donoratico, nella prima metà del 1300. E’ probabile che la prima funzione fosse quella di spazio al servizio della chiesa, per poi trasformarsi in Casa Baronale durante la dominazione spagnola.

Gli altri monumenti aperti sono: Casa Fenu, edificio completamente costruito in mattoni crudi (ladiri), come da tradizione villamassargese, in cui convivono l’anima “urbana” del tipico palazzotto cittadino con vaghe ispirazioni liberty e quella più rurale e contadina legata alle corti.

La Chiesa della Madonna della Neve il cui anno di costruzione si può far risalire al 1100 grazie all’operato dei padri benedettini di San Vittore di Marsiglia, e la Chiesa della Madonna del Pilar, uno dei più interessanti monumenti minori del ‘300. Infine, si potrà visitare l’uliveto storico di S’ortu Mannu, un parco ricoperto di ulivi secolari situato a circa 4 km ad Est dall’agglomerato di Villamassargia, lungo la provinciale per Cagliari in direzione di Siliqua. Sono anche previste escursioni a S’Ortu Mannu e Orbai dalle 10.00 alle 18.00.

Buggerru 1 copiaMadonna del Pilar 5 copia

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Municipio Buggerru 03 copia

A Buggerru il successore di Silvano Farris (ex Partito Democratico, oggi coordinatore provinciale del Partito dei Sardi) scaturirà dalla sfida tra Laura Cappelli e Nicola Piras.

Laura Cappelli, assessore dei Lavori pubblici nella Giunta uscente, guida la lista “Buggerru Idea Comune”; Nicola Piras è il candidato sindaco della lista “Buggerru libero”.

Di seguito tutti i candidati delle due liste.

Lista “Buggerru Idea Comune” – Candidato a sindaco Laura Cappelli.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Rita Martina Andreuccetti, Riccardo Atzei, Massimo Chessa, Simone Valentino Esposito, Francesco Ledda, Luana Medda, Daniela Murtas, Maura Olias, Francesco Diego Orrù, Claudia Rombi, Andrea Salis, Simona Spada.

Lista “Buggerru libero” – Candidato a sindaco Nicola Piras.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Federico Baroschi, Delia Caravana, Luca Deriu, Maria Elena Ibba, Roberto Incani, Giovanni Ledda noto Gianni, Armando Lussana, Marta Meloni, Fiorenzo Mura, Antonio Musiu noto Tony, Paola Perra, Giancarlo Piccardi.

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Sono iniziate questa mattina e si concluderanno domenica, a Buggerru, le celebrazioni per ricordare l’eccidio del 1904, gli avvenimenti e la figura di un protagonista della storia sarda, “Giuseppe Cavallera”, in tre giorni di eventi, incontri e spettacoli, lungo i sentieri della memoria. La manifestazione è organizzata dal comune di Buggerru con il contributo dell’assessorato della Cultura della Regione Sardegna. 

Stamane è stata celebrata la Santa Messa in memoria dei caduti  nella Piazza intitolata ai morti dell’eccidio di Buggerru del 1904 ed ha poi avuto inizio il convegno su “Giuseppe Cavallera” nella Sala convegni “La Centrale”. Una giornata dedicata al pioniere del socialismo in Sardegna e al ricordo dei tre minatori uccisi, simbolo della lotta di un’intera isola per il riscatto sociale e l’affermazione dei diritti dei lavoratori per una esistenza libera e dignitosa, valori richiamati in seguito nella nostra Costituzione.

Buggerru, domenica 4 settembre 1904. Due giorni prima i minatori della miniera di Malfidano, gestita da una società francese, la Societé anonime de mines de Malfidano, si erano visti ridurre di  un’ora dalla direzione la pausa tra i due turni di lavoro, quello mattutino e quello pomeridiano: era il  momento più caldo della giornata. La reazione fu immediata, cominciò lo sciopero dei lavoratori.

La “piccola Parigi”, così veniva chiamato allora il paese dell’Iglesiente, perché i dirigenti minerari, francesi e non solo, che si erano trasferiti nel borgo con le rispettive famiglie avevano anche ricreato un certo ambiente culturale. Ma i minatori lavoravano in condizioni disumane, sottopagati e costretti a turni massacranti, spesso vittime di incidenti mortali sul lavoro. Si erano organizzati nella Lega di resistenza di Buggerru, che contava circa 4mila iscritti. Moltissimi erano gli operai addetti all’estrazione dei minerali, senza contare le donne e i bambini impiegati nelle attività collaterali di cernita e lavatura.

Già nei primi mesi del 1904 i minatori, per cercare una risposta alle loro rivendicazioni e ottenere un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, avevano attuato un’ondata di scioperi. Dirigente della Lega, insieme ad Alcibiade Battelli, era un militante socialista, Giuseppe Cavallera, piemontese, medico, pioniere del socialismo in Sardegna. Quel 4 settembre a trattare con il direttore della miniera, l’ingegnere turco, naturalizzato greco, Achille Georgiades, c’era anche lui. Gli operai si erano riuniti di fronte alla sede della direzione generale, per sostenere i loro delegati. Nel frattempo i titolari della società di gestione chiamarono l’esercito, che fece fuoco sui manifestanti: Salvatore Montixi, Felice Littera, Giustino Pittau morirono sul colpo, molti altri furono feriti. Quella domenica viene ricordata come l’eccidio di Buggerru.

Erano i tempi del secondo Governo Giolitti, che con il suo riformismo moderato non riusciva a rispondere alle esigenze del sempre più emergente proletariato agricolo e industriale, in particolare del Meridione. In seguito a quel tragico episodio le organizzazioni sindacali promossero il 16 settembre del 1904 il primo sciopero generale nazionale, al quale aderirono i lavoratori di tutte le categorie. Fu l’inizio di una nuova era nella storia della rivendicazione dei diritti della classe operaia: la storia del sindacalismo in Italia parte da un piccolo centro dell’Iglesiente, Buggerru. Da quel movimento di lotta e di protesta prese anche avvio il processo che portò tutte le Camere del Lavoro e le Federazioni di settore a unirsi fino alla nascita della Confederazione Generale del Lavoro (CGIL), il primo ottobre del 1906.

Giuseppe Cavallera nacque nel 1873 a Villar San Costanzo, in provincia di Cuneo. Aveva aderito giovanissimo alle idee socialiste. Nel 1895 fu costretto a lasciare il Piemonte a causa delle persecuzioni poliziesche a cui fu sottoposto per la sua militanza politica. Si trasferì a Cagliari, dove – come aveva stabilito la direzione del Partito Socialista – avrebbe potuto continuare i suoi studi in Medicina e allo stesso tempo dedicarsi all’attività politica in Sardegna, dove il suo partito era ancora privo di organizzazione e strutture. Vinse una borsa di studio della Facoltà di Medicina dell’Università di Cagliari, dove si laureò nel 1896.

In meno di un anno, in gran parte per la sua azione, nell’Isola erano sorti dieci circoli socialisti. Svolse la sua attività sociale e politico-sindacale soprattutto a Carloforte, a partire dal 1897, dove organizzò la Lega dei Battellieri e portò le idee del socialismo. In seguito fu attivo propagandista del socialismo e dell’organizzazione sindacale tra i minatori del bacino minerario del Sulcis Iglesiente Guspinese, dove ebbe un ruolo determinante nell’organizzare le Leghe dei minatori, associazioni operaie che fondevano gli obiettivi politici dei circoli socialisti con quelli sindacali.

Arrestato nel 1900 per gli scioperi verificatosi a Carloforte tra il 1897 e il 1899, venne condannato dal tribunale di Cagliari a sette mesi di carcere. Nel 1901 costituì le Società riunite dei lavoratori del mare, una sorta di Camera del lavoro alla quale facevano capo tutte le organizzazioni di categoria. Per suo volere, sull’esempio dei marittimi di Carloforte, i minatori dell’Iglesiente si unirono in leghe di resistenza. Nel 1904 fu eletto segretario della Federazione Regionale dei minatori sardi, che aveva sede a Iglesias. Nel 1906 venne eletto sindaco di Carloforte, nel 1913 deputato, e nel 1948, dopo la proclamazione della Repubblica, senatore per il Fronte democratico popolare. Sposatosi con una ragazza carlofortina, Anna Vassallo, ebbe sei figli. A lui è dedicato a Carloforte il Cineteatro Cavallera, costruito dai battellieri a memoria del lungo cammino di riscatto del proletariato. Morì a Roma nel 1952 e fu sepolto a Carloforte.

La giornata odierna proseguirà, alle 17.00, con i Percorsi della Memoria, visite guidate ai luoghi simbolo del 4 settembre 1904: Palazzina Beni Beni (che fungeva da foresteria per gli azionisti, per i dirigenti della miniera o anche per gli ospiti del direttore), Piazza delle Cernitrici (che ricorda la morte sul lavoro nel 1913 di quattro giovani donne addette alla cernita del minerale nella miniera di Gennarenas), il Museo del Minatore (luogo della memoria e dell’identità di Buggerru, ospitato in una struttura restaurata un tempo officina meccanica e falegnameria, scenario della rivolta del 1904, punto di riferimento dei minatori all’arrivo dei soldati) e la Galleria Henry (la più importante opera della grande miniera di Planu Sartu, scavata nel 1865, posta a 50 metri sul livello del mare, che consentiva il trasporto dei minerali per mezzo di una rotaia dai cantieri sotterranei alle laverie). Le visite alle quattro “stazioni” sono curate della Cooperativa Piccola Parigi di Buggerru.

Alle 20.00, narrazione sui piatti tipici della tradizione sulcitana e degustazione di vini  nella Sala delle Macchine del Museo minerario: il racconto della preparazione dei piatti tipici della tradizione locale con la partecipazione di chef esperti e degustazione di vini delle migliori cantine del Sulcis Iglesiente. Sarà proposto un menù degustazione a base di pesce spada pescato da pescatori buggerrai nei mari della Sardegna (costo: 12,00 euro a persona).

Alle 21.30 il Concerto musicale del duo “Su scannu sessions”, nel Cortile del Museo minerario. “Su scannu” è il nome di un progetto creato da alcuni ragazzi under 30, un format Web, ora anche live, dedicato all’interazione tra musica live e paesaggio. Un duo di chitarre e voce, Flavio Secchi e “Frank Sinatra”, con un repertorio che parte dalle canzoni di protesta americane di Bob Dylan fino alla musica italiana d’autore di Dalla e De André. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Associazione Enti locali per lo spettacolo.

Sabato 5, dalle 20.00, Artigianato e prodotti del Sulcis Iglesiente“, nel Piazzale del Porto Turistico: una fiera-mercato con espositori dell’artigianato e dei prodotti dell’enogastronomia del territorio, a cura della Cooperativa Piccola Parigi di Buggerru

Alle 21.30 va in scena La Bilancella, nella Banchina del Porto turistico, spettacolo teatrale scritto e interpretato da Gianluca Medas, con Emilio Puggioni, Glenda Cannas e Maurizio Liscia. Un omaggio al duro lavoro svolto dai minatori sulla Bilancella, imbarcazione utilizzata nel secolo scorso per il trasporto del minerale, simbolo fortemente evocativo delle tradizioni minerarie buggerraie, come testimonia la sua doppia figura riportata nel gonfalone del Comune di Buggerru.

Una bilancella al porto, alcuni galanzieri pronti alla partenza, un giovane marinaio, da avviare al mestiere, accolto come si fa con i neofiti, il figlio di Cicciu Rosso, un leggendario (immaginario) marinaio capace di trascinare una bilancella da solo in mare. Un pretesto, questo battesimo dell’acqua, per il racconto corale di un’epopea: quella dei Galanzieri, marinai abili, agili, fortissimi e coraggiosi, perennemente in gara con il tempo, con la fame, con le correnti capricciose, con il vento, con le furberie delle società minerarie, sempre pronte ad inventarsene una pur di pagare qualcosa di meno. Questi marinai con le loro imbarcazioni hanno svezzato migliaia di giovani. Una vita di corsa, senza fiato. Forza e grida: forza per arrivare per primi agli approdi e ai vagoni, poi ai luoghi dello scarico, e grida per difendere la paga dagli estimatori, persone legate alle società, con il compito di calcolare il materiale trasportato e perciò la paga. Le battaglie per la paga, gli scioperi, il Cavallera, la prigione, le fazioni… E poi il mare, mai davvero amico, infido e traditore…

Le tre giornate di “Giuseppe Cavallera a Buggerru” si chiudono domenica 6 settembre. Alle 9.30 Sulla rotta del minerale: dal Porto di Buggerru a Cala Domestica”, evento di ecoturismo con due itinerari diversi, via mare e via terra, per andare incontro a tutti gli appassionati di escursionismo. La partenza per i due percorsi proposti è prevista in contemporanea dal porto di Buggerru: la regata sulla rotta del minerale sarà guidata dall’imbarcazione d’epoca “La Bilancella”; l’altro itinerario seguirà i sentieri dei minatori e potrà essere percorso a piedi, a cavallo e mountain bike. All’arrivo dei gruppi a Cala Domestica è previsto un piccolo ristoro per tutti i partecipanti.

 Locandina

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Si è svolta questa mattina, sul piazzale della banchina numero 5 del porto di Portovesme, la cerimonia del passaggio di consegne tra il capitano di corvetta Matteo Prantner (visibilmente emozionato, ad un certo punto aveva le lacrime agli occhi) e il tenente di vascello Rocco Chiuri. Alla cerimonia hanno presenziato, tra gli altri, il capitano di vascello (CP) Vincenzo Di Marco, direttore marittimo della Sardegna centro-meridionale e Comandante della Capitaneria di porto di Cagliari dal 13 dicembre 2011, nonché commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Cagliari; il capitano di vascello Roberto Isidori che da domani guiderà la Capitaneria di porto di Cagliari al posto del collega Vincenzo Di Marco, destinato alla guida della Capitaneria del porto di Livorno; i sindaci di Portoscuso, Giorgio Alimonda, di Gonnesa, on. Pietro Cocco, e di Buggerru, Silvano Farris.

«Sono stati 3 anni intensi e di lavoro duro, ma ricchi di soddisfazioni personali che rimarranno indelebili negli anni della mia carriera – dice Matteo Prantner -. Ho cercato di interpretare il ruolo dell’Autorità Marittima sul territorio come meglio ho potuto, non avendo mai risparmiato le forze e le iniziative. L’Autorità Marittima ha fatto prevenzione e formazione, sia sulle spiagge che nelle scuole, ha tutelato l’ambiente mare e le attività che insistono su questo, ha vigilato sul corretto andamento delle operazioni portuali a Portovesme come nel resto del litorale, ha sorvegliato le attività di pesca seguendo tutta la filiera del prodotto ittico, tutto questo grazie alla indispensabile collaborazione delle istituzioni sul territorio, dei servizi tecnico nautici del porto di Portovesme, delle forze di polizia, grazie al sostegno della superiore Direzione Marittima di Cagliari e grazie ad un ristretto, ma ben motivato, “equipaggio”. Un saluto particolare lo dedico alle Associazioni Nazionali Marinai d’Italia del territorio e alle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile. Lascio il Sulcis sapendo che in realtà lo porterò sempre con me, vivo nei miei ricordi e nel cuore.»

«Alla testa dei miei uomini – aggiunge Matteo Prantner – ho sentito la forza del vento che soffia qui cercando di tenere le navi aggrappate in banchina, un vento forte e sincero, come le persone che abitano queste terre, ho visto albe e tramonti durante i lunghi controlli su un bellissimo territorio costiero, sul suo mare cristallino, a me prima sconosciuto, ho avuto il privilegio di coordinare soccorsi che hanno salvato vite umane, mi sono commosso, al suono delle sirene delle navi a Portovesme, durante la commemorazione della tragedia della torre piloti di Genova, mi sono battuto per il rispetto delle leggi come elemento indispensabile di vero ordine sociale, vera giustizia e sicurezza, perché è questa la Capitaneria che volevo, quella che lavora tutti i giorni qui a Portoscuso come nel resto d’Italia. Auguro al Tenente di Vascello (CP) Rocco Chiuri di vivere intensamente questo bellissimo ed emozionante periodo. L’Autorità Marittima di Portoscuso – conclude Matteo Prantner – può e deve fare ancora molto, un interminabile servizio per il territorio costiero e la sua popolazione.»

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